lunedì
11 Agosto 2025

«Il Cral Mattei e la bocciofila ancora chiusi. E noi “poveri vecchi”?»

 

Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un pensionato ravennate, che ha prestato servizio per tanti anni nel petrolchimico, che denuncia la chiusura del circolo Cral Mattei all’ex Villaggio Anic.

De Pascale Bocciofila
Una visita del sindaco ai pensionati della bocciofila del Cral Mattei nel 2018

«Tra i miei tanti difetti c’è la passione per le bocce e faccio parte del gruppo di anziani e pensionati che frequentano il circolo. Con i noti fatti legati alla pandemia anche questo circolo è stato chiuso per lungo tempo, privandoci della possibilità di socializzare e trascorrere qualche ora di relax, questo come per quasi tutti gli italiani. Con le ultime riaperture di Circoli sportivi e simili pensavamo di poter tornare finalmente a una sorta di normalità, dopo anni prestati alla società svolgendo il nostro dovere. Ma siamo venuti a conoscenza del fatto che questo nostro Circolo non riaprirà. Anzi, le due bariste, vere e proprie amiche per noi, hanno scritto una lettera di dimissioni a causa del “menefreghismo” del presidente del Cral e del Consiglio Direttivo che non si sarebbe preso neanche la briga di rispondere a messaggi e telefonate delle due incaricate della gestione del Bar della Bocciofila. Cosa pensare? Se non che la “cultura dello scarto”, verso noi poveri “vecchi” è entrata anche nella Gestione di un Cral aziendale del mondo di Eni, mondo creato da un certo Enrico Mattei che della solidarietà e della sussidiarietà ne ha fatto una bandiera! Per noi ex dipendenti, oltre che una buona dose di rabbia, questo fatto ci mette una infinita tristezza: i nostri figli, o addirittura nipoti, si sono dimenticati la lezione che si è levata da queste terre di braccianti e cooperativisti, da sempre impegnata a tutelare la memoria e il rispetto degli anziani. Strano e preoccupante anche il silenzio dei sindacati su una storia che racchiude molto più di una semplice “chiusura per Covid”. Una chiusura per una carenza di sensibilità e impegno da parte di chi si è volontariamente offerto di guidare un Cral aziendale: ma perché voler far parte di una struttura per vocazione “altruista” se poi si interpreta il proprio dovere solo come un peso e non come uno splendido servizio, anche verso di noi che tanto abbiamo dato a questa terra e a questa città?».

Presidio No Tav a Ravenna, davanti ai cancelli della sede della Cmc

«Opera inutile, lo andiamo a ribadire ai diretti interessati»

Cmc No Tav Ravenna 2012
Il corteo della manifestazione nazionale No Tav che si tenne a Ravenna nel 2012

Il movimento No Tav dà appuntamento a Ravenna, davanti alla sede della Cmc, come scrivono gli organizzatori, «una delle principali società costruttrici della Tav (il progetto di ferrovia Torino-Lione, ndr)».

La protesta – che continua in Val di Susa, in questi giorni anche con nuovi scontri tra manifestanti e polizia – è portata avanti in città dalla Rete Antifascista che oraganizza appunto il presidio davanti ai cancelli della Cmc il 31 luglio dalle 17, «per dire basta alle grandi opere inutili», si legge sui manifesti.

«Si è deciso di andare a ribadire che la Tav è un’opera inutile, questa volta però, si va direttamente dai diretti interessati», scrivono i proponenti sui social.

Il maestro Muti all’Alighieri con gli allievi della sua Accademia

Il 29 e il 31 luglio vengono presentati al pubblico i risultati dello studio su Pagliacci e Cavalleria rusticana

RAVENNA 21/07/2020. RICCARDO MUTI ITALIAN OPERA ACADEMY 2020
RICCARDO MUTI – ITALIAN OPERA ACADEMY 2020

«Non si tratta solo di rappresentare una storia che abbia grande aderenza con la realtà, ma di affondare le mani nel tessuto culturale in cui queste opere sono nate e a cui si riferiscono», ha ricordato più volte Riccardo Muti, nel corso delle giornate di intenso e meticoloso studio su Pagliacci e Cavalleria rusticana cui è stata dedicata la VI edizione della sua Accademia dell’opera italiana: un percorso alla scoperta dei segreti e delle alchimie di queste partiture, coronato dai concerti finali.

Mercoledì 29 luglio, alle 20.30 al Teatro Alighieri di Ravenna, Muti stesso è alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per dirigere una selezione di brani dai capolavori di Leoncavallo e Mascagni. È questo il penultimo atto, prima del concerto di venerdì 31 che vedrà avvicendarsi sul podio i giovani direttori, della “scuola d’opera” con cui anche quest’anno Muti ha condiviso con la nuova generazione e il pubblico di studenti e appassionati il metodo e gli strumenti per costruire la regia musicale di un titolo, lavorando con i cantanti al pianoforte e ragionando con l’orchestra sui dettagli della partitura, di battuta in battuta e di frase in frase.

RAVENNA 20/07/2020. RICCARDO MUTI ITALIAN OPERA ACADEMY 2020
RICCARDO MUTI – ITALIAN OPERA ACADEMY 2020

«Per capire a fondo questi titoli – spiega Muti – per cogliere l’essenza della loro drammaticità e violenza si deve conoscere l’humus culturale in cui affondano le radici, quello del sud dell’Italia: se non se ne ha coscienza si rischia di cercare di mettere in luce la loro potenza espressiva esagerandole, brutalizzandole, in una parola volgarizzandole, in nome di un’idea del tutto sbagliata e decisamente grossolana di ‘italianità». Una linea guida che si inserisce perfettamente nel percorso dell’Italian Opera Academy, che dalla sua creazione a Ravenna nel 2015 ha approfondito titoli verdiani (Falstaff, La traviata, Macbeth, Aida) e Le nozze di Figaro di Mozart-Da Ponte. Quest’anno la lente di ingrandimento dell’Accademia si è concentrata sui due titoli del Verismo, restituendo entrambi al loro contesto, senza dimenticare le origini napoletane di Leoncavallo e come Mascagni concepì Cavalleria a Cerignola – e facendone il banco di prova per i partecipanti.

RAVENNA 21/07/2020. RICCARDO MUTI ITALIAN OPERA ACADEMY 2020
RICCARDO MUTI – ITALIAN OPERA ACADEMY 2020

Lungo due settimane giovani direttori e maestri collaboratori – questi ultimi figura pressoché sconosciuta al grande pubblico ma fondamentale nella preparazione dello spettacolo lirico – hanno avuto l’opportunità di lavorare fianco a fianco con Muti, raccogliendo il testimone di una preziosa esperienza, un sapere appreso attraverso l’insegnamento di Antonino Votto, a sua volta allievo di Toscanini, e affinato nel corso di una carriera costellata di podi di valore. Ma al processo di costruzione di un’opera, dalla presentazione del soggetto alla preparazione al pianoforte delle singole voci e al lavoro in orchestra, ha assistito anche il pubblico, studenti e appassionati che si sono immersi «in due mondi completamente diversi, sia dal punto di vista del libretto che da quello musicale. Cavalleria è una sorta di miracolo espressivo, un fiotto di acqua sorgiva che scorre dalla prima all’ultima nota, una freccia che vola nel cielo e in breve si consuma, bruciando. Pagliacci invece, pur conservando tratti di esplosiva potenza naturale, è più complessa: l’orchestrazione è più raffinata e c’è un senso della struttura armonica che proviene chiaramente dalla grande scuola di composizione napoletana».

RAVENNA 20/07/2020. RICCARDO MUTI ITALIAN OPERA ACADEMY 2020
RICCARDO MUTI – ITALIAN OPERA ACADEMY 2020

Fra queste due partiture si articolano entrambi i concerti. Si conclude con la morte di Nedda (Alessia Pintossi) Pagliacci, quando la giovane viene assassinata, durante la farsa messa in scena dalla compagnia teatrale cui lei stessa appartiene, dal marito Canio (Azer Zada); l’accusa è il tradimento con un campagnolo, Silvio (Igor Onishchenko). Il delatore è Tonio (Serban Vasile), che ama Nedda ma ne è respinto e compie la propria vendetta scatenando le ire di Canio. La gelosia esplode invece in Cavalleria rusticana quando il giovane contadino Turiddu (Azer Zada / Matteo Falcier) riallaccia la relazione con la promessa sposa di un tempo, Lola (Clarissa Leonardi), diventata però la moglie del carrettiere Alfio (Serban Vasile); al precipitare degli eventi contribuisce anche Santuzza (Francesca Di Sauro), la fidanzata di Turiddu, che rivela il tradimento ad Alfio, e che Turiddu, prima di affrontare il fatale duello, affida alle cure della madre Lucia (Antonella Carpenito).

Per il concerto di venerdì 31 luglio, sempre alle 20.30 al Teatro Alighieri, gli italiani Giovanni Conti e Samuele Galeano, l’italo-francese Charlotte Politi e l’italo-brasiliana Tais Conte Renzetti saranno introdotti da Muti e saliranno sul podio della Cherubini per concludere il loro percorso nell’Accademia, cui hanno preso parte come maestri collaboratori anche quattro italiani – Giorgia Durante, Giordana Rubria Fiori, Sergio Lapedota e Valentina Rando – e la russa Irina Ryabikova.

L’edizione 2020 dell’Accademia è realizzata con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Comune di Ravenna e grazie al contributo degli sponsor che sostengono questo progetto formativo: Fondazione Raul Gardini, TIM, Barilla, Gruppo Maggioli e The Shillman Foundation. Si ringrazia inoltre la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Info e prevendite: Biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org
Biglietti da 22 (ridotto 20) a 80 euro (ridotto 76).

Al Rasi la presentazione delle celebrazioni dantesche, con il presidente Bonaccini

Appuntamento giovedì 30 luglio alle 15.30, con esponenti di Mar e Classense, ma anche Bronson e Scrittura Festival

Dante Alighieri Ravenna
Una vignetta del “nostro” Gianluca Costantini di alcuni anni fa

Giovedì 30 luglio alle 15.30 al teatro Rasi di Ravenna (via di Roma 39) si svolgerà la presentazione pubblica del programma delle celebrazioni dantesche “Viva Dante – Ravenna 2020/2021” dedicato al settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, da parte del Comune di Ravenna e dei principali soggetti istituzionali e culturali coinvolti.

Oltre a quelli del Comune di Ravenna, con le istituzioni Mar e Classense, sono previsti i contributi di: Regione Emilia-Romagna (sarà presente il Presidente Stefano Bonaccini), Fondazione Ravenna Manifestazioni, Ravenna Teatro – Teatro delle Albe, Bronson Produzioni, ScrittuRa Festival.

L’appuntamento – atteso, anche alla luce delle recenti polemiche relative alla grande mostra di Forlì – è aperto al pubblico, nel rispetto delle misure anti Covid.

 

Cade dallo scooter alle 2 e mezza di notte, 14enne al Bufalini

A Cervia, sul ponte vicino alla torre San Michele

AmbulanzaUn 14enne è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cesena dopo essere caduto in scooter alle 2.30 circa della notte tra lunedì e martedì.

L’incidente è avvenuto sul ponte vicino alla torre San Michele di Cervia.

Il ragazzo ha perso il controllo dello scooter ed è finito contro il parapetto, cadendo poi rovinosamente a terra.

Sul posto un’ambulanza e un’auto medicalizzata del 118, che hanno prestato i primi soccorsi al 14enne, accompagnato poi al Bufalini.

LugoContemporanea diventa il festival della morte e della rinascita, al Pavaglione

Sul palco artisti di caratura internazionale e il “padrone di casa” John De Leo. In omaggio a Franco Ranieri

John De Leo
John De Leo

Celebra sedici anni di attività Lugocontemporanea, il festival di “musica in dialogo con le altre forme espressive” che quest’anno si svolgerà il 28 e 29 luglio in piazza Mazzini, all’interno del Pavaglione.

Quest’anno il festival è dedicato a Franco Ranieri, direttore artistico della rassegna scomparso nei mesi scorsi. Il titolo della XVI edizione è “Reset [Festival della Morte e della Palingenesi]”.

Programma. Il 28 luglio appuntamento alle 21 con la presentazione del festival e l’introduzione del dottor Francesco Terrasi, dirigente medico della casa di cura Villafranca di Trento, sul tema “Il diritto a vivere e morire”.
A seguire concerto dal titolo “Liberi” di musicisti di fama internazionale come Antonello Salis (fisarmonica e pianoforte) e Simone Zanchini (fisarmonica, effetti).
Alle 22.30 proiezione del film “Orphée et Eurydice”, realizzato da Myriam Hoyer sull’opera di Christoph Willibald Gluck nella versione di Hector Louis Berlioz (1859) con la direzione musicale di Hervé Niquet e la regia di Romeo Castellucci (Produzione La Monnaie-De Munt, 2014). Lo stesso regista Castellucci sarà presente e curerà l’introduzione. Dopo la proiezione seguirà una conversazione con Castellucci e il musicologo Sandro Cappelletto.

Il 29 luglio invece l’introduzione della serata sarà affidata a Ilaria Dall’Olio, dell’associazione Italiana Giovani per Unesco, dal titolo “L’umanità in viaggio”.
Alle 21.30 il concerto della Grande Abarasse Orchestra di John De Leo, artista e cantante lughese di fama internazionale tra le menti di LugoContemporanea, dal titolo “Tutto è bene quel che finisce”. Sul palco anche Dimitri Sillato (violino, pianoforte), Massimiliano Canneto (violino), Paolo Baldani (violoncello), Piero Bittolo Bon (clarinetto basso, sax baritono), Giulio Barba (clarinetto basso, sax baritono), Fabrizio Tarroni (chitarra semiacustica), Silvia Valtieri (pianoforte, fisarmonica, percussioni giocattolo) e Franco Naddei (manipolazione del suono, campionamenti dal vivo, chitarra elettrica).
Alle 22.30 il cantante e attore Peppe Barra in “Tiempo recital”, accompagnato al pianoforte da Luca Urciuolo.

Le due giornate di Lugocontemporanea sono organizzate in collaborazione con il Ravenna Festival.

Dal 24 luglio al 30 luglio nell’ambito della rassegna da segnalare la mostra fotografica alla Rocca Estense “Death is not the end” di Stefano Questorio (dalle 20 alle 23.30).

Nel ravennate pochi nuovi casi: due donne prima di un ricovero in ospedale

Riscontrate quattro guarigioni complete. Nessun decesso registrato in tutta la Regione

Tampone Covid 19Sono solo due i nuovi casi registrati di positività al Covid -19, oggi 27 luglio, in provincia di Ravenna. Si tratta di due donne, asintomatiche. Le pazienti sono ricoverate poiché la positività è emersa a seguito di tampone effettuato in vista di ricovero, ovviamente in isolamento. Oggi si registrano, inoltre, 4 guarigioni complete.

Complessivamente, in Emilia-Romagna i contagi riscontrati sono 33 in più rispetto a ieri, di cui 21 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
La gran parte dei nuovi contagi, quasi il 70% complessivamente e la totalità degli asintomatici, sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero, per i quali la Regione si era mossa invia preventiva: in maggioranza azioni di tracciamento (un terzo dei nuovi positivi), controlli sui rientri da Paesi extra Schengen con il doppio tampone reso obbligatorio  in Emilia-Romagna e attività di screening nei comparti più a rischio come logistica e lavorazione carni.

Nessun nuovo caso è stato riscontrato nelle province di Ferrara e Forlì-Cesena e a Imola

Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna.

Lpr: «Interventi urgenti per la sicurezza delle vie Canala, Reale e Sant’Egidio»

Da tempo Lista per Ravenna conduce una battaglia per il triangolo di strade nella zona di Camerlona

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L’auto fuori strada in via Canala

Lista per Ravenna torna a chiedere interventi urgenti per la sicurezza stradale nel triangolo via Reale/Adriatica, via Canala, via Sant’Egidio nella frazione di Camerlona alle porte della città. La richiesta, l’ennesima che arriva a breve distanza da una interrogazione presentata in consiglio comunale, segue agli ultimi incidenti che si sono verificati proprio nei punti più critici della viabilità sotto osservazione.

Gli incidenti si sono verificati nella mattinata odierna, 27 luglio. Proprio venerdì 24 e sabato 25 Lista per Ravenna aveva riproposto al sindaco, con due documenti, la propria pluriennale battaglia, solitariamente condotta, sulle condizioni tragiche dell’Adriatica tra Ravenna ed Alfonsine. Ma anche la pericolosità dei due incroci su cui sono avvenute le disgrazie di oggi è stata sollevata più volte da Lpr tramite il consiglio territoriale di Piangipane: per ultimo coi due documenti del 9 gennaio 2019 e del 15 novembre 2019.

Le richieste di Lpr sono così sintetizzabili:

Queste in sintesi le nostre richieste, insieme ad altre collaterali:

  • oltre a promuovere una campagna educativa/informativa, anche attraverso il consiglio, occorre verificare quali provvedimenti o interventi introdurre per fronteggiarne le sistematiche violazioni (limitatori di velocità, tutor…), accompagnati da una maggiore vigilanza repressiva della polizia municipale;
  • sull’incrocio della Canala con la Reale, essendo questa già pericolosa di se stessa dato l’alto e difficile traffico su cui grava dunque la maggiore insicurezza, va richiesto all’Amministrazione un piano tecnico particolareggiato volto alla riduzione dell’impatto;
  • sull’incrocio tra la Canala e la Sant’Egidio installare un’illuminazione lampeggiante con segnalazione di pericolo.

La Provincia: «Dal 14 settembre scuole superiori aperte con studenti e soliti orari»

Nei 15 istituti ravennati sono stati eseguiti leggeri interventi, nei prossimi giorni verranno distribuiti i banchi e per evitare assembramenti saranno aperti tutti gli ingressi. Le aziende di mobilità organizzeranno il trasporto pubblico

Le 15 scuole superiori della provincia di Ravenna riapriranno il 14 settembre con gli studenti in aula e gli stessi orari di apertura e chiusura tenuti negli anni scorsi. Lo fa sapere la Provincia, competente per gli istituti secondari di secondo grado. Negli edifici sono stati eseguiti alcuni interventi leggeri di ammodernamento e nelle prossime settimane saranno forniti i banchi scolastici.

«In queste settimane – si legge in una nota diramata alla stampa da Piazza Caduti – la Provincia di Ravenna ha svolto un compito cruciale di coordinamento, comunicazione e iniziativa insieme ai dirigenti scolastici dei 15 istituti. Sono state indette numerose conferenze di servizio con lo scopo di preparare gli istituti alla ripartenza. Tra i vari temi fondamentali per la riapertura in sicurezza ha avuto un importante peso il distanziamento fisico degli alunni. I dirigenti scolastici hanno proposto di superare le possibilità di assembramento garantendo le aperture di tutti gli ingressi».

Per quanto riguarda il tema trasporti, gli istituti hanno fornito ai gestori delle aziende di mobilità tutti i dati di provenienza degli studenti: le aziende si organizzeranno con i mezzi di trasporto e le conseguenti richieste di finanziamenti della Regione.

Cabot Italiana, da 60 anni la fabbrica del nero di carbonio al petrolchimico

Traguardo importante per la filiale italiana dell’azienda americana: a Ravenna 85 occupati. Il prodotto viene utilizzato per pneumatici, cosmetici, arredamenti…

Cabot Corporation Ravenna Italy Plant, August 2011
Cabot Corporation Ravenna Italy Plant, August 2011

Il nero di carbonio è un derivato di prodotti petroliferi pesanti che trova molte applicazioni nella vita di tutti i giorni (pneumatici, ruote delle biciclette, plastiche, cosmetica, arredamento) ed è il core business dell’azienda Cabot Italiana di Ravenna che compie sessant’anni.

Le origini dell’azienda del petrolchimico affondano nell’Italia in piena ricostruzione post bellica con gli aiuti degli Stati Uniti con il piano Marshall. Oggi Cabot Italiana, filiale della statunitense Cabot Corporation azienda leader nella produzione e ricerca di prodotti chimici e materiali ad alta prestazione, impiega 85 dipendenti ed è un punto di riferimento del settore per l’innovazione. Dalla sede italiana, negli ultimi vent’anni, sono usciti dieci nuovi prodotti entrati nella vita di tutti i giorni di cui cinque, sono tuttora realizzati esclusivamente a Ravenna ed esportati in tutto il mondo. Il 58,32 percento del prodotto degli stabilimenti italiani viene venduto nei Paesi UE e non UE come Germania, Francia, Cina, Arabia Saudita.

CABOT Foto Storia Inaugurazione PulitaDal 1965 i gas dalla produzione sono convogliati in un termovalorizzatore per produrre energia anziché disperderli in atmosfera. Dal 2010 un terzo dell’energia prodotta rende lo stabilimento autonomo dal punto di vista energetico, cedendo i due terzi in eccedenza alla rete di fornitura per essere utilizzata da tutti.

Rigenerazione condomini Erp: bando comunale con l’assistenza degli architetti

Siglato un protocollo di intesa tra Palazzo Merlato e ordine professionale per la stesura del concorso

Imprese assetate di liquiditàIl concorso di progettazione per la rigenerazione architettonica e sociale di tre edifici di proprietà del Comune di Ravenna, nel quartiere San Biagio da destinare a Erp, verrà preparato dagli uffici pubblici con la collaborazione dell’Ordine degli architetti. La giunta comunale ha approvato il protocollo d’intesa tra Palazzo Merlato e l’ordine professionale per l’intervento in via Dorese e in via Cicognani.

Per il progetto, denominato “Ravenna – Ambito San Biagio Nord: Rigenerazione sociale, ambientale, architettonica e funzionale” il Comune si è aggiudicato un finanziamento regionale di circa 5,3 milioni du euro, classificandosi quarto nella graduatoria del Bando regionale Piers (Programma integrato di edilizia residenziale sociale) sui temi della rigenerazione urbana. Il valore complessivo dell’intervento ammonta a circa 7,5 milioni di euro e la differenza di quasi 2 milioni sarà coperta da risorse già disponibili che provengono da fondi di rotazione per alienazioni Peep.

Il protocollo è finalizzato alla realizzazione del concorso di progettazione a due gradi per la rigenerazione architettonica e sociale che interessa tre edifici situati nel quadrante nord-ovest della città di proprietà comunale, dei quali già due destinati ad Erp (edifici 1 e 2 in via Dorese 73, 75) e uno, in disuso, da recuperare ad Erp (edificio 3 in via Cicognani 15). Il programma di intervento prevede azioni sinergiche che vanno dal restyling esterno ed interno e valorizzazione delle parti comuni degli edifici 1 e 2, alla demolizione e ricostruzione dell’edificio 3, alla rigenerazione delle aree di pertinenza esterne dei parcheggi pubblici e del verde pubblico, sperimentando un nuovo modo di abitare in città che crei un luogo di benessere per gli abitanti del condominio, per il quartiere e per l’intera città di Ravenna.

Secondo il protocollo l’ordine degli architetti fornisce la propria consulenza nella stesura del bando che, secondo il programma Piers, dovrà essere pubblicato entro la fine del prossimo mese di settembre; a divulgarlo e promuoverlo mettendo anche a disposizione gratuitamente la propria piattaforma informatica concorsiawn.it sulla quale svolgere il concorso in pieno anonimato.

Il Comune si impegna ad elaborare il bando introducendo i seguenti elementi condivisi: garanzia che a tutti i concorrenti ammessi alla seconda fase verrà corrisposto un premio adeguato alle prestazioni richieste; impegno del Comune di Ravenna di affidare al vincitore del concorso, previo reperimento delle risorse finanziarie per l’esecuzione delle opere, le fasi successive della progettazione; giuria composta da almeno cinque membri di chiara fama, esperti sul tema del concorso, di cui due nominati dall’ordine e 3 nominati dall’Amministrazione comunale;  pubblicizzazione dei progetti ammessi alla seconda fase e dei primi 10 migliori non ammessi, mediante mostra degli stessi nell’ambito di un apposito evento da organizzare congiuntamente tra le parti, dopo la conclusione del secondo grado. Inoltre, il Comune definisce, con l’ordine, iniziative pubbliche allo scopo di promuovere e valorizzare il concorso di progettazione, quale modello di riferimento nazionale e territoriale per la realizzazione di opere di committenza pubblica e privata.

Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti saluta con soddisfazione l’approvazione da parte dell’Amministrazione comunale di Ravenna del protocollo di intesa: «Si tratta di una importante occasione di collaborazione istituzionale finalizzata a restituire centralità al progetto di architettura nei processi di trasformazione del territorio, che prevede l’attività dell’Ordine a supporto dell’Amministrazione e la pubblicazione del bando sulla piattaforma informatica concorsiawn.it messa a disposizione dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori».

Al Finisterre The Lockdown Blues, progetto di quattro musicisti nato in quarantena

Il 28 luglio cena-concerto per il festival Spiagge Soul con i suoni di Vince Vallicelli, Nicola Peruch, Don Antonio e Roberto Villa

Antonio Gramentieri Don AntonioIn pieno lockdown, l’1 maggio, si sono ritrovati quattro musicisti per un concerto davanti a una vallata, stando a debita distanza: così è nato il progetto The Lockdown Blues che sa di Adriatico e Mississippi e il 28 luglio sarà sulla sabbia del bagno Finisterre Beach a Marina di Ravenna (alle 22 con cena su prenotazione) per il cartellone del festival diffuso Spiagge Soul.

I creatori del progetto sono Vince Vallicelli, Nicola Peruch, Don Antonio e Roberto Villa. The Lockdown Blues è una somma delle influenze che hanno formato questi musicisti. Così tra brani di Don Antonio, altri tratti dal repertorio di Vallicelli, il disco “La fevra” prodotto da Gramentieri, e jam come quella che dà il titolo al disco, gli echi sono del blues del deserto del Nord Africa, del Mississippi e della Romagna, ma anche Neil Young e il soul jazz espresso dalle tastiere, con un fondamentale e orgoglioso tributo al rock più viscerale e ispirato.

Vince Vallicelli, batterista che ha attraversato la musica italiana con i suoi più cantautori più rappresentativi e con importanti bluesman internazionali; Nicola Peruch, tastierista con un curriculum luminoso con il meglio del pop italiano e collaborazioni come quella con i Savana Funk; Don Antonio (Gramentieri) tra i più attivi musicisti e agitatori culturali della nostra regione, tra i suoi progetti Sacri Cuori, Don Antonio e collaborazioni nel campo del rock d’autore internazionale con la sua chitarra; Roberto Villa, una delle anime dello studio “Amor Mio Non Muore” e bassista di grande valore con progetti a cui collabora come Ronin o Gang.

I prossimi appuntamenti di Spiagge Soul prevedono una due giorni al bagno Tarifa di Porto Corsini dedicata alla musica roots americana proposta in versione acustica, sempre alle 22, sia da Max Bernardi & Veronica Sbergia (mercoledì 29) che dal duo formato da Roberto Luti & Elisabetta Maulo, che arrivano da esperienze come Playing for change e Betta Blues Society (giovedì 30). L’ultimo giorno di luglio vede invece le esibizioni di G&The Doctor, ovvero la cantante Gloria Turrini e Mecco Guidi (al Finisterre Beach alle 21.30), e di Giacomo Toni, compositore, pianista e cantante talentuoso e istrionico con la sua 900 Band (al Bacino Pescherecci di Marina alle 22).

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