lunedì
07 Luglio 2025

Regione: una proposta per limare e tagliare i vitalizi degli ex consiglieri

Si comincerà a riscuotere a 67 anni e non si potranno accumulare assegni diversi. La relatrice è la faentina Rontini (Pd). Ecco su chi avrà effetti

Appena eletti, con un’affluenza bassissima come mai si era vista prima a queste latitudini a novembre 2014, i consiglieri regionali, a 45 giorni dall’insediamento della giunta, approvarono la legge che prevede notevoli riduzioni dei costi di funzionamento dell’assemblea regionale. Entro la fine del 2016 potremmo assistere alla seconda parte di questo processo di riduzione dei costi: in Regione è stata incardinata una nuova proposta di legge che ha come relatrice la faentina Manuela Rontini (Pd).

In sostanza la proposta vuole parificare l’età di accesso al vitalizio con l’età richiesta ai dipendenti pubblici per la pensione di anzianità, ossia i 67 anni. Come noto infatti il vitalizio è una cifra che gli ex consiglieri regionali percepiscono a partire oggi dai 60 anni di età. La cifra è calcolata sulla base della durata dei loro mandati, durante i quali hanno versato una quota, slegata dai meccanismi di calcolo della pensione, e che non è comunque sufficiente oggi a pagare questi vitalizi, per cui si accede a risorse della Regione. Soprattutto in virtù del fatto che ormai gli attuali consiglieri non versano più alcuna quota, essendo stato per loro completamente abolito.

Nella scorsa legislatura, invece, i consiglieri poterono scegliere se mantenerlo o meno. Ma ora, anche chi aveva scelto di tenerlo (continuando quindi a versare una quota mensile), pare potrà incassarlo solo a partire dai 67 anni di età se non avrà compiuto i 60 anni entro l’approvazione della legge. A meno che, come appunto un dipendente pubblico, non voglia rinunciare al 3 percento l’anno per ogni anno di anticipo.

Non solo, le novità sono in arrivo anche per chi già percepisce il vitalizio: la legge dovrebbe infatti introdurre il divieto di cumulo con altri vitalizi, come quelli di parlamentare nazionale, europarlamentare o assessore regionale. Ma anche a chi percepisce solo quello regionale viene chiesto un sacrificio: un taglio tra il 6 e il 12 per cento fino al 2019, per la parte eccedente i mille euro.

A oggi i vitalizi costano alle casse regionali 5 milioni e mezzo di euro ogni anno. Si stima che il provvedimento possa garantire un milione di euro di risparmi in tre anni. Tra i ravennati che saranno interessati da questa riforma ci saranno certamente Elsa Signorino (oggi assessore al Comune di Ravenna, incarico per il quale non percepisce alcun emolumento) che dalla Regione riceve oltre 2.800 euro lordi al mese che si sommano al più consistente vitalizio ricevuto dal Parlamento; Guido Pasi (ex assessore regionale) che riceve poco meno di 2.900 euro al mese; Guido Tampieri, il cui assegno sfiora i 4.200 euro lordi al mese e che anche lui accumula pure una “pensione” dal parlamento. E dal 2015 alla lista si è aggiunto anche l’ex presidente della Regione, Vasco Errani, oggi 61enne con un vitalizio mensile lordo di 4.125 euro.

Inoltre i tre ex consiglieri regionali ravennati, i Pd Mario Mazzotti (oggi direttore di Legacoop Romagna) e Miro Fiammenghi e l’ex capogruppo del Pdl Gianguido Bazzoni, tutti e tre classe 1957, che non avevano rinunciato all’ipotesi del vitalizio allora previsto dai 60 anni, dovranno ora per incassarlo subito rinunciare al 3 percento dell’assegno. Stessa situazione potrebbe essere quella dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci (oggi direttore regionale Anci) che compirà 60 anni a febbraio 2017 ma che avendo alle spalle un solo mandato da consigliere regionale potrebbe in ogni caso contare su una cifra ridotta rispetto ai colleghi di partito che hanno completato i due mandati.

