Aumentano i tributi provinciali: nel 2016 ogni ravennate ha sborsato 81,50 euro

Il rendiconto dell’ente evidenza la pressione tributaria in aumento: nel 2014 era 79,67 euro. Entrate da sanzioni al codice della strada pari a 5,6 milioni. Critiche dal consigliere Spadoni: «Per l’edilizia scolastica previsione di spesa pari a quasi 9 milioni mentre in realtà è stato impegnato poco più di un milione»

Palazzo Provincia RavennaAumenta la pressione fiscale dei tributi provinciali: nel 2016 è stata pari a 81,50 euro pro capite. L’anno prima la cifra era di 80,08 euro, nel 2014 di 79,67 euro. A fornire i numeri è Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale, commentando i dati del rendiconto dell’ente di piazza Caduti.

«Non è possibile – dice il consigliere – continuare vivacchiare senza un minimo di chiarezza sulle funzioni fondamentali attribuite alle Province dallo Stato con il paradosso, oltretutto, di vedere completamente compromessa la sostenibilità finanziaria degli enti stessi. La questione fondamentale invariata dalla data del referendum, infatti, resta collegata al fragilissimo nesso tra esercizio delle funzioni e risorse occorrenti che compromettono lo svolgimento delle attività di base restanti in capo all’ente».

Alle entrate dalla pressione fiscale si aggiungono le multe per un importo pari a ben 5,64 milioni (in larga parte dovuta ad autovelox) cui si aggiungono altre due voci indicative riferite ai dividendi di Sapir per 445mila euro e Romagna Acque di 240mila.  Secondo Spadoni «mentre per i dividendi delle citate società non ci sono commenti particolari da fare in sede di rendiconto, le entrate da autovelox da una parte rappresentano una vera e propria manna per l’ente provinciale, ma dall’altra appaiono contrarie alla ragione e al buon senso se si pensa che una Provincia regga in buona misura le proprie entrate da questo tipo di gabella».

Ridotti invece «al lumicino» gli investimenti.  «Particolarmente indicativo, solo per fare un esempio, appare la previsione di spesa pari a quasi 9 milioni per l’edilizia scolastica, mentre in realtà è stato impegnato poco più di un milione. E questa la dice lunga sull’attività di manutenzione e di messa a norma del patrimonio scolastico provinciale, una delle due voci, assieme alle strade, su cui dovrebbe operare questo ente di secondo grado».

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