Nei quarti di finale doppia sfida contro Mondovì. Diretta streaming su Lvf Tv
Prendono il via mercoledì 12 maggio i play off promozione di Serie A2 di volley femminile, che eleggeranno la seconda promossa in A1 dopo l’Acqua&Sapone Roma Volley Club.
Dopo oltre due settimane di grande attesa (la stagione regolare si è infatti conclusa lo scorso 25 aprile) è arrivato così il momento dell’esordio playoff per la Conad Olimpia Teodora. Le ravennati, che si sono conquistate l’accesso alla post season vincendo la Pool Salvezza, affronteranno nei quarti di finale la LPM Bam Mondovì, arrivata seconda nella Pool Promozione e testa di serie numero 1 nel tabellone playoff.
Mercoledì 12 maggio, alle 18, al PalaCosta, andrà in scena la gara di andata, mentre il ritorno è in programma per domenica 16, alle 17, in Piemonte (con eventuale Golden set in caso di pari punteggio al termine delle due partite). La squadra di Coach Bendandi sfida quella che è la favorita alla vittoria nella post season e parte ovviamente da sfavorita, ma avrà il vantaggio di giocare a la mente libera, come chi non ha nulla da perdere.
Il live score del match è disponibile sul sito della Lega Pallavolo Femminile (www.legavolleyfemminile.it ) o scaricando l’app “Livescore Lega Volley Femminile”.
La diretta streaming del match sarà disponibile, come sempre, su LVF TV ( www.lvftv.com ), con il commento di Marco Ortolani.
Sono “solo” 26 i casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 11 maggio). Si tratta di 11 maschi e 15 femmine; 10 asintomatici e 16 con sintomi; 23 in isolamento domiciliare e 3 ricoveri.
I tamponi eseguiti sono stati 1.225.
Oggi la Regione ha comunicato 3 decessi per la provincia di Ravenna: 2 pazienti di sesso maschile di 40 e 53 anni e una paziente di sesso femminile di 89 anni.
Sono state comunicate anche 91 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 29.814.
IL BOLLETTINO REGIONALE DELL’11 MAGGIO
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 376.939 casi di positività, 456 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.380 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell’1,8%.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.945 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 335.032.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 28.876 (-2.501 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 27.396 (-2.437), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 12 nuovi decessi: 1 a Piacenza (una donna di 88 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo e una donna, entrambi di 94 anni); 2 a Modena (una donna di 94 anni e un uomo di 81), 4 in provincia di Bologna (tutte donne, rispettivamente di 80 e 83 anni – decedute a Imola –, poi 92 e 97 anni); 3 a Ravenna (una donna di 89 anni e 2 uomini, rispettivamente di 40 e 53 anni). Non si registrano decessi a Parma, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.031.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 186 (-1 rispetto a ieri), 1.294 quelli negli altri reparti Covid (-63).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 15 a Parma (+1), 23 a Reggio Emilia (-1), 26 a Modena (invariato), 52 a Bologna (invariato), 9 a Imola (+1), 16 a Ferrara (-2), 11 a Ravenna (-1), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 12 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.266 a Piacenza (+30 rispetto a ieri, di cui 22 sintomatici), 27.055 a Parma (+36, di cui 9 sintomatici), 45.811 a Reggio Emilia (+46, di cui 34 sintomatici), 64.173 a Modena (+69, di cui 42 sintomatici), 80.561 a Bologna (+154, di cui 108 sintomatici), 12.441 casi a Imola (+7, di cui 2 sintomatici), 22.871 a Ferrara (+12, di cui 4 sintomatici), 29.814 a Ravenna (+26 di cui 16 sintomatici), 16.490 a Forlì (+25, di cui 15 sintomatici), 19.018 a Cesena (+19, di cui 14 sintomatici) e 35.439 a Rimini (+32, di cui 8 sintomatici).
Nell’ente di viale Aldo Moro e in altre istituzioni pubbliche
Sono 715 i nuovi posti disponibili, per diversi profili professionali, previsti nei 12 concorsi varati dalla Regione Emilia-Romagna insieme ad Agenzie regionali e Comuni, per proseguire e completare le assunzioni previste per il triennio 2019-2021.
Una seconda stagione di prove, rivolta a laureati e diplomati, che avrà tempi serrati. Entro metà giugno chiusura delle iscrizioni e prime prove, con l’avvio delle assunzioni in Regione e negli altri enti, da Piacenza a Rimini, previsto da ottobre e dicembre 2021.
Inoltre, si tratta della prima generazione di “concorsi digitali”: nove di questi – preselezioni e prove scritte – si svolgeranno infatti online, a distanza. I candidati, in buona parte dei casi, dovranno quindi possedere Pec, Spid e firma digitale e avviare il percorso previsto sul portale dedicato: https://www.regione.emilia-romagna.it/lavorare-in-regione.
I nuovi bandi sono stati aperti oggi dalla Regione con la loro pubblicazione sul Bur, il Bollettino ufficiale regionale. Così come stabilito nell’ultima seduta dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini, sono aperte le iscrizioni: le domande per partecipare alle selezioni scadono tutte venerdì 11 giugno alle 13, con l’adesione sul portale regionale dei concorsi. Una stima sui potenziali iscritti fissa in oltre 20 mila unità il numero candidati che si cimenteranno con le diverse selezioni.
Uno sforzo senza precedenti che alla sola Regione Emilia-Romagna consente di proseguire il proprio processo di rinnovamento dell’organico, con 300 nuovi ingressi che vanno ad aggiungersi alle 530 assunzioni già realizzate da gennaio 2021, portando di fatto a oltre un terzo di nuovi dipendenti complessivi. Ma anche la necessità di selezionare personale per altri enti emiliano-romagnoli come, per esempio, agenti di Polizia Locale per Comuni, Unioni e Province, tecnici per la Protezione Civile, la struttura Commissariale e i Comuni/Unioni del cratere per il completamento delle attività di ricostruzione post sisma e per gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, nonché personale amministrativo per Er.Go, Agenzia regionale per il Lavoro, Arpae e Città Metropolitana di Bologna. Assunzioni, negli ultimi 12 mesi, che si aggiungono alle oltre 1.000 complessive in Regione e negli enti associati, per le quali partiranno a giorni le ultime raccomandate di assunzione per esaurire tutte le graduatorie.
I Concorsi
Sono 9 i concorsi aperti a tutte le persone in possesso dei requisiti previsti, per un totale di 715 assunzioni tra Regione e altri enti.
Un corso-concorso per Agenti di Polizia locale per 60 Comuni, Unioni e Province (154 posti).
Due di categoria C (diplomati) a tempo determinato per il Commissario alla ricostruzione, uno con profilo amministrativo-contabile (81 posti) e uno tecnico (96 posti). Due bandi di categoria D (laureati) a tempo determinato sempre per il Commissario, uno con profilo amministrativo-contabile (43 posti) e uno tecnico (90 posti).
Un bando per Contratti di formazione lavoro (Cfl, riservato agli under 32), categoria D con profilo fitosanitario (25 posti). Un bando di categoria C con profilo amministrativo contabile (99 posti). Un bando di categoria C con profilo tecnico progettista in campo ambientale (42 posti). Un bando di categoria C con profilo tecnico in campo agro-forestale (14 posti).
Tre i dedicati solo al personale interno per le progressioni di carriera tra l’area B e C. Un bando di categoria C con profilo amministrativo contabile (50 posti); un bando di categoria C con profilo tecnico progettista in campo ambientale (16 posti); un bando di categoria C con profilo tecnico in campo agro-forestale (5 posti).
L’iniziativa di Hera e Comune di Ravenna. Un marchio e promozione per chi aderirà
Ai nastri di partenza il progetto sperimentale “Ravenna Futura”, nato da una proposta di HeraLab, il laboratorio di idee di Hera, e sostenuto dal Comune per la promozione della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare nelle attività produttive, che prende avvio dai ristoratori, una delle categorie più penalizzate dalla pandemia.
L’iniziativa, realizzata con il contributo di Atersir e della Regione Emilia-Romagna (Fondo d’Ambito Ex L.R.16/2015), è il risultato del percorso di partecipazione per la “Promozione della sostenibilità ambientale dei pubblici esercizi” – che ha comportato mesi di incontri e confronti fra Hera, istituzioni, associazioni ed esercenti – con l’obiettivo di creare una rete di “pubblici esercizi green”, che abbiano a cuore la sostenibilità ambientale. Tre le azioni concrete previste per il rispetto dell’ambiente, oltre alla corretta gestione differenziata dei rifiuti, la riduzione degli sprechi alimentari tramite la promozione della food bag e la valorizzazione dell’acqua di rete con la relativa somministrazione ai propri clienti.
Il progetto verrà avviato a partire dalla categoria dei ristoratori, ovvero di quegli esercenti dotati di cucina e servizio al tavolo che nello svolgimento della propria attività si impegnino ad adottare queste pratiche sostenibili.
L’avviso pubblico relativo al progetto sarà emesso oggi (11 maggio) tramite l’Albo Pretorio del Comune di Ravenna.
La campagna di comunicazione di “Ravenna Futura”
L’adesione al circuito green è ovviamente gratuita e consente ai ristoratori che adotteranno le azioni virtuose di essere riconoscibili grazie al marchio dedicato “Ravenna Futura” e di poter fruire di specifiche iniziative di promozione e valorizzazione, realizzate dalla multiutility in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
La campagna di comunicazione prevede diversi materiali e gadget a disposizione degli aderenti, fino ad esaurimento scorte: oltre a vetrofanie e volantini, sono stati realizzati specifici contenitori e sacchetti per il cibo avanzato dai clienti, in grado di garantirne anche l’igiene e la sicurezza per le fasi di trasporto e conservazione (iniziativa denominata “E Scartoz”).
Ma non solo: gli esercenti saranno sensibilizzati a servire al tavolo acqua di rete, “sicura, buona ed economica” (iniziativa denominata “Acqua Doc a Km 0”). Saranno messe a loro disposizione anche bottiglie in vetro, dal design ricercato che richiama l’arte del mosaico, realizzate grazie alla partnership con Sicis Srl, azienda di rilievo a livello internazionale.
Un bando regionale per rispondere alle esigenze del territorio ravennate
L’iniziativa è stata realizzata grazie all’aggiudicazione, da parte del Comune di Ravenna, del ‘’bando regionale per la concessione dei contributi a sostegno dei processi di partecipazione rivolti ai pubblici esercizi’’, dedicato alla promozione di percorsi di coinvolgimento, con particolare riguardo alla sostenibilità ambientale.
In particolare, nel corso dell’articolata fase progettuale, Hera e l’Amministrazione Comunale hanno coinvolto attivamente l’Azienda Usl della Romagna e varie associazioni ambientaliste, di categoria e di tutela dei consumatori, delineando così linee guida e buone pratiche di sostenibilità condivise per un marchio che caratterizzi e contraddistingua i ‘’ristoranti green’’ di Ravenna: un piccolo ma importante passo per una città consapevole e sostenibile, estendibile ad altre categorie di esercenti, oltre alla possibile estensione ad altre città dei territori serviti da Hera.
Per aderire alla rete green “Ravenna Futura” e per maggiori approfondimenti, consultare il sito www.gruppohera.it/ravennafutura
A Ravenna, all’11 al 16 maggio spettacoli e incontri all’Alighieri e Classense. Fra i protagonisti Ascanio Celestini, Babilonia Teatri, Elena Bucci, ErosAntEros, Silvia Costa e altri artisti della scena contemporanea
Ascanio Celestini
A Ravenna è il primo festival a partire dopo i lunghi mesi di chiusura dei palcosceni. Martedì 11 maggio si apre il sipario su Polis Teatro Festival 2021, sei giorni di spettacoli e incontri, fino a domenica 16 maggio, all’insegna della drammaturgia più attuale e della partecipazione del pubblico.
«Un festival da coprifuoco» – come lo definiscono gli ideatori e direttori artistici Agata Tomšič e Davide Sacco, in arte ErosAntEros – che con coraggio e tenacia, dopo il confinamento, si propone di ridare spazio e voce agli artisti e ai teatri, alla loro forza e necessità, assieme agli spettatori.
«Polis 2021, nell’anno del settecentenario dantesco, si fa rifugio di alcuni degli artisti più interessanti della scena contemporanea – scrivono Agata e Davide – offrendo ai propri spettatori lavori che fanno riflettere su temi importanti come i diritti umani, il razzismo, il femminicidio, lo scontro fra generazioni, l’emergenza climatica, il ruolo dell’arte nella società. Un denso programma di sedici appuntamenti che prevedono l’ospitalità di ben nove spettacoli diversi, incontri, dibattiti, e un epilogo straordinario a luglio all’interno del programma di Ravenna Festival, ma anche progetti partecipativi, laboratori, “biglietti sospesi”, che vedono gli spettatori al centro delle nostre attenzioni.
Ecco il programma, evento per evento, di Polis Teatro Festival
Virus Teatrali
Virus Teatrali IL BAMBINO CON LA BICICLETTA ROSSA
testo e regia di Giovanni Meola, con Antimo Casertano Teatro Alighieri – martedì 11 maggio – ore 18 Un caso di cronaca: il primo rapimento di un minore finito tragicamente. Viareggio, gennaio 1969: la strategia della tensione è ancora a qualche mese dall’avere ufficialmente inizio, mentre sta avendo termine il boom economico. Ermanno Lavorini, 12 anni, è abituato a uscire da solo inforcando la sua bicicletta Super Aquila rossa. Ma un pomeriggio, da quel giro in bici, non torna più. Primo evento mediatico in assoluto in Italia, il caso-Lavorini fu sulla bocca di tutti. Tutti si sentirono genitori, fratellini o sorelline del piccolo rapito. Poi, di lui, tutti si dimenticarono. Tutti. Per quali motivi? Di lì a poco, bombe, attentati, lotte rivoluzionarie o reazionarie avveleneranno il paese.
Spettacolo scelto dai VISIONARI di Ravenna 2020.
Ascanio Celestini RADIO CLANDESTINA
di e con Ascanio Celestini, dal testo L’ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli Teatro Alighieri – martedì 11 maggio – ore 20 Una donna si avvicina e chiede a qualcuno di leggerle i cartelli sui quali è scritto fittasi e vendesi. La donna è analfabeta. Qualcuno le risponde: «Al giorno d’oggi voi siete una rarità, ma durante la guerra c’era tanta gente che non sapeva leggere. E tanti andavano al cinema Iris di Porta Pia da mio nonno Giulio per farsi leggere i proclami dei tedeschi sui giornali». Il 25 marzo del ’44 se ne fanno leggere uno che annuncia la morte di 335 persone, uccise per rappresaglia dai nazisti dopo un attentato dei partigiani contro le truppe tedesche in via Rasela: è l’eccidio delle Fosse Ardeatine . «Questa delle Ardeatine è una storia che uno potrebbe raccontarla in un minuto o in una settimana». È una storia che comincia alla fine dell’Ottocento, quando Roma diventa capitale e continua negli anni in cui si costruiscono le borgate, continua con la guerra in Africa e in Spagna, con le leggi razziste del ’38, con la Seconda Guerra, fino al bombardamento di San Lorenzo, fino all’8 settembre. È la storia dell’occupazione che non finisce con la liberazione di Roma. È la storia degli uomini sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina e delle donne che li vanno a cercare, delle mogli che lavorano negli anni ’50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.
Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri
Compagnia Fettarappa Sandri / Guerrieri APOCALISSE TASCABILE
testo e regia di Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri, con Niccolò Fettarappa Sandri, Lorenzo Guerrieri Teatro Alighieri – mercoledì 12 maggio – ore 18 Senza alcun preavviso, Dio compare in un supermercato in periferia di Roma per annunciare la fine del mondo. A prenderlo sul serio c’è solo un giovanotto amorfo e sfibrato, da allora fatalmente destinato a essere il profeta della fine dei tempi. Accompagnato da un angelo dell’Apocalisse, il giovane apostolo si fa strada nell’abisso peccaminoso della città romana, per annunciare ai suoi abitanti la loro fine imminente. Il progetto apocalittico voluto da Dio sembra però fallire. Apocalisse Tascabile è un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica ricompone l’infelice mosaico di una città decadente e putrefatta, specchio di una defunta condizione umana. Lo spettacolo tratta della fine del mondo da svariate prospettive, tra le quali preponderante è quella di due giovani scartati, liquidati e messi all’angolo perché considerati inutili. Uno spettacolo a doppiofondo: la fine del mondo è anche l’occasione per risvegliare quella “debole forza messianica” che secondo Benjamin si deposita in ogni generazione, in attesa d’essere portata alla luce per scardinare il mondo.
Spettacolo scelto dai VISIONARI di Ravenna 2021.
Babilonia Teatri (foto Eleonora Cavallo)
Babilonia Teatri PADRE NOSTRO
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi con Maurizio Bercini, Olga Bercini, Zeno Bercini Teatro Alighieri – mercoledì 12 maggio – ore 20 Sulla parola padre oggi si combatte una battaglia. Il suo corpo è sporco di sangue. Lo vediamo boccheggiare. Attorno a lui tutti si affollano per redigere la prognosi e somministrare la cura. Tutti spiegano come dovrebbe essere. L’importanza del padre. L’evaporazione del padre. La legge del padre. Cosa resta del padre. Il segreto del figlio. Genitore 1. Genitore 2. Genitore 3. Autoritario o autorevole. Vicino o lontano. Che relazione c’è tra funzione del padre e identità di genere. Nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo. La fine del padre, l’eclissi del padre, la scomparsa del padre, la distruzione del padre, la morte del padre. La festa del papà. Il fu pater familias. Padre in affitto. Apologia del padre. Padre nostro non è una preghiera rivolta a dio. Padre nostro qui sta per nostro padre. La P è minuscola. L’aggettivo precede il sostantivo. Padre nostro è un padre coi suoi due figli. È ciò che li unisce e ciò che li allontana. È una resa dei conti che non ammette fine. Ci chiediamo quale sia la distanza tra il padre ideale e quello reale. Quale eredità oggi il padre possa trasmettere, indipendentemente dal fatto che sia un padre di sangue o meno.
Elena Bucci (foto Marco Ghidelli)
Elena Bucci / Le Belle Bandiere DI TERRA E D’ORO ovvero la materia dei sogni
di e con Elena Bucci e alle tastiere e violino Dimitri Sillato Teatro Alighieri-Sala Corelli – da giovedì 13 a domenica 16 maggio – ore 18 Il filo di questa lettura in musica si avvolge intorno all’unico lavoro che conosco bene, quello del teatro, che ne racchiude molti altri, dal più umile al più complesso: come fosse la cura di un autismo, per me il mestiere coincide quasi con la vita e, nonostante rischi e precarietà, mi permette di amare ciò che mi circonda. Con esso rifletto intorno alle parole lavoro, arte, mestiere e su come possano significare prigionia o libertà, crescita o umiliazione, terreno di solidarietà o di guerra. Le traversie che in ogni epoca gli artisti hanno affrontato per affermare come tale il loro mestiere, somiglino di nuovo a quelle che si incontrano in altri lavori che, almeno in Europa, parevano protetti, ma con l’aggiunta di inquietanti novità per tutti: alla strategia dell’incertezza, della confusione, del facile ricambio, dell’esposizione ai ricatti si aggiungono il progressivo svuotamento del valore della tradizione, lo scarso riconoscimento delle abilità, il misconoscimento dei risultati. E così, come imparo a riconoscere il nuovo orrore dello sfruttamento planetario di alcuni popoli a danno di altri, cerco la frattura dalla quale comunque passano antidoti e speranze.
Teatro Miela Bonawentura
Teatro Miela / Bonawentura IO NON SONO UN NUMERO
di Laura Bussani e Sabrina Morena, regia di Sabrina Morena, con Laura Bussani Teatro Alighieri – giovedì 13 maggio – ore 20 Sabrina Morena e Laura Bussani esplorano che cosa si nasconde dietro ai numeri delle statistiche, in particolare quelle riguardanti la violenza sulle donne e le ricadute sulle famiglie e sulla società. Alla base del fenomeno si riscontra la tendenza all’oggettivizzazione della vittima. Considerare un essere umano come un oggetto, privo quindi di capacità di autodeterminazione, di sentimenti e di emozioni, è un classico processo secondo il quale molte categorie, oggetto di tale denigrazione, possono essere escluse dalla società. Analizzando dati, ascoltando esperti di psicologia sociale, riportando storie presenti, collegando con giochi di associazione il presente al passato, andando a toccare il massimo livello di spersonalizzazione avvenuto nei campi di concentramento alle donne deportate. Ne nasce una riflessione approfondita sul tema dell’oggettivizzazione e della disumanizzazione della donna.
ErosAntEros (foto Filippo Manzini)
ErosAntEros SCONCERTO PER I DIRITTI
di Davide Sacco e Agata Tomšič, regia di Davide Sacco, con Agata Tomšič e Emanuela Villagrossi.
A seguire incontro “Human rights” con gli artisti, Gianluca Costantini, Andrea Maestri, Luca Cortesi e gli studenti internazionali del Master I-Contact dell’Università di Bologna Teatro Alighieri – venerdì 14 maggio – ore 20 “Articolo 1. La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.” Due attrici, Emanuela Villagrossi e Agata Tomšič, danno voce agli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Incarnano due figure provenienti da un altro mondo, forse dal futuro, che si interrogano su concetti chiave quali Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia, verificandone l’effettivo rispetto nel nostro tempo. Dialogano con lastre d’acciaio, che, percosse dalle attrici e rielaborate dal live electronics di Davide Sacco, si fanno strumenti musicali all’interno di un’ambientazione sonora da cui emergono le note della Nona Sinfonia di Beethoven. In tal modo, i suoni metallici, che richiamano le miniere e le acciaierie su cui si fondava l’economia dell’Unione europea ai suoi albori, arrivano a fondersi con il tema finale dell’Inno alla gioia, la cui versione strumentale è eletta a Inno europeo nel 1972. Che cos’è un diritto? Come viene tutelato? Queste alcune delle domande che risuonano all’interno di una drammaturgia plurilinguistica, in cui parola, suono e video giocano a scambiarsi di ruolo. Altro elemento sono infatti i disegni dell’artista-attivista Gianluca Costantini: emergono anch’essi dalla superficie delle lastre, insieme a immagini reali, per rivelare come i diritti dichiarati dalle nostre democrazie vengano disattesi nella pratica.
Silvia Costa
Silvia Costa DIALOGHI CON LEUCÒ
di Silvia Costa, con Laura Dondoli e Silvia Costa Teatro Alighieri – sabato 15 maggio – ore 20 Ho ascoltato una voce che sembrava mi chiamasse. Poi ne ho sentita un’altra, non chiamava me, era un dialogo. Sono rimasta in ascolto. Le parole non erano nuove, ma erano misteriose, e raccontavano cose forse note, ma senza margini precisi, impressioni atmosferiche, ombre; il loro suono e accostamento ammaliavano, toccavano quella parte di indicibile, di non spiegabile, di sempre interpretabile, che racchiude l’essere umano. Queste parole le ho incontrate nei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, libro che per l’epoca in cui è stato scritto, tra il 1945 e il 1947, si distingueva per il recupero del mito, in particolare quello greco, perché più semplice e diretto, e per l’uso della parola poetica. Da allora seguo quel libro, rincorro un desiderio muto di poter dare immagini a tali parole che come formule magiche, incantesimi, rivelano il mondo non per quello che esso diviene sotto i nostri occhi di contemporanei, ma per quello che sotto resta, per sempre, di fissato e scelto. Questa lettura scenica è stata la prima forma di un progetto più ampio dal titolo Nel Paese dell’inverno, che ha debuttato all’MC93 per il Festival d’Automne à Paris nel novembre 2019.
Valentina Banci
Valentina Banci I GIGANTI DELLA MONTAGNA – VOCE SOLA
da Luigi Pirandello, di e con Valentina Banci Teatro Alighieri – domenica 16 maggio – ore 20 Questo progetto è frutto dei difficili mesi passati a causa della pandemia che ci ha colpiti e che forse non riuscirà a scalfire il drammatico destino di un mondo sempre più affossato da logiche economiche, un mondo sordo alla voce della Poesia che non riesce più a penetrare nei bunker di cemento armato che sono diventati i cuori duri di una specie che ha venduto l’anima. Cosa poter dire adesso? Dove trovare le parole? Quali parole possono davvero essere così forti, lucenti, definite da poterci dire, dopo tutto questo? Non potevano essere che quelle della bellissima ultima opera incompiuta di Luigi Pirandello, I Giganti Della Montagna. C’è uno strano essere, né donna né uomo, che arriva da epoche altre, né lontane né vicine, sul palco vuoto, e forse ci aspetta lì da sempre, dove siamo andati ad ascoltarlo, in Teatro, luogo finalmente ritrovato; che proprio nel momento in cui ce ne hanno allontanati abbiamo capito essere necessario, essere davvero il luogo dell’anima perduta, del dialogo con le stelle, della forza dell’utopia.
Il festival comprende anche diversi incontri e progetti partecipativi
DIBATTITO “QUALE TEATRO PER IL DOMANI?” Chiostro Biblioteca Classense – sabato 15 maggio – ore 15 A un anno dal convegno internazionale sul teatro di domani organizzato da Polis durante il primo lockdown, vale la pena continuare a interrogarsi sul presente del teatro. Un modo per presentare il libro Quale teatro per il domani?, pubblicato da Editoria & Spettacolo, in cui sono raccolti quegli interventi e una nuova occasione per riflettere sullo stato dell’arte teatrale lanciando lo sguardo verso il futuro. Con Elena Bucci, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò / Motus, SilviaCosta,Chiara Lagani in dialogo con Davide Sacco e Agata Tomšič. Introduce e coordina l’incontro il professore Marco De Marinis
LABORATORIO RIGHTS QUAKE Realizzato in collaborazione con la Fondazione Flaminia è aperto agli studenti internazionali della Laurea Magistrale in International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage di Ravenna.
“Freedom for Patrick Zaky” di Gianluca Costantini
INSTALLAZIONE “SEDUTI ACCANTO A ZAKY” Opera del disegnatore e attivista per i diritti umani Gianluca Costantini, è composta da sagome in cartone raffiguranti Patrick Zaky – lo studente dell’Università di Bologna imprigionato in Egitto – e sarà allestita nella sala del Teatro Alighieri per tutta la durata del festival.
I QUARANTA VISIONARI A RAVENNA Dal 2020 Polis è parte della rete “L’italia dei Visionari” di Kilowatt Festival: un progetto che riunisce 11 partner in tutta Italia per coinvolgere i cittadini nella scelta di alcuni spettacoli della scena contemporanea emergente per le proprie programmazioni. Nel 2021 Cantieri Danza si unisce al progetto Visionari di Ravenna, favorendo la creazione di un unico gruppo di circa 40 cittadini, che tra dicembre 2020 e marzo 2021 si è riunito per scegliere uno spettacolo da programmare a Polis e una creazione di danza per il festival Ammutinamenti.
LA SOLIDARIETÀ DEI “BIGLIETTI SOSPESI” Dal 2019 Polis collabora con la cooperativa Villaggio Globale per favorire l’accesso al teatro anche a chi di solito non lo frequenta per motivi economici o sociali. Chi aderisce può acquistare un biglietto di ingresso e così donarlo a chi non se lo può permettere.
INGRESSI SUPERSCONTATI PER GLI UNDER 30 Grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Polis 2021 offre agli Under30 l’ingresso al prezzo simbolico di 3 euro a tutti gli spettacoli in programma.
Un weekend di iniziative a Ravenna nell’ambito del progetto europeo Dare
Ritornano alla Darsena di Ravenna le iniziative in presenza grazie Dare, progetto europeo che vuole sperimentare in Darsena un innovativo approccio alla rigenerazione urbana, basato sull’uso consapevole degli strumenti digitali e sul coinvolgimento della cittadinanza.
In occasione del varo di www.darsenaravenna.it – lo spazio digitale dedicato al quartiere – si svolgerà l’iniziativa “Imbarco in Darsena”, una serie di appuntamenti gratuiti il 15 e 16 maggio che prevede passeggiate a piedi, tour in bicicletta e la passeggiata-spettacolo itinerante e caleidoscopica “Darsenarama”. Tutto sarà dal vivo, all’aperto, a piedi o pedalando e in piccoli gruppi, sempre nel rispetto delle disposizioni a tutela della salute.
Dalle 18.30 alcuni locali della Darsena – Akami, Alchimie, Darsenale, Sbrino, Soul Club e Tribeca – propongono “Zenspritz in Darsena”, uno spritz con zenzero e cetriolo servito in una “Darsena box” che contiene anche stuzzichini, al costo di 7 euro. Inoltre la gelateria Sbrino propone il ghiacciolo a 2,5 euro. All’interno della Darsena box ci sarà anche una cartolina realizzata appositamente per l’iniziativa.
L’iniziativa “Imbarco in Darsena” sarà realizzata d’intesa con il “30º anniversario del Moro di Venezia”, che si svolgerà nelle stesse giornate, e in collaborazione con il progetto europeo SUTRA, (Sustainable Transport in Adriatic Coastal Areas and Hinterland), che promuove la mobilità sostenibile nelle città costiere dell’Adriatico orientate al turismo, creando nuove soluzioni di trasporto multimodale.
Riguardo le visite guidate in bicicletta, chi sarà interessato potrà noleggiare gratuitamente alcune delle bici facenti parte della flotta del bike sharing “Velospot” del Comune di Ravenna e partecipare.
L’esperienza prosegue: ZenSpritz in Darsena prosegue tutti i giorni fino al 31 maggio, mentre tutti i sabati fino al 26 giugno alle 17.30 e alle 18.30 il Comune assicura la prosecuzione delle visite guidate gratuite a tema “Storia” e “Street Art”.
Arredi urbani smart. In questi giorni, sempre nell’ambito del progetto Dare, è terminata l’installazione dei primi arredi urbani “smart”. Si tratta di 8 totem multimediali e 3 panchine “smart”, ai quali seguirà il completamento dei lavori relativamente alla sensoristica per la misurazione della qualità dell’aria, oltre alle telecamere e alle fermate bus “intelligenti”.
Questa l’ubicazione degli 8 totem: testata Darsena, piazzale Aldo Moro Circoscrizione Aquileia, Casa Culture, Autorità Portuale, nei pressi del Mar, nei pressi del Museo Classis a Classe e a Palazzo Corradini. Parliamo di strumenti di arredo urbano, che daranno accesso ai contenuti digitali di Dare e in particolare a www.darsenaravenna.it, consentendo così ai cittadini di dialogare direttamente col progetto. Il Comune di Ravenna, inoltre, si è attivato per acquisire altri totem, che saranno installati in altri punti della città.
Le tre panchine smart sono situate in Darsena (rispettivamente in via Cavalcoli, in via dell’Almagià e all’interno del Parco Mani Fiorite). Autoalimentandosi tramite pannelli solari, queste panchine consentono di caricare il telefono e possono anche fungere da hotspot wi-fi.
Si tratta di oltre il 20 percento del totale. Dal 13 maggio sarà la volta degli over 50
Per i 55-59enni, le persone nate dal 1962 al 1966 compresi, ieri (10 maggio) in Emilia-Romagna si sono aperte le prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid e alle17.30 erano stati fissati 97.501 appuntamenti, con data, luogo e ora delle somministrazioni.
Giovedì prossimo, 13 maggio, sarà la volta dei 50-54enni, i nati dal 1967 al 1971 compresi, che potranno prenotarsi dai propri medici di medicina generale.
Nel dettaglio, in provincia di Ravenna (dove ieri sono state già effettuate anche le prima somministrazioni) gli over 55 che si sono prenotati in un giorno sono stati 6.435, oltre il 20 percento del totale.
Le prenotazioni continuano anche nei prossimi giorni tramite i canali regionali disponibili: recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacieche effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it); oppure telefonando ai numeri previsti nell’Azienda Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.
Le modifiche alla viabilità. La corsa rosa tornerà poi il 21 maggio con la tappa dantesca in partenza da Ravenna
Mercoledì 12 maggio il Giro d’Italia arriva in provincia di Ravenna, con il passaggio nel primo pomeriggio da Castel Bolognese e Faenza, nella tappa che da Modena arriverà a Cattolica
Il Giro arriva in Emilia-Romagna già domani, martedì 11 maggio, con la quarta tappa che da Piacenza porterà a Sestola (186 chilometri e un dislivello di 1.800 metri), mentre il 12 maggio la quinta tappa si svolgerà quasi interamente sulla via Emilia, da Modena a Cattolica appunto (171 Km e 300 metri di dislivello), con numerosi attraversamenti cittadini: Bologna, San Lazzaro di Savena, Ozzano nell’Emilia, Castel San Pietro Terme, Toscanella di Dozza, Imola, Faenza, Forlì, Forlimpopoli, Cesena, Savignano sul Rubicone. E poi Sant’Arcangelo di Romagna, Rimini, Riccione, Misano Adriatico.
Dopo l’arrivo a Cattolica il Giro entrerà nelle Marche e da qui proseguirà verso il Molise e la Puglia. Per ritornare in Emilia-Romagna il 20 e il 21 maggio, rispettivamente con la dodicesima e tredicesima tappa: la Siena-Bagno di Romagna e la Ravenna-Verona, nel nome di Dante, in occasione del settecentesimo della morte del Sommo Poeta.
La chiusura delle strade nel territorio faentino Per quanto riguarda il Giro-E – tra gli eventi collaterali – la cui partenza è prevista verso 12.35 da piazza della Libertà, la chiusura delle strade coincidenti con quelle della tappa del Giro d’Italia, avverrà dalle 12 fino al passaggio definitivo dei partecipanti alla manifestazione. Saranno interessate alla chiusura dalle 12: Ponte delle Grazie, corso Europa, via Forlivese e via Emilia Levante.
Per quanto riguarda invece piazza della Libertà, corso Garibaldi, viale delle ceramiche e via Ponte Romano, percorso iniziale del Giro-E, è prevista la chiusura del traffico, a partire dalle 12.15 circa.
Per permettere poi l’uscita delle scuole e il defluire del traffico nella zona del Borgo, attorno all’Istituto comprensivo Carchidio-Strocchi: corso Europa, via Forlivese e via Emilia Levante verranno riaperte al traffico indicativamente dalle 12.50 fino alle 13.15.
Successivamente per il passaggio dei corridori del Giro d’Italia invece, dalle 13.15, verranno chiuse al traffico le seguenti strade nel territorio dell’Unione faentina:
Nel comune di Castel Bolognese: via Emilia Ponente, via Emilia Interna, e via Emilia Levante.
Nel comune di Faenza: via Emilia Ponente, rotatoria dei vini e dei Sapori, viale Assirelli fino alla rotatoria Donatori di sangue, rotatoria Donatori di Sangue, via degli Insorti, via Giovanni da Oriolo, corso Mazzini, corso Saffi, Ponte delle Grazie, corso Europa, via Forlivese e via Emilia Levante. Dal Comando della Polizia dell’Unione si ricorda inoltre il tassativo divieto di sosta per qualsiasi veicolo non autorizzato preventivamente in piazza Martiri della Libertà (piazza delle Erbe), dalle 6 alle 16 di mercoledì 12 maggio con conseguente rimozione coatta per chi non ottempererà all’ordinanza.
Sono 50 i nuovi casi registrati in 24 ore in provincia di Ravenna nel bollettino aggiornato alle 12 di oggi, 10 maggio. Si tratta di 23 maschi e 27 femmine; 21 asintomatici e 29 con sintomi; 50 in isolamento domiciliare e nessun ricovero.
I tamponi eseguiti sono stati 1.165. Oggi la Regione non ha comunicato decessi (per il secondo giorno consecutivo). Sono state comunicate invece 54 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 29.788.
IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 10 MAGGIO
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 376.486 casi di positività, 471 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.029 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%: un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.434 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 332.088.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 31.379 (-1.972 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 29.835 (-1.994), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano ancora 9 nuovi decessi: 3 a Bologna (2 uomini di 56 e 82 anni e 1 donna di 94 anni), 2 a Ferrara (2 uomini di 80 e 87 anni), 1 a Parma (1 uomo di 78 anni), 1 a Reggio Emilia (1 donna di 95 anni), 1 a Modena (1 uomo di 77 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (1 uomo di 79 anni). Non si registrano decessi a Piacenza, Ravenna e Rimini.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.019.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 187 (invariati rispetto a ieri), 1.357 quelli negli altri reparti Covid (+22).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 24 a Reggio Emilia (invariato), 26 a Modena (-2), 52 a Bologna (+1), 8 a Imola (invariato), 18 a Ferrara (+1), 12 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+1) e 12 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.236 a Piacenza (+8 rispetto a ieri, di cui 6 sintomatici), 27.019 a Parma (+43, di cui 17 sintomatici), 45.765 a Reggio Emilia (+45, di cui 22 sintomatici), 64.105 a Modena (+94, di cui 59 sintomatici), 80.409 a Bologna (+78, di cui 54 sintomatici), 12.434 casi a Imola (+18, di cui 15 sintomatici), 22.859 a Ferrara (+11, di cui 1 sintomatico), 29.788 a Ravenna (+50 di cui 29 sintomatici), 16.465 a Forlì (+38, di cui 24 sintomatici), 18.999 a Cesena (+37, di cui 24 sintomatici) e 35.407 a Rimini (+49, di cui 27 sintomatici).
L’assessore Corsini: «Pronti ad accogliere in sicurezza turisti italiani e stranieri»
Lido di Dante in una foto pubblicata da Emilia-Romagna Meteo in queste ore
«Una nuova conferma dell’eccellenza delle nostre spiagge, del mare e dei servizi offerti. Anche per il 2021 l’Emilia-Romagna ottiene sette bandiere blu dalla Foundation for Environmental Education (Fee) che ogni anno decreta quali siano le spiagge più belle nel mondo in base a 32 criteri che vanno dalla qualità delle acque alla raccolta differenziata. Un riconoscimento che sottolinea in modo concreto l’impegno dell’industria turistica regionale e delle amministrazioni territoriali a salvaguardia del patrimonio naturale e nel segno dell’ospitalità».
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, commenta la riconferma delle Bandiere Blu 2021 per le spiagge dei Comuni di Comacchio (Ferrara), Ravenna e Cervia (Ravenna), Cesenatico (Forlì-Cesena), Bellaria-Igea Marina, Misano Adriatico e Cattolica (Rimini).
«Siamo pronti ad accogliere in sicurezza turisti italiani ed esteri, nel pieno rispetto delle regole, sulla Costa e in Appennino, nelle Città d’arte e nei tanti itinerari che caratterizzano l’Emilia-Romagna – prosegue Corsini -. Prenotate in tranquillità perché qui troverete accoglienza e strutture ricettive sempre rinnovate, offerte adatte ad ogni tipo di esigenza e tanta bellezza».
Gli ambientalisti: «Informare realmente la popolazione. Forte impatto sull’ambiente»
Una manifestazione del movimento Fridays for Future contro il centro di stoccaggio
Il coordinamento ravennate della campagna “Per il Clima – Fuori dal Fossile”, insieme ad altre realtà del mondo ambientalista (e movimenti politici, come in primis Potere al Popolo), organizza una protesta contro l’impianto di stoccaggio di anidride carbonica che Eni vorrebbe costruire al largo di Ravenna.
L’appuntamento è per mercoledì 12 maggio alle 17 in piazza Kennedy (e non in piazza del Popolo come inizialmente previsto, come da nuova ordinanza comunale che impone l’organizzazione di manifestazioni solo in alcune piazza del centro).
«La tecnica dello stoccaggio della CO2 nei fondali marini – si legge in una nota dei promotori – è una tecnica troppo recente per poterla definire poco rischiosa, ed è talmente invasiva da non lasciare dubbi sul forte impatto che genera sull’ambiente. Inoltre è costosissima e prevede lo spreco di miliardi che potrebbero essere utilizzati per avviare a realizzazione tanti progetti, che già esistono, finalizzati a un deciso passaggio alle energie rinnovabili. E soprattutto, il ricorso allo stoccaggio dell’anidride carbonica rinvia sine die l’avvio di tali progetti infinitamente più sostenibili, perché non avrebbe senso investire nella costruzione dell’impianto e poi dismetterlo dopo pochi anni d’uso».
«Ci mobilitiamo – termina la nota – perché a Ravenna e nel suo territorio la popolazione sia realmente informata del fatto che lo stoccaggio di CO2 non è affatto – come Eni i suoi sostenitori vorrebbero far sembrare – una metodica che abbatte le emissioni (né di anidride carbonica né altre), ma un modo per perpetuare uno stato di cose non più accettabile. E chiediamo a tutte e tutti di esercitare ogni tipo di pressione sul mondo politico, sindacale, associativo e imprenditoriale perché si schieri dalla parte giusta».
Leonardo frequentava l’Itis di Forlì e per tanti anni ha giocato a calcio nel Forlimpopoli. A ricordarlo è uno dei suoi ex allenatori, Maurizio Signore. «Era un ragazzo speciale – ci dice al telefono – solare, sempre con il sorriso sulla bocca. Lo incontravo spesso e anche se non lo allenavo più da qualche anno mi faceva sempre delle grandi feste. Quando ho saputo quello che è successo non ci potevo credere».
Leonardo viveva a Forlimpopoli con la madre e il nuovo compagno della donna (separata dal padre di Mancuso, di origini calabresi), insieme a due sorelle acquisite.