sabato
23 Agosto 2025

Covid, 39 nuovi casi in un giorno a Ravenna. Registrati due morti, di 60 e 71 anni

 

Sono 39 i casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna su oltre 1.100 tamponi. Due i nuovi ricoveri. E oggi la Regione ha comunicato anche due decessi registrati in provincia di Ravenna, due uomini di 60 e 71 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 15 SETTEMBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 418.885 casi di positività, 324 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.684 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,1%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 740 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 391.686. Diminuiscono i casi attivi, cioè i malati effettivi, che oggi sono 13.785 (-419 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 13.291 (-443), il 96,4% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tre decessi: 1 in provincia di Bologna (un uomo di 91 anni) e 2 in provincia di Ravenna (entrambi uomini, rispettivamente di 60 e 71).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.414.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 44 (+1 rispetto a ieri), 450 quelli negli altri reparti Covid (+23).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri); 5 a Parma (+1); 4 a Reggio Emilia (+1); 5 a Modena (numero invariato rispetto a ieri); 10 a Bologna (invariato); 2 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (invariato); 1 a Forlì (invariato); 8 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva a Ravenna (-2) e a Cesena (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.949 a Piacenza (+24 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 31.759 a Parma (+32, di cui 17 sintomatici), 50.588 a Reggio Emilia (+53, di cui 25 sintomatici), 70.865 a Modena (+22, di cui 17 sintomatici), 87.915 a Bologna (+55, di cui 43 sintomatici), 13.387 casi a Imola (+11, di cui 7 sintomatici), 25.354 a Ferrara (+23, di cui 14 sintomatici), 32.893 a Ravenna (+39, di cui 27 sintomatici), 18.243 a Forlì (+12, di cui 11 sintomatici), 21.209 a Cesena (+17, di cui 8 sintomatici) e 40.723 a Rimini (+36, di cui 24 sintomatici).

Si parte con la terza dose per i soggetti fragili: l’Ausl contatterà i destinatari

Già partite le prime convocazioni in regione, dal 20 settembre le somministrazioni

Da lunedì 20 settembre in Emilia-Romagna partono le somministrazioni della terza dose di vaccino anti Covid-19: le persone appartenenti alle categorie per le quali è prevista verranno contattate dalle aziende sanitarie. Sono già partite le prime convocazioni.

A definire i destinatari della terza dose è una circolare del ministero della Salute, cui ha fatto seguito una comunicazione dell’assessorato regionale alle Politiche per la Salute (vedi elenco in fondo alla pagina).

Sono due i casi per i quali è prevista la terza dose, con tempistiche di somministrazione diverse: per completare il ciclo vaccinale primario, perché in queste circostanze una dose addizionale è ritenuta necessaria per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria in una popolazione a rischio di Covid-19 severo; oppure – e in questo caso di parla di dose di richiamo o booster – per effettuare un richiamo dopo che il ciclo vaccinale primario è già stato completato, con l’obiettivo di mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria.

La dose addizionale va somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima ed è rivolta in via prioritaria ai soggetti trapiantati e immunocompromessi, tra cui ad esempio pazienti con patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi in trattamento e fino ai 6 mesi dalla sospensione delle cure, o ancora persone in dialisi e con insufficienza renale cronica grave.

Come indicato nella circolare le attuali evidenze sui vaccini anti Covid-19 in soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia o a trattamenti farmacologici che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario, mostrano un significativo beneficio in termini di risposta immunitaria in seguito alla somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino. Viene inoltre chiarito che le condizioni patologiche dei destinatari della dose addizionale potranno essere aggiornate in futuro, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili.

La dose booster o di richiamo invece va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima somministrazione ed è destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) ed eventualmente agli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione al virus. La terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria.

La Circolare ministeriale specifica anche che, ferma restando la priorità del raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati, sarà definita la strategia di somministrazione di una dose di richiamo con vaccino a m-RNA in favore di ulteriori gruppi target, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell’evoluzione dello scenario epidemiologico.

Considerate le indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico Scientifica di Aifa, nel caso non fosse disponibile il medesimo vaccino utilizzato per il ciclo primario, è possibile utilizzare come dose addizionale uno dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia: Comirnaty di BioNTech/Pfizer nei cittadini dai 12 anni in su e Spikevax di Moderna nei soggetti dai 18 anni in su.

Destinatari dose addizionale:

–       Trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva

–       trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica)

–       attesa di trapianto d’organo

–       terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART)

–       patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure

–       immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.)

–       immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.)

–       dialisi e insufficienza renale cronica grave

–       pregressa splenectomia

–       sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.

Domenica apre Casa Dante con quattro opere in arrivo dalla Galleria di Palazzo Pitti

All’ex emeroteca uno spazio polifunzionale con sale espositive, bookshop, laboratorio e “corte meditativa”

Casa Dante
Lastra tombale di Pietro Alighieri, dettaglio, 1921, gesso

Inaugura domenica 19 settembre alle ore 11 (negli spazi dell’ex emeroteca di Ravenna) Casa Dante, progetto complementare al Museo Dante – aperto lo scorso maggio – e curato dall’Istituzione Biblioteca Classense con la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze e col fondamentale contributo della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Camera di Commercio di Ravenna.

Casa Dante completa il percorso espositivo del Museo Dante, elaborato in occasione del Settecentenario della morte del Poeta. Si tratta di uno spazio polifunzionale in cui troveranno posto alcune sale espositive, un bookshop, un laboratorio didattico e una corte meditativa.

La prima sala, realizzata grazie ad una significativa collaborazione messa in atto con le Gallerie degli Uffizi, ospiterà in deposito a lungo termine alcune importanti opere delle prestigiose gallerie fiorentine, capaci di documentare in particolare la fortuna dell’iconografia dantesca a partire dall’Ottocento, epoca in cui la figura e l’opera di Dante conobbero una straordinaria fortuna e acquisirono nuovi significati anche in relazione alle vicende storiche italiane. Il lavoro congiunto svolto con le Gallerie degli Uffizi, vero tesoro nazionale e spazio d’eccellenza per l’arte di tutti i tempi, consolida il rapporto tra Firenze e Ravenna nella comune partecipazione alle celebrazioni per l’Alighieri. Le opere che giungono in città provengono tutte dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti e sono:

  • Andrea Pierini, Incontro di Dante con Beatrice nel Purgatorio, 1853, olio su tela, cm 139 x178;
  • Giovanni Mochi, Dante presenta Giotto al Signore di Ravenna, circa 1855, olio su tela, cm 84 x108;
  • Giovanni Bastianini, Busto di Piccarda Donati, 1855, marmo, cm 54x45x28;
  • Otto Vermehren, Paolo e Francesca, (1900-1910), olio su tela, cm 153×97.

Un’altra sala di Casa Dante è destinata ad accogliere le collezioni dantesche della Biblioteca Classense, l’istituzione che fin dall’origine delle raccolte ha curato la conservazione, l’esposizione e la gestione scientifica del lascito materiale dantesco, sia per quanto attiene alle collezioni librarie – che attualmente partecipano con esemplari di gran pregio alla mostra diffusa regionale “In su ‘l Lito di Chiassi” – sia per tutte le altre raccolte che, a partire dalla data simbolica del 1865 (anno del ritrovamento delle ossa del poeta) testimoniano del profondo legame tra Dante e Ravenna e dell’affettuoso omaggio tributato al Sommo Poeta fino ai nostri giorni: infatti la raccolta non è chiusa ma anzi in continuo accrescimento anche grazie alle acquisizioni che si stanno realizzando proprio in occasione del settimo centenario. La sala della Classense costituisce insomma un deposito visitabile di collezioni strettamente collegate al Museo Dante e segna l’apertura al più ampio pubblico di oggetti finora destinati più che altro al mondo degli studiosi, in una prospettiva di valorizzazione e rilancio del patrimonio culturale.

Accanto agli spazi espositivi, il laboratorio didattico offrirà spazi di lavoro e di formazione per gli studenti, mentre la Corte meditativa accoglierà il visitatore in uno spazio raccolto in continuità ideale con la Zona del Silenzio.

Gli spazi espositivi, visibili fin dal 19 settembre, saranno poi completati da uno spazio dedicato al mondo del design, declinato sempre in versione dantesca, grazie alla prestigiosa collaborazione con Adi design Museum – Compasso d’Oro di Milano e che è in via di completamento: una selezione di oggetti dalle collezioni storiche del Premio Compasso d’Oro svilupperanno una lettura dei temi danteschi in chiave contemporanea.

L’inaugurazione è in programma domenica 19 settembre alle  11. Orari di apertura: da aprile a ottobre, dalle 10 alle 17.30; da novembre a marzo, dalle 10 alle 16.30; chiuso il lunedì e il 25 dicembre.

Incidente in autostrada: muore un automobilista

Nel tratto faentino dell’A14 in seguito a uno scontro con un camion

Vigili Del Fuoco Incidente AutostradaUn uomo è morto in un incidente stradale in autostrada verificatosi questa mattina (15 settembre) nel tratto faentino dell’A14 Bologna-Taranto, al km 72 carreggiata nord.

Per cause in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Forlì, sul posto per i rilievi, si sono scontrati un’auto e un mezzo pesante con rimorchio. Ad avere la peggio l’automobilista, morto nonostante i tentativi di soccorso dei sanitari del 118.

L’omaggio a Dante dell’azienda che crea accessori di moda da materiali di scarto

Il marchio Regenesi a Ravenna nella nuova boutique Gaudenzi

Regenesi Capsule DANTE700 Gaudenzi Boutique RavennaNella nuova boutique Gaudenzi appena inaugurata a Ravenna trova spazio anche il marchio Regenesi, prima realtà del settore design e fashion Made in Italy a investire al 100 percento sul concetto di sostenibilità.

Si tratta di un’azienda bolognese nata nel 2008 da un’idea dell’imprenditrice Maria Silvia Pazzi che si dedica alla rigenerazione di materiali di post-consumo creando oggetti e accessori di moda firmati da designer internazionali ma interamente realizzati con materiali di scarto industriale.

A Ravenna presenta la collezione “Dante 700”, ideata per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, con una linea di accessori che coniuga elementi di moda e di design dal forte carattere simbolico, come la stella e la foglia di alloro (espressione ultraterrena e terrena di Dante) che hanno ispirato la designer Luisa Bocchietto e Regenesi’s design Factory, a creare una collezione di porta blocchi, porta documenti, porta penne, porta occhiali, pochette e borse shopping 100% sostenibili, realizzati in Italia a partire da plastica e pelle rigenerata.

Dieci pini a rischio caduta in viale Europa: saranno abbattuti in tre mesi

Le analisi hanno rilevato alterazioni del legno al colletto e uno scarso ancoraggio al suolo da parte delle radici: il Comune ha valutato che non si possono recuperare. Sarà rifatto il percorso ciclopedonale. L’assessora: «Dovremo piantare specie autoctone nelle aree verdi»

Schermata 2021 09 14 Alle 18.26.03A seguito di controlli statici strumentali, dieci pini in viale Europa a Lugo risultano pericolosi perché a rischio caduta e saranno abbattuti. L’inizio dei lavori è previsto per domani, 15 settembre. La ditta che eseguirà il lavoro sarà Mmt di Russi che stima di terminare i lavori in circa 90 giorni. Lo fa sapere il Comune.

Nei giorni scorsi sono state eseguite delle Vta (Visual Tree Assessment) sui primi 39 pini a partire da via Mentana. La Vta è una metodologia di indagine utile ad esaminare le caratteristiche morfologiche e strutturali di un albero per individuarne eventuali difetti strutturali. In particolare, sui pini sono state eseguite delle verifiche statiche strumentali al tronco con tomografo sonico a 10 sensori.

Dalle analisi Vta, iniziate prima delle operazioni di scavo, è emerso necessario l’abbattimento di dieci pini per ragioni di pubblica incolumità, in quanto sono state rilevate alterazioni del legno al colletto ed uno scarso ancoraggio al suolo da parte delle radici con funzioni statiche.

Il progetto prevede la ristrutturazione di un tratto del percorso promiscuo di viale Europa che, allo stato attuale, si presenta molto dissestato a causa delle radici dei pini che emergono a forza in superficie, i quali sono situati nelle aiuole verdi adiacenti al percorso. Il danno provocato riguarda la spaccatura della fondazione in diversi punti e la logorazione del tappeto stradale. Inoltre, durante gli scavi viene eseguita un’attività di supporto alla Direzione Lavori da parte di tecnici agronomi, che indicano come procedere sulla base dell’analisi dello stato delle radici. Queste ultime, durante le operazioni di scavo, verranno recise in maniera netta e sul taglio verrà applicato un antifungino radicale: una pasta a base di ossicloruro di rame.

La volontà dell’amministrazione comunale è anche quella di migliorare la percorribilità, in questo momento fortemente compromessa. «Sarà inoltre fondamentale compensare i benefici persi con il taglio di questi alberi – commenta l’Assessore al Verde, Mobilità e Ambiente Maria Pia Galletti – attraverso la messa a dimora nelle nostre aree verdi di numerose piante autoctone».

La scelta dell’abbattimento è stata raggiunta dopo numerosi ragionamenti e valutazioni tecniche tra cui l’impossibilità di ridurre la dimensione di questi alberi senza avere effetti negativi sulla sicurezza meccanica degli stessi: «Potature vigorose o, ancora peggio, capitozzature, sono certamente da sconsigliare in quanto non farebbero altro che rendere gli alberi più pericolosi».

Enel omaggia Dante: il Paradiso in un murale su una cabina elettrica

In via Colombo Lolli un’opera realizzata da Danilo Pistone: raffigura il Sesto Cielo dove si trovano le anime dei saggi e dei giusti

RavennaenelRavenna è una delle nove città italiane scelte dal gruppo Enel per l’omaggio a Dante Alighieri in occasione del settecentenario della morte: il Paradiso della Commedia prende forma e colore sulle cabine elettriche trasformate in opere d’arte.

Il progetto, patrocinato dal ministero della Cultura, prevede l’esecuzione artistica di 9 interventi murali su altrettante cabine elettriche attraverso anche una particolare vernice ecologica, in grado di eliminare batteri e assorbire le sostanze inquinanti che circolano nell’ambiente. In particolare a  Ravenna, in via Colombo Lolli, è già fruibile l’opera che raffigura il Sesto Cielo (Giove) dove si trovano le anime dei saggi e dei giusti.

Ciascuna tela, firmata dall’artista Danilo Pistone, in arte Neve, rappresenta in chiave allegorica i 9 cieli del Paradiso dantesco. I primi tre murales sono stati già realizzati: Novara e Soave (Verona) oltre a Ravenna.

In ogni cabina realizzata sarà contenuto un tassello che andrà a comporre una decima immagine esclusivamente digitale, svelata solo al termine del progetto, previsto entro la fine dell’anno.

«Questa iniziativa vuole celebrare e far conoscere la cultura e il genio italiano di Dante attraverso il potere dirompente delle immagini, ed insieme contribuisce alla riqualificazione degli spazi cittadini a beneficio di tutta la comunità. Un’attività che come E-Distribuzione stiamo portando avanti già da alcuni anni, stringendo accordi con artisti di tutto il mondo per riconvertire le nostre cabine elettriche in opere di pregio che impreziosiscono l’architettura urbana», spiega Vincenzo Ranieri, Ad di E-Distribuzione.

Covid, 14 nuovi casi in provincia di Ravenna. Due persone in terapia intensiva

 

Sono 14 i casi di positività al coronavirus registrati (su oltre 1.200 tamponi) in provincia di Ravenna in un giorno, con 2 nuovi ricoveri. Salgono a 2 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in provincia.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 14 SETTEMBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 418.565 casi di positività, 314 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.554 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,9%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.048 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 390.946. Diminuiscono i casi attivi, cioè i malati effettivi, che oggi sono 14.208 (-736 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 13.737 (-742), il 96,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano due decessi: uno in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 95 anni) e uno nel riminese (un uomo di 92).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.411.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 43 (-2 rispetto a ieri), 428 quelli negli altri reparti Covid (+8).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1); 4 a Parma (-1); 3 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Modena (-1); 10 a Bologna (invariato); 2 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 8 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Cesena (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.925 a Piacenza (+30 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 31.727 a Parma (+13 di cui 2 sintomatici), 50.535 a Reggio Emilia (+29, di cui 21 sintomatici), 70.843 a Modena (+70, di cui 42 sintomatici), 87.864 a Bologna (+94, di cui 56 sintomatici), 13.376 casi a Imola (+2, entrambi sintomatici), 25.331 a Ferrara (+11 di cui 8 sintomatici), 32.854 a Ravenna (+14, di cui 10 sintomatici), 18.231 a Forlì (+11, di cui 6 sintomatici), 21.192 a Cesena (+15, di cui 10 sintomatici) e 40.687 a Rimini (+25, di cui 13 sintomatici).

Incendio in centro, palazzina evacuata nella notte: danni a un solo appartamento

Gli abitanti hanno dato l’allarme ai vicini

Un incendio si è sviluppato in un appartamento di una palazzina in centro storico a Ravenna, in via Pier Traversari, nella notte tra il 13 e il 14 settembre. I residenti hanno dato l’allarme ai vicini di casa che sono scesi in strada verso le 3. I pompieri hanno spento le fiamme prima che si propagassero oltre l’appartamento dove si erano originate. Gli accertamenti dei vigili del fuoco dovranno individuare l’origine del rogo. Sul posto anche i carabinieri e, in via precauzionale, un’ambulanza del 118.

La coalizione di centrosinistra del sindaco De Pascale si presenta in piazza Kennedy

Dopo il rinvio di una settimana fa, appuntamento dalle 18.30

Michele De Pascale E Giuseppe ConteRinviata una settimana fa per un lutto familiare, si terrà oggi (ore 18.30) la presentazione della coalizione di centrosinistra in piazza Kennedy, in centro a Ravenna.

Si tratta delle otto liste che sostengono il sindaco uscente Michele de Pascale alle amministrative del prossimo 3 e 4 ottobre, guidate dal Partito democratico.

In piazza verrà presentato a grandi linee anche il programma.

Ubriaco sbanda, danneggia la rotonda e fugge senza una ruota: trovato e denunciato

Un 22enne ha percorso circa tre km prima di abbandonare la vettura: dal parcheggio scambiatore al lungomare. Aveva un tasso alcolemico pari a quattro volte il limite consentito

WhatsApp Image 2021 09 13 At 20.43.21Si è fatto circa tre km di strada senza una ruota per allontanarsi più possibile dal luogo dell’incidente, nascondere l’auto e non farsi trovare ubriaco al volante. Ma non è bastato. Un 22enne ravennate è stato denunciato dalla polizia locale nella tarda serata di ieri, 12 settembre, dopo aver sbandato e danneggiato la rotonda di accesso al parcheggio scambiatore in via Trieste a Marina di Ravenna. Nel sangue aveva un tasso alcolemico pari a quattro volte il limite consentito: l’assicurazione dovrà coprire i danni causati.

Il giovane era alla guida di Renault Twingo blu scuro. La vettura è stata rintracciata nei pressi del parcheggio del bagno Lucciola. Il guidatore invece, su segnalazione di un testimone, era a piedi nei pressi della rivendita di cocomeri in viale Menotti. Di fronte agli agenti di polizia ha ammesso il suo coinvolgimento nel sinistro.

Due risse al Pavaglione con cocci di vetro, un giovane denunciato e altri indagati

Un ragazzo ferito ne avrà per dieci giorni

Pavaglione Lugo NataleDue risse sono scoppiate a distanza di poco tempo una dall’altra nella serata di sabato 11 settembre al Pavaglione di Lugo e un giovane di vent’anni è stato denunciato: secondo l’accusa avrebbe ferito altri partecipanti utilizzando dei cocci di vetro. Altri giovani sono indagati per accertare la loro partecipazione agli stessi episodi.

L’intervento della polizia è stato richiesto al 112 ma all’arrivo degli agenti i partecipanti si erano dileguati. Stessa cosa si è ripetuta dopo la mezzanotte. Questa volta sono intervenuti anche i carabinieri ma i protagonisti già erano spariti.

Le forze dell’ordine hanno iniziato le ricerche fino al rintraccio di un’auto con a bordo alcuni giovani. Uno dei passeggeri veniva identificato per un 20enne italiano,  la cui descrizione  corrispondeva a quella di un giovane che durante la rissa aveva ferito, anche con dei cocci di vetro, un altro 20enne procurandogli delle lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Il giovane veniva denunciato per rissa e lesioni personali.

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