mercoledì
20 Agosto 2025

Affitto palestre in orari extrascolastici: domande al Comune entro il 31 maggio

In città e nel forese spazi disponibili per l’attività sportiva della stagione 2017-18.

Fino alle 12.30 del 31 maggio si possono presentare le domande al Comune di Ravenna per la concessione in uso temporaneo delle palestre della città e del forese per la stagione sportiva 2017/2018.

Le palestre scolastiche disponibili in città in orario extradidattico sono quelle delle scuole primarie Riccardo Ricci, Bruno Pasini, Galliano Camerani (ex Battuzzi), Augusto Torre, Vincenzo Randi, Giuseppe Garibaldi (via Rubicone), Sergio Cavina (Porto Fuori); delle scuole secondarie di primo grado Guido Novello A, Guido Novello B, Mario Mattioli (Don Minzoni), Mario Montanari A, Mario Montanari B, ex Ricci Muratori (viale S. Baldini), Ricci Muratori Nuova A, Ricci Muratori Nuova B, Ricci Muratori Nuova Intera; e quelle delle scuole secondarie di secondo grado di proprietà della Provincia Istituto Camillo Morigia, Istituto Giuseppe Ginanni A, Giuseppe Ginanni B, Liceo Scientifico Alfredo Oriani, Liceo Classico Dante Alighieri A, Liceo Classico Dante Alighieri B, Liceo Artistico Pier Luigi Nervi – Gino Severini, Istituto C. Callegari A e Istituto Callegari B, Istituto Adriano Olivetti, Istituto Tecnico Industriale Nullo Baldini vecchia, Istituto Tecnico Industriale Nullo Baldini nuova, Istituto Tecnico Agrario Luigi Perdisa.

È inoltre disponibile il palazzetto Costa: sala centrale, sala boxe, sala lotta, sala arti marziali.

Nel forese sono invece disponibili, sempre in orario extradidattico, le palestre delle seguenti scuole: scuola secondaria Viali di Sant’Alberto; scuola secondaria di primo grado Manara Valgimigli di Mezzano; scuola primaria Caruso Balella di Piangipane; scuola primaria palestra di Roncalceci Remo Fiumana; scuola secondaria di primo grado Romolo Gessi di San Pietro in Vincoli; scuola primaria Pietro Gardini di San Pietro in Campiano; scuola secondaria di primo grado palestra di Castiglione di Ravenna; scuole primarie Moretti a Punta Marina Terme e Mameli a Marina di Ravenna; scuola secondaria di primo grado Mattei a Marina di Ravenna.

Il bando e tutta la documentazione necessaria (tariffe, requisiti, modalità e tempi di presentazione delle domande, moduli) sono pubblicati sul sito del Comune oppure possono essere ritirati in forma cartacea all’ufficio Sport in via D’Azeglio 2 (secondo piano). Per ogni informazione o chiarimento è possibile rivolgersi a Barbara Bellini oppure a Loredana Masotti telefonando allo 0544-482521 oppure allo 0544-482010 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12; mail uffsport@comune.ra.it.

In volo con un drone sulla battigia di Marina nella luce dell’alba

Le immagini filmate da un appassionato alle prime ore del mattino del primo maggio. Decollo al Marinabay poi via verso sud

La spiaggia ancora senza gli ombrelloni, i bagni che si stanno preparando alla stagione estiva, la pineta alle loro spalle e sullo sfondo le ciminiere del petrolchimico, tutto illuminato dalla luce dell’alba: è un video suggestivo quello girato da Giovanni Fedeli che ci ha inviato la segnalazione via Facebook. Le immagini sono state filmante alle prime ore del mattino di ieri, 1 maggio, con un drone decollato all’altezza del Marinabay e poi verso sud fino ai primi stabilimenti di Punta.

Aumentano i tributi provinciali: nel 2016 ogni ravennate ha sborsato 81,50 euro

Il rendiconto dell’ente evidenza la pressione tributaria in aumento: nel 2014 era 79,67 euro. Entrate da sanzioni al codice della strada pari a 5,6 milioni. Critiche dal consigliere Spadoni: «Per l’edilizia scolastica previsione di spesa pari a quasi 9 milioni mentre in realtà è stato impegnato poco più di un milione»

Palazzo Provincia RavennaAumenta la pressione fiscale dei tributi provinciali: nel 2016 è stata pari a 81,50 euro pro capite. L’anno prima la cifra era di 80,08 euro, nel 2014 di 79,67 euro. A fornire i numeri è Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale, commentando i dati del rendiconto dell’ente di piazza Caduti.

«Non è possibile – dice il consigliere – continuare vivacchiare senza un minimo di chiarezza sulle funzioni fondamentali attribuite alle Province dallo Stato con il paradosso, oltretutto, di vedere completamente compromessa la sostenibilità finanziaria degli enti stessi. La questione fondamentale invariata dalla data del referendum, infatti, resta collegata al fragilissimo nesso tra esercizio delle funzioni e risorse occorrenti che compromettono lo svolgimento delle attività di base restanti in capo all’ente».

Alle entrate dalla pressione fiscale si aggiungono le multe per un importo pari a ben 5,64 milioni (in larga parte dovuta ad autovelox) cui si aggiungono altre due voci indicative riferite ai dividendi di Sapir per 445mila euro e Romagna Acque di 240mila.  Secondo Spadoni «mentre per i dividendi delle citate società non ci sono commenti particolari da fare in sede di rendiconto, le entrate da autovelox da una parte rappresentano una vera e propria manna per l’ente provinciale, ma dall’altra appaiono contrarie alla ragione e al buon senso se si pensa che una Provincia regga in buona misura le proprie entrate da questo tipo di gabella».

Ridotti invece «al lumicino» gli investimenti.  «Particolarmente indicativo, solo per fare un esempio, appare la previsione di spesa pari a quasi 9 milioni per l’edilizia scolastica, mentre in realtà è stato impegnato poco più di un milione. E questa la dice lunga sull’attività di manutenzione e di messa a norma del patrimonio scolastico provinciale, una delle due voci, assieme alle strade, su cui dovrebbe operare questo ente di secondo grado».

Torna a Marina la festa del Lucciola, in collaborazione anche con Caffè Letterario

Mezz’ora in più di divertimento e altre novità in arrivo per il venerdì di “Ballo scalza”

ZANI6722
Da sinistra, Alberto Celli del Bagno Lucciola, Enea Casadei Baldelli dell’ABC Group e Allegra Vannini del Caffè Letterario

Riparte venerdì, 5 maggio, uno degli appuntamenti più frequentati della riviera ravennate, la serata “Ballo scalza” dello storico bagno Lucciola di Marina di Ravenna. L’appuntamento del venerdì partirà come al solito con un pre-serata per poi proseguire con la vera e propria “festa danzante” fino a mezzanotte e mezza, mezz’ora in più rispetto al solito grazie alla nuova ordinanza del Comune di Ravenna.

L’altra novità della stagione è la collaborazione con il Caffè Letterario di via Diaz, a Ravenna, il cui staff un venerdì al mese collaborerà alla serata con ambientazioni particolari, presentazioni di libri con autori di richiamo e anche una festa per celebrare il quarto compleanno del locale del centro.

Le serate del venerdì del bagno Lucciola saranno coordinate e animate da Abc Group, storico staff di animatori ravennati che da ormai vent’anni opera in riviera.

«Cinquantamila visitatori ai giardini pubblici per il Ravenna Street Festival»

Per gli organizzatori è un’edizione da record. Lunedì primo maggio il boom: metà dei food truck ha esaurito anzitempo il cibo

Ravenna Street Festival
Ravenna Street Festival: folla ai giardini

In quattro giorni cinquantamila visitatori si sono recati ai giardini pubblici di Ravenna per il Ravenna Street Festival. La stima è degli organizzatori che segnalano anche diversi sold out tra i food truck presenti.

Le giornate di sabato, domenica e di lunedì 1° maggio sono state le più partecipate, non solo negli orari serali, ma anche a pranzo. Particolarmente positivi i commenti sui social media verso la location scelta, il parco pubblico.

Per quattro giorni una folla variegata di persone ha visitato i Giardini Pubblici. «A certificare il successo – fanno notare gli organizzatori – sono proprio i food truck, di cui il 50% ha terminato i propri prodotti anzitempo già nella giornata di lunedì». Il festival è stato organizzato da da Evoluzione Darwin by SGP in collaborazione con il Comune di Ravenna e con Chalet Ravenna. L’appuntamento ora è per settembre, in Darsena.

Dal 13 maggio tornano ordinanze e maxi multe per i divieti di sosta negli stradelli

Anche quest’anno in vigore la regolamentazione per l’accesso alla zona retrostante gli stabilimenti balneari. Sanzioni fino a 206 euro

Tornano per il sesto anno le ordinanze che regolano la sosta e l’accesso di auto e moto agli stradelli retrodunali di Marina di Ravenna e Punta Marina. Per chi trasgredisce la multa è salata: 206 euro. I provvedimenti – ricorda in una nota l’amministrazione – sono stati presi per tutelare le caratteristiche ambientali delle zone interessate e l’incolumità delle persone, salvaguardando il passaggio dei pedoni e dei mezzi di servizio e di soccorso.

Da sabato 13 maggio a sabato 28 ottobre saranno in vigore le consuete ordinanze che regolamentano la sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati agli stradelli retrodunali (demanio marittimo) di Marina di Ravenna e Punta Marina Terme.

Nello specifico, a Marina di Ravenna l’ordinanza riguarda il tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Waimea e fino al bagno ai Tamerici; a Punta Marina Terme il tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Ruvido e fino al bagno Miramare e dal bagno Miramare al Chaplyn.

Prevedono che nelle zone citate la sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati siano consentiti solo ed esclusivamente nelle specifiche aree, retrostanti gli stabilimenti balneari, autorizzate ai titolari delle concessioni demaniali marittime come ampliamenti stagionali destinati alla sosta dei mezzi motorizzati, che dovranno essere opportunamente segnalate e delimitate a cura dei concessionari al fine di una loro precisa individuazione, prevedendo almeno una postazione per gli utenti diversamente abili.

Inoltre l’accesso dei mezzi motorizzati alle aree del demanio marittimo è consentito attraverso gli stradelli retrodunali adiacenti gli stabilimenti balneari esclusivamente per raggiungere le suddette aree di sosta e per consentire il percorso che da queste conduce alla prima uscita dal demanio marittimo.

La multa è molto salata perché la violazione si configura come occupazione abusive di spazio demaniale marittimo con veicoli ed è regolata da un articolo del Codice della Navigazione (il 1161) che prevede appunto un’ammenda di 206 euro.

Ravanelli, Torricelli e Schillaci in campo al Benelli per il compleanno di Tacconi

Il 19 maggio è fissata la rimpatriata bianconera allo stadio di Ravenna. Probabile la presenza di Trezeguet: «Altrimenti Stefano chi lo sente?»

Stefano Tacconi
Stefano Tacconi alza uno dei tanti trofei vinti

Moreno Torricelli, Totò Schillaci e Fabrizio Ravanelli saranno della partita. David Trezeguet, salvo impegni lavorativi, non mancherà. Comincia a prendere forma la rosa dei confermati per il compleanno di Stefano Tacconi che si svolgerà venerdì 19 maggio allo stadio “Bruno Benelli” di Ravenna. Una partita benefica (calcio di inizio alle 20) a cui parteciperanno o le rappresentative dei “Tacconi & Friends” e del Club Italia Master, che riunisce quei calciatori che, almeno una volta in carriera, hanno vestito la maglia della nazionale italiana.

Il “pretesto” della rimpatriata bianconera è il 60esimo compleanno di Stefano Tacconi, storico portiere della Juventus e della Nazionale, unico estremo difensore al mondo capace di vincere, tra gli anni ’80 e ’90, tutte le tre competizioni europee: Coppa Uefa, Coppa delle Coppe e Coppa dei Campioni.

L’evento, organizzato dall’Ale Piva Production di Milano Marittima, oltre a rappresentare un momento di “amarcord”, avrà una finalità benefica: parte dell’incasso, infatti, sarà devoluto a favore dei terremotati dei comuni di Amatrice, Norcia, Montegallo e Arquata del Tronto.

E intanto cominciano ad arrivare le prime risposte alle “convocazioni”, come quella di Moreno Torricelli, storico terzino bianconero, vincitore – tra le altre cose – di una Champions, di una Coppa Uefa e di una Coppa Intercontinentale: “Sarà un piacere tirargli le orecchie – scherza Torricelli – perché, oltre ad essere stato un grandissimo campione, col quale ho condiviso momenti indimenticabili della mia carriera, Stefano resterà sempre un grande amico”.

Sarà della partita anche il mitico Totò Schillaci: “Verrò a Ravenna solo per dire a Stefano che è giunto il momento di appendere i guanti al chiodo – scherza Totò – perché lui, anche a 60 anni, continua a definirsi un grande portiere”. E a fare gli auguri a Tacconi ci sarà anche Fabrizio Ravanelli: “Ci vorrà tutta la squadra per spegnere quelle 60 candeline – è il dolce sfotto di ‘penna bianca’ – mi auguro solo di non vederlo in campo con la sigaretta in bocca”.

Tra i convocati anche David Trezeguet: “Se gli impegni professionali me lo consentiranno – promette il francese – anche io sarò della partita. Perché se non rispondo alla convocazione, chi lo sente poi Tacconi?”.

Raccolta cozze, a fine anno incontro con Eni per il rinnovo della concessione

Sono otto le barche dedicate a questa attività a Marina di Ravenna. Il presidente della cooperativa Romagnola: «Il nostro destino dipende dalla presenza delle piattaforme»

La raccolta delle cozzeA Marina di Ravenna le otto barche da pesca più grandi ormeggiate oggi al bacino pescherecci sono tutte dedite alla pesca delle cozze, che raccolgono nelle piattaforme grazie ad un’esclusiva che i pescatori hanno con Eni. Le barche sono equamente divise in due cooperative, La Romagnola e il Nuovo Conisub.

La media di cozze raccolte per barca è di dieci quintali giornalieri e, nella stagione che da aprile arriva a settembre/ottobre, si ripuliscono le basi delle piattaforme. «Oggi la nostra sopravvivenza – dice il presidente della Romagnola, Sauro Alleati – è legata alle scelte dell’Eni sulla dismissione delle piattaforme di cui si parla in questi giorni. La speranza è quella di vederle riconvertite, non eliminate». A fine anno «ci sarà il rinnovo della concessione e cercheremo di capire che intenzioni ha Eni».

Il pesce è invece poco più di un’attività di contorno: «Oggi senza le cozze non esisterebbe la pesca a Marina di Ravenna». Del resto i pozzi Eni sono stati anche la causa della fine della pesca a strascico davanti al litorale ravennate, che invece sopravvive maggiormente nel sud della Romagna. I tanti divieti rendono impossibile questa attività intensiva e le reti piazzate sono quelle “da posta”, a poche miglia dalla riva. Troppo poco, rispetto ai margini delle cozze che permettono all’indotto di rimanere in piedi. Anche qui, però, ultimamente i costi sono lievitati: chi raccoglie cozze, secondo quanto ha imposto una recente legge, è assimilato ai sub che lavorano in piattaforma e quindi deve prendere l’apposito attestato da operatore tecnico subacqueo (Ots) che costa migliaia di euro e fornisce competenze, come la saldatura, non troppo utili ai pescatori.

Ogni barca deve avere a bordo almeno quattro persone con questo patentino. «Le spese sono aumentate – dice Alleati – e anche mantenere la struttura del mercato del pesce non costa poco. Per questo l’appoggio delle istituzioni è importante». Alleati si dice comunque felice di un certo ricambio generazionale: «C’è una bella squadra di giovani». Per una cooperativa fondata nel 1971 non è cosa da poco.

Si schianta contro auto a Bagnacavallo, ferito gravemente motociclista

Lo scontro a un incrocio, intervento di soccorso dell’elicottero del 118

Scontro fra moto e auto verso le ore 18 dell’1 maggio a Bagnacavallo, all’incrocio fra via Minella e via Boncellino. Il motociclista ha avuto la peggio ed è stato trasportato in gravi condizioni dall’elicottero del 118 al Bufalini di Cesena. Sul posto sono intervenuti anche altre ambulanze del pronto soccorso e i vigili urbani per i rilievi del caso.

Giardini di maggio fra arti e spiritualità

Quattro appuntamenti e due laboratori promossi dall’Ufficio Pastorale per la Cultura di Ravenna

Mosaico GiardinoIl tema del giardino, letto e interpretato alla luce dell’arte, della musica, della letteratura e della filosofia, è al centro di una serie di iniziative al via martedì 2 maggio a Ravenna, a cura dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Curia ravennate, in collaborazione con la manifestazione “Meraviglie segrete”. Gli incontri si terranno nella sala don Minzoni del Seminario Arcivescovile in piazza Duomo 4, a partire dalle ore 21. La partecipazione è libera. Ad aprire il ciclo di sarà la conferenza di Giovanni Gardini, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura, sul tema del giardino come spazio simbolico attraverso immagini tratte dalla storia dell’arte. Il 9 maggio il secondo appuntamento, con Suor Grazia Papola, docente di Sacra Scrittura dell’Issar di Verona, vedrà un approfondimento biblico, dal giardino di Eden ai giardini descritti nella Bibbia che continuamente richiamano il luogo dell’incontro tra Dio e l’uomo. Il 16 maggio, Francesca Masi, responsabile del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, affronterà il tema del giardino partendo dalla visione di alcuni simboli botanici della Commedia dantesca. L’ultimo appuntamento, il 23 maggio, dal titolo evocativo “I giardini dell’anima” vedrà la partecipazione dei violoncellisti Tiziano Berardi e Cecilia Zanni, un incontro questo a cura del settore Apostolato Biblico della Diocesi di Ravenna-Cervia.
Ad arricchire la proposta sono due laboratori filosofici curati dalla consulente filosofica Barbara Piani. Il primo, “Mani che seminano nel giardino umano”, si terrà martedì 16 maggio, dalle ore 18 alle 20, nel giardino di Patrizia Matteucci, mentre il secondo “Mani che plasmano nel giardino spirituale” sarà mercoledì 24 maggio, sempre dalle 18 alle 20, e si terrà presso il giardino del Monastero S. Stefano delle Monache Carmelitane di Ravenna e vedrà la partecipazione anche di Suor Anastasia di Gerusalemme. Per questi due laboratori la partecipazione è libera, ma è richiesta la prenotazione obbligatoria (cell. 347 7617954).

Dal mare alla tavola, tra leggi e controlli

La filiera del pesce è sorvegliata dalla Capitaneria. In Regione quasi 1.800 imbarcazioni registrate. Ogni porto ha una sua peculiarità: molluschi a Goro, alici a Cesenatico e Porto Garibaldi, cozze a Ravenna

Pesca 4jpg01
Ispezione della Guardia Costiera a bordo di un peschereccio nell’Adriatico

Dal momento in cui esce dall’acqua al momento in cui arriva sulla tavola pronto per la prima forchettata, il pesce deve essere accompagnato da una documentazione che tenga traccia di tutti i passaggi della filiera, sia durante il trasporto a industrie dove può subire lavorazioni e sia se passa direttamente alla vendita al dettaglio. La descrizione del prodotto avviene con apposita etichettatura disciplinata da dettagliate norme nazionali e europee che consente di verificare la zona di pesca di provenienza, la specie (scientifica o commerciale) pescata, l’attrezzo con la quale è stata pescata ed il nome dell’unità che lo ha pescata  e  se trattasi di pescato fresco o allevato. Le informazioni arrivano dalla capitaneria di porto di Ravenna a cui ci siamo rivolti per conoscere le principali disposizioni che regolamentano il settore. Ecco le informazioni messe a disposizione dall’ottavo Ccap (Centro controllo area pesca) della direzione marittima dell’Emilia Romagna.

«La pesca professionale è una disciplina ben regolamentata e soggetta a continui aggiornamenti normativi in risposta alle disposizioni dell’Unione Europea in particolare per la prevenzione e la repressione della cosiddetta pesca illegale, oltre alla protezione di determinate specie ittiche, come il Tonno Rosso e Alici, e il controllo del cosiddetto “sforzo pesca” inteso come tonnellaggio e potenza motore delle unità da pesca dedite a tale attività».
Per lo svolgimento dell’attività è necessario utilizzare imbarcazioni che devono essere iscritte in appositi registri navali tenuti dalle capitanerie di porto e devono avere una licenza rilasciata esclusivamente dal ministero dell’Agricoltura che abilita alla professione entro una determinata distanza dalla costa e con specifici e dettagliati attrezzi. Il personale imbarcato deve essere iscritto ai registri della “Gente di Mare” tenuti dalle capitanerie di porto dopo aver superato determinati esami fisici ed attitudinali ed essere in possesso di requisiti morali. In aggiunta devono poi essere iscritti in un registro dei “Pescatori Marittimi” tenuti dalla sezione pesca dell’autorità marittima. «In Emilia Romagna attualmente risultano iscritte 1.790 unità di cui circa 1.300 dedite alla acquacoltura, la raccolta dei molluschi bivalvi (vongole e cozze) e pertanto non dedite alla pesca professionale».

Pesca 4jpg02
Ispettrice della Guardia Costiera durante un controllo in un ristorante

Ogni porto dell’Emilia Romagna ha una sua peculiarità peschereccia. Goro è dedito storicamente – considerata la sua posizione geografica che affaccia sulla Sacca di Goro nel Delta del Po –  all’acquacoltura per l’allevamento di molluschi bivalvi. Porto Garibaldi, Cesenatico e Rimini invece hanno flotte pescherecce che svolgono un’attività prevalentemente improntata sula pesca dei piccoli pelagici (alici e sardine che nella zona dell’Adriatico settentrionale godono di normativa ad hoc che regolamenta le giornate di pesca consentite e la quantità di prodotto pescato). Ravenna ha una realtà di unità da pesca dedite alla raccolta di cozze. In tutti questi porti come in quelli di dimensioni inferiori vi è sempre una realtà di piccola pesca che viene effettuata normalmente sotto costa con nasse, reti da posta e tramagli.
Il personale militare delle capitanerie effettuano controlli, anche in sinergia con i veterinari delle Ausl, non solo nei mercati ittici ma anche nelle pescherie e nei ristoranti: «Durante l’attività di controllo sulla filiera pesca si è riscontrato negli anni che le principali violazioni riguardano una errata compilazione dei documenti di bordo relativi al pescato, all’esercizio dell’attività di pesca effettuata sotto costa o in aree non consentite come la zona denominata “area del Poligono di tiro di Foce Reno”, pesca con attrezzi non consentiti o in zone vietate e tempi vietati. Non si sono riscontrati episodi eclatanti di violazioni delle norme, ritenendo che ciò sia da attribuire, comunque, ad un ceto peschereccio che nel corso degli anni ha adottato una “pesca responsabile” e sostenibile sempre attento alle dinamiche per la tutela della risorsa ittica».

Persone vulnerabili: un convegno a Bagnacavallo

Incontro con l’assessore regionale al welfare Gualmini in chiusura della festa di Confcooperative

Benedizione Trattore festa Confcooperative
Benedizione delle macchine agricole, uno dei momenti tradizionali della festa della cooperazione di Confcooperative a Bagnacavallo

Martedì 2 maggio, a Bagnacavallo, in chiusura della Festa della Cooperazione di Confcooperative, è in programma un convegno rivolto all’attività delle coop sociali intitolato “Siamo frangibili. Percorsi per promuovere l’autonomia delle persone fragili e vulnerabili in Emilia Romagna” che si svolgerà nella sala assemblee di Agrintesa a partire dalle ore 21. All’incontro, in forma di tavola rotonda parteciperà anche Elisabetta Gualmini, assessore al welfare della Regione Emilia Romagna. Con lei si confronteranno sul tema Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo, Massimo Caroli, responsabile del settore ricerca e sviluppo del Consorzio Fare e Antonio Buzzi, vicepresidente di Confcooperative Ravenna: «Sarà un’occasione per riflettere sulla legge regionale 14/2015 che, disciplinando il sostegno all’inserimento lavorativo di persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, traccia una nuova strada per l’occupazione e la rioccupazione anche di coloro che, per motivi diversi dalla disabilità, si trovano in condizione di svantaggio economico e sociale», sottolinea Buzzi, presidente del consorzio Solco di Ravenna.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi