sabato
28 Giugno 2025

Sovraccarico di tensione, black out di alcuni servizi on line della Bassa Romagna

I disagi riguardano anche i servizi scolastici e il sistema di appuntamento con i tecnici comunali. Si lavora per il ripristino delle funzionalità

Un piccolo black out sui servizi on line dell’Unione dei Comuni della Bassa. Questo è quanto si è verificato nelle ultime ore: al momento – mattinata di mercoledì 19 giugno – alcuni servizi on line della rete della Bassa Romagna come quelli scolastici, il sistema di appuntamenti con i tecnici, il web sit e l’albo pretorio non sono raggiungibili.

Secondo quanto si legge sulla pagina Fb della Polizia Municipale della Bassa la causa riguarda un sovraccarico di tensione avvenuto nel pomeriggio del 18 giugno.  «I tecnici sono al lavoro per individuare e risolvere il problema nel minor tempo possibile, nel frattempo, per i servizi che hanno bandi in scadenza in queste ore, si stanno individuando le modalità per garantire la corretta trasmissione delle domande da parte di tutti».

Confesercenti: accordo tra Ravenna e Cesena per una direzione unica

Dopo il pensionamento del ravennate Roberto Lucchi il direttore diventerà Graziano Gozi che attualmente guida già lo staff dell’associazione nella città malatestiana

Cesare Soldati (Presidente Confesercenti Cesena), Roberto Lucchi, Graziano Gozi e Monica Ciarapica (Presidente Provinciale Confesercenti Ravenna)
Da sinistra: Cesare Soldati (Presidente Confesercenti Cesena), Roberto Lucchi, Graziano Gozi e Monica Ciarapica (Presidente Provinciale Confesercenti Ravenna)

Si sono riunite nel pomeriggio insieme a Ravenna le presidenze provinciali di Ravenna e quella comprensoriale di Cesena alla presenza dei massimi vertici nazionali e regionali dell’Associazione per sottolineare e dare corso alla collaborazione avviata tra le due realtà. Collaborazione che si attiva anche a seguito del prossimo pensionamento di Roberto Lucchi  (attuale direttore della Confesercenti Ravenna) con la scelta di avere un unico direttore per le due Confesercenti nella figura di Graziano Gozi, direttore dell’associazione cesenate.

La scelta intrapresa – si leggein una nota – «è stata effettuata alla luce dei cambiamenti intervenuti in questi anni nei rapporti con le istituzioni nei compiti associativi dei livelli provinciali, tenendo conto delle consolidate e confermate presenze territoriali e dei loro gruppi dirigenti che sono un punto forte di presidio dell’Associazione e soprattutto nella ricerca di nuove e potenziali sinergie e azioni comuni con le Confesercenti della Romagna. Sinergia e collaborazione che hanno registrato la piena convergenza tra le Confesercenti di Cesena e di Ravenna, fermo restando le reciproche autonomie giuridiche, patrimoniali e associative in essere».

In tal senso «la scelta di Gozi per le sue qualità, competenze e conoscenza dell’Associazione, è stata ritenuta naturale e conseguente al percorso di collaborazione avviato tra sedi associative dello stesso territorio, molto simili sul piano organizzativo e strutturate con gruppi dirigenti e sindacali che costituiscono un patrimonio utile, proficuo e di prospettiva per l’intera Associazione. Percorso avviato e aperto anche a collaborazioni con le altre Confesercenti romagnole e che ha ricevuto il pieno e convinto accordo della dirigenza regionale e nazionale dell’Associazione».

Gozi, cinquantenne, ha alle spalle una importante e consolidata esperienza all’interno della Confesercenti, dove ha ricoperto diverse responsabilità ed esperienze nel territorio romagnolo (dalla sede di Cesenatico alla direzione comprensoriale di Cesena) e a livello nazionale (dove ha ricevuto l’incarico di seguire le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro del turismo e del commercio). Gozi, per assicurare l’avvicendamento con Lucchi, ha avviato da alcuni mesi l’affiancamento presso la Confesercenti di Ravenna, dove è già presente e ha incontrato e conosciuto i gruppi dirigenti, i responsabili dei servizi e tutti i dipendenti delle Confesercenti provinciale e territoriali e partecipato alle prime iniziative dell’associazione.

La Presidente Provinciale della Confesercenti di Ravenna Monica Ciarapica, introducendo l’incontro «nel ringraziare Lucchi per l’impegno profuso in tutti questi anni alla direzione della Confesercenti, per la serietà e le capacità che gli sono conosciute e per avere contribuito ad una Associazione in salute, autonoma e propositiva, ha espresso a Gozi la massima collaborazione e l’augurio di un proficuo lavoro nella nuova responsabilità e nel percorso di collaborazione che si avvia tra Confesercenti di Romagna. Continueremo come Associazione il nostro lavoro e il nostro impegno con le modalità e il comportamento che ci contraddistinguono e che abbiamo tenuto in questi anni». Durante l’incontro di Ravenna sono state messe a punto ulteriori iniziative tra le due associazioni della Romagna.

Diciottenne espulso: in meno di tre anni denunciato cinque volte

Il giovane non aveva rinnovato il permesso di soggiorno ottenuto perché era minorenne ed è stato fatto salire su un volo per Tirana

Un diciottenne è stato espulso dalla polizia e imbarcato in un volo diretto a Tirana. Il ragazzo, albanese, era entrato in Italia e aveva ottenuto un permesso di soggiorno perché minorenne. Durante la sua permanenza, tuttavia, era finito più volte nei guai con la legge. Era stato denunciato – dall’ottobre 2016 ad oggi – per furto, invasione di terreni, reati connessi agli stupefacenti, ricettazione, porto abusivo d’armi. Più volte collocato in comunità ne era sempre fuggito e aveva rimediato anche una condanna dal tribunale dei minori. A giugno del 2018 gli era scaduto il permesso di soggiorno. Invitato in questura per degli accertamenti, i poliziotti hanno constatato che il giovane, ora maggiorenne, era a tutti in effetti irregolare sul territorio e lo hanno munito di decreto di espulsione e imbarcato su un volo per Tirana.

L’Ausl sulla 71enne ricoverata dopo 30 ore: «Sottoposta a percorso clinico»

L’azienda sanitaria: «Disagi di cui ci scusiamo ma dire che si sia trattato soltanto di attesa non è esatto»

Letto OspedaleL’Ausl replica ad Alvaro Ancisi  (LpRa) in una nota in cui – pur scusandosi con la 71enne ricoverata in ospedale di sabato pomeriggio dopo esservi entrata venerdì per una visita medica – ricorda che la signora non è stata fatta solo attendere ma che, nel frattempo, sottoposta ad un percorso clinico.

«Sostenere che il percorso che ha portato al ricovero della paziente – scrive l’Ausl – si sia limitato all’”attesa” non è propriamente corretto e non rende del tutto l’idea della situazione reale. La signora è giunta all’Ospedale di Ravenna su invio del medico di famiglia, per una visita infettivologica, a seguito del persistere di febbre successiva ad un intervento chirurgico ortopedico che ha avuto luogo, nei giorni precedenti, presso un privato accreditato. Visita che è stata regolarmente effettuata, dopo la quale il medico ha ritenuto opportuno sottoporre la paziente ad un approfondimento clinico e l’ha dunque avviata al Pronto soccorso per eseguire: esami ematici completi, emocolture, esami di radiologia e visita ortopedica»

Tale percorso, continua l’azienda sanitaria, «a seguito delle molte urgenze che si sono susseguite nelle ore successive e ad un numero complessivo di accessi che ha superato i 300 nelle 24 ore, ha trovato compimento dopo molte ore, con la decisione dei medici, per quanto emerso dalle valutazioni cliniche svolte, di procedere col ricovero. Va però evidenziato che in tale periodo, la paziente non solo ha effettuato gli esami prescritti ma è stata costantemente monitorata ed è stata ritarata la terapia farmacologica che stava assumendo (va in questo senso segnalato che nel frattempo la temperatura corporea si è abbassata e stabilizzata)».

Conclude l’Ausl: «Durante il lungo periodo in cui è stata in carico al Pronto soccorso vi è stato, da parte del personale, l’impegno per cercare di minimizzare i conseguenti, comprensibili disagi relativi all’accoglienza e alla sistemazione logistica, per i quali ci si scusa con la signora e i suoi famigliari. Impegno che sempre viene messo in atto e che comprende anche una valutazione sulla somministrazione dei pasti, laddove possibile in ordine alla specifica condizione clinica e tenendo comunque conto della situazione complessiva di un servizio vocato all’emergenza e all’alto numero di accessi»

«E in generale è forte e costante – e sempre più lo sarà anche sulla scorta delle recenti indicazioni regionali – l’impegno aziendale per migliorare e rendere più veloci ed efficaci possibile i percorsi d’accesso alle cure. Allo stesso tempo continuerà una duplice opera mirata, da un lato ad implementare percorsi territoriali alternativi al pronto soccorso per i pazienti per i quali tale accesso è inappropriato, e dall’altro a potenziare gli organici di questo, così come di altri servizi ospedalieri. A tal fine è continua l’opera di selezione e reclutamento di medici, in particolare per l’emergenza e, sul fronte assistenziale, si stanno percorrendo le graduatorie per l’immissione in servizio (con i tempi consentiti dagli iter burocratici) di nuovi infermieri ed oss».

Con l’ingaggio di Bruni la Rekico si assicura una regia di esperienza e carisma

Basket B / Classe ’81, il playmaker prima di arrivare a Faenza ha giocato in piazze importanti come quelle di Cecina e di Omegna. «Convinto che non ci mancherà la giusta mentalità e avremo lo spirito giusto per scavalcare anche gli ostacoli più duri»

Giovanni Bruni
Giovanni Bruni è il nuovo playmaker della Rekico Faenza

Sarà un regista da Oscar il nuovo playmaker della Rekico. La dirigenza faentina si è assicurata Giovanni Bruni, giocatore con una lunga militanza nel campionato di serie B, nella scorsa stagione alla In Più Broker Roma, dove ha chiuso la regular season con 12.3 punti di media 5.8 rimbalzi e i play off con 9.5 punti e 6 assist. Atleta dal grande carisma e leadership, Bruni ha giocato in piazze importanti come quelle di Cecina e di Omegna ed è ora pronto a mettere la propria leadership al servizio di Faenza. «Sono molto contento di giocare a Faenza – spiega Bruni – perché è una piazza che ama moltissimo la pallacanestro e può contare su un tifo davvero appassionato. In carriera sono stato in tante società del Nord e del Sud e in poche ho visto un simile calore. Ho scelto i Raggisolaris, perché il general manager Baccarini si è subito mostrato interessato a me sin dal primo contatto e poi con Friso sono stato benissimo a Barcellona e quando mi ha chiamato ho subito accettato, tanto che ci siamo accordati in poco tempo. Sono pronto a mettermi al servizio della squadra e a portare la mia esperienza come ho fatto lo scorso anno a Roma, guidando un gruppo giovane che giocava una pallacanestro veloce e fatta di contropiede: un marchio di fabbrica di Friso. Fondamentale sarà lavorare bene sin dalla preparazione estiva, perché è in quel momento della stagione che si crea l’unione del gruppo e si costruiscono i grandi campionati. Sono convinto che non ci mancherà la giusta mentalità e avremo lo spirito giusto per scavalcare anche gli ostacoli più duri. Il mio obiettivo è di dare il massimo per portare più in alto possibile la squadra, facendo di tutto per regalare ai tifosi una stagione positiva ed entusiasmante».

Nato a Pontedera il 25 settembre 1981, Bruni è un playmaker alto 1.85 m che gioca in serie B dal 2000. Prodotto del vivaio della Juve Pontedera, termina il percorso delle giovanili a Cecina dove milita dal 2000 al 2003 giocando anche in serie B. Nel 2003/04 si divide tra Castelfiorentino e Sezze (entrambe in serie B) poi in quella successiva passa a Brindisi (serie B). Nel 2015/06 torna in Toscana a Cecina e (B d’Eccellenza) poi si sposta a Ferentino (B d’Eccellenza). Nel 2007/08 scende in C Gold alla Fiorentina Basket per poi passare ad Anagni in B d’Eccellenza dove resta tre stagioni, vincendo il campionato nel 2009/10, salendo così in A d’Eccellenza dove milita l’anno successivo. Nel 2011/12 arriva in Romagna ai Crabs Rimini, poi rientra a Cecina giocando in B dal 2012 al gennaio 2017, affrontando anche la Rekico nel 2015/16 perdendo al PalaCattani 68-78. Arriva una sconfitta sul campo faentino anche con la maglia della Bakery Piacenza, dove approda nel mercato invernale del 2017, in una indimenticabile gara terminata 87-81 dopo un supplementare, dove i Raggisolaris recuperano 24 punti negli ultimi nove minuti. Nel 2017/18 è il play titolare della Barcellona di Friso (serie B) che lascia a gennaio per approdare ad Omegna, dove perde la finale play off di B. Nel 2018/19 è uno dei senatori della giovane In Più Broker Roma, arrivata fino ai quarti di finale play off con molti ragazzi laureatisi campioni d’Italia Under 18. Ora è pronto a dare tutto con la canotta della Rekico.

Molto soddisfatto dell’arrivo di Bruni è anche il general manager Andrea Baccarini. «Abbiamo inserito un playmaker con una lunga carriera spesa soprattutto in squadre di alta fascia – sottolinea – ma quello che mi ha maggiormente colpito di Bruni è stato il suo entusiasmo e la voglia di iniziare questa nuova avventura, come fosse un ragazzino. Ci affidiamo a un regista esperto che arriva da un’ottima stagione dove ha contribuito a far crescere tanti ragazzi che poi hanno vinto lo scudetto Under 18. Sarà un valore aggiunto del nostro roster e un vero leader dentro e fuori dal campo».

Con Bruni salgono a tre i giocatori dell’organico della Rekico e si aggiunge alla confermata guardia Zampa e al nuovo arrivato Klyuchnyk, pivot proveniente da Ozzano.

Il Ct Zavaglia sconfigge nello spareggio l’Emilia Tennis Academy e sale in Serie C

Tennis / Nel secondo turno del tabellone playoff di serie D1 la squadra ravennate capitanata da Pietro Licciardi e dal coach Patricio Remondegui si è imposta per 4-0 in trasferta

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La squadra del Circolo Tennis Zavaglia promossa in Serie C

Missione compiuta al primo tentativo per il Circolo Tennis Dario Zavaglia, che conquista la promozione in Serie C maschile. Nel secondo turno del tabellone playoff di serie D1, vero e proprio spareggio che decideva le otto formazioni che saliranno di categoria per il prossimo anno, la squadra ravennate capitanata da Pietro Licciardi – giocatore che fino all’anno scorso disputava il circuito mondiale – e dal coach Patricio Remondegui si è imposta per 4-0 in trasferta sull’Emilia Tennis Academy San Lazzaro, team guidato da Alberto Albertini.

Nette le affermazioni dei portacolori ravennati nei quattro singolari: Elio Josè Lago (2.4) ha sconfitto 6-1 6-4 il 2.7 Alessandro Gherardi, Alessandro Colella (2.4) ha superato 6-4 6-0 il 2.7 Andrea Vai, il giovane Matteo Bezzi (3.1) ha regolato 7-6 6-4 il 3.4 Mattia Neri annullando anche due set point nella prima frazione, mentre Nahuel Fracassi (3.3) ha concesso appena un game a Michele Marchesini (4.3 con un passato anche in seconda categoria): risultati che sul 4-0 hanno reso inutile la disputa del doppio (Simone Bezzi ed Edoardo Lanza Cariccio la coppia bizantina). La squadra del CT Zavaglia ha così completato un percorso netto da applausi: tre vittorie in altrettanti incontri nella prima fase, chiudendo a punteggio pieno il girone, poi nel primo turno del tabellone regionale il 5-0 casalingo al Ct San Biagio di Castenovo di Sotto (Reggio Emilia).

«La nostra squadra era sicuramente ben attrezzata per puntare a questo obiettivo ma nello sport non c’è nulla di scontato, per cui i complimenti della dirigenza vanno a tutti i giocatori che compongono la rosa e ai due capitani – sottolinea con soddisfazione il presidente del circolo Carlo Licciardi – per aver conseguito questo risultato al primo colpo, dopo diversi anni di assenza dal campionato affiliati. Un ulteriore motivo di orgoglio è l’aver schierato quattro Under 16 che vengono dal nostro vivaio. Adesso ci godiamo la promozione e festeggiamo, ma bisogna mettersi a lavorare immediatamente per la prossima stagione in quanto il campionato di serie C è tra i più duri e la nostra ambizione, come detto fin da quando il nuovo consiglio direttivo si è insediato, è quella di tornare prima possibile nella serie cadetta per far sì che il Circolo Tennis Zavaglia disputi un campionato nazionale. E lo vogliamo fare riportando anche a casa, ove possibile, i ‘gioielli di famiglia’ oltre che rinforzando la squadra».

Premiazione Matteo Bezzi
La premiazione del portacolori del Ct Zavaglia Matteo Bezzi

Trofeo “Sva Dakar Jaguar” Ha tenuto fede sino in fondo al ruolo di principale favorito Matteo Bezzi, riuscendo così ad essere “profeta in patria”. Il giovane 3.1 del Circolo Tennis Dario Zavaglia, accreditato della prima testa di serie, si è infatti aggiudicato il trofeo “Sva Dakar Jaguar”, torneo di 3ª categoria maschile, organizzato dal club ravennate. Dopo aver lasciato appena tre game (6-1 6-2) in semifinale al riminese Massimiliano Zamagni (3.1, numero 4 del seeding), l’allievo dell’Uta, anche tra i protagonisti della promozione in serie C della squadra dello Zavaglia, nel match clou si è imposto per 7-6 6-4 sull’altro giovane ravennate cresciuto sui campi di via Marani, il 3.1 Enrico Lanza Cariccio (testa di serie numero 2), che ora difende però i colori dello Sporting Club Sassuolo, a sua volta approdato alla finale piegando con il punteggio di 6-3 5-7 6-3 il pari classifica Giacomo Mazzotti, terza forza del tabellone. Al termine, le premiazioni sono state effettuate da Antonella Trenta e da Enrico Bernardi Crocetti, dirigenti del circolo ravennate.

Il Godo rinforza il proprio monte di lancio tesserando i giovani Giorgetti e Focchi

Baseball A1 / Presentati venerdì scorso dal presidente Naldoni, i due giocatori provengono dal Ravenna

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Il lanciatore classe 2000 del Godo Filippo Giorgetti

Il monte di lancio del Godo Baseball si rinforza con l’arrivo di due giovani atleti del Ravenna: Filippo Giorgetti (classe 2000) e Riccardo Focchi (classe 2001). Venerdì scorso c’è stata la consegna ufficiale della casacca da parte del presidente Carlo Naldoni che si dice soddisfatto e contento di avere due validi giocatori della società bizantina e che questa collaborazione possa continuare anche in futuro per portare avanti il progetto di dare agli atleti del proprio circondario la giusta collocazione nei campionati federali.

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Il classe 2001 Riccardo Focchi rinforza il monde di lancio rossoblù

«Con tutta la calma e tranquillità, o inconscienza  giovanile – spiegano i dirigenti rossoblù – i ragazzi si sentono calmi, tranquilli, orgogliosi e pronti a dare il meglio di se stessi facendo il pieno di nuove esperienze, per un nuovo approccio al gioco, con nuovi giocatori con cui fare gruppo. Per quanto riguarda il debutto contro il Parma, Giorgetti con molta freddezza, si sente tranquillo e rilassato, mentre nello sguardo di Focchi si nota emozione, incredulità e contentezza per tutta questa nuova esperienza».

 

Scuola, allarme Cgil: «Insegnanti di sostegno, situazione drammatica nelle scuole»

Un docente ogni 3,12 alunni diversamente abili: questa è la media calcolata dal sindacato. Alle elementari il quadro più difficile

La situazione del sostegno nelle scuole della provincia di Ravenna è «drammatica». Così Marcella D’Angelo, segretaria generale della Flc Cgil, si esprime riguardo la dotazione organica provinciale.  Secondo la sindacalista «Se da un lato l’organico di diritto distribuito nella nostra provincia per quello che riguarda i docenti di ogni ordine e grado, potrebbe definirsi quasi soddisfacente, dall’altro risulta incomprensibile come la gestione dei docenti di sostegno, sia stata ridotta al lumicino – commenta la segretaria -. Nel prossimo anno scolastico saranno infatti 168 in più i ragazzini diversamente abili iscritti regolarmente presso le nostre scuole. Al momento della chiusura dell’organico risultavano iscritti 1.470 alunni bisognosi del sostegno e su questo dato è stato distribuito l’organico; oggi il dato è di 1.508. Numeri che ci consegnano il rapporto medio complessivo di un docente ogni 3,12 alunni».

Comune su tutti gli ordini di scuola «è la drammaticità della situazione che raggiunge l’apice nella scuola primaria dove il rapporto è addirittura di 1 docente ogni 3,47 alunni. I rapporti docenti alunni nel dettaglio: scuola dell’infanzia 1 ogni 2,50 alunni; scuola primaria 1 ogni 3,47 alunni; scuola secondaria di primo grado 1 ogni 2,92 alunni; scuola secondaria di secondo grado 1 ogni 3,04 alunni. Il diritto allo studio dei piccoli cittadini diversamente abili è diventato il bancomat del Miur che, attraverso l’indecente ormai consolidata prassi delle deroghe, discrimina e mortifica gli alunni più deboli che al pari degli altri possono, anzi devono raggiungere traguardi importanti scolastici, sociali e civili».

A conti fatti mancano – conclude la segretaria – all’appello «i docenti di sostegno, «25 D.S.g.a (responsabili del personale Ata) per 25 istituti su 44; almeno altri 35 assistenti amministrativi, 50 collaboratori scolastici e 30 assistenti tecnici per soddisfare anche le scuole del primo ciclo e poi potrebbero mancare gli insegnanti in generale se i vari concorsi in atto, non terminassero in tempo utile per le immissioni in ruolo. L’intesa siglata a livello nazionale tra governo e sindacati è senz’altro un piccolo passo in avanti, ma i benefici delle stessa saranno tangibili forse per l’anno scolastico 2020/21, rimane quindi l’incognita 2019/20».

Primo consiglio comunale, subito scontro sulla presidenza dell’assemblea

La maggioranza propone Marta Garuffi, l’opposizione non ci sta: «Andava ad una figura di minoranza». Niente di fatto: se ne riparla alla prossima seduta

La giunta comunale di Lugo
La giunta comunale di Lugo

Lunedì 17 giugno si è svolta nella sala consiliare della Residenza comunale di Lugo la prima seduta del Consiglio comunale di Lugo, dopo le elezioni amministrative del 26 maggio. Dopo l’appello e la convalida degli eletti, si è discusso dell’elezione del presidente del Consiglio comunale. Per la maggioranza è intervenuto Giacomo Baldini, che ha proposto per questo ruolo Marta Garuffi. «Riteniamo che Marta Garuffi sia la persona più giusta e possa ricoprire al meglio questo ruolo, anche alla luce dell’esperienza ricoperta in Consiglio comunale nella passata legislatura – ha spiegato Baldini -. Rispetto alla scelta che i cittadini hanno fatto, riteniamo che questo ruolo debba essere in capo alla maggioranza».

In seguito è intervenuto Davide Solaroli del gruppo Per la Buona Politica: «Subito dopo le elezioni abbiamo accolto con piacere l’invito del sindaco al dialogo e al confronto. La proposta che abbiamo avanzato è di assegnare la presidenza a un rappresentante della minoranza perché questa figura possa svolgere in maniera equa il ruolo di garanzia e per dare un segnale alla cittadinanza di una nuova era. Prendiamo atto che questa proposta non è stata ritenuta praticabile».

Ha poi preso la parola Fabio Cortesi della Lega: «Condivido le parole del consigliere Solaroli. Richiediamo anche noi di affidare la presidenza a una figura che faccia riferimento al gruppo di minoranza. Questo potrebbe essere un bel gesto per iniziare la legislatura in maniera uniforme, rappresentando tutte le forze politiche».

Per il gruppo Insieme per Lugo è intervenuto Stefano Scardovi. «Ritengo che il presidente comunale debba essere una persona sopra le parti ma che abbia allo stesso tempo come linea guida il programma che la giunta deve realizzare»-

Si è poi proceduto alle votazioni per la candidatura di Marta Garuffi, che ha ottenuto i voti favorevoli di Partito Democratico e Insieme per Lugo e i contrari di Lega, Per la Buona Politica e Movimento 5 Stelle. Poiché in prima votazione si richiedono i voti favorevoli dei 2/3 dell’aula, l’elezione è stata rinviata al prossimo Consiglio comunale.

Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha poi prestato giuramento di fronte al Consiglio comunale. «Siamo consapevoli della grande responsabilità che ognuno di noi porta in questa sede – ha dichiarato Ranalli -. Questa legislatura si è aperta con la volontà del sottoscritto di cercare il dialogo e una visione comune con l’obiettivo di abbassare i toni. In questa sede siamo chiamati a rappresentare tutti i lughesi e da questa sera questo è il compito che ognuno di noi deve darsi. Se questa è la nostra volontà, ciò non potrà che accadere in un clima di collaborazione democratica. Il 26 maggio la maggioranza dei cittadini lughesi ha riconosciuto il nostro impegno nel voler continuare a rendere Lugo una città inclusiva, aperta, innovativa e sicura e questo sarà il nostro obiettivo nei prossimi cinque anni».

«Noi del Movimento 5 Selle saremo pronti a collaborare nel massimo rispetto ma saremo anche spine nel fianco se valuteremo qualcosa non corretto – ha aggiunto Mauro Marchiani del M5S -. Tutti noi siamo qui per lavorare per Lugo e quindi anche nello scontro quel che importa è fare il bene della città».

Dopo la presentazione della nuova giunta comunale, c’è stata la comunicazione in merito alla costituzione dei gruppi consiliari e alla designazione dei capigruppo. Per il gruppo Per la Buona politica il capogruppo sarà Davide Solaroli, per il Partito Democratico è Gianmarco Rossato; per la Lega Fabio Cortesi, per il gruppo Insieme per Lugo Stefano Scardovi e per il Movimento 5 Stelle Mauro Marchiani.

I consiglieri nominati in Commissione elettorale comunale sono Ivan Rossi, Alessandra Fiorini (Partito Democratico) e Francesco Martelli (Lega); i supplenti sono Riccardo Pagani, Enrico Marangoni (Partito Democratico) e Mattia Valgimigli (Lega). Passando alla commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari, questa sarà composta dal sindaco Davide Ranalli e dai consiglieri Giacomo Baldini (Partito Democratico) e Roberta Bravi (Per la Buona Politica). Infine, i rappresentanti del Consiglio comunale di Lugo che faranno parte del Consiglio dell’Unione della Bassa Romagna sono Gianmarco Rossato, Giacomo Baldini, Paola Dalla Valle e Fabrizio Lolli (Partito Democratico) e Barbara Magnani (Lega).

Intrusione nella villa del delitto Ballestri: trovata una porta laterale sfondata

Aperto un fascicolo di indagine in procura, a breve un sopralluogo per valutare l’eventuale scomparsa di materiale

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L’esterno della villa di proprietà della famiglia di Matteo Cagnoni in via Padre Genocchi, vicino ai giardini pubblici, dove è stata uccisa Giulia Ballestri, moglie del dermatologo

La procura di Ravenna ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, per violazione di sigilli alla villa di via Padre Genocchi dove il 16 settembre 2016 è stata uccisa la 39enne Giulia Ballestri per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo in primo grado il marito Matteo Cagnoni. La dimora a ridosso dei giardini pubblici, poco distante dalla loggetta lombardesca, è di proprietà del padre del noto dermatologo. La violazione dei sigilli, con lo sfondamento di una porta laterale, è riportata da Il Resto del Carlino di oggi, 18 giugno. La circostanza sarebbe stata notata all’inizio del mese durante un sopralluogo autorizzato dalla Corte d’Assise d’appello di Bologna, e chiesto dalla difesa di Cagnoni per verificare lo stato dei luoghi in vista del processo di appello in calendario per fine settembre. Saranno fatti accertamenti per valutare la scomparsa di elementi.

 

Scuola senza zaino, la referente: «Compiti estivi? Leggere, ma solo dopo Ferragosto»

Rita Gentili insegna a Classe, una delle due primarie in provincia che applicano un metodo scolastico diverso con organizzazione del lavoro in aula più orientato alla manualità in gruppo e meno alle lezioni frontali. Durante l’anno il pomeriggio un’ora di lavoro: «Esercizi semplici per sviluppare il lavoro in autonomia dopo quello in squadra»

Pexels Photo 207665La scuola elementare di Classe è senza zaino ma non senza compiti. La primaria dell’istituto comprensivo Randi da alcuni anni ha abbracciato la filosofia lanciata da Marco Orsi a Lucca nel 2002 per un modello scolastico diverso da quello tradizionale: «Nella nostra quotidianità in aula – spiega Rita Gentili, insegnante e referente del progetto – i bambini lavorano molto insieme, a coppie o in gruppo, sfruttiamo il tutoring reciproco, e quindi c’è la necessità che a casa facciano un lavoro individuale. Semplici esercizi che permettono anche al genitore di rendersi conto di cosa stiamo facendo».

Oggi l’organizzazione delle classi è mista con uno o due rientri pomeridiani in caso si vada o meno a scuola il sabato mattina: «Nei pomeriggio in cui sono a casa i bambini hanno sempre qualcosa da fare, non più di un’oretta di lavoro, tutte cose già viste in aula e fattibili dal bambino in autonomia perché nascono proprio con questo intento». L’organizzazione scolastica è fatta in modo che gli insegnanti si accordino perché non ci siano più di due materie al giorno per i compiti, «è il lavoro di comunità che è alla base di questo progetto e così, come vuole la nostra filosofia».

Resta sempre valido il principio di fondo che dà nome a tutto il progetto: senza zaino. Il grosso del lavoro si deve fare a scuola dove quindi stanno i libri senza bisogno di viaggiare con cartelle con kg e kg di pagine. «Anche per i compiti basta portarsi a casa due quaderni e un libricino».

Le vacanze estive sono appena iniziate, per Gentili significa riposo: «Da quando sono insegnante cerco di non dare compiti in estate. Secondo me ha senso solo dopo Ferragosto riprendere a leggere, scrivere e fare di conto. Ma certe volte è difficile trovare l’appoggio dei genitori in questo, molti li vorrebbero già sui libri subito».

Con che occhi si guarda a un movimento come “Basta compiti”? «È una questione di modelli scolastici. Nel nostro modello di scuola i bambini costruiscono il loro sapere in classe e diamo i compiti perché il pomeriggio è un momento di riflessione individuale insieme ai genitori. Ma se mi dicessero di togliere i compiti non mi preoccuperei più di tanto. In un modello di scuola più tradizionale mi pare inevitabile dare compiti perché dopo ore di lezione frontale, seguita dai bambini in condizione di passività, a casa serve qualcosa di attivo da fare altrimenti non ti resta nulla. Vale il detto cinese che per noi è una specie di filosofia: “Se ascolto dimentico, se guardo ricordo, se faccio imparo”».

La preoccupazione di molti genitori è che pochi compiti a casa alle elementari non preparino abbastanza i bambini per i carichi di lavoro delle medie. Gentili ha testimonianze confortanti: «I prof che hanno in classe alunni usciti dalla nostra scuola dicono che emerge la loro capacità di organizzarsi, non stanno con le mani in mano, sanno capire la consegna. Hanno sviluppato una capacità di affrontare il problema per trovare la soluzione».

In provincia di Ravenna al momento solo due scuole rientrano nella sperimentazione senza zaino: San Bernardino di Lugo oltre a Classe, entrambe scuole primarie. Ci saranno altre scuole o ci sarà mai una sperimentazione alle medie? «In Italia esistono anche scuole medie che lo applicano. A Ravenna alcuni docenti delle medie della Randi, che fa parte del nostro istituto comprensivo, avevano seguito un corso di formazione proprio con Orsi ma poi non si è fatto nulla. Credo che ci sarebbero le potenzialità per riprovarci».

Morto carbonizzato in garage, i primi rilievi fanno pensare a un incidente

Il corpo trovato dai  vigili del fuoco chiamati dai vicini di casa

I primi elementi raccolti sul luogo dell’incendio, un garage in via Piave a Massa Lombarda, sembrano indirizzare le indagini verso l’ipotesi di un incidente per spiegare la morte del 44enne Dino Pizzichillo, trovato carbonizzato dai pompieri che sono intervenuti nel pomeriggio di ieri, 16 giugno, per spegnere le fiamme. I vigili del fuoco sono stati chiamati per un rogo ma nessuno immaginava che dentro il piccolo locale ci fosse l’uomo residente a Fruges e operaio della Nespak (il garage è di proprietà di un familiare). Al momento i lavoro degli investigatori continua per cercare di invididuare l’esatta dinamica ma pare esclusa l’azione di terzi, circostanza che in un primo momento non era stata scartata.

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