Nel 2018 raccolte 18mila unità da 10mila donatori. Il presidente nazionale in visita al punto di Lugo: «Le Avis ravennati sono una organizzazione coesa»
Ravenna è stata la prima provincia in Regione nel 2018 per per numero di donazioni di sangue ogni mille abitanti (75,8 contro una media regionale di 61,4). Lo rende noto l’Avis. Che fornisce anche alcuni dati sul primo semestre di quest’anno: è cresciuto il numero dei nuovi donatori (685, il 10 percento in più rispetto all’anno precedente) e in totale 9.155 donazioni di sangue e plasma, a conferma di un trend che lo scorso anno ha visto più di 18mila unità raccolte, frutto della generosità di 10.174 donatori.
Le cifre sono state comunicate in occasione della visita del presidente nazionale dell’Avis, Gianpietro Briola, in provincia con una tappa nel punto raccolta di Lugo, riferimento per i donatori della Bassa Romagna gestito direttamente da Avis Ravenna. Accompagnato dal presidente regionale Maurizio Pirazzoli, Briola ha voluto conoscere i ragazzi del Gruppo Giovani che hanno festeggiato il loro secondo compleanno con un Truck-Bus Food Avis ai Mercoledì sotto le Stelle di Lugo.
«L’entusiasmo e la capacità di fare e proporre dei giovani – ha dichiarato Briola – credo debbano essere assolutamente ascoltati e valorizzati in associazione. I giovani sono il presente di Avis e della società, e pur con l’umiltà di ascoltare, prepararsi ed imparare debbono essere riferimento ed esempio per altri giovani: usando lo stesso linguaggio espressivo, gli stessi mezzi comunicativi e dimostrando che esiste spazio d’azione ma, soprattutto, che condividere valori di donazione e solidarietà aiuta a crescere. Le Avis ravennati sono una organizzazione coesa, che sa rispondere con professionalità e metodi gestionali alle esigenze del territorio e della sua sanità, ma che è in grado di rispondere alle nuove esigenze trasfusionali dei malati. Lo dimostra l’aumento delle donazioni di plasma e la flessibilità della raccolta associativa in orari ed accessi. A loro il nostro plauso e l’auspicio di migliori risultati nel nuovo impegno di area vasta».
Marco Bellenghi, presidente provinciale ha fatto il punto sulla gestione della raccolta: «L’andamento mensile si dimostra sempre molto altalenante. L’importante è che, come testimonia il nostro monitoraggio settimanale “meteo sangue” consultabile sui nostri canali online, non si sono mai registrate importanti carenze su determinati gruppi sanguigni, a conferma di un sistema totalmente autosufficiente. Mi auguro che i nuovi donatori, in continuo aumento, si impegnino a donare con più regolarità, ovviamente nell’ambito della programmazione che promuoviamo: il periodo che precede la partenza per le ferie, ad esempio, è per noi fondamentale, visto che l’estate sul nostro territorio è storicamente uno dei momenti più critici dell’anno».
Avis a Ravenna ha origine nel 1960 su impulso del senatore Aldo Spallicci. Oggi comprende 23 sezioni comunali e in 11 di queste sono presenti punti di raccolta gestiti direttamente dall’associazione. Alla guida da giugno 2016 c’è Marco Bellenghi, donatore di sangue dall’età di 22 anni e da quasi 25 dirigente Avis, prima in ambito comunale, quindi provinciale. Per ulteriori info www.ravenna.avisemiliaromagna.it oppure tel. 0544/421180 (dal lunedì al venerdì 8-13; sabato 8-12), Facebook Avis Provinciale Ravenna facebook.com/avisravenna.
Giorgio Guberti, vicepresidente della Camera di commercio di Ravenna dal 16 settembre del 2013, è il nuovo presidente dell’ente camerale ravennate.
«Oggi il mondo corre, ma per fare l’opera ci vuole tempo. Il tempo di studiare e di analizzare con rigore la partitura; il tempo di comprendere e di trasmettere a orchestra e cantanti il carattere e l’evoluzione dei personaggi, quindi le intenzioni del compositore; il tempo di provare e riprovare l’insieme vocale e strumentale, calibrandone con cura gli equilibri drammaturgico-musicali». Il tempo e lo studio: per Riccardo Muti sono nodi cruciali nell’approccio del direttore d’orchestra all’opera in musica, sono il fondamento di una prassi oggi sempre più rara ma indispensabile a garantire la salvaguardia e l’efficacia di quello straordinario patrimonio che è l’opera italiana. Ed è proprio attorno a tali principi che ruota l’Italian Opera Academy, che da sabato 20 luglio fino al 2 agosto apre le porte del Teatro Alighieri di Ravenna al pubblico di appassionati, studenti, musicisti per un intenso periodo di studio – dalla presentazione al piano del 20 luglio, alle 18, alle prove con orchestra e cantanti fino ai concerti finali del 31 luglio e 2 agosto alle 20.30 – dedicato a uno dei più straordinari titoli di tutta la letteratura musicale, Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart. E sul podio e al pianoforte, sempre sotto l’ala di Muti, si avvicenderanno i giovani direttori e maestri collaboratori selezionati fra le centinaia di richieste arrivate dalle scuole più prestigiose.
Secondo appuntamento, venerdì 19 luglio, al Mercato Coperto agricolo di Ravenna (piazza dei Carabinieri, via Bovini-angolo via Canalazzo) col cibo contadino e la musica live di qualità.
Durante un normale controllo stradale, la polizia ha fermato qualche giorno fa a Ravenna un 25enne albanese.







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