sabato
16 Agosto 2025

Allerta meteo gialla per fenomeni temporaleschi in vigore da questa notte

La previsione riguarda anche tutta la giornata di domani lunedì 7 settembre

MeteoDalla mezzanotte di oggi, domenica 6 settembre, alla mezzanotte di domani, lunedì 7, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo (la numero 68 del 2020)  per rischio temporali, emessa dall’ Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è gialla.
L’avviso completo si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia-Romagna e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati”.
Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati.

Nel ravennate i nuovi contagi arrivano a quota 16. In regione sono 124

In Emilia-Romagna effettuati 10.200 tamponi e oltre 1.200 test sierologici. Una sola vittima a Piacenza

Test Sierologici CovidNel territorio provinciale di Ravenna, oggi 6 settembre, sono stati rilevati 16 nuovi casi postivi al Covid 19, di cui 12 sintomatici. 14 pazienti sono in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. Si tratta di 7 maschi e 9 femmineDei casi classificati 2 sono rientri dall’estero (Marocco e Ungheria), 1 rientro dalla Sardegna, 2 sono riconducibili a contatti con casi già noti, 10 classificati come sporadici (accessi in Pronto soccorso e segnalazioni di medici di famiglia) e 1 caso rilevato grazie allo screening pre-ingresso in ospedale.
Complessivamente da inizio epidemia nel ravennate si sono registrati 1.518 casi di contagio.

In Emilia-Romagna, a fronte di 10.200 tamponi e oltre 1.200 test sierologici, oggi si contano 124 nuovi positivi, di cui 60 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. 36 i casi di rientro dall’estero, 18 da altre regioni. L’età media dei contagiati è di 41 anni. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: 57 positivi erano già in isolamento al momento del tampone.
Si conta anche una vittima, in provincia di Piacenza.

Mattarella tiene a battesimo l’anno dantesco fra la tomba e piazza San Francesco

Il Presidente della Repubblica ha inaugurato a Ravenna il sacello di Dante appena restaurato. Il discorso del sindaco De Pascale LE FOTO

Mattarella De Pascale Dante Come da protocollo, con una visita a Ravenna del tutto riservata a poche autorità, peraltro rigorosamente “bardate” con le mascherine anti-covid, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto a battesimo le celebrazioni per il settecentenario della morte di Dante Alighieri. Ha “tagllato il nastro“ dell’appena restaurata tomba del Poeta  e partecipato al concerto e al recital dell’attore Elio Germano in una piazza San Francesco praticamente “blindata” per motivi di sicurezza e dedicata solo alla presenza di rappresentanti del Governo e delle istituzioni e pochi invitati, fra cui i sindaci delle città di Firenze e Verona.
I cittadini ravennati hanno affollato invece la platea allestita in piazza del Popolo con un grande schermo per assistere alla cerimonia inaugurale in diretta video.

Mattarella non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale mentre per l’occasione, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, ha rivolto alla platea un discorso inaugurale per l’anno dantesco, che riportiamo integralmente.

«Signor Presidente della Repubblica, gentili ospiti, è un immenso onore per la Città di Ravenna aprire ufficialmente le celebrazioni per il Settimo Centenario della morte di Dante e vi ringrazio di cuore uno ad una per aver accettato il nostro invito a essere presenti nelle piazze della nostra città o ad assistere a distanza a questa cerimonia.
In particolare però mi permetterete un saluto e un ringraziamento particolare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presidente, grazie di cuore, a nome di tutti i cittadini e le cittadine del Comune e della Provincia di Ravenna per essere nuovamente qui con noi in questo momento così importante nella storia della nostra città e ancora una volta grazie per l’ennesimo altissimo servizio che ha saputo dare al nostro Paese in questi dieci mesi che ci separano dalla sua ultima visita a Ravenna, sicuramente fra i più complessi dell’Italia Repubblicana.
Siamo tutti consapevoli dell’immenso onore che ci viene offerto nel celebrare il più grande poeta che la cultura occidentale abbia saputo esprimere, il padre della lingua italiana.
Dante il poeta, il teologo, lo storico, il filosofo e il politico, ma anche Dante l’uomo, con la sua sofferenza e il suo cammino verso la salvezza, e Dante il simbolo, proiettato fuori dal suo tempo e, spesso piegato, alle esigenze, nobilissime o tragiche, della contemporaneità.
Ogni riflessione sulla vita di Dante è ricchissima di interesse ma, su ogni altra chiave di lettura, si staglia il Poeta con la sua Poesia e, parafrasando il poeta Orazio, solo la Poesia, fra le arti, può ergere monumenti “più eterni del bronzo”.

