sabato
06 Settembre 2025

Un appartamento trasformato per coltivare canapa indiana, 52enne arrestato

Sequestrate otto piante e 230 grammi già pronti per lo spaccio

Aveva organizzato il suo appartamento come un centro di produzione con sistemi di irradiamento e irrigazione: faceva crescere le piante di marijuana in una stanza mentre in un’altra le faceva essiccare. I carabinieri della compagnia di Ravenna, nella serata del 13 maggio, hanno arrestato un 52enne ravennate per coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente. In totale sono state sequestrate otto piante e più di 230 grammi di stupefacenti già pronti per lo spaccio.

I militari della stazione di via Alberoni si sarebbero insospettiti dall’insolito afflusso di persone all’interno di un edificio da cui avrebbero sentito provenire l’inconfondibile odore delle piante di cannabis in essicazione. A seguito del processo per direttissima tenutosi nella mattinata odierna, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e ha comminato al soggetto l’obbligo di dimora nel comune di Ravenna con permanenza notturna.

Covid-19 in provincia: un nuovo contagio e un altro morto, i totali sono mille e 79

Il quadro ravennate aggiornato alle 12 del 14 maggio con le variazioni di positiità e decessi rispetto a 24 ore prima

Woman Wearing Face Mask 3869390In provincia di Ravenna si conteggia un nuovo caso di positività al coronavirus: alle 12 di oggi, 14 maggio, il totale delle diagnosi fatte sul territorio ha raggiunto quota mille (il primo ammalato è di 75 giorni fa). Nell’aggiornamento quotidiano divulgato dalla Regione si conta anche un altro morto nel Ravennate e così il numero delle vittime (non solo residenti ma anche persone che erano nelle strutture del territorio) arriva a 79.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 27.056 casi di positività, 77 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 248.591 (+4.708).
Le nuove guarigioni sono 253 (16.825 in totale), mentre continuano a diminuire i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi: -201, che passano dai 6.502 registrati ieri ai 6.301 di oggi. Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.318, +131 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 121 (-1). Diminuiscono in maniera significativa quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-304).

In tutta la regione tra ieri e oggi si registrano 25 nuovi decessi: 10 uomini e 15 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.930. I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 2 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 4 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 4 in quella di Forlì-Cesena (1 nuovo decesso nel forlivese), 1 in quella di Rimini. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.405 a Piacenza (14 in più rispetto a ieri), 3.346 a Parma (29 in più), 4.870 a Reggio Emilia (11 in più), 3.839 a Modena (2 in più), 4.451 a Bologna (14 in più); 390 le positività registrate a Imola (1 in più), 977 a Ferrara (nessun nuovo caso rispetto a ieri). In Romagna sono complessivamente 4.778 (6 in più), di cui 1.000 a Ravenna (1 in più), 936 a Forlì (1 in più), 759 a Cesena (nessun nuovo caso rispetto a ieri), 2.083 a Rimini (4 in più).

Mare, confermate le Bandiere Blu di Ravenna e Cervia

Nessun nuovo ingresso rispetto al 2019, sono sette quelle assegnate in Emilia-Romagna

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Uno scatto del mare di Cervia

La costa dell’Emilia-Romagna conferma le sue sette bandiere blu che aveva l’anno scorso, il riconoscimento che va ai comuni marinari e lacustri con le acque più pulite e il maggior rispetto dell’ambiente.

Rispetto al 2019 non c’è nessun nuovo ingresso.

Potranno quindi continuare a sventolare la bandiera blu i due comuni affacciati sul mare della provincia di Ravenna (Ravenna e Cervia) oltre a quelli di Comacchio, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Misano Adriatico e Cattolica.

Bonus vacanze, fino a 500 euro per famiglie di tre o più persone. Da luglio

L’80 percento sarà uno sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, il restante detrazione dell’imposta sul reddito

Offerta Ponte 2 Giugno Hotel Rimini Bambino Gratis Mezza Pensione Vacanze Last MinuteIl ministro Dario Franceschini ha parlato di turismo a proposito del cosiddetto Dl Rilancio e in particolare del tanto chiacchierato bonus vacanze, che vale 2,4 miliardi di euro.

«La misura – spiega in una video conferenza, citiamo un’agenzia dell’Ansa – prevede un contributo fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale in alberghi, campeggi, villaggi, bed and breakfast. Possono chiedere il contributo le famiglie con un reddito Isee fino a 40 mila euro. L’importo è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. L’80% sarà uno sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, il restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito».

La cena itinerante di Faenza si terrà ugualmente, con asporto e consegne a domicilio

In programma anche l’edizione digitale di “Buongiorno Ceramica” e un party con dj-set sul balcone

Distretto Bannersito 202005122 E1589295295465 4990x2806La cena itinerante che in questi anni aveva riscosso sempre più successo a Faenza, all’insegna ovviamente dei tanto oggi pericolosi “assembramenti”, quest’anno si terrà in versione “casalinga”.

«Non potevamo immaginare il terzo week end di maggio senza l’energia della Cena Itinerante e la bellezza del Distretto A weekend», scrivono gli organizzatori, dando appuntamento al 15, 16 e 17 maggio, ognuno però a casa propria.

Oltre 50 fra ristoratori, bar, cantine e birrifici hanno aderito con le loro proposte di asporto e home delivery, a disposizione dei partecipanti per la tre giorni faentina. Tutte le info sono a questo link.

L’invito degli organizzatori è quello di condividere l’evento fotografando cucine, salotti, divani, balconi, giardini, tavoli o letti che ospiteranno questa straordinaria edizione, utilizzando gli hashtag: #cenaitineranteacasatua, #cenaitinerante2020, #diamocidentro2020, #diamocidentroacasatua.

In contemporanea, il 16 e 17 maggio si terrà “Buongiorno Ceramica”, ovviamente sempre in versione digitale. Un viaggio alla scoperta delle 46 città italiane della ceramica, fra aperture di botteghe, musei, studi con visite guidate, mostre, forni, attività per bambini. Con anche le proposte di home delivery di tre botteghe di Faenza e relativi bar: Elvira Keller con Nove100, Carla Lega con FM Market, Andrea Kotliarsky con Bar della Città.

Da segnalare anche il 15 maggio alle 18.30 un momento party, con il dj-set dal suo balcone di dj Colli, sulla sua pagina facebook.

Marescotti difende il premier: «”Divertire e appassionare” è lo scopo dell’attore»

Conte è finito al centro del dibattito per la sua dichiarazione sugli artisti

Ivano MarescottiTra gli addetti ai lavori, e non solo, stanno facendo discutere le parole del premier Giuseppe Conte che nel presentare il decreto Rilancio ha parlato degli artisti dicendo che «ci fanno tanto divertire e appassionare». In molti hanno considerato la dichiarazione come un modo per sminuire il ruolo dell’artista.

Tra gli interventi di artisti ravennati, riportiamo quello di uno dei “nostri” attori più noti, Ivano Marescotti, che difende il premier.

«Ai polemici (attori compresi) che schifano le parole di Conte sugli attori che fanno “Divertire e appassionare” (il secondo verbo non viene mai citato, chissà poi perchè) chiedo se hanno mai letto “Il nome della rosa” di Umberto Eco sul significato rivoluzionario, destabilizzante di ogni potere, del riso. Divertire e appassionare, cioè “emozionare”, è esattamente lo scopo del mio lavoro di attore».

Slitta l’apertura degli stabilimenti. Ma dal 18 maggio si potrà tornare in spiaggia

Potranno riaprire solo i bagni con licenza di pubblico esercizio, tutti gli altri invece dal 25 maggio

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La foto con cui il Bbk annuncia la riapertura il 18 maggio

In attesa di una comunicazione ufficiale da parte della Regione, le associazioni di categoria dei balneari fanno sapere che l’apertura degli stabilimenti è slittata al 25 maggio.

Una settimana più tardi rispetto a quanto previsto inizialmente per dare la possibilità a tutti di completare i lavori e di adeguarsi alle nuove linee guida definite insieme alla Regione, molto meno stringenti rispetto al documento Inail diffuso in questi giorni, a partire dalle distanze previste per gli ombrelloni, non 5 metri, ma solo 4 (x 3). La Regione ha quindi (al momento) scelto di stare dalla parte degli operatori, che nel frattempo hanno già denunciato l’insostenibilità del documento Inail.

Dal 18 maggio però resta confermata l’apertura della spiaggia ai cittadini, per passeggiate o per andare in quei pochi stabilimenti balneari che potranno comunque aprire i battenti, quelli che hanno l’autorizzazione da ristorante e pubblico esercizio, come il Bbk per esempio, che sui social ha già annunciato la riapertura.

Le nutrie fanno razzie nei campi, Coldiretti chiede di fermarne la proliferazione

«Le poche coltivazioni della provincia risparmiate da cimice e gelate scontano ora l’attacco dei roditori»

Attachment (16)Le poche coltivazioni della provincia risparmiate dalla cimice asiatica e dalle gelate tardive di fine marzo-inizio aprile scontano ora l’attacco delle nutrie con i raccolti, in particolare delle colture sementiere, minacciati dalla presenza sempre più invadente del roditore.

Questo l’allarme lanciato da Coldiretti Ravenna che, in questi giorni, a seguito delle numerose segnalazioni di danni in campo da parte di coltivatori associati del comprensorio lughese, è tornata a chiedere a Provincia e Regione un piano di controllo più efficace con l’obiettivo di fermare la proliferazione smisurata della nutria.

Attachment«Se fino a dieci-quindici anni fa questi roditori potevano essere considerati un elemento ‘esotico’ delle nostre campagne – afferma il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – adesso la loro presenza massiccia e incontrollata le porta ad arrivare anche nelle periferie delle città, sulle piste ciclabili e sulle carreggiate, con ovvi pericoli per gli utenti della strada, ma, in primis, va sottolineata la mole di danni che le nutrie provocano alle colture e agli argini di fiumi, canali e fossi, ridotti a dei colabrodo, con tutte le conseguenze in termini di tenuta idrogeologica del territorio».

Attachment (17)«In questo momento – afferma il Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – stiamo vivendo una vera emergenza nutrie alla quale bisogna rispondere con risorse e strumenti adeguati. Questi animali, infatti, oltre a distruggere le poche colture che si erano salvate dalle gelate tardive, accanendosi in particolare sulle bietole da seme, ma anche su mais, sorgo, piselli e girasole, ​sono un pericolo per la sicurezza delle persone e portano con sé il rischio di diffondere malattie e alcuni parassiti potenzialmente pericolosi anche per gli uomini. Dagli enti preposti ci attendiamo quindi una risposta concreta ed efficace».

Sipari chiusi ma il festival Polis di Ravenna riparte dal web sul teatro del futuro

Dal 14 maggio forum internazionale online sui destini dell’arte scenica, ideato e organizzato da ErosAntEros

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Davide Sacco e Agata Tomsic – ErosAntEros (foto Filippo Manzini)

Dal 14 al 24 maggio sulla pagina Facebook e il canale youtube ErosAntEros, il sito polisteatrofestival.org e sul sito emiliaromagnacreativa.it si svolge la terza edizione di PolisTeatro Festival. Il festival del teatro e della partecipazione di Ravenna, ideato e organizzato dalla compagnia ErosAntEros non si ferma in questo momento di distanziamento fisico e di crisi globale e si trasforma in un convegno internazionale dal titolo “Quale teatro per il domani?”.

Un convegno che avrà come chiave di lettura il ripensare il ruolo del teatro all’interno della società e chiamare a rapporto la comunità teatrale internazionale di artisti, operatori, studiosi e spettatori, che la compagnia ErosAntEros è riuscita a creare attorno a sé durante il suo primo decennio di attività.

Il programma prevede il 14 maggio, alle 18, la presentazione in diretta streaming del programma con Michele De Pascale, Sindaco della città di Ravenna, Elsa Signorino, Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna e Mauro Felicori, Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
Dal 20 al 24 maggio l’appuntamento delle 18 sarà quotidiano con con artisti, operatori, critici e studiosi del panorama teatrale europeo.

Poster Polis 2020Durante gli incontri in streaming sono previsti gli interventi di Csaba Antal, Penny Arcade, Chris Baldwin, Federico Bellini, Elena Bucci, Roberta Carreri, Luigi Ceccarelli, Ascanio Celestini, Claudio Cirri, Francesca D’Ippolito, Ian De Toffoli, Marco De Marinis, Elena Di Gioia, Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, Federica Fracassi, Renzo Francabandera, Lucia Franchi e Luca Ricci, Piergiorgio Giacché, Eugenio Giorgetta, Hervé Goffings, Raimondo Guarino, Frank Hoffmann, Bojan Jablanovec, Borut Jerman, Licia Lanera, Miloš Latinović, Vincent Jean Emile Lounguemare, Marco Lorenzini, Maria Federica Maestri, Jean Mallamaci, Lorenzo Mango, Anna Maria Monteverdi, Marco Martinelli, Lucia Medri, Silvia Mei, Ermanna Montanari, Laura Palmieri, Silvia Pasello, Andrea Penna, Maria Dolores Pesce, Andrea Pocosgnich, Pascal Rambert, Amedeo Romeo, Daniela Sacco, Benedetta Saglietti, Attilio Scarpellini, Marco Sgrosso, Magda Siti e Stefano Vercelli, Julia Varley e altri

Il 24 maggio, sarà inoltre reso noto il nome del vincitore del bando nazionale “L’Italia dei Visionari di Polis Teatro Festival”, scelto dai cittadini che hanno partecipato al progetto Politai visionari, incontrandosi da novembre 2019 presso gli spazi di CittAttiva per scegliere, tra le quasi trecento proposte artistiche arrivate, lo spettacolo che prima della pandemia sarebbe dovuto andare in scena al Teatro Rasi di Ravenna durante il festival di quest’anno e che Polis ospiterà nel 2021.

Una radio “Antipaniko” sui social, tra performance e musica

Con dirette da 10 ore al giorno. Prossimo appuntamento il 16 maggio

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Andrea Bagnoli

Chiacchierate, musica, letture, performance in diretta sui social per combattere la “clausura”. Così è nata, a inizio marzo, Radio Antipaniko. In particolare da un’idea del 45enne ravennate Andrea Bagnoli.

«Stavo realizzando, era il 6 marzo – ci spiega Bagnoli – che, da ormai 10 giorni, ogni forma espressiva e culturale, in tutto il Nord-Italia, era stata bloccata per l’emergenza Covid-19 e che probabilmente, anche nel resto della penisola, sarebbe successa la stessa cosa, come poi fu. Quindi, il problema di come esprimersi, non stava colpendo solo le mie attività, cioé lo spettacolo a microfono e palco aperto “Open Your Mind, Open Your Mic!”, o il Dj Set “Vacanze a Spartaco” (nei quali accompagno come vocalist, Enrico Farina, in arte “Faro Dj”), o le attività del “C.S.A Spartaco”, del quale sono uno dei responsabili legali, ma che pure tutti gli altri operatori del settore stavano entrando nella stessa barca arenata. Pertanto, mi venne in mente, di creare un media, che potesse dare uno spazio emergenziale e no-profit, a tutte quelle realtà che avevano perso gli spazi epressivi e il nome “Radio Antipaniko” mi si fissò nei pensieri, perchè inzialmente pensai alla creazione di una “web radio”, pensiero che accantonai, per palesi difficoltà tecniche».

Nasce così la pagina Facebook e partono le dirette, grazie ai contributi di diversi operatori e realtà culturali del territorio e non solo. «In un certo senso – continua Bagnoli – possiamo “vantarci” di essere stati quasi per caso i primi a portare a Ravenna la modalità delle dirette streaming “multifinestra”, usando la piattaforma on-line “Streamyard”. Con tale strumento, sono nate le dirette a palinsesto, di circa 10-12 ore a giornata, nelle quali si sono potute esprimere varie realtà, costituite, sia da apporti interni, come ad esempio i “resident Dj” “Jana K”, “Loreto” e “Vacanze a Spartaco”, sia da realtà sociali, come il collettivo transfemminista “Non Una Di Meno – Ravenna”, sia da colllettivi poetici come i “Modena City Rimers”, sia da altre realtà, fossero esse collettive, come il progetto agricolo antispecista “Agripunk”, o individuali, come quella dello “street-artist” e appassionato di cucina, Yuri Romagnoli, così come dai “reading” di Francesca Dirani, o dai concerti “live” di Cico Dub, tanto per citare alcune partecipazioni, fra quelle apparse in quattro giornate di dirette».

Si è poi strutturata una “redazione”, iniziando anche a realizzare dei programmi fissi, come le interviste di Sabina Morgagni nel suo “Cucù”, o quelle di Elisa Zini nel suo “L’Olandese Volante”.

Il prossimo appuntamento è per sabato 16 maggio, dalle 15, con una nuova tornata di dieci ore di dirette.

Dal Governo un “buono” che vale il 60 percento della spesa per l’acquisto di bici

Valido anche per veicoli elettrici, fino a u massimo di 500 euro

Monopattino Circ 3Per incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale è stato introdotto dal Governo un bonus per l’acquisto di biciclette, e non solo.

«In particolare – si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri – ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti è riconosciuto un “buono mobilità”, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture».

Il “buono mobilità” può essere richiesto «per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste.

Ecco le regole per bar e ristoranti in Emilia-Romagna: si riparte il 18 maggio

La Regione invita i Comuni a incentivare l’utilizzo degli spazi all’aperto. Le linee guida condivise

Tavola RistoranteNo all’assembramento dei clienti all’ingresso dei locali, promuovendo l’utilizzo di sistemi di prenotazione telefonica e digitale. Installazione di dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani e di apposita cartellonistica sulle regole di comportamento da seguire, anche in lingua inglese. Distribuzione dei tavoli in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra le persone sedute, fatte salve le eccezioni alle regole sui distanziamenti previste dalle norme vigenti (stesso nucleo familiare, ecc.), dando la preferenza, se possibile, alla sistemazione all’aperto (dehors). E stop ai buffet a self-service.

Dopo stabilimenti balneari, alberghi e altre strutture ricettive, sono pronte le linee guida, omogenee su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19 in vista della riapertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività di asporto e consumo sul posto (ristoranti, bar, pizzerie, piadinerie, paninoteche, chioschi, ecc.) fissata per lunedì prossimo 18 maggio, dopo oltre due mesi di lockdown.

Un protocollo di regole condivise, redatto dall’assessorato regionale al Turismo e commercio, in collaborazione con la Direzione generale cura e della persona, salute e welfare della Regione, le associazioni di categoria, i sindacati e i Comuni del territorio.

«Siamo tra le prime Regioni in Italia – dichiara l’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini – ad avere definito in maniera completa ed organica, con un grande lavoro di squadra, l’insieme delle misure per consentire una ripartenza in sicurezza dell’attività di ristorazione e, più in generale, della vendita al pubblico di alimenti e bevande. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza dell’importanza di definire indicazioni chiare e condivise per agevolare gli operatori e di un’adeguata informazione rivolta alla clientela».

Le regole generali

Gli esercenti sono tenuti ad informare gli avventori circa le disposizioni in vigore, affiggendo all’interno del locale cartelli esplicativi e mettendo a disposizione appositi depliant, in italiano e in inglese. Riguardo all’organizzazione degli spazi, per evitare gli assembramenti ed assicurare le misure di distanziamento interpersonale dei dipendenti e della clientela – almeno un metro tra una persona e l’altra – il protocollo suggerisce di privilegiare gli spazi all’aperto, sollecitando la concessione da parte dei Comuni di nuove occupazioni di suolo pubblico (dehors), compatibilmente con il contesto urbano.

Il personale dovrà esser dotato di specifici dispositivi di protezione individuale (Dpi), mascherine in primis, e adeguatamente informato/addestrato sul loro uso. È poi necessaria una costante igiene delle mani mediante appositi prodotti, mentre mascherine, guanti monouso e disinfettanti per superfici dovrebbero essere messi a disposizione, anche a pagamento, agli ospiti che ne facciano richiesta.

Invece non è obbligatoria la misurazione della temperatura corporea per l’ingresso nel locale di dipendenti, che sono comunque invitati ad astenersi dal lavoro in caso di sintomi sospetti e devono presentare certificato medico di avvenuta guarigione se reduci da infezione da coronavirus.

Le linee guida condivise regionali, che si rifanno al protocollo sottoscritto il 24 aprile scorso da Governo e parti sociali, dedicano poi una speciale attenzione alle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione, che dovranno essere effettuate almeno due volte al giorno, con particolare riguardo a servizi igienici, maniglie di banchi ed armadi, frigoriferi e terminali Pos.

Dopo aver indicato le regole generali valide per tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, il protocollo passa poi ad illustrare le norme e i criteri che si applicano alle singole tipologie di imprese.

Ristorazione
Per evitare assembramenti è prevista, se possibile, la separazione degli accessi in entrata e uscita, oltre al ricorso a sistemi di prenotazione telefonica e digitale con scaglionamento delle presenze. Assolutamente sconsigliato l’uso di appendiabiti in comune, il servizio guardaroba viene fornito solo se è possibile evitare il contatto tra gli abiti e gli altri oggetti personali dei diversi ospiti, ad esempio gli ombrelli.

Passando all’organizzazione degli spazi interni, i tavoli sono distribuiti in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra le persone sedute, fatta eccezione per gli ospiti che appartengono allo stesso nucleo famigliare o che alloggiano nella stessa camera, nel caso di un albergo, o comunque tutte le eccezioni previste dalle norme vigenti. La raccomandazione, comunque, è di privilegiare la sistemazione dei tavoli all’aperto, attraverso dehors o soluzioni simili, quando è possibile.

Il personale di sala dovrà ovviamente indossare le mascherine in tutti i casi ove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro. Vietati buffet a self-service, mentre è consentito un servizio di selezione di cibi esposti distribuiti dal personale di sala. Si consiglia l’adozione di menu digitali su dispositivi dei clienti o, in alternativa, si procede alla igienizzazione dei menu dopo ogni uso. La biancheria da tavolo va sostituita ad ogni cambio di cliente, cosi come l’igienizzazione dei tavoli.

L’accesso ai servizi igienici dovrà avvenire evitando assembramenti e i bagni a disposizione dei clienti dovranno essere dotati di prodotti igienizzanti per la pulizia delle mani. Per saldare il conto è preferibile usare sistemi di pagamento digitali (carte di credito, bancomat, ecc.). In ogni caso davanti alla cassa potranno essere collocate barriere di protezione in plexiglass.

Bar
Le regole di accesso ai bar ricalcano quelle adottate per i ristoranti. Il servizio al banco deve avvenire con il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Tassativamente escluso il fai-da-te, i prodotti in vendita (paste, pizzette, cracker, ecc.) dovranno essere serviti dal personale, possibilmente con servizio ai tavoli. Anche qui distribuiti in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra i frequentatori. I tavoli vanno puliti e disinfettati ad ogni cambio di cliente. Si incentivano il take away e la consegna a domicilio.
Per quanto riguarda servizi igienici e sistemi di pagamento, anche per i bar valgono le stesse regole dei ristoranti. Le procedure di sicurezza adottate nei locali interni vanno applicate anche per la gestione degli spazi esterni (dehors), con particolare attenzione per il corretto distanziamento tra i tavoli e la loro pulizia e disinfezione.

Asporto e consegna a domicilio
I cibi da asporto devono essere consegnati in contenitori idonei monouso accuratamente chiusi, sempre nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. Alla consegna del prodotto, personale dell’esercizio e clienti sono tenuti a indossare mascherina e guanti monouso.
Per le consegne a domicilio, su ordinazione telefonica oppure on line, gli addetti sono tenuti ad indossare mascherina protettiva e guanti monouso e all’atto della consegna devono rispettare la distanza di almeno un metro dal cliente. Favoriti i sistemi di pagamento elettronici all’atto dell’ordinazione. Se invece il pagamento viene effettuato in contanti o tramite Pos portatile, l’operatore provvede alla disinfezione delle mani e del Pos dopo ogni operazione.

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