venerdì
15 Agosto 2025

Il Natale del Mar tra eventi e libri d’arte in regalo per i visitatori

Un mese di appuntamenti al museo tra le domeniche dedicate alla musica barocca e la presentazione delle nuove collezioni

02

Da dicembre anche al Mar si accende il Natale: fino al 31 dicembre ogni visitatore del museo e della mostra I’m mosaic! Da Severini, Sironi e Fontana a Paladino, Plessi e Samorì riceverà in dono un libro d’arte che raccoglie pubblicazioni e cataloghi relativi alle mostre  che hanno segnato storia e l’identità del museo.

Oltre all’omaggio natalizio, un ricco caldendario di appuntamenti accompagnerà i visitatori per tutto il mese di dicembre: si parte mercoledì 4 con la presentazione delle nuove acquisizioni del museo dalle 16 alle 18 (sala Martini). Sabato 7 dicembre la docente dell’Università di Bologna Valeria Rubbi terrà una conferenza dal titolo Donne e cibo nell’arte: dalla natura morta ai disordini alimentari (sala Martini) Dall’ 8 e per tutte le domeniche di dicembre nella sala del ‘600 della Pinacoteca prenderà il via un nuovo ciclo di appuntamenti dedicati alla musica di Note d’arte, incentrato al barocco e curato del Conservatorio Verdi di Ravenna. Sabato 21 verrà inaugurata la Arts & Media new room, un nuovo spazio versatile di sperimentazione creativa, nel quale si condenseranno e si ibrideranno funzione espositiva e funzione laboratoriale.  Domenica 22 è invece prevista la visita guidata alla mostra I’m a mosaic! in Lingua dei segni, in collaborazione con Ens Emilia-Romagna.

Nel mese di dicembre il museo sarà aperto dal martedì al sabato dalle 9 alle 18 e la domenica e i festivi (26 dicembre, 1 e 6 gennaio 2025) dalle 10 alle 19. Giorno di chiusura: lunedì e il 25 dicembre

Sarà l’Ocean Viking (e non più la Sea Watch) a sbarcare a Ravenna con 50 migranti

Anche la data di arrivo, prevista per mercoledì 27 novembre, è stata modificata e slitterà a sabato 30

Ocean Viking Nave Ong

Diversamente da quanto precedentemente comunicato, sarà la Ocean Viking e non più la Sea Wacth 5 a sbarcare nuovamente a Ravenna come porto sicuro con a bordo 50 persone recuperate. Secondo quanto comunicato da bordo nave, la data di arrivo è stata spostata alle 20 di domenica 30 novembre.

Si tratta del quinto sbarco nel porto cittadino della nave Ong “Ocean Viking” che attualmente è già in rotta verso la città.

Si tratta del 16esimo arrivo di navi a partire dal 31 dicembre 2022 (la prima nave a sbarcare fu proprio l’Ocean Viking) e in totale sono stati accolti al porto di Ravenna 1563 migranti.

++AGGIORNAMENTO del 29 novembre 2024 ++ Questa notte la nave Ocean Viking ha attraccato al porto di Brindisi. L’imbarcazione dunque non raggiungerà Ravenna. Maggiori dettagli nell’articolo odierno.

Guide 2025: exploit del ristorante giapponese, premiato con 2 Cappelli dall’Espresso

Uni a Cervia è anche citato da “Forbes”. Nel Gambero Rosso ancora una volta Tre Bottiglie alla Baita, tra le trattorie in provincia il top sono Manueli e Zabariona

Uni Restaurant
Nella foto la prima sala “Omakase” dell’Emilia Romagna, realizzata dal ristorante giapponese Uni di Cervia: si tratta di una sala riservata a sei persone con uno chef e un cameriere dedicati

A fine anno gourmet e semplici appassionati tornano a sbirciare le guide gastronomiche. E noi con loro, analizzando quanto c’è di Ravenna (e provincia) nelle principali pubblicazioni di settore.

A partire naturalmente dalla “Rossa”, la prestigiosa Michelin, dove quella di Ravenna continua a essere l’unica provincia in regione senza Stelle. Ne avevamo già parlato a questo link, dove ci sono anche i ristoranti stellati del resto della Romagna, dove si registrano due novità.

La provincia di Ravenna può almeno vantare tre Bib Gourmand, con la faccia sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi, a indicare un ristorante che propone «una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo ad un ottimo rapporto qualità-prezzo». Si tratta de La Cucoma a San Pancrazio, dell’Osteria Bartolini di Milano Marittima e de La Baita di Faenza. Hanno guadagnato infine una semplice segnalazione sulla guida a Ravenna città L’Acciuga, l’Osteria del Tempo Perso e l’Antica Trattoria Al Gallo, così come Il Fenicottero Rosa Gourmet a Faenza, Sale Grosso e Terrazza Bartolini a Milano Marittima, la Locanda dei Salinari a Cervia e Salsedine a Lido di Savio.

Passando alla Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia de L’Espresso (che premia come miglior sommelier dell’anno il cervese Rudy Travagli, dell’Enoteca La Torre di Roma) qui l’eccellenza è rappresentata dai Cappelli (da 1 a 5). La nuova edizione è stata presentata il 26 novembre. Un Cappello lo conferma Il Fenicottero Rosa Gourmet di Faenza, che l’anno scorso era l’unico ristorante premiato dall’Espresso in provincia. Quest’anno invece si aggiunge anche l’Uni Japanese Restaurant di Cervia, con ben 2 Cappelli. Si tratta di una realtà nata dopo anni di esperienza passati in Giappone, inserita nelle scorse settimane anche tra i 100 ristoranti innovativi d’Italia dalla rivista Forbes. Uni è presente tra l’altro con 2 Mappamondi (il simbolo riservato alla cucina internazionale) anche nell’ultima edizione della guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, che in giugno lo aveva inserito tra i 32 migliori ristoranti giapponesi d’Italia.

Restando sulla guida appena citata del Gambero Rosso, ancora una volta la parte del leone la fa La Baita di Faenza che ottiene il massimo punteggio (3 Bottiglie) nella sezione dedicata ai wine bar. Sempre a Cervia, invece, spiccano le 2 Tavole (il simbolo dedicato ai bistrot) conquistate da Micro mentre per quanto riguarda le trattorie (qui si va da 1 a 3 Gamberi) in provincia il top lo raggiungono la storica Manueli sulle colline di Faenza e l’Osteria Dalla Zabariona, in pieno centro a Ravenna, entrambe con 2 Gamberi. Sempre in centro a Ravenna 1 Gambero lo guadagna l’Osteria dei Battibecchi. Sono segnalati poi anche Le Ghiaine e Camì, senza però guadagnare alcun simbolo.

Restando nel mondo Gambero Rosso, va ricordata la presenza nella guida delle pizzerie di un’eccellenza come il faentino ‘O Fiore Mio che si aggiudica il massimo, 3 Spicchi e un punteggio di 90 centesimi. Altra eccellenza faentina è Sebastiano Caridi, inserito invece nella guida delle pasticcerie.

Già detto delle Osterie d’Italia 2025 di Slow Food che assegna il suo simbolo d’eccellenza, la Chiocciola, a La Baita di Faenza, chiudiamo questa panoramica, per forza di cose non esaustiva, con una guida on line, che nel corso degli anni si è guadagnata una grande autorevolezza, al pari di quelle cartacee. Parliamo di Identità Golose, che nella versione 2024, uscita però diversi mesi fa, cita quattro ristoranti in provincia, l’Alexander a Ravenna, il “solito” Fenicottero Rosa di Faenza, Al Porto di Cervia e Camì di Savio. Nella sezione riservata alle pizzerie anche qui ‘O Fiore Mio di Faenza, con una citazione anche per Da Mario 1972 a Riolo Terme.

Dal 30 novembre al 6 gennaio sospesa la sosta a pagamento a Milano Marittima

Al via le iniziative delle feste nel Cervese

Carvia 2023 Pista

È tutto pronto per l’inaugurazione, sabato 30 novembre, delle iniziative di “Illumina il Natale”, contenitore degli eventi e delle novità che caratterizzeranno Cervia e Milano Marittiima nelle prossime giornate di festa, fino al 6 gennaio (dettagli a questo link).

Sabato 30 novembre alle ore 15.30 è in programma il taglio del nastro, da parte del sindaco Mattia Misissiroli, in piazza Garibaldi a Cervia. Il primo cittadino inaugurerà poi le iniziative a Milano Marittima alle 16.30.

Per incentivare l’affluenza di turisti e residenti a Milano Marittima, la giunta ha deciso la sospensione della sosta a pagamento nella località da sabato 30 novembre fino al 6 gennaio. Una decisione presa probabilmente anche a fronte di alcune polemiche per il taglio del budget degli eventi natalizi, con Milano Marittima che quest’anno non avrà la pista di pattinaggio sul ghiaccio (presente invece in piazza Garibaldi a Cervia).

Il calendario dettagliato di “Illumina il Natale” e aggiornamenti in sul sito https://www.turismo.comunecervia.it/it

Pri: la minoranza critica il segretario Fusignani che è stato declassato in giunta

La carica di vicesindaco tolta al repubblicano e concessa a un assessore Pd per il semestre che manca alle elezioni comunali

MerlatoLa minoranza interna del Partito repubblicano nel comune di Ravenna attacca il segretario Eugenio Fusignani dopo il declassamento in giunta comunale dove non è più vicesindaco ma semplice assessore proprio nel momento in cui il sindaco passa in Regione e serve un facente funzioni.

«Allo scopo di garantire a sé stesso la continuità nella gestione del potere – si legge nel comunicato –, il Pd ravennate toglie di mezzo senza tanti problemi il vicesindaco del Pri e nomina in quella carica istituzionale un proprio fedelissimo, così la reggenza dopo l’elezione di De Pascale a presidente della Regione, nei mesi che ci separano da oggi alle elezioni comunali di primavera è messa al sicuro. Due i messaggi che il Pd lancia. Uno di tipo generale: qui comando io e non si discute. Uno al Pri: non siete nessuno, qual è il vostro ruolo lo decido io e zitti. Una pessima pagina della politica ravennate ed un pessimo inizio per il nuovo presidente della Regione».

La minoranza non risparmia critiche ai vertici interni: «Buio fitto, invece, per la dirigenza del Pri di Ravenna che, con ogni evidenza, ha condiviso il percorso automutilante, magari in cambio della miracolosa resurrezione del vice sindaco dopo le elezioni comunali, senza un minimo di dignità nè un sussulto di orgoglio. E senza nessuna discussione in casa repubblicana».

Frode in un hotel del cervese: finanza e ispettorato scoprono un sistema di evasione

Contratti fittizi e manodopera in nero: sanzioni per oltre 50 mila euro e denuncia per i responsabili

Pexels Cottonbro Studio 6466482

Diciotto dipendenti assunti attraverso un finto contratto di “associazione”, imbastito per evadere contributi, tasse e obblighi in materia di salute e sicurezza. I militari della guardia di finanza di Cervia e gli agenti dell’ispettorato del lavoro di Ravenna hanno smascherato la frode nel cervese, che coinvolgeva la gestione di un hotel da parte del socio “occulto” di un’impresa sostenuto da amministratori complici. I responsabili sono stati multati per 20 mila euro in ambito di salute e sicurezza e con 33 mila euro di sanzioni amministrative

Le indagini sono partite nell’estate del 2023, a seguito di un controllo effettuato dai finanzieri di Cervia all’interno della struttura alberghiera, dove è stato trovato un lavoratore in nero e senza permesso di soggiorno. La scoperta ha portato a nuovi sviluppi investigativi, realizzati in collaborazione con l’ispettorato del lavoro, che hanno permesso di portare alla luce il meccanismo ideato per evadere i costi del lavoro attraverso l’impiego fraudolento di cuochi, camerieri e personale addetto alla reception, assunti e da un’altra azienda (con sede legale in Roma e rappresentata da un semplice prestanome) e immediatamente messi al lavoro nell’hotel cervese.

Gli investigatori hanno scoperto infatti che la società romana, oltre a essere priva di ogni organizzazione e rischio d’impresa, fungeva da vero e proprio “contenitore” di manodopera che veniva assunta e inviata alla società cervese (tra l’altro priva di regolarità contributiva Durc) che utilizzava i lavoratori senza gli obbligatori adempimenti in materia di Salute e Sicurezza e, in alcuni casi, pagandoli anche in “nero”, senza assicurare i riposi settimanali e registrando nella buste paghe giornate e ore di lavoro inferiori rispetto a quelle nel concreto lavorate.

La frode era stato mascherata da un generico contratto di “associazione” tra le due società, accordo contrattuale che, oltre a violare la legge sui contratti, era stato sottoscritto addirittura prima che la società con sede a Roma si fosse costituita. Ulteriori approfondimenti hanno fatto emergere l’identità di quello che era l’amministratore di fatto della società cervese che per nascondere il proprio ruolo di datore di lavoro si era fatto assumere direttamente dalla società romana come semplice dipendente.

Infine, gli investigatori hanno riscontrato l’emissione da parte della società romana, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti pari a 90 mila euro di imponibile fiscale. Al termine dell’ispezione, i trasgressori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria competente e, oltre alle contravvenzioni contestate, è stata accertata un’evasione contributiva di 29 mila euro.

De Pascale proclamato nuovo presidente della Regione. Arriva la chiamata di Meloni

La Corte d’appello di Bologna ha ufficializzato i risultati delle elezioni di novembre, nominando i 50 consiglieri dell’assemblea legislativa

468476408 1130235218460518 6377017472379084514 N

La Corte d’Appello di Bologna ha formalizzato il risultato delle elezioni regionali dello scorso novembre: Michele de Pascale è stato ufficialmente proclamato nuovo presidente della regione Emilia-Romagna e, contestualmente, sono stati nominati gli altri 49 consiglieri regionali che, con il neopresidente della Regione, andranno a comporre la nuova assemblea legislativa.

Oltre al presidente della Regione Michele de Pascale e a Elena Ugolini, eletta in quanto candidata presidente risultata seconda per voti conseguiti, entrano in Assemblea legislativa 27 consiglieri del Partito democratico:Giovanni Quintavalla e Lodovico Albasi (Circoscrizione provinciale di Piacenza); Barbara Lori, Andrea Massari e Matteo Daffadà (Circoscrizione provinciale di Parma); Alessio Mammi, Elena Carletti, Andrea Costa e Anna Fornili (Circoscrizione provinciale di Reggio Emilia); Giancarlo Muzzarelli, Maria Costi, Luca Sabattini e Carla Ludovica Ferrari (Circoscrizione provinciale di Modena); Isabella Conti, Irene Priolo, Raffaele Donini, Maurizio Fabbri e Fabrizio Castellari (Circoscrizione provinciale di Bologna); Paolo Calvano e Marcella Zappaterra (Circoscrizione provinciale di Ferrara); Eleonora Proni e Niccolò Bosi (Circoscrizione provinciale di Ravenna); Daniele Valbonesi, Valentina Ancarani e Francesca Lucchi (Circoscrizione provinciale di Forlì-Cesena); Alice Parma e Emma Petitti (Circoscrizione provinciale di Rimini), 11 consiglieri di Fratelli d’Italia: (Giancarlo Tagliaferri (Circoscrizione provinciale di Piacenza), Priamo Bocchi (Circoscrizione provinciale di Parma), Alessandro Aragona (Circoscrizione provinciale di Reggio Emilia), Annalisa Arletti e Ferdinando Pulitanò (Circoscrizione provinciale di Modena), Marta Evangelisti e Francesco Sassone (Circoscrizione provinciale di Bologna), Alessandro Balboni (Circoscrizione provinciale di Ferrara), Alberto Ferrero (Circoscrizione provinciale di Ravenna), Luca Pestelli (Circoscrizione provinciale di Forlì-Cesena), Nicola Marcello (Circoscrizione provinciale di Rimini), 3 consiglieri di Alleanza Verdi e Sinistra: (Paolo Burani (Circoscrizione provinciale di Reggio Emilia), Paolo Trande (Circoscrizione provinciale di Modena), Simona Larghetti (Circoscrizione provinciale di Bologna) 2 consiglieri della lista Civici con de Pascale: (Vincenzo Paldino (Circoscrizione provinciale di Modena), Giovanni Gordini (Circoscrizione provinciale di Bologna), 1 consigliere del Movimento 5 Stelle: Lorenzo Casadei (Circoscrizione provinciale di Bologna), 1 consigliere della Lega: Tommaso Fiazza (Circoscrizione provinciale di Parma), 1 consigliere della lista Rete civica Ugolini Presidente: Marco Mastacchi (Circoscrizione provinciale di Bologna). 2 consiglieri per Forza Italia: Pietro Vignali (Circoscrizione provinciale di Parma), Valentina Castaldini (Circoscrizione provinciale di Bologna).

Il percorso di insediamento dei nuovi organi di governo della Regione prevede che dalla proclamazione di oggi (mercoledì 27 novembre) scatti l’intervallo di tempo (maggiore di 15 giorni e non oltre i 30), nel quale convocare la prima seduta dell’Assemblea legislativa. La prima seduta della nuova Assemblea legislativa è convocata dall’attuale presidente uscente e sarà presieduta dal consigliere più anziano d’età, in questo caso il consigliere Giovanni Gordini, fino alla nomina del nuovo presidente dell’Assemblea stessa.

Dopo la proclamazione della Corte d’Appello, Michele de Pascale ha ricevuto la telefonata di congratulazioni della presidente Meloni. Un’occasione di confronto sui temi della gestione del post alluvioni, della ricostruzione e della realizzazione delle opere per la messa in sicurezza del territorio: «A seguito della proclamazione, ho ricevuto una telefonata di congratulazioni da parte della Presidente del Consiglio. Ho ringraziato la Presidente per la cortesia di questa telefonata: il colloquio è stato anche l’occasione di affrontare alcuni temi di urgente impegno da parte della Regione Emilia-Romagna e del Governo, primo fra tutti quello della gestione del post alluvioni – ha commentato de Pascale –. Si possono legittimamente avere opinioni diverse su come sono andate le cose in questo anno e mezzo, ma chiuderci in questo dibattito rischia di non produrre alcun risultato, ho invece rappresentato con grande determinazione, la necessità di un cambio di passo di tutti gli enti coinvolti inclusi Regione e Governo, del quale dobbiamo essere insieme protagonisti e responsabili. Serve una maggiore operatività nei lavori di messa in sicurezza con maggiori poteri di deroga, così come è necessario semplificare ed accelerare le procedure di indennizzo. Sono consapevole che ci saranno divergenze con il Governo su diversi temi che affronteremo nei prossimi anni, ma sul tema della gestione del post alluvione sono veramente convinto che serva un Patto Repubblicano tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Comuni compresi ovviamente. La presidente ha ascoltato in maniera molto cordiale e, penso, con interesse le mie riflessioni, e mi ha confermato che, compatibilmente con un’agenda che comprendo essere molto complicata, nelle prossime settimane ci vedremo di persona a Palazzo Chigi. Nel frattempo – conclude il neo eletto presidente  -. Fuori da qualsiasi speculazione e scontro politico che in questa fase, lo ribadisco, è dannoso alimentare, per me è importante condividere alcune riflessioni anche con le parti economiche e sociali della nostra regione, per cercare assieme un nuovo assetto della gestione post alluvioni che rappresenta in assoluto l’obiettivo primario, sia sul versante dell’accelerazione delle opere, sia sul versante dell’accelerazione delle procedure di indennizzo, come peraltro richiesto da tutte le parti sociali e anche dai comitati degli alluvionati che hanno manifestato qualche giorno fa».

“Lettere a Bernini” debutta al Rasi, con una serie di incontri sull’artista

L’ultima opera di Martinelli (con protagonista Marco Cacciola) sarà in scena a Ravenna da martedì 3 dicembre a domenica 15

Bernini Martinelli

Manca poco al debutto di Lettere a Bernini, la nuova creazione del drammaturgo e regista ravennate Marco Martinelli – fondatore delle Albe insieme a Ermanna Montanari (con cui condivide l’ideazione dello spettacolo) – che debutterà in prima assoluta martedì 3 dicembre al Teatro Rasi di Ravenna, dove resterà in programma fino a domenica 15. Tra i nodi che l’opera si propone di affrontare, c’è quello del rapporto fra gli intellettuali e il Potere in un’epoca segnata dalla propaganda, quello della complessità dell’animo umano contro ogni tentativo di semplificazione e infine uno sguardo su un passato che, per certi versi, somiglia al nostro presente.

Lettere a Bernini si svolge interamente in un giorno d’estate dell’anno 1667, esattamente il 3 agosto. In scena, nel suo studio di scultore, pittore e architetto, il vecchio Gian Lorenzo Bernini, interpretato dall’unico attore sul palco, Marco Cacciola, che recita in italiano e in napoletano. La massima autorità artistica della Roma barocca è infuriata con Francesca Bresciani, intagliatrice di lapislazzuli che ha lavorato per lui nella Fabbrica di San Pietro e che ora lo accusa, di fronte ai cardinali, di non pagarle il giusto prezzo per il suo lavoro. Da questa vicenda, storicamente documentata, prende il via Lettere a Bernini: sono le lettere che la Bresciani spediva ai potenti committenti del Bernini, per denunciare il torto subito e rivendicare i propri diritti, rivelandosi figura di emancipazione femminile ante litteram.

Nell’infuriarsi con la donna, – in questo atelier che era un vero e proprio teatro, in cui, mentre scolpiva e creava, parlava con i cardinali, impartiva degli ordini ai suoi artigiani e spesso, appunto, si infuriava – Bernini evoca l’ombra dell’odiato rivale, Francesco Borromini. Ed è proprio nella figura di Borromini che risiede la genesi di questo lavoro di Martinelli:

«Anni fa visitai con Ermanna San Carlino, il capolavoro di Borromini, e rimanemmo incantati, travolti, tramortiti. Da lì ho cominciato a leggere di tutto; e più entravo nella vita di Borromini, più si faceva avanti il rivale, Gianlorenzo. All’inizio tendevo ad allontanarlo, mi dava fastidio questa figura così prepotente, così protetta dai papi, il dittatore artistico della Roma del suo tempo. Non era solo un grande artista, era un imprenditore, decideva lui chi lavorava e chi no. Poi a un certo punto, grazie a Ermanna, mi sono fatto rapire anche io dalla grandezza di Bernini e il primo pensiero è stato quello di creare un dialogo fra i due» spiega l’autore.

Nella visione di Martinelli, che si incarna anche nell’omonimo libro edito per Einaudi, la narrazione procede tra una citazione di un Papa e una di un Cardinale, un discorso su di Hitler e uno sui followers, catapultando il pubblico immediatamente dal Seicento all’oggi. Attraverso una drammaturgia in cui la voce monologante dell’attore e quella di Bernini si rincorrono e sovrappongono senza soluzione di continuità, l’opera ci mostra un Seicento che parla di noi, sospeso tra il secolo della Scienza nuova e l’attuale imbarbarimento, sempre più incombente.

Infine, per approfondire la figura del Bernini, Albe/Ravenna Teatro propongono un ciclo di tre appuntamenti: oltre alla presentazione del libro del 7 dicembre, è in programma per l’8 dicembre, sempre al Rasi, La commedia di Filodosso, ovvero: le fatiche della Virtù, una lettura teatrale, ad opera dell’attore/performer Gianfranco Tondini, della Philodoxeos fabula di Leon Battista Alberti con l’introduzione del docente Alberto Giorgio Cassani.
La mattina del 14 dicembre invece, nella sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna, verrà presentato A questo serve il corpo. Viaggio nell’arte attraverso i corpi delle donne (Bompiani, 2023) di Roberta Scorranese, in dialogo con con Marco Martinelli e Francesca Masi, direttrice di RavennAntica.

Terminata la programmazione a Ravenna, lo spettacolo andrà in scena dal 28 al 30 gennaio al Teatro Eleonora Duse di Genova, dal 4 al 9 febbraio al Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 4 al 9 marzo al Teatro delle Passioni di Modena, dal 2 al 6 aprile al Teatro Biondo di Palermo e, dal 10 al 16 aprile, a Gallerie d’Italia, Napoli.

Finisce fuori strada con l’auto e si schianta contro un muretto: muore una donna

L’incidente a Massa Lombarda. La vittima abitava sulla stessa via

Incidente mortale Massa Lombarda
Foto Massimo Argnani

Incidente mortale nella mattinata di oggi, 27 novembre, a Massa Lombarda. Una donna alla guida di una Mini, per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale della Bassa Romagna, ha perso il controllo dell’auto in via Trebeghino, finendo nel fosso e andando a schiantarsi contro il muretto di protezione di una casa.

Troppo violento lo schianto: al loro arrivo sul posto, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Aveva 76 anni e abitava sulla stessa via Trebeghino, a poca distanza da dove ha perso la vita.

Un monologo multimediale di Gabriele del Grande per riflettere sulle migrazioni

Un viaggio tra parole, storia e immagini all’auditorium Arcangelo Corelli Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Gabriele Del Grande
«Cent’anni fa non esistevano visti né passaporti. Oggi sui fondali del Mediterraneo giacciono i corpi di cinquantamila migranti annegati lungo le rotte del contrabbando. Come siamo arrivati fin qua? E, soprattutto, come ne usciremo?». Il nuovo monologo multimediale di Gabriele del Grande accompagna il pubblico in un viaggio per immagini e parole tra la storia e il futuro delle migrazioni in Europa e arrivierà all’auditorium “Arcangelo Corelli” di Fusignano (vicolo Belletti 2) venerdì 29 novembre alle 20.30.
Lo spettacolo, dal titolo “Il secolo è mobile: la storia delle migrazioni in Europa vista dal futuro”, vedrà l’autore solo sul palco impegnato in un racconto tratto dall’omonimo libro, con la proiezione di fotografie e video d’archivio di un intero secolo di storia.
La produzione è di Zalab in collaborazione con Cinemazero, il montaggio di Matteo Calore, con la consulenza di Andrea Segre e Alessandro Marotto, e le mappe grafiche sono state realizzate da Isacco Chiaf e Andreas Trenker.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti (non è prevista la prenotazione) a partire dalle 19.45. Sul posto sarà possibile acquistare il libro Il secolo è mobile (Mondadori, 2023) e dopo lo spettacolo seguirà il firmacopie con l’autore.

«Mi ha violentato in spiaggia a Cervia»: 19enne rinviato a giudizio

Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata dalla giovane età della vittima, all’epoca dei fatti 17enne

Stupro Disco Rimini

Un 19enne emiliano è stato rinviato a giudizio dal giudice Janos Barlotti del tribunale di Ravenna al termine dell’udienza preliminare di un processo che lo vede accusato di violenza sessuale, aggravata dalla giovane età della vittima.

La notizia è riportata nei dettagli sui due quotidiani locali in edicola oggi, 27 novembre.

I fatti risalgono a luglio 2023 a Cervia. La ragazza, all’epoca 17enne, anche lei emiliana, ha denunciato di essere stata stuprata una notte in spiaggia, sui lettini di uno stabilimento. Secondo la sua versione, aveva conosciuto il ragazzo sui social e quella sera ci era uscita, insieme ad alcuni amici. I due erano rimasti poi soli in spiaggia, dove lui l’avrebbe violentata, costringendola a subire un rapporto sessuale, tenendola ferma per i capelli.

La ragazza si è costituita parte civile, manifestando l’intenzione di partecipare al processo che si aprirà a marzo. L’imputato si è dichiarato fin dal primo momento innocente.

Il vicesindaco Fusignani “esautorato”, il centrodestra: «Dov’è la dignità del Pri»?

Critiche per il rimpasto di giunta: «Il Pd fa quello che vuole, le altre forze sono solo comparse»

Fusignani De Pascale

«Alla faccia della fiducia e, soprattutto, di otto anni di fedele gregariato. Nel momento in cui il repubblicano Eugenio Fusignani avrebbe potuto ritagliarsi qualche mese da vero protagonista come sindaco ad interim di Ravenna, ecco calare la mannaia del Pd che lo declassa a semplice assessore per far posto a Fabio Sbaraglia, dem senza se e senza ma».

A sottolineare l’anomalo “rimpasto” di giunta del Comune di Ravenna (con l’assessore Fabio Sbaraglia del Pd che è diventato vicesindaco al posto del collega repubblicano Eugenio Fusignani, in vista delle dimissioni del sindaco Michele de Pascale, eletto in Regione) è Elena Marin, consigliera territoriale della Lega. «Troppo indipendente Fusignani o troppo intraprendente? Chissà? Sta di fatto che l’onnipresente Michele de Pascale non vuole scherzi. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio e con il Pri non si sa mai. A Fusignani, che tante volte abbiamo criticato, la nostra solidarietà. Ma era da immaginare: il “campo largo” è la foglia di fico per coprire una situazione dove conta solo il Pd mentre le altre forze politiche sono solo comparse, meglio se silenti».

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere nazionale del Popolo della Famiglia e consigliere comunale a Riolo Terme Mirko De Carli: «La nomina a vicesindaco di Fabio Sbaraglia rappresenta un gioco di potere del Partito Democratico. Oltre ad una forzatura della legge comunale, traspare l’intenzione del Partito Democratico di avere ben saldo il timone ed il comando delle operazioni in questi mesi prima delle elezioni comunali. Il Partito Repubblicano, che da tempo fa da stampella alla sinistra, non facendo onore alla sua storia, riceve una grossa bocciatura. L’ex Vicesindaco Fusignani non gode della stima del Pd? Sicuramente questa è una operazione politica cui Michele De Pascale e soci devono chiare spiegazioni.  Se il Partito Repubblicano avesse avuto maggiore polso, si sarebbe opposto a questa decisione, che tutto pare fuorché collegiale».

Su Facebook, a commentare tra gli altri è anche il segretario comunale di Forza Italia, Nicola Tritto. «Metodi beceri, da regime totalitario – dice -. Dignità dove sei? Era tutto previsto. Poi ci chiediamo perché cresce l’astensionismo durante le votazioni. La politica perde sempre di più di credibilità».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi