Test sierologico obbligatorio: annullato il torneo “sponsorizzato” anche da Totti

A tre giorni dall’inizio gli organizzatori della Ravenna Top Cup alzano bandiera bianca a causa dei protocolli anti Covid

Calcio Giovanile 696x462Doveva essere il torneo della ripartenza del calcio giovanile in Italia, “sponsorizzato” nelle scorse settimane anche da ex campioni come Beppe Bergomi e Francesco Totti. Ma a tre giorni dal calcio d’inizio gli organizzatori di Futuri Campioni sono stati costretti ad annunciarne l’annullamento.

Si tratta della Ravenna Top Cup, edizione 2020, ai tempi del Covid, originariamente in programma dal 5 al 9 settembre in alcuni campi del territorio comunale, con bambini e ragazzi nati dal 2009 al 2007 in arrivo da tutta Italia, compresi quelli di squadre blasonate come Juventus e Atalanta.

Un torneo nazionale, che in quanto tale avrebbe dovuto seguire il protocollo nazionale anti Covid e avere l’autorizzazione della Figc di Roma, ma che si è dovuto scontrare con lo scoglio più difficile da superare: il test sierologico obbligatorio per tutti i piccoli atleti. Un obbligo ventilato già dai protocolli di metà agosto e reso palese solo in un comunicato della Figc del 28 agosto, lo stesso giorno in cui erano stati compilati i gironi. Troppo tardi per organizzatori e società, queste ultime contrarie a sottoporre al test i propri tesserati, dovendo per forza di cose coinvolgere anche le famiglie di bambini e ragazzi di 11, 12 e 13 anni.

Da qui, un susseguirsi di disdette, fino all’annuncio di ieri, 2 agosto. Il calcio giovanile di livello nazionale ripartirà, ma forse non da Ravenna…

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