La poesia di Dante, dopo settecento anni non solo non è minimamente scalfita nel suo fascino e nella sua attualità, ma la sua fama si è diffusa nei secoli in ogni angolo del pianeta, con oltre sessanta traduzioni, che hanno coinvolto poeti e traduttori di fama mondiale, rendendo la Commedia l’opera poetica più amata e conosciuta del mondo.
Ma nemmeno questo fiume poetico in decine e decine di lingue ha intaccato l’amore e la curiosità di cimentarsi con il testo originale e questo fa sì che, nei secoli, ma anche oggi, si studi la nostra lingua con il desiderio di poter apprezzare l’opera del Poeta.
L’opera di Dante, e in particolare la Commedia, non si pone esclusivamente una finalità estetica o morale, ma reca in se l’urgenza dell’esperienza concreta affinché anche nell’abisso della fragilità il nostro essere pellegrini sia un cammino di salvezza.
Ovviamente le terzine dantesche ci conducono poi nell’Italia e nell’Europa tardomedievale, nelle sue dispute fra potere temporale e potere spirituale, nel procedere dei canti fino all’incontro con l’anima beata di Giustiniano, dove emerge con forza la visione politica dantesca del suo tempo.
È evidente che alle nostre orecchie suona dolorosa, “L’invettiva all’Italia”, vista serva e priva di nocchiere durante una tempesta, con le proprie città armate l’una contro l’altra e, spesso, anche al loro interno.
Ma quella denuncia, nei secoli diventa poi fonte d’ispirazione per generazioni di intellettuali, artisti e patrioti e se il rinascimento trae forte ispirazione dall’opera di Dante, il Risorgimento eleva Dante a simbolo dello spirito che ci regala finalmente l’Italia riunificata, basti pensare al clamore legato al ritrovamento delle ossa di Dante a Ravenna nel 1865.
Vengono poi gli anni bui dove ai valori patriottici dell’Ottocento, vanno sostituendosi i disvalori di supremazia nazionalistica propagandati dal Fascismo che erge Dante a uno dei simboli dell’italianità, e che promuove significativi investimenti qui nella zona dantesca.
Ma l’appropriazione indebita in questo caso fallisce, l’amore per Dante degli italiani, supera qualsiasi barriera e a simbolo di questo, voglio ricordare Gino Gatta, Zalét, primo Sindaco eletto dopo la liberazione, che, in un Ravenna semidistrutta, mentre sistema i senza tetto nell’ex caserma Garibaldi o si preoccupa di fornire latte e farmaci alla popolazione, da immediato riavvio alle letture dantesche.
L’Italia, serva e divisa ai tempi di Dante, ha saputo, con tante difficoltà, nei secoli dimostrare che non aveva torto Giuseppe Mazzini nel ritenere che “la terra che ha fecondato un’anima così potente (quella di Dante) è terra singolare e cova una vita che non può spegnersi”.
Ma il Dante poeta ci offre anche, come solo la sua poesia sa fare, la sofferenza del Dante uomo, per il dramma dell’esilio: “Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle /lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”.
È difficile immaginare una nostalgia più forte di quella che si può nutrire per una città meravigliosa come Firenze, ma l’esilio politico di Dante, anticipa il destino di milioni di italiani che nel secolo scorso sono stati esuli in tutto il mondo e hanno portato con se la lingua, l’opera e l’amore per Dante. Molti di loro e dei loro discendenti, insieme a tanti altri cittadini italiani all’estero per ragioni di studio o di lavoro possono seguire in diretta questa serata grazie alle moderne tecnologie e al prezioso lavoro degli Istituti di Cultura Italiana all’estero che hanno promosso l’apertura ufficiale delle celebrazioni. A loro va il nostro saluto e il nostro pensiero, in fratellanza con tutti i popoli del pianeta che vivono oggi il dramma dell’esilio per ragioni politiche, sociali o economiche.
Dalla tragedia dell’esilio però, come spesso accade, nasce la fortuna delle città che Dante incontra nel suo cammino, tutte meravigliosamente operose in questo anno a celebrarlo, e in particolare quella di Ravenna, che da settecento anni ne ospita le spoglie mortali.
Dante trova qui l’ultimo rifugio, protezione, amicizia, ma soprattutto ispirazione, attraverso lo straordinario patrimonio musivo dell’antica capitale, per la composizione del Paradiso. Era la Ravenna di Guido Novello da Polenta, signore illuminato, e di Rinaldo da Concorezzo, arcivescovo di Ravenna, che, nel celebre processo in cui assolve i Cavalieri Templari, primo in Europa, condanna la Tortura.
Proprio in questa piazza nel Settembre del 1321 la città celebrò le esequie di Dante, rientrato malato e moribondo da un viaggio a Venezia attraverso le terre del Delta del Po. Ma quel tributo non fu “ultimo”, come si suole dire, perché da quel giorno la presenza di Dante a Ravenna è quanto mai viva ed emozionante.
Lo sono sicuramente gli interventi architettonici che nei secoli si susseguono per la Tomba del Poeta, ora restituita all’immagine più prossima possibile che le volle donare Camillo Morigia nel 1780, e per tutta la zona dantesca, fino alla Biblioteca Classense, ma ancora di più è viva l’ispirazione che Dante offre a generazioni di intellettuali ed artisti e il sentimento di amore per il Poeta che si tramanda di generazione in generazione, fino a giungere ai giorni nostri.
L’antica capitale ritrova, per tramite di Dante, la grandezza perduta nei secoli e può mostrare al mondo, oggi, cosa può significare per una comunità l’amore diffuso e potente per un Poeta, per il Poeta.
In tutta Italia, questo anno vedrà una ricchezza incredibile di eventi e celebrazioni, per noi in particolare, un nuovo Museo Dantesco, la nascita di Casa Dante, con un nuova e storica collaborazione con la Galleria degli Uffizi, il completamento della Commedia di Ravenna Festival e del Teatro delle Albe che hanno portato in scena in questi anni più di mille cittadini-attori, un fatto unico e irripetibile, e poi eventi espositivi di primissimo piano in rete con quanto avverrà in tutto il territorio nazionale, poesia, letteratura, danza musica, mosaico non ci sarà arte che nel prossimo anno non si cimenterà con Dante.
Arriveranno a Ravenna anche i più prestigiosi studiosi di Dante del pianeta grazie all’Università di Bologna che dopo aver invitato, infruttuosamente, Dante presso la sua sede tramite Giovanni del Virgilio, nel 1319, ha ben pensato, circa 650 anni dopo, di raggiungere il Poeta qui a Ravenna con il suo Campus.
Avremo anche il grande onore, insieme all’Arcivescovo Ghizzoni, di essere ricevuti, il prossimo 10 di Ottobre, da Papa Francesco, che apporrà la sua benedizione alla Croce che Paolo VI nel settimo centenario della nascita di Dante donò alla città per la Tomba del Poeta, in occasione del suo Altissimi Cantus, tutt’ora il più rilevante tributo della Chiesa Cattolica al poeta della cristianità.
Chiuderemo fra dodici mesi insieme alle città sorelle nell’amore per Dante, Firenze e Verona, con uno straordinario concerto del più grande maestro ed artista italiano del nostro tempo, il Maestro Riccardo Muti, a cui siamo riconoscenti, oltre che per la sua opera straordinaria, per il continuo monito a difesa della cultura italiana.
Qual è quindi la via giusta per onorare Dante a 700 anni dalla sua morte? Se lo chiese anche Benedetto Croce un secolo fa, in occasione del sesto centenario, e proprio da Ravenna, ci ha indicato una via che risulta quanto mai attuale anche oggi:
La conclusione, insomma, è che il più alto e vero modo di onorare Dante è anche il più semplice: leggerlo e rileggerlo, cantarlo e ricantarlo, tra noi e noi, per la nostra letizia, per il nostro spirituale elevamento, per quell’interiore educazione che ci tocca fare e rifare e restaurare ogni giorno, se vogliamo “seguir virtute e canoscenza”, se vogliamo vivere non da bruti, ma da uomini. E da donne
Viva Dante, Evviva l’Italia!».

Servizio fotografico di Massimo Argnani

Nuovi positivi a quota 15 in provincia di Ravenna. Nessuna vittima

In Emilia-Romagna i contagiati rilevati sono 134 a fronte di oltre 10mila tamponi e 2.600 test sierologici

Scientist Using Microscope 3938022Oggi in provincia di Ravenna si sono registrati 15 nuovi casi di contagio al coronavirus, Si tratta di 9 persone asintomatiche e 6 con sintomi. Di questi 13 sono in isolamento domiciliare e 2 ricoverati: 10 maschi e 5 femmine. Nel dettaglio: 4 casi risultano importati da altre regioni (2 Sardegna, 1 Puglia e 1 Veneto), 3 casi importati dall’estero (2 Romania e 1 Macedonia), 6 casi emersi come contatti di casi già noti in ambito familiare, 1 caso sporadico per sintomi (ricoverato), 1 caso da tampone effettuato come da protocollo a paziente che ha fatto accesso in pronto soccorso per altra patologia (asintomatico, è ricoverato per l’altra patologia).
Non risultano decessi mentre si registrano 2 guarigioni complete.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, sono dunque 1.502.

Per quanto riguarda il territorio dll’Emilia-Romagna sono stati rilevati 134 casi positivi al Covid-19 in più rispetto a ieri, di cui 72 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
Il numero di tamponi effettuati supera i 10mila. Dei 134 nuovi casi, 64 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 63 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.Sono 41 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 16.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni.
I tamponi effettuati ieri sono 10.066, A questi si aggiungono anche 2.663 test sierologici.

Chiamata pubblica per l’annuale di Dante. Regia del Teatro delle Albe

Mentre il presidente Matterella inaugura stasera l’anniversario è pronta l’azione corale del 13 settembre

Cantiere Dante Martinelli MontanariCresce l’attesa per l’inaugurazione dell’anniversario di Dante Alighieri – i 700 anni dalla morte – che Ravenna celebra stasera, 5 settembre, in grande stile, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e altre autorevoli rappresentanti dello Stato e di Governo. Una cerimonia – in zona dantesca, fra la tomba del Poeta e Piazza San Francesco – riservata alle autorità e ad inviti, con tanto di concerto e recital dell’attore Elio Germano. Per il grande pubblico, in una città blindata per ragioni di sicurezza e norme anti-covid, non resta che la visione dell’evento su grande schermo in Piazza del Popolo o in streaming sulla piattaforma del Ravenna Festival, www.ravennafestival.live e in diretta televisiva sul canale 15 del digitale terrestre.

Intanto, proprio per i grande pubblico e in particolare per i cittadini ravennati, è stata divulgata – dal Comune di Ravenna che promuove l’evento e a Ravenna Teatro che ne cura la regia – una “chiamata pubblica” a partecipare al 699° annuale della morte del Sommo Poeta, in programma domenica 13 settembre. L’iniziativa, che si svolge per il terzo anno, rientra nel progetto “Cantiere Dante” e nell’azione corale a cura di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe che dal 2017 ha aperto e realizzato uno straordinario “progetto partecipato“ dedicato ai temi e alle più attuali rivisitazioni della poetica di Dante e della Divina Commedia.

Il programma della mattinata di domenica 13 settembre si alterna fra momenti ufficiali e azioni corali partecipate dal pubblico.
Alle 9.30 nella Basilica di San Francesco si tiene la tradizionale “Messa di Dante” con la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinal José Tolentino Calaça de Mendonça accompagnata dalle musiche della Cappella Musicale di San Francesco, diretta dal Maestro Giuliano Amadei.
In piazza San Francesco, alle 10.30, prende il via l’azione corale diretta da Marco Martinelli e Ermanna Montanari, con Chiara Lagani e i cittadini del Cantiere Dante. Al centro dell’azione collettiva il Canto II dell’Inferno dantesco con la partecipazione di Simone Marzocchi, del Coro polifonico Ludus Vocalis, diretto dal Maestro Stefano Sintoni e del Coro Ludus Vocalis Voci bianche, diretto dalla Maestra Elisabetta Agostini. A seguire la tradizionale offerta dell’olio al sepolcro di Dante (alla presenza delle sole autorità del Comune di Firenze e Ravenna).

La giornata prosegue alle 11.45 al Teatro Alighieri, dove Ermanna Montari legge il Canto I del Purgatorio della Commedia e Carlo Ossola, presidente del Comitato Nazionale Dantesco, dedica una prolusione a Dante sul tema “Umbriferi Prefazi”.
Al termine della prolusione, Comune di Ravenna, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Comitato Nazionale Dantesco, Ravenna Festival insieme a Marco Martinelli e Ermanna Montanari annunciano i progetti “La Divina Commedia 2017-2021” e “Dante nei cinque continenti” di Martinelli e Montanari e l’audiolibro sulla Divina Commedia.

La partecipazione agli eventi sarà normata dalle prescrizioni sanitarie vigenti.
L’ingresso al Teatro Alighieri sarà possibile fino ad esaurimento posti.
Sarà possibile seguire la diretta streaming dalle 10.30 sul sito
Per informazioni: promozioneculturale@comune.ravenna.it
Per informazioni sull’Azione Corale: cantieredante@ravennateatro.com, tel. 378 3046661

Covid, in provincia si registrano altri 14 casi: 9 sono contatti di altri già noti

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono dunque 1.487, più di mille i guariti

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 4 settembre, si sono registrate 14 nuove positività: 7 asintomatici e 7 con sintomi, 13 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato, 6 maschi e 8 femmine, e nel dettaglio: 1 caso importato da altre regioni (Sardegna); 2 casi importati dall’estero (Albania); 9 casi emersi come contatti di casi già noti (5 in ambito familiare e 4 amicale); 2 casi sporadici (per accessi in pronto soccorso, e uno di questi è l’unico paziente ricoverato). Non risultano decessi mentre si registrano 7 guarigioni complete e 2 guarigioni cliniche per le quali saranno eseguiti tamponi di negativizzazione. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, sono dunque 1.487.

In regione 25mila test sierologici al personale scolastico: solo 2 tamponi positivi

I primi risultati della campagna volontaria di screening in vista del ritorno in aula: target di quasi 97mila unità

Coronavirus Test LaboratoriSono 25mila i test sierologici già fatti in Emilia-Romagna al personale scolastico in vista del ritorno in classe e solo due i casi di positività al tampone. É il primo significativo dato, divulgato dalla Regione, che emerge dalla campagna volontaria di screening voluta dall’amministrazione regionale per garantire la ripartenza della scuola, ma anche dei nidi e delle materne, nella massima sicurezza possibile.

Il test sierologico consente di individuare l’eventuale presenza di anticorpi che testimoniano un contagio avvenuto. In caso di positività si procede con il test molecolare, noto come tampone, per accertare la positività in corso al momento del controllo.

Da Piacenza a Rimini, sono esattamente 25.345 i test sierologici a cui hanno voluto sottoporsi dirigenti scolastici, docenti titolari e supplenti, educatori, ausiliari e personale amministrativo delle scuole, anche d’infanzia, e dei servizi educativi 0-3 anni: nel 97 percento dei casi (in numero assoluto 24.609) erano negativi. Le 736 persone risultate positive – venute quindi in contatto con il virus in un momento precedente al test – sono state immediatamente sottoposte a tampone di verifica, da cui è emersa la positività, appunto, in 2 casi (Reggio Emilia e Bologna).

La campagna, a cura delle Ausl e coordinata dalla Regione con la determinante collaborazione dei medici di base e dell’Ufficio scolastico regionale, è partita il 24 agosto e prevede per tutti i lavoratori dell’istruzione la possibilità di effettuare, su base volontaria e in maniera totalmente gratuita, un test sierologico per individuare le persone che sono entrate in contatto con il virus e hanno sviluppato anticorpi, anche in assenza di sintomi. Test che saranno poi ripetuti periodicamente durante l’anno scolastico.

Tra dirigenti scolastici, docenti titolari e supplenti, educatori, ausiliari e personale amministrativo delle scuole di ogni ordine e grado, anche d’infanzia, e dei servizi educativi 0-3 – sia pubbliche che private – è di quasi 97mila unità (96.539) il personale target dello screening, a cuisi aggiungeranno circa 5.000 posti di sostegno in deroga autorizzati e la dotazione organica extra che il Ministero dell’Istruzione assegnerà alle Istituzioni scolastiche in virtù dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Marciapiedi, parcheggi e senso unico: 330mila euro per le vie Tolmezzo e Val Sugana

Al quartiere Alberti cantieri al via dal 7 settembre, completamento previsto per febbraio 2021

Corsocantiereedile 20355Cambia il volto delle vie Tomezzo e Val Sugana a Ravenna, quartiere Alberti: dal 7 settembre via ai cantieri da 330mila euro totali che prevedono il rifacimento delle sedi stradali e dei marciapiedi di larghezza adeguata per consentire maggiore sicurezza di circolazione per i pedoni. Nell’ambito dell’appalto è previsto il rifacimento delle linee fognarie miste in entrambe le strade. L’intervento avrà una durata di 170 giorni e l’ultimazione dei lavori è prevista per il mese di febbraio 2021.

Durante l’esecuzione dei lavori saranno sostituite, a cura e spese di Hera, le condotte dell’acqua e dei relativi allacci in via Tolmezzo oltre alla sostituzione di alcuni allacci idrici obsoleti in via Val Zugana.

Nel progetto è inoltre prevista la regolamentazione della sosta su un unico lato con parcheggi in linea e sarà istituito un senso unico di circolazione in entrambe le strade.

Per consentire lo svolgimento dei lavori sarà istituito temporaneamente il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto i mezzi autorizzati di residenti e domiciliati, mezzi di emergenza e pronto intervento, mezzi per la pulizia e raccolta rifiuti, automezzi di gestori di servizi di interesse pubblico per operazioni di emergenza) nonché il divieto di sosta con zona rimozione su ambo i lati.

Conseguentemente in via Val Pusteria, limitatamente al tratto compreso fra l’intersezione con via Val Venosta e l’intersezione con via Valsugana, sarà istituito il doppio senso di circolazione e il divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto gli autorizzati.

Si masturbava sulla spiaggia nudista, multa da 10mila euro per un 45enne

Atti osceni per un uomo scoperto da una pattuglia della polizia locale

Un uomo di 45 anni, residente nel Forlivese, è stato sorpreso dalla polizia locale nel pomeriggio di ieri, 3 settembre, mentre si masturbava sulla spiaggia nudista della Bassona a Lido di Dante. Per l’esibizionista è arrivata una multa da diecimila euro per atti osceni. La sanzione è l’effetto dei controlli svolti da polizia municipale in collaborazione con l’Associazione nazionale carabinieri.

Poche settimane fa a una coppia era toccata la stessa batosta (diecimila euro di multa a testa) per essere stati trovati impegnati in un rapporto orale sulla stessa spiaggia.

Parlano gli organizzatori del torneo annullato per Covid: «Regole cambiate in corso»

«Solo il 28 agosto abbiamo saputo del test sierologico obbligatorio. La Juve però ha apprezzato e si è già iscritta per i prossimi eventi»

Juventus
La Juventus vincitrice in una delle passate edizioni del torneo

Ha destato un certo clamore tra addetti ai lavori e genitori la notizia dell’annullamento del torneo di calcio giovanile Ravenna Top Cup, che si sarebbe dovuto disputare a partire dal 9 settembre con squadre in arrivo da tutta Italia, anche prestigiose come Juventus e Atalanta.

L’ostacolo più grande è stato l’obbligo del test sierologico per i giovani atleti (bambini e ragazzi da 11 a 13 anni).

A cercare di fare chiarezza è Maurizio Pizzini responsabile della organizzazione e sviluppo del torneo.

«Il 12 agosto esce un protocollo della Figc sulla ripresa dell’attività di ben 41 pagine. A pagina 5 in basso si legge che il giocatore che pratica attività sportiva a livello nazionale deve fare il test sierologico prima dell’inizio dell’attività, quindi prima di cominciare gli allenamenti. La Figc chiude per ferie, i valori dei positivi aumentano e il 28 agosto ha esteso l’obbligo a tutti coloro che partecipano a tornei nazionali. Noi ci mettiamo passione, professionalità e impegno ma hanno cambiato le regole del gioco a pochi giorni dall’inizio della manifestazione».

Perché è stato necessario a quel punto annullare il torneo?
«Perché la stragrande maggioranza delle società partecipanti (professionistiche e dilettanti) non era d’accordo nel sottoporre i propri ragazzi all’esame sierologico e quindi mancando tante squadre e considerando che la Ravenna Top Cup si distingue dalle altre manifestazioni per il numero e la qualità delle squadre partecipanti, è stata fatta questa scelta, anche nel rispetto delle famiglie che in questo momento di difficoltà avrebbero dovuto sostenere un ulteriore costo».

Ma nessuno in Figc vi aveva ricordato, prima del 28 agosto, che il protocollo precedente prevedeva comunque la previsione di test sierologici?
«Il protocollo federale è abbastanza complesso, parliamo di 41 pagine. Dal 12 agosto, data di pubblicazione, lo abbiamo studiato e riletto più volte, ma sia noi che le società partecipanti non avevamo percepito l’obbligo del test, obbligo poi apparso vincolante solo dal 28 agosto, quando ci siamo quindi immediatamente adoperarti nel comunicare l’informazione, ricordando alle società che il responsabile dell’eventuale mancato rispetto del protocollo sarebbe stato il loro presidente».

Come vi comporterete in futuro?
«Continueremo ad organizzare eventi nel rispetto di quelle che saranno le regole attuali, anche se molto volte significa gettare mesi e mesi di lavoro. La nostra organizzazione e la correttezza nel comunicare tempestivamente le informazioni, ripagano sempre: la Juventus ha apprezzato e ha dato già adesione con tre squadre ai nostri eventi primaverili».

Ma sarà possibile quest’anno organizzare anche certi tornei?
«Gran bella domanda, vogliamo continuare a credere che presto si possa tornare alla normalità, stiamo già programmando la stagione primaverile dove abbiamo già l’adesione di tantissimi club prof e dilettanti che apprezzano la qualità delle nostre manifestazioni».

Come avreste gestito l’arrivo comunque di migliaia di persone a Ravenna, in questi giorni prima dell’avvio della scuola?
«Il protocollo sanitario era stato studiato nei minimi particolari, anche se la Regione avrebbe concesso il pubblico, era stato scelto , per la tutela degli atleti e degli accompagnatori, di svolgerlo a porte chiuse. Sarebbe stato concesso l’ingresso solo ai genitori accompagnatori e addetti ai lavori con la registrazione della data, ora d’ingresso e nominativo dell’hotel prenotato. Sarebbe stata rilevata la temperatura con l’obbligo dell’uso delle mascherine e del distanziamento. Ingressi ed uscite differenziate sia per le squadre che per gli accompagnatori, stand per il cambio delle squadre e successivamente utilizzo degli spogliatoi con sanificazione degli ambienti e dei palloni. Uno staff numeroso e tanta voglia di dimostrare che si sarebbe potuto ripartire in sicurezza e nel rispetto delle regole».

Dormiva nell’ex magazzino abbandonato: sgombero all’alba in darsena

Scoperto un bivacco abusivo da vigili e finanzieri. Recuperati diversi attrezzi per lavori edili

Lo hanno trovato all’interno di uno degli edifici abbandonati di via Antico Squero, affacciati sul canale Candiano, nella darsena di Ravenna. Un ex magazzino pericolante, per cui è tra l’altro ancora chiusa la strada. Si tratta di un senzatetto straniero, di origini moldave, in regola con il permesso di soggiorno.

All’interno dello stabile sono stati trovati diversi attrezzi per lavori edili, dei quali dovrà essere accertato l’uso, oltre a materassi e coperte di un bivacco chiaramente utilizzato come alloggio.

L’area è stata sgomberata. Il blitz, nelle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 4 settembre, è stato a opera di Polizia municipale e Guardia di finanza, con la collaborazione dei vigili del fuoco.

Vandali nella notte in spiaggia: squarciati cento lettini

La solidarietà del presidente della Cooperativa Spiagge al bagno La Plage

Vandali Lido AdrianoVandali nella notte tra lunedì e martedì al bagno La Plage di Lido Adriano, dove un centinaio di lettini sono stati tagliati e letteralmente squarciati da ignoti, provocando un danno di migliaia di euro.

Solidarietà arriva oggi, 4 settembre, dal presidente della cooperativa Spiagge di Ravenna, Maurizio Rustignoli.

«La spiaggia – dichiara Rustignoli – è un tratto di territorio che per le sue caratteristiche non è sempre facile da sorvegliare. A fronte di quanto accaduto sarà cura di tutti noi insieme portare ulteriore attenzione a questa problematica, individuando tutte quelle azioni affinché questi fatti non accadano più. Siamo fiduciosi che si possano individuare i responsabili di questo vile atto».

«Voglio cogliere l’occasione – conclude il presidente – per ringraziare tutte le Forze dell’ordine per l’impegno profuso nel periodo estivo nel controllo del territorio. Per la massima sicurezza ed il raggiungimento di risultati importanti, come fatto con i venditori abusivi ora assenti dalle nostre spiagge, è importante proseguire nel percorso intrapreso di forte collaborazione».

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