Eventuale ballottaggio l’8 e il 9 giugno con i referendum
Via libera del Consiglio dei ministri al decreto elezioni. Le prossime elezioni amministrative (in programma anche nel comune di Ravenna) si terranno il 25 e il 26 maggio, con i seggi aperti la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è stato fissato nell’election day con i referendum, l’8 e 9 giugno.
Il governo ha inserito nella bozza del decreto una norma per permettere a chi abita lontano dalla propria città di residenza di votare per il referendum (non per le elezioni comunali).
A Ravenna, al momento, sono quattro i candidati a sindaco: Alessandro Barattoni per il centrosinistra, Nicola Grandi per una parte del centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Ravenna), Alvaro Ancisi per un’altra parte del centrodestra (Lega, Popolo della Famiglia e Lista per Ravenna) e Marisa Iannucci per la sinistra radicale-Ravenna in Comune.
I referendum sono cinque, quattro promossi dalla Cgil sul lavoro (jobs act, indennità per licenziamento nelle pmi, contratti a termine, responsabilità del committente in caso di infortuni sul lavoro), e uno per dimezzare da dieci a cinque anni gli anni di residenza in Italia per la richiesta di ottenimento della cittadinanza.
Hanno aperto alle 17 di oggi (13 marzo) le prevendite per quella che è senza dubbio la partita dell’anno del girone D del campionato di calcio di Serie D. L’appuntamento è per domenica 23 marzo (calcio d’inizio alle 14.30) allo stadio “Morgagni” di Forlì, dove i padroni di casa, primi con 66 punti, ospitano il Ravenna, fresco vincitore della Coppa Italia di categoria e secondo in classifica a 2 soli punti di distanza. Una partita fondamentale perché arriva a sette giornate dal termine e, soprattutto, perché in palio c’è una sola promozione diretta e automatica.
In programma quindi un vero e proprio esodo dei tifosi giallorossi, che dopo essere stati presenti in 700 a Teramo, un mercoledì pomeriggio, per la finale di Coppa Italia, non avranno problemi a terminare in breve tempo i poco più di 850 tagliandi a loro disposizione nel settore ospite. I tifosi ravennati potranno acquistare i biglietti solo ed esclusivamente in prevendita nei punti vendita convenzionati con Vivaticket e online fino sabato 22 marzo alle ore 19. Per i residenti in provincia di Ravenna sarà vietato comprare biglietti in qualsiasi altro settore.
I punti vendita Vivaticket a Ravenna: – Bar Tabacchi Revenge, via Aldo Bozzi 5 Ravenna; Desiderando Viaggiare, viale Brunelleschi 105 Ravenna; Le Magie, Strada Bassa,18 Mezzano; Biro Blu, Via Fiumazzo, 618 Voltana; Marimi Tabacchi, Viale Virgilio, 104 Lido Adriano; Tabaccheria Centrale, Piazza Garibaldi 46, Conselice.
I biglietti costano 15 euro (5 in più del solito, con i prezzi però ritoccati al rialzo in tutti i settori, in occasione della giornata “biancorossa”, in cui non saranno validi neppure gli abbonamenti dei tifosi forlivesi).
INFO ACCESSO SETTORE OSPITI L’accesso al settore Gradinata Ospiti dello Stadio Morgagni avviene tramite Via Campo di Marte 1/F, seguendo il percorso indicato dalla segnaletica, con apertura cancelli a partire da 1 ora antecedente l’inizio della gara. Sarà possibile accedere all’impianto solo esibendo biglietto e documento di identità valido.
Le superiori resteranno chiuse anche a Ravenna, Faenza e Cervia, dove l’allerta è arancione
A seguito dell’allerta meteo diramata oggi dalla Regione Emilia-Romagna, si informa che per la giornata di domani, venerdì 14 marzo, è stata disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e dei centri sportivi nei comuni in allerta rossa (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Riolo Terme, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo) e la chiusura delle scuole superiori nei comuni in allerta arancione, cioè Ravenna, Faenza e Cervia.
La decisione è stata assunta a scopo cautelativo per limitare gli spostamenti nei e dai comuni in allerta rossa.
Nei comuni in zona arancione, quindi Brisighella, Cervia, Ravenna, Faenza e Russi, nidi, scuole dell’infanzia, elementari e medie sono aperti.
La decisione è stata assunta nel corso di un incontro tra la presidente della Provincia e sindaca di Russi Valentina Palli con gli altri 17 sindaci.
In Emilia-Romagna torna l’allerta rossa per maltempo intenso per la giornata di domani, venerdì 14 marzo. In particolare l’allerta riguarda le piene dei fiumi, dei corsi minori e il rischio di frane. Saranno interessate le aree di montagna, collina e pianura del Bolognese e i territori confinanti del Ferrarese e anche del Ravennate (in tutta la provincia tranne i comuni di Ravenna, Cervia, Russi, Faenza e Brisighella, dove l’allerta sarà arancione).
Già dalle prime ore della mattina sono, infatti, previsti temporali particolarmente intensi e persistenti, più probabili sulla fascia appenninica centro orientale e sulla pianura centrale della regione a cui seguiranno altri due impulsi di pioggia in tarda mattinata e verso sera.
Queste piogge potranno creare diffusi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua superiori alle soglie tre per il Reno e gli affluenti, superiori alle soglie due con possibili superamenti delle soglie tre sui bacini romagnoli.
Per quanto riguarda l’allerta rossa per frane, sull’Appennino centrale e orientale saranno possibili diffusi fenomeni di ruscellamento, accompagnati da innalzamenti dei livelli idrometrici dei rii e torrenti minori. A questo saranno associati fenomeni di erosione delle sponde, sedimentazione e trasporto di terra, pietre e materiale solido. Inoltre, le frane superficiali potranno interferire con la viabilità stradale. Sono anche possibili puntuali riattivazioni di frane per scivolamenti estesi e profondi del terreno.
Secondo il documento emesso dall‘Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile sulla base dei dati previsionali Arpae (Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia), è codice colore arancione nelle aree montane e vallive dei bacini di Secchia e Panaro (province di Modena, Reggio Emilia e Parma). Qui sono possibili innalzamenti dei livelli idrometrici prossimi o superiori alle soglie due sui corsi d’acqua. Stesso grado di allerta anche sui bacini romagnoli, mentre nell’Emilia occidentale l’allerta è gialla con valori prossimi alle soglie uno. Allerta arancione per vento in Romagna: previsti venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) sulle aree appenniniche. Sulle aree appenniniche centrali burrasca moderata (62-74 Km/h) con possibili, temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore.
Un calendario di otto incontri con il candidato sindaco Barattoni per discutere insieme ai cittadini le sfide della città
Il centrosinistra lancia un calendario di 8 incontri partecipati itineranti per discutere insieme al candidato sindaco Barattoni le esigenze del ravennate. I temi spazieranno tra centro storico, università e formazione, salute, sport, forese, diritti, lavoro, ambiente. Ogni incontro avrà la durata fissa di due ore e coinvolgerà esperti del settore con lo scopo di creare un programma partecipato tra disegni del partito e richieste della cittadinanza.
“La città al centro – Ripensare Ravenna per le sfide del futuro” prenderà il via lunedì 17 marzo dalla Rocca Brancaleone (ore 18) e avrà come tema il centro storico. Ogni incontro sarà diviso in tre momenti: una prima parte di presentazione, dove relatori e tecnici discuteranno sui temi principali della seduta. Di seguito i partecipanti si suddividono in tavoli di lavoro ristretti per facilitare lo scambio di opinioni e creare documenti condivisi. Ogni gruppo sarà seguito da un esperto di coprogettazione che stimolerà la discussione e agevolerà i lavori. L’ultima fase sarà di dicussione e relazione del lavoro svolto nei tavoli, in cui i conduttori e le conduttrici condivideranno le riflessioni fatte dai partecipanti.
Il calendario prosegue lunedì 24, negli spazi dell’Outdoor Gambi (via Faentina, 169), per parlare di tutela del territorio, transizione ecologica ed energetica, e futuro sostenibile; giovedì 27 all’agriturismo Martelli (via Altiero Spinelli, 10) con un focus sul lavoro e l’economia locale, tra agricoltura, porto e chimica 4.0; sabato 29 negli spazi della Libreria Scattisparsi (via Sant’Agata 8-12), dove si parlerà di scuola, formazione e cultura; mercoledì 2 aprile allo Chalet dei Giardini (Giardini Pubblici, viale Santi Baldini, 4,), dove il tema principale sarà quello della salute, partendo dalla rete territoriale di sanità pubblica fino al dettaglio del pronto soccorso; giovedì 6 aprile al Parco Teodorico (via Pomposa 58) si parlerà di comunità, diritti e inclusione; mercoledì 9 aprile ci si ritroverà al Centro ippico Golden Horse (via Baiona, 310, Porto Corsini) per guardare da vicino il tema dello sport, del turismo e della socialità. Chiuderà la rassegna l’incontro di martedì 15 aprile, al bar Hobbies di Carraie (Via Cella, 556) che guarderà alla coesione del territorio mettendo la città di Ravenna in relazione al forese e alle aeree decentralizzate. Tutti gli appuntamenti si terranno dalle 18 alle 20.
«Il percorso nasce con l’intento di avvicinare non solo sostenitori e votanti, ma si apre a tutti i cittadini che hanno voglia di condividere le proprie opinioni e dubbi sulla città – commenta il candidato -. viviamo in un’epoca di incertezza, e mi aspetto che dai tavoli possano emergere le paure e le sfide vissute quotidianamente dai cittadini ravennati».
Sempre nell’ottica di una campagna elettorale vicina ai cittadini, Barattoni ha lanciato anche l’iniziativa “Un caffè con Alessandro”, dove chiunque può prenotarsi per un breve incontro con il candidato al bar, nella propria casa o nei luoghi preferiti della città.
Approvati dalla giunta due progetti di manutenzione straordinaria
Due progetti di manutenzione straordinaria sono stati approvati dalla giunta del Comune di Ravenna. Il primo prevede interventi nei locali docce degli spogliatoi del Pala Costa, il secondo lavori di mantenimento delle aree verdi e delle attrezzature ludiche di edifici scolastici.
All’interno del palazzetto Angelo Costa, in piazza Caduti del Lavoro 11, si trovano cinque spogliatoi «dove si intende ripristinare la funzionalità delle docce per poter soddisfare gli utenti impegnati giornalmente nelle diverse palestre presenti», spiegano dal Comune. Si procederà con la demolizione del pavimento e del massetto sottostante e si realizzeranno nuovi scarichi collegati alla linea di fognatura esistente; successivamente si provvederà alla posa di impermeabilizzazione, dei massetti e dei pavimenti e di tutte le opere di finitura necessarie. Nell’ambito dell’intervento verranno inoltre sostituite alcune porte interne. L’intervento, del valore di 27 mila euro, è finanziato dal Fondo per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi.
L’altro progetto riguarda invece le aree verdi e le attrezzature ludiche di edifici scolastici del territorio comunale. Per quanto riguarda gli edifici scolastici sono già in corso la pulizia e la rimozione di fogliame e rami a terra, il taglio di rami secchi e pericolanti, la battitura delle pigne. In aggiunta si provvederà all’esecuzione di lavori puntuali di manutenzione straordinaria del verde su alberature e arbusti, coerenti con il “Regolamento Comunale del Verde” vigente nel Comune. Il progetto prevede anche la manutenzione straordinaria delle attrezzature ludiche nelle aree scolastiche esterne comprese le pavimentazioni sulle quali sono installate. Il costo di 50 mila euro è finanziato dal fondo delle manutenzioni straordinarie delle aree verdi degli edifici scolastici e degli impianti sportivi.
Il brand di Caviro punta a riempire gli scaffali delle principali catene di supermercati. «La prima presidenza Trump aveva risparmiato i vini italiani dalle tassazioni extra»
Mentre nel mondo si diffonde la preoccupazione per le ricadute dei dazi americani, c’è qualcuno in Italia che progetta un’espansione sul mercato Usa. È alle battute iniziali un massiccio piano di investimenti con cui Caviro, cooperativa vitivinicola fondata a Faenza cinquant’anni fa, punta a moltiplicare i volumi di vendite. Un dato come esempio: il brand Tavernello oggi fattura un milione di euro all’anno oltre oceano, l’obiettivo è arrivare a cinque milioni nel 2029. Nel 2024 le cantine Caviro (oltre al già citato Tavernello ci sono Cesari e Leonardo che hanno un radicamento storico) in totale hanno venduto tre milioni di litri di vino in Usa con un fatturato di dieci milioni di euro.
Ai vertici della coop si ipotizza che i vini italiani possano essere risparmiati dalla tassazione extra: «È un ragionamento basato su quanto visto nel primo mandato di Donald Trump – spiega la responsabile export Luisa Bortolotto –: i dazi ci furono per vini francesi e spagnoli, ma non per quelli italiani. La filiera di importazione dei vini dal nostro Paese muove moltissimi lavoratori in America e ridurre quegli acquisti avrebbe ricadute pesanti sull’occupazione. Questo può giocare a favore dei nostri prodotti». Un altro aiuto potrà arrivare dai contributi europei che permettono di promuovere le denominazioni all’estero.
Il business plan punta agli scaffali dei supermercati: «Per aumentare i volumi delle dimensioni che vorremmo non basta più il settore di hotel e ristoranti dove già siamo presenti, dobbiamo arrivare ai consumatori al dettaglio». Sono in corso le trattative con le principali catene di supermercati nazionali e alcune regionali molto radicate nelle abitudini di consumo, «altrimenti la pubblicità è meno efficace».
Luisa Bortolotto
California, Texas e New York sono le aree dove i prodotti Caviro hanno maggiori estimatori. Nei supermercati il sangiovese e il trebbiano marchiati Tavernello si trovano in bottiglia a circa 10 dollari: «Il brick Tetra Pak non è un formato di punta perché agli occhi del consumatore è un contenitore più adatto ad altre bevande».
Il 35-38 percento dei quasi 400 milioni di fatturato annuale di Caviro viene dall’estero e l’azienda vuole portare quella quota al 50 percento senza ridurre i numeri in Italia. I principali mercati di esportazione per la coop, in ordine di importanza, sono: Regno Unito, Germania, Usa, Giappone e Canada alla pari, Brasile. «Nell’ultimo periodo è cresciuto molto il Brasile e un segmento particolare dell’estero, il cosiddetto “travel retail”: navi da crociera, compagnie aeree, negozi duty free. Tavernello in Giappone è al primo posto nel segmento dei vini organici biologici». Un mercato soddisfacente è anche quello russo, pure con una flessione recente: «Non dovuta alla guerra, ma ai dazi imposti sui prodotti importati da Paesi “non friendly”», tra cui l’Italia. E poi c’è il caso del Regno Unito dove una recente normativa ha collegato il prezzo alla gradazione alcolica delle bevande. «Ogni mezzo grado cambia il prezzo. Questo ha fatto sì che le cantine abbiano modificato la produzione per abbassare la gradazione e contenere i prezzi».
Giacomoni fa chiarezza: «Per i fatti del 2023 abbiamo richiesto 16,7 milioni di euro, ad oggi ne sono stati concessi 9»
Il sindaco Giacomoni
È polemica a Bagnacavallo sui fondi per la ricostruzione post alluvioni. Martedì 11 marzo ha fatto discutere la dichiarazione (durante un question time in Parlamento) del ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, che ha sottolineato come siano stati stanziati 7 milioni e 187mila euro per Bagnacavallo, che il Comune però non avrebbe ancora chiesto. «Le risorse ci sono – sono state le parole di Musumeci -, sono state stanziate e sono disponibili, ma affinché possano essere utilizzate è necessario che gli enti locali avanzino le richieste previste. Ad oggi, però, per il Comune di Bagnacavallo il Ministero non ha ricevuto alcuna istanza di erogazione».
Oggi, giovedì 13 marzo, arriva una risposta puntuale del sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni. «Sono amareggiato – commenta – dalla risposta data da un Ministro della Repubblica, una risposta parziale, inesatta e fuorviante che finisce per distorcere la realtà, nascondendo la totale assenza del suo Ministero e del Governo sull’alluvione che ha duramente colpito il nostro Comune il 19 settembre 2024 e che è stata alla ribalta della cronaca nazionale per molto tempo».
Il sindaco vuole poi fare chiarezza. «Per l’emergenza 2024, che ha interessato le frazioni di Boncellino, Traversara e Villanova, devastando parte di Traversara, abbiamo inviato al Governo, all’attenzione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sei comunicazioni ufficiali (cinque via Pec e una consegnata a mano), chiedendo la nomina di un commissario alla ricostruzione, la sospensione di tasse e bollette e un dialogo per trovare una soluzione condivisa almeno sulle situazioni più critiche. Non abbiamo ricevuto risposta».
I 7 milioni e 187 mila euro stanziati, a cui fa riferimento il ministro Musumeci («che in realtà sono 9 milioni e 187 mila euro»), si riferiscono invece agli eventi alluvionali del 2023 «e sono stati destinati alla gestione dell’emergenza, al ripristino delle infrastrutture e all’assistenza alla popolazione». Le risorse stanziate risultano infatti tutte impegnate e corrispondono ad affidamenti già in essere: in parte si tratta di lavori già conclusi, in altri di progettazioni ancora in corso e per una restante parte a lavori affidati ma non ancora conclusi. «Si tratta quindi – riprende Giacomoni – di fondi impegnati, non liberi, ma richiesti e già assegnati. Rinnovo l’invito al Governo a venire nel nostro territorio per vedere qual è la situazione e raccontare ai miei concittadini come intendono dare loro risposte».
Analizzando nel dettaglio la situazione fondi per l’alluvione 2023 («i numeri a cui faceva riferimento il ministro Musumeci nel suo intervento», sottolinea il sindaco), emerge che il Comune di Bagnacavallo – si legge in una nota inviata dall’Amministrazione – ha richiesto circa 16 milioni e 682 mila euro: di questi, ad oggi, ne sono stati concessi 9 milioni e 187 mila euro, mentre i restanti 7 milioni e 494 mila euro non sono mai stati finanziati. Con i fondi stanziati, il Comune ha già concluso lavori per 1 milione e 220 mila euro, altri 2 milioni di euro sono attualmente in fase di realizzazione, mentre i restanti 5 milioni e 700 mila euro sono in capo alla struttura commissariale per opere in fase di progettazione (la cui gestione e la cui realizzazione non sono quindi in capo al Comune di Bagnacavallo).
Relativamente invece all’alluvione 2024, il Comune ha ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna contributi per circa 300 mila euro a copertura di tutte le spese sostenute per le opere di somma urgenza e l’assistenza alla popolazione. «Da mesi – conclude il sindaco – siamo in attesa della nomina del Commissario straordinario per l’alluvione 2024, figura necessaria per l’erogazione dei rimborsi ai privati e delle risorse per la ricostruzione dei territori alluvionati. Abbiamo chiesto alla consigliera regionale del nostro territorio Eleonora Proni di fare un’interrogazione in Regione sulla questione».
Appuntamento venerdì 14 per una riflessione con Federica Stagni, ricercatrice della Normale di Pisa e Sara Visintin, dell’associazione Donne in Strada
La Casa delle Donne di Ravenna cerca “Un altro modo di guardare alla Palestina, con la presentazione del libro di Nada Elia La Palestina è una questione femminista (Alegre). L’appuntamento è venerdì 14 marzo alle 18, nella sede di via Maggiore 120.
L’autrice, scrittrice palestinese della diaspora, attivista e professoressa universitaria negli Stati Uniti, con questo libro vuole spostare il punto di vista sul conflitto mediorientale, mettendo al centro della sua analisi l’attivismo delle donne palestinesi. L’iniziativa, curata da Donne in Nero e Casa delle Donne, vedrà la partecipazione di Federica Stagni, ricercatrice della Scuola Normale Superiore di Pisa e Sara Visintin, dell’associazione Dis Donne in Strada, assieme alle quali si parlerà della questione palestinese a partire dall’attivismo delle donne nella diaspora.
«Le donne palestinesi raramente vengono poste al centro dei dibattiti sulla Palestina, in genere interpretata attraverso una lente maschile e, spesso, militarizzata. Così come spesso sono escluse dai dibattiti del femminismo occidentale mainstream – commentano le organizzatrici -. Le palestinesi sono un bersaglio chiave di Israele fin dalla Nakba del 1948 perché quello sionista non è solo un regime di apartheid ma è un progetto coloniale d’insediamento. E quest’ultimo, per sua natura, deve assoggettare le donne colonizzate in quanto portatrici del passato (la tradizione) e del futuro (la riproduzione biologica) del loro popolo. Il colonialismo è sempre sessualmente violento, ma come dicono i collettivi femministi palestinesi, “non ci può essere una terra libera senza donne libere”».
Aveva 65 anni. Nella città manfreda presiedeva la giuria del concorso canoro Il Pavone d’Oro
Una foto di Giuseppe Piras pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale dell’artista
Lutto nel mondo della musica: Giampaolo “Pape” Gurioli, tastierista e arrangiatore di numerosi brani di successo come “50 Special” dei Lunapop e a lungo collaboratore di Jovanotti, è morto all’età di 65 anni all’ospedale fiorentino di Careggi, dove era stato trasferito d’urgenza a seguito di un ricovero a Borgo San Lorenzo. Aveva dovuto affrontare gravi problemi di salute due anni fa.
Nato a Marradi (Firenze) il 19 novembre 1959, da tempo residente a Faenza, Gurioli ha collaborato anche con altri artisti di fama come Giorgia e Laura Pausini, suonando a prestigiosi eventi internazionali, tra cui l’Mtv Awards di Londra e il Pavarotti & Friends.
L’amministrazione comunale di Faenza esprime in una nota profondo cordoglio. «Pape Gurioli – si legge in una dichiarazine firmata dal sindaco Massimo Isola – è stato un musicista di immenso talento, un innovatore capace di esplorare nuovi orizzonti sonori con creatività e passione. La sua arte ha lasciato un segno indelebile, non solo nella nostra città, ma anche nel mondo musicale a livello nazionale e internazionale. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per tutta la comunità musicale ma anche faentina. Legato profondamente a Faenza, anche per il concorso canoro Il Pavone d’Oro per il quale presiedeva la giuria, Pape non è stato solo un grande interprete, ma anche un operatore culturale di primo livello, capace di coinvolgere e ispirare con il suo spirito libero e visionario».
E ora apre la prevendita per il derby di Forlì del 23 marzo: a disposizione solo 876 tagliandi
Dopo aver alzato la Coppa Italia a Teramo, battendo ai calci di rigori il Guidonia, la festa del Ravenna è proseguita in città, dove i tifosi hanno atteso i giocatori per esultare insieme, con bandiere e fumogeni (fotogallery a cura di Massimo Argnani).
Ora la stagione dei giallorossi prosegue con il fondamentale derby di Forlì (il 23 marzo, dopo la sosta) contro quella che è la capolista del girone D del campionato di serie D: con una vittoria, il Ravenna (ora a -2) balzerebbe in testa. Da giovedì 13 marzo al via le prevendite on line: considerando che circa 700 tifosi hanno seguito la squadra un mercoledì pomeriggio fino a Teramo per la finale di Coppa Italia, è presumibile che gli 876 tagliandi a disposizione dei ravennati nel settore ospite del Morgagni andranno esauriti in fretta.