mercoledì
10 Settembre 2025

Covid, 55 nuovi casi e altri 2 morti in provincia di Ravenna. In 4 in Rianimazione

 

Sono 55 (su 698 tamponi) i casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna, di cui 28 asintomatici (e 1 ricoverato). Sono i dati del bollettino aggiornato alle 12 di oggi, 8 febbraio. La Regione ha comunicato anche altri 2 decessi nel Ravennate: un uomo di 84 anni e una donna di 92. Circa 110 le guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DELL’8 FEBBRAIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 228.198 casi di positività, 1.273 in più rispetto a ieri (di cui la metà asintomatici), su un totale di 10.990 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’11,6%, dato cherisente del minor numero di tamponi fatti nei fine settimana, e in gran parte su casi per i quali la positività è attesa.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.728in più rispetto a ieri e raggiungono quota175.556.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 42.773 (-487 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.588 (-541), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 32 nuovi decessi: 2 a Piacenza (un uomo di 58 e uno di 63 anni); 1 a Reggio Emilia (una donna di 86 anni); 5 nella provincia di Modena (tre donne – due di 88 e una di 92 anni – e due uomini, di 77 e 92 anni); 15 in provincia di Bologna (7 donne – di 77, 79, 81, 83, 90, 93 e 101 anni, e 8 uomini – di 64, 70, 71, 76, 77, 87, 91 e 92 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 94 e un uomo di 64 anni); 2 in provincia di Ravenna (una donna di 92 e un uomo di 84 anni); 5 nel riminese (una donna di 90 anni e 4 uomini di 56, 72, 84 e 96 anni). Nessun decesso nelle province di Parma e Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.869.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 183 (+2 rispetto a ieri), 2.002 quelli negli altri reparti Covid (+52).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:13 a Piacenza (-1), 10 a Parma (numero stabile rispetto a ieri), 18 a Reggio Emilia (+1), 34 a Modena (-1), 44 a Bologna (+2), 13 a Imola (invariato), 24 a Ferrara (invariato), 4 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.876 a Piacenza (+29 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 15.884 a Parma (+82, di cui 59 sintomatici), 30.072 a Reggio Emilia (+105, di cui 56 sintomatici), 40.103 a Modena (+265, di cui 166 sintomatici), 45.191 a Bologna (+290, di cui 151 sintomatici), 7.447 casi a Imola (+78, di cui 33 sintomatici), 13.370 a Ferrara (+101, di cui 24 sintomatici), 17.133 a Ravenna (+55, di cui 27 sintomatici), 8.670 a Forlì (+54, di cui 35 sintomatici), 9.982 a Cesena (+85, di cui 54 sintomatici) e 21.470 a Rimini (+129, di cui 37 sintomatici)

Auto contro camion nella notte sulla Reale, muore un 52enne

Altro mortale a poche ore da quello di Faenza, sulla Ss16 tra Ravenna e Camerlona

Un incidente mortale anche sulla Statale 16, a Ravenna, a poche ore da quello in cui aveva perso la vita un 68enne a Faenza.

In questo caso la vittima è un uomo di 52 anni, residente nel Ravennate.

L’incidente è avvenuto all’altezza dell’Italfrutta, tra Ravenna e Camerlona nel tratto di Ss16 noto anche come “Reale”.

L’uomo, alla guida di un’Alfa Romeo, si è schiantato contro il rimorchio di un camion che pare stesse facendo manovra, attorno alle 2 della notte tra domenica e lunedì. L’impatto è stato violentissimo e per l’automobilista non c’è stato nulla da fare.

Travolto mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali: muore un 68enne

La vittima si chiamava Gilberto Mengozzi. A investirlo una 29enne

INCIDENTE MORTALE AUTO PEDONE VIA MARCONI A FAENZA (RA)

È morto a 68 anni investito sulle strisce pedonali in un incidente avvenuto a Faenza nella prima serata di ieri, domenica 7 febbraio.

La vittima si chiamava Gilberto Mengozzi, residente nella stessa città manfreda, ma originario di Modigliana (scrive il Corriere Romagna).

INCIDENTE MORTALE AUTO PEDONE VIA MARCONI A FAENZA (RA)

A travolgerlo, su viale Marconi, è stata poco prima delle 19.30 una 29enne al volante di una Renault Captur, all’altezza delle strisce pedonali all’incrocio con via Einaudi.

Sul posto per i rilievi la polizia locale.

Omicidio Fabbri, il sindaco: «Sono sconvolto, stringiamoci al dolore dei famigliari»

Massimo Isola esprime fiducia nel lavoro degli inquirenti: «Fa riflettere che a perdere la vita in modo così violento sia stata ancora una donna»

12138569 434659033389470 2455345302671700142 OIl sindaco di Faenza, Massimo Isola, dalla sua pagina Facebook ha diffuso un commento sull’omicidio di Ilenia Fabbri: «Faenza è stata scossa ieri da un grave fatto di sangue. Come tutti sono sconvolto dall’efferatezza del gesto che ha tolto la vita a Ilenia Fabbri. Senza entrare nel merito delle indagini, fa però riflettere che a perdere la vita in modo così violento sia stata, ancora una volta, una donna. Ho massima fiducia negli investigatori, la polizia di Stato del commissariato di Faenza e la Squadra Mobile della Questura di Ravenna e degli organi inquirenti coordinati dalla Procura della Repubblica di Ravenna che stanno lavorando incessantemente da ieri per chiarire quanto accaduto. Come comunità faentina per ora possiamo solo stringerci al dolore dei famigliari e agli amici di Ilenia».

Coronavirus in provincia: altri 108 casi, in terapia intensiva il carico si riduce

Non si interrompe la striscia di decessi quotidiana: in totale sono 777, di cui  490 negli ultimi due mesi

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAPer il territorio provinciale di Ravenna oggi, 7 febbraio, si sono registrati 108 nuovi casi di coronavirus e il totale in un anno dall’inizio del contagio (il primo caso risale al 28 febbraio 2020) arriva a 17.078. Le nuove diagnosi odierne sono il 7,6 percento di positività sul totale dei tamponi eseguiti: 53 asintomatici e 55 con sintomi, 106 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. Oggi la Regione ha comunicato tre decessi (777 in totale): un uomo di 88 anni e due donne di 70 e 91 anni. Sono state inoltre comunicate circa 66 guarigioni (in totale l’80 percento dei casi individuati). I posti letto occupati in terapia intensiva sono tre: il picco era stato il 30 dicembre con 22 ricoveri (su 36 letti disponibili)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 226.926 casi di positività, 1.382 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.215 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’8,5%, dato che risente del minor numero di tamponi fatti nei fine settimana, e in gran parte su casi per i quali la positività è attesa, e comunque inferiore a quello registrato domenica scorsa (9,4%). L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,1 anni.

Sui 604 asintomatici, 369 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 70 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 24 con gli screening sierologici, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 135 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 249 nuovi casi e Bologna con 244; poi Rimini (176), Reggio Emilia (124), Ravenna (108) e Ferrara (93), a seguire Imola (91), Piacenza (88) e Parma (88). Quindi le province di Cesena (71) e Forlì (50).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 743 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 173.828.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 43.261 (+614 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 41.130 (-622), il 95% del totale dei casi attivi.

Si registrano 25 nuovi decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 93 anni); 6 in provincia di Parma (tre donne di 83, 88 e 93 anni e tre uomini di 70, 87 e 94 anni); 4 a Reggio Emilia (due  donne di 77 e 87 anni e due uomini di 81 e 89 anni); 4 nella provincia di Modena (quattro uomini di 66, 84, 85 e 86 anni); nessun decesso in provincia di Bologna; 4 nel ferrarese (un uomo di 63 anni e tre donne di 57,83 e 89 anni); 3 in provincia di Ravenna (due donne di 70 e 91 anni e un uomo di 88 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 91, 94 e 95 anni); nessun decesso nel  riminese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.837.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 181 (-2 rispetto a ieri), 1.950 quelli negli altri reparti Covid (-6).

Delitto Fabbri: interrogatori fino alle 2 di notte, la Scientifica torna sulla scena

Ascoltati in commissariato i familiari e l’unica persona presente in casa al momento della morte. Affidata l’autopsia

13615459 526539674201405 4301487117754039951 NGli interrogatori delle persone informate sui fatti, a proposito dell’omicidio di Ilenia Fabbri, sono andati avanti fino alle 2 di notte tra il 6 e il 7 febbraio e sono ripresi oggi, domenica 7 febbraio. Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa. Sono stati sentiti la figlia 21enne della vittima, l’amica di questa presente nell’abitazione al momento del delitto, il marito da cui era separata e il nuovo compagno della vittima. Al momento non risultano indagati.

