Approvato l’ampliamento del progetto per il nuovo Conad in via Antica Milizia

Via libera del consiglio comunale per passare da 1.500 mq di vendita alimentare a 2.500, oltre ad altri 2.500 non alimentari per un centro commerciale che in totale occuperò circa cinquemila mq. Il privato realizzerà strade e piste ciclabili. La prima convenzione risale al 1993. Il Pd: «Iter tecnicamente impossibile da bloccare»

Il rendering del futuro centro commerciale Conad tra via Antica Milizia e via Stradone

Il centro commerciale che dovrà sorgere nella prima periferia sud di Ravenna, in un lotto di campagna compreso tra via Antica Milizia e via Stradone, avrà un supermercato più grande di quanto inizialmente richiesto da Conad che ha proposto il progetto. Lo ha deciso il consiglio comunale che nella seduta di ieri, 16 giugno, ha approvato la variante al Poc 2010/2015 del piano urbanistico attuativo (Pua) noto come “R30 Conad Antica Milizia”. La delibera, presentata dall’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte, è stata approvata con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e dieci contrari (Cambierà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna, gruppo Misto). Sono state votate e non accolte due controdeduzioni con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 2 voti contrari (gruppo Misto), 7 astenuti (CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord).

L’assessora ha fatto presente che si tratta dell’ultimo stralcio di un Pua pregresso, convenzionato nel 1993 e integrato nel 2005: «La variante richiesta è stata presentata nel luglio del 2015 e consiste in una modifica delle tipologie commerciali ammesse: si conferma la medio grande struttura di vendita non alimentare (fino a 2.500 metri quadri) e si propone una medio grande struttura alimentare in luogo della medio piccola (fino a 1.500 metri quadri). Rimane invariata l’articolazione tra superficie a destinazione residenziale e superficie commerciale. La modifica si riferisce solo all’aumento della superficie di vendita della struttura alimentare». Si passerà dai 1.500 mq previsti a 2.500, per una superficie complessiva del centro commerciale di cinquemila mq.

La variante prevede che la proprietà si faccia carico della realizzazione della pista ciclabile di collegamento tra via Don Carlo Sala e via Romea Sud (già presentato il progetto preliminare-definitivo) e della sistemazione di via Stradone (già presentato il progetto preliminare), dalla via Canale Molinetto all’ innesto su viale Europa, con la realizzazione di pista ciclabile lungo tutto il tracciato, realizzazione dell’innesto tra via Levi e via Stradone, contributo alla realizzazione dell’innesto tra via Antica Milizia e via Stradone, adeguamento del ponte carrabile sul canale Lama e realizzazione di un collegamento ciclopedonale fino alla pista ciclabile di viale Europa. Si tratta di un progetto organico già in fase avanzata.

Il gruppo Misto (Emanuele Panizza e Marco Maiolini) ha fatto presente la propria contrarietà e affermato che il progetto, avviato nel 1993, ha avuto, a suo avviso, tutto il tempo per essere bloccato. Il gruppo Lista per Ravenna (Alvaro Ancisi) si è detto, tra le altre cose, contrario all’aumento di superficie commerciale in una zona già servita e al principio insito nello “scambio” tra variante e servizi infrastrutturali di competenza del Comune. Il gruppo Lega (Rosanna Biondi) ha ribadito la propria contrarietà al consumo di suolo e alla cementificazione di una zona di campagna, evidenziando che si tratta, a suo avviso, di un progetto faraonico inutile. Il gruppo Pd (Marco Turchetti) ha detto trattarsi di un dibattito già affrontato e di un iter tecnicamente impossibile da bloccare, ha confermato gli obiettivi dell’amministrazione tesi alla rigenerazione urbana e ad evitare il consumo di suolo con azioni già in essere e anche in vista della redazione del nuovo Pug.

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