martedì
16 Settembre 2025

Comunisti, europeisti, sovranisti, antivaccinisti: chi ci prova per la prima volta

Il punto sulla raccolta firme delle liste che non hanno già rappresentanti in consiglio: servono almeno 500 persone in provincia pronte a sottoscrivere simbolo e candidati

Chi non ha già un gruppo consiliare insediato o un consigliere, per presentarsi alle elezioni regionali del 26 gennaio deve riuscire a raccogliere le firme in almeno cinque province. Il numero, rispetto al passato, è stato dimezzato e oggi per il territorio ravennate sono richieste 500 firme valide. Sono diversi i simboli impegnati in questa operazione con la scadenza ultima comune del 24 dicembre.

Partito Comunista LogoTra questi c’è l’unica falce e martello che comparirà sulla scheda, il Partito Comunista (Pc) di Marco Rizzo. A Ravenna la federazione si sta strutturando e la raccolta quindi non è cosa semplice ma al mercato non mancano i banchetti, ci spiega Canzio Visentin, capolista nella circoscrizione ravennate nonché rappresentante legale e tesoriere del partito a livello nazionale. Un partito comunista, dunque, che si distingue dalle altre forze radicali di sinistra per «l’assoluta e totale negazione di qualsiasi mediazione con il Pd, responsabile di un massacro nei confronti dei diritti dei lavoratori, anche pubblici». Precariato, sistema dei subappalti, sanità tra i temi formi di questo partito che alle ultime Europee in provincia di Ravenna riuscì a ottenere l’1,3 percento. A prescindere dalle elezioni, la raccolta firme, spiega ancora Visentin «è un momento per noi irrinunciabile per radicare il partito sul territorio». Oltre a lui, i candidati ravennati sono Tito Gambi (dalla giovanile dl partito) e Arianna Ballotta.

Potere Al PopoloSempre a sinistra, se L’Altra Emilia Romagna (supportata da Pci e Prc e sempre alternativi al Pd) non ha bisogno di raccogliere firme in quanto già presente in consiglio regionale, Potere al Popolo (Pap) ha già raggiunto l’obiettivo su Ravenna. «Siamo a 640 firme e abbiamo deciso di fermarci» racconta Gabriele Abrotini che sarà capolista (gli altri candidati sono Andrea Casadio, Roberto Gentilini e Lorenza Milesi), e che, all’obiezione del voto utile e del rischio di favorire la destra con la propria presenza spiega: «Noi in realtà vogliamo proprio andare a cercare l’elettorato operaio che è passato alla Lega, che ha perso rappresentanza a sinistra. Chi vota noi non voterebbe Pd per nessuna ragione al mondo». Pd e Lega dunque sono la stessa cosa? «No, ma non sono nemmeno troppo differenti nelle politiche di precarizzazione del lavoro e di liberismo economico».

Movimento 3vUn’altra lista che ha già superato le 600 firme e ha chiuso la raccolta è quella civica del Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità, che chiede l’abolizione dell’obbligo vaccinale . Un segnale importante, da tutto il territorio. «Abbiamo fatto le raccolte in modo capillare nei comuni e qualche banchetto a Faenza, ma l’adesione è stata piuttosto uniforme. Abbiamo riscontrato un interesse diffuso» ci spiega la faentina Elena Fabbri, capolista a Ravenna (gli altri candidati sono Fabio Servidei, Ugo D’Alberto e Maria Luisa Biolcati Rinaldi). Il Movimento 3 V si autodefinisce un «partito di popolo costituito da cittadini con spirito civico».

FsiChi invece è ancora impegnato è un altro simbolo alla prima contesa da queste parti, il Fsi – Fronte Sovranista Italiano che corre anch’esso da solo. «Siamo un partito – ci raccontano – nato nel 2016, dopo un’intensa attività divulgativa e formativa. Ci stiamo presentando alle elezioni regionali e intendiamo partecipare alle prossime politiche». L’obiettivo dichiarato è quello di «realizzare il programma economico previsto dalla nostra Costituzione e oggi vietato dall’adesione all’Unione Europea». E parlano di «natura antidemocratica» e «irriformabilità» della Ue. È possibile sottoscrivere per la presentazione della lista recandosi in orario d’ufficio in qualsiasi sede dei Comuni della provincia di Ravenna, incluse le sedi del decentramento, o a un banchetto. Capolista è Alessandro Bucci, Eva Germani, Matteo Rossini e Barbara Monti.

VoltPer un partito antieuropeista, ce ne sono altri che hanno invece l’europeismo nel Dna, che stanno raccogliendo firme e che, a differenze delle liste precedenti, sono in coalizione con il Pd e quindi non devono affrontare l’ostacolo del 3 percento alle elezioni. Volt, che già aveva tentato l’impresa alle europee, sta concludendo la raccolta firme «Speriamo di superare la soglia il 14 dicembre, quando avremo un banchetto dalle 10 alle 12 in piazza Einaudi. Molte ne abbiamo raccolte anche sabato 7 dicembre alla manifestazione per Bonaccini. All’inizio ci chiedevano tutti “chi siete”, ma le persone sono attirate dal nome e dal simbolo» ci dice Erbin Berisha. Ma che ci fa un partito transnazionale a un’elezione amministrativa? «Volt ha l’obiettivo di presentarsi a tutti i livelli, per questo eravamo a Novi Ligure e ci presentiamo alle Regionali. Le elezioni di Faenza? Stiamo valutando, sarebbe interessante». I candidati sono Emanuela Serri, Francesco Vuocolo e Luca Conficconi.

Più Europa BonacciniEuropeista fin dal nome è la lista +Europa che, sulla scia anche dell’esperienza alle Europee, si presenta questa volta con dentro due simboli storici che potrebbero fare la differenza, almeno da queste parti, il Psi e soprattutto il Pri. A coordinare la lista è Nevio Salimbeni che non sarà però candidato e che annuncia anche la nascita di un comitato di +Europa in provincia di Ravenna dopo le elezioni. «È un’operazione che vuole mettere insieme forze dalla forte identità europeista, laica liberale, una lista liberal-democratica sul modello europeo». L’accordo con Bonaccini è arrivato tardi anche perché non sarebbe stato accettabile per +Europa alcun accordo con i «populisti grillini». E Calenda? «Siamo su posizioni vicine, ma hanno fatto la scelta di non presentare il simbolo. In futuro chissà, l’obiettivo di +Europa è anche quello di contenitore, perché se quest’area che esiste e oggi è tanto frammentata non trova un collante rischia di non contare poi a sufficienza». Intanto, di sicuro a Ravenna la lista conta anche sui numeri importanti dei repubblicani e sull’attrattività del simbolo dell’edera.

Verdi (politica).svgSempre nella coalizione di Bonaccini correranno, un po’ a sorpresa, anche i Verdi grazie a un accordo stretto di recente. Come le altre liste alleate, potranno sicuramente contare sull’aiuto del partito principale, ma le firme vanno raccolte. Il capolista per la circoscrizione di Ravenna, che sta seguendo anche questo passaggio, è un volto noto sia del mondo ambientalista sia del mondo legato alla pedagogia più innovativa e sperimentale: Roberto Papetti, autore di libri per ragazzi, per trent’anni a capo del centro La Lucertola, educatore ambientale. «Ho accettato di metterci la faccia perché sono convinto che stiamo vivendo la seconda ondata ecologica in Italia e voglio solo aiutare i movimenti ecologisti, ho solo una ragione leale». Papetti peraltro non nasconde i malumori nel mondo ambientalista dopo le ultime vicende del territorio (valle della Canna in primis), ma resto convinto che sia bene provarci. Con lui sono candidati Linda Maggiori, Dino Tartagni e Fernanda Useri.

Naturalmente le firme sono da raccogliere anche per le liste dei due presidenti, ma per loro problemi davvero non ce ne possono essere, potendo appunto contare sul sostegno dei colleghi di coalizione forse più che tutte le altre.

Possono invece presentarsi senza raccogliere firme le altre liste che parteciperanno alla corsa: il Movimento 5Stelle, nella coalizione del centrosinistra il Pd e Coraggiosa, nel centrodestra Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. In tutto ci saranno infatti sedici liste per otto candidati alla presidenza.

Romagna faentina, ogni due giorni nel 2019 sequestrata un’auto senza assicurazione

Nell’anno che si avvia a conclusione i vigili urbani hanno fermato 158 veicoli senza copertura: 5 punti in patente e sanzioni da 868 euro se la polizza è scaduta da oltre 30 giorni

Image.497301991926L’ultima è stata una Kia Picanto che per sfuggire al controllo ha ingaggiato un inseguimento a tutta velocità per le strade di Faenza, imboccando vie contromano e tagliando incroci e semafori. Nel 2019 la polizia locale dei sei comuni dell’Unione della Romagna faentina ha fermato e sequestrato 158 veicoli sorpresi a circolare senza assicurazione. Alla patente del trasgressore sono decurtati 5 punti ed è prevista una sanzione di 868 euro se la polizza è scaduta da oltre 30 giorni.

«Sulle strade italiane – fanno sapere dal corpo dei vigili urbani – circolano ogni giorno, oltre un milione di veicoli pirata fuorilegge, privi sia di assicurazione che di revisione. Centinaia di migliaia di auto e moto sono quelle che circolano ogni anno anche nella nostra provincia. Si tratta di moto, auto, pullman e camion che, in caso d’incidente, non avranno una polizza assicurativa per poter risarcire le vittime (per queste resta la tortuosa strada del fondo di garanzia dello Stato, ndr)».

Per tutelare gli altri utenti della strada la polizia locale della Romagna Faentina ha messo in campo una serie di controlli mirati al fine di fermare il maggior numero possibile di questi veicoli: «Per individuarli si siamo avvalsi anche di  sistemi, sia mobili che fissi, che permettono il controllo da remoto della validità della copertura assicurativa e della revisione. Il sistema avverte la pattuglia se il veicolo che transita davanti a loro non risulta assicurato, dando così la possibilità agli operatori di fermarlo immediatamente per la verifica».

Ravenna, torna la fiera del disco. Dove si può andare anche con i propri cd usati…

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Una scena del film “Alta Fedeltà”, uno dei più celebri sulla passione per i dischi

Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 dicembre si terrà la terza edizione della Fiera del Disco di Ravenna, organizzata da Zamusica in collaborazione con la Confartigianato della provincia di Ravenna e realizzata con il patrocinio del Comune di Ravenna.

Saranno presenti numerosi espositori da tutta Italia a proporre i propri vinili e compact disc, ma anche dvd, t-shirt, giradischi e memorabilia musicale in genere.

Ogni visitatore potrà inoltre portare i propri vinili o i propri compact disc da scambiare, vendere, o anche semplicemente per farli valutare dagli espositori stessi.

L’evento si svolgerà presso le Artificerie Almagià in Via Dell’Almagià, 2 a Ravenna, con orario continuato per entrambi i giorni dalle ore 10 alle 19.

Ingresso 3 euro.

Ravenna, il 15 dicembre la prima festa di Natale di via della Lirica

Tra artisti di strada, musica dal vivo e caramelle per i bambini. Anche con finalità benefiche

Babbo Natale Lirica
In via della Lirica arriverà anche Babbo Natale in carrozza…

«Un quartiere vivo, pieno di attività fiorenti, che vogliono fare un regalo alla città e ai tanti ravennati che le frequentano ogni giorno». A parlare sono gli organizzatori della prima festa di via della Lirica, a cui parteciperanno tutte le 25 attività della zona, divenuta in questi ultimi anni una delle più dinamiche di Ravenna, tra bar, ristoranti, negozi, botteghe artigiane, banche, assicurazioni.

L’appuntamento è per domenica 15 dicembre, dalle 11 alle 16, per una festa di Natale, dicono sempre gli organizzatori, che mostrerà ancor di più il lato umano delle attività coinvolte. A partire dalle finalità benefiche, con una parte degli incassi che saranno devoluti allo Ior e all’associazione onlus La Ruota Magica.

In programma musica dal vivo, spettacoli itineranti di artisti di strada, pensati per i più piccoli (come quello del celebre Clown Billo) ma non solo, letture, laboratori e naturalmente l’arrivo di Babbo Natale, con tanto di slitta, a cui i più piccoli potranno consegnare anche le loro letterine. E poi ancora street food, palloncini, caramelle, accanto a sorprese da scoprire direttamente il 15 dicembre tra le varie attività coinvolte.

Il candidato Governatore del M5s è Simone Benini, consigliere comunale a Forlì

Ha ricevuto 335 preferenze durante le votazioni sulla piattaforma Rousseau

Simone BeniniSimone Benini sarà il candidato presidente per il Movimento 5 Stelle alle prossime Regionali in Emilia-Romagna.

È risultato il più votato sulla piattaforma on line Rousseau con 335 preferenze.

Benini ha 49 anni, è nato e vive a Forlì. Secondo la biografia diffusa dal Movimento Cinque Stelle, è un piccolo imprenditore attivo nel campo It, sistemista programmatore senior, esperto di sistemi informatici.

Politicamente, è legato alle energie rinnovabili, politiche rifiuti zero, sostenibilità ambientale applicata in ogni campo. È appassionato di apicultura ed è lui stesso apicoltore. Dal 2014 è consigliere comunale del M5s di Forlì, dove è stato riconfermato nel mandato a maggio di quest’anno. Durante il primo mandato è stato vice presidente della 2a Commissione Consiliare Programmazione, investimenti, urbanistica, ambiente, attività economiche.

«Saremo le sentinelle utili dei cittadini. Solo la nostra presenza permette di affrontare le sfide del futuro». Sono le prime parole, affidate a Facebook, di Simone Benini. «Sarà una bellissima sfida che affronteremo tutti insieme, piazza per piazza, mercato per mercato. Come abbiamo sempre fatto», scrive Benini, certo «che solo una forte presenza del M5s in Assemblea Legislativa metterà al centro i temi che interessano i cittadini e le sfide del futuro e non le solite lotte di potere tra partiti».

Benini cita «la difesa della sanità pubblica e dei beni comuni come l’acqua, la mobilità sostenibile, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo di energie rinnovabili, le politiche rifiuti zero, l’agricoltura sostenibile e la difesa dei diritti dei lavoratori e dei piccoli e medi imprenditori e commercianti fino alla fondamentale lotta alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose». (Ansa.it)

Ai funerali di Salvagiani il saluto in musica della Cherubini con il maestro Muti

L’orchestra giovanile eseguirà il notturno di Giuseppe Martucci al duomo di Ravenna durante la cerimonia per l’ex soprintendente di Ravenna Festival di cui fu tra gli ideatori

SalvagianiPer chi è stato tra gli ideatori del Ravenna Festival e poi per molti anni soprintendente della stessa kermesse, non poteva che esserci un saluto in musica nel giorno del suo funerale: alla cerimonia per Mario Salvagiani, alle 15 del 13 dicembre al duomo di Ravenna, sarà presente l’orchestra giovanile Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti. Per omaggiare il direttore dei teatri comunali di Ravenna dal 1972 al 1995, spentosi il 10 dicembre all’età di 89 anni, verrà eseguito il notturno di Giuseppe Martucci.

I venerdì del Mag: in darsena si parla di gallerie d’arte, fiere e collezionismo

Il 13 dicembre ospite Claudio Spadoni, storico e critico, ex direttore del Mar di Ravenna e Artefiera

RAVENNA 16/02/2015. MAR, ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA "IL BEL PAESE" LÕITALIA DAL RISORGIMENTO ALLA GRANDE GUERRA, DAI MACCHIAIOLI AI FUTURISTISecondo appuntamento all’insegna dell’arte contemporanea con i venerdì di Magazzeno Art Gallery, lo spazio espositivo in darsena di città a Ravenna. Il 13 dicembre dalle 18 in via Magazzini Posteriori 37 si parlerà di gallerie, fiere e collezionismo insieme a Claudio Spadoni, storico e critico dell’arte, precedentemente direttore del Mar e Artefiera; Matteo Sbaragli, artista per anni legato con un contratto di esclusività ad Opera Gallery, una delle più importanti gallerie del mondo, che vanta 13 sedi come Parigi, New York, Dubai, Honk Kong e Seoul, per citarne alcune; Pavlos Mavromatidis , artista del gruppo CaCO3 e collezionista, ed infine Alessandra Carini, gallerista di Mag. Si cercherà di raccontare i meccanismi che regolano le gallerie d’arte e le fiere, i rapporti tra gli artisti, i galleristi e i collezionisti, per capirne gli intenti, le difficoltà ed anche le possibili evoluzioni future. A seguire piccolo aperitivo. L’ingresso è gratuito.

Torna a Bagnacavallo la Madonna di Dürer del ‘400, fino a 50 anni fa nel monastero

L’opera del maestro di Norimberga era custodita fino al 1969 nel monastero delle suore Clarisse Cappuccine e poi venne venduta al collezionista Luigi Magnani. Resterà in esposizione fino al 2 febbraio

Roffi Galizzi Madonna Durer 1A distanza di cinquant’anni la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer, capolavoro che il maestro di Norimberga dipinse attorno al 1495, è tornata a Bagnacavallo nella stessa sede in cui si trovava custodita fino al 1969, l’ex monastero delle suore Clarisse Cappuccine in via Vittorio Veneto, oggi museo civico. Il dipinto (48x36cm) resterà in esposizione al pubblico fino al 2 febbraio (ingresso libero).

La presentazione ufficiale al pubblico del temporaneo ritorno della tavola di Dürer si terrà sabato 14 dicembre alle 17 alla chiesa di San Girolamo, di fronte al museo. Dalle 18.30 sarà possibile ammirare l’opera nella sala didattica al piano terra (per l’occasione il museo resterà aperto fino alle 23). L’accesso sarà limitato a trenta persone per volta, per garantire la sicurezza. Al piano superiore sarà visitabile la mostra di incisioni “Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine” con oltre 120 opere provenienti da collezioni pubbliche e private italiane.

Galizzi Madonna DurerIl dipinto venne scoperto nel 1961 dal sacerdote-studioso Antonio Savioli dopo che, a memoria d’uomo, era sempre stato davanti agli occhi delle monache di clausura bagnacavallesi come anonimo oggetto di devozione. L’improvviso interesse mediatico e della comunità scientifica intorno a quel dipinto rappresentò allo stesso tempo un motivo di turbamento per le monache, che si ritrovarono inconsapevolmente custodi di un vero e proprio tesoro, ma soprattutto, come ricordano le cronache dell’epoca, si ritrovarono a non saper più come fare «per rispondere alle numerosissime richieste di visionare l’opera che giungono loro da ogni parte d’Italia e dall’estero». Anche per questo motivo la comunità maturò l’idea di alienare la preziosa tavola, progetto che si concretizzò all’inizio del 1969 con la vendita al collezionista-mecenate Luigi Magnani. In quella data la Madonna del Patrocinio lasciò così per sempre Bagnacavallo.

Arrivo Madonna DurerAd accogliere l’opera d’arte oggi, 12 dicembre, c’erano Diego Galizzi, direttore del museo civico delle Cappuccine di Bagnacavallo e curatore dell’evento, Raffaella Zama, storica dell’arte e studiosa di Dürer, la sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, luogo di conservazione della tavola.

Questi gli orari di apertura al pubblico in seguito: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; da venerdì a domenica 10-12 e 15-19. Chiuso il lunedì, Natale, l’1 e il 7 gennaio, aperto il 26 dicembre e il 6 gennaio. Ingresso libero.

Sbagliano strada sui monti, 4 escursionisti recuperati dopo una notte sotto la neve

Disavventura per un gruppo di quattro ravennati: uno è stato ricoverato per un principio di ipotermia

CNSAS 03Hanno sbagliato strada nel tentativo di raggiungere il bivacco “Due Aceri” sul monte Pizzocolo di Toscolano Maderno (Brescia) e sono stati costretti a passare la notte all’aperto sotto la neve. Quattro escursionisti di Ravenna (due diciottenni, un diciannovenne e una quarantaduenne) sono stati recuperati nella mattinata odierna, 12 dicembre, dopo quattro ore di ricerche partite quando alle 6 il gruppo ha dato l’allarme. Tre sono rimasti illesi, uno è stato ricoverato per un principio di ipotermia.

Quando hanno chiamato i soccorsi, l’elicottero non poteva raggiungerli a causa delle nevicate in corso e la Centrale ha inviato il Soccorso alpino e i Vigili del fuoco. Una volta raggiunti, sono stati stabilizzati e dotati di teli, solette termiche e tutto il necessario per scaldarli. Infine sono stati imbragati e accompagnati a valle in sicurezza, nonostante le condizioni meteorologiche pessime a causa della neve che cadeva fitta.

Fiom boccia proposta contratto aziendale Marcegaglia: «No a premi legati a malattie»

Riguarderà 800 persone in via Baiona, Cgil invita i lavoratori a votare no al referendum per approvare l’ipotesi d’accordo raggiunta tra l’azienda siderurgica e i sindacati Fim e Uilm: «Chi farà dieci giorni di malattia in un anno no navrà i 625 euro del risultato»

Marcegaglia Ravenna Centro ServiziIl nuovo contratto aziendale Marcegaglia per i lavoratori dello stabilimento di Ravenna, circa ottocento persone, potrebbe escludere il premio di risultato di 625 euro annui per gli occupati che faranno più di dieci giorni di malattia, mentre finora era determinato esclusivamente in base alla produttività. È la sintesi fatta da Fiom-Cgil che si schiera contro questa ipotesi di accordo e invita i lavoratori a fare altrettanto ora che sono chiamati al referendum per approvare o meno il nuovo contratto (si vota il 12, 13, 14, 16 e 17 dicembre). Sulla base di questa ipotesi l’azienda ha già raggiunto un accordo con Fim e Uilm.

Il 31 dicembre del 2018 è scaduto il contratto aziendale per gli ottocento lavoratori distribuiti in due distinte società: la Marcegaglia Ravenna, che rappresenta la realtà produttiva, e Marcegaglia Carbon Steel, che si occupa delle operazioni di carico e scarico delle materie in banchina. «Le due società sono state costituite a fine del 2018 per volontà dell’azienda», fa sapere Fiom. Se il documento verrà respinto, le parti potranno riaprire le trattative per giungere a un nuovo accordo.

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A sinistra Ivan Missiroli, segretario della Fiom Cgil Ravenna, e a destra Samuele Lodi, segretario regionale della Fiom Cgil

«Siamo contrari a questa piattaforma – commentano i segretari della Fiom Cgil dell’Emilia Romagna e di Ravenna, rispettivamente Samuele Lodi e Ivan Missiroli –. Lo riteniamo peggiorativo rispetto al contratto precedente. Innanzitutto perché riteniamo sbagliato che il peso maggiore del premio di risultato si sposti da un principio collettivo a uno individuale. Ciò creerà delle forti disparità di trattamento considerando che i lavoratori, che faranno più di dieci giorni di malattia nel corso dell’anno, non percepiranno i 625 euro che prima erano determinati esclusivamente in base alla produttività».

Marcegaglia Ravenna AereaIn questi giorni la Fiom-Cgil sta facendo dei volantinaggi per rivendicare le proprie ragioni e per chiedere ai lavoratori di bocciare l’ipotesi di accordo. «Nessuno vuole attaccare le sigle sindacali che hanno firmato questa ipotesi di accordo – ha specificato Lodi –, hanno fatto una scelta legittima che sosterranno e su cui si confronteranno nel momento in cui i lavoratori si esprimeranno nel referendum. La critica della Fiom è indirizzata in maniera molto forte e decisa all’azienda, perché legare il premio di risultato all’elemento della malattia, e in maniera così preponderante, è una decisione oltremodo grave. Altro aspetto, ancora più preoccupante, è il premio legato all’infortunio. Lo ritengo assolutamente sbagliato, soprattutto in Italia dove la sicurezza dei lavoratori è una vera emergenza. Sulla sicurezza vengono spese tante parole e iniziative, poi però devono seguire azioni coerenti e questo accordo non va nella direzione giusta».

A Voltana un albero di Natale fatto all’uncinetto. Tra le “artiste” anche una 93enne

Volta Natale UncinettoÈ stato inaugurato domenica 8 dicembre nel piazzale antistante la chiesa di Voltana un albero di Natale ricoperto di formelle all’uncinetto.

A realizzare le centinaia di quadri necessari a ricoprire un telaio di ferro alto più di sei metri sono state oltre trenta volontarie (Club delle Cucitrici), tra cui anche una signora di 93 anni.

Nel corso dell’inaugurazione, inoltre, in poco più di un’ora sono stati raccolti 425 euro che, come annunciato, saranno devoluti a Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori).

L’idea è una novità per la provincia di Ravenna ma si sta diffondendo in tutta Italia dopo che è stata messa in pratica lo scorso anno a Trivento, un piccolo comune molisano che, postando l’evento su Facebook, ha ottenuto grande notorietà.

Fino al 6 gennaio è poi attivo un concorso per il selfie più creativo e originale, info alla pagina Facebook di VoltaNatale.

Una piscina, mille nuovi abitanti, meno auto: così può cambiare l’ex villaggio Anic

Approvato un piano urbanistico attuativo (Pua) per 21 ettari al quartiere San Giuseppe, resterà valido fino al 2024. Previsti un centro sportivo e la bretella per togliere traffico da viale Mattei. I progettisti indicano la Défense di Parigi come esempio negativo da evitare: area futuristica che si svuota a fine giornata perché non ha alloggi

Urban ModificataDSe il piano urbanistico attuativo (Pua) appena approvato dalla giunta comunale di Ravenna sarà portato davvero a termine, entro i prossimi cinque anni il quartiere San Giuseppe (ex villaggio Anic) cambierà completamente volto, allargandosi e disponibile ad ospitare mille nuovi abitanti. Il Pua riguarda una superficie totale di 216mila metri quadrati a cavallo di due grandi lotti: il più grande è il comparto Agraria, ovvero 138.330 metri quadri tra via dell’Agricoltura e via Bisanzio, in cui sarà realizzata un’urbanizzazione prevalentemente residenziale; a completare l’opera di urbanizzazione 77.670 metri quadri tangenti a via Mattei, destinati in questo caso non soltanto a case e appartamenti ma anche a servizi. Il progetto prevede tra l’altro una nuova viabilità di connessione a nord di via Sant’Alberto e il completamento della viabilità di circuitazione a sud. Non una questione di poco conto: la mancata realizzazione della bretella stradale in zona fa sì che via Mattei sia utilizzata a completamento della circonvallazione sud con una quantità di traffico che la rende meno sicura e anche con mezzi pesanti che, pur se non potrebbero, la attraversano. Va tenuto in considerazione inoltre che tale via avrebbe un aggravio ulteriore di mezzi in transito, rispetto ad oggi, dopo la realizzazione dell’opera di urbanizzazione prevista dal Pua. La stessa relazione tecnica ritiene il completamento della circuitazione sia un obiettivo fondamentale perché in questo modo via Mattei tornerebbe a “riconfigurarsi come mera strada urbana, vivibile e percorribile”.

SangiuseppeBDel resto l’intenzione è proprio quella di fare del quartiere San Giuseppe un quartiere più integrato con la città, facendogli superare la sua “condizione storica di ambito marginale” a cui lo ha condannato la separazione con la linea ferroviaria e la vicinanza al Polo Chimico, in funzione del quale era nato. La situazione ora è cambiata: il Prg del 1993 ha portato alcuni servizi utili ai residenti della zona, e il prossimo step è la realizzazione del grande parco sportivo polivalente che vedrà associato ai già esistenti campi da tennis e baseball impianti calcistici ed una piscina coperta a cui è legato a doppio filo la stessa realizzazione dell’intero comparto. Proprio in funzione della nuova struttura che sorgerà in via Bisanzio (con un investimento da 4 milioni di euro e i cui lavori dovrebbero partire nel 2020) è stata firmata la convenzione (in forza dei cosiddetti articoli 18) che ha permesso al Comune di progettare il Pua. Un parco sportivo pensato per tutta la città e per il quale vale la pena – scrivono i tecnici – realizzare “un insediamento residenziale di equilibrata consistenza e densità”. Lo scopo del piano urbanistico in altre parole è quello di creare non una zona solo di servizio ma in cui si possa vivere. Viene citato come esempio negativo la Defense di Parigi, il futuristico quartiere della Ville Lumière che, però, si svuota alla fine della giornata, quando i lavoratori tornano a casa. L’obiettivo è quello di evitare questo destino al quartiere ravennate e perciò sono ipotizzati anche servizi per l’infanzia e una casa di riposo che si aggiungono a quelli già presenti in loco. “L’abbinamento che al momento appare ideale – si legge nella relazione – sarebbe quello di dislocare l’uno vicino all’altro una struttura di accudimento per i bambini, un asilo privato, ed una struttura in grado invece di dare assistenza agli anziani”. Altre attività suggerite suggerite sono quelle di servizi legati al benessere. “In alternativa rimarrebbe sempre possibile organizzare strutture più ordinarie ad uffici, piccoli laboratori, ambulatori medici e spazi per l’artigianato alla persona”.

SangiuseppeAIl comparto Romea è diviso in due zone. Quello sud prevede un insediamento commerciale con 2.500 metri quadri di superficie di vendita (a cui aggiungerne un migliaio per magazzini e locali di servizi) associati ad un insieme di negozi di vicinato e pubblici esercizi, di circa 250 metri quadri ognuno che costituiscono “ un’area articolata su più spazi commerciali puntuali”. Il sub comparto Romea/nord viene considerato più adatto ad insediamenti di natura terziaria ma anche qui è prevista una superficie commerciale da 1.500 metri quadri dove però il piano prevede altre attività a forte impronta sociale, vale a dire i servizi per bambini, anziani e più in generale alla persona di cui abbiamo parlato poche righe più in alto. Attenzione in questo senso viene riservata anche in via Chiavica Romea, ultimo baluardo prima della zona industriale e nella quale sono state inserite quote di residenza per ricercare “una condizione che allontani questa zona dal pericolo di essere percepita come un cul de sac marginale e priva di significati propri di qualche rilievo. Strutture di eccellenza ed un’equilibrata presenza di residenza (si parla di alloggi per circa ottanta nuovi residenti) paiono essere gli ingredienti ottimali per scongiurare effetti negativi sul quartiere”. Alloggi previsti, quindi, per una ottantina di residenti. In linea generale, comunque, il sub-comparto Romea pur se diviso in due è quello maggiormente rivolto al resto della città.

SangiuseppeCResta da analizzare il sub comparto Agraria, che rappresenta il più grande (da solo copre il 63 percento) del Pua ed è invece destinato ad ospitare i nuovi abitanti del quartiere San Giuseppe e in cui saranno riqualificate le aree verdi. Sorgeranno qui alloggi per un totale di 336 abitazioni che potranno ospitare circa 840 nuovi residenti. A questi alloggi si aggiungono 5000 quadri di superficie di vendita così divisi: 1.500 ad uso non alimentare, mille che potranno invece ospitare un supermercato, mille per i negozi (se ne stimano quattro) e il resto diviso tra uffici, ambulatori ed altri spazi dedicati al terziario. Il Pua dopo la sua approvazione in giunta e il necessario passaggio in consiglio comunale rimarrà valido per cinque anni: dovrà essere attuato entro la fine del 2024.

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