sabato
16 Agosto 2025

L’autorità portuale gestirà i movimenti ferroviari nel porto, l’accordo con Rfi

Ravenna getta le basi per un ulteriore sviluppo del traffico intermodale: l’obiettivo dell’Europa è quello di trasferire su ferrovia il 30% del totale di merci entro il 2030

DA SX ROSSI CATALANO

L’autorità portuale sarà gestore unico delle manovre ferroviarie all’interno del porto di Ravenna: è stato sottoscritto oggi (mercoledì 19 febbraio) il protocollo di intesa tra Daniele Rossi, presidente dell’autorità portuale e Filippo Catalano, direttore dell’infrastruttura territoriale Bologna di Rete Ferroviaria Italiana.

Si tratta di un passaggio importante per il porto di Ravenna che, con questo protocollo, getta le basi per un ulteriore sviluppo del traffico ferroviario intermodale: il protocollo prevede infatti che l’autorità portuale diventi l’interlocutore unico per terminal portuali e operatori ferroviari e si occupi di tutte le attività necessarie per l’utilizzo dei binari e del sistema dei raccordi ferroviari all’interno del porto. A Ravenna l’infrastruttura è costituita dalle due dorsali ferroviarie dei nuovi scali merci in sinistra e destra Canale Candiano e si estende per quasi 30 chilometri di binari. Rimarranno in carico a Rfi la manutenzione straordinaria e gli investimenti in nuove infrastrutture, mentre l’autorità portuale si occuperà della gestione ordinaria e dei rapporti con i terminal collegati alla ferrovia.

Negli ultimi anni i volumi delle merci trasportate su ferrovia in import/export nel Porto di Ravenna sono aumentati fino ad arrivare a rappresentare di media il 13,5 % del totale complessivo delle merci movimentate con un numero di oltre 8000 treni all’anno. Questo risultato pone il porto di Ravenna al secondo posto in Italia per trasporto merci su ferrovia.

Come previsto dall’Unione Europea, l’obiettivo prefissato è quello di trasferire su ferrovia entro il 2030 il 30% del totale complessivo di merci movimentate. Negli ultimi mesi si sta consolidando infatti la domanda crescente da parte del mercato e tutti i terminalisti del porto hanno significative previsioni di crescita, anche per le nuove prospettive di sviluppo dei traffici legate ai progetti di potenziamento dello scalo in corso di realizzazione. Sono previsti, oltre a nuovi investimenti da parte degli operatori per l’utilizzo della ferrovia, cinque nuove domande di collegamento ferroviario che porteranno la maggioranza dei terminal ad avere un proprio raccordo ferroviario interno.

«Si tratta di una firma storica per l’Autorità Portuale e per il porto di Ravenna – commenta  Rossi -. Una scelta strategica per il futuro del nostro porto che ci pone difronte a nuove responsabilità di gestione ma punta sullo sviluppo del traffico intermodale con determinazione per rendere il nostro porto un luogo sempre più moderno e decarbonizzato. Ringrazio tutti gli operatori che hanno intrapreso questo percorso insieme all’autorità portuale».

Ladri al bar del parco di Teodorico: rubate le mance per i ragazzi disabili

I gestori se ne sono accorti alla riapertura del locale al mattino

furto bar teodorico

Furto nella notte al bar del parco Teodorico di Ravenna. Ignoti hanno fatto irruzione nel locale, forzando una finestra, portando via di fatto però solo il barattolo delle mance per i ragazzi che ci lavorano. Si tratta di giovani con disabilità al centro del progetto di inserimento lavorativo portato avanti da anni dalla cooperativa San Vitale, che ha in gestione il bar.

I titolari si sono accorti del furto una volta riaperto il locale, nella mattinata di oggi, mercoledì 19 febbraio.

furto bar teodorico

A Marina di Ravenna un presidio ambientalista contro il rigassificatore

A pochi giorni dall’arrivo della nave, gli attivisti chiedono indicazioni sui tempi di dismissione, un controllo costante delle criticità ambientali e lo stop agli incentivi per il fossile

Golar Tundra Rigassificatore

A pochi giorni dall’arrivo a Ravenna della nave rigassificatrice BW Singapore, il Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” convoca un presidio ambientalista al Molo Dalmazia di Marina di Ravenna. L’appuntamento è alle 14.30 di domenica 23 febbraio. Tra le richieste del comitato c’è la stesura di una “road map” sui tempi di dismissione del rigassificatore, la creazione di un sistema di monitoraggio continuo e indipendente sulla qualità dell’aria, dell’ambiente marino, dell’assetto idrogeologico e dell’impatto sull’ambiente e sulla salute e, infine, un appello alle istituzioni perchè prendano una posizione ferma sul taglio netto dei sussidi alle fonti fossili.

L’opera d’arte che sembra immaginata da Cronenberg e Philip K. Dick

L’artista e scrittrice Oriana Persico, mediante tecnologie all’avanguardia e open source, ha realizzato un progetto che trasforma i dati relativi all’inquinamento atmosferico in un allestimento visivo divertente ma inquietante

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Come vivere all’interno di un film di Cronenberg o di una storia di Philip K. Dick: no, non siamo davanti a Viggo Mortensen nell’inquietante film Crimes of the Future in cui interpreta un body artist che usa il proprio corpo superando i confini fra umano e artificiale. Ecco, un po’ di Cronenberg e Dick è arrivato a Ravenna grazie all’opera pneumOS. La Conoscenza dell’Aria è Open Source – progettata dall’artista e scrittrice Oriana Persico e realizzata in équipe –, che in estrema sintesi raccoglie e trasforma in forma estetica i dati dello stato dell’aria di una zona di Ravenna.

Spieghiamo in breve l’opera, sostenuta fortemente dal Comune di Ravenna e nata grazie al progetto europeo Digital Unite allo scopo di avvicinare la cittadinanza al digitale e alla comprensione/utilizzo dei dati che la coinvolgono direttamente. Creata mediante tecnologie all’avanguardia, l’opera presenta una cupola di plexiglass che protegge due sistemi interattivi in grado di generare movimenti e suoni.
All’interno un polmoncino a forma circolare coronato da ugelli si alza e si abbassa a imitazione del respiro umano, grazie ai dati raccolti da tre centraline di rilevazione poste nelle zone del Pala De Andrè e dell’ex ippodromo di Ravenna. I recettori sono in grado di monitorare almeno cinque sostanze fra gas e polveri sottili dannose alla salute trasmettendo i dati via internet a un terminale che li elabora, confrontandoli con gli standard europei sulla qualità dell’aria. A seguito della decodifica, il sistema genera sei tipi di respiro corrispondenti a movimenti e a suoni diversi in modo da far comprendere a chi assiste quale tipo di aria ci sia in quel preciso istante: per il polmone siliconico in movimento si va da un ritmo calmo e lento in presenza di aria pura a uno intermittente e accelerato per quella inquinata. Attraverso sei ritmi diversi si può raggiungere lo stadio peggiore, quello della frequenza di Cheyne-Stokes, che identifica il respiro dei moribondi basato su lunghe apnee. Al di sopra di questo organo alieno permeato dall’immaginario di Cronenberg sono poste cinque membrane siliconiche simili a tamburi. Insieme costituiscono il sistema fonatorio del lavoro che traduce gli stessi dati usati dal polmone producendo una gamma di suoni diversi: ritmi calmi, eterei, dolci per l’aria pulita e al contrario grevi, bassi, frenetici per quella inquinata.

PneumOS è stato creato utilizzando open sources ed è in grado di essere implementato e variato nello stesso tessuto socio-geografico, così come può essere condiviso e applicato a contesti diversi, a nuove comunità. In sintesi, l’opera trasforma i dati duri, freddi, specialistici, in un allestimento visivo divertente e inquietante, raggiungendo l’obiettivo di coinvolgere e rendere consapevole la comunità del proprio benessere in relazione all’ecosistema. Sono chiare a questo punto le enormi differenze fra questo progetto dall’immaginario dei protagonisti dei romanzi di Dick e dei film di Cronenberg che praticano un’estetica immersa nel dolore in territori postumani, limitrofi alla morte: quando ancora resiste qualcosa di umano, la loro ricerca è del tutto individualistica secondo un orizzonte quasi del tutto privo di finalità collettive. Per realizzare questa “grammatica Open Source del respiro della città”, Oriana Persico si è avvalsa invece di un lavoro di équipe che ha visto la collaborazione fra il centro di ricerca HER she Loves Data e quella di due università italiane – la Federico II di Napoli e la Sapienza di Roma – oltre al coinvolgimento di medici, ingegneri informatici ed esperti di didattica STEM. PneumOS parte quindi in modo collettivo – col coordinamento progettuale e ideativo dell’artista – e termina con una destinazione altrettanto comunitaria e coinvolgente, seguendo fonti e protocolli di condivisione. C’è molto da imparare da questa opera artistica fortemente innovativa in cui i dati – oggetto principale di un mercato mondiale in grado di sconvolgere la vita del pianeta – vengono impiegati per creare qualcosa che non esisteva, rendendo comprensibili fenomeni complessi e disegnando nuovi ruoli e rituali sociali.

Il processo datapoietico e di questa nuova estetica dei dati che ha dato vita a PneumOS mantiene un orizzonte collettivo e uno scopo di benessere condiviso. Gli stessi principi hanno animato un paio di progetti precedenti realizzati da Persico insieme a Salvatore Iaconesi: nel 2019 la lampada Obiettivo è stata animata dai dati della povertà globale mentre del 2021 è U-DA- Tinos, una pianta artificiale che attraverso suoni e luci illustra la qualità di salute del fiume Oreto in Sicilia, rilevata mediante sensori umani, ovvero persone volontarie dedicate alla custodia dell’acqua. C’è quindi molto da imparare da PneumOS presentato temporaneamente nei giorni scorsi durante l’evento “Respiro” al Craem (Centro di Energia, Ambiente e Mare di Marina di Ravenna), sede del Tecnopolo ravennate e del Centro per l’innovazione nell’ambito della Rete Alta Tecnologia.
A breve volerà all’Expo di Osaka 2025, dove sarà un’ottima carta di presentazione per la nostra città e per l’Italia. Al termine dell’esposizione internazionale in Giappone, a metà ottobre, l’opera ritornerà a Ravenna per essere esposta – ci contiamo – in città, in una collocazione più accessibile e in grado di coinvolgere più facilmente tutte le scuole e la cittadinanza.

La Fondazione Oriani dona casa Foschi al Comune: «Un polo per cultura e memoria»

L’immobile di Castiglione vale oltre 143 mila euro
L’amministrazione investirà un massimo di 24mila 800 euro come rimborso spese

Casa Foschi Castiglione Di Cervia Interno

Un nuovo patrimonio culturale arricchisce la città di Cervia: la casa di Castiglione dello studioso Umberto Foschi è stata donata al comune di Cervia dalla Fondazione “Casa di Oriani”. La casa fu un lascito alla Fondazione da parte di Alda Foschi, moglie dello studioso, che nel 2005 la donò insieme all’archivio e alla biblioteca. Nel 2024 la Fondazione aveva messo l’immobile in alienazione e l’amministrazione comunale di Cervia da subito si è attivata per chiederne la donazione, al fine di conservarlo come patrimonio pubblico.

La Giunta comunale ha approvato l’accettazione della donazione della casa e l’atto verrà ora proposto all’approvazione del Consiglio comunale di Cervia. Nell’ottobre scorso, dopo qualche mese dall’insediamento della nuova amministrazione, il sindaco Mattia Missiroli, con parere favorevole dell’intera Giunta, aveva richiesto alla Fondazione Casa di Oriani, proprietaria dell’immobile, di farne donazione al nostro comune. L’acquisizione dell’immobile di Via Ragazzena 27 è particolarmente vantaggiosa per l’amministrazione comunale: il patrimonio registrato ha un valore complessivo (compreso il terreno) di 143.339 euro ma il comune di dovrà sostenere un massimo di spese di 24 mila 800 euro come rimborso spese alla Fondazione Oriani, stipula notarile, imposte e tasse.

L’edificio continuerà ad essere utilizzato per finalità culturali legate alla memoria della figura e dell’opera del Prof. Umberto Foschi, sia dal punto di vista della valorizzazione della storia, delle arti e delle tradizioni del territorio. Dal 2008 negli spazi di Casa Foschi è sorto anche il “Centro per il dialetto romagnolo”, con la convinzione che i dialetti siano un elemento costitutivo dell’identità di un territorio e rappresentino un fondamentale patrimonio culturale da conservare, tutelare e valorizzare, in coerenza con la Carta europea delle lingue regionale e minoritarie, per cui la difesa dei dialetti rappresenta un contributo rilevante della diversità culturale.

«La donazione di casa Foschi al Comune e l’interesse dell’Amministrazione per questo bene, si inserisce nel progetto complessivo di ampliare i nostri istituti culturali. L’immobile riveste un importante valore storico e socio-culturale, rappresentando una testimonianza delle importanti attività di ricerca eseguite negli anni da Umberto Foschi, che ha dedicato tutta la vita agli studi sulla Romagna, raccogliendo fonti e repertori di grande importanza storica e folclorica. – commenta Missiroli -. la casa, grazie al suo prezioso bene documentario e archivistico dovrà essere un laboratorio di ricerca e un centro culturale vivo, promotore di manifestazioni e valorizzazione di energie. La nostra città deve diventare sempre più un contenitore di cultura diffusa, dove le nostre radici e la nostra identità si intreccino con nuove visioni».

Quasi mezzo milione di euro per rifare il campo da calcio sintetico alluvionato

L’impianto “San Rocco” è stato riqualificato grazie anche all’intervento della Struttura commissariale

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Si è concluso a Faenza l’intervento di riqualificazione del campo sportivo San Rocco, fortemente danneggiato dall’alluvione del maggio 2023. Il progetto, condotto dal settore Ricostruzione dell’Unione della Romagna Faentina, ha permesso di ripristinare la funzionalità dell’impianto, che ha già ottenuto l’omologazione della Lega Nazionale Dilettanti fino alla categoria Eccellenza.

L’intervento per la rigenerazione dell’impianto per il calcio di via Ravegnana ha avuto un costo di 480mila euro: 200mila finanziati attraverso la Struttura commissariale e 280mila con risorse proprie dell’Amministrazione.

È stato sostituito il manto erboso sintetico compromesso, è stato effettuato il ripristino degli strati sottostanti e il consolidamento del fondo, oltre alla sostituzione delle attrezzature danneggiate.

In un’ottica di sostenibilità e attenzione all’ambiente, il materiale rimosso non è stato destinato alla discarica, ma è stato interamente riciclato, trasformandolo in nuova materia prima-seconda da reintrodurre nel ciclo produttivo. La conclusione dell’intervento nel campo San Rocco prevede inoltre il montaggio di nuove tribune dopo che quelle precedenti erano state eliminate perché non più adeguate e non potevano essere utilizzabili.

«L’alluvione – spiega l’assessora con delega allo Sport, Martina Laghi -, come altri impianti sportivi della città, ha danneggiato il campo da calcio di San Rocco, il cui intervento, peraltro, era già in programma per il rifacimento prima ancora degli eventi meteo estremi di maggio 2023. Siamo quindi molto contenti di aver restituito ai bambini e ai ragazzi uno spazio funzionale e sfruttabile al cento per cento, sia per gli allenamenti che per le partite. Questo intervento, legato ai progetti di ricostruzione post-alluvione, fa parte di un più ampio programma di riqualificazione degli impianti sportivi, con particolare attenzione a quelli calcistici, che la nostra amministrazione si è impegnata a portare avanti entro la fine del mandato. Era necessario intervenire subito su questo impianto, poiché l’alluvione lo aveva reso inutilizzabile. L’idea è di procedere, come già previsto per l’impianto della Graziola, con il rifacimento dei campi e di riqualificare altri impianti sportivi calcistici utilizzando risorse comunali».

Parrucchieri in campo per sostenere le donne nella lotta contro il cancro

Domenica 23 febbraio a Ravenna e Lugo sarà possibile effettuare un lavaggio e una piega per contribuire al “Progetto Margherita” che devolve gratuitamente parrucche alle malate oncologiche

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Una maratona di solidarietà a sostegno del Progetto Margherita, che fornisce parrucche gratuite alle malate oncologiche: domenica 23 febbraio in sei città della Romagna (Ravenna, Lugo, Cesena, Forlì, Rimini e Riccione) sarà possibile fare una piega ai capelli (compresa di lavaggio, con un contributo minimo di 20 euro) per sostenere la raccolta fondi di Ior “La mia mamma è bellissima”, dedicata alle donne in chemioterapia.

I parrucchieri di Ravenna saranno a disposizione dalle 8:30 alle 17 nella sede Ial di via Vulcano 78, mentre quelli di Lugo saranno ospiti del Conad Superstore di via Taglioni 3 dalle 9:30 alle 17. Non sarà possibile prenotare.

Chi non riuscirà a prendere all’evento di domenica potrà in ogni caso effettuare una donazione in uno degli oltre cento saloni e esercizi commerciali che espongono il salvadanaio apposito a sostegno del crowdfunding dell’Istituto Oncologico Romagnolo: l’elenco degli aderenti si trova online sul sito dello Ior. Infine, si può sostenere “La Mia Mamma è Bellissima” anche online sulla pagina dedicata nella piattaforma Insieme a chi cura. Queste modalità di donazione saranno disponibili fino a mercoledì 8 marzo, Festa della Donna «Un giorno non casuale per un’iniziativa che vuole anche sensibilizzare sulla lotta contro il cancro al femminile» spiegano dall’associazione.
Oltre al servizio di fornitura di parrucche oncologiche gratuite, il Progetto Margherita dello Ior offre alle donne in chemioterapia la professionalità di un parrucchiere e il conforto di un volontario che le accompagna nella scelta della chioma e del colore che meglio si addice loro. Nel 2024 sono 344 pazienti che ne hanno usufruito, tra queste, 112 solo nella provincia di Ravenna.

«Nessuno deve affrontare il cancro da solo: a maggior ragione una donna costretta a sopportare, oltre al peso della diagnosi e della malattia, anche l’ulteriore carico emotivo della calvizie – spiega il Direttore Generale Ior, Fabrizio Miserocchi – la perdita dei capelli ha un impatto negativo sulla qualità di vita e sul benessere psicologico della paziente tale da rendere il momento della prima ciocca perduta quello più temuto dell’intero percorso di cura. Per questo torniamo a lanciare il crowdfunding “La Mia Mamma è Bellissima”: la nostra intenzione è quella di espandere il servizio nella maggior parte delle nostre sedi sparse sul territorio ed accogliere quante più donne possibili. Sappiamo che la Romagna è sempre stata molto sensibile a questo appello: l’anno scorso, tra Ravenna e Lugo, più di 260 persone si sono fatte fare una piega di bellezza a favore della lotta contro il cancro al femminile. Siamo quindi molto fiduciosi che questi eventi torneranno a richiamare tantissime persone sensibili al tema»

Nel territorio di Ravenna l’iniziativa si svolge in collaborazione con Ial, Cna Ravenna, Le Professioni della Bellezza, Scuola del Benessere Cna Ravenna, Confartigianato Ravenna e Comune di Ravenna, che ha concesso il patrocinio; mentre per Lugo i partner saranno Cofra Conad, La Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, Lectron Impianti Elettrici, Confartigianato Ravenna, Sindacato Panificatori Artigianali, L’Oreal Professionel Paris e Comune di Lugo, che ha concesso il patrocinio: per entrambi gli eventi i prodotti di bellezza saranno forniti da Open Space, concept distributor di Davines.

Un presidio in piazza a Ravenna per il popolo palestinese

La rete “La via maestra” manifesta «in difesa del diritto internazionale»

manifestazione via maestra

Venerdì 21 febbraio, dalle 17.30 alle 18.30, in piazza del Popolo a Ravenna è in programma un presidio di solidarietà per il popolo palestinese.

Organizza la rete “La via maestra” che in una nota inviata alla stampa dice di seguire «con preoccupazione la fragile tregua in corso a Gaza, dopo quindici mesi di massacri e distruzione. Molto critica è la condizione dei 600.000 sfollati tornati al nord di Gaza che vivono tra le macerie delle loro case, un luogo invivibile, senza accesso ai beni essenziali, dove il genocidio continua a causa delle bombe inesplose, stimate in circa 7.500 tonnellate».

«Dall’inizio della tregua a Gaza poi – continua la nota -, abbiamo visto un’escalation di violenza e repressione senza precedenti nella Cisgiordania occupata da parte dell’esercito israeliano con l’operazione denominata “Muro di ferro”. Isolamento di città e villaggi palestinesi mediante 900 check point, sfollamento forzato su larga scala nel nord, con lo svuotamento dei campi profughi, arresti di massa, uccisioni, distruzione delle strade e delle infrastrutture, incendi di case. Jenin e Tulkarem le città più colpite. Un’offensiva militare delle forze israeliane che ha portato ad almeno 44 mila palestinesi sfollati dal 21 gennaio. Al sud attacchi quotidiani dei coloni armati ai danni dei villaggi palestinesi, attacchi che accelerano il piano di pulizia etnica, sostenuto da Trump favorevole all’annessione di gran parte della Cisgiordania e alla deportazione dei palestinesi di Gaza».

Tutto questo – secondo la rete – «avviene in totale violazione del diritto internazionale, ignorate le ordinanze delle Corti dell’Aja. Grande è la responsabilità dell’Europa e dell’Italia che non ha nemmeno firmato la dichiarazione congiunta di 79 paesi membri dell’Onu di dissenso nei confronti delle sanzioni Usa contro la Corte penale internazionale (Cpi)».

«Continuiamo a manifestare in difesa del diritto internazionale perché non ci può essere pace e giustizia fuori della legalità internazionale. Manifestiamo per la fine dell’occupazione coloniale della Palestina, per il diritto del popolo palestinese a poter decidere finalmente del proprio futuro. Ci uniamo alla campagna globale di Ong e organizzazioni della società civile per fermare l’invio di armi a Israele. Tra i maggiori fornitori di armi a Israele c’è anche l’Italia, al terzo posto in Europa, dopo Stati Uniti e Germania. Manifestiamo perché non vogliamo essere complici di crimini di guerra e delle violazioni continue del diritto internazionale».

Fermato ubriaco in zona stazione: era evaso per la seconda volta dai domiciliari

Convalidato l’arresto in carcere per un 27 enne originario del Gambia

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Evade dai domiciliari e viene intercettato mentre vaga ubriaco in zona stazione: nella prima serata di martedì 11 febbraio, durante i controlli di routine nei pressi della stazione ferroviaria di Ravenna, gli agenti della polizia locale hanno intercettato un 27enne originario del Gambia in evidente stato di ubriachezza (i poliziotti testimoniano infatti andatura incerta, alito vinoso e evidente stato di agitazione).

L’uomo, alla vista della pattuglia ha tentato di fuggire lanciando a terra una bottiglia di birra, ma è stato fermato dagli agenti che hanno contestato i precedenti del gambiano e il mancato rispetto degli arresti domiciliari. Solo pochi giorni prima (10 febbraio) l’uomo era stato arrestato sempre per evasione.

Nel corso della giornata di ieri (17 febbraio) il giudice ha convalidato il nuovo arresto, questa volta in carcere.

Quelli che aiutano gli Erasmus: dalle masterclass di pasta all’aiuto per gli affitti

Tra i fondatori dell’associazione Esn Monica Mulinari, che ha voluto replicare l’esperienza conosciuta a Granada. La presidente Giulia Michelin: «Iniziative rivolte a tutta la comunità studentesca per favorire l’inclusione»

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I fondatori dopo la proclamazione come sezione ufficiale

Se la maggior parte degli universitari di Ravenna lamenta la mancanza di poli di aggregazione, poca movida e la scarsa possibilità di fare rete tra studenti, dal 2023 un gruppo di studenti e neo laureati si occupa dell’intrattenimento e dell’inserimento culturale e sociale degli studenti in mobilità, tra Erasmus e iscritti internazionali. Quasi tutte le iniziative sono comunque rivolte all’intera scena universitaria locale, per favorire l’inclusione e la creazione di una rete trasversale di universitari ravennati.

Il progetto è stato ideato nel 2021, sotto il nome di Erav (dalla crasi tra Erasums e Ravenna), con l’ambizione di ravvivare la vita universitaria locale, e nel marzo del 2023 il gruppo è stato ufficialmente riconosciuto da Esn Italia, costola del network studentesco europeo, come 53esima sezione nazionale. «Siamo stati l’ultima sezione italiana ad aggiungersi al network – commenta la fondatrice Monica Mulinari -. Sono entrata in contatto con Esn durante il mio Erasmus a Granada. Abbiamo impiegato più di un anno e mezzo ad adattare una realtà nascente come la nostra ai requisiti di ammissione. Oggi però credo che il nostro lavoro dia un valore aggiunto alla comunità».

Gli eventi organizzati da Esn Ravenna spaziano da momenti formativi, didattici e culturali a momenti di svago e socialità: «Fin dal primo momento cerchiamo di far convivere la goliardia tipica dell’Erasmus con una struttura solida e organizzata, di collaborare con diverse realtà del territorio e di rendere Ravenna una città accogliente per gli studenti – prosegue Mulinari –. Oggi, con l’inserimento di diversi corsi di laurea magistrale in inglese, la nostra presenza sul territorio diventa ancora più rilevante». Giulia Michelin è una studentessa del corso di International Cooperation of intercultural Heritage e presidente dell’associazione Esn Ravenna al secondo mandato: «Cerchiamo di differenziare la nostra offerta. Si va dalle serate karaoke in alcuni bar del centro al percorso interattivo tra i monumenti patrimonio Unesco della città, strutturato a metà tra una caccia al tesoro e un quiz, un modo alternativo per far conoscere le bellezze del territorio. Organizziamo anche partite di pallavolo e sessioni di arrampicata, gite alla Casa delle farfalle e presentazioni della raccolta differenziata per la sostenibilità, e ancora, siccome per noi la cultura passa anche dalle tradizioni, organizziamo “lezioni” di pasta fresca, piadina e passatelli a casa della nonna di una ragazza del nostro staff».

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Oggi gli eventi di Esn Ravenna contano una media di partecipanti che va dai 20 ai 50, e gli studenti coinvolti provengono principalmente dall’Europa (Spagna e Francia in particolare) ma anche da India, Pakistan, Asia orientale e Stati Uniti. La maggior parte delle iniziative è gratuita, e per partecipare basta iscriversi online (www. ravenna.esn.it o su social), mentre alcune richiedono una quota che viene utilizzata per l’affitto dei locali o per sostenere le iniziative successive del network. «Per sostenerci ci affidiamo anche ai bandi pubblici – continua la presidente -. L’ultimo ci permetterà di partecipare la prossima primavera alla grande Festa del falò di Rocca San Casciano, un evento pirotecnico e sorprendente, ma anche ricco di storia e tradizione. Per l’occasione soggiorneranno a Ravenna membri Esn da tutta Italia. L’idea è quella di far conoscere agli studenti stranieri la tradizione del nostro territorio attraverso il folklore, che accomuna nelle sue varie declinazioni tutte le nazioni».

Oltre agli eventi, l’organizzazione di Esn propone anche un aiuto concreto a livello logistico e burocratico, con gruppi appositi dove scambiarsi indicazioni sugli affitti e sulle pratiche formali di banche e istituzioni, spesso complicate dalla barriera linguistica. «Vogliamo che Ravenna diventi una città sempre più aperta agli studenti, sia locali che internazionali – conclude Michelin -. Le possibilità sono tante, in ambito storico, artistico e culturale, e non vanno sprecate».

Rapina alla tabaccheria: un uomo in fuga con l’incasso in via Faentina

Strappata la borsa alla titolare durante la chiusura

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Un uomo con il cappuccio e il volto travisato ha aspettato che la titolare uscisse e le ha strappato la borsa con l’incasso, scappando con un bottino – secondo le prime informazioni raccolte – di migliaia di euro. La rapina è avvenuta alla tabaccheria di via Faentina 71, a Ravenna, attorno alle 20 di ieri, 17 febbraio.

La titolare era già stata rapinata due anni fa, come raccontavamo a questo link.

Stando a quanto ricostruito dalle immagini della videosorveglianza, il malvivente aveva con sé anche un coltello, che però non avrebbe utilizzato, né mostrato alla vittima della rapina.

Indagini in corso da parte della polizia.

Esce di strada, si schianta in un muretto e finisce nel fosso: 42enne all’ospedale

Su via Sinistra Naviglio, tra Bagnacavallo e Cotignola

Si è schiantato contro un muretto e poi è finito nel fosso con l’auto, lungo la trafficata via Sinistra Naviglio, tra Bagnacavallo e Cotignola, a pochi metri dall’agriturismo La Barchessa. L’uomo alla guida, un 42enne di Conselice, ha perso il controllo della sua Bmw, per cause in corso di accertamento, senza coinvolgere altri mezzi. L’incidente è avvenuto attorno alle 7 di oggi, martedì 18 febbraio.

L’automobilista è sempre rimasto cosciente e le sue condizioni non sono considerate gravi. Aiutato a uscire dall’abitacolo dai vigili del fuoco, è stato poi trasportato all’ospedale con ferite giudicate appunto di media gravità.

Fotoservizio di Massimo Argnani

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