giovedì
21 Agosto 2025

L’assessore al Turismo: «Vacanze all’estero inaccettabili. Governo corra ai ripari»

 

Andrea Corsini Emilia Romagna BalneariL’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, il ravennate Andrea Corsini, si scaglia contro la decisione del Governo di permettere le vacanze all’estero.

«Agli emiliano-romagnoli e agli italiani stiamo chiedendo uno sforzo anche in queste vacanze di Pasqua, che da sempre sono state occasione per soggiorni nelle città d’arte, nelle nostre spiagge o in montagna – si legge in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook da Corsini -. Questi viaggi, comprensibilmente, anche quest’anno devono fermarsi per evitare occasioni di contagio e nuove ondate, causando ingenti danni economici per albergatori e lavoratori locali».

«È quindi inaccettabile che venga data ai cittadini la possibilità di recarsi liberamente in aeroporto – continua Corsini -, per prendere un aereo che li porti in qualche meta turistica fuori dall’Italia. Oltretutto con possibili problematiche di contagi di ritorno. I nostri operatori turistici sono costretti a sacrifici da un anno e viene permesso il turismo verso l’estero? Il danno oltre la beffa. Il Governo corra subito ai ripari».

Covid, le regole per Pasqua e Pasquetta: consentite visite a parenti e amici

 

IMG 0998Da sabato 3 a lunedì 5 aprile tutta Italia è in zona rossa, con alcune regole e aperture studiate appositamente per il weekend di Pasqua.

Ecco cosa si può e non si può fare (sintesi a cura di Adnkronos.it).

COPRIFUOCO DALLE 22 ALLE 5

In ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l’autocertificazione.

SPOSTAMENTI

Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. È possibile spostarsi dalla regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze (tra cui anche una vacanza all’estero…). In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l’autocertificazione.

SECONDE CASE

Per quanto riguarda le seconde case, le Faq del governo spiegano che è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori Regione. Può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

MESSA

Pasqua 2021 blindata in zona rossa, a messa con l’autocertificazione e in una chiesa vicino a casa. Sarà così, visto il decreto varato con la stretta contro il coronavirus, per i fedeli di tutto il Paese. Le regole sono sempre quelle che impongono l’ingresso dei fedeli in numero contingentato, l’obbligo di mascherina e la distanza di sicurezza. Niente scambio della pace ma un inchino guardandosi negli occhi. Per i riti di Pasqua, la Cei ha invitato i fedeli a partecipare alla celebrazione in presenza nel rispetto rigoroso delle norme anti contagio. Lo streaming consigliato agli anziani e alle persone più a rischio.

CONGIUNTI E AMICI, VISITE

Nei giorni di festa “nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5 e le 22, restando all’interno della stessa Regione”. Quindi, sì alle visite a parenti e amici nel rispetto del coprifuoco. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private -a parenti o ad amici- ad un massimo di due persone “che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi”.

Tali spostamenti -e quindi le visite- non sono consentiti nelle altre giornate in zona rossa.

BAR E RISTORANTI: ASPORTO E CONSEGNA

In zona rossa bar e ristoranti sono chiusi. Resta consentito l’asporto fino alle 22 (fino alle 18 per i bar), a patto che il consumo non avvenga sul posto o nelle vicinanze, ed è permessa la consegna a domicilio senza limiti di orario.

NEGOZI

Le nuove regole della zona rossa prevedono che rimangano chiusi barbieri e parrucchieri. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli.

SPORT E ALLENAMENTO: COSA È PERMESSO

Nella zona rossa, secondo le misure specificate sul sito del governo, “sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso”. Non sono consentiti gli sport di contatto e “sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale”. È consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione.

Nuovo supermercato a Ravenna: è la prima apertura del centro Teodorico

Inaugurazione non ufficiale del nuovo parco commerciale di fronte al Pala De André

IMG 1050Dopo anni di attesa, annunci e ritardi causati dalla burocrazia, inaugura di fatto domani (martedì 30 marzo) il nuovo parco commerciale Teodorico, sorta di “prolungamento” del Teodora, di fronte al Pala De André di Ravenna, in via Travaglini, tra viale Europa e via Canale Molinetto.

Si tratta però di un’inaugurazione del tutto parziale, con l’apertura al pubblico del solo supermercato MD, in attesa di quelle nei prossimi giorni degli altri negozi che già stanno allestendo gli spazi.

IMG 1048Il prossimo sarà a inizio aprile il Globo (calzature, abbigliamento, sport, intimo) e poi a seguire uno store dedicato all’abitare – Happy Casa – e la nuova sede di Arcaplanet, catena di negozi per animali domestici.

Sono poi in corso lavori per altri insediamenti.

Si tratta di un investimento sviluppato da Paco, società costituita dal gruppo Sva e il consorzio Arco Lavori, su un’area di circa 63 mila metri quadrati.

Covid, 145 nuovi casi, altri 4 decessi e 21 persone in terapia intensiva a Ravenna

 

Sono 145 i nuovi contagi registrati in 24 ore in provincia di Ravenna, di cui la metà asintomatici (oltre 1.300 i tamponi). Quattro i nuovi ricoveri.

Da registrare anche altri 4 decessi. Circa 100 le nuove guarigioni in provincia.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 29 MARZO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 333.169 casi di positività, 2.011 in più rispetto a ieri (910 gli asintomatici), su un totale di 11.964 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 16,8%, non indicativa dell’andamento generale, poiché il numero di tamponi eseguiti la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 805 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 247.487.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 73.890 (+1.151 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.952 (+ 1.054), il 94,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 55 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne di 63 e 82 anni e un uomo di 90); 1 a Parma (una donna di 61 anni); 3 a Reggio Emilia (una donna di 84 anni e due uomini di 46 e 78 anni); 5 a Modena (tre donne, di 69, 84 e 96 anni e due uomini, di 70 e 72), 25 a Bologna (11 donne, di71, 75, 80, 83, 84, 90, due di 92, poi 93, 94 e 99 anni; 14 uomini, di 54, 56, 73, 75, 77, 81, tre di 83, 85, 87, 88, 92 e 96 anni), 12 a Ferrara (5 donne di 74, 79, 83, 88 e 93 anni e 7 uomini, di 57, 76, 79, 82, 85, 87 e 91 anni), 4 a Ravenna (tre donne, di cui una di 57 anni e due di 83 e un uomo di 88 anni), 1 a Forlì (una donna di 93 anni) e 1 a Rimini (un uomo di 86 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.792.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 398 (- 3 rispetto a ieri), 3.540 quelli negli altri reparti Covid (+100).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 30 a Parma (invariato), 33 a Reggio Emilia (+1), 75 a Modena (-3), 122 a Bologna (+2), 23 a Imola (-1), 37 a Ferrara (invariato), 21 a Ravenna (+1), 10 a Forlì (-1), 8 a Cesena (invariato) e 33 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.686 a Piacenza (+50 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 22.898 a Parma (+165, di cui 82 sintomatici), 40.239 a Reggio Emilia (+155, di cui 67 sintomatici), 57.072 a Modena (+312, di cui 225 sintomatici), 71.966 a Bologna (+411, di cui 192 sintomatici), 11.537 casi a Imola (+57, di cui 27 sintomatici), 19.945 a Ferrara (+242, di cui 81 sintomatici), 26.019 a Ravenna (+145, di cui 77 sintomatici), 13.579 a Forlì (+140, di cui 93 sintomatici), 16.533 a Cesena (+120, di cui 88 sintomatici) e 31.695 a Rimini (+214, di cui 136 sintomatici). /EC

Il settore delle costruzioni in provincia ha perso l’8 percento del volume d’affari

I dati del 2020 rispetto al 2019. Si tratta del dato peggiore dall’inizio della rilevazione

Man Wearing Blue Hard Hat Using Hammer 544966Continuano gli effetti negativi del Covid sull’economia del territorio.

Per quanto riguarda l’industria delle costruzioni in provincia di Ravenna, secondo l’indagine congiunturale della Camera di Commercio il 2020 si è chiuso con una caduta del volume d’affari dell’8 percento rispetto al 2019 (contro il dato regionale di -6,3 percento), “meno profonda di quanto si potesse temere”, si legge nel rapporto.

Si tratta comunque, della più ampia discesa annuale registrata dall’inizio della rilevazione, superiore anche al precedente minimo storico, relativo al 2011, quando la crisi condusse a una riduzione del volume d’affari del settore provinciale delle costruzioni del -5,3 percento.

Anche per l’artigianato edile della provincia di Ravenna, nella media del 2020, il calo del fatturato è stato in linea e pari a -8 percento.

L’analisi della base imprenditoriale del settore mette in evidenza che la consistenza  al 31 dicembre 2020 era di 5.149 imprese attive al Registro Imprese di Ravenna, che rappresentano il 15,1 perento del totale provinciale. Secondo la lettura temporale dei dati, rispetto al 2019, il numero totale delle imprese attive del settore è diminuito di 42 unità, pari a -0,8 percento in termini percentuali (peggio del dato regionale, +0,3 percento, e di quello nazionale, +1 percento).

In un confronto temporale più ampio e in particolare negli ultimi 5 anni, il calo del settore è risultato di 325 unità, pari a -5,9 percento.

A crescere sono le imprese straniere delle costruzioni che sono riuscite ad aumentare anche negli ultimi dodici mesi (+1,2 percento), giungendo così a quota 1.684, pari al 32,7 percento del totale.

Al ristorante (con lavoratori in nero) come se nulla fosse: 23 clienti multati

Il titolare del locale dovrà rispondere anche di evasione. È successo a Pinarella

Foto GdF Ristorante PinarellaI finanzieri hanno scoperto un locale sul lungomare di Pinarella che domenica a pranzo stava svolgendo la normale attività di ristorazione, nonostante i divieti per le normative anti virus, con tanto di cameriere.

I militari delle Fiamme Gialle hanno infatti trovato numerosi avventori che si erano radunati a seguito di un “invito strettamente riservato” del proprietario del locale, molti dei quali provenienti da fuori provincia e alcuni addirittura da altre regioni confinanti, come Marche e Toscana.

C’era chi era già seduto a tavola, intento a consumare il pranzo domenicale e chi, sdraiato sui lettini in terrazza, prendeva il sole, sorseggiavano un drink in attesa delle pietanze del ristorante.

Alla richiesta dei militari di giustificare la loro presenza all’interno del locale, i soggetti identificati hanno fornito le più svariate motivazioni: c’è chi ha dichiarato di trovarsi lì per lavoro dovendo definire con gli altri commensali alcuni dettagli su progetti futuri e chi invece stava lì per motivi di salute, pranzando in attesa di effettuare, subito dopo, una seduta di fisioterapia all’aperto, all’ombra degli alberi della pineta.

I 23 commensali sono stati quindi multati, mentre gli approfondimenti svolti nell’immediatezza nei confronti del titolare del ristorante hanno permesso di riscontrare come quest’ultimo esercitasse la propria attività lavorativa in totale inosservanza dei previsti obblighi di natura fiscale e contributiva, tanto che nei suoi confronti è stato avviato un controllo fiscale mirato a ricostruire il volume d’affari dell’azienda e le conseguenti imposte evase.

Anche il personale sorpreso a lavorare, un cuoco di origine albanese, l’aiuto cuoco di origine cubana e una cameriera, anch’essa cubana, sono risultati tutti lavoratori completamente “in nero” e pertanto per il datore di lavoro, scatterà anche l’irrogazione della cosiddetta “maxi sanzione” con conseguente segnalazione della ditta all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna, anche ai fini della sospensione dell’attività imprenditoriale.

Ravenna, tre veicoli distrutti dalle fiamme nella notte in via Gulli

Si tratta di due furgoni e un camioncino appartenenti alla stessa famiglia di imprenditori

Due furgoni e un camioncino sono andati a fuoco nella notte tra domenica e lunedì in via Gulli, a Ravenna.

Stando alle prime informazioni, si tratta di tre veicoli (parcheggiati in due diversi punti) appartenenti alla stessa famiglia di imprenditori edili.

Sul posto oltre ai vigili del fuoco – che hanno messo in sicurezza l’area senza però riuscire a salvare i veicoli, andati completamente distrutti – anche i carabinieri, che stanno valutando anche alcuni stracci ritrovati sul posto, probabilmente utilizzati per innescare gli incendi, che è difficile non considerare di origine dolosa.

Con 193 casi, stabile in provincia il numero dei contagi. Quattro le vittime

Fra i morti a Ravenna anche un uomo di 55 anni. Mentre i vaccinati in regione sono adesso più di 800mila

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAStabile il livello dei contagi in provincia  di Ravenna dove oggi si sono registrati 193 casi rispetto a 1.623 tamponi eseguiti, di cui 103 maschi e 90 femmine; 89 asintomatici e 104 con sintomi; 184 in isolamento domiciliare e 9 ricoverati. Nel dettaglio i casi positivi rilevati derivano: 128 da contact tracing; 48 per sintomi; 14 per test volontario; 2 test per categoria; 1 test per rientro dall’estero.
Oggi la Regione ha comunicato 4 decessi: due pazienti di sesso maschile di 55 e 87 anni e due pazienti di sesso femminile di 89 e 92 anni.
Sono state comunicate anche 107 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono quindi 25.874.

Per quanto riguarda la situazione in Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, si sono registrati 331.173 casi di positività; oggi i contagi sono 2.137 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.056 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’11,2%.

La situazione dei contagi nelle province vede in testa Bologna con 474 nuovi casi, poi Reggio Emilia (271), Modena (266) e Ferrara (230). A seguire in discesa, Parma (204), Ravenna (193), Forlì (138). Cesena (135), Rimini (130). Infine Piacenza (35) e il circondario di Imola (61).

Sono invece 31 i nuovi decessi di oggi: 2 nella provincia di Parma ; 3 nella provincia di Reggio Emilia; 3 nella provincia di Modena; 12 in provincia di Bologna; 4 in provincia di Ravenna; 4 in provincia di Forlì-Cesena; 3 nel riminese; nessuna vittima è stata rilevata a Piacenza e Ferrara.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.737.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 401 (+1 rispetto a ieri), 3.442 quelli negli altri reparti Covid (-24). Sul territorio regionale i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (+ 2), 32 a Reggio Emilia (+1), 78 a Modena (-4), 120 a Bologna (-1), 24 a Imola (-1), 37 a Ferrara (+3), 20 a Ravenna (+1), 11 a Forlì (invariato), 8 a Cesena (invariato)  e 33 a Rimini (invariato).

Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Emilia-Romagna, alle ore 14 di oggi domenica 28 marzo, sono state somministrate complessivamente 804.618 dosi; sul totale, 278.094 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale con due iniezioni di siero.

Italia Nostra contro il “delitto” ambientale del relitto Berkan B nei Piomboni

L’associazione, con altri gruppi ecologisti, si è costituita parte civile al processo che coinvolge l’Autorità Portuale di Ravenna

Berkan B Dall'alto
Vista dall’alto del relitto della motonave Berkan B

La sezione ravennate di Italia Nostra continua a denunciare ritardi, pasticci, pastoie burocratiche e sottavalutazioni del grave stato di degrado e del pericolo di inquinamento provocato dal relitto della motonave Berkan B, semiaffondata a fianco di una banchina di rimessa nella Piallassa Piomboni.

L’associazione ambientalista ritiene uno scandalo di inefficienza la recente revoca dell’aggiudicazione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale dell’intervento di rimozione del relitto al raggruppamento temporaneo di imprese, tra cui la società Micoperi, vincitore della gara più di un anno fa. La necessità ora di rifare un bando costituisce un ulteriore perdita di tempo rispetto all’evidenza di un problema ambientale già denunciato a partire dal 2017, non solo da cittadini e gruppi ambientalisti e in seguito dai rapporti dell’Autorità Marittima, e dai periti del Tribunale nell’ambito del processo che coinvolge – per presunte responsabilità nell’affondamento della motonave – l’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna.

«Nessuna istituzione, però, lascia intendere che effettivamente si tratti di emergenza ambientale – scrive in un nota stampa Italia Nostra –. La riprova l’abbiamo avuta durante un incontro con il Prefetto di Ravenna avvenuto qualche giorno fa. Il Prefetto, che pure doveva essere ben informato dei fatti in quanto organo super partes che ha sovrainteso a tutte le riunioni tra gli enti coinvolti al fine di giungere ad una rapidissima soluzione dell’emergenza, ha inspiegabilmente minimizzato qualsiasi tipo di possibile contaminazione dei luoghi…».

Carcassa Inquinata Berkan B
Particolare della carcassa inquinata della Berkan B

Intanto, il 25 marzo scorso, si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento per il reato di inquinamento ambientale a seguito dello smantellamento ed affondamento della motonave Berkan B e successivo sversamento di idrocarburi, al porto di Ravenna. con imputati, i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna.
Per l’occasione hanno presenziato le associazioni Anpana (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente, Italia Nostra, Legambiente Emilia-Romagna, Oipa Italia OdV (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), assistite rispettivamente dagli avvocati Renato Conte, Marco Casellato, Francesco Paolo Colliva ed  Anna Vio, che hanno depositato l’atto di costituzione di parte civile nell’interesse delle associazioni. Presente all’udienza anche il Wwf, con l’avvocato Fabrizio Ciuffreda.
L’udienza è stata rinviata dal Gup al 17 maggio, su istanza formulata dalle difese degli imputati al fine di esaminare le dichiarazioni di costituzione delle parti civili.

«Contemporaneamente all’udienza – sil legge in un comunicato stampa delle associazioni ambientaliste – si è mobilitato davanti al Palazzo di Giustizia il Collettivo Autonomo Ravennate, a cui si sono associati Legambiente Ravenna Circolo Matelda, Italia Nostra sezione di Ravenna, alcuni capannisti della Pialassa Piomboni, semplici cittadini ed altre sigle. L’intento è di proseguire tutte le possibili azioni per far piena luce su questa sconcertante vicenda, al contempo richiedendo nuovamente – come già proposto agli organi competenti in un’istanza sottoscritta da diciotto associazioni, locali, regionali e nazionali – il pronto intervento della Protezione Civile che dichiari l’emergenza ambientale e provveda alla nomina di un commissario, al fine di giungere, dopo tre anni e mezzo dal collasso strutturale, alla rimozione del Berkan B e degli altri cinque relitti del “cimitero delle navi” presenti da decenni nel porto di Ravenna.

L’esperto: «Lo smart working non marca orari ma offre flessibilità per chi lavora

Parla William Sbarzaglia che si occupa di digital marketing e formazione aziendale: «Contano i risultati finali»

Smart WorkingWilliam Sbarzaglia si occupa di digital marketing dal 2000 e dopo un’esperienza da imprenditore di 17 anni ora è consulente e formatore nell’ambito dell’analisi dei dati per migliorare strategie e performance aziendali. Lavora sia per piccole realtà che per grossi brand e multinazionali. Ecco i suoi consigli a proposito di smart working e qualche consiglio utile con questi nuovi strumenti.

«Ho avuto i primi approcci allo smart working agli inizi degli anni 2000, agli albori della mia esperienza da imprenditore nella mia società di digital marketing, dove si collaborava a distanza con più persone situate in luoghi e città diverse dalla sede aziendale. Ora sono un freelance, e da circa 4 anni e mi occupo di strategie e analisi dei dati, quindi per me è normale lavorare in qualunque luogo: a casa, in hotel, in treno, fare formazione e consulenza nelle aziende. Da quando è iniziata la pandemia c’è stato un forte impatto su tre elementi principali per quel che riguarda l’attività lavorativa. Li affronto uno alla volta.

Lavoro non in presenza. A mio avviso è un errore imporre orari alle persone che si trovano nelle proprie abitazioni e devono far fronte a tutta una serie di situazioni provocate dalla pandemia (i figli a casa, persone da accudire…). Lo smart working è un concetto di lavoro flessibile, che permette al lavoratore di gestire le attività in base al proprio tempo con il rispetto delle scadenze e del buon compimento delle mansioni assegnate.
Altra problematica è proprio nella comunicazione e gestione dei dipendenti. Non avere una metodologia strutturata per comunicare tramite strumenti adeguati poteva portare ad una gestione non ottimale delle risorse e delle priorità. Infatti tutte le aziende che erano già organizzate con queste metodologie hanno avuto un passaggio indolore con lo smart working.
Con lo smart working si ha la possibilità di un minor dispendio di tempo e costi dovuti agli spostamenti o minor stress nell’affrontare traffico. Per quel che mi riguarda, molte attività sono più faticose perchè dover stare molte ore davanti ad una webcam fa sì che l’interazione e il livello di attenzione siano diversi da quelli in presenza. Però ho comunque avuto modo di sperimentare e formare tantissime persone nell’ultimo anno per realtà come Facile.it, Astrazeneca, Msd Italia, Porsche Italia, Tim e a breve con American Express. Quindi lo smart working, per chi lo può intraprendere, è a mio avviso da interpretare, da organizzare e capire come e cosa migliorare per ottenere il massimo vantaggio.

William Sbarzaglia
William Sbarzaglia

Riunioni a distanza. È un momento importante da non trascurare e da organizzarlo nei migliori dei modi. Ecco qualche consiglio. Attrezzatura: connessione veloce, webcam, microfono e/o auricolari. Postazione: lontana da fonti di rumore, buona illuminazione e possibilmente con uno sfondo dietro alle spalle neutro come un muro bianco o comunque non uno scenario come una cucina. Software: il mio consiglio è averne il più possibile già installati sul proprio computer in modo da essere pronti e non far perdere tempo alla riunione. Tra le applicazioni che preferisco cito Zoom (a pagamento), Meet di Google, Whereby (gratuito con delle limitazioni), Skype. Tempi: fondamentale non fare riunioni ad oltranza, mettendolo in chiaro già nell’invito alla riunione. Organizzazione: è consigliabile avere una persona che si occupi della gestione degli inviti e della conduzione fino alla conclusione.

Formazione a distanza. Dal febbraio 2020 svolgo il 99 percento delle mie attività formative da remoto sia per piccoli gruppi di 4/6 persone sia per gruppi numerosi dalle 20 alle 70 persone. Ci possono essere sì delle difficoltà ma anche delle opportunità, perché molte realtà proprio in questo periodo hanno deciso di investire in formazione per i propri dipendenti, approfittando anche di molti finanziamenti a fondo perduto. Qualche consiglio per formazione a distanza efficace sia per professori di scuola che per formatori professionali.
Slide: il supporto visivo non deve essere qualcosa che si legge “davanti” al proprio pubblico altrimenti tanto vale consegnare il materiale e far sì che venga letto in autonomia. Inoltre sempre estrema chiarezza espositiva. Interazione: la lezione non deve essere un monologo del docente. Quindi se si è un piccolo gruppo fino anche ad una decina di persone si può tranquillamente interagire con il microfono e chiedere per quanto è possibile di abilitare la webcam in modo da tenere un minimo di sensazione di presenza. Esistono inoltre altre tecniche come sondaggi online, chat, test o strumenti per mettere in pratica subito quello che viene insegnato. Collaborazione e competizione: attuare una forte collaborazione tra i partecipanti e, perché no, un po’ di competizione per verificare il livello di completamento per determinate prove».

Flessione dei contagiati nel ravennate, a quota 176. Ma sono 6 le vittime

Stabili i ricoveri in terapia intensiva (a Ravenna 19). In regione i casi positivi sono sempre sopra i 2mila, mentre si va verso gli 800mila vaccinati.

DRIVE THROUGH TAMPONE COVID PARCHEGGIO PALA DE ANDR RAVENNAIn calo rispetto agli ultimi tre giorni precedenti (dove i casi superavano le 200 unità) il numero dei positivi al Covid in provincia di Ravenna, oggi è pari a 176, di cui 99 maschi e 77 femmine; 50 asintomatici e 126 con sintomi; 171  in isolamento domiciliare e 5 ricoverati. Nel dettaglio: 110 da contact tracing; 44 per sintomi; 21 per test volontario; 1 per rientro dall’estero. Il dato è relativo all’esame di 2.503 tamponi.
Si contano anche 6 decessi: 5 pazienti di sesso maschile di 81, 87, 79, 81 e 91anni  e 1 paziente di sesso femminile di 85 anni.  E sono state rilevate 177 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati nel ravennate da inizio contagio ammontano quindi a 25.681.

Resta ancora alta la dimensione giornaliera dei contagi anche nel territorio regionale. I casi positivi riscontrati oggi – rispetto a un totale di 33.234 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore – si attesta a 2.269 unità. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,8%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,7 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 546 nuovi casi, seguita da Modena (405); poi Reggio Emilia (225) e Parma (201). Quindi Rimini (194), Ravenna (176), Ferrara (164), Cesena (131), Forlì (129). Infine Piacenza (58) e il Circondario imolese (40).

Le vittime registrate oggi in Emilia-Romagna sono 34: uno a Piacenza; 4 nella provincia di Parma; 4 nella provincia di Reggio Emilia; 4 nella provincia di Modena; 11 in provincia di Bologna; uno nel ferrarese; 6 in provincia di Ravenna; uno in provincia di Forlì-Cesena; 2 nel riminese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.706.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 400 (+1 rispetto a ieri), 3.467 quelli negli altri reparti Covid (-47). Sul territorio regionale, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 28 a Parma (invariato), 31 a Reggio Emilia (invariato), 82 a Modena (+3), 121 a Bologna (-1), 25 a Imola (-2), 34 a Ferrara (-1), 19 a Ravenna (invariato), 11 a Forlì (+1), 8 a Cesena (-1) e 33 a Rimini (+1).

Per quanto riguarda il trend delle vaccinazioni in Emilia-Romagna – alle 14 di oggi, sabato 27 marzo – sono state somministrate complessivamente 790.748 dosi; sul totale, 273.908 sono seconde dosi, ovvero le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

 

Maltrattava familiari e conviventi, arrestato dalla squadra mobile della Polizia

Si tratta di un 34enne di origini albanesi residente a Ravenna, ora in carcere in custodia cautelare

Polizia VolanteDa tempo maltrattava la moglie e altri familari conviventi, così sono scattate le manette con l’intervento di arresto da parte della Squadra Mobile della Questura di Ravenna.  Gli agenti della Polizia hanno hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ravenna nei confronti di B.F., 34enne cittadino albanese residente a Ravenna. L’uomo, all’esito delle indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, è stato ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.
B.F., espletate le formalità di legge, è stato recluso nella Casa Circondariale di Ravenna.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi