giovedì
21 Agosto 2025

Ravenna, nuova rassegna di concerti in centro, nella piazza del mercato coperto

In collaborazione con il Costa Cafè (e anche Spiagge Soul). Con aperitivo e cena

Mercato CopertoParte sabato 4 luglio una nuova rassegna di concerti in centro storico a Ravenna.

L’appuntamento, per la prima volta, sarà in piazza Andrea Costa, quella che si affaccia sul nuovo mercato coperto, che organizza la rassegna insieme al Costa Cafè.

Le serate si svilupperanno all’aperto con aperitivo con dj dalle 18 e cena con concerto dalle 21. Concerto che, per rispettare le norme anti Covid, sarà fruibile esclusivamente seduti ai tavoli, per cui è consigliata ovviamente la prenotazione.

Si parte il 4 luglio con la cantante emiliana Lisa Manara, per poi proseguire il 9, 14, 21 e 28 luglio con altri artisti della zona, rispettivamente Sara Zaccarelli, Gloria Turrini, King Frisco, Hernandez & Sampedro. In collaborazione anche con Spiagge Soul.

Nell’anno dell’avvio delle celebrazioni dantesche il festival Dante 2021 non si farà

Problemi organizzativi legati al Covid ma non solo. «Ma nel 2021 sarà indimenticabile…»

Dante 2021Il Festival Dante 2021, la manifestazione promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e nata dieci anni fa per promuovere le celebrazioni del settimo centenario della morte del Sommo Poeta, quest’anno che le celebrazioni avrebbero dovuto iniziare, non si farà.

L’annuncio, a sorpresa, arriva dal presidente della Fondazione, Ernesto Giuseppe Alfieri, intervistato dal Carlino Ravenna in edicola oggi, 2 luglio.

Il motivo è legato alle difficoltà organizzative causate dall’emergenza Covid, che però non stanno bloccando altri eventi similari che sono ripartiti in questi giorni, a Ravenna come nel resto del Paese. E infatti tra le cause, dice Alfieri, ci sarebbe anche l’impossibilità di utilizzare i chiostri francescani per i lavori di riqualificazione del museo dantesco.

L’appuntamento è quindi rinviato al 2021, «e sarà indimenticabile», dice Alfieri. Certo resta la beffa di non avere il festival questo settembre, quando da Ravenna dovranno comunque partire le celebrazioni del 700esimo anniversario della morte di Dante.

Operata al femore a 104 anni, ha già ripreso a camminare

«Un record per l’ospedale di Faenza». La donna, lughese, sottoposta a intervento chirurgico dopo un incidente domestico

Anziana DeambulatoreOperata al femore a 104 anni, in meno di due settimane è già tornata in piedi e ha iniziato a fare i primi passi.

«Un vero record, almeno per il nostro ospedale», commenta parlando con l’Ansa Andrea Taroni, direttore del reparto di ortopedia di Faenza che ha seguito l’intervento e il decorso dell’anziana paziente.

La donna, classe 1916, residente nella zona di Lugo, è stata operata sabato 21 giugno per una frattura causata da un incidente domestico.

Si è in breve tempo ripresa, ha cominciato la fisioterapia e ha già mosso i primi passi. (Ansa.it)

Covid, nessun nuovo caso e nessun decesso nelle ultime 24ore in provincia di Ravenna

Sono 16 invece i contagiati e 4 i nuovi decessi in Emilia-Romagna

Tampone Covid 19Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati alle 12 di oggi (1 luglio) 28.508 casi di positività, 16 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I nuovi tamponi effettuati sono 3.882, che raggiungono così complessivamente quota 499.426, a cui si aggiungono altri 1.397 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 20 per un totale di 23.242, l’81,5% dei contagiati da inizio crisi. Scendono i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.002 (8 in meno rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 888, 2  in meno rispetto a ieri, l’88,6% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono  scesi a 10 (-2), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 104 (-4).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.242 (+20): 241 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.001 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Si registrano 4 nuovi decessi: un uomo e tre donne. In particolare si tratta di 3 decessi nella provincia di Bologna e 1 in quella di Rimini.  Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.264.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.953 a Modena (+3, di cui 2 asintomatici),  4.913 a Bologna (+8, quasi tutti riconducibili a focolai sotto controllo. Di questi 2 sono asintomatici); 1.029 a Ferrara (+4, tutti asintomatici); 2.196 a Rimini (+1, asintomatico).

Invariati i casi di positività a Piacenza: 4.546; Parma: 3.656; Reggio Emilia: 5.003; Imola: 404; Ravenna: 1.050; Forlì: 959; Cesena: 799

Marchesi non sarà il candidato sindaco del centrodestra: «Resto giornalista»

Il volto noto delle emittenti locali era stato avvicinato dall’opposizione per la corsa contro Massimo Isola

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Maurizio Marchesi

Il giornalista Maurizio Marchesi, 51enne volto noto delle emittenti televisive locali, non sarà il candidato sindaco del centrodestra a Faenza, la sua città, come invece si era vociferato. È stato lo stesso Marchesi, con una lettera aperta, a mettere fine alle voci riconoscendo che ci sono stati contatti dopo l’interessamento mostrato dalle forze politiche ma di voler continuare a fare il giornalista.

«Il passo della candidatura a sindaco della mia città mi stimola, mi emoziona e mi dà energia, in molti in queste ore mi stanno chiamando affinché vada avanti, ma in questo momento preferisco il mio lavoro. Ringrazio chi mi ha cercato, mi spiace deluderli, ma torno al mio lavoro».

A seguire il testo integrale della lettera firmata da Marchesi:

Nel 1993 (da una felice intuizione dell’allora direttore Gaetano Foggetti), nasce a Tele1 la trasmissione televisiva “Il Sindaco Risponde”. Era Sindaco di Faenza Nerio Tura. La trasmissione fu affidata e condotta, per i primi mesi in alternanza da Gabriele Garavini e dal sottoscritto, poi l’anno successivo con il nuovo Sindaco, Enrico De Giovanni, fu affidata a me che la condussi stabilmente fino al 2015. Un giorno Enrico De Giovanni rilasciò un’intervista ad un giornale locale dicendo che i giornalisti faentini non erano professionali e preparati (i termini esatti non li ricordo, ma i concetti erano questi). Rimasi amareggiato in quanto anch’io, nel mio piccolo, facevo e faccio parte di questo gruppo. Alla sera prima della diretta televisiva gli chiesi spiegazioni e mi ricordò semplicemente alcune delle regole e dei doveri del giornalista: “…rispetto della verità con maggiore accuratezza possibile e verifica delle fonti”. Ho sempre cercato la verità, la verifica delle fonti ed ho sempre messo il rispetto delle persone davanti al possibile scoop giornalistico.

Sono un uomo libero, moderato, civico, senza distintivo e senza bandiera e penso di averlo dimostrato negli anni, nelle tante interviste e trasmissioni televisive. Dopo essermi ritrovato con foto nel giornale, mentre ero in vacanza al mare con la famiglia, senza nemmeno una telefonata, da più parti politiche (praticamente da tutti) sono stato contattato per sondare la mia disponibilità a fare il candidato Sindaco per la mia città, Faenza.

Amo Faenza, la sua anima culturale da piccola Atene di Romagna, il Palio, il buon vivere, il verde, gli eventi, le attività economiche, i grandi team mondiali, lo sport, la piazza. Amo Faenza e ho rinunciato ad opportunità lavorative con relativa crescita professionale per restare a Faenza.

Da anni vivo del mio lavoro e non di politica con la quale ho sempre dialogato a 360 gradi e, lo ripeto, non ho mai avuto una tessera in tasca. Chi crede che abbia un’etichetta, che eravamo ai dettagli, sbaglia.

Se ho atteso prima di scrivere e parlare (premesso che ho risposto a tutti coloro che mi hanno chiamato e ringrazio particolarmente per lo stile Filippo Donati) è sostanzialmente per due motivi. Innanzitutto ero fuori città con la famiglia e gli ultimi giorni di mare li ho passati al telefono trascurando i miei familiari. Secondo motivo e naturalmente fondamentale, nel rispetto delle persone che hanno fatto il mio nome, dovevo, da buon giornalista, comprendere cosa era vero ed era opportuno almeno un incontro. La richiesta di candidatura è arrivata da una forte componente civica e solo per questo motivo, con un passo indietro dei partiti e con piena autonomia della lista civica del Sindaco ho accettato il confronto.

Ho ascoltato, ho riflettuto. Ho incontrato e parlato con molte persone.

Credo che la città abbia bisogno di nuova spinta propulsiva che sappia andare oltre alla gestione economica dei conti, un progetto per il futuro che possa dare opportunità ai giovani e che possa offrire lavoro e ricollocazione a tutti. Penso che siano importanti i programmi politici (di cui ancora non ho sentito parlare) e che serva anche una “visione” della città del futuro.

La “bellitudine” come diceva un amico qualche giorno fa, è l’attitudine ad essere bello. Mi sono documentato online, la “bellitudine” è semplicemente cura delle cose, dei dettagli, delle proporzioni, amore delle persone, in sintesi rispetto. Dal rispetto non può che nascere qualcosa di bello, non può essere altrimenti. Faenza è bella, ma ha anche un’attitudine ad esserlo. Diamogli una ulteriore progettazione che possa essere la guida della Romagna, ne ha le potenzialità.

Mettiamo al centro la famiglia, l’etica, il rispetto della nostra terra. Ripartiamo da un nuovo umanesimo, come scrive Mons. Mario Toso, per vincere le sfide globali serve una vera trasformazione che parta dalle fondamenta.

Amo Faenza, ma amo anche il mio lavoro.

Questa sera iniziano le registrazioni della trasmissione “Salotto al Caminetto” e a breve arriveranno notizie sugli ospiti di questa settimana che sono straordinari protagonisti dello sport, della medicina, e dell’industria. Nelle prossime settimane non nego che vi saranno anche leaders politici.

Il passo della candidatura a Sindaco della mia città mi stimola, mi emoziona e mi dà energia, in molti in queste ore mi stanno chiamando affinché vada avanti, ma in questo momento preferisco il mio lavoro.

Ringrazio chi mi ha cercato, mi spiace deluderli, ma torno al mio lavoro.

Conosco i candidati in campo e quelli che scenderanno. Sono meritevoli della mia stima e auspico che siano autonomi nelle loro scelte e che sappiano ristabilire in città due parole per le quali mi sarei battuto: meritocrazia e competenza in tutti gli ambiti. Chiedo che mantengano viva la passione e il Servizio per la politica. Che siano inclusivi e non divisivi, che abbiano a cuore Faenza e non il loro ruolo di presunto e temporaneo potere.

Conosco Massimo da sempre, conosco Paolo, ho conosciuto Roberto e sicuramente conoscerò il candidato del centro destra. A tutti auguro buona fortuna per il bene della nostra città.

Voglio ringraziare per la pazienza e la professionalità gli editori, i direttori e i colleghi delle testate per cui lavoro (Ravenna e Faenza WEBTV e DI.TV), l’Associazione Italiana Arbitri – Sezione di Faenza (che presiedo e che è e deve essere apolitica) e tutti i miei clienti che non mi hanno trovato disponibile in questi giorni.

Voglio ringraziare anche tutti i cittadini e gli amici che mi hanno dato il loro sostegno, e saluto anche i classici “leoni da tastiera” (chiamate prima di scrivere!).

Torno al mio lavoro con l’imparzialità e la libertà di sempre.

Grazie a tutti.

Cliente 80enne non paga, prostituta trans chiama i vigili: 400 euro di multa a testa

La lucciola era in auto con l’anziano in viale Vespucci e dal finestrino si è rivolta a una pattuglia della polizia locale

Multa Prostituta
Controlli anti prostituzione a Lido di Classe

Il cliente ottantenne non voleva pagarle la prestazione e così la prostituta transessuale ha chiesto l’intervento dei vigili urbani: il risultato è stata una sanzione da 400 euro per entrambi. È successo nei giorni scorsi a Lido di Classe, durante i controlli antiprostituzione svolti dalla polizia locale di Ravenna.

La trans, seduta al lato passeggero di un’autovettura, ha chiesto aiuto,attraverso il finestrino a una pattuglia intenta a eseguire controlli in viale Vespucci. Inoltre, poiché gravata da foglio di via obbligatorio emesso dal questore e divieto di ritorno nel territorio del comune di Ravenna, la prostituta è stata anche denunciata all’autorità giudiziaria.

A 15 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza finalizzata al contrasto dei pericoli causati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via, al 30 giugno sono otto le violazioni contestate (due clienti e sei persone che si prostituivano). Le violazioni sono state accertate, oltre che nella località di Lido di Classe, lungo la statale 16 e via Romea Sud e nella zona compresa tra Savio e Fosso Ghiaia. Tre delle sei persone che si prostituivano sono state anche denunciate a piede libero per inosservanza del foglio di via obbligatorio emesso dal questore di Ravenna.

Quasi 400 persone per la “prima” della nuova arena al museo Classis

Ingressi diversificati e rilevazione della temperatura all’ingresso: «Totale sicurezza»

Ieri sera (30 giugno), con l’apertura della quarantasettesima edizione del Ravenna Jazz e il concerto-evento dell’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, che ha visto protagonisti Paolo Fresu e Petra Magoni, nella suggestiva cornice del parco antistante il Museo Classis Ravenna è stata inaugurata la rassegna estiva “Classe al chiaro di luna”.

Le quasi 400 le persone che hanno preso parte all’evento hanno potuto riassaporare la normalità di una tipica serata d’estate, rilassandosi e divertendosi all’aperto.

Grazie alle misure anti-Covid adottate, ingressi diversificati e scaglionati in base all’orario di ingresso, rilevazione della temperatura da parte della Croce Rossa Italiana e il supporto del Comitato Cittadino di Classe, «l’evento si è svolto nella più totale sicurezza», scrivono gli organizzatori dell’arena, vera novità dell’estate ravennate.

Per scoprire il programma completo: www.classealchiarodiluna.it. Info: 328 4815973,

Bere molto, evitare il caffè: i consigli dell’Ausl contro le ondate di calore

Avviato un monitoraggio sulla popolazione a rischio. Recapiti telefonici per chi necessita di informazioni

È attivo anche quest’anno il “Piano Caldo” dell’Ausl Romagna, in collaborazione con gli Enti Locali e il mondo del volontariato, a sostegno soprattutto delle persone anziane e in situazioni di fragilità.

In linea con quanto previsto dalla Regione Emilia-Romagna, le principali azioni previste, e già attivate a cura dei Distretti dell’Ausl, contemplano in primis uno stretto raccordo, oltre che con gli Enti Locali e con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit (tra cui la Protezione Civile, la Caritas, e altre presenti nei vari territori), per rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci.

È inoltre prevista la condivisione con i centri sociali, le strutture di accoglienza di anziani e soggetti fragili, pubbliche e private, di piani di monitoraggio per il benessere degli ospiti ed eventuali misure per accrescerlo. Questi stessi soggetti, così come altri enti del pubblico o del privato sociale, nelle varie realtà, attiveranno iniziative, appositamente promosse, per facilitare ed eventualmente accogliere gli anziani in momenti di disagio climatico particolarmente forte, sempre in un ambito di sicurezza legata alla situazione dell’infezione da Covid 19.

Sono state inoltre predisposte delle azioni di monitoraggio attivo sulla popolazione a rischio. Sono infatti disponibili, per ogni territorio, mappe, costruite ed aggiornate grazie alla collaborazione con le Istituzioni e in particolare coi Medici di Famiglia, degli utenti fragili, in particolare le fasce di persone molto anziane, che vivono sole o con reti parentali e – o di vicinato assenti o molto deboli, e quindi maggiormente a rischio. Qualora gli operatori riscontrino situazioni in cui si renda necessario un intervento di natura sanitaria o sociale, attivano il soggetto titolato a risolvere la criticità (Protezione Civile, Ospedali, Assistenza Domiciliare, Enti Locali, Volontariato…), sempre nell’ottica della collaborazione in rete tra tutti i soggetti che partecipano al piano. Quest’anno all’aggiornamento di tali mappe hanno contribuito anche la Usca, attivate in occasione dell’emergenza Covid, e sono state aggiunte anche le situazioni di fragilità individuate a seguito delle telefonate effettuate ad anziani, in occasione, appunto, del covid.

Sempre nei vari territori sono stati inoltre attivati recapiti telefonici e mail dedicate, per chiunque voglia chiedere informazioni o suggerimenti sul caldo, o anche richieste di intervento. Nel Ravennate sono i seguenti:

Ravenna: Servizio Assistenza Anziani e Disabili Adulti telefono 0544/286889

Lugo: Servizio Assistenza Anziani telefono 0545/213441 o 0545/38283

Faenza: Servizio Assistenza Anziani e Disabili Adulti telefono 0546/691852

Riminese: mail: emergenzacaldo@coopcad.it

Nucleo Fragilità telefono: 0541/1490572

Consigli pratici

Tra le fasce di popolazione che maggiormente possono risentire delle ondate di caldo vi sono anziani e bambini. I bambini, ad esempio, hanno una superficie corporea maggiore a confronto del volume, rispetto agli adulti e hanno una temperatura di base più alta. E’ bene perciò che i genitori prestino la massima attenzione ai propri figli, poiché i bambini sudano meno degli adulti, e quando hanno caldo hanno più difficoltà ad esprimerlo, specialmente se molto piccoli. Anche per loro è raccomandata un’idratazione adeguata, possibilmente con acqua e non con succhi di frutta o bibite gassate o contenenti caffeina, e non troppo fredda, e un abbigliamento adatto e con capi leggeri e di fibre naturali.

Per quanto riguarda gli anziani, anch’essi devono seguire una corretta alimentazione e idratazione, ed in questo caso sono i figli o altri parenti più giovani a dover aumentare l’attenzione. Certo vanno privilegiati i cibi leggeri, ma bisogna cercare di combattere la tendenza, che in alcuni anziani si presenta, di mangiare troppo poco quando arriva il caldo. Assai importante bere molto e spesso. Quanto all’aria condizionata, meglio non utilizzarla a temperature troppo basse.

Particolare attenzione dovranno averla anche le persone cardiopatiche, diabetiche (specialmente se insulinodipendenti) e con problemi respiratori, nel seguire i suggerimenti legati al caldo.

Come limitare il disagio
Bere molto e spesso (fino a due litri d’acqua al giorno) anche quando non si ha sete.
Mangiare molta frutta e verdura; fare pasti leggeri.
Vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali.
Nelle ore più calde usare tende o chiudere le imposte.
Fare bagni o docce con acqua tiepida.
Stare il più possibile con altre persone.
Passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata.
Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.
Pulire i filtri dei condizionatori periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25/27 gradi, e comunque non troppo bassa rispetto a quella esterna.
Se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l’assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/ farmaco o sole/farmaco.

Cosa non fare
Evitare di bere bibite gassate e contenenti zuccheri.
Evitare di bere alcolici e caffè.
Evitare di consumare cibi troppo caldi.
Limitare l’uso del forno e dei fornelli.
Evitare, per quanto possibile, di uscire tra le 12 e le 17.
Evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d’aria.
Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
Ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e degli analoghi presidi per gli anziani.

Calcio, Ravenna in serie D, la rabbia dei tifosi. Il presidente: «Ora riflessione»

Brunelli: «Sono stati commessi degli errori. Ma è solo un incidente di percorso che non vanificherà anni di lavoro»

Ravenna PlayoutGiocatori e società contestati dai tifosi, sui social e anche di persona, ieri sera, al termine della partita che ha sancito la retrocessione in serie D del Ravenna Fc. Tre anni dopo il ritorno nei professionisti del calcio, al termine di una stagione surreale, caratterizzata dalla sospensione del campionato a causa del coronavirus, con una classifica “cristallizzata” che ha visto il Ravenna chiudere al quintultimo posto. Ossia play-out contro la penultima, il Fano, che in una doppia gara a porte chiuse ha di fatto vinto 3-0.

Il diesse Sabbadini e alcuni calciatori, all’uscita dagli spogliatoi, hanno chiesto scusa ai tifosi presenti.

«La situazione – è il commento invece del presidente Alessandro Brunelli – era compromessa da sabato (dopo la partita persa a Fano 2-0, ndr) e devo dare credito all’allenatore Claudio Treggia (chiamato a sostituire l’esonerato Luciano Foschi, ndr) che in poche ore ha saputo dare alla squadra la mentalità giusta per provarci. Stavamo disputando un buon primo tempo ma l’ennesima disattenzione difensiva ha reso l’impresa impossibile (la partita è poi terminata 1-0 per il Fano, ndr). Questa giornata è lo specchio di tutta una stagione nata non nel migliore dei modi».

Il Ravenna Fc, in una nota inviata alla stampa, coglie l’occasione per ringraziare tutti, dai tifosi «a tutte le componenti istituzionali di questa città per il sostegno accordatoci ma anche per le critiche costruttive che sempre costituiscono spunti di crescita».

I prossimi giorni saranno dedicati a una riflessione approfondita sugli eventi degli ultimi mesi. «È però indubbio e anche doveroso ammettere – continua Brunelli –, che sono stati commessi degli errori. Nessuna componente di questa società può esimersi dal riconoscere una specifica responsabilità, per un esito tanto negativo. Ma fare errori, in un mondo competitivo e spesso deregolato come quello del calcio, fa parte della quotidianità. Ne abbiamo commessi anche in passato, la differenza è che in passato ci era stata data la possibilità di rimediarli sul campo. In questa stagione unica e priva di logica, ogni sbaglio è stato pagato con gli interessi. E soprattutto non abbiamo potuto provare sul campo che meritavamo questa categoria. Si deve anche riconoscere che giocarsi otto anni di buon lavoro in appena 180 minuti, è una soluzione che nulla ha a che vedere con il merito sportivo e l’equità. Ma non vuole essere questo un alibi per la nostra gestione, solo una constatazione di fatto. La nostra posizione contraria e critica nei confronti della soluzione playout adottata dalla FIGC rimane tale e sarebbe rimasta tale anche se a retrocedere fossero stati i nostri avversari».

«In conclusione – termina il presidente –, con la serenità che anima chi sente di aver comunque lavorato duramente, pensiamo che questa retrocessione non dovrà essere vissuta come una tragedia sportiva, in un anno in cui la parola “tragedia” va utilizzata con molta cautela e rispetto. Si tratta, più realisticamente, di un incidente di percorso che non vanificherà il patrimonio umano e sportivo accumulato fino ad oggi. A questo proposito nei prossimi giorni verrà convocato il Consiglio di Amministrazione per trarre conclusioni più approfondite riguardo la gestione di questa stagione sciagurata, oltre che per iniziare a disegnare i nuovi obiettivi con l’entusiasmo e la passione che sempre ci hanno contraddistinto. Successivamente saranno convocati gli organi di stampa per rendere i risultati di queste riflessioni».

Calcio, dramma al Benelli: il Ravenna retrocede e torna tra i dilettanti

Sconfitto in casa dal Fano nel ritorno dei play-out. Ora si spera nei ripescaggi

Attachment (31)Il Ravenna Football Club non riesce nell’impresa e retrocede tra i dilettanti del calcio, tre anni dopo l’ultima volta.

Dopo aver perso 2-0 la gara di andata dei play-out con l’Alma Juventus Fano, i giallorossi perdono anche in casa, al Benelli (rigorosamente a porte chiuse per le norme anti Covid), 0-1, e retrocedono in serie D.

Come noto il Ravenna aveva concluso il campionato (girone B della Lega Pro, la serie C, terza serie nazionale) al 16esimo posto, quintultimo, con la classifica “cristallizzata” all’inizio del lockdown e ancora 11 partite da giocare, mai disputate.

Ora si apre il capitolo ripescaggi: il presidente della Lega Pro ha detto chiaramente che nella graduatoria avranno precedenza le retrocesse dalla C, rispetto alle squadre di D, dando quindi speranze anche al Ravenna. Ma sicuramente i tempi non saranno brevi. E non c’è alcuna certezza.

Covid, un nuovo ricovero in provincia di Ravenna. E c’è un’altra vittima: una 97enne

 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.492 casi di positività, 20 in più rispetto a ieri (29 giugno), di cui 16 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I nuovi tamponi effettuati sono 6.093, che raggiungono così complessivamente quota 495.544, a cui si aggiungono altri 1.406 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 37 per un totale di 23.222, l’81,5% dei contagiati da inizio crisi. Scendono i casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.010 (22 in meno rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi (30 giugno) sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 890, 19  in meno rispetto a ieri, l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (-3).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.222 (+37): 243 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.979 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 5 nuovi decessi: due uomini e tre donne. In particolare si tratta di 1 decesso nella provincia di Piacenza,  2 in quella di Bologna, 1  in quella di Ravenna (una 97enne da tempo ricoverata) e 1 in quella di Rimini.  Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.260.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.656 a Parma (+3, tutti asintomatici),  5.003 a Reggio Emilia (+1, asintomatico), 3.950 a Modena (+2, di cui 1 asintomatico),  4.905 a Bologna (+6, di cui 4 asintomatici), 1.025 a Ferrara (+3 tutti asintomatici).  I casi di positività in Romagna sono 5.003 (+5). Di questi 1050 a Ravenna (+1, sintomatico, ricoverato ma non in terapia intensiva),799 a Cesena (+3, asintomatici) e 2.195 a Rimini (+1, asintomatico).

Invariati i casi di positività a Piacenza: 4.546; a Imola: 404; a Forlì: 959.

La situazione in provincia di Bologna
Per quanto riguarda il focolaio individuato presso l’azienda di logistica Bartolini, i casi di positività ad oggi individuati dalle autorità sanitarie  – tra lavoratori del gruppo e loro familiari o conoscenti  – sono 113, di cui 87 asintomatici.
Sono invece 10 gli ospiti del centro di via Mattei, sempre nel Bolognese, risultati positivi a  SARS-Cov2.  Si  tratta di persone tutte asintomatiche in isolamento presso strutture residenziali dedicate, mentre 27 – individuate come contatti stretti –  sono  in isolamento presso la stessa struttura.
Infine, dopo che un’educatrice del centro estivo dell’Istituto Collegio San Luigi di via D’Azeglio, è risultata positiva al virus, il Dipartimento di sanità pubblica, a seguito dell’indagine epidemiologica, ha disposto l’isolamento dei contatti stretti. L’Istituto ha deciso, in via precauzionale, di sospendere temporaneamente l’attività e lo stesso gestore del centro ha avviato l’esecuzione del tampone offrendolo volontariamente a tutti gli operatori.

Dopo il Dock 61, chiude anche il circolo Arci Kinotto

Si abbassano le serrande nell’ex casa del Popolo di Borgo Masotti, vicino a Mezzano

Circolo Arci KinottoDopo il Dock 61 in darsena a Ravenna, un altro circolo Arci chiude definitivamente i battenti. Si tratta del Kinotto, a Borgo Masotti, vicino a Mezzano.

Oggi, 30 giugno, l’ultima festa, quattro anni dopo l’apertura, in un’ex casa del Popolo.

Si tratta di un locale che ha sempre puntato sull’anticonformismo, l’avanguardia, come dicevano spesso loro, tra concerti di artisti fuori dagli schemi e dibattiti su temi come l’antiproibizionismo.

Per salutare i propri avventori un post su Facebook con il video di “Kinotto”, la canzone degli Skiantos da cui il locale aveva preso il nome.

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