mercoledì
20 Agosto 2025

Ravenna, sabato mattina alla camera mortuaria i funerali di Titta

La camera ardente sarà allestita per le visite dal pomeriggio di venerdì

TittaSi terranno alla camera mortuaria di Ravenna sabato 11 luglio alle 11 del mattino i funerali di Giuseppe “Titta” Tittarelli, il noto cantante ravennate morto nella giornata di ieri, 8 luglio, a 51 anni.

La camera ardente sarà invece allestita sempre alla camera mortuaria a partire da domani pomeriggio, 10 luglio.

A questo link il nostro piccolo omaggio al cantante.

Cervia, il Punto di Primo Intervento dell’ospedale torna operativo 24 ore al giorno

A partire da sabato 11 luglio. Il sindaco ringrazia il nuovo direttore dell’Ausl Romagna

Primo Intervento CerviaA partire da sabato 11 luglio l’attività del Punto di Primo Intervento dell’ospedale “San Giorgio” di Cervia, che era stata sospesa nel periodo dell’emergenza Covid come in altre strutture sanitarie, sia per motivi di sicurezza dell’utenza sia per poter destinare tutto il personale possibile alla presa in carico dei pazienti affetti da Coronavirus, riprenderà nell’arco di tutte le ventiquattro ore, con il contributo del Dipartimento di Cure primarie.

L’evolversi positivo dell’infezione aveva già consentito, dal 19 giugno, la riapertura del Punto dalle ore 8 alle 20 ed ora, a partire da sabato prossimo, secondo i protocolli dell’emergenza -urgenza, il servizio sarà operativo con personale medico e infermieristico presente per tutte le ventiquattro ore a disposizione dei cittadini cervesi e di tutti i turisti.

«Questa amministrazione – è il commento del sindaco Massimo Medri – si è impegnata fortemente, come noto, per la riapertura H24 del Pronto Intervento di Cervia. Un riapertura fondamentale per una città turistica come la nostra, ormai da giorni pronta ad ospitare i tanti turisti che stanno giungendo sulla nostra riviera. Ringraziamo l’AUSL Romagna per l’impegno, ci rendiamo conto delle difficoltà affrontate negli scorsi mesi a causa del Covid-19 e ringraziamo il nuovo direttore Tiziano Carradori per l’attenzione subito rivoltaci. Questa riapertura del Pronto Intervento H24 segna un momento importante per questa città, per i suoi cittadini in primis, per i turisti, ma anche perché determina un ritorno alla normalità dei servizi sanitari».

Ora i medici potranno essere assunti anche durante gli ultimi due anni di università

Accordo tra Regione e atenei in Emilia-Romagna. Potranno partecipare a concorsi e firmare contratti a tempo determinato

89229588 10159761704218747 3400939749911822336 NDa una parte la volontà di offrire un inserimento rapido nel mondo del lavoro ai medici specializzandi, che durante l’emergenza Covid hanno dimostrato di essere pronti al servizio in prima linea. Dall’altra, la necessità di dare una risposta al fabbisogno di medici che caratterizza in questo momento il Servizio sanitario.

La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha siglato un accordo con le Università di Parma, Modena-Reggio Emilia, Bologna e Ferrara che sancisce la possibilità di assunzione dei medici specializzandi iscritti al penultimo e all’ultimo anno del corso di specializzazione.

Gli specializzandi potranno quindi partecipare ai concorsi, e per loro è previsto, in caso di esito positivo, un contratto a tempo determinato, durante il quale resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria. Non appena completeranno il loro percorso di studi, il contratto si convertirà a tempo indeterminato

In arrivo anche un’altra importante novità per gli specializzandi: gli incarichi a tempo determinato già affidati per il contrasto all’emergenza Covid-19 potranno essere prorogati fino al 31 dicembre 2020.

«Questi mesi così impegnativi per la nostra sanità sono stati un’occasione di crescita professionale molto importante per i medici specializzandi, che hanno svolto un ruolo fondamentale per tutto il sistema a fianco dei loro colleghi più esperti- spiega l’assessore alla Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Hanno dimostrato sul campo di meritare la possibilità di entrare in maniera rapida e diretta nel mondo del lavoro, perché di bravi medici ce n’è più che mai bisogno».

Ai medici in formazione specialistica assunti verranno affidati incarichi compatibili con le loro competenze, e sempre sotto la supervisione di un medico della struttura. Per loro sono previste 32 ore settimanali di lavoro e formazione pratica, mentre l’Università pianificherà gli orari delle lezioni teoriche, che non dovranno essere lasciate indietro: l’obiettivo è conciliare lavoro e formazione senza prolungare la durata degli studi.

Si aprono poi anche nuove prospettive di mobilità per gli specializzandi e si potrà essere assunti anche se si proviene da un ateneo diverso della Regione. Ad assicurare l’applicazione uniforme dell’accordo in tutta l’Emilia-Romagna sarà l’Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica, l’organismo paritetico Università – Servizio sanitario regionale.

Recuperati i bunker della Seconda guerra mondiale sul lungomare di Milano Marittima

Partite le visite guidate. «Un prezioso patrimonio culturale»

bunker milano marittimaSi è conclusa la fase di recupero del bunker sul Lungomare di Milano Marittima in fondo a via Paganini, testimonianza considerevole dell’archeologia moderna della Seconda guerra mondiale.

Sono tre i bunker tedeschi ritrovati durante i lavori per il nuovo lungomare di Milano Marittima, ora restaurati e visitabili, grazie al lavoro di recupero e ricerca coordinato dall’Associazione CRB 360° con il Comune di Cervia.

Questa operazione fa parte di un progetto partito nel 2019 per valorizzare i bunker cervesi, i manufatti e i materiali della Seconda guerra mondiale come i denti di drago, i pannelli delle piste d’atterraggio canadesi, e altri residuati bellici dell’epoca.

Infatti già da questa estate è possibile prenotare il tour con la guida, che si svolge al sabato mattina, fino ad ottobre, per visitare i bunker e i denti di drago (tutte le informazioni sul sito www.turismo.comuncervia.it)

Queste le loro caratteristiche: un Tobruk, con tunnel e muri molto spessi, fino a oltre un metro. Una torretta molto angusta, poteva ospitare una sola persona; un Regelbau 668 un bunker con funzione informativa, dotato di comando radio. All’interno è conservato un murales con una frase del poeta tedesco Schiller; un altro Tobruk adiacente.

I bunker tedeschi e i denti di drago avevano l’obiettivo di difendere la Linea Gotica del fronte, in particolare dagli assalti via mare. Erano disseminati in un lungo tratto di costa e alcuni sono rimasti interrati per molto tempo. Gli avamposti erano costituiti da fili spinati, campi minati e sbarramenti anticarro chiamati Denti di Drago.

«Questi manufatti – commentano il sindaco e la consigliera Federica Bosi, delegata alle Bellezze e Beni culturali – sono un prezioso patrimonio culturale della nostra storia e per questo era necessario recuperarli. Il valore di questo progetto è da cercare in un’ottica di salvaguardia della nostra identità storica, evitandone l’oblio, e ricordare, anche attraverso le testimonianze materiali, la tragedia della guerra. Il progetto ha l’intento di mettere a sistema veri e propri percorsi storico-didattici per le scuole, ma anche per promuovere quel segmento di turismo culturale interessato alla Seconda guerra mondiale, che sempre più si sta diffondendo. Un ringraziamento particolare all’Associazione CRB 360° per l’impegnativo lavoro di recupero e a Cervia Turismo che organizza gli itinerari».

Tre locali cervesi sfidano il Maré di Cesenatico nel programma Sky “4 Ristoranti”

Lo chef Alessandro Borghese avvistato in zona con il suo “van dai vetri oscurati”

Alessandro Borghese CerviaÈ stato avvistato in questi giorni a Cervia il “van dai vetri oscurati” di 4 Ristoranti, il celebre programma con lo chef Alessandro Borghese in onda sulla piattaforma Sky.

Come noto ai fan, si tratta di una sfida tra quattro ristoratori della stessa zona che si giudicano a vicenda le loro attività basandosi su quattro parametri: location, servizio, menù e conto.

Secondo quanto scrive il Corriere Romagna, saranno tre i ristoranti cervesi in gara: Cala Zingaro a Milano Marittima, le Officine del Sale in centro a Cervia e il Bagno Fantini. Se la dovranno vedere con un locale di Cesenatico, il Maré.

Ravenna, di fronte alla basilica di San Vitale inaugura una nuova birreria

Si tratta della catena piemontese “iBirrattieri”. Prende il posto del lounge bar Messurga

108852368 105795217873972 8834383835083915854 NHa aperto in questi giorni, ed è già operativa in attesa dell’inaugurazione ufficiale, una nuova birreria di fronte alla basilica di San Vitale, in pieno centro a Ravenna.

Si tratta di un nuovo locale de “iBirrattieri”, catena piemontese che punta sul “made in Italy”, valorizzando micro birrifici artigianali. In menù anche (oltre a vini e bevande) piadine, taglieri, pinse, hamburger.

La birreria ha aperto in via Argentario 19, al posto del ristorante lounge bar Messurga, che ha chiuso i battenti dopo neanche due anni di attività.

A Cotignola per la prima volta in Italia si opera il cuore con un device innovativo

Si tratta del Triclip, utilizzato al Maria Cecilia Hospital. «Abbiamo in programma di trattare un paziente a settimana»

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Giannini e Colombo al lavoro

L’insufficienza tricuspidale è una patologia caratterizzata da un malfunzionamento dell’omonima valvola cardiaca. Tale condizione è associata ad una scarsa qualità di vita e a un quadro clinico complesso. A Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, si opera la tricuspide, per la prima volta in Italia, utilizzando l’innovativa Triclip, una clip che, posizionata in maniera mininvasiva da una vena della gamba, ripara i lembi della valvola. Tale procedura ripristina la normale chiusura della valvola ad ogni battito del cuore, in modo tale da ridurre il grado di insufficienza con notevole beneficio per la salute del paziente.

A condurre il primo intervento il professor Antonio Colombo, coordinatore di Emodinamica e Cardiologia Interventistica di GVM Care & Research – gruppo ospedaliero di cui fa parte Maria Cecilia Hospital – che aveva maturato insieme alla sua équipe una notevole esperienza già durante la fase del trial clinico del device al fine di raccogliere dati sull’efficacia e la sicurezza del nuovo dispositivo e della procedura ad esso legata con l’obiettivo di renderla una pratica diffusa in Europa.

«Il paziente, un uomo di 78 anni, era affetto da una severa insufficienza della valvola tricuspide peggiorata anche a causa della presenza di un cavo del pacemaker, impiantato da anni, che interferiva con il normale funzionamento della valvola – spiega Colombo -. L’intervento chirurgico a cuore aperto risultava ad alto rischio e non era stato preso in considerazione per il fatto che il paziente soffriva di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) di grado severo, una patologia polmonare che aumenta il rischio operatorio».

«Abbiamo avuto la possibilità di essere la prima struttura in Italia ad utilizzare la Triclip, – commenta il dottor Francesco Giannini, coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica Endovascolare presso Maria Cecilia Hospital – e l’intervento rispondeva alle esigenze di mininvasività necessarie per il tipo di paziente. L’impianto di Triclip non comporta infatti nessun taglio chirurgico, si interviene attraverso la vena femorale grazie ad una piccola incisione, e richiede una anestesia generale solo per tollerare l’ecografia transesofagea, necessaria per visualizzare il cuore e guidare il corretto impianto della clip».

L’intervento, durato un’ora e mezza in totale, ha permesso di ridurre l’insufficienza tricuspidale da un grado severo a un grado lieve, con un risultato considerato più che soddisfacente dall’équipe medica. Dopo una degenza post operatoria di due giorni, il paziente è stato dimesso e ha potuto riprendere la sua quotidianità.

«A Maria Cecilia Hospital abbiamo in programma di trattare un paziente ogni settimana – spiega ancora Colombo –, la procedura funziona e i rischi operatori per il paziente sono davvero bassi. Il rischio maggiore sta nel non ottenere un risultato ottimale e, infatti, non tutti i pazienti possono essere dei candidati idonei: il ventricolo destro deve essere ancora in discrete condizioni; inoltre l’insufficienza della valvola tricuspidale è spesso il risultato di altre patologie che devono essere state corrette in precedenza o correggibili».

A Maria Cecilia Hospital vengono eseguiti ogni anno oltre 900 interventi sulle valvole cardiache e altri interventi maggiori cardiotoracici, e di questi sono quasi 50 i pazienti trattati per patologie cardiache congenite valvolari.

Lutto nel mondo della musica ravennate, è morto Titta. Aveva 51 anni

Ritrovato senza vita nella propria abitazione di Piangipane. Sarebbe stato un gesto volontario. Era amato da generazioni di ravennati

TittaLutto nel mondo della musica ravennate. È morto a 51 anni Giuseppe Tittarelli, in arte Titta, conosciuto anche come “Il dottore dell’amore”. La sua fama è legata in particolare alla band di rock demenziale degli anni novanta, Le Fecce Tricolori, di cui era cantante e con cui si era fatto conoscere anche al di fuori dei confini provinciali.

Ma Titta era soprattutto un mito di provincia, venerato a Ravenna come una vera rockstar da chi è cresciuto con i suoi tormentoni. Tantissimi i messaggi di cordoglio dei suoi fan in queste ore sui social.

Negli ultimi anni, dopo la carriera solista, aveva fatto parlare di sé anche per il tumore, che aveva però sconfitto, tornando ad esibirsi prima del lockdown.

La morte, come ci viene confermato da nostre fonti, sarebbe da ricondurre a un gesto volontario. Il corpo è stato ritrovato nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio nei pressi della sua abitazione di Piangipane, dove viveva da solo.

Coronavirus, un nuovo contagio a Ravenna. Asintomatico e già in isolamento

In tutta la regione i casi delle ultime 24 ore sono 49. Nessun decesso in Emilia-Romagna

Tampone Covid 19Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna (alle 12 di oggi, 8 luglio) si sono registrati 28.755 casi di positività, 49 in più rispetto a ieri, di cui 36 persone asintomatiche individuate nell’ambito del contact tracing e dell’attività di screening regionale a seguito di test sierologici.

Dei 49 casi, 40 interessano le province di Parma, Bologna e la Romagna. In particolare, su 13 nuovi positivi riscontrati in provincia di Parma – tutti asintomatici e in isolamento domiciliare – 9 fanno riferimento a lavoratori impiegati in attività produttive della Bassa parmense, entrati in contatto con i casi positivi relativi al focolaio in un’azienda cooperativa con sede legale in Lombardia, in provincia di Mantova.

Sono invece 16 i casi nel Bolognese, di cui 9 asintomatici. Complessivamente, sono 12 i casi riferibili a focolai già noti e sotto controllo.

In Romagna i nuovi casi sono 11 di cui 7 nel Riminese. Sono 8 gli asintomaticie5 interessano cittadini di Bangladesh e Senegal rientrati dall’estero e subito rintracciati.

Nessun nuovo decesso in Emilia-Romagna: il numero totale resta quindi 4.269.

I nuovi tamponi effettuati sono 4.877, che raggiungono così complessivamente quota 531.089, a cui si aggiungono altri 1.611 test sierologici.

Le nuove guarigioni sono 38 per un totale di 23.415, l’81,4% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.071 (+ 11 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 962, 10 in più rispetto a ieri, 89,8% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 10 (come ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 99 (+1).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.415 (+38 rispetto a ieri): 238 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.177 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.560 a Piacenza (+3), 3.700 a Parma (+13), 5.015 a Reggio Emilia (+3, di cui 2 sintomatici), 3.977 a Modena (+3, di cui 1 sintomatico), 4.999 a Bologna (+16, di cui 7 sintomatici); 404 a Imola (invariato), 1.031 a Ferrara (invariato); 1.080 a Ravenna (+1, un nuovo asintomatico, già in isolamento, rientrato dall’estero), 963 a Forlì (invariato), 812 a Cesena (+3) e 2.214 a Rimini (+7, di cui 3 sintomatici).

Hera fa lezione in piazza Costa per insegnare a usare l’isola ecologica interrata

Errori di conferimento hanno causato il blocco dell’infrastruttura per diverse volte nell’ultimo periodo causando l’accumulo di immondizia a terra. Un informatore aiuterà gli utenti

20200707 Info Point Hera Piazza Costa A Ravenna (orizz)I fatti dicono che i cittadini non sanno ancora usare l’isola ecologica interrata in piazza Andrea Costa in centro a Ravenna – frequenti i blocchi dovuti a errori di conferimento della spazzatura – e così Hera fa lezione in strada. Fino a sabato 11 luglio un informatore ambientale incaricato dalla multiutility presidierà l’isola ecologica interrata per spiegare ai cittadini come fare la raccolta differenziata e come conferire correttamente i rifiuti. L’informatore aiuterà tutte le utenze e le attività a seguire le semplici regole per differenziare e conferire i rifiuti come rispettare il limite massimo di volume dei sacchetti, sminuzzare la carta e il cartone o svuotare da residui liquidi i contenitori di plastica e vetro prima del conferimento.

L’iniziativa arriva dopo che, dall’1 al 3 luglio, alle utenze dell’area limitrofa era stata recapitata una lettera informativa, che spiega più nel dettaglio come fare la raccolta differenziata e utilizzare correttamente l’infrastruttura, che da dicembre scorso è nuovamente in funzione (una volta completato il cantiere del mercato coperto).

«L’isola ecologica interrata – scrive Hera – ha sostituito i cassonetti al servizio del centro, costituisce per la città di Ravenna una soluzione di minore impatto visivo per supportare i cittadini e le attività del centro a svolgere una corretta raccolta differenziata. Tale soluzione è stata promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con Hera con l’obiettivo di aumentare la separazione dei rifiuti e recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, che sono risorse preziose per l’ambiente. Qui è possibile effettuare in un unico luogo la raccolta separata di: plastica, vetro e lattine, carta e cartone, organico e indifferenziato. Per le attività del centro di Ravenna è attualmente previsto anche un servizio di raccolta porta a porta dedicato al cartone, per evitare sovraccarichi dell’isola ecologica interrata».

Lockdown, contributi a fondo perduto: pagati 18 milioni di euro per 5.500 domande

I dati provinciali: dopo venti giorni dall’apertura del canale, nel Ravennate presentate oltre ottomila domande. C’è tempo fino al 24 agosto

DSC 5039Dopo venti giorni dall’apertura del canale per le richieste, sono oltre ottomila in provincia di Ravena le domande di accesso al contributo a fondo perduto previsto dal Dl Rilancio a favore di imprese e partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown. Più di 5.500 domande sono state evase e le somme già accreditate dall’Agenzia delle Entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani, per un totale di 18 milioni di euro erogati.

In Emilia-Romagna sono stati quasi 93mila i soggetti che hanno presentato domanda: 49.300 sono contribuenti persone fisiche, mentre 43.586 persone non fisiche. La maggior parte delle istanze presentate fanno capo alla provincia di Bologna con 20.147 richieste e un contributo erogato pari a 50 milioni di euro. Seguono poi le province di Modena, con 15.941 domande e 40 milioni di euro, Rimini e Reggio Emilia, rispettivamente con 10.131 e 10.082 istanze presentate e contributi erogati pari a 23 milioni di euro per provincia, Forlì-Cesena (8.614 e 18,5 milioni), Parma (7.671 e 19 milioni), Ferrara (7.435 e 14,5 milioni) e Piacenza (5.883 e 12,5 milioni).

Il contributo è senza alcun obbligo di restituzione. La domanda, infatti, può essere presentata fino al 24 agosto. Per predisporre etrasmettere l’istanza, si può usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline o una specifica procedura web nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente può anche avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.

In particolare il contributo spetta ai titolari di partita Iva, esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro e a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo è pari al 20 percento del calo del fatturato di aprile se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400mila euro; al 15 percento, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400mila euro ma non un milione di euro; al 10 percento, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano 5 milioni di euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Nuova telecamera al semaforo della San Vitale. Da 10 mesi in media 4 multe al giorno

Sanzioni da 167 euro e 6 punti dalla patente: il Comune decide di migliorare gli strumenti di controllo per la sicurezza stradale

Incrocio San Vitale Boncellino Di Vittorio 1In dieci mesi ha fatto una media di quasi quattro multe al giorno ad automobilisti che bruciavano il semaforo rosso e ora a Bagnacavallo all’incrocio tra la via San Vitale e le vie Boncellino e Di Vittorio arriva un ulteriore dispositivo per migliorare il controllo dei veicoli in transito. I nuovi rilevatori, grazie a una tecnologia particolarmente evoluta, riprendono la panoramica dell’intersezione consentendo di individuare in ogni loro fase le infrazioni del passaggio irregolare dei veicoli nelle diverse direzioni. Funzionano senza l’ausilio di flash e sono in grado di rilevare tutti i veicoli in transito. Saranno in funzione dalla mezzanotte del 12 luglio.

Dall’1 agosto 2019 al 30 giugno 2020 sono state 1095 le violazioni all’articolo 146 del Codice della Strada rilevate dall’impianto Redvolution. In considerazione di questo significativo dato, spiega il sindaco Eleonora Proni, «l’amministrazione comunale, per tutelare la sicurezza della circolazione, ha deciso di incrementare ulteriormente il controllo dei semafori dell’incrocio, trattandosi di un’arteria stradale caratterizzata da un traffico particolarmente intenso».

Il Codice della Strada è particolarmente severo in caso di violazione per passaggio con il rosso e prevede una sanzione amministrativa pecuniaria di 167 euro, con decurtazione di sei punti dalla patente. In caso di seconda violazione nel biennio scatta anche la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

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