sabato
02 Agosto 2025

Fontana alla festa della Lega solo in video: «Non mollo. Lotterò per la Lombrdia»

Il Governatore ha disertato l’evento di Milano Marittima per «un piccolo infortunio»

Attilio Fontana«Io continuerò a combattere per la Lombardia. Se qualcuno pensa, si illude che io possa mollare, non ha capito niente. Non sono certo queste le ragioni che mi possono far allontanare dall’impegno che mi sono preso con i lombardi e che voglio onorare fino alla fine del mio mandato».

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, facendo riferimento all’inchiesta giudiziaria che lo coinvolge, in collegamento video con la festa della Lega in corso a Cervia. L’intervento è stato trasmesso dal programma “In onda” su La7.

«Di lavoro – ha aggiunto Fontana – ce n’è tanto, ne abbiamo fatto tanto e ne stiamo facendo tanto, con ottimi risultati, anche con l’uscita dall’emergenza Covid. Grazie alla nostra determinazione, oggi non siamo tra le regioni peggiori d’Italia».

«Ho avuto un piccolo infortunio, ma niente di grave – ha detto il governatore rassicurando i militanti del Carroccio sulle sue condizioni di salute che gli hanno impedito di presentarsi ieri sera (31 luglio) alla prima serata della festa della Lega di Milano Marittima –. Chi pensava che potesse essere qualcosa che mi metteva in un angolo, si allontani da ogni speranza. Mi riprendo, lunedì sono già in Regione per ricominciare a lottare per la nostra grande Lombardia».

Una domenica da allerta gialla per temporali su tutta la provincia di Ravenna

Le istituzioni invitano a prestare attenzione alle strade allagate

TemporaliDalla mezzanotte di oggi, sabato 1 agosto, alla mezzanotte di domani, domenica 2 agosto, sarà attiva nel territorio di tutta la provincia di Ravenna l’allerta meteo numero 56 per temporali, emessa dall’ Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna.

L’allerta è gialla.

Le istituzioni raccomandano di mettere in atto “le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati”.

Covid, altri 5 contagi in provincia di Ravenna. Sono 110 quelli registrati in luglio

 

Alle 12 di oggi, 31 luglio, si sono registrati 5 nuovi contagi (di cui un caso “sintomatici”) in provincia di Ravenna rispetto a ieri. Quattro sono stati sottoposti a tampone mentre erano già in isolamento domiciliare in quanto rientrati dall’estero; l’altro è emerso da contact tracing.

Con il bollettino odierno si conclude così il quinto mese di pandemia in provincia, per un totale complessivo di 1.160 casi di positività registrati.

Dopo i 46 contagiati di maggio e i soli 23 di giugno, in luglio il dato è risalito, chiudendosi con 110 contagiati totali, un numero comunque molto distante dai 579 di marzo e i 402 di aprile.

Sono 89 i morti registrati in provincia di Ravenna (il più giovane aveva 38 anni, il più anziano 97), nessuno a luglio, mentre i guariti sono 976.

Il bollettino del 31 luglio della Regione Emilia-Romagna. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.670 casi di positività, 36 in più rispetto a ieri, di cui 21 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

Quasi 11mila i tamponi effettuati da ieri. Un’azione di prevenzione e controlli che ha portato all’individuazione degli asintomatici attraverso tracciamento (11 casi); controlli a seguito di rientri dall’estero (12), che in Emilia-Romagna prevedono l’effettuazione di due tamponi naso-faringei nei 14 giorni di isolamento fiduciario; screening nel comparto della logistica e della lavorazione carni (2); tamponi pre-ricovero (1); screening con test sierologico (3 casi). Va sottolineato che a 21 persone il tampone è stato fatto quando erano già in isolamento.

«Nel mese di luglio su quasi mille casi di cittadini risultati positivi al Covid in Emilia-Romagna solo il 15% di loro si sono positivizzati, con sintomi, senza che fossero stati preventivamente isolati al loro domicilio o nelle strutture alberghiere messe a loro disposizione e testati con il tampone naso-faringeo- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La battaglia non è ancora vinta, serve attenzione e responsabilità da parte di tutti, ma stiamo sempre di più rafforzando l’attività che ci permette di individuare gli asintomatici».

In provincia di Bologna, i 7 nuovi casi sono riferiti 6 a tracciamento di persone legate a casi noti e uno rientrato dall’estero.

I tamponi effettuati ieri sono 10.980, per un totale di 655.330. A questi si aggiungono anche 1.440 test sierologici.

I guariti salgono a 23.885 (+11). I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.496 (25 in più rispetto a ieri).

Nessun nuovo decesso rispetto a ieri.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.433 (+31). Rimangono 4 i pazienti in terapia intensiva, calano a 59 (-6 rispetto a ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Le persone complessivamente guarite salgono dunque a 23.885 (+11 rispetto a ieri): 174 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.711 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.610 a Piacenza (+5, di cui 1 sintomatico), 3.766 a Parma (+1), 5.096 a Reggio Emilia (+4 sintomatici), 4.129 a Modena (+3, di cui 1 sintomatico), 5.267 a Bologna (+7, di cui 6 sintomatici); 431 a Imola (+4), 1.084 a Ferrara (+1 sintomatico); 1.160 a Ravenna (+5, di cui 2 sintomatici), 994 a Forlì (+2), 830 a Cesena (invariato) e 2.303 a Rimini (+3).

Rapinano la banca in pieno giorno, con cappellino e mascherina chirurgica

Alla Credem di via San Gaetanino, a Ravenna. Bottino da decine di migliaia di euro

20200731 134200Hanno rapinato la banca con cappellini e il volto parzialmente coperto dalle mascherine chiurugiche. Due malviventi sono entrati in azione attorno alle 13 alla filiale della Credem di via San Gaetanino, a Ravenna, poco dopo l’arrivo del furgone portavalori che ha consegnato la cassetta dei contanti per ricaricare lo sportello del bancomat.

I due, entrati in filiale, sono riusciti a farsi consegnare il bottino dai dipendenti.

Indaga la polizia di Stato.

Il bottino sarebbe da diverse decine di migliaia di euro.

Celebrazioni dantesche, Forza Italia: «Ancora autoreferenzialità provinciale»

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La platea durante la presentazione al Rasi del programma dantesco

Alberto Ancarani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, critica il programma delle celebrazioni dantesche presentato da sindaco e assessora alla Cultura.

«Anche chi fa parte dell’opposizione non può non tifare per il bene della città e dunque eravamo sinceramente fiduciosi che dopo la clamorosa beffa degli Uffizi che si accordano con Forlì e non con Ravenna per la più importante mostra sul settecentenario di Dante, la nostra amministrazione avrebbe estratto dal cilindro qualcosa di enormemente superiore e che tenesse la città viva e carica di attrattiva per l’intero periodo celebrativo, cioè dal settembre 2020 al settembre 2021».

«Purtroppo – continua Ancarani – il disvelamento del programma per il settecentenario, al di là della buona volontà di pochi in alcuni casi particolarmente aiutata da soldi pubblici, non ha modificato di una virgola la sensazione di occasione mancata e di gravi lacune non solo amministrative ma politiche da parte di una giunta che non ha certo scoperto ieri che il 2021 fosse alle porte, ma che ancora oggi ha la faccia tosta di dire che altri eventi “arriveranno”, dimostrando un’assenza di lungimiranza imbarazzante. L’aria che ancora una volta si respira è quella di un’autoreferenzialità provinciale nella quale il problema di chi governa il territorio e la cultura di una città con la nostra storia è più quello di difendere un orticello poco arioso che di operare per dargli nuova linfa. A testimoniarlo non è solo il ritardo negli annunci degli eventi o la qualità degli stessi, ma anche il loro tasso di innovazione che appare tutt’altro che elevato. Molte delle iniziative inserite appaiono infatti come già esistenti, ma frettolosamente dotate di cipria e fondotinta con l’aggiunta posticcia del logo del settecentenario dantesco».

Dalla Regione 5 milioni agli stabilimenti per riqualificazioni e servizi di soccorso

In arrivo due bandi a favore delle imprese del settore balneare

Dopo agenzie di viaggio e strutture ricettive in Appennino, la Regione Emilia-Romagna interviene in questo tormentato avvio della stagione turistica anche a sostegno degli stabilimenti balneari marittimi, alle prese con la diminuzione delle entrate per il calo dell’afflusso della clientela e l’aumento dei costi sostenuti per rispettare le norme anti-Covid. E lo fa attraverso due bandi che stanziano complessivamente 5 milioni di euro a favore delle imprese del settore.

Il primo mette a disposizione 3,5 milioni di euro per incentivare con contributi fino al 45% le spese sostenute per progetti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture all’insegna della sostenibilità ambientale e dei servizi avanzati nel campo delle più moderne tecnologie informatiche e digitali.

Il secondo, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni, prevede la concessione di contributi a fondo perduto per coprire in parte i costi sostenuti dalle imprese di balneazione per garantire il servizio collettivo di soccorso e salvamento dei bagnanti.

Le domande di contributo devono essere inviate alla Regione esclusivamente in via telematica, tramite l’applicazione web “Sfinge 2000”, e vanno presentate rispettivamente, per il primo bando, dalle ore 10 del 29 settembre fino alle ore 13 del 15 ottobre prossimo; per il secondo bando la finestra utile è compresa tra le ore 10 del 6 ottobre e le ore 13 del giorno 20 dello stesso mese (http://fesr.regione.emilia-romagna.it).

«Le imprese di balneazione, come più in generale tutte quelle legate al comparto turismo – afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – stanno affrontando con grandi sacrifici questa situazione straordinaria legata all’emergenza Covid che rischia di lasciare un segno pesante sui loro bilanci economici. Con questi due bandi vogliamo dare un segnale concreto di aiuto e vicinanza ad una categoria di operatori che nell’immaginario collettivo dei milioni di ospiti della Riviera sono sinonimo di cordialità, professionalità e grande capacità lavorativa».

Cosa prevedono i bandi

Il primo dei due bandi, con il budget da 3,5 milioni, cofinanzia progetti di riqualificazione degli stabilimenti balneari per metterli in condizione di offrire alla clientela nuovi servizi nel campo delle più moderne tecnologie informatiche e favorire la riconversione delle imprese verso un modello gestionale ispirato ad una svolta green.

Ciò significa, ad esempio, riduzione del consumo di plastiche non biodegradabili e meno rifiuti, abbattimento dei consumi energetici, con una preferenza per le fonti rinnovabili.

E poi ancora: utilizzo di materiali eco-sostenibili, risparmio nei consumi di acqua, contenimento del rumore, accessibilità ai servizi alla clientela con disabilità e promozione della mobilità sostenibile.

I progetti che si candidano devono avere una dimensione minima di 30 mila euro. I contributi a fondo perduto sono pari al 40% degli investimenti, con un 5% in più a favore delle imprese caratterizzate da una rilevante presenza femminile e/o giovanile. Il tutto con un tetto massimo di aiuto finanziario fissato a 15 mila euro. Tra le spese ammissibili figurano quelle per opere edili, murarie e impiantistiche, quelle per l’acquisto di attrezzature, arredi e dotazioni informatiche. La procedura prevede la chiusura anticipata della finestra temporale per la presentazione dei progetti al raggiungimento delle 250 domande di contributo.

L’altro bando prevede il concorso della Regione alle spese   sostenute dagli stabilimenti balneari per organizzare un efficiente servizio di salvamento, anche aderendo ad un piano collettivo. Le domande devono essere presentate per conto delle imprese balneari dalle associazioni, consorzi, cooperative e società titolati del servizio di salvamento in forma collettiva. L’importo del contributo a fondo perduto può arrivare fino ad un massimo di 4 mila euro per ciascuna postazione di salvamento (torretta).

Unioncamere: «Recessione forte e profonda». In regione previsto un -10,6% del Pil

Gli scenari di Prometeia: in Emilia-Romagna crollo anche degli investimenti (-19,6 percento) e dei consumi (-10,1 percento)

Appare ora decisamente più evidente la gravità dello shock subito per effetto della pandemia. Nell’edizione di luglio degli “Scenari per le economie locali” di Prometeia, analizzati dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna, l’attesa per il 2020 è di una caduta del prodotto interno lordo della regione a due cifre (-10,6 per cento), decisamente superiore a quella del 2009. La ripresa sarà solo parziale nel 2021 (+6,8 per cento).

La discesa del prodotto interno lordo italiano dovrebbe risultare del 10,1 per cento nel 2020, seguita da una ripresa del 5,9 per cento nel 2021.

Nel 2020, la recessione, come il coronavirus, colpirà più duramente le regioni del nord Italia e l’andamento del Pil regionale si allontanerà da quello della Germania, nonostante la comune dipendenza dal commercio internazionale e i legami del sistema produttivo.

Ma la ripresa attesa nel 2021 – si legge nel comunicato di Unioncamere – dovrebbe riportare l’Emilia-Romagna nelle posizioni di vertice, al secondo posto dietro il Veneto.

Nel 2020 il prodotto mondiale dovrebbe ridursi del 5,2 per cento. In particolare, la flessione dovrebbe risultare del 5,7 percento negli Stati Uniti, dell’8,1 nell’area dell’euro e del 6,3 in Germania, mentre la crescita dovrebbe ridursi allo 0,6per cento in Cina.

Nel 2020 la recessione in Emilia-Romagna sarà accentuata dal crollo degli investimenti (-19,6 per cento) e dalla caduta delle esportazioni (-16,3 per cento) e non contenuta da una maggiore resistenza dei consumi (-10,1 per cento).

I settori. Nel 2020, sono l’industria (15,1 per cento) e le costruzioni (14,1 per cento) ad accusare il colpo più duro, ma anche nei servizi la recessione sarà pesante (-8,7 per cento). Nel 2021 la ripresa sarà solo parziale in tutti i settori, ma più pronta nell’industria (+13,4 per cento).

Il mercato del lavoro. Nel 2020 – termina il comunicato di Unioncamere – gli effetti della pandemia condurranno a una sensibile riduzione delle forze lavoro (-2,4 per cento) e dell’occupazione (-2,7 per cento), per la fuoriuscita dal mercato di molti lavoratori non tutelati, con un contenuto aumento della disoccupazione.

Nel 2021 l’occupazione si ridurrà ancora e aumenterà decisamente il tasso di disoccupazione in regione (7,8 per cento), ai massimi dal 2014.

Con un muletto abbattono la colonnina del self service e scappano con i soldi

Malviventi in azione nella notte al distributore Q8 di Cervia, sulla statale Adriatica

20200731 120805Sono arrivati con un camion intorno alle 3 della notte tra giovedì e venerdì, hanno scaricato un muletto e con questo sono riusciti a sradicare la colonnina del self service dove si inseriscono carte e contanti per poter fare benzina.

colpo colonnina self serviceIl colpo è avvenuto al distributore Q8 di Cervia, lungo la statale Adriatica.

I malviventi, dopo aver preso i soldi, sono riusciti a scappare, come si evince dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, al momento a disposizione dei carabinieri che si stanno occupando delle indagini.

Strade, Anas presenta due ipotesi di “Ravegnana bis”. Da 133 e 195 milioni di euro

L’alternativa è invece quella di adeguare l’attuale Ravegnana con un investimento da 75 milioni

Apertura RavegnanaMettere a punto un miglior collegamento stradale tra Ravenna e Forlì, una “Ravegnana bis”, a partire da concrete proposte sui lavori da realizzare che la Regione Emilia-Romagna ha commissionato ad Anas.

Sulle proposte arrivate alla Regione da parte del gestore Anas interviene l’assessore regionale ai Trasporti, turismo e commercio Andrea Corsini.

«La Ravegnana è un collegamento strategico per il nostro territorio – afferma Corsini -, soprattutto alla luce degli investimenti e delle prospettive di sviluppo del porto di Ravenna e della prossima riapertura dello scalo aeroportuale di Forlì. Abbiamo incaricato Anas di elaborare delle proposte di collegamento che analizzeremo attentamente assieme ai Comuni di Ravenna e Forlì. Il nostro obiettivo è trovare la soluzione più adeguata a superare le criticità dell’attuale SS67 – Ravegnana. Da oggi – chiude Corsini –  apriamo un confronto con i due Comuni per valutare le diverse possibilità con l’obiettivo di individuare la risposta migliore alle esigenze del territorio e implementare la rete infrastrutturale indispensabile per lo sviluppo della nostra regione».

Le proposte presentate da Anas

Lo studio preliminare ha preso in considerazione tre ipotesi, che vanno dalla realizzazione di un percorso parallelo a uno alternativo o all’adeguamento della sede stradale, con i relativi costi di realizzazione.

La prima, per un importo stimato di 133 milioni di euro, prevede la realizzazione di un percorso parallelo al tracciato originario (categoria C1 ovvero strada extraurbana secondaria a traffico sostenuto) che si innesta sulla SS16 via Classicana. Previsti circa 18 km di strada di categoria C1, un sottopasso autostradale, 7 sottopassi stradali, 5 sottopassi agricoli, 3 ponti su canali, 6 rotatorie, uno  svincolo sulla strada Classicana.

La seconda ipotesi,  per un importo stimato di 195 milioni di euro,  ruota su un percorso alternativo costituito da una strada di categoria B1 (strada extraurbana principale) che si innesta sul percorso della strada statale E45. Sono previsti circa 12 km di strada, un  sottopasso autostradale (A14), 5 ponti, 6 cavalcavia, uno  svincolo sulla strada  E45.

La terza ipotesi  per un importo stimato di 75 milioni di euro consiste in un adeguamento in sede. È previsto l’allargamento della carreggiata da 7.5 m a 9 m (categoria della strada C1), la riduzione del numero delle immissioni in carreggiata, l’adeguamento della viabilità locale e la rimodulazione delle intersezioni tramite rotatorie e due tratti in variante locale.

 

Faenza, troppa gente in strada fuori dai locali. In arrivo multe da 26 euro?

Il Comune annuncia un giro di vite nella zona della stazione e in viale Baccarini

Faenza
Foto di repertorio

Il sindaco Giovanni Malpezzi annuncia controlli in piazzale Battisti (di fronte alla stazione ferroviaria) e in viale Baccarini per evitare assembramenti di persone in strada. Si tratta dei frequentatori di pubblici esercizi della zona, che da un po’ di tempo vengono segnalati come un vero e proprio intralcio per la circolazione.

Il Comune in una nota ricorda quindi le regole del Codice della Strada e di fatto preannuncia eventuali multe, da 26 euro, per i trasgressori.

«In primo luogo – ricorda il Comune di Faenza in una nota – i pedoni devono utilizzare i marciapiedi, i viali e comunque gli spazi per essi predisposti, avendo cura di intralciare il meno possibile  la circolazione veicolare. Una particolare attenzione va posta dai pedoni al rispetto del divieto di “sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità; è, altresì, vietato, sostando in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causare intralcio al transito normale degli altri pedoni”».

Nei prossimi giorni – assicura il sindaco – «le Forze di Polizia attiveranno specifici controlli, in particolare nell’area della Stazione ferroviaria e di Viale Baccarini, al fine di scongiurare il ripetersi di episodi che  – per pura casualità – fino ad oggi non hanno provocato vittime».

Salvini a Milano Marittima: «Sereno per il processo. I sondaggi? Come i virologi…»

L’ex ministro presenta la festa della Lega, in programma dal 31 luglio al 4 agosto. Si parte con Fontana: «Un galantuomo, che in Lombardia verrà stra-rieletto»

«No, non sono di umore nero. Anzi, sono felice e tranquillo e mi tengo stretto l’affetto di tanta gente. Di umore nero forse sarà Renzi, non so come riesca a dormire, a essere in pace con la sua coscienza…». Matteo Salvini si presenta davanti ai giornalisti a Milano Marittima, per presentare la tradizionale festa della Lega di piazzale Salinari (al via oggi, 31 luglio),  il giorno dopo il via libera del senato al processo nei suoi confronti (con i voti decisivi, appunto, dei renziani). Dovrà rispondere come noto di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per la vicenda della Open Arms, la nave rimasta per 20 giorni nel Mediterraneo con a bordo 164 migranti ad agosto 2019, quando Salvini era ministro dell’Interno e bloccò lo sbarco.

«In 27 anni di politica è il mio primo processo e il fatto che sia per sequestro di persona fa davvero ridere. La gente che mi ferma un po’ ride, infatti, e un po’ si incazza, perché mi ha votato per fare queste cose, per bloccare gli sbarchi. E io prometto che quando torneremo al Governo lo rifaremo, lo rifarò».

«È comunque una situazione surreale – continua Salvini pungolato dai giornalisti sul suo caso giudiziario – e vado a processo curioso, ma con la tranquillità di chi sa di non aver commesso nulla di sbagliato. E forte anche dei 200 avvocati che mi hanno offerto la loro difesa a titolo gratuito in queste ore. Ma me ne basta uno, il mio (Giulia Bongiorno, ndr). Sono sereno. E lo ripeto, torneremo a blindare i porti, perché l’attuale Governo non credo solo sia incapace, ma complice. Credo stia favorendo gli sbarchi e l’immigrazione clandestina, per fare ancora più casino. Per creare emergenza quando non ce n’è. D’altronde hanno  prorogato lo stato d’emergenza senza che ci sia una vera. Se non quelle legate a focolai di immigrati e clandestini…».

Eccolo, il tema del Covid, sul quale da qualche giorno in particolare Salvini si è schierato dalla parte dei negazionisti, o quasi. Ne parla interrogato dai giornalisti sul suo amato Papeete, che da poco ha deciso di annullare gli eventi serali per evitare assembramenti. «Si va in spiaggia in maniera più attenta, ci sta. Io sono vicino agli operatori, perché è dura far tornare i conti con la metà delle persone. Faccio però i migliori auguri alla Romagna, che si rialzerà anche dal virus. Certo, il terrorismo a reti unificate non aiuta. Aver prorogato lo stato d’emergenza non è un bello stimolo per far venire gente in Italia. Il bollettino a reti unificate per quattro morti, pure. Ieri ne sono morte 1.800 di persone, 3 con il Covid, ma è evidente che ogni giorno si muore per altri motivi. Probabilmente però a qualcuno conviene fare del terrorismo…».

Meglio parlare di elezioni, allora. «I sondaggi ci danno in calo di 12 punti rispetto a un anno fa? – replica a un giornalista – Credo ai sondaggi come credo ai virologi. Il vero sondaggio è quello delle urne: andiamo a votare. E il 20 settembre, alle Regionali, sono convinto che la Lega e il centrodestra vinceranno. Non vedo l’ora».

«La sconfitta in Emilia-Romagna? È stata una bella scuola – risponde a un altro cronista –, abbiamo raggiunto comunque un risultato storico e al prossimo giro ci faremo trovare più pronti, qui abbiamo una bella squadra».

Un’ultima domanda è per Attilio Fontana, il Governatore della Lombardia che aprirà stasera la festa della Lega, al centro anche lui delle cronache giudiziarie, indagato per frode in pubbliche forniture.  «L’ho sentito ieri ed è più determinato che mai. Una persona perbene non si preoccupa in queste occasioni, perché sa di non avere nulla da temere, ma si incazza. Noi siamo sereni e determinati ad andare fino in fondo. Il tempo è galantuomo. E gli italiani sanno distinguere le persone perbene. Fontana è un galantuomo e tra due anni, in Lombardia, non verrà rieletto, ma stra-rieletto».

Dopo l’apertura con Fontana, la festa della Lega in piazzale dei Salinari (con stand gastronomico dalle 18.30) proseguirà con lo stesso Salvini sabato 1 agosto; il presidente del Friuli Venezia Giulia, Fedriga, il 2 agosto; l’economista e senatore Bagnai il 3; il governatore del Veneto Zaia a chiudere il 4 agosto. Tutte le sere dibattiti su temi diversi con altri esponenti della Lega, delle associazione di categoria e della società civile, e moderatori di spicco come Bianca Berlinguer, Mario Giordano, Paolo Del Debbio, Salvo Sottile, Maurizio Belpietro o Maurizio Molinari.

Intervento anti degrado in pialassa Baiona. E la pesca potrebbe essere vietata

L’area è stata chiusa quasi un mese. In arrivo un regolamento per definirne gli “usi”

È stata chiusa al pubblico per quasi un mese, a partire dal 6 luglio, la pialassa Baiona, al centro di un’attività di bonifica e ripristino del decoro da parte degli agenti della polizia locale in collaborazione con quelli della provinciale, carabinieri forestali e finanzieri.

Un intervento voluto dal Comune di Ravenna con l’obiettivo di sconfiggere fenomeni di illegalità – ha spiegato il comandante della polizia locale Andrea Giacomini durante un sopralluogo – tra cui il bracconaggio ittico.

Sono stati così asportati materiali non consoni, rifiuti, e demolite strutture in precario stato di conservazione.

Il Comune vuole dare nuova vita alla zona, pensando in futuro anche a controlli h24 per evitare comportamenti illeciti.

Il tema al centro del dibattito è quello della pesca, di vongole in particolare, che in futuro potrebbe essere anche del tutto vietata. Al momento, invece, sono presenti pescatori che svolgono la propria attività in regola e in maniera professionale, ma questo potrebbe essere presto vietato dal nuovo regolamento al vaglio dell’Amministrazione che ha l’obiettivo appunto – ha spiegato Giacomini – di arrivare gradualmente a una cessazione dell’attività professionale di pesca per puntare tutto sull’aspetto ambientale, turistico e culturale.

Al limite potrebbe essere ammessa la pesca per “uso civico”, quindi mai con fini commerciali e che riguarderebbe modestissimi quantitativi di pescato. Senza intaccare i diritti dei capannisti, che non saranno danneggiati dal nuovo regolamento, assicura il comandante della polizia locale.

È già pronto a dare battaglia il decano dell’opposizione ravennate, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che si è schierato dalla parte delle decine di famiglie – assicura – che dalla pesca nella Baiona ottengono invece “reddito da lavoro professionale”.

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