La polizia Scientifica è tornata in mattinata nell’abitazione di via Corbara a Faenza per compiere nuovi rilievi. La procura di Ravenna (pm Scorza e Barberini) ha affidato l’autopsia al medico legale veronese Franco Tagliaro per capire se il taglio alla gola sia la sola causa di morte o se siano stati inferti altri colpi.

Il primario ammette: «Non riusciamo a rispettare i tempi di cura, servono più letti»

Il reparto dispone di undici posti e il dottor Francesco Lanza conferma la vicenda di un malato che ha dovuto attendere alcuni giorni per iniziare una chemioterapia: «Siamo un centro di eccellenza e le richieste sono aumentate»

infermiere assistenza malatiUn reparto all’avanguardia, un centro in cui si sperimentano protocolli clinici e farmaci innovativi, in collaborazione con industrie di biotecnologie americane e non solo. Un punto di riferimento per la Romagna intera. Che però può contare da ormai tanti, troppi anni – nonostante siano nel frattempo aumentati richieste e pazienti – su solo 11 posti letto. A confermarcelo è il primario del reparto di Ematologia dell’ospedale di Ravenna, Francesco Lanza, che abbiamo interpellato per chiedere lumi su quanto accaduto al paziente di cui abbiamo raccolto la testimonianza.

«L’offerta di posti letto non è commisurata alla quantità delle richieste – ammette Lanza –. Nel caso del paziente in questione ho chiesto di poterlo far ricoverare in Oncologia, come è poi avvenuto. I cicli di chemioterapia vanno fatti rispettando gli intervalli di tempo prestabiliti (21 giorni nel caso del paziente in questione, che sono diventati però 26, ndr), per avere un maggiore effetto. Purtroppo in molti casi non riusciamo a rispettare i tempi».

«Siamo diventati un centro appetibile – continua –, dove si sviluppano terapie innovative e questo ha comportato un’aumentata richiesta, in particolare per alcune patologie acute (il reparto cura pazienti ad alta complessità assistenziale, affetti in particolare da leucemie e linfomi, ndr). Abbiamo liste d’attesa lunghe e poi ci sono tutte le patologie emergenti che non possiamo ignorare e che spesso riusciamo ad affrontare solo grazie agli ottimi rapporti con il reparto di Rianimazione, dove ci sono stanze “sterili” che possono essere utilizzate per chemioterapie in emergenza».

Il Covid ci ha poi messo del suo. «La pandemia ha accentuato tutte le problematiche che già c’erano. Il trasferimento dei pazienti è più complicato, dobbiamo seguire controlli rigorosissimi anche perché nelle nostre stanze l’aria è sterile e il virus si diffonde più velocemente. Ed è fondamentale non fare errori perché è stato stimato come in un paziente immunodepresso come lo sono i nostri la mortalità in caso di contagio aumenti del 25-30 percento».

Ospedale Di RavennaOgni giorno sono almeno un’ottantina le persone che utilizzano gli ambulatori e le attrezzature in day-hospital del reparto, dove non ci sono mai, di fatto, posti letto liberi. «I nostri pazienti hanno necessità di restare ricoverati a lungo, il “turnover” è complicato».

Ma di quanti letti in più ci sarebbe bisogno – chiediamo al primario – per riuscire a rispondere con più prontezza alle richieste? «Siamo sotto come minimo di 4-5 posti letto. Ma l’amministrazione attuale, composta da persone molto capaci, è al corrente del problema, credo che lo stiano anzi prendendo a cuore e mi è stato riferito che in tempi brevi troveranno una soluzione». L’investimento sarebbe di alcune centinaia di migliaia di euro per pochi posti letto. «Ma ci sono già associazioni e fondazioni che hanno raccolto finanziamenti necessari», conclude il primario.

Da un coltello lavato i possibili indizi per trovare l’assassino di Ilenia Fabbri

Il corpo della 46enne ha una profonda ferita alla gola, se la lama è compatibile verrebbe meno l’ipotesi del ladro che reagisce perché scoperto. Interrogati a lungo la figlia e una sua amica, il marito da cui si stava separando e il nuovo compagno

ilenia fabbri uccisa a faenza
Ilenia Fabbri, uccisa in casa a Faenza il 6 febbraio

Quel coltello da pane ripulito alla meno peggio nel lavello è l’arma che ha ucciso Ilenia Fabbri? Dalla risposta a questa domanda potrebbe arrivare un elemento importante per la soluzione dell’omicidio all’alba di ieri, 6 febbraio, in un condominio di via Corbara a Faenza. Se la lama fosse effettivamente compatibile con la profonda ferita alla gola della 46enne, diventerebbe più improbabile l’ipotesi del gesto violento compiuto da un ladro scoperto nell’appartamento: difficile immaginare che un assassino estraneo alla vittima si fermi a ripulire l’arma. A quel punto il nome del killer sarebbe da rintracciare facendo luce tra gli affetti e le amicizie, o quanto meno nella cerchia dei conoscenti. Fino alla tarda serata di ieri, come riportano i quotidiani Resto del Carlino e Corriere Romagna in edicola oggi, non risultavano indagati. Quattro le persone interrogate a lungo dagli inquirenti: il marito da cui si stava separando, il nuovo compagno con cui aveva un legame da un paio di anni, la figlia 21enne e una sua amica.

13615459 526539674201405 4301487117754039951 NSecondo le informazioni finora circolate, questo è la ricostruzione dei fatti. Nell’appartamento vivono la vittima e la figlia. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio è rimasta ospite l’amica della figlia. Verso le 5-5.30 il marito di Ilenia passa a prendere la figlia per raggiungere Milano. Il procuratore capo ha parlato di una vacanza, il Carlino riporta fa riferimento al ritiro di un’auto acquistata da poco. L’amica della figlia resta nell’abitazione. Da lei parte l’allarme. Verso le 6 la ragazza fa una telefonata alla 21enne in viaggio per dirle che si è barricata in camera, spaventata dopo aver sentito del trambusto in casa e teme l’intrusione di qualcuno. Avrebbe anche riferito di una sagoma scendere le scale. La 21enne allora chiama la polizia che interviene convinta di trovare un furto in corso e invece trova la porta del garage aperta e il corpo senza vita di Ilenia a terra in un vano a uso cucina collegato con un ripostiglio. In casa c’è solo l’amica della figlia. Un particolare: pur essendo mattina molto presto, la vittima è stata trovata già vestita. Una vicina, intervistata dalle tv, ha ammesso di aver sentito delle urla di donna al mattino ma di non aver immaginato chi fosse.

Ilenia Fabbri lavorava come impiegata in una concessionaria di auto di Imola, un impiego trovato quando era iniziata la crisi del matrimonio e aveva deciso di lasciare l’occupazione nell’autofficina del marito a Faenza. La crisi matrimoniale era entrata in tribunale e si stava trascinando da qualche tempo.

Covid: 84 nuovi casi e 4 decessi in provincia

Aggiornamento del 6 febbraio. In terapia intensiva 4 ricoverati

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNASono 84 i nuovi casi di coronavirus registrati nel territorio provinciale di Ravenna oggi, 6 febbraio (27 asintomatici e 57 con sintomi): 81 sono in isolamento domiciliare e tre ricoverati. I tamponi eseguiti sono stati 1.515 con una positività di circa il 5 percento. Oggi la Regione ha comunicato 4 decessi: donne di 65, 72, 83 e 99 anni. Sono state inoltre comunicate circa 63 guarigioni. I guariti sono l’80 percento dei 16.970 casi totali. La terapia intensiva oggi ha 4 ricoverati.

Dall’inizio dell’epidemia da in Emilia-Romagna si sono registrati 225.545 casi di positività, 1.383 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.369 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,9%.

Sui 585 asintomatici, 371 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 34 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 23 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 149 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 344 nuovi casi e Rimini con 191; poi Modena (181), Reggio Emilia (122) e Ferrara (104), a seguire Cesena (86), Ravenna (84), Imola (81). Quindi le province di Piacenza (73), Parma (61) e Forlì (56). Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.825 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 173.085.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 42.648 (-486 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.509 (-453), il 95% del totale dei casi attivi.Aggiornamento del 6 febbraio. In terapia intensiva 4 ricoverati

Piano vaccini, Cgil vuole incontrare l’Ausl: «Bisogna chiarire prenotazioni over 80»

Il sindacato vuole spiegazioni sull’organizzazione della campagna

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNALe Cgil di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini hanno chiesto un incontro con la dirigenza dell’Ausl Romagna per chiarire come sarà affrontato dal punto di vista organizzativo il piano vaccinale. Anziani spesso soli e famiglie che trovano un punto di riferimento nel sindacato stanno rivolgendo a loro domande sulle procedure.

La Cgil riconosce l’impegno che Ausl Romagna ha assunto, assieme alle istituzioni, sulla campagna vaccinale, come va anche sottolineato lo straordinario lavoro del personale sanitario e amministrativo dell’Ausl per far sì che ogni passaggio sia gestito nelle modalità migliori.

«Ci sono alcuni aspetti che è importante chiarire in merito all’imminente campagna vaccinale sulla popolazione ultra 80enne – dicono i segretari generali dei territori -. Ci chiediamo ad esempio se l’Ausl Romagna ha già pensato a percorsi specifici per le persone anziane che, pur non avendo assistenza domiciliare, non possono recarsi in maniera autonoma ai punti di vaccinazione. Vanno inoltre chiarite le procedure per effettuare le prenotazioni, se ci sarà una linea telefonica dedicata e quali saranno i luoghi in cui sarà possibile prenotarsi fisicamente evitando assembramenti. Chiarezza va fatta inoltre rispetto ai ‘caregiver’ o conviventi che hanno in famiglia anziani over 80, specificando anche se rientreranno nella priorità vaccinale gli assistenti familiari, le cosiddette ‘badanti’; infine sarà determinate la prossimità del luogo in cui i vaccini verranno effettuati e le modalità con le quali si organizzano su tutto il territorio romagnolo navette o mezzi di trasporti adeguati per raggiungere i luoghi di vaccinazione».

Riqualificazione ex mercato coperto, sopralluogo della sindaca al cantiere

La struttura è coinvolta in un percorso di partecipazione cittadina per la nuova destinazione. A breve la pavimentazione

La sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni, ha fatto un sopralluogo al cantiere dell’ex mercato coperto di via Baracca dove sono in fase avanzata le opere di ristrutturazione. Per la prossima settimana sono previsti i lavori di pavimentazione. Proni era accompagnata dall’assessora alla Gestione del Territorio Caterina Corzani, dall’architetto Luigi Cipriani e dall’ingegnere Paolo Alessandrini dell’Ufficio Lavori Pubblici e dalla referente del Comune per il progetto partecipato Francesca Benini. Attraverso il progetto partecipato attualmente in corso, condotto dall’associazione Spazi Indecisi di Forlì, cittadini e associazioni formulano le loro proposte in merito al futuro dell’ex Mercato Coperto.

Per informazioni sul percorso partecipativo: www.mercatocopertobagnacavallo.it, mercatocopertobagnacavallo@gmail.com, FB @mercatocopertobagnacavallo.

Uccisa in casa: la 46enne ha un taglio alla gola. L’allarme da un’amica della figlia

Il corpo è stato trovato all’alba dalla giovane che aveva trascorso la notte nell’appartamento

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La polizia al lavoro nella casa del ritrovamento

La 46enne Ilenia Fabbri è la donna trovata morta stamattina, 6 febbraio, nel suo appartamento in una complesso residenziale a Faenza, in via Corbara. Il corpo presenta una ferita da taglio alla gola. Questo e altri elementi stanno alimentando l’ipotesi dell’omicidio. Lo si apprende dal sito internet dell’Ansa.

Secondo quanto riporta la stessa agenzia di stampa, intorno alle 6 un’amica della figlia della vittima ha dato l’allarme quando trovato il corpo senza vita della 46enne, sposata ma separata, dopo essere rimasta ospite per la notte. La giovane ha avvisato telefonicamente l’amica che si trovava in viaggio con il padre. I due sarebbero partiti verso le 5 e la 46enne era ancora viva.

Sul posto è intervenuta la polizia – squadra mobile, agenti del commissariato e Scientifica – insieme al pm di turno Angela Scorza e al procuratore capo facente funzioni Daniele Barberini. Sono in corso gli interrogatori delle persone informate sui fatti: la figlia, il marito da cui si era separata, l’attuale compagno, l’amica della figlia che ha lanciato l’allarme e alcuni tra vicini di casa e amici.

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