sabato
16 Agosto 2025

Turismo, Stefano Accorsi promuoverà sui social anche Ravenna e Faenza

L’attore emiliano testimonial della Regione per i prossimi tre anni

Corsini Bonaccini AccorsiL’Emilia-Romagna più bella raccontata da uno dei suoi figli più famosi, l’attore Stefano Accorsi. I grandi registi, i monumenti Unesco e le Città d’Arte, i quasi 100 teatri storici e gli oltre 500 musei, oltre al laboratorio di restauro cinematografico più famoso e attivo al mondo e tanto altro ancora.

L’attore emiliano sarà testimonial dell’offerta di arte e cultura della regione, nonché degli itinerari legati ai grandi nomi emiliano-romagnoli del cinema, da Federico Fellini a Giovannino Guareschi, da Pier Paolo Pasolini a Michelangelo Antonioni e Bernardo Bertolucci, passando per la Cineteca di Bologna e il suo celebre laboratorio “L’Immagine Ritrovata”.

Per i prossimi tre anni, infatti, Stefano Accorsi racconterà con video, post e podcast sui suoi profili social (che contano complessivamente oltre 800mila follower), a cadenza bisettimanale, la bellezza dell’Emilia-Romagna, incarnata dalle dieci Città d’Arte (tra cui Ravenna e Faenza), i sontuosi palazzi e gli infiniti porticati e logge. Non solo, da queste pillole scaturirà un video racconto, che sarà successivamente presentato in occasione di festival del cinema nazionali e internazionali.

La nuova campagna di promozione che vede protagonista Stefano Accorsi, voluta dalla Regione Emilia-Romagna e realizzata da Apt servizi, dopo l’Appennino di Alberto Tomba e la Riviera Romagnola di Paolo Cevoli, è stata presentata dall’attore con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini e il presidente della destinazione Turistica Bologna con Modena, Matteo Lepore.

«Questa iniziativa conferma ciò che diciamo da tempo- affermano Bonaccini e Corsini- non abbiamo mai dato per persa la stagione e, anzi, ribadiamo che il turismo sarà uno dei pilastri della ripartenza economica dell’Emilia-Romagna. Ringraziamo Stefano Accorsi per aver accettato di aiutarci a raccontare le bellezze della nostra terra, ricchissima di opportunità, davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche».

«Raccontare questa terra per me è una grande opportunità – spiega Stefano Accorsi -, perché è la mia terra d’origine, è un progetto che tocca le mia storia e nasce da qualcosa di autentico. L’idea di raccontare una parte così importante della nostra storia come le città d’arte, il cinema che è stato e che sarà, è speciale, un po’ come è stato recitare in film ambientati in regione come ‘Jack Frusciante è uscito dal gruppo’, ‘Radio freccia’, ‘Provincia meccanica’ e tanti altri, è qualcosa di diverso perché è come se stessi recitando proprio nella mia lingua. Quando attingi a qualcosa che è tuo, che ti appartiene, dai il meglio di te, si accende la fantasia e quel motore di passione che si lega sia al mio mestiere che alla mia terra».

«L’Emilia-Romagna è piena di primati e di eccellenze – chiude Accorsi -, è una regione importantissima per il nostro paese e per l’Europa, e credo che tutte queste cose meritino di essere raccontate, e sono orgoglioso di farlo».

I post di Accorsi, nonché le pillole estratte dal video racconto, verranno poi condivise anche sui canali web e social (Facebook, Instagram TV, YouTube etc.) della Promozione Turistica Regionale dell’Emilia-Romagna (#inemiliaromagna) e delle tre Destinazioni Turistiche (Emilia, Bologna con Modena, Visit Romagna).

Uno “zoo” in centro a Milano Marittima: sono tornate le sculture luminose

 

Zoo Milano MarittimaQuesta sera (mercoledì 15 luglio) alle 21 è in programma il taglio del nastro delle nuove installazioni luminose di Milano Marittima.

Dopo il successo dello scorso inverno, infatti, le sculture luminose sono tornate anche in estate, con il progetto “Zoo Light Milano Marittima”.

Gli animali giganti si trovano nel cuore tra viale Matteotti e viale Gramsci, passando per la rotonda I Maggio.

Le installazioni resteranno a Milano Marittima fino a settembre.

Covid, un nuovo contagio in provincia di Ravenna, altri 12 nel resto della regione

 

Sono 13 (di cui 1 a Ravenna) i nuovi casi di positività registrati in Emilia-Romagna nelle ultime 24 ore.

Ecco il bollettino della Regione aggiornato alle 12 di oggi, 14 luglio.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.971 casi di positività, 13 in più rispetto a ieri, di cui 6 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

Sono dunque 7 i nuovi casi sintomatici, nelle province di Parma (1), Modena (1), Bologna (2), Ferrara (1), Ravenna (1) e Rimini (1). Per la maggior parte riconducibili a focolai o a casi già noti.

I tamponi effettuati da ieri sono 4.911, per un totale di 554.781, oltre a 1.628 test sierologici.

I guariti salgono a 23.511 (+15): circa l’81% dei contagiati da inizio crisi.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.189 (4 in meno di ieri).

Purtroppo, si registrano due decessi. Si tratta di due donne della provincia di Modena e quella di Rimini. Il numero totale sale pertanto a 4.271.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.087, 4 in meno rispetto a ieri, il 91,4% di quelle malate. Restano 9 i pazienti in terapia intensiva e 93 quelli ricoverati negli altri reparti Covid, come ieri.

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.511 (+15 rispetto a ieri): 217 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.294 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.728 a Parma (+6, di cui 5 asintomatici), 5.014 a Reggio Emilia (invariato), 4.015 a Modena (+2), 5.097 a Bologna (+2); 404 a Imola (invariato), 1.049 a Ferrara (+1); 1.088 a Ravenna (+1), 965 a Forlì (invariato), 820 a Cesena (invariato) e 2.224 a Rimini (+1).

La Cna organizza un tour “sulle tracce della prima stagione di Summertime”

Tutti i sabati dalle 17.30, con partenza dall’hotel Alba

SummertimeQuesta primavera, con riscontri di ascolto molto importanti, è andata in onda su Netflix la prima stagione di “Summertime” una serie originale – liberamente tratta dal libro “Tre metri sopra il cielo” di Federico Moccia – che ha rinverdito i fasti delle commedie al “sapore di mare” (aggiornate all’era social), ambientata e in gran parte girata tra Cesenatico e Marina di Ravenna. Una storia d’amore e formazione nello scenario dell’estate romagnola tra stabilimenti balneari vecchio stampo e colori del mare, del molo di Marina di Ravenna, della Pineta e della piallassa ravennate.

Visto il successo della serie le Guide in Rete Cna hanno studiato e proposto, a ravennati e turisti, un tour “sulle tracce della prima stagione di Summertime”, un itinerario inedito, tutto in bicicletta (chi non ce l’ha può noleggiarla), attraverso i due lidi ravennati di Marina di Ravenna e Marina Romea. Si percorrono le strade meno battute ma caratteristiche dei lidi, quelle che ogni anno fanno da sfondo all’intrecciarsi delle vite dei giovani abitanti del posto e dei villeggianti stagionali e che durante l’inverno restano poco frequentate.

Il tour tocca le location che hanno fatto da scenografia a molte delle scene della fortunata serie Tv: si costeggia la Marina di Ravenna turistica, la zona più animata e commerciale, il porticciolo dei pescatori fino ad arrivare alla romantica Piallassa Baiona con i suoi colori mozzafiato in orario tramonto, oasi di ristoro per aironi, anatre selvatiche e fenicotteri rosa.

Il tour dura due ore e si svolge tutti i sabati alle 17,30 (più alcune altre “edizioni speciali”) e si conclude con un aperitivo; “è facile, divertente e adatto a tutta la famiglia, consigliato anche a chi non ha visto la serie” – si legge nel comunicato della Cna. Il ritrovo è all’hotel Alba di Marina di Ravenna, il costo è di 13 euro per gli adulti, 11 per i bambini (1.50 per i bambini sotto ai 5 anni).

La produzione della serie tv ha collaborato con l’Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna e il Comune di Ravenna. Per la sua realizzazione la produzione ha investito sul territorio circa un milione di euro e la serie è stata distribuita in 190 paesi del mondo.

Info e prenotazioni: guideinretecna@gmail.com; info@ravennaincoming.it e 334 3664199.

A 19 anni spaccia tra le dune di un bagno di Marina di Ravenna: arrestato

Sorpreso dai carabinieri, che hanno trovato altri 13 grammi di marijuana nella sua abitazione

112 CarabinieriUn ragazzo di 19 anni è stato sorpreso dai carabinieri a vendere una dose di marijuana a un coetaneo tra le dune dello stradello di uno dei più noti stabilimenti balneari di Marina di Ravenna.

È successo nella serata di domenica.

Il compratore, di origine polacca, è stato segnalato all’Autorità amministrativa. Lo spacciatore, residente a Ravenna, è stato arrestato, dopo anche una perquisizione nella sua abitazione dove i carabinieri hanno trovato altri 13 grammi di marijuana.

L’arresto è stato convalidato e il giudice ha decretato l’obbligo di dimora in attesa della prossima udienza.

«Finalmente c’è vita in darsena». E ora «piste pedonali colorate, barche e dj»

Parlano i titolari dei tre locali affacciati sulla banchina del quartiere sull’acqua di Ravenna

Fino a qualche anno fa pensare alla movida in darsena era un sogno di quelli che amavano citare i Docks per dimostrare di aver girato il mondo. Oggi, grazie ad alcuni imprenditori e al benestare dell’Amministrazione, lungo il canale se non è diventata propriamente movida è qualcosa che ci va comunque vicino. Una zona fuori dal centro, per farla breve, dove si può bere o anche banalmente mangiare una pizza in piena notte, per esempio.

S ClubI primi a crederci, sulle potenzialità della Ravenna sull’acqua, sono stati i soci fondatori dell’S-Club, oggi per esteso Soul Club, in via Zara, affacciato sulla banchina in destra canale. Era il 2014 quando i giornali scrivevano dell’inaugurazione di quello che doveva essere il primo locale della “nuova” darsena. «Stavamo cercando un locale in città – ricorda Lorenzo Allegri, tra i soci fondatori insieme ad Alush Hisi – e questo aveva molti requisiti che ci piacevano. Non ultimo, il tramonto da ammirare sul canale, davvero bellissimo». Con il corso degli anni, la concorrenza si può dire che abbia giovato. «Gente chiama gente – continua Allegri – e in questi anni il quartiere ha avuto un’evoluzione positiva, che ci ha aiutato a lavorare, in buona compagnia. E così ha iniziato a prendere piede la passeggiata. Qui, d’altronde, anche dopo l’emergenza Covid, si può lavorare più in tranquillità che altrove, lo spazio non manca». E prima del lockdown in darsena avevano iniziato a venire pure i turisti. «Stranieri, anche – conferma Allegri –, grazie in particolare all’attrattiva della street art. In generale, tra i nostri clienti, l’indice di gradimento nei confronti della darsena è molto alto». Criticità? «Forse bisognerebbe garantire un po’ più di pulizia, installando magari dei cestini. L’auspicio è poi quello che ci siano sempre più iniziative in grado di far conoscere la zona, non solo legate ai locali, ma di carattere sportivo, una sorta di condivisione dello spazio, visto che ce n’è tanto. Si potrebbe disegnare sull’asfalto una pista per i podisti, per esempio, pensare a iniziative per i ciclisti…».

Darsena Pop UpInvita l’Amministrazione a puntare forte su iniziative sportive anche Marco Luongo, ristoratore che con il suo Akamì è tra gli artefici dell’enorme successo di Darsena Pop Up. «Il bello – scherza, ma non troppo – è che qui nessuno si è mai messo le mani addosso, la gente viene in pace. Qui davvero si respira positività, siamo riusciti a creare un luogo non “targetizzato”, frequentato allo stesso tempo da giovani con il gin tonic e bambini, skater e famiglie, a qualsiasi ora del giorno e della sera. Una situazione piacevole, molto europea». «Da ristoratore – prosegue Luongo – posso dire che rispetto a quattro anni fa, quando abbiamo inaugurato nel deserto il nostro baretto (era il luglio del 2016, ndr), è cambiato tutto. La gente si è riappropriata di un pezzo di città e il bilancio non può che essere positivo. Ora aspettiamo l’inaugurazione della passerella in legno lungocanale che darà ancora più vita alla zona e che non capisco come possa essere finita al centro di polemiche (a far discutere è stata la scelta di farla in legno, con presunti rischi legati al suo mantenimento, ndr). Da bagnacavallese mi chiedo come mai il ravennate si diverta tanto a lamentarsi…». Quelli che non si lamentano, sono in questo momento invece gli imprenditori lungo il canale. «Far crescere locali lungo la banchina giova a tutti e per quanto possibile cerchiamo di collaborare: l’altra sera avevo finito i panini e me li hanno prestati i ragazzi dell’S-Club, tanto per intenderci». Cosa manca allora per la completa riqualificazione del quartiere, edifici da recuperare a parte? «Ora dobbiamo fare di tutto per riconquistare l’acqua – conclude Luongo, sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco –. Siamo partiti da terra, ma qui, in darsena, l’obiettivo deve essere far arrivare le barche nel canale, organizzare eventi sul Candiano. Pensa poi alla Molo Street Parade di Rimini e pensa agli spazi che abbiamo qui e a un deejay sul canale…».

DarsenaleA parlare di barche è anche Giovanni Baldini, tra i soci fondatori dell’ultimo arrivato in banchina, il Darsenale, birreria e molto altro. «Sarebbe bello organizzare una rassegna d’estate in collaborazione con i circoli dei lidi: alzare il ponte mobile e fare ormeggiare le barche in darsena, all’inglese. A terra bancarelle e qualche iniziativa dei locali. Ecco, quello che manca oggi alla Darsena è un calendario di eventi». Il bilancio di Baldini non può che essere comunque positivo, nonostante il primo anno di vita del Darsenale sia stato caratterizzato anche dal lockdown. «Siamo ripartiti il 19 maggio senza troppe aspettative e invece devo dire che siamo stati stupiti della risposta del pubblico. Grazie anche agli ampi spazi, la gente ne ha approfittato per vivere la darsena, anche chi forse prima non la frequentava». Il Darsenale al momento è anche l’unico locale a poter vantare una terrazza direttamente sul canale. «La gente apprezza e qui organizzeremo il 23 luglio il nostro primo piccolo evento post lockdown, con la violinista Valeria Magnani. E quindi in generale credo che con la nuova passerella la zona si animerà ancora di più. Ecco perché penso che le istituzioni dovrebbero attrezzare il lungocanale di qualche cestino o posacenere, per evitare di trovare sporca la banchina alla mattina…».

Riparte la carovana di “Spiagge Soul”, per un’estate con la musica dell’anima

Dal 17 luglio decine di artisti live in riva al mare e nelle località della riviera ravennate

Noreda Graves

Sembrava difficile rimettere in moto la carovana. E invece, nonostante tutto, “Spiagge Soul” riparte. Il programma di questa 12esima edizione si sta costruendo giorno dopo giorno ma già adesso prevede una serie di concerti con artisti italiani e internazionali di spessore.

Dal 22 luglio, e con un’anteprima il 17 luglio, i bagni e le piazze torneranno a vibrare della musica dell’anima grazie al festival diffuso organizzato dall’Associazione “Blues Eye” con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, oltre al contributo fondamentale degli operatori privati. Tutti i concerti sono, come da tradizione, a ingresso gratuito.

Si parte dall’anteprima con i Superdownhome, il duo blues che apre ufficialmente il festival venerdì 17 luglio a Marina di Ravenna (al Finisterre Beach), e si prosegue con Bobo Rondelli, cantastorie, attore e performer (mercoledì 22, sempre al Finisterre), che precede un gradito ritorno, quello del musicista statunitense Corey Harris (sabato 25 luglio all’Oasi Beach). Domenica 26 luglio tocca invece a Colonel V., il nuovo progetto del bluesman italiano Paul Venturi che sbarca al Bagno Kuta di Punta Marina, seguito martedì 28 da The Lockdown Blues, la nuova formazione di due musicisti erranti e di lunga esperienza come Don Antonio e Vince Valicelli, di nuovo a Marina di Ravenna e al Finisterre Beach. Poi due giorni al BagnOsteria Tarifa di Porto Corsini con la musica roots americana proposta in versione acustica sia da Max Bernardi & Veronica Sbergia (mercoledì 29) che dal duo formato da Roberto Luti & Elisabetta Maulo, che arrivano da esperienze come Playing for change e Betta Blues Society (giovedì 30). L’ultimo giorno di luglio vede invece le esibizioni di G&The Doctor, ovvero la cantante Gloria Turrini e Mecco Guidi (al Finisterre Beach), e di Giacomo Toni, compositore, pianista e cantante talentuoso e istrionico con la sua 900 Band (al Bacino Pescherecci).

Ma il calendario di Spiagge Soul proseguirà poi per buona parte del mese di agosto con altri grandi ospiti, sempre nella triplice veste di concerti negli stabilimenti balneari, sul palco al Bacino Pescherecci e nella pineta della Madonna del Silenzio. Il tutto, ovviamente, nel rispetto delle normative in materia Covid-19. Già confermato il ritorno della possente voce soul di Noreda Graves, oltre ai concerti inseriti all’interno della Notte Rosa, con una sezione “Pink Soul” del festival dal 3 al 9 agosto, cui si aggiunge la seconda edizione di “A song for Africa”, l’approfondimento di Spiagge Soul dedicato alla musica africana, che vede già in scaletta la Classic Orchestra Afrobeat il 4 agosto e Baba Sissoko il 6 agosto.
Per aggiornamenti sul programma: www.spiaggesoul.it

Nuova ordinanza della Regione: torna l’autocertificazione per le visite in ospedale

 

Coronavirus OspedaleEntro il 7 agosto, in Emilia-Romagna saranno effettuati a carico del Servizio sanitario regionale tamponi naso-faringei per tutti i lavoratori dei comparti della logistica e della lavorazione carni.

Doppio tampone, poi, per chiunque arrivi dai Paesi extra Schengen. Pronta anche una stretta sul rispetto dell’isolamento fiduciario, con la possibilità di attivare soluzioni alternative come gli alberghi nel caso di contesti abitativi inadeguati. E a partire dal 14 luglio, chi visita degenti in ospedale o in strutture residenziali per anziani e persone con disabilità, dovrà presentare una autodichiarazione sul fatto di non essere in quarantena o isolamento fiduciario, e di non essere rientrato da meno di 14 giorni da Paesi soggetti alle limitazioni degli spostamenti.

Con una ordinanza firmata oggi dal presidente Stefano Bonaccini, la Regione interviene per rafforzare il più possibile il controllo e la prevenzione di nuovi contagi da Covid-19 in tutti quegli ambiti che negli ultimi giorni hanno registrato focolai, o rischi di focolai, anche a livello extraregionale.

Focolai nella logistica e nel settore carni

Il Servizio sanitario regionale si farà carico di effettuare entro il 7 agosto il tampone naso-faringeo per tutti i lavoratori della logistica e della lavorazione carni (inclusi anche tutti gli operatori che dipendono da altre aziende in appalto), con particolare riferimento alla macellazione. L’obiettivo è individuare eventuali soggetti asintomatici in quei settori in cui si sono sviluppati di recente focolai di infezione che hanno coinvolto un numero rilevante di lavoratori.

Le Aziende sanitarie applicheranno la misura insieme al rafforzamento della vigilanza sul rispetto delle precauzioni per il contrasto e contenimento del virus, nell’ambito dei tavoli istituzionali territoriali.

Più controlli per chi arriva dai Paesi soggetti a limitazioni
Si intensifica la sorveglianza sanitaria sulle persone che rientrano o arrivano dai Paesi soggetti a limitazioni degli spostamenti (come definiti dal decreto governativo dell’11 giugno), quindi i Paesi extra Ue ed extra Schengen, per i quali è già previsto l’obbligo di segnalazione ai Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti: oltre all’isolamento fiduciario di 14 giorni e alla sorveglianza sanitaria, l’ordinanza regionale introduce l’effettuazione – da parte dei Dipartimenti di sanità pubblica – di un tampone naso-faringeo all’arrivo, da ripetersi dopo sette giorni anche in caso di esito negativo.

Più verifiche sull’isolamento fiduciario
I Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl dovranno rafforzare ogni collaborazione istituzionale, sui luoghi di lavoro o in altri contesti, per garantire l’obbligo di notifica (in caso di rientro in Italia di lavoratori provenienti da Paesi soggetti a limitazioni degli spostamenti) e il conseguente isolamento fiduciario. Inoltre, sono previste più verifiche sull’adeguatezza delle condizioni in cui si svolge l’isolamento fiduciario o la quarantena: nel caso sia necessario (per inadeguatezza dei contesti abitativi o per scarsa attenzione alle norme igienico-sanitarie, comportamentali e di isolamento sociale) le Ausl attivano soluzioni alternative in strutture alberghiere appositamente individuate.

Obbligo di autodichiarazione per le visite in ospedale
L’ordinanza regionale prevede infine che le visite in ospedale ai degenti e in strutture residenziali per anziani e disabili da parte di familiari o altri soggetti, richiedano la presentazione di un’autodichiarazione che attesti di non essere sottoposti al regime della quarantena o dell’isolamento fiduciario, né di essere rientrati da meno di 14 giorni da Paesi extra Ue e/o extra Schengen soggetti alle limitazioni degli spostamenti.

Tre nuovi casi di coronavirus in provincia, sono asintomatici. In regione sono 18

Gli ulteriori contagi sono uomini, uno rientrato dall’estero e gli altri contatti di un malato già noto. In Emilia-Romagna sesto giorno senza decessi

Person In Black Shirt Holding White Plastic Tube 3974140In provincia di Ravenna nell’arco di 24 ore precedente le 12 di oggi, 13 luglio, sono stati accertati tre nuovi casi di positività al coronavirus così che il totale dall’inizio dell’epidemia arriva a 1.087 (di cui oltre 900 già guariti e poco meno di 90 deceduti). I nuovo casi di oggi sono tutti uomini, asintomatici e in isolamento domiciliare. Si tratta di una persona rientrata dall’estero e di due contatti di casi già accertati. In provincia non si sono verificati decessi né nuove guarigioni. Sono, infine, 140 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 28.958 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri, di cui 13 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Per il sesto giorno consecutivo non si registra nessun decesso: il numero totale resta quindi 4.269. I guariti salgono a 23.496 (+5): circa l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.193 (13 in più di ieri).

Tre commercianti di auto ai domiciliari per truffa

Indagine partita nel 2015: i tre accusati sono parenti e avevano un articolato sistema di raggiri verso compratori e venditori

IMG 1100In un caso, anche grazie a titoli di credito scoperti, non hanno pagato al venditore l’intero prezzo pattuito; in un altro caso, quando agivano come venditori, hanno incassato le caparre e le eventuali auto date in permuta, senza poi consegnare il veicolo trattato. Tre commercianti di auto, tutti romeni e parenti, sono agli arresti domiciliari per un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla polizia stradale di Ravenna al termine di un indagine iniziata nel 2015. Secondo gli inquirenti i tre erno specializzati in truffe. L’attività di indagine è consistita nella ricostruzione di tutte le azioni illecita compiute a livello nazionale.

In arrivo il concorso per il riassetto della stazione, «l’ex dogana diventerà viva»

Il sindaco di Ravenna fa il punto sulla riqualificazione della Ravenna sull’acqua: «A breve l’inaugurazione della passerella in legno sulla banchina e proseguiremo con il secondo stralcio. Dopo l’estate il sottopasso. La sfida ora è l’acqua, avanti con i pontili»

ZONA DARSENA E STAZIONE RAVENNALa notizia è probabilmente questa: «A breve uscirà il concorso di progettazione per il riassetto della stazione ferroviaria di Ravenna». Lo dichiara il sindaco Michele de Pascale, con cui facciamo il punto sulla riqualificazione della darsena. Si tratta di un tema, quello del “riassetto della stazione” di cui si parla da almeno un decennio. Ora Comune e Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) sono pronti a fornire le linee guida condivise in un concorso che non dovrebbe però prevedere l’ipotesi spostamento, di cui si era invece discusso in passato, bollata negli anni scorsi da De Pascale come «fantascienza».

Nel concorso rientrerà anche l’ex dogana, ci dice sempre il sindaco, l’unico edificio comunale che si affaccia sul canale, in posizione altamente strategica, all’angolo della testata, ma che oggi ospita desolatamente una sede dei vigili urbani, non proprio il massimo in quanto a rivitalizzazione della zona. Con il concorso e il successivo trasloco della polizia locale (la nuova caserma verrà realizzata nell’ex sede dell’Atm di via delle Industrie, con l’obiettivo dichiarato prima del lockdown di completare il trasferimento entro il 2022), l’ex dogana potrebbe finalmente rinascere. «È uno spazio per noi molto importante – continua De Pascale – che dovrà avere una vocazione sociale, turistica o commerciale, dovrà diventare un luogo di animazione».

ZONA DARSENA E STAZIONE RAVENNALa stessa Rfi è impegnata poi nel cantiere del prolungamento del sottopasso della stazione ferroviaria, (molto) più impegnativo del previsto, quello che garantirà una nuova entrata (e uscita) a due passi dall’acqua, ma che terminerà solo «dopo l’estate», dice De Pascale. Protagonisti in questi mesi nel cantiere anche gli archeologi della Soprintendenza, che ha assicurato a fine lavori il ritorno del sarcofago già presente nel sottopasso (e momentaneamente parcheggiato altrove) e una valorizzazione “a vista” dei reperti ritrovati durante gli scavi. Nel frattempo però è già stata montata una pensilina in testata, che ha fatto storcere il naso a molti (tra cui Alberto Giorgio Cassani, vedi foto e articolo qui sotto)…

Tempi molto più brevi, invece, per la nuova passerella sopraelevata in legno che i tanti frequentatori della zona hanno già potuto ammirare in queste settimane e che sarà aperta al pubblico, ci dicono dal Comune, entro fine mese. «Si tratta di un intervento simbolo per la fruizione della darsena – commenta De Pascale –, per cui avevamo previsto prima dell’emergenza Covid un’inaugurazione con un grande evento, che invece non si potrà naturalmente più organizzare». Si tratta di un primo stralcio di 280 metri, davanti al Darsena Pop Up. Ma il progetto originario (finanziato dallo Stato nell’ambito del cosiddetto Bando Periferie) prevede una lunghezza complessiva di oltre un chilometro e il sindaco (è stato il Comune ad anticipare le risorse in attesa della conferma dei fondi statali) assicura che il secondo stralcio arriverà a breve, se il primo dovesse essere apprezzato, con la possibilità di inserirlo già nel piano investimenti del 2021.

ZONA DARSENA E STAZIONE RAVENNAE a proposito di investimenti, non si può tacere sul più grosso contributo pubblico mai arrivato in darsena, 8 milioni di euro (7 dallo Stato, 1 da Romagna Acque) per il cantiere del nuovo sistema fognario partito in giugno, “intervento fondamentale e propedeutico al risanamento del canale Candiano”, si leggeva nel comunicato di presentazione. «L’essenziale è invisibile agli occhi – commenta il sindaco con una battuta –: si tratta di un investimento fondamentale». Che permetterà anche la nascita di nuove urbanizzazioni. Nuove case affacciate sul canale, in particolare. Progetto, questo, già contestato da Ravenna in Comune, la lista di opposizione a sinistra del Pd in consiglio comunale. «Ho sentito parlare di cementificazione – replica il sindaco – e in darsena credo non sia invece un tema vero, visto che non c’è nulla da cementificare. C’è invece molto da rigenerare e rifunzionalizzare. Sono consapevole che la vocazione residenziale non deve essere certo quella primaria per la nostra darsena e i progetti andati avanti in questi anni vanno infatti in tutt’altra direzione. Però piuttosto che un’area degradata devo dire che la speranza è che nuovi investimenti arrivino, anche dovessero essere case, con l’intenzione comunque di prediligere vocazioni ricettive…».

ZONA DARSENA E STAZIONE RAVENNAIn conclusione, secondo il sindaco ora le sfide per una più completa riqualificazione della Darsena sono due: «La prima è quella di completare la rigenerazione a terra. Attualmente il Poc è scaduto e con la nuova legge regionale ci sono le condizioni favorevoli per investimenti dei privati, essendo un’area considerata di “rigenerazione” le maglie sono un po’ più larghe. Dall’altra parte – continua il sindaco – vogliamo lavorare con decisione sull’acqua. E se qui non si innescherà l’iniziativa privata, ci penserà il Comune a favorire la fruizione di quello che avevamo chiamato “Il mare in piazza”. A partire dalla realizzazione dei pontili già previsti nel Bando Periferie (così come con la seconda parte del progetto Pop Up, vedi p. 8, ndr). Posso garantire che con Autorità Portuale ci metteremo a un tavolo per fare in modo che anche l’acqua sia finalmente vissuta».

In piazza anche a Ravenna contro la legge che rende l’omofobia un reato

Il 15 luglio «in silenzio e con un bavaglio sulla bocca». Secondo i promotori si tratta di un «ddl liberticida»

Coppia Gay 744x445Mercoledì 15 luglio alle 21.30 è in programma in piazza del Popolo a Ravenna una manifestazione per esprimere contrarietà al ddl contro la omotransfobia, altrimenti detto legge Zan dal nome del suo primo firmatario e relatore, il deputato del Partito democratico Alessandro Zan. La legge modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, rispettivamente legge Mancino e Reale, che puniscono i reati e i discorsi d’odio fondati su caratteristiche personali quali la nazionalità, l’origine etnica e la confessione religiosa. La nuova legge punta ad ampliare questo concetto e a individuare come atti discriminatori anche quelli basati “sul genere, orientamento sessuale o identità di genere”.

Secondo i promotori della protesta (a Ravenna in particolare l’associazione San Michele Arcangelo) si tratta di una legge «liberticida», temendo che il nuovo reato possa colpire «tutti coloro che si esprimeranno pubblicamente in modo non allineato al mainstream».

«In caso di approvazione del testo – si legge in una nota dei promotori –, sarà possibile per chi gestisce una palestra vietare, ad un uomo che si “si sente donna”, l’ingresso nello spogliatoio delle donne? Sarà possibile per un genitore chiedere che il figlio non partecipi ad attività scolastiche inerenti temi sensibili sulla sessualità se sono realtà che gravitano nel mondo cosiddetto Lgbt? Sarà ancora possibile per un sacerdote insegnare la visione cristiana del matrimonio? Sarà possibile dire pubblicamente che la pratica dell’utero in affitto è un abominio o dirsi contrari alla legge sulle unioni civili? Per tutte queste domande il ddl sull’omofobia ha una sola risposta, no. Ecco perché scendiamo in piazza. Per la libertà di espressione, per la libertà di educazione, per la libertà di stampa, per la libertà di associazione, per la libertà religiosa».

I promotori della protesta assicurano che scenderanno in piazza «in silenzio, a distanza di due metri l’uno dall’altro, chi leggendo un libro e chi con un bavaglio sulla bocca, a simboleggiare la portata liberticida di questo progetto e la volontà di zittirci. Non risponderemo ad alcuna provocazione poiché siamo in piazza per la libertà di tutti, anche di chi ci contesta e non comprende la portata liberticida di questo testo».

Tutte le piazze in continuo aggiornamento su www.restiamoliberi.it

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