giovedì
11 Settembre 2025

Addio alla maglia rosa più longeva, lutto nel ciclismo per la morte di “Pipaza”

Deceduto a 90 anni Giuseppe Minardi. Il cordoglio del Ct Cassani, suo concittadino

Minardi Pipaza

È morto a 90 anni nell’ospedale di Faenza, dove era ricoverato per problemi di salute, Giuseppe Minardi, ciclista professionista degli anni Cinquanta, che vinse sei tappe al Giro d’Italia e indossò per due giorni la maglia rosa. Era il ciclista più anziano in vita ad aver vestito il simbolo del primato al Giro d’Italia di ciclismo. Nato a Solarolo nel 1928, meglio noto col soprannome di “Pipaza”, in carriera vanta anche una vittoria al Giro di Lombardia.

«Quando ho cominciato a correre – è stato il commento sui social del ct Davide Cassani – mi vantavo di essere di Solarolo, il paese di Pippo Minardi. È stato un grande campione, ha vinto corse bellissime ma soprattutto era una gran bella persona. Ciao Pipaza, resterai nei nostri cuori».

«Ci ha lasciato all’età di 90 anni Giuseppe Minardi, per tutti Pipaza – è invece la dichiarazione di sindaco e vicesindaco di Solarolo, che inviano alla famiglia il cordoglio a nome della comunità e della giunta dell’Unione della Romagna Faentina –, l’uomo e l’atleta che ha segnato una pagina indelebile dello sport del nostro paese. Sul suo solco si aprì negli anni ’50 una storia di passione ed amore per la bicicletta, che ha generato campioni e amanti delle due ruote, che ancora oggi nobilitano la tradizione sportiva solarolese».

Luca Mercalli parla dei cambiamenti climatici a teatro: «Una crisi sottovalutata»

Il noto divulgatore scientifico al Goldoni a ingresso gratuito, ma con iscrizione online obbligatoria

Luca MercalliGiovedì 24 gennaio alle 20.30 al teatro Goldoni di Bagnacavallo, in piazza della Libertà, ci sarà un incontro pubblico con Luca Mercalli, noto divulgatore scientifico e climatologo.

Mercalli terrà una conferenza dedicata ai cambiamenti climatici e ambientali, illustrando quella che lui stesso definisce come “una crisi sottovalutata”.

Luca Mercalli è climatologo, direttore della rivista Nimbus, presiede la Società meteorologica italiana, associazione nazionale fondata nel 1865. Si occupa di ricerca su climi e ghiacciai alpini, insegna sostenibilità in scuole e università in Italia, Svizzera e Francia e la pratica in prima persona, vivendo in una casa a energia solare, viaggiando in auto elettrica e coltivando l’orto. Ha condotto più di un migliaio di conferenze e in televisione fa parte dello staff di Rai3 “Che tempo che fa” e Rai2 Tgr Montagne, oltre a collaborare con la Radio televisione Svizzera italiana e il Climate Broadcast Network dell’Unione europea, gruppo di presentatori meteo esperti in comunicazione del rischio climatico e ambientale. Divulgatore scientifico per “La Stampa”, scrive anche su “Donna Moderna” e “Gardenia”; ha al suo attivo migliaia di articoli e oltre 1600 conferenze, voce innovativa nella comunicazione ambientale. Nel 2004 ha ricevuto il premio “Aica (Associazione internazionale comunicazione ambientale) – Comunicare con i cittadini fa bene all’ambiente” di Alba e nel 2008 il premio internazionale “Exposcuola” di Salerno per la divulgazione scientifica. Tra le sue ultime pubblicazioni: Prepariamoci, Clima bene comune, Il mio orto tra cielo e terra, Non c’è più tempo.

La partecipazione è gratuita con registrazione obbligatoria: per partecipare è necessaria l’iscrizione online collegandosi al link https://mercallibassaromagna.eventbrite.it.

Per ulteriori informazioni, contattare il Servizio Comunicazione dell’Ucbr al numero 0545 38215, email comunicazione@unione.labassaromagna.it.

Mercalli in Bassa Romagna terrà un’ulteriore conferenza, dal titolo “Clima, ambiente, energia: le sfide del vostro futuro”, riservata agli studenti del Liceo e del Polo tecnico professionale di Lugo, che si terrò nella mattinata del 25 gennaio nell’aula magna del liceo di Lugo.

Ravenna, turno infrasettimanale d’alta quota: al “Benelli” arriva la Triestina

Calcio C / Domani, martedì 22 gennaio, i giallorossi ospitano (ore 20.30) la seconda della classe con l’obiettivo di riscattare lo 0-3 dell’andata. Foschi: «Vogliamo aggredirla per metterla in difficoltà»

Lelj Ternana
Il capitano Tommaso Lelj torna a guidare la difesa giallorossa

Il turno infrasettimanale di questa giornata regala agli spettatori del “Benelli” uno scontro di altissima classifica: farà infatti visita al Ravenna alle ore 20.30 (arbitro Robilotta di Sala Consilina) la temibile Triestina, che forte dei quattro punti in più guida  l’inseguimento alla capolista Pordenone. All’andata, nonostante un’ottima prestazione i giallorossi uscirono dal “Rocco” con un passivo di 3-0, risultato molto penalizzante per quanto mostrato in campo soprattutto nella prima frazione di gioco. Inutile negare la differenza di ambizioni a inizio stagione, con la Triestina che ha il mirino puntato sulla B e i giallorossi partiti in ottica salvezza, ma di sicuro determinati a volere mantenere il fantastico rendimento della prima metà di campionato. L’organico degli ospiti è tra i più competitivi del girone e in questa prima fase di mercato di gennaio è stato ulteriormente rafforzato dall’arrivo di Costantino dal Sudtirol, un ulteriore elemento a disposizione di Pavanel, che con giocatori del calibro di Petrella, Mensah o ‘El Diablo’ Granoche costituirà una minaccia di prim’ordine per la retroguardia romagnola.

Il tecnico Luciano Foschi per questa partita recupererà capitan Lelj, che scontata la squalifica tornerà a comandare la difesa. Unico indisponibile il lungodegente Maleh, mentre rimane in dubbio Jidayi alle prese con l’influenza, ma regolarmente convocato. «Ripartiamo da quanto fatto di buono a Bolzano – spiega il mister giallorosso – dove per un’ora abbiamo fatto noi la partita, creando i presupposti per andare in vantaggio. Affrontiamo una squadra fra le più forti del girone e per noi sarà fondamentale fare una prestazione maiuscola per potere portare a casa un risultato utile. All’andata la Triestina ha dimostrato di essere una grande squadra, infatti nonostante avessimo fatto noi la partita alla prima disattenzione ci ha punito. Ma noi non ci spaventiamo, abbiamo il massimo rispetto di tutti, ma alcun timore. Vogliamo aggredirla, fare la partita e cercare in tutti i modi di metterla in difficoltà per sfruttare le occasioni che ci saranno concesse».

Crociere: nel 2019 previsti 13mila sbarchi da 14 navi, 25 percento in meno del 2018

Impietoso il confronto con il 2011: nel primo anno degli attracchi i passeggeri a Porto Corsini furono dieci volte di più. Primo attracco l’8 febbraio

La società che gestisce il terminal crociere di Ravenna rende noto il calendario degli attracchi previsti per il 2019 a Porto Corsini e la tabella indica un calo degli sbarchi di circa il 25 percento rispetto all’anno appena concluso. Gli arrivi cominceranno l’8 febbraio con la Viking Jupiter da 750 passeggeri e si concluderanno il 20 novembre con la Pacific Princess da 650: in totale 14 navi per un totale di circa 13mila passeggeri. Nel 2018 sono stati circa 18mila: l’ultimo dato ufficiale, divulgato dall’Autorità portuale, è aggiornato a ottobre e parla di 33 navi per un totale di 17.404 passeggeri e in novembre c’è stata un’ultima toccata con una crociera da 650 potenziali turisti. Nel 2017 la stazione marittima aveva registrato 47mila crocieristi. Impietoso il confronto con il 2011, il primo anno di operatività dello scalo: 156mila passeggeri.

Guida in stato di ebrezza: finisce ai domiciliari dieci anni dopo l’accaduto

Un 28enne era stato condannato a sei mesi di reclusione. Ora la condanna è diventata definitiva e dovrà scontarli ai domiciliari

Etilometro Vigili UrbaniAveva 18 anni quando nel 2009 fu sorpreso a guidare con un limite alcolemico più alto del consentito. Dopo dieci anni da quella contestazione è stato arrestato in esecuzione alla pena di sei mesi di reclusione. Il protagonista della vicenda è un forlivese di 28 anni che è stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia di Ravenna in esecuzione a quanto disposto dopo che la sua condanna è diventata definitiva.

Nel primo pomeriggio di sabato scorso gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Ravenna, lo hanno rintracciato. Dopo le formalità di legge, è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.

La guerra del Con.Ami: Bassa e Romagna Faentina contro il Comune di Imola

Stallo nel consorzio intercomunale dove ci sono ben nove municipi della provincia. La sindaca pentastellata imolese dopo mesi di stallo ha nominato un cda che gli altri ritengono illegittimo

La conferenza stampa dei sindaci della Bassa sul Con.Ami
La conferenza stampa dei sindaci della Bassa sul Con.Ami

A molti ravennati il Con.Ami dirà poco ma la vicenda che da mesi si trascina con epicentro Imola tocca appieno anche la provincia di Ravenna. Con.Ami sta per Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale e comprende, oltre a Imola, anche diversi comuni del ravennate: Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Bagnara di Romagna, Solarolo, Sant’Ataga Sul Santerno, Castel Bolognese, Conselice. Nove Comuni: esattamente la metà del totale provinciale. Il Consorzio gestisce le partecipazioni in Hera (è il terzo azionista e detiene il 7,2 per cento della multiservizi) ma anche le farmacie con la società pubblica Sphera e la società If che si occupa del turismo su Imola e Faenza.

L’armonia all’interno del cda si è rotta quando la pentastellata Manuela Sangiorgi ha conquistato Imola trovandosi così alla guida del Comune che detiene la maggior parte del Consorzio. A causa di una modifica allo statuto avvenuta lo scorso mandato, però, nel Con.Ami le decisioni non avvengono per quote ma per “testa”. In sostanza, pur avendo il 65 per cento delle azioni, Imola non può decidere da sola ma serve la maggioranza dei 23 sindaci che compongono l’assemblea. Lo scoglio è stato la nomina del nuovo cda: Sangiorgi ha proposto una rosa di nomi non condivisa dagli altri sindaci, quasi tutti del Pd. La quadra non si è trovata e la sindaca imolese non ha fatto passi in direzione degli altri, nonostante un certo attivismo dei sindaci “civici” e non allineati. A metà gennaio la svolta: appellandosi ad un cavillo del codice civile, in seconda convocazione, la sindaca ha nominato il “suo” consiglio di amministrazione nonostante le proteste dei pochi presenti (quattro sindaci) e le molte perplessità dei tecnici. Si è aperta così una battaglia legale che rischia di paralizzare il Con.Ami ancora di più che l’assenza di un Cda. Difficile deliberare per un consiglio di amministrazione che rischia di essere dichiarato non legittimo.

I sindaci della Bassa nella mattinata del 21 gennaio hanno fatto quadrato: «Siamo di fronte a una totale mancanza di rispetto dei cittadini di ventidue Comuni del territorio: con il suo comportamento la sindaca di Imola Manuela Sangiorgi intende fare carta straccia dello Statuto del Con.Ami». Sangiorgi «con il suo comportamento ha azzerato in un colpo solo i diritti di tutti questi cittadini, che contano esattamente come quelli di Imola». I sindaci della Bassa, così come già fatto dai colleghi faentini, ritengono «illegittimo» il nuovo cda.

«Siamo di fronte a un record – proseguono -. In soli 7 minuti è infatti stata distrutta la dignità democratica di un’istituzione pubblica come il Con.Ami. Secondo lo Statuto per eleggere il Cda servono confronto e mediazione in modo da arrivare alla presentazione di una cinquina di candidati competenti, sottoscritta da Imola e da altri quattro Comuni. I consulenti del MoVimento 5 Stelle sono evidentemente più interessati alle poltrone che agli interessi dei cittadini. Hanno voluto fare scuola mettendo in pratica, con premeditazione, procedure del tutto irrispettose delle regole statutarie e delle norme sovraordinate. Noi invece crediamo che serva la negoziazione politica, normale per un sindaco soprattutto se riveste il ruolo di presidente dell’Assemblea. Diffidiamo quindi la sindaca Sangiorgi dal proseguire nel suo dissennato disegno. Se continuerà a rifiutare il confronto e soprattutto a non rispettare le regole istituzionali (come ha fatto fino ad oggi), dovrà trarne le conseguenze politiche».

«La sindaca di Imola – concludono i sindaci – può mettere fine a questo sfregio istituzionale senza conseguenze concrete per il bene comune. Basterebbe avere l’intelligenza di non dare seguito alla nomina illegittima del presidente e del Consiglio di amministrazione. Se ha invece deciso di ostinarsi nella violazione delle regole, come sembra sua intenzione, abbiamo ragione di pensare che sul piano della legalità dovrà dimettersi, come forse vuole qualcuno che malamente la consiglia. Noi come colleghi sindaci le chiediamo di non farlo sulla pelle di 230mila cittadini».

Anche in piazza a Ravenna una fiaccolata per ricordare Giulio Regeni

Venerdì 25 gennaio dalle 19,41, ora dell’ultimo messaggio inviato tre anni fa dal ricercatore italiano

Regeni Mosaico
Il mosaico dedicato a Regeni appeso in municipio a Ravenna

Tre anni senza Giulio. Il gruppo ravennate di Amnesty International venerdì 25 gennaio sarà in piazza del Popolo, a Ravenna, per ricordare la sparizione di Giulio Regeni. Come in oltre 100 piazze italiane alle 19,41, ora dell’ultimo messaggio inviato dal ricercatore italiano, partirà una fiaccolata.

«Dopo tre anni – ricorda Amnesty in una nota – l’Egitto ha nuovamente respinto la richiesta della procura italiana di identificare gli agenti coinvolti nella scomparsa e morte di Regeni. Nonostante questo gli uomini di Ros e Sco hanno identificato i sospettati e 7 agenti dei servizi segreti egiziani sono stati iscritti nel registro degli indagati della procura di Roma per l’omicidio di Regeni. Il Parlamento europeo ha dichiarato che continuerà a esercitare pressioni affinché venga accertata la verità sulla morte del ricercatore italiano come chiede Amnesty International da tre anni anni».

Allerta gialla per neve anche in provincia di Ravenna per martedì 22 gennaio

Il provvedimento resterà in vigore 24 ore. Previsti accumuli fino a 20 cm sulle aree collinari romagnole

Neve Brisighella
Una foto di Brisighella innevata

Allerta meteo di colore giallo per neve anche in provincia di Ravenna. A emettere il provvedimento la Protezione civile e l’Arpae regionale. Resterà in vigore per 24 ore da mezzanotte di oggi, lunedì 21 gennaio.

«Per la giornata di martedì 22 gennaio – si legge nel documento – si prevede neve sui rilievi, in estensione fino a quote prossime alla pianura, e sporadici episodi di nevischio o di pioggia mista a neve sulla pianura. Accumuli previsti nelle 24 ore, tra 10-20 cm sulle aree collinari bolognesi e romagnole, superiori a 30 cm sull’Appennino Romagnolo».

Cacciavano nella zona protetta del parco del Delta del Po: multe e tre denunciati

Ritrovate anche munizioni di piombo, vietate. Sequestrati richiami e diffusori acustici

Cacciatori ForestaleSono stati sorpresi a cacciare con mezzi non consentiti in una delle più importanti aree di sosta, svernamento e riproduzione degli uccelli migratori e acquatici del parco regionale Delta del Po, nel Ravennate, al confine con la provincia di Ferrara. I tre sono stati denunciati dai carabinieri forestali – impegnati anche in orario notturno in questa operazione antibracconaggio – che hanno sequestrato le attrezzature illecite, ossia i richiami elettroacustici e i diffusori acustici, oltre a fucili e cartucce.

Altre tre persone sono state multate per violazioni delle leggi sulla caccia in quanto ritrovati in possesso di munizionamento contenente piombo, il cui utilizzo è vietato per lo svolgimento della caccia all’interno delle zone umide naturali e artificiali del Parco Delta del Po, nonché nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne.

Dall’Isis ai preti: a Faenza torna “Il cinema della verità” con docufilm d’autore

Dal 27 gennaio in proiezione opere selezionate e premiate nei più importanti festival, su temi d’attualità e non solo

Isis Tomorrow
Isis Tomorrow

Giunto alla sua IV edizione, torna – a partire da domenica 27 gennaio e poi al mercoledì sera, fino ad aprile – “Il cinema della verità”, rassegna dedicata al docufilm d’autore al Ridotto del Teatro Masini di Faenza. La rassegna 2019 sarà composta da sette appuntamenti serali a ingresso gratuito ed è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri con la collaborazione di Cineclub Il Raggio Verde, Cinemaincentro, Cinema Europa, Società Cooperativa di Cultura Popolare e Associazione D.E-R Documentaristi Emilia Romagna.

I titoli in programma saranno proiettati sul grande schermo appositamente allestito nella Sala dei Cento Pacifici del Ridotto, con un appuntamento “fuori sede” al Cinema Europa.

IL PROGRAMMA COMPLETO A QUESTO LINK

Si tratta di opere selezionate – e in alcuni casi premiate – nei più importanti Festival nazionali e internazionali di cinema e realizzate da promettenti o già affermati autori e registi che, di volta in volta, saranno presenti in sala per introdurre il loro film e discuterne con il pubblico.

La rassegna sarà inaugurata in occasione della Giornata della Memoria da Pentcho di Stefano Cattini, docufilm vincitore del “Premio Imperdibili” all’ultima edizione del Festival dei Popoli di Firenze che narra una vicenda di 80 anni fa che ha molto da raccontare ancora oggi: il viaggio/odissea del battello Pentcho che nel 1940, partendo da Bratislava, ha tentato di portare in salvo, lontano dall’Europa, 500 ebrei.

Seguirà Solo cose belle di Kristian Gianfreda, una produzione Coffeetime Film e Sunset con la collaborazione dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Una commedia profonda e brillante sull’attenzione per gli altri e sul rispetto della diversità raccontati attraverso l’incontro di una ragazza borghese con il caotico e stravagante mondo di una casa famiglia.

Presentato all’ultima edizione della Biennale di Venezia, arriverà a Faenza Isis, Tomorrow di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi seguito da Luci sulla frontiera, un reportage della giornalista Ilaria Urbani sulle storie di cinque preti napoletani con la voce narrante di Roberto Saviano.

Programmato in collaborazione con SOS Donna, sarà poi la volta di Arrivederci Saigon di Wilma Labate, l’incredibile storia vera di una giovane band femminile della provincia toscana che nel 1968 viene spedita a suonare nella base militare americana in Vietnam. Chiuderanno il ciclo di proiezioni l’attualissimo e urgente tema dell’immigrazione raccontato dal docufilm Iuventa di Michele Cinque e I villani di Daniele De Michele, storia di quattro agricoltori che si oppongono a un modello gastronomico globale cercando di salvaguardare la cultura culinaria popolare italiana.

Come se la cava il mondo cooperativo con il digitale? Un seminario a Faenza

Appuntamento il 22 gennaio all’incubatore Torricelli di Romagna Tech, aperto alle associate Legacoop e agli imprenditori (richiesta iscrizione)

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La sede di Legacoop di Ravenna

Le tecnologie digitali stanno rivoluzionando, e in parte hanno già rivoluzionato, tutti i processi e i prodotti delle imprese. Quali saranno le prossime sfide? E come le sta affrontando il movimento cooperativo nel suo complesso? Si intitola “Rivoluzione Digitale” l’appuntamento che Legacoop Romagna organizza su questi temi martedì 22 gennaio a Faenza. L’appuntamento è alle 14 all’Incubatore Torricelli di Romagna Tech, in via Einstein 6-8.

Tra i relatori il presidente del Digital Transformation Institute, Stefano Epifani, l’amministratore delegato di Hoda, Silvio Siliprandi, il direttore di Legacoop nazionale, Giancarlo Ferrari, la sociologa del lavoro Anna Maria Ponzellini e i responsabili di alcune delle più significative esperienze digitali del mondo cooperativo romagnolo, dal “jobs market place” di Zerocento all’agricoltura di precisione delle cooperative agricole braccianti, fino alla logistica robotizzata di Formula Servizi. Prenderanno parte ai lavori anche il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo, il direttore generale, Mario Mazzotti, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti. A moderare il convegno Francesca Montalti, di Innovacoop Romagna.

In questo momento la cosiddetta “digital transformation” è al centro della attività associativa e il seminario rappresenta un’occasione per presentare alle associate la nascita del nuovo Digital innovation hub cooperativo, la Rete Pico 4.0. L’altro obiettivo primario è quello di sensibilizzare le imprese a livello territoriale sul tema non più rinviabile dell’impatto della trasformazione digitale sui processi e sui modelli di business.

Il seminario è rivolto alle oltre 450 imprese associate a Legacoop Romagna, ma anche in generale al tessuto economico e imprenditoriale romagnolo, a cui sono aperti i lavori previa conferma della partecipazione (email: segreteria@legacoopromagna.it – tel. 0544 509512).

A Vibo la Consar comincia il filotto di scontri diretti con la marcia in folle

Volley Superlega / Dopo aver vinto il primo set, la squadra di Graziosi lascia strada alla rimonta della Tonno Callipo che si impone in quattro set. Rammarico in casa ravennate per non aver chiuso a proprio favore la terza frazione

Vibo Valentia-Ravenna 3-1
(23-25, 25-16, 28-26, 25-22)
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Zhukouski 2, Al Hachdadi 17, Vitelli 7, Mengozzi 12, Kadu 18, Skrimov 13, Marra (L), Marsili, Lopez. Ne: Cappio (L), Domagala, Presta, Strohbach. All.: Valentini.
CONSAR RAVENNA: Saitta, Argenta 8, Verhees 5, Russo 13, Poglajen 17, Rychlicki 12, Goi (L), Di Tommaso 1, Raffaelli, Elia 1, Smidl, Lavia 2. Ne: Marchini. All.: Graziosi.
ARBITRI: Lot di San Donà di Piave e Gnani di Ferrara.
NOTE – Vibo Valentia: 23 bs, 7 bv, 7 errori, 12 muri: Ravenna: 16 bs, 5 bv, 16 errori, 7 muri. Durata set: 31’, 24’, 37’, 28’ tot. 120’. Spettatori: 1331 (incasso 2419 euro). Mvp: Kadu.

Un Attacco Di Cristian Poglajen
Un attacco di Cristian Poglajen, uno dei migliori della Consar a Vibo

A Vibo Valentia inizia con una sconfitta per la Consar il lungo ciclo di scontri diretti per la salvezza. Contro una Tonno Callipo tenace e agguerrita, che aveva perso tutte le sette ultime sfide dirette contro Ravenna, la squadra di Graziosi, comunque mai doma, cede dopo due ore esatte di battaglia: alla lunga vince chi sbaglia di meno e chi, nei frangenti topici dei set, si mostra più lucido e concreto. La squadra calabrese incassa i tre punti, mentre la Consar si consola con una classifica che resta comunque buona e che alle sue spalle, a parte Vibo, non si muove.

Sestetti titolari Graziosi non cambia il sestetto che ha iniziato la partita con Monza, affidandosi alla diagonale Saitta-Argenta, ai centrali Russo-Verhees e agli schiacciatori Rychlicki, con Goi libero. Valentini risponde con Zhukouski-Al Hachdadi, i due ex Porto Robur Vitelli-Mengozzi al centro, Skrimov e Kadu come schiacciatori e Marra libero.

Primo set Si comincia con le due squadre che spingono molto al servizio. Russo e Poglajen danno la prima accelerata portando la Consar al +3 (4-7), la Callipo ferma subito la fuga ospite con un analogo break. Ravenna ci riprova piazzando altri tre punti ed è ancora immediata la replica calabrese. Poi con due muri di Mengozzi e Vitelli è la Callipo che prova a scappare (14-12) ma nel gioco degli ex non manca Verhees che riporta sotto i suoi. Vibo incamera due lunghezze di vantaggio (19-17) e Graziosi si rifugia nel time-out. E’ la scossa che serve alla Consar: Rychlicki e un attacco out di Skrimov riportano il set in parità. Nell’equilibrato finale la spunta la Consar con un errore al servizio di Al Hachdadi.

Secondo set Punto a punto fino al 4 pari, poi la Callipo prova a scappare piazzando un break di 7-1 (ispirato soprattutto da Kadu e Al Hachdadi) che stordisce la Consar, mandandola fuori giri. Graziosi cerca di rinvigorire la squadra inserendo prima Lavia ed Elia e poi anche Di Tommaso e Smidl, ma la Callipo è scatenata e in fiducia e con tre ace, con percentuali altissime in ricezione (85%) e buone in attacco (48%) conquista il set con il punto del solito Kadu (6 punti e 62% in attacco).

Terzo set Consar in campo col sestetto iniziale e di nuovo in grado di sfruttare le proprie armi. Si procede punto a punto tra sorpassi e controsorpassi fino a quota 12: qui Mengozzi e un errore della Consar mandano Vibo a +2 e Ravenna va a rapporto da Graziosi. E’ Russo, scatenato in questa fase (chiuderà la gara con 13 punti e 6 muri), a frenare i padroni di casa firmando due punti e un ace (18 pari e time-out Vibo). L’equilibrio assoluto dura fino ai vantaggi, in un finale emozionante, con uno scambio d’altri tempi sul 26 pari, deciso a favore della Callipo da un muro di Zhoukouski e da un errore sottorete di Ravenna.

Quarto set Ravenna cerca subito l’allungo, ma il +2 ospite è annullato dalla Callipo che a sua volta si porta sul +2, prima di essere stoppata da Russo e Poglajen (alla fine miglior realizzatore in casa Ravenna con 17 punti e un 65% in attacco) a quota 8. Vibo piazza un nuovo allungo, portandosi a tre lunghezze di margine (14-11) e poi a quattro (16-12), margine che la Consar, nel frattempo con Lavia e Di Tommaso in campo, riesce solo a ridurre ma non ad annullare.

Dichiarazioni post-gara
Gianluca Graziosi (allenatore Consar Ravenna): «E’ stato un match in fotocopia di quello d’andata a parti invertite. Al De Andrè soffrimmo tanto e portammo a casa il risultato, forse questa volta è stato il contrario. Peccato per il terzo set perchè abbiamo avuto due o tre occasioni per chiuderlo: questo non è un campo semplice e se capitano le occasioni devi essere bravo a sfruttarle. Non ci siamo riusciti, c’è mancata un po’ di lucidità. Ha vinto chi ha messo per terra più dell’altro la palla, brava Vibo perché c’è riuscita meglio di noi».

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