Dal 7 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale

La Regione ha preparato 735mila dosi di cui 64.720 per il territorio ravennate

L’influenza è in arrivo e l’Emilia-Romagna ha predisposto 735mila dosi di vaccino di cui 67420 destinate al territorio di Ravenna. Parte lunedì 7 novembre la campagna di vaccinazione gratuita del Servizio sanitario regionale: l’obiettivo è proteggere da gravi complicanze le persone più a rischio, in particolare bambini e adulti con malattie croniche, persone a partire dai 65 anni di età, donne in gravidanza. Il periodo più opportuno per vaccinarsi è tra novembre e dicembre, perché i picchi epidemici si raggiungono tra gennaio e febbraio. Le vaccinazioni sono effettuate dal medico e dal pediatra di famiglia e dai Servizi vaccinali delle Aziende Usl. Quest’anno, in particolare, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dedica un’attenzione specifica agli operatori sanitari, categoria particolarmente a rischio di infezione per la natura stessa del proprio lavoro.
“L’influenza non va sottovalutata- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute,
Sergio Venturi– perché può essere pericolosa, soprattutto per chi è più fragile e compromesso. Nel 2015 ha colpito oltre mezzo milione di persone, l’11% della popolazione dell’Emilia-Romagna, per cui diventa ancora più importante raggiungere ampi livelli di copertura vaccinale. Mi rivolgo inoltre- aggiunge Venturi- ai nostri medici e ai nostri infermieri che ogni giorno sono impegnati con passione e professionalità nella cura delle persone malate: vaccinatevi, proteggete voi stessi dal rischio di infezione perché significa proteggere il vostro lavoro quotidiano e proteggere le persone malate con cui siete in stretto contatto”.

I dati 2015: circa 700mila le persone vaccinate, + 4% rispetto all’anno precedente
Lo scorso inverno, in una stagione influenzale particolarmente moderata, in Emilia-Romagna i casi gravi sono stati 30, con 6 deceduti: il vaccino gratuito era rivolto a 26 di queste persone, ma a vaccinarsi sono state solo 6. L’inverno precedente, i casi gravi erano stati 169, con 54 deceduti. Complessivamente, lo scorso anno le persone vaccinate sono state 690.789, +4% rispetto all’anno precedente. Gli anziani vaccinati (a partire dai 65 anni di età) hanno rappresentato il 51,5% del totale (il 50% l’anno precedente); fino al 2010 questo dato era oltre il 73%. In lieve aumento (+5%) le vaccinazioni delle persone con patologie croniche (con meno di 65 anni).

“Non farti influenzare, proteggi la tua salute”: pronta la campagna di comunicazione
“Non farti influenzare. Proteggi la tua salute”: questo lo slogan della campagna regionale di informazione rivolta ai cittadini, per sensibilizzarli sul programma di vaccinazione contro l’influenza. La campagna prevede la diffusione di una locandina, che quest’anno viene distribuita anche nei Centri anziani di tutta l’Emilia-Romagna, oltre che negli ambulatori dei medici e pediatri di famiglia, negli ambulatori vaccinali, nelle altre sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e nelle farmacie. Informazioni anche su ER Salute, il sito web del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, all’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/influenza. E’ possibile inoltre chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033: gli operatori rispondono tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 17.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30.

L’ordigno è stato fatto brillare Terminate le operazioni ad Alfonsine

I ringranziamenti del sindaco. Evacuate 900 persone

Tutto finito ad Alfonsine, alle 13.05 l’ordigno di fabbricazione britannica dal peso di 500 libbre (circa 226 chili) era stato rinvenuto durante la lavorazione del terreno nei pressi di via Reale 315 ad Alfonsine è stato fatto brillare.

Per condurre le operazioni in sicurezza era stata interrotta la circolazione, evacuata l’area e sospese le comunicazioni domenica 6 novembre. La Prefettura ha pianificato le operazioni con il contributo del 8° Reggimento Genio Guastatori Folgore oltre al supporto del 118, Croce Rossa, Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia provinciale e Polizia municipale della Bassa Romagna. Vi è stato, inoltre, il contributo del personale dell’Ucbr con compiti di assistenza alla popolazione e comunicazione.

