martedì
30 Settembre 2025

Il Godo rinforza il proprio monte di lancio tesserando i giovani Giorgetti e Focchi

Baseball A1 / Presentati venerdì scorso dal presidente Naldoni, i due giocatori provengono dal Ravenna

IMG 3649
Il lanciatore classe 2000 del Godo Filippo Giorgetti

Il monte di lancio del Godo Baseball si rinforza con l’arrivo di due giovani atleti del Ravenna: Filippo Giorgetti (classe 2000) e Riccardo Focchi (classe 2001). Venerdì scorso c’è stata la consegna ufficiale della casacca da parte del presidente Carlo Naldoni che si dice soddisfatto e contento di avere due validi giocatori della società bizantina e che questa collaborazione possa continuare anche in futuro per portare avanti il progetto di dare agli atleti del proprio circondario la giusta collocazione nei campionati federali.

IMG 3650
Il classe 2001 Riccardo Focchi rinforza il monde di lancio rossoblù

«Con tutta la calma e tranquillità, o inconscienza  giovanile – spiegano i dirigenti rossoblù – i ragazzi si sentono calmi, tranquilli, orgogliosi e pronti a dare il meglio di se stessi facendo il pieno di nuove esperienze, per un nuovo approccio al gioco, con nuovi giocatori con cui fare gruppo. Per quanto riguarda il debutto contro il Parma, Giorgetti con molta freddezza, si sente tranquillo e rilassato, mentre nello sguardo di Focchi si nota emozione, incredulità e contentezza per tutta questa nuova esperienza».

 

Scuola, allarme Cgil: «Insegnanti di sostegno, situazione drammatica nelle scuole»

Un docente ogni 3,12 alunni diversamente abili: questa è la media calcolata dal sindacato. Alle elementari il quadro più difficile

La situazione del sostegno nelle scuole della provincia di Ravenna è «drammatica». Così Marcella D’Angelo, segretaria generale della Flc Cgil, si esprime riguardo la dotazione organica provinciale.  Secondo la sindacalista «Se da un lato l’organico di diritto distribuito nella nostra provincia per quello che riguarda i docenti di ogni ordine e grado, potrebbe definirsi quasi soddisfacente, dall’altro risulta incomprensibile come la gestione dei docenti di sostegno, sia stata ridotta al lumicino – commenta la segretaria -. Nel prossimo anno scolastico saranno infatti 168 in più i ragazzini diversamente abili iscritti regolarmente presso le nostre scuole. Al momento della chiusura dell’organico risultavano iscritti 1.470 alunni bisognosi del sostegno e su questo dato è stato distribuito l’organico; oggi il dato è di 1.508. Numeri che ci consegnano il rapporto medio complessivo di un docente ogni 3,12 alunni».

Comune su tutti gli ordini di scuola «è la drammaticità della situazione che raggiunge l’apice nella scuola primaria dove il rapporto è addirittura di 1 docente ogni 3,47 alunni. I rapporti docenti alunni nel dettaglio: scuola dell’infanzia 1 ogni 2,50 alunni; scuola primaria 1 ogni 3,47 alunni; scuola secondaria di primo grado 1 ogni 2,92 alunni; scuola secondaria di secondo grado 1 ogni 3,04 alunni. Il diritto allo studio dei piccoli cittadini diversamente abili è diventato il bancomat del Miur che, attraverso l’indecente ormai consolidata prassi delle deroghe, discrimina e mortifica gli alunni più deboli che al pari degli altri possono, anzi devono raggiungere traguardi importanti scolastici, sociali e civili».

A conti fatti mancano – conclude la segretaria – all’appello «i docenti di sostegno, «25 D.S.g.a (responsabili del personale Ata) per 25 istituti su 44; almeno altri 35 assistenti amministrativi, 50 collaboratori scolastici e 30 assistenti tecnici per soddisfare anche le scuole del primo ciclo e poi potrebbero mancare gli insegnanti in generale se i vari concorsi in atto, non terminassero in tempo utile per le immissioni in ruolo. L’intesa siglata a livello nazionale tra governo e sindacati è senz’altro un piccolo passo in avanti, ma i benefici delle stessa saranno tangibili forse per l’anno scolastico 2020/21, rimane quindi l’incognita 2019/20».

Primo consiglio comunale, subito scontro sulla presidenza dell’assemblea

La maggioranza propone Marta Garuffi, l’opposizione non ci sta: «Andava ad una figura di minoranza». Niente di fatto: se ne riparla alla prossima seduta

La giunta comunale di Lugo
La giunta comunale di Lugo

Lunedì 17 giugno si è svolta nella sala consiliare della Residenza comunale di Lugo la prima seduta del Consiglio comunale di Lugo, dopo le elezioni amministrative del 26 maggio. Dopo l’appello e la convalida degli eletti, si è discusso dell’elezione del presidente del Consiglio comunale. Per la maggioranza è intervenuto Giacomo Baldini, che ha proposto per questo ruolo Marta Garuffi. «Riteniamo che Marta Garuffi sia la persona più giusta e possa ricoprire al meglio questo ruolo, anche alla luce dell’esperienza ricoperta in Consiglio comunale nella passata legislatura – ha spiegato Baldini -. Rispetto alla scelta che i cittadini hanno fatto, riteniamo che questo ruolo debba essere in capo alla maggioranza».

In seguito è intervenuto Davide Solaroli del gruppo Per la Buona Politica: «Subito dopo le elezioni abbiamo accolto con piacere l’invito del sindaco al dialogo e al confronto. La proposta che abbiamo avanzato è di assegnare la presidenza a un rappresentante della minoranza perché questa figura possa svolgere in maniera equa il ruolo di garanzia e per dare un segnale alla cittadinanza di una nuova era. Prendiamo atto che questa proposta non è stata ritenuta praticabile».

Ha poi preso la parola Fabio Cortesi della Lega: «Condivido le parole del consigliere Solaroli. Richiediamo anche noi di affidare la presidenza a una figura che faccia riferimento al gruppo di minoranza. Questo potrebbe essere un bel gesto per iniziare la legislatura in maniera uniforme, rappresentando tutte le forze politiche».

Per il gruppo Insieme per Lugo è intervenuto Stefano Scardovi. «Ritengo che il presidente comunale debba essere una persona sopra le parti ma che abbia allo stesso tempo come linea guida il programma che la giunta deve realizzare»-

Si è poi proceduto alle votazioni per la candidatura di Marta Garuffi, che ha ottenuto i voti favorevoli di Partito Democratico e Insieme per Lugo e i contrari di Lega, Per la Buona Politica e Movimento 5 Stelle. Poiché in prima votazione si richiedono i voti favorevoli dei 2/3 dell’aula, l’elezione è stata rinviata al prossimo Consiglio comunale.

Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha poi prestato giuramento di fronte al Consiglio comunale. «Siamo consapevoli della grande responsabilità che ognuno di noi porta in questa sede – ha dichiarato Ranalli -. Questa legislatura si è aperta con la volontà del sottoscritto di cercare il dialogo e una visione comune con l’obiettivo di abbassare i toni. In questa sede siamo chiamati a rappresentare tutti i lughesi e da questa sera questo è il compito che ognuno di noi deve darsi. Se questa è la nostra volontà, ciò non potrà che accadere in un clima di collaborazione democratica. Il 26 maggio la maggioranza dei cittadini lughesi ha riconosciuto il nostro impegno nel voler continuare a rendere Lugo una città inclusiva, aperta, innovativa e sicura e questo sarà il nostro obiettivo nei prossimi cinque anni».

«Noi del Movimento 5 Selle saremo pronti a collaborare nel massimo rispetto ma saremo anche spine nel fianco se valuteremo qualcosa non corretto – ha aggiunto Mauro Marchiani del M5S -. Tutti noi siamo qui per lavorare per Lugo e quindi anche nello scontro quel che importa è fare il bene della città».

Dopo la presentazione della nuova giunta comunale, c’è stata la comunicazione in merito alla costituzione dei gruppi consiliari e alla designazione dei capigruppo. Per il gruppo Per la Buona politica il capogruppo sarà Davide Solaroli, per il Partito Democratico è Gianmarco Rossato; per la Lega Fabio Cortesi, per il gruppo Insieme per Lugo Stefano Scardovi e per il Movimento 5 Stelle Mauro Marchiani.

I consiglieri nominati in Commissione elettorale comunale sono Ivan Rossi, Alessandra Fiorini (Partito Democratico) e Francesco Martelli (Lega); i supplenti sono Riccardo Pagani, Enrico Marangoni (Partito Democratico) e Mattia Valgimigli (Lega). Passando alla commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari, questa sarà composta dal sindaco Davide Ranalli e dai consiglieri Giacomo Baldini (Partito Democratico) e Roberta Bravi (Per la Buona Politica). Infine, i rappresentanti del Consiglio comunale di Lugo che faranno parte del Consiglio dell’Unione della Bassa Romagna sono Gianmarco Rossato, Giacomo Baldini, Paola Dalla Valle e Fabrizio Lolli (Partito Democratico) e Barbara Magnani (Lega).

Intrusione nella villa del delitto Ballestri: trovata una porta laterale sfondata

Aperto un fascicolo di indagine in procura, a breve un sopralluogo per valutare l’eventuale scomparsa di materiale

Genocchi1
L’esterno della villa di proprietà della famiglia di Matteo Cagnoni in via Padre Genocchi, vicino ai giardini pubblici, dove è stata uccisa Giulia Ballestri, moglie del dermatologo

La procura di Ravenna ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, per violazione di sigilli alla villa di via Padre Genocchi dove il 16 settembre 2016 è stata uccisa la 39enne Giulia Ballestri per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo in primo grado il marito Matteo Cagnoni. La dimora a ridosso dei giardini pubblici, poco distante dalla loggetta lombardesca, è di proprietà del padre del noto dermatologo. La violazione dei sigilli, con lo sfondamento di una porta laterale, è riportata da Il Resto del Carlino di oggi, 18 giugno. La circostanza sarebbe stata notata all’inizio del mese durante un sopralluogo autorizzato dalla Corte d’Assise d’appello di Bologna, e chiesto dalla difesa di Cagnoni per verificare lo stato dei luoghi in vista del processo di appello in calendario per fine settembre. Saranno fatti accertamenti per valutare la scomparsa di elementi.

 

Scuola senza zaino, la referente: «Compiti estivi? Leggere, ma solo dopo Ferragosto»

Rita Gentili insegna a Classe, una delle due primarie in provincia che applicano un metodo scolastico diverso con organizzazione del lavoro in aula più orientato alla manualità in gruppo e meno alle lezioni frontali. Durante l’anno il pomeriggio un’ora di lavoro: «Esercizi semplici per sviluppare il lavoro in autonomia dopo quello in squadra»

Pexels Photo 207665La scuola elementare di Classe è senza zaino ma non senza compiti. La primaria dell’istituto comprensivo Randi da alcuni anni ha abbracciato la filosofia lanciata da Marco Orsi a Lucca nel 2002 per un modello scolastico diverso da quello tradizionale: «Nella nostra quotidianità in aula – spiega Rita Gentili, insegnante e referente del progetto – i bambini lavorano molto insieme, a coppie o in gruppo, sfruttiamo il tutoring reciproco, e quindi c’è la necessità che a casa facciano un lavoro individuale. Semplici esercizi che permettono anche al genitore di rendersi conto di cosa stiamo facendo».

Oggi l’organizzazione delle classi è mista con uno o due rientri pomeridiani in caso si vada o meno a scuola il sabato mattina: «Nei pomeriggio in cui sono a casa i bambini hanno sempre qualcosa da fare, non più di un’oretta di lavoro, tutte cose già viste in aula e fattibili dal bambino in autonomia perché nascono proprio con questo intento». L’organizzazione scolastica è fatta in modo che gli insegnanti si accordino perché non ci siano più di due materie al giorno per i compiti, «è il lavoro di comunità che è alla base di questo progetto e così, come vuole la nostra filosofia».

Resta sempre valido il principio di fondo che dà nome a tutto il progetto: senza zaino. Il grosso del lavoro si deve fare a scuola dove quindi stanno i libri senza bisogno di viaggiare con cartelle con kg e kg di pagine. «Anche per i compiti basta portarsi a casa due quaderni e un libricino».

Le vacanze estive sono appena iniziate, per Gentili significa riposo: «Da quando sono insegnante cerco di non dare compiti in estate. Secondo me ha senso solo dopo Ferragosto riprendere a leggere, scrivere e fare di conto. Ma certe volte è difficile trovare l’appoggio dei genitori in questo, molti li vorrebbero già sui libri subito».

Con che occhi si guarda a un movimento come “Basta compiti”? «È una questione di modelli scolastici. Nel nostro modello di scuola i bambini costruiscono il loro sapere in classe e diamo i compiti perché il pomeriggio è un momento di riflessione individuale insieme ai genitori. Ma se mi dicessero di togliere i compiti non mi preoccuperei più di tanto. In un modello di scuola più tradizionale mi pare inevitabile dare compiti perché dopo ore di lezione frontale, seguita dai bambini in condizione di passività, a casa serve qualcosa di attivo da fare altrimenti non ti resta nulla. Vale il detto cinese che per noi è una specie di filosofia: “Se ascolto dimentico, se guardo ricordo, se faccio imparo”».

La preoccupazione di molti genitori è che pochi compiti a casa alle elementari non preparino abbastanza i bambini per i carichi di lavoro delle medie. Gentili ha testimonianze confortanti: «I prof che hanno in classe alunni usciti dalla nostra scuola dicono che emerge la loro capacità di organizzarsi, non stanno con le mani in mano, sanno capire la consegna. Hanno sviluppato una capacità di affrontare il problema per trovare la soluzione».

In provincia di Ravenna al momento solo due scuole rientrano nella sperimentazione senza zaino: San Bernardino di Lugo oltre a Classe, entrambe scuole primarie. Ci saranno altre scuole o ci sarà mai una sperimentazione alle medie? «In Italia esistono anche scuole medie che lo applicano. A Ravenna alcuni docenti delle medie della Randi, che fa parte del nostro istituto comprensivo, avevano seguito un corso di formazione proprio con Orsi ma poi non si è fatto nulla. Credo che ci sarebbero le potenzialità per riprovarci».

Morto carbonizzato in garage, i primi rilievi fanno pensare a un incidente

Il corpo trovato dai  vigili del fuoco chiamati dai vicini di casa

I primi elementi raccolti sul luogo dell’incendio, un garage in via Piave a Massa Lombarda, sembrano indirizzare le indagini verso l’ipotesi di un incidente per spiegare la morte del 44enne Dino Pizzichillo, trovato carbonizzato dai pompieri che sono intervenuti nel pomeriggio di ieri, 16 giugno, per spegnere le fiamme. I vigili del fuoco sono stati chiamati per un rogo ma nessuno immaginava che dentro il piccolo locale ci fosse l’uomo residente a Fruges e operaio della Nespak (il garage è di proprietà di un familiare). Al momento i lavoro degli investigatori continua per cercare di invididuare l’esatta dinamica ma pare esclusa l’azione di terzi, circostanza che in un primo momento non era stata scartata.

Il menestrello di via Diaz fa ricorso al Tar contro la sospensione della licenza

Werther Bartoletti non si rassegna e ha deciso di portare il Comune davanti ai giudici per discutere della legittimità del provvedimento

Schermata 2019 05 25 Alle 15.17.52
I passant nel giorno della lite tra il menestrello e una famiglia

Subito dopo la sospensione della licenza lo aveva annunciato, poi è passato dalle parole ai fatti: il “menestrello” di via Diaz, Werther Bartoletti, ha impugnato davanti al Tribunale amministrativo regionale il provvedimento di sospensione della licenza che gli è stato notificato lo scorso 28 maggio. Bartoletti era rimasto coinvolto in una lite con una famiglia per la quale era stato denunciato dalla polizia municipale. Subito dopo è arrivata la decisione del Comune: addio licenza.

Bartoletti però non ci sta e il 5 giugno ha fatto recapitare a Palazzo Merlato il ricorso al Tar che ora dovrà discutere della legittimità della sospensione. Ora il Comune ha conferito l’incarico ai suoi legali e la partita si giocherà davanti ai giudizi.

Lavori pubblici, entro la settimana iniziano vari cantieri nel quartiere Darsena

In particolare saranno rifatti i marciapiedi. Ulteriori interventi durante il cantiere saranno l’integrazione della segnaletica con delimitazione degli stalli di parcheggio

Corsocantiereedile 20355Entro la settimana inizieranno i lavori di manutenzione straordinaria che coinvolgono strade e marciapiedi dell’area territoriale 3, Darsena – via Lanciani, da via Bellucci a via Gulli per un totale di 422 metri. Il tratto presenta marciapiedi con diversi danni da usura, con tagli e ripristini; in vari punti si presenta disgregato costituendo anche un pericolo per i pedoni. L’intervento consiste in una prima bonifica con soletta in calcestruzzo leggero strutturale (nelle zone più ammalorate), nella sostituzione dei cordoli dove sono rotti, nella sostituzione dei chiusini in calcestruzzo danneggiati e nella pulizia delle bocche di lupo e dei pozzetti di raccolta delle acque meteoriche.

Ovunque sarà rifatto il marciapiede con tappetino d’usura. Ulteriori interventi durante il cantiere saranno l’integrazione della segnaletica (verticale e orizzontale) con delimitazione degli stalli di parcheggio (in entrambi i lati nel tratto a senso unico e in parte anche sul marciapiede nel tratto a doppio senso, lasciando comunque sempre una larghezza libera di almeno 1,50 mt per il transito pedonale). In tutti gli attraversamenti pedonali saranno rifatte le cordonate opportunamente ribassate per il superamento delle barriere architettoniche. L’incrocio con via Umago sarà rivisto, integrando con segnaletica orizzontale e realizzando allargamenti del marciapiede al fine migliorare visibilità e sicurezza per gli utenti e per regolare meglio la viabilità. L’importo complessivo della spesa per i lavori è di 99mila euro, approvato con deliberazione della Giunta.

Bilancio 2018: Ravenna Holding distribuisce 8,2 milioni di euro agli enti soci

Rispetto alle previsioni i conti sono migliorati per 1,4 milioni di euro. La quota in Hera si è ridotta dal 5,32 al 5,15% per la vendita di 2,5 milioni di azioni

RAVENNA 17/02/2015. CONFERENZA STAMPA RAVENNA HOLDINGUn risultato netto pari a 12,6 milioni di euro con un miglioramento rispetto alle previsioni di 1,4 milioni. Questo è il risultato di bilancio di Ravenna Holding.  La società si presenta al 31 dicembre 2018 con un capitale sociale di 416.852.338 euro a seguito della riduzione volontaria per un ammontare di 15 milioni di euro deliberata lo scorso agosto, al fine di garantire introiti straordinari per glienti Soci. Il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2018 è pari a euro 470.928.195, significativamente superiore al valore del capitale sociale. Il valore delle partecipazioni a bilancio è di  343.811.725 euro.

La partecipazione in Hera si è ridotta leggermente dal 5,32% al 5,15%, a seguito della vendita di circa  2,5 milioni di azioni avvenuta nel 2018, per finanziare parzialmente la riduzione volontaria di capitale sociale deliberata dai soci. La vendita delle azioni Hera a condizioni favorevoli ha permesso di ottenere una plusvalenza di quasi 2,7 milioni di euro.  Inoltre i  proventi per il servizio di service amministrativo prestato a favore delle società controllate e partecipate (pari a euro 945.400 nel 2018) registrano un incremento legato ai processi di razionalizzazione nel gruppo.

Nel Gruppo Ravenna Holding si è consolidato il raggiungimento del pieno equilibrio gestionale da parte di tutte le società controllate e partecipate. Il mantenimento di tale obiettivo si ritiene strategico, pur ricordando che tutte le società del gruppo erogano servizi di interesse generale: pertanto il perseguimento di positivi risultati economici va sempre affiancato da una grande attenzione alla qualità dei servizi erogati. Tutte le società, nell’ultimo triennio, hanno chiuso i bilanci in utile e prodotto un flusso di cassa positivo, rispettando gli obiettivi assegnati per gli indicatori economico-patrimoniali; inoltre tutte hanno ottenuto risultati operativi e gestionali positivi.

Il bilancio consolidato della Holding, che consolida integralmente le 4 società controllate del “gruppo ristretto” (complessivamente circa 290 dipendenti) presenta un valore della produzione pari a oltre 90 milioni di euro e un utile netto pari a 14,7 milioni di euro.

Visti i risultati molto positivi, e valutati anche gli ottimi presupposti per l’esercizio 2019 in base ai bilanci presentati dalle partecipate, il consiglio di amministrazione ha previsto di confermare la proposta agli azionisti di distribuire complessivamente dividendi per circa 8,2 milioni di euro, garantendo gli stessi dividendi in valore assoluto percepiti nei tre anni precedenti.

 

«Mia madre 71enne ricoverata dopo 30 ore di attesa in ospedale a Ravenna»

L’anziana, da tre mesi in sedia a rotelle, è entrata per alcune analisi. La richiesta di ulteriori accertamenti ha portato ad un ping pong tra i reparti concluso scolo il pomeriggio successivo. La denuncia di Lista per Ravenna

Ospedale Corsia 680x365 CTrenta ore di attesa per un ricovero. Questa è l’odissea che Alvaro Ancisi (LpRa) denuncia raccogliendo la segnalazione di una persona che aveva portato, lo scorso 7 giugno, la madre all’ospedale. La donna – 71enne e da tre mesi costretta su una sedia a rotelle – aveva in mano una richiesta urgente di visita specialistica per una contaminazione da stafilococco. Visita effettuata alle 11.30 dopo la quale la dottoressa ha mandato la signora a fare altri esami al pronto soccorso. «Veniamo accolti al pronto soccorso alle 12:47 con codice verde. L’odissea comincia da quest’ora», racconta il figlio.

«Mia madre viene rimbalzata da lì a vari reparti, da cui viene sempre rispedita indietro per mancanza di posti letto. Un ping pong che si conclude solo sabato pomeriggio alle 18,30 circa, quando finalmente si libera un letto nel reparto malattie infettive, dove mia madre viene ricoverata 30 ore dopo l’arrivo in ospedale. Per tutto questo tempo, una paziente ultrasettantenne, non in grado di deambulare e che non dovrebbe essere sottoposta a stress fisico o psichico per via di un intervento chirurgico subìto circa tre settimane prima, è rimasta depositata, immobile, su una barella, senza mangiare (perché doveva fare la Tac) e senza l’offerta di un bicchier d’acqua. Il tempo passato non è servito neppure perché fossero effettuata la Tac e l’analisi microcolturale richieste da vari medici».

Il figlio della paziente non punta però il dito contro il personale: «Non pretendo certo di ricevere le scuse da parte dell’Ausl o da chi prende le decisioni in Regione, ma le scuse dovrebbero essere rivolte soprattutto al personale ospedaliero: medici, infermieri, operatori socio-sanitari che quotidianamente lavorano in condizioni organizzative e strutturali pessime. Non so di preciso cosa sia successo, ma sicuramente il livello del servizio sanitario è ad oggi in condizioni pietose. Penso che non sia più il momento di infilare la testa sotto la sabbia, ma quello di chiamare le cose con il loro nome: malfunzionamenti di un sistema destinato inevitabilmente al collasso».

Lista per Ravenna è in attesa di una risposta sul tema sanitario per un’interrogazione presentata lo scorso 5 aprile: «Oggi – dice Ancisi – avanzo questa sola domanda: come valuta, oltre il limite del fatto particolare, il caso estremo qui sopra esposto, affinché non succeda mai più a nessun altro»

Crisi Mercatone Uno, la Cassa sospende le rate dei mutui dei lavoratori

Iniziativa della banca a favore del personale coinvolto nel fallimento della catena di grande distribuzione. La Regione intanto sollecita il Ministero per gli ammortizzatori sociali

I dipendenti del Mercatone in regola col pagamento delle rate di mutui con la Cassa di Ravenna potranno chiedere la sospensione, per la durata massima di dodici mesi, delle rate dei mutui ipotecari in essere. È una delle iniziative deliberate dalla banca per sostenere le famiglie in difficoltà per la crisi della catena di grande distribuzione con un punto vendita in provincia di Ravenna, a Russi, e circa 1.800 dipendenti in Italia.

Intanto la Regione chiede al Ministero di accelerare i tempi. L’assessore alle Attività produttive Palma Costi, sollecita Luigi Di Maio a trovare una soluzione «a fronte della grande difficoltà che stanno vivendo i lavoratori senza reddito, senza ammortizzatori e impossibilitati a cercare un altro lavoro. Procedere con tempi immediati è fondamentale». Le preoccupazioni sono emerse nell’ultimo incontro tenutosi a Bologna venerdì scorso negli uffici regionali. Tra le richieste avanzate quelle di «di accelerare il Decreto per la nomina dei Commissari, precondizione per avviare i percorsi a tutela dei lavoratori nonché l’autorizzazione alla proroga degli esercizi d’ impresa».

Necessarie anche le convocazioni dei tavoli ministeriali «per la retrocessione del ramo di azienda e per l’avvio della cassa integrazione straordinaria da parte dello stesso Ministero del Lavoro». Da istituzioni e sindacati anche un appello a«“procedere alla veloce liquidazione del Tfr dei lavoratori per cui Inps ha confermato la copertura, e convocare presso il Mise le associazione dei Consumatori, per definire una strategia condivisa a livello nazionale a tutela dei clienti».

Nei giorni scorsi la Regione aveva sollecitato anche l’Associazione banche italiane e gli Istituti di credito emiliano-romagnoli, affinché procedessero alla sospensione dei ratei dei mutui e dei prestiti per i lavoratori coinvolti, con alcune risposte positive. Richiesta a cui la Cassa, come si è visto, ha subito dato seguito.

 

Una webserie dedicata a Ravenna, prodotta dall’ufficio Turismo del Comune

A vincere il contest è Simone Pelatti. L’assessore: «Per una migliore promozione stiamo presidiando i social»

19 06 17 Foto Web Serie Vincitore
I vincitori del progetto web serie

Sabato si è svolta la premiazione del progetto “#myRavenna – la webserie” dedicato ai creativi che avevano preso parte al video contest “#myRavenna – Be Inspired” dello scorso autunno.

Vince all’unanimità “Contrasto” di Simone Pelatti e la sua web serie verrà nei prossimi mesi prodotta dall’ufficio Turismo del Comune e pubblicata sui canali social ufficiali di Ravenna Tourism e #myRavenna.

Menzione d’onore è stata attribuita al progetto Passaporto di Alice Fabbri.

A selezionare il progetto vincitore, la giuria composta da Maria Grazia Marini, Maria Martinelli, Davide Zanza, Simone Bachini, Elisa Bonaccorso, Simone Bachini.

«Siamo partiti dal contest “myRavenna be inspired” un anno fa e vista la buonissima risposta  abbiamo coinvolto i partecipanti e organizzato un laboratorio per la produzione di web series per la promozione della città – spiega l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – per una migliore promozione stiamo presidiando con contenuti autentici tutti i canali attraverso i quali possiamo raccontare col giusto tono la nostra Ravenna, in particolare sulle piattaforme social la nostra strategia ha tra gli obbiettivi quello di favorire la produzione di contenuti dalle persone che nei loro ruoli cittadini, visitatori, professionisti, artisti che siano, si trasformano in ambasciatori della città. È su questo filone che si inserisce questo progetto, ripercorrendo altre iniziative come la maratona fotografica arRAngiati».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi