domenica
17 Agosto 2025

Dante, ingresso gratis al museo di Ravenna per i visitatori della mostra di Forlì

Presentata la grande esposizione curata dagli Uffizi di Firenze negli spazi del San Domenico: dal 12 marzo al 4 luglio 2021

I visitatori della grande mostra dedicata a Dante ai musei San Domenico di Forlì nel 2021, organizzata dagli Uffizi di Firenze per settimo centenario della morte del poeta, avranno un biglietto gratuito per l’ingresso al museo dantesco di Ravenna che presto sarà riaperto con l’inaugurazione del nuovo allestimento. L’annuncio è arrivato dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, intervenuto nel capoluogo toscano per la presentazione dell’evento. Entro luglio dovrebbe essere presentato il calendario di appuntamenti ravennati per il settecentenario.

La mostra forlivese, ideata dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, riunirà opere da tutto il mondo dal 12 marzo al 4 luglio 2021. Da Firenze sono attesi affreschi, dipinti, disegni, busti marmorei. Come ad esempio il ritratto di Dante Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, di solito non visibili in Galleria poiché sistemati negli spazi della chiesa di San Pier Scheraggio, non accessibile al pubblico.

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha parlato di opportunità straordinaria data dei 700 anni della scomparsa di  Dante Alighieri: una storia che lega con un filo rosso Firenze, Ravenna e viceversa.

Controlli all’alba nell’ex ostello: le forze dell’ordine trovano persone accampate

La struttura di via Nicolodi è chiusa da tempo, all’interno una situazione di degrado. Occupanti sgomberati, denunce in arrivo

21–09 2018 Lido Di Dante Ponte Baylei
21–09-2018 -ravenna presentazione dante esule 2018 – ostello di ravenna

Alcune persone sono state trovate accampate abusivamente nei locali dell’ex ostello Dante a Ravenna, la struttura in via Nicolodi chiusa da diverso tempo, durante un controllo delle forze di polizia all’alba di oggi, 10 luglio. Secondo quanto si apprende la situazione nello stabile è di evidente degrado.

Gli occupanti sono stati sgomberati e accompagnati ai comandi delle forze di polizia intervenute per l’identificazione. Rischiano denunce per occupazione abusiva, violazione di proprietà privata, danneggiamenti.

Un salotto serale in via Cattaneo per scoprire i legami tra colori dei cibi e salute

In occasione di “Ravenna bella di sera”, tre attività della traversa di via Cavour per due venerdì ospitano una naturopata, la frutta km zero di Coldiretti e lo zafferano di Mandriole

Frutta RomagnaNon ci sono solo shopping e ristorazione ad animare il centro di Ravenna nelle serate estive: per due venerdì, il 10 e il 17 luglio, tre attività commerciali di via Cattaneo – il negozio di abbigliamento Nuvola, l’oreficeria Canestrini e la gastronomia di pesce Bilancino – propongono un momento dedicato all’alimentazione sana come chiave per il benessere.

Nel cuore del centro storico, nel tratto di circa cento metri compreso tra via Cavour e via Morigia, chi passeggia troverà una sorta di vetrina informativa-divulgativa in strada – in uno spazio allestito come se fosse un salotto a cielo aperto con il verde installato dall’Antica Fioreria di via Canneti e l’arredo messo a disposizione da Outdoor di via Maggiore – dove la naturopata e farmacista Lorella Tassinari racconterà la sua ricerca attenta all’associazione tra il colore dei cibi e le caratteristiche della persona.

L’intenzione dei promotori è proprio quella di offrire uno spunto in più a chi frequenta il centro per avvicinarsi a nuove informazioni e al tempo stesso essere una vetrina per professionisti e attività commerciali. Alle serate partecipa anche Coldiretti con assaggi di frutta a km zero dalle aziende di Campagna Amica. Alla fine delle serate i prodotti saranno distribuiti gratuitamente.

Nel secondo appuntamento sarà presente anche Roberta Fiorancini che nella sua azienda Oro rosso del Pereo a Mandriole coltiva e produce zafferano. Si potrà così conoscere la spezia ricavata dal pistillo del fiore con le sue particolari caratteristiche di coltivazione.

Riaprono centri diurni per anziani, servizi riorganizzati per misure di prevenzione

Al fine di garantire il distanziamento, la riprogrammazione deve tenere in considerazione il numero complessivo degli utenti, le dimensioni del centro, l’articolazione degli spazi interni ed esterni

Action Adult Affection Eldery 339620Dall’8 luglio è cominciata la riapertura graduale dei centri diurni per anziani nel comune di Ravenna e la ripresa progressiva delle attività.

L’ordinanza regionale specifica le indicazioni generali per una rimodulazione del servizio in funzione delle misure di prevenzione necessarie e delle specifiche esigenze delle persone anziane e delle loro famiglie, tenendo conto della loro più elevata vulnerabilità al contagio da Covid-19.

Al momento i progetti definiti che indicano le modalità di rimodulazione del servizio e che hanno consentito la conseguente apertura del centro riguardano le strutture Garibaldi, Zalambani, Pallavicini-Baronio e Ghinassi a Piangipane.Si è in attesa di  ricevere quelli relativi ai centri di Russi e Cervia dell’Asp.

Mentre per la struttura Galla Placidia al momento, in ottemperanza delle indicazioni dell’ordinanza regionale, non è possibile valutare una riapertura, poiché il centro non dispone di un accesso autonomo. Le famiglie degli ospiti che facevano riferimento a tale struttura sono state contattate, con un criterio di priorità secondo la singola criticità, per proporre loro un’alternativa di accoglienza negli altri centri disponibili.

«Facciamo un altro cauto passo avanti verso la normalità – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi – rispondendo ad un bisogno del nostro territorio e ripartendo con un servizio importante per la comunità, nell’assoluto rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione del contagio. L’emergenza sanitaria ha colpito ferocemente la popolazione anziana, sia dal punto di vista medico, che dal punto di vista sociale. Il diffondersi del virus ha acuito situazioni già delicate e fragili, mettendo le famiglie in una condizione di grandissima difficoltà. I servizi dei centri diurni in moltissimi casi sono indispensabili; le misure precauzionali e di sicurezza ci mettono nella condizione di dare una risposta più ridotta, dando priorità di accesso alle situazioni di maggiore gravità individuale e fragilità del nucleo familiare, ma siamo fiduciosi di poter dare, passo a passo, una risposta più compiuta a tutte le famiglie».

«A seguito di un confronto sia con gli enti gestori che con l’Ufficio di piano – dichiara Roberta Mazzoni direttrice del distretto Ausl di Ravenna – stiamo lavorando per la realizzazione di progetti che indichino per ogni singolo centro la rimodulazione del servizio. La nostra priorità è offrire una risposta, seppur per il momento parziale, che possa consentire la ripresa del servizio, con la riformulazione dei singoli piani assistenziali e contestualmente offrire una risposta alle famiglie.  Per questo motivo, le assistenti sociali hanno contattato ogni singola famiglia, per valutarne  i bisogni, definire una risposta il più possibile adeguata ad ogni caso e dare informazioni sulle indicazioni per il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza. Ci aspettiamo di aumentare gradualmente l’offerta rispetto alle indicazioni della Regione e all’evoluzione al quadro epidemiologico».

Gli ultras del Ravenna salutano Titta: “Buon viaggio, maestro!”

Uno striscione con un verso di “Tempo delle favole” in cui il cantante ricordava “echi di un passato col Ravenna in serie B”

108048133 2900291893430378 40622650954357852 NAnche gli ultras del Ravenna hanno voluto dare l’ultimo saluto a Giuseppe “Titta” Tittarelli, il cantante ravennate morto l’8 luglio. Circola sui social una fotografia scattata all’esterno dello stadio Benelli, sotto la curva Mero, con uno striscione bianco: “Buon viaggio, maestro!” è l’augurio rivolto al cantante insieme a un verso di una sua canzone: “Dov’è la strada per le nuvole, se il tempo delle favole è finito?”

La canzone è proprio “Tempo delle favole” (il video in fondo alla pagina) e nel testo contiene un riferimento esplicito alla passione di Titta per il calcio e la squadra giallorossa: “Tornano alla mente le emozioni di ricordi di una vita, settimane intere a risparmiare per andare alla partita, echi di un passato in motorino col Ravenna in serie B». Molti tifosi sui social hanno ricordato la presenza di Tittarelli allo stadio in questi anni.

I funerali si terranno domani, 11 luglio.

Amministrative, da Faenza a Ravenna: se il centrodestra non è una vera alternativa

Dopo aver perso le elezioni in provincia nel 2019, ancora non è stato formalizzato il nome del candidato sindaco per la città manfreda. Mentre a Palazzo Merlato volano gli stracci

Berlusconi Meloni Salvini
Gli esponenti del centrodestra a Ravenna alla fine della campagna elettorale per le Regionali

Nemmeno il Covid è riuscito a scalfire il panorama del centrodestra locale. Se il centrosinistra si divide in rivoli, litiga oltremisura per individuare il candidato sindaco in una città come Faenza (del resto vale sempre la pena ricordare che a Cervia l’anno scorso fu perfino richiamato un ex sindaco…), si può star certi che il centrodestra riuscirà a fare peggio (si veda sempre l’esempio di Cervia). E infatti l’anno scorso, in città dove era da tempo in vantaggio, il centrodestra riuscì a perdere dappertutto alle amministrative (eccetto Brisighella) e a poco più di due mesi dalle elezioni per Faenza ha visto sfumare le interessanti candidature “civiche” annunciate e ora potrebbe ripiegare su nomi già noti al mondo della politica, come Gabriele Padovani, che cinque anni fa sfiorò l’impresa ma che a settembre rischia di far passare per nuovo il vicesindaco in carica da dieci anni e candidato del centrosinistra, Massimo Isola (profilo unanimamente stimato ma che certo non può rivendicare l’elemento “novità” a suo vantaggio).

Come si possa arrivare così impreparati a sfide come quelle di città quali Cervia e Faenza non è facilmente comprensibile. Staranno puntando tutto su Ravenna 2021? Ecco, magari. E invece a seguire gli scambi su Facebook e le interviste sulla stampa locale di diversi esponenti sembra un tutti contro tutti o poco ci manca. Con gli stessi protagonisti o quasi di cinque anni fa e in parte dieci. Ma, soprattutto, con la forza più importante, ossia la Lega, che sembra sempre più divisa al suo interno con rappresentanti che spiccano per le posizioni più conservatrici, rivendicano addirittura il modello della famiglia “patriarcale” e dialogano con una forza che si è sempre definita civica come la Pigna (che si è battuta in prima linea in questi anni contro l’amministrazione De Pascale spesso in polemica con parti del centrodestra). La parte più, diciamo, “laica” della Lega, nella persona della capogruppo Samantha Gardin, sembra essere  stata messa in ombra, anche per il non esaltante risultato delle Regionali di gennaio dove ha preso meno preferenze del faentino Andrea Liverani, iper-salviniano.

Intanto Alberto Ancarani di Forza Italia, da sempre catalizzatore di preferenze e punto di equilibrio di quell’area politica, annuncia l’intenzione di non ricandidarsi per il consiglio comunale (ma non di lasciare la politica), mentre Alvaro Ancisi potrebbe meditare di correre da solo. Resta l’incognita di Fratelli d’Italia che dovrebbe avere un ruolo decisamente più importante, visto il mutamento sul fronte nazionale. E in effetti a leggere i veti incrociati di queste ore, forse al centrodestra in generale, non resta che sperare nel piano nazionale che però non ha portato bene né alle scorse Amministrative, né alle Regionali.

Stando così le cose è difficile immaginare che De Pascale, che pure secondo Il Sole 24 ore è in calo di consensi, non abbia già la vittoria in tasca, e al primo turno. E questo non perché qui il Pd sia straordinariamente bravo, ma perché l’opposizione non riesce a essere credibile.

Houston, abbiamo un problema, abbiamo un’opposizione, ma non un’alternativa. E questo non fa bene a nessuno, nemmeno a chi vota convintamente (qualcuno pare ci sia ancora) Pd.

Rilasciata tartaruga in mare dopo le cure: era debilitata a causa della plastica

Si tratta di un esemplare di 17 chili rimessa in forma dagli esperti del centro Cestha

Attachment (41)Era stata catturata involontariamente da una rete di pescatori ed era anche fortemente debilitata, anche perché aveva ingerito plastica: è la storia, purtroppo comune a molti esemplari della sua specie, di una tartaruga marina, salvata e rilasciata in mare dopo le cure del centro di recupero Cestha.

Protagonista un esemplare di quasi 17 chili, ribattezzata Marina Fernanda, tornata in mare questa mattina al largo di Ravenna. La tartaruga era arrivata nel centro Cestha lo scorso inverno: non era in gran forma, aveva espulso diversi frammenti di plastica assieme alle feci. Dopo le cure è tornata in libertà.

Attachment (39)Attualmente i biologi marini romagnoli hanno in cura circa una decina di tartarughe, delle quali tre già pronte a tornare in mare nelle prossime settimane. Da poco Cestha ha inaugurato un centro di primo soccorso a Porto Garibaldi, riconosciuto e autorizzato ufficialmente dal Ministero dell’Ambiente. (Ansa.it)

Covid, nessun nuovo contagio in provincia. Sono 29 i nuovi casi in tutta la regione

 

Ecco il bollettino aggiornato alle 12 di oggi (9 luglio): dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.769 casi di positività, 29 in più rispetto a ieri, di cui 17 persone asintomatiche individuate nell’ambito del contact tracing e dell’attività di screening regionale a seguito di test sierologici.  Dodici i sintomatici (1 a Parma, 1 a Reggio, 1 a Modena, 8 Bologna e 1 a Rimini), per la maggior parte riconducibili a focolai o a casi già noti.

Nessun nuovo decesso in regione: il numero totale resta quindi 4.269.

I nuovi tamponi effettuati sono 5.343, che raggiungono così complessivamente quota 536.432, a cui si aggiungono altri 1.485 test sierologici (per un totale di 167.293).

Le nuove guarigioni sono 34, per un totale di 23.434, l’81,4% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.066 (5 in meno di ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 960, 2 in meno rispetto a ieri, il 90% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 10 (come ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 96 (3 in meno).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.434 (+34 rispetto a ieri): 231 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.203 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.562 a Piacenza (+2), 3.708 a Parma (+8, di cui 1 sintomatico), 5.000 a Reggio Emilia (+1, sintomatico), 3.978 a Modena (+1, sintomatico), 5.015 a Bologna (+16, di cui 8 sintomatici); 404 a Imola (invariato), 1.031 a Ferrara (invariato); 1.080 a Ravenna (invariato), 963 a Forlì (invariato), 813 a Cesena (invariato) e 2.215 a Rimini (+1, sintomatico).

Ravenna, sabato mattina alla camera mortuaria i funerali di Titta

La camera ardente sarà allestita per le visite dal pomeriggio di venerdì

TittaSi terranno alla camera mortuaria di Ravenna sabato 11 luglio alle 11 del mattino i funerali di Giuseppe “Titta” Tittarelli, il noto cantante ravennate morto nella giornata di ieri, 8 luglio, a 51 anni.

La camera ardente sarà invece allestita sempre alla camera mortuaria a partire da domani pomeriggio, 10 luglio.

A questo link il nostro piccolo omaggio al cantante.

Cervia, il Punto di Primo Intervento dell’ospedale torna operativo 24 ore al giorno

A partire da sabato 11 luglio. Il sindaco ringrazia il nuovo direttore dell’Ausl Romagna

Primo Intervento CerviaA partire da sabato 11 luglio l’attività del Punto di Primo Intervento dell’ospedale “San Giorgio” di Cervia, che era stata sospesa nel periodo dell’emergenza Covid come in altre strutture sanitarie, sia per motivi di sicurezza dell’utenza sia per poter destinare tutto il personale possibile alla presa in carico dei pazienti affetti da Coronavirus, riprenderà nell’arco di tutte le ventiquattro ore, con il contributo del Dipartimento di Cure primarie.

L’evolversi positivo dell’infezione aveva già consentito, dal 19 giugno, la riapertura del Punto dalle ore 8 alle 20 ed ora, a partire da sabato prossimo, secondo i protocolli dell’emergenza -urgenza, il servizio sarà operativo con personale medico e infermieristico presente per tutte le ventiquattro ore a disposizione dei cittadini cervesi e di tutti i turisti.

«Questa amministrazione – è il commento del sindaco Massimo Medri – si è impegnata fortemente, come noto, per la riapertura H24 del Pronto Intervento di Cervia. Un riapertura fondamentale per una città turistica come la nostra, ormai da giorni pronta ad ospitare i tanti turisti che stanno giungendo sulla nostra riviera. Ringraziamo l’AUSL Romagna per l’impegno, ci rendiamo conto delle difficoltà affrontate negli scorsi mesi a causa del Covid-19 e ringraziamo il nuovo direttore Tiziano Carradori per l’attenzione subito rivoltaci. Questa riapertura del Pronto Intervento H24 segna un momento importante per questa città, per i suoi cittadini in primis, per i turisti, ma anche perché determina un ritorno alla normalità dei servizi sanitari».

Ora i medici potranno essere assunti anche durante gli ultimi due anni di università

Accordo tra Regione e atenei in Emilia-Romagna. Potranno partecipare a concorsi e firmare contratti a tempo determinato

89229588 10159761704218747 3400939749911822336 NDa una parte la volontà di offrire un inserimento rapido nel mondo del lavoro ai medici specializzandi, che durante l’emergenza Covid hanno dimostrato di essere pronti al servizio in prima linea. Dall’altra, la necessità di dare una risposta al fabbisogno di medici che caratterizza in questo momento il Servizio sanitario.

La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha siglato un accordo con le Università di Parma, Modena-Reggio Emilia, Bologna e Ferrara che sancisce la possibilità di assunzione dei medici specializzandi iscritti al penultimo e all’ultimo anno del corso di specializzazione.

Gli specializzandi potranno quindi partecipare ai concorsi, e per loro è previsto, in caso di esito positivo, un contratto a tempo determinato, durante il quale resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria. Non appena completeranno il loro percorso di studi, il contratto si convertirà a tempo indeterminato

In arrivo anche un’altra importante novità per gli specializzandi: gli incarichi a tempo determinato già affidati per il contrasto all’emergenza Covid-19 potranno essere prorogati fino al 31 dicembre 2020.

«Questi mesi così impegnativi per la nostra sanità sono stati un’occasione di crescita professionale molto importante per i medici specializzandi, che hanno svolto un ruolo fondamentale per tutto il sistema a fianco dei loro colleghi più esperti- spiega l’assessore alla Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Hanno dimostrato sul campo di meritare la possibilità di entrare in maniera rapida e diretta nel mondo del lavoro, perché di bravi medici ce n’è più che mai bisogno».

Ai medici in formazione specialistica assunti verranno affidati incarichi compatibili con le loro competenze, e sempre sotto la supervisione di un medico della struttura. Per loro sono previste 32 ore settimanali di lavoro e formazione pratica, mentre l’Università pianificherà gli orari delle lezioni teoriche, che non dovranno essere lasciate indietro: l’obiettivo è conciliare lavoro e formazione senza prolungare la durata degli studi.

Si aprono poi anche nuove prospettive di mobilità per gli specializzandi e si potrà essere assunti anche se si proviene da un ateneo diverso della Regione. Ad assicurare l’applicazione uniforme dell’accordo in tutta l’Emilia-Romagna sarà l’Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica, l’organismo paritetico Università – Servizio sanitario regionale.

Recuperati i bunker della Seconda guerra mondiale sul lungomare di Milano Marittima

Partite le visite guidate. «Un prezioso patrimonio culturale»

bunker milano marittimaSi è conclusa la fase di recupero del bunker sul Lungomare di Milano Marittima in fondo a via Paganini, testimonianza considerevole dell’archeologia moderna della Seconda guerra mondiale.

Sono tre i bunker tedeschi ritrovati durante i lavori per il nuovo lungomare di Milano Marittima, ora restaurati e visitabili, grazie al lavoro di recupero e ricerca coordinato dall’Associazione CRB 360° con il Comune di Cervia.

Questa operazione fa parte di un progetto partito nel 2019 per valorizzare i bunker cervesi, i manufatti e i materiali della Seconda guerra mondiale come i denti di drago, i pannelli delle piste d’atterraggio canadesi, e altri residuati bellici dell’epoca.

Infatti già da questa estate è possibile prenotare il tour con la guida, che si svolge al sabato mattina, fino ad ottobre, per visitare i bunker e i denti di drago (tutte le informazioni sul sito www.turismo.comuncervia.it)

Queste le loro caratteristiche: un Tobruk, con tunnel e muri molto spessi, fino a oltre un metro. Una torretta molto angusta, poteva ospitare una sola persona; un Regelbau 668 un bunker con funzione informativa, dotato di comando radio. All’interno è conservato un murales con una frase del poeta tedesco Schiller; un altro Tobruk adiacente.

I bunker tedeschi e i denti di drago avevano l’obiettivo di difendere la Linea Gotica del fronte, in particolare dagli assalti via mare. Erano disseminati in un lungo tratto di costa e alcuni sono rimasti interrati per molto tempo. Gli avamposti erano costituiti da fili spinati, campi minati e sbarramenti anticarro chiamati Denti di Drago.

«Questi manufatti – commentano il sindaco e la consigliera Federica Bosi, delegata alle Bellezze e Beni culturali – sono un prezioso patrimonio culturale della nostra storia e per questo era necessario recuperarli. Il valore di questo progetto è da cercare in un’ottica di salvaguardia della nostra identità storica, evitandone l’oblio, e ricordare, anche attraverso le testimonianze materiali, la tragedia della guerra. Il progetto ha l’intento di mettere a sistema veri e propri percorsi storico-didattici per le scuole, ma anche per promuovere quel segmento di turismo culturale interessato alla Seconda guerra mondiale, che sempre più si sta diffondendo. Un ringraziamento particolare all’Associazione CRB 360° per l’impegnativo lavoro di recupero e a Cervia Turismo che organizza gli itinerari».

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