Imponenti le misure di sicurezza previste che hanno imposto l’evacuazione della zona, lo stop alla circolazione stradale e ferroviaria, l’interruzione delle comunicazioni telefoniche via cellulare, delle comunicazioni radio e delle trasmissioni televisive.

Per quanto riguarda la popolazione, è avvenuto lo sgombero totale sia dei residenti così come di chiunque altro si trovasse nel raggio di 900 metri dall’esplosivo (danger zone), con divieto di qualsiasi attività.

Una parte della popolazione è stata accolta presso l’edificio in uso alla Podistica alfonsinese e ai ballerini del gruppo “Milleluci”, in via Valeria 70.

Il sindaco di Alfonsine Mauro Venturi ha espresso riconoscenza nei confronti dei tanti volontari e Forze dell’Ordine coinvolte che coordinate dalla Prefettura hanno brillantemente portato a termine nella massima sicurezza le operazioni.

Alfonsine: in corso le operazioni per far brillare la bomba

Per attraversare il centro si consiglia di utilizzare la variante alla Statale 16

Sono in corso ad Alfonsine le operazioni per far brillare la bomba rinvenuta nei pressi di via Reale 315 di circa 226 chili e di fabbricazione britannica. Gli artificieri alle 11 di oggi, domenica 6 novembre, hanno portato a termine con successo le operazioni di copertura della cassa che contiene l’ordigno. A questo punto i militari e le forze dell’ordine si occuperanno delle verifiche e dei controlli di tutto il sito.

Le operazioni sono state seguite dal Centro Operativo Misto presieduto per la Prefettura dalla dott.ssa Maria Rosaria Mancini e vede la collaborazione, oltre che dei militari dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Folgore, anche del 118, Croce Rossa, Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia provinciale e Polizia municipale della Bassa Romagna. Vi è inoltre del personale dell’Ucbr con compiti di assistenza alla popolazione e comunicazione.

Alle ore 09.30 sono terminate le operazioni di evacuazione dei residenti nella zona interessata e sospesi i servizi di erogazione pubblici. Una parte della popolazione è stata accolta presso l’edificio in uso ai ballerini del gruppo “Milleluci”, in Valeria 70.

Gli artificieri provvederanno, in seguito a far brillare bomba d’aereo presumibilmente alle 13 di oggi. Per attraversare il centro abitato di Alfonsine si consiglia l’utilizzo della variante della statale 16. Il personale di Polizia di Stato vigilerà sulle strade di accesso all’area, mentre gli operatori del volontariato saranno di ausilio alla Polizia provinciale per il controllo degli accessi pedonali dell’area interessata.

Per informazioni sarà possibile da domenica contattare direttamente il Centro operativo allo 0544 866604.

 

 

Aveva cambiato sesso dopo l’espulsione tradita dalle impronte digitale

La donna, dopo l’identificazione, è stata accompagnata a Roma per il rimpatrio

 

Aveva cambiato sesso e nome, ma l’hanno tradita le impronte digitali. Venerdì 5 novembre gli agenti della Polizia sono stati chiamati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Faenza ove era segnalata una giovane donna straniera in grave stato di ubriachezza che stava mettendo sottosopra i locali. Convinta a sottoporsi alle prime cure, essendo priva di documento è stata poi portata al commissariato per un’esatta identificazione e qui la banca dati delle impronte digitali ha rivelato che si trattava di una persona che era stata espulsa quando era ancora uomo alcuni anni fa. È stata la donna stessa a rivelare agli agenti che, contando sul fatto proprio di aver cambiato sesso, aveva deciso di rientrare in Italia. Terminati gli accertamenti la donna è stata accompagnata dagli agenti del Commissariato di Faenza alla frontiera aerea di Roma Fiumicino ove è stata imbarcata sull’aereo per Rio con biglietto di sola andata.

 

Nuove puntate per Zen.Zero racconti e musica inviati tramite whatsapp

Miglior Podcast al Radio Web Festival 2016, si tratta di brevi storie di circa un minuto con un accompagnamento musicale

Ripartirà lunedì 14 novembre con una nuova stagione, la seconda, Zen.Zero, programma radiofonico da ascoltare sul proprio dispositivo mobile attraverso piccoli file audio inviati tramite Whatsapp.

Zen.Zero – nato dall’incontro fra Marco Borghesi (Borguez, nella foto a sinistra) e Gianni Gozzoli (nella foto a destra) negli studi di Radio Sonora, la web radio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – è stato premiato come Miglior Podcast al Radio Web Festival 2016, evento nazionale dedicato alle web radio italiane.

La prima stagione ha preso il via a gennaio di quest’anno, proseguendo per venti puntate settimanali, e ha raggiunto circa 600 smartphone privati. La seconda stagione è pronta e la voce di Gianni Gozzoli sarà sottolineata dalle note sonore dell’eccellenza musicale romagnola (e non) che ha aderito al progetto: I Camillas, Mirco Mariani, Matteo Scaioli, Godblesscomputers, Moro & Silent Revolution, Francesco Giampaoli, Eloisa Atti, Enrico Farnedi, Matteo Ramon Arevalos, Riccardo Lolli, Corrado Molducci, Marco Zanotti, Cacao, Il Cloro, Caterina Cardinali.

Le puntate di Zen.Zero verranno inviate via WhatsApp settimanalmente, il lunedì. Sono file audio di un minuto o poco più. «Una volta ricevute, ognuno potrà farne ciò che vuole: cancellarle, archiviarle, diffonderle e persino ascoltarle – commentano gli ideatori. Insomma si tratta di un podcast o forse di un programma radiofonico-telefonico a portata di tasca, da usare al bisogno: quando è necessario rallentare o riposare una breve storia e una musica possono aiutare. Si possono ascoltare prima di coricarsi per conciliare il sonno, in fila alla posta, imbottigliati nel traffico o quando semplicemente si vuole essere un po’ più leggeri.»

Sul blog zenpuntozero.wordpress.com sono disponibili tutte le puntate della prima stagione.

Per informazioni e per ricevere le storie di Zen.Zero:

zen.zeroposta@gmail.com.

Distrutta nel ’44, Santa Maria in Porto Fuori rivive al Mar

Fino all’8 gennaio la mostra curata da Alessandro Volpe

È aperta da oggi, dopo l’inaugurazione di di ieri e fino al’8 gennaio, la mostra al Mar dedicata alla chiesa di Santa Maria in Porto Fuori dal titolo Casa di nostra donna (Dante, Paradiso, XXI, 12-123) ricordo e immagini di Santa Maria in Porto Fuori. L’iniziativa ideata e curata da Alessandro Volpe vuole riconsegnare alla cittadinanza il ricordo e le immagini della chiesa dal Settecento ai nostri giorni. Verranno esposte opere che in vario modo hanno rappresentato la basilica e la sua decorazione trecentesca. Come noto, la chiesa di Santa Maria in Porto Fuori fu distrutta da un bombardamento alleato il 5 novembre del 1944. Si tratta di una delle più gravi perdite  subite dal patrimonio artistico italiano durante un conflitto bellico, ma la memoria del monumento e della sua tragica sorte si va perdendo di anno in anno. Attraverso una ricostruzione virtuale, presentata per la prima volta in questa occasione, sarà possibile visitare nuovamente quello straordinario edificio caratterizzato dai magnifici affreschi di scuola riminese del Trecento.

L’immagine virtuale della chiesa è stata realizzata da Simone Zambruno, Antonino Vazzana e Ilaria Valentino presso Fr@me Lab (Laboratorio fotografico e multimediale del Dipartimento di Beni culturali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, sede di Ravenna).

Vari tipi di postazioni tecnologiche saranno approntate per poter permettere ai visitatori un’articolata esperienza dell’edificio ricostruito che potrà essere visitato virtualmente o contemplato in un filmato autoriale, girato nello “spazio digitale” dal regista e poeta Stefano Massari.

Questa odierna rappresentazione della chiesa è esposta accanto ad altri episodi più antichi: i disegni di Felice Giani, gli appunti ottocentechi di Cavalcaselle, che per primo ricondusse gli affreschi in ambito riminese, e le fotografie che in varie epoche dovumentarono le forme del monumento, fino a quelle che ne mostrano le macerie. Alcune importanti opere pittoriche saranno esposte per documentare l’altissima qualità della pittura riminese del Trecento e la colta, sofisticata maniera di Pietro da Rimini in particolare.

Come per fare da sponda alla memoria digitale che si imporrà attraverso la ricostruzione virtuale, sarà proposto un filmato documentario che raccoglie le testimonianze viventi della chiesa, della sua vita sociale e devozionale e della sua distruzione (ricerche di Elena Pirazzoli, regia di Fabrizio Varesco). A tal fine il Comune di Ravenna ha promosso una ricerca sul territorio volta a rintracciare ogni sorta di ricordo, foto di famiglia o altra documentazione, ed in questo senso è stata preziosa la collaborazione del Comitato cittadino di Porto Fuori.

Ingresso libero

 

Nuova allerta meteo per vento forte e mare mosso

Divieto di accesso alle dighe fino a mezzanotte di domenica

In seguito alla “Attivazione della fase di attenzione” da parte dell’Agenzia Regionale della Protezione Civile con Allerta n. 096/2016 per venti forti e mare molto mosso dal pomeriggio di sabato 5 novembre a mezzanotte del giorno successivo (per 33 ore), la Capitaneria di porto di Ravenna sensibilizza la cittadinanza al rispetto della propria che, tra l’altro, prevede il divieto di accesso alle dighe foranee e sui moli guardiani del porto di Ravenna, in caso di condizioni metereologiche avverse.

Prostituzione: dieci arresti e beni confiscati per oltre 1 milione

L’operazione Impero, diretta dalla procura di Ravenna, ha individuato un’associazione attiva in Emilia Romagna e Lombardia

Dieci arresti di persone sospettate di essere capi, promotori e partecipi di un’associazione che controllava la prostituzione sull’intera tratta romagnola della SS16 Adriatica e che erano attivi anche a Bologna, Lodi, Cremona e Milano. Sequestrati beni per quasi un milione di euro nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Lodi.

Dopo due anni di indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ravenna, l’operazione detta “Impero” è partita, nella notte del 2 novembre scorso, con l’irruzione dei carabinieri all’interno di una discoteca di Codogno (LO). Nel locale, preso in affitto per l’occasione, era in corso un party in stile gitano, con musica tradizionale dal vivo ad altissimo volume, champagne e frutta. Interrotta la musica ed accese le luci in sala, sono scattate le manette per i primi 5 catturandi (i fratelli Zisu Robert Albano, 30 anni, Zisu Viorel, 28 anni, Petre Sorin Adrian, 28 anni, Mirzescu Adrian Luigi, 26 anni e Nicolae Catalin, 28 anni) ed i sequestri di un’Audi A8 e una BMW X6 parcheggiate all’esterno del locale tra decine di veicoli di lusso, tutti a targa romena.

Contemporaneamente, in coordinamento nazionale, gli uomini dell’Arma hanno perquisito 5 abitazioni del centro di Forlì, rintracciando Zisu Robert Ovidiu, 35 anni, e sottoponendo a sequestro, nelle abitazioni delle mogli degli indagati, denaro contante per decine di migliaia di euro e beni mobili (tra cui una Mercedes).

Manette, a Cesenatico, anche per Vasileva Kameliya, 35enne, cittadina bulgara, leader del controllo delle piazzole lungo l’Adriatica, legata all’associazione criminale romena dall’accordo commerciale del pagamento di 500 euro a settimana per ogni prostituta schierata in strada (nel periodo estivo, si arrivava anche a 30 donne contemporaneamente, da Rimini a Ravenna), già sottoposta a fermo all’inizio dell’estate (unitamente al suo compagno Chakarov Rumen, 35 anni, la sorella Vasileva Antoaneta, 33 anni, e il loro connazionale Iliev Svilen Genchov, 42 anni) per la violenta attività estorsiva commessa ai danni delle prostitute che, estranee all’accordo commerciale, tentavano di inserirsi nel mercato della prostituzione. Sequestrato infine un appartamento di Milano Marittima adibito a casa di prostituzione e concesso in locazione da un’imprenditrice del posto, anche lei indagata per favoreggiamento della prostituzione.

L’unico a sottrarsi alla cattura, Petre Sorin Sorin, 47 anni, risulta latitante all’estero.

Secondo l’accusa, i 7 romeni avevano costituito un’associazione per delinquere, minuziosamente documentata a partire da una denuncia raccolta, agli inizi del 2015, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Cervia-Milano Marittima. In militari di quel reparto hanno ricostruito i rapporti esistenti tra decine e decine di prostitute e i rispettivi protettori, nonché documentato – attraverso indagini, sia di tipo tradizionale, sia a contenuto più tecnologico – l’esistenza di un’articolata attività di organizzazione della prostituzione mediante pubblicazione di annunci on line (facebook, siti di incontri, etc.), locazione di immobili (appartenenti a imprenditori e professionisti di Milano Marittima e dintorni) per la consumazione dei rapporti sessuali; pagamento dei sopra descritti “canoni” per l’occupazione delle piazzuole di sosta (in favore della donna bulgara); svolgimento di pianificati servizi per assicurare, in strada, di giorno e di notte, l’ordinato e sicuro svolgimento del meretricio.

L’indagine, diretta in prima persona dal Procuratore della Repubblica di Ravenna, Alessandro Mancini, svela – per la prima volta, su scala tanto vasta – l’esatto funzionamento di un fenomeno radicato da decenni sul territorio della Romagna e comunemente associato a degrado ed allarme sociale.

Sfrontati e spericolati, alla fine della scorsa estate, gli indagati erano stati multati perché, dopo una lussuosa cena di pesce a Milano Marittima, avevano deciso di sfrecciare sulla sabbia delle spiagge di Cervia a bordo di due Suv: un’Audi Q7 e una BMW X6.

In allegato l’organigramma dell’organizzazione secondo le accuse e secondo quanto ricostruito dalle indagini.

Tanti giovani talenti per grandi pagine musicali

Al via il 16 novembre la rassegna di ER Concerti

RomanovskyIl 16 novembre s’alza il sipario su “Capire la Musica”, la stagione musicale organizzata dalla Cooperativa ravennate Emilia Romagna Concerti giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Otto  i concerti in programma, dedicati alla grande musica classica e tutti caratterizzati da un alto livello culturale proposto da giovani musicisti (hanno meno di trent’anni) già noti sul piano internazionale.

La rassegna si avvale del supporto del Mibac, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ravenna, e dal contributo di due sponsor istituzionali quali Eni e Sapir.
Oltre alla rassegna ospitata al teatro Alighieri sono previsti anche concerti per le scuole portati gratuitamente all’interno delle aule e finalizzati ad avvicinare i ragazzi di oggi a una nuova visione della musica classica, meno accademica ed elitaria, più vicina alla sensibilità delle nuove generazioni

Il concerto inaugurale di “Capire la Musica 2016/17”, mercoledì 16 novembre, alle 21, nella sala Corelli dell’Alighieri vede il ritorno a Ravenna di un grande pianista dei nostri tempi, Alexander Romanovsky, che proprio a Ravenna nel 1996, a soli 13 anni, iniziò la sua carriera internazionale grazie ad un premio del Lions Club. Romanovsky, che si è formato all’Accademia di Imola di Franco Scala, presenterà un programma fondato su due capisaldi della letteratura pianistica: il Carneval op. 9 di Schumann e Quadri di una esposizione di Mussorgsky.
A seguire nel cartellone, il 22 novembre, per il tradizionale concerto dedicato a Santa Cecilia, patrona della musica, si esibirà il violoncellista finlandese di trascinante musicalità, a 19 anni già vincitore del celebre premio Tchaikovsky, Jonathan Roozeman che si cimenterà con pagine musicali di Boccherini, Schubert, Brahms e Chopin.

MantanusLo stesso Roozeman sarà uno dei protagonisti del Concerto di Natale, atteso ogni anno sia per le azioni di solidarietà che la Consulta del Volontariato di Ravenna costruisce intorno a questo evento, sia per la partecipazione di decine di piccoli cantori provenienti dalle scuole ravennati. Quest’anno il concerto delle feste – eseguito come sempre dalla Young Musicians European Orchestra – viene diretto dal giovane Matthieu Mantanus, un musicista versatile e completo, da qualche tempo direttore di un’orchestra da lui fondata, la Jeans Music Orchestra. Mantanus è noto al grande pubblico per alcune sue apparizioni televisive, fra cui la “Stanza delle meraviglie” di Fabio Fazio. «Negli ultimi tempi sembra ci sia una disaffezione del pubblico per la musica classica. Io credo non sia un problema del genere musicale in in sé, ma del luogo e delle modalità in cui si svolge – commenta il maestro Manthanus –. Ho inteso che la forma seriosa era diventata la sostanza in un concerto di brani classici, così ho cercato di cambiare l’involucro senza toccare il valore artistico, cioè di suonare con semplicità e passione musica seria… Da qui è nata l’idea di fondare un’orchestra di musicisti, magari vestiti casual, in jeans, ma molto disinvolti e preparati nell’esecuzione».
Il programma del Concerto di Natale, che si svolgerà l’8 dicembre nella Chiesa di San Giovanni Battista (in via Girolamo Rossi a Ravenna, meglio nota come San Giovanni della Cipolla), comprende le Variazioni Rococò di Tchaikovsky, l’ouverture dalla Italiana in Algeri di Rossini e una pagina poco conosciuta ma di grande virtuosismo: il Grand duo concertante per violino, contrabbasso e orchestra di Bottesini, con solisti Adriana Cristea e Giacomo Banella. Al Concerto di Natale, la cui prova generale sarà aperta anche agli immigrati e ai richiedenti asilo, si affianca una raccolta alimentare e di materiali scolastici, organizzata in collaborazione con la Caritas e la Consulta del Volontariato. Il Concerto sarà poi ripetuto a Roma, Gerusalemme e Betlemme sotto la direzione di Paolo Olmi .

DegoProseguendo negli appuntamenti, il 15 gennaio ritorna una delle artiste preferite dal pubblico ravennate: la violinista Francesca Dego, che insieme alla pianista Francesca Leonardi eseguirà musiche di Beethoven, Respighi e Castelnuovo Tedesco.
Il 26 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, si esibiranno il violinista ucraino Yevgeniy Kostrysky e il pianista israeliano Adi Neuhaus, da pochissimo allievo dell’Accademia di Imola, in un programma che comprende Bach, Beethoven e Franck.
Per il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, gli operatori turistici di Ravenna stanno programmando una celebrazione particolare dedicata alla figura di Guidarello Guidarelli: ER Concerti prenderà parte all’iniziativa organizzando un recital dedicato alle scene d’amore nell’Opera, con un cast di giovanissimi cantanti che eseguiranno brani di Purcell, Mozart, Verdi, Puccini, Gounod.
Altra ricorrenza importante, realizzata con Linea Rosa, Fidapa, Soroptimist e Cif, è quella dell’8 marzo per la Festa della Donna, con l’Alterecho String Quartet composto da quattro giovanissime e affascinanti musiciste, che si esibiranno al Teatro Rasi di Ravenna con un intrigante programma crossover dal barocco al rock intitolato “BaRock”.
Al concerto finale del 3 aprile parteciperà un’altra giovane star: la violinista bolognese Laura Marzadori, a soli 26 anni primo violino “di spalla” dell’Orchestra della Scala di Milano, che per l’occasione, accompagnata dal pianista Olaf John Laneri, eseguirà musiche di Beethoven e Grieg.

Gli abbonamenti, da 32 a 88 euro, sono disponibili alla biglietteria del teatro Alighieri. Per informazioni: erconcerti@yahoo.it

Western Atlas: fumata nera al Mise A rischio i 46 posti di Ravenna

La denuncia di Cgil e Uil, l’azienda conferma la chiusura

In una nota stampa, la Filctem-Cgil e la Uiltec Uil, hanno reso noto che Ieri pomeriggio, 4 novembre, si è tenuto a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, un nuovo incontro relativo alle vertenze Baker Hughes e Western Atlas, nota azienda del comparto offshore, alla presenza di Giampiero Castano e di Manuela Gatta (entrambi in rappresentanza del ministero), delle istituzioni locali e regionali di Abruzzo e Emilia Romagna, oltre alle parti aziendali e sindacali. “L’azienda ­ scrivono i sindacati – avrebbe dovuto dare una risposta alla proposta, fatta dalle istituzioni durante il precedente incontro al MiSE, di varare un accordo di programma per permettere la sopravvivenza e il rilancio delle realtà aziendali in oggetto nei territori di Abruzzo e Emilia Romagna. In realtà la direzione aziendale ha di fatto ignorato la proposta lasciando trascorrere inutilmente il mese, asserendo che il percorso di riorganizzazione di Pescara è ormai completato, visto che rimangono “solo” 9 posizioni da eliminare perché ridondanti, mentre per Ravenna la decisione di chiudere e licenziare tutti è già stata presa. In poche parole il gruppo Baker si è preso gioco di sindacati, ministero, istituzioni e, per finire, dei lavoratori”.

I sindacati sono tornati a ribadire, spiegano ancora “anche esibendo prove al tavolo, che Baker Hughes sta cercando di impossessarsi dei contratti attualmente detenuti da Western Atlas in modo da aggirare le normative italiane in materia di cessione di ramo d’azienda. Sono stati sottolineati i ripetuti episodi nei quali l’azienda ha agito in modo da perdere attività già acquisita o in via di acquisizione pur di poter rivendicare un basso volume di lavoro. Sono state evidenziate diverse situazioni nelle quali l’azienda ha proposto contratti individuali esteri ai lavoratori attualmente coinvolti nel percorso di mobilità, di fatto interferendo pesantemente sul percorso stesso. I sindacati hanno inoltre spiegato che la fusione, annunciata pochi giorni fa, della divisione Energia di General Electric con Baker Hughes, declassa l’attuale management, poiché le funzioni di A.D. e di presidenza del C.d.A saranno in mano G.E”.

Il Mise ha, nella persona di Castano, riferiscono i rappresentanti di Cgil e Uil, a più riprese chiesto chiarimenti alla direzione internazionale dell’azienda in merito ai comportamenti tenuti, spesso confusi e incomprensibili, suggerendo alla stessa di assorbire il personale Western Atlas in Baker Hughes, in modo da continuare le attività in corso senza futuri problemi legali. In ogni caso anche il Ministero ha indicato i lavori ancora in capo all’azienda ravennate come motivazione valida per usufruire di ammortizzatori sociali in grado di evitare il licenziamento dei lavoratori.

A nulla sono valse tutte queste considerazioni, a quanto pare per Ravenna non ci sarebbe futuro e per Pescara non bastano i 66 lavoratori che hanno già lasciato l’azienda: servirà una nuova mobilità per portare il conto dei posti di lavoro persi a 75. A Ravenna rischiano di perdere il posto di lavoro 46 persone.

L’azienda si è dimostrata irremovibile, ma organizzazioni sindacali e istituzioni non considerano chiusa la partita: la prossima settimana le parti sono convocate in Regione Emilia Romagna e poi in Provincia a Ravenna. A seguire, quindi nella giornata di venerdì, si terrà un’assemblea dei lavoratori Western Atlas per decidere quali azioni intraprendere.

 

Incontri gratuiti per prevenire la ludopatia nei minorenni

Si comincia il 7 novembre a Santa Maria del Torrione

Il 7 novembre, presso la Parrocchia S. Maria del Torrione, sala Castelli, via Majoli 8, Ravenna, alle ore 20.30 ci sarà un incontro gratuito di gioco-informazione della durata di 2 ore rivolto agli adulti, sulla prevenzione del gioco d’azzardo nei minorenni. Il fine è quello di sensibilizzare i genitori sui rischi che corrono i figli quando si avvicinano ai giochi con denaro i cui risultati sono legati alla casualità. Sono previsti altri 3 incontri, con lo stesso programma ludico-esperenziale, che si terranno il 21, 28 novembre e il 5 dicembre. È necessaria l’iscrizione. Telefonare al 366-9928080 oppure al 0544- 463501 (ore pasti). Gli incontri sono organizzati da Associazione Piscologia Urbana e Creativa e da Alea.

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