lunedì
15 Settembre 2025

Vietato bere alcolici e da bottiglie o lattine fuori dalla discoteca di Porto Fuori

Nuovo provvedimento del Comune di Ravenna, in vigore nelle sere di apertura del Kojak

Kojak1Da domani, sabato 13 ottobre, al 30 aprile sarà vietato “consumare bevande alcoliche in qualsiasi contenitore e alimenti e bevande in bottiglie di vetro, lattine e contenitori atti a offendere” in alcune strade di Porto Fuori.

Il divieto deciso dal Comune di Ravenna sarà in vigore dalle 21 alle 7, nelle serate di apertura della discoteca Kojak, nel parcheggio della stessa e nell’ambito della zona compresa fra la via Staggi (nel tratto compreso fra le vie Don Francesco Fuschini e Bonifica), nella via Pietro degli Onesti (nel tratto compreso fra le vie Agide Samaritani ed Ezio Vanoni) e nelle vie Agide Samaritani ed Ezio Vanoni (nel tratto compreso fra le vie Staggi e Pietro degli Onesti, mappa allegata).

Sono escluse dal divieto le aree di pertinenza degli esercizi pubblici di somministrazione bevande, esercizi commerciali e attività artigianali del settore alimentare.

La sanzione prevista è di 200 euro.

Al momento il calendario delle serate previste al Kojak è il seguente: in ottobre sabato 13 , venerdì 19, venerdì 26, sabato 27, mercoledì 31; in novembre venerdì 2, venerdì 9, sabato 10, venerdì 16, venerdì 23, sabato 24, venerdì 30; in dicembre venerdì 7, sabato 8, venerdì 14, venerdì 21, sabato 22, venerdì 28; in gennaio venerdì 4, sabato 5, venerdì 11, venerdì 18, sabato 19, venerdì 25; in febbraio venerdì 1, sabato 2, venerdì 8, venerdì 15, sabato 16, venerdì 22; in marzo venerdì 1, sabato 2, venerdì 8, venerdì 15, sabato 16, venerdì 22; venerdì 29, sabato 30; in aprile venerdì 5, venerdì 12, sabato 13, venerdì 19, venerdì 26, sabato 27.

Un asilo abusivo a Ravenna? Controlli del Comune, ma nessuno apre alla porta

Sopralluogo della Commissione competente dopo alcune segnalazioni. Si attende la stesura dei verbali

Il sospetto è che in quella sala, a Ravenna, possa di fatto esserci un nido o una scuola per l’infanzia senza alcuna autorizzazione. E così, a seguito di una segnalazione, ieri la commissione comunale adibita al controllo si è presentata alla porta, accompagnata anche dalla Polizia Municipale. Ma alla porta è rimasta, perché gli adulti presenti non hanno autorizzato l’ingresso.

Al momento sono in fase di stesura i verbali sulla base di quanto i membri della commissione hanno potuto vedere e sentire dalle persone con cui hanno parlato e non è chiaro se e quali irregolarità siano state rilevate. Non è quindi nemmeno noto quanti bambini fossero presenti e di che età, né se il Comune potrà eventualmente scoprire se e quanti di quei bambini siano vaccinati, per ragioni di privacy. Nulla al momento dimostra che dietro l’eventuale “asilo abusivo” ci possano essere genitori no-vax, ma certo il dibattito in corso e la legge regionale che obbliga in ogni caso alla vaccinazione per poter accedere al nido potrebbe aver spinto alcuni genitori ad auto-organizzarsi in modo autonomo.

Il Regolamento prevede che la Commissione (composta dal caposervizio dell’Area Infanzia del Comune, un pedagogista, una persona designata dall’Asl e un rappresentante dell’area comunale dell’edilizia) proceda attraverso “sopralluoghi e/o verifiche a fronte di segnalazioni che facciano sorgere ragionevoli dubbi”.

Nel regolamento si legge anche che “Chiunque eroghi un servizio educativo senza aver ottenuto l’autorizzazione al funzionamento è soggetto ad una sanzione amministrativa compresa, ai sensi di legge», tra 2mila e 10mila euro “e determinata in 6mila euro, fatta salva la chiusura immediata del servizio qualora vi siano rischi per la salute e la sicurezza dei bambini”.
“La sanzione – citiamo ancora il regolamento – viene irrogata dal Dirigente del servizio comunale competente. Ai gestori che eroghino servizi educativi senza aver ottenuto l’autorizzazione al funzionamento, fermo restando quanto previsto al precedente comma 1°, viene assegnato dal Dirigente del servizio comunale competente un termine di 30 giorni entro il quale presentare la domanda di autorizzazione al funzionamento e la documentazione prevista. Decorso inutilmente detto termine lo stesso Dirigente dispone la chiusura del servizio”.

Dopo i vandalismi la Pubblica Assistenza cerca 10mila euro. Parte la raccolta fondi

L’associazione in difficoltà dopo i danni riportati in seguito ai vandalismi notturni

43532520 1978323182213816 1513816375150247936 NA seguito dell’atto vandalico commesso da ignoti nella propria sede di Ravenna, la Pubblica Assistenza ringrazia i cittadini per la solidarietà dimostrata sui social e lancia una raccolta fondi per sostenere le spese necessarie per riparare i danni e installare un impianto di allarme. In tutto circa 10mila euro.

«Abbiamo pensato ad una raccolta fondi volontaria – scrivono dalla Pubblica Assistenza – perché vogliamo assolutamente continuare senza soste e con gli stessi strumenti di prima ad elargire un servizio adeguato a chi è in difficoltà, con la passione, generosità e altruismo che ci contraddistinguono e che questo grave episodio non ha minimamente scalfito».

La Pubblica Assistenza chiede quindi a cittadini un libero contributo da versare direttamente nella sede di via Meucci oppure nei seguenti conto correnti:

  • IBAN CASSA DI RISPARMIO AG. 2
    IT14A0627013181CC0810004858
  • C/C POSTALE
    11138484

Il Comune investe 400mila euro per affidare a esterni il nuovo Piano urbanistico

In pubblicazione il bando per la redazione di Pug e Regolamento edilizio dell’Amministrazione di Ravenna

È in pubblicazione da oggi, venerdì 12 ottobre, fino alle 12.30 del 19 novembre un bando europeo per individuare un gruppo di lavoro composto da esperti al quale affidare la redazione del Piano urbanistico generale e del Regolamento edilizio del Comune di Ravenna (ai sensi, rispettivamente, delle leggi regionali 24 del 2017 e 15 del 2013, che fissano l’obiettivo di uniformare su tutto il territorio regionale la disciplina dell’attività edilizia). Il bando è pubblicato al seguente link: http://bit.ly/bando-pug

«Si tratta – spiega il sindaco Michele de Pascale – di un processo di pianificazione generale di natura rivoluzionaria rispetto all’attuale strumentazione impostata nell’anno 2003. Dovrà essere finalizzato al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge urbanistica regionale e in particolare il contenimento del consumo del suolo, la rigenerazione e riqualificazione urbana, la tutela e la valorizzazione del territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, nonché dei suoi elementi storici e culturali, la promozione di condizioni di attrattività del sistema regionale e dei sistemi locali, per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività delle attività industriali e produttive, la promozione di maggiori livelli di conoscenza del territorio e del patrimonio edilizio esistente per assicurare l’efficacia delle azioni di tutela e sostenibilità degli interventi di trasformazione».

Tra gli elementi – spiegano dal Comune – che hanno fatto propendere l’amministrazione per la scelta di affidarsi a un gruppo di lavoro esterno ci sono – oltre appunto al fatto che si tratta di un processo di pianificazione generale di natura innovativa – l’ampiezza e la complessità del territorio comunale ravennate e le ristrettezze dei tempi imposti dalla legge urbanistica regionale (formazione del Piano entro la fine del 2020)».

Tra le figure professionali che dovranno far parte del gruppo di lavoro che si aggiudicherà il servizio ci sono: un esperto in materia urbanistica – pianificazione territoriale (con funzione di coordinatore del gruppo di lavoro) e, a seguire, esperti in rigenerazione urbana, in materia paesaggistica, ambientale, giuridica e in valutazioni di sostenibilità economico finanziaria.

Aggiunge Federica Del Conte, assessora all’Urbanistica: «Il processo di pianificazione dovrà muoversi da una approfondita conoscenza del territorio, cioè da una analisi dei suoi caratteri, del suo stato di fatto e dei processi evolutivi che ne sono peculiari, fissando gli obiettivi e le scelte di assetto del territorio. Tali analisi e le scelte di assetto dovranno essere sviluppate anche in coerenza con i contenuti degli strumenti di pianificazione sovraordinata. Puntiamo a selezionare un gruppo di professionisti altamente qualificato, con il quale i nostri tecnici si confronteranno costantemente».

Il servizio verrà affidato sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, a partire da una base d’asta di poco superiore ai 406mila euro, da assoggettare a ribasso. Sarà attribuito un massimo di 20 punti all’offerta economica, di 40 per quanto riguarda il know how del coordinatore e dello staff e di ulteriori 40 per ciò che concerne la qualità dell’offerta tecnica.

Incidenti stradali, in provincia morti in aumento del 30 percento in un anno

Nel 2017 in crescita anche i feriti. I decessi sono più alti anche rispetto al 2010, l’anno di riferimento per l’Ue che chiede di dimezzare la mortalità sulle strade. In totale si stima un costo sociale di 186 milioni di euro

Sulle strade in provincia di Ravenna nel 2017 sono aumentati incidenti, feriti e morti rispetto all’anno precedente. Lo dice l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione. I sinistri sono stati 1.724 (aumento del 4,2 percento rispetto al 2016), i feriti sono stati 2.327 (3,4 percento in più) e 46 i decessi (35 nel 2016). In totale si stima un costo sociale di 186 milioni di euro, 21 milioni più dell’anno prima (per il calcolo viene stimato con parametri del ministero: 1,5 milioni per ogni morto, 42mila per ogni ferito e 11mila per ogni incidente senza feriti).

Rispetto al 2010, anno di riferimento per l’Unione Europea per calcolare l’obiettivo di diminuzione del 50 percento della mortalità, mentre incidenti e feriti rimangono in calo tendenziale, non è così per i morti, per i quali si registra un aumento del 4,5 percento. I decessi erano 44 nel 2010.

«Il numero di abitanti è in leggera diminuzione, mentre il parco veicolare è aumentato – spiega Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio –. Riguardo ai veicoli coinvolti si registra un aumento generalizzato per tutti gli utenti della strada rispetto all’anno precedente, tranne che per i ciclomotori e i veicoli speciali. Riguardo alle persone ferite si registra un aumento considerevole dei feriti su motociclo (+18,8 percento) e dei pedoni (+13 percento). Riguardo alle persone morte da notare l’aumento dei motociclisti (da 4 a 12) e dei pedoni (da 2 a 3). Anche rispetto al medio periodo (2010/2017), la tendenza è quella di un calo generale tranne che per i feriti su motociclo (+1,1%), sui veicoli speciali (+50%) e dei pedoni (+15,8%)».

Riguardo alla natura dell’incidente spiccano l’investimento di pedone e l’urto contro ostacolo o veicolo fermo, «riconducibili molto probabilmente alla distrazione alla guida».

«Un uomo ha tentato di stuprarmi vicino alla stazione». La denuncia di una ragazza

Indagini della polizia. Un testimone avrebbe visto scappare un uomo dopo le urla della giovane

La polizia sta indagando a Ravenna per un tentato stupro che sarebbe avvenuto nella zona della stazione mercoledì sera dopo le 22. A denunciarlo una ragazza di poco più di vent’anni, nigeriana, che ha raccontato – come scrivono i quotidiani locali in edicola oggi, venerdì 12 ottobre, di essere stata agganciata in viale Farini da un uomo di colore che l’avrebbe poi trascinata fino alla vicina via Bezzi dove, dietro a un container, avrebbe tentato di stuprarla, abbassandosi i pantaloni. Le urla della ragazza lo avrebbero però fatto desistere, attirando anche l’attenzione dei residenti, con un testimone che avrebbe visto scappare l’uomo, impegnato a sistemarsi i pantaloni.

La giovane si è fatta poi medicare al pronto soccorso dove i medici – scrive il Corriere Romagna – hanno riscontrato segni alla gola e lesioni alle ginocchia.

Il campeggio Rivaverde premiato a Rimini per l’attenzione verso i bambini

V4AAward PremiatiPrestigioso riconoscimento per la Società Gestione Campeggi in occasione dell’Hospitality Day organizzato a Rimini pochi giorni fa. Nel capoluogo rivierasco sono stati infatti consegnati i tradizionali V4A Awards, ovvero i premi annuali riservati alle strutture risultate fra le migliori nel contesto dell’Ospitalità Accessibile Italiana, Croata e Sammarinese. Premi ambiti come ha sottolineato anche Roberto Vitali, CEO e Fondatore di «Village for All», network che raccoglie le informazioni delle strutture ricettive con particolar attenzione all’ambito dell’accessibilità sia per anziani che per bambini, ma soprattutto per disabili di ogni livello e genere.

I settori premiati sono stati quelli degli Hotel, dei Villaggi e del settore Extra Ricettivo con le strutture nominate che hanno potuto ritirare il «V4A Award»,  riconoscimento all’impegno delle strutture turistiche e ricettive del network che hanno investito nella Formazione del loro personale, nell’Accessibilità Trasparente delle strutture, garantendo l’Informazione secondo il metodo di  V4A, frutto di una esperienza consolidata in oltre un decennio di presenza sui mercati nazionali ed internazionali del Turismo Accessibile.

Una delle cinque strutture premiate nella categoria Family Award (per chi ha puntato su  divertimento, sicurezza e comfort dei più piccoli)  è stata proprio quella del Parco Vacanze Rivaverde di Marina di Ravenna (della Società Gestione Campeggi) che ha ottenuto il riconoscimento insieme a realtà di grande prestigio come  il Gardaland Hotel Resort e Adventure Resort, l’Hotel Villaggio Nevada di Folgaria e la Casa Vacanze Liberty di Cupra Marittima. Tutte strutture che si sono distinte nel settore Family ergendo i più piccoli a protagonisti assoluti della vacanza insieme ai loro genitori.

Fassino a Faenza con il suo libro che si interroga “dopo lo tsunami elettorale”

Fassino
Piero Fassino

Piero Fassino, già Segretario dei Democratici di Sinistra e tra i fondatori del Partito Democratico nel 2007, sarà a Faenza, venerdì 19 ottobre alle 20.30 nella sala Bigari del Municipio, in piazza del Popolo, per la presentazione del suo libro “PD davvero”.

Un libro che cerca di rispondere a vari interrogativi – si legge nalla presentazione – dopo quello che viene definito come “lo tsunami elettorale” del 4 marzo: “Cosa deve fare una sinistra che non si rassegni a una condizione di minorità?. Come si affermano i diritti in una società flessibile? Come si costruisce una società multiculturale che non chieda rinunce all’identità e renda ciascuno sicuro e libero da paure? E come gestire le nuove dicotomie: occidente/oriente, sovranità/globalizzazione, lavoro/ tecnologie, integrazione/identità?”.

 

Una domenica tra dimostrazioni sportive e burattini ai Giardini Speyer di Ravenna

Giardini Speyer
Parkour ai giardini Speyer

Domenica 14 ottobre, dalle 14 alle 19, ai Giardini Speyer di Ravenna, in viale Farini, si svolgerà una nuova manifestazione sportiva dal titolo “Sportingarden”.

La manifestazione permetterà di provare 10 discipline sportive, ci saranno inoltre animazioni per bambini con spettacoli di burattini, musica, clown, laboratori. Nel parco sono previsti anche la merenda per i bambini e le creazioni del laboratorio BicinCuoio.

In concomitanza, nel viale Farini si terrà, dalle 9 alle 19, il mercato cittadino.

Sportingarden è un evento creato da CittAttiva e Villaggio Globale in collaborazione con gli assessorati alla Partecipazione e allo Sport e il Coni di Ravenna. Hanno aderito all’organizzazione una ventina di associazioni sportive e di promozione sociale. Le attività inizieranno alle 14 con le dimostrazioni e le prove. Le prove sportive saranno gratuite e rivolte sia ai bambini che agli adulti. Si va dal tiro con l’arco storico alla capoeira, dal judo al karate, dalla ritmica al parkour.

Alle prove si alterneranno spettacolari dimostrazioni sportive e presentazioni delle attività anche di altre associazioni e sarà anche possibile iscriversi alla Maratona di Ravenna.

Alle 16 si terrà lo spettacolo di burattini di Massimiliano Venturi, che porta ai Giardini il gran finale della sua rassegna estiva di burattini.

Lo “speed date” anche per trovare lavoro: una simulazione alla scuola Pescarini

Tra gli imprenditori coinvolti anche tre ex allievi. Secondo i dati dell’istituto il 73 percento trova occupazione

Pesc Spd2Cinque minuti di tempo per fare colpo e conquistarsi un posto di lavoro. La formula dello speed date (nata per far incontrare single) per fare incontrare domanda e offerta di lavoro è stata sperimentata per la prima volta alla scuola Arti e mestieri Angelo Pescarini di Ravenna, che ha sede nelle Bassette, in collaborazione con l’agenzia per il lavoro Randstad, e ha visto la partecipazione di dodici allievi del quarto anno di elettronica domotica e nove aziende ravennati operanti nel medesimo campo: Ravenna Automazioni, Elettronica Raimondi, S.B Impianti elettrici, Tecno allarmi sistema, Cangini elettricità, Elettronica Valmori, Sostech,Elfi spa, Biesse sistemi.

Seduti l’uno di fronte all’altro, imprenditore e allievi uno alla volta, hanno simulato in cinque minuti un colloquio di lavoro. Il primo, concentrando le rispettive energie a comprendere le attitudini e la preparazione del candidato con domande del tipo: chi sei e cosa aspiri a fare nella vita? In quale ambito specifico preferiresti lavorare? Quali sono i tuoi pregi? cosa ti ha lasciato l’ultima esperienza di stage? Quali competenze pratiche hai acquisito nella tua ultima esperienza di stage? Il secondo a esprimere al meglio aspirazioni e capacità con tecniche apprese mediante un training.

Poiché ciascun imprenditore ha incontrato tutti i dodici allievi, sono stati svolti 108 speed date contemporaneamente per la durata di un’ora circa. Ciascun imprenditore aveva a disposizione una scheda su cui ha annotato elementi di valutazione del candidato.

Per tre degli imprenditori presenti è stata una esperienza particolarmente significativa essendo stati anni fa loro stessi allievi della scuola Pescarini. Negli ultimi decenni sono stati 386 i diplomati che a livello provinciale hanno aperto una attività di elettronica in proprio; l’ultimo dato complessivo registrato dalla scuola relativo alla occupazione degli allievi che escono formati è pari 73 per cento.

Il parroco ha problemi di salute e la chiesa più antica di Ravenna chiude i battenti

Il caso di San Giovanni Evangelista arriva pochi giorni dopo la chiusura anche di San Giovanni della Cipolla

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San Giovanni Evangelista in una foto tratta da edificistoriciravenna.it

Il parroco ha problemi di salute e la chiesa resta chiusa. La chiesa più antica di Ravenna, eretta dall’imperatrice Galla Placidia nel V secolo e poi gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944 ma comunque ancora meta di tanti turisti anche per i frammenti del pavimento del 1212 esposti all’interno. Si tratta di San Giovanni Evangelista, in viale Farini, il primo monumento che incontra chi a Ravenna ci arriva in treno.

Così come recita un cartello affisso al cancello chiuso, le attività della parrocchia sono state sospese (e i fedeli dovranno spostarsi a Santa Maria in Porto, in via di Roma) a causa dei problemi di salute di don Giorgio Fornasari. A riportare la notizia è il Carlino Ravenna in edicola oggi, venerdì 12 ottobre. E la notizia arriva pochi giorni dopo quella di un’altra chiesa chiusa, quella di via Girolamo Rossi, San Giovanni Battista, detta della Cipolla, a causa in questo caso del trasferimento del parroco, don Gino Troetto. Come riporta anche il settimanale diocesano Risveglio Duemila, la chiesa dovrebbe comunque riaprire grazie all’accorpamento con la parrocchia di San Vitale, per cui se ne dovrebbe occupare don Rosino Gabbiadini.

Travolto mentre era in bicicletta lungo via Petrosa, anziano muore il giorno dopo

Quinto Saporetti, 90enne di Bastia, non ce l’ha fatta. Era ricoverato al Bufalini di Cesena

AmbulanzaNon ce l’ha fatta il 90enne travolto da un’auto mercoledì mattina, quando si trovava in sella alla sua bici elettrica lungo via Petrosa, tra Bastia (dove abitava) e San Pietro in Campiano. In condizioni disperate è stato trasportato d’urgenza al Bufalini di Cesena, dove è morto però 24 ore dopo.

A investirlo una Kia guidata da una donna di 55 anni residente sempre a Bastia.

La vittima si chiamava Quinto Saporetti ed era molto noto in particolare tra i frequentatori del Bar Caserma, come riporta il Carlino di Ravenna in edicola oggi (venerdì 12 ottobre) che ricorda anche come Saporetti fosse vedovo, originario di Forlimpopoli e da anni in pensione dopo una vita da metalmeccanico.

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