martedì
01 Luglio 2025

Porto: la Classicana chiude fino a giugno per la ricostruzione del ponte

Lavori da 1 milione e 600mila euro. Ecco la viabilità alternativa

Entrano nel vivo i lavori di rifacimento della Classicana, a Ravenna, in ambito portuale. È stata infatti completata quella che – da domani (venerdì 7 ottobre) alle 17 – sarà la viabilità alternativa, nel periodo tra ottobre e giugno prossimo, in concomitanza con la chiusura della Classicana. Tale misura è stata adottata dal Comune per consentire la ricostruzione del ponte che avrà una unica campata in struttura mista acciaio calcestruzzo e una sezione stradale con due corsie per ogni senso di marcia, per una larghezza complessiva di 20 metri.

I percorsi alternativi sono costituiti da una rotatoria in via Darsena San Vitale, dove sarà vigente il doppio senso di circolazione, e saranno resi visibili dalla segnaletica verticale.

Altri interventi per migliorare la circolazione riguarderanno poi il rifacimento della strada sottostante e di altre strade limitrofe, di una parte delle linee fognarie in via Darsena san Vitale a integrazione dell’esistente al fine di migliorare e potenziare la capacità di smaltimento delle acque meteoriche.

Gli interventi saranno a cura dell’impresa Brussi costruzioni di Nervesa della Battaglia che si è aggiudicata l’appalto del valore di 1milione 600mila euro e saranno completati nell’arco dei prossimi 13 mesi.

Porto: la Classicana chiude fino a giugno per la ricostruzione del ponte

Lavori da 1 milione e 600mila euro. Ecco la viabilità alternativa

Entrano nel vivo i lavori di rifacimento della Classicana, a Ravenna, in ambito portuale. È stata infatti completata quella che – da domani (venerdì 7 ottobre) alle 17 – sarà la viabilità alternativa, nel periodo tra ottobre e giugno prossimo, in concomitanza con la chiusura della Classicana. Tale misura è stata adottata dal Comune per consentire la ricostruzione del ponte che avrà una unica campata in struttura mista acciaio calcestruzzo e una sezione stradale con due corsie per ogni senso di marcia, per una larghezza complessiva di 20 metri.

I percorsi alternativi sono costituiti da una rotatoria in via Darsena San Vitale, dove sarà vigente il doppio senso di circolazione, e saranno resi visibili dalla segnaletica verticale.

Altri interventi per migliorare la circolazione riguarderanno poi il rifacimento della strada sottostante e di altre strade limitrofe, di una parte delle linee fognarie in via Darsena san Vitale a integrazione dell’esistente al fine di migliorare e potenziare la capacità di smaltimento delle acque meteoriche.

Gli interventi saranno a cura dell’impresa Brussi costruzioni di Nervesa della Battaglia che si è aggiudicata l’appalto del valore di 1milione 600mila euro e saranno completati nell’arco dei prossimi 13 mesi.

Delitto Ballestri, il marito accusato chiede di nuovo la scarcerazione

L’avvocato del dermatologo Matteo Cagnoni ha presentato istanza al Riesame: il medico è in carcere a Firenze dal 19 settembre

L’avvocato del 51enne dermatologo Matteo Cagnoni, accusato di aver ucciso a bastonate la 39enne moglie Giulia Ballestri, ha presentato un’istanza al tribunale del Riesame di Bologna per la scarcerazione del proprio assistito. Il legale Giovanni Trombini ha impugnato l’ordinanza del gip di Ravenna che aveva rinnovato il provvedimento di custodia cautelare in carcere del giudice di Firenze. Nel capoluogo toscano Cagnoni è stato arrestato dopo il ritrovamento del cadavere. Il marito si è detto innocente, quando è stato interrogato, ma i giudici non hanno ritenuto plausibili le giustificazioni fornite. Intanto le indagini proseguono e, come si legge sul sito dell’agenzia Ansa che riporta la notizia della richiesta di scarcerazione, verrà presumibilmente fatto un incidente probatorio sulle tracce trovate sul luogo del delitto.

Crisi edilizia: la Galileo Pasini chiude e licenzia 30 dipendenti

I sindacati chiedono l’intervento delle istituzioni per un tavolo di crisi per la ricollocazione degli operai

L’imprea si costruzioni Galileo Pasini di Ravenna è in liquidazione e gli ultimi trenta dipendenti hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Lo scorso 4 ottobre le organizzazioni sindacali del settore delle costruzioni e le Rsu della impresa si sono incontrate con la proprietà dell’azienda: Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl unitamente alle Rsu hanno immediatamente convocato l’assemblea con i lavoratori e hanno deciso la proclamazione dello stato permanente di agitazione dando mandato a proclamare tutte le iniziative di lotta per evitare questa fine.

In attesa delle evoluzioni, i sindacati hanno richiesto alle istituzioni comunali una convocazione del tavolo di crisi per impegnare alla ricollocazione dei dipendenti le aziende committenti presso le quali opera in appalto l’impresa Pasini. L’incontro è previsto per il prossimo 14 ottobre.

La Galileo Pasini è una delle aziende più significative e importanti del settore edile della provincia. Costituita nel 1946, ha sempre avuto diversi cantieri dentro il petrolchimico di Ravenna. L’azienda negli ultimi anni aveva subito pesantemente gli effetti della crisi del settore con un forte ridimensionamento del personale e la costituzione di una nuova società riducendo l’organico fino agli attuali 30 dipendenti.

Dal Perù 4,5 kg di droga degli sciamani Finanzieri si fingono postini per l’arresto

In manette un 30enne: la ayahuasca è un allucinogeno ottenuto distillando vegetali con alcol e gasolio. Avrebbe fruttato 130mila euro

Appena il 30enne ha ritirato il pacco dai postini si è ritrovato le manette ai polsi: non erano addetti del servizio postale ma uomini della guardia di finanza in azione sotto copertura per raggiungere il destinatario di un pacco arrivato a Cervia dal Perù con 4,5 kg di ayahuasca, uno stupefacente con potenti effetti allucinogeni noto come droga degli sciamani. La quantita sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare all’importatore un guadagno stimato in circa 130mila euro.

Secondo quanto riporta un comunicato diffuso dalle Fiamme Gialle, l’operazione antidroga sarebbe partita quando i finanzieri si sono insospettiti per i dettagli di quella spedizione. La sostanza era stata occultata all’interno di un pacco postale spedito dal Paese sudamericano e dichiarato, all’atto dell’importazione in Italia, come contenente generiche tinture vegetali per pellami. L’ispezione del pacco riscontrava tre confezioni da un chilo e mezzo ciascuna di un liquido scuro che, a seguito delle analisi, è risultato essere il potente narcotico. E così si è proceduto con la consegna controllata seguendo le procedure dettate dall’autorità giudiziaria.

L’ayahuasca è una droga che viene ricavata dalla distillazione, effettuata con solventi quali alcol e gasolio, di piante e vegetali che crescono nelle ande peruviane: contiene in valori elevatissimi il principio attivo della dimetiltriptamina (Dmt), un alcaloide classificato in Italia nelle tabelle delle sostanze stupefacenti, che provoca in chi ne fa uso visioni e allucinazioni, perdita di autocontrollo e mutamenti sensoriali e percettivi.

Scoperto deposito clandestino di carburante al porto di Ravenna

Denunciato il titolare del magazzino. Sequestrati 4mila litri di gasolio

Le Fiamme Gialle del comando provinciale hanno individuato un deposito clandestino di carburante celato all’interno di un magazzino in zona Darsena, nell’area portuale di Ravenna.

I finanzieri, insospettiti da un’insolita presenza di alcuni autoveicoli che si aggiravano nei pressi del magazzino, sono immediatamente intervenuti per verificare cosa vi fosse stoccato all’interno. Dal controllo è emerso che nel locale, apparentemente adibito a deposito di materiale per l’edilizia, vi erano nascoste due cisterne della capienza di 4 metri cubi, nelle quali i militari hanno trovato 4.000 litri di gasolio detenuto abusivamente.

Il titolare del magazzino non è stato infatti in grado di esibire alcuna documentazione attestante la legittima provenienza del carburante e i due serbatoi sono risultati installati senza alcuna precauzione antincendio e in spregio a qualsiasi norma di sicurezza.

Il gasolio e le due cisterne sono stati quindi sequestrati dalla Guardia di Finanza e il trasgressore è stato denunciato alla Procura per il reato di sottrazione al pagamento dell’accisa sul prodotto energetico e per aver omesso di richiedere le previste autorizzazioni per lo stoccaggio di liquidi infiammabili e le necessarie certificazioni in materia di prevenzione incendi.

Tutto quello che c’è da sapere su variante Rue e ristrutturazioni  

Una serata informativa a cura di Asppi

Giovedì 6 ottobre alle 20.30 al NH Hotel di piazza Mameli, a Ravenna, si terrà la serata organizzata da Asppi – l’associazione dei piccoli proprietari immobiliari – dedicata all’informazione sulla variante Rue recentemente approvata dalla giunta del Comune. In particolare i tecnici comunali (Paola Bissi e l’architetto Francesca Proni) sottolineeranno i benefici relativi a ristrutturazioni aventi lo scopo di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e la sua staticità sismica.

Sono previsti anche interventi dell’architetto Silvia Rossi, del servizio Ambiente ed Energia del Comune sul progetto europeo Fiesta e di Davide Canali di Asppi per gli aspetti fiscali legati alle ristrutturazioni degli edifici.

Porteranno i loro saluti l’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte e il presidente nazionale Asppi, l’onorevole Alfredo Zagatti, che sottolineerà le tappe dell’associazione per una più equa tassazione sulla casa e i nuovi obiettivi per renderla più sicura.

È prevista anche una sessione di confronto fatta di domande e risposte.

Si cosparge di benzina per scacciare gli spiriti: ricoverato in ospedale

Un 22enne ha cominciato a urlare frasi prive di senso, gli altri clienti hanno chiamato i carabinieri. Si è scoperto che non aveva l’accendino

Ha messo 5 euro nel self service del benzinaio e si è cosparso di benzina inzuppandosi i vestiti mentre gridava di lasciarlo stare: in realtà nessuno lo stava importunando ma secondo il racconto di un 22enne senegalese, il protagonista della vicenda avvenuta stamani a Ravenna, c’erano cinquanta spiriti maligni che l’avevano preso di mira. I carabinieri della compagnia di Ravenna sono intervenuti oggi, 4 ottobre, in un distributore di carburante della città. Il giovane non aveva alcun accendino, circostanza che lascia ipotizzare non ci fosse la reale intenzione di darsi fuoco. All’arrivo della pattuglia dei carabinieri si è tranquillizzato ed è stato accompagnato all’ospedale.

Piazza Kennedy, «una bella parte pronta a Natale». In arrivo chioschi con tavolini

Per fiorista, piadineria e frutteria il bando scade il 14 novembre
Costeranno 60-70 mila euro e avranno tre tavolini esterni a testa

Sabato per la Notte d’Oro aprirà una parte di piazza Kennedy, quella più a ridosso di via D’Azeglio (vedi articoli correlati) mentre il futuro di questa telenovela per il centro storico di Ravenna non è ancora definito nei dettagli. «A Natale contiamo di avere una bella parte di piazza aperta, e illuminata», ha dichiarata in maniera piuttosto vaga l’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Roberto Fagnani, nel corso del confronto tra Comune e operatori andato in scena lunedì sera in Sala D’Attorre, come riportato dal Carlino Ravenna in edicola oggi, martedì 4 ottobre. Il giorno dopo, Fagnani non vuole aggiungere altro.

Di certo, stando a quanto riportato sempre dal quotidiano, almeno in marzo la piazza sarà pronta, visto che apriranno in quel mese, secondo i tecnici del Comune, i tre chioschi previsti dal lato opposto di Palazzo Rasponi. Si tratta come noto di una piadineria, un fioraio e una frutteria: è aperto per gli imprenditori un bando pubblico che scadrà il 14 novembre. Il costo è di 60-70mila euro per la struttura esclusi gli allacciamenti – scrive il Carlino – oltre a una spesa di mille euro all’anno per l’occupazione di suolo pubblico con la possibilità di installare tre tavolini esterni. Il Comune sta studiando incentivi per favorire l’allestimento di tavolini anche per i bar e i locali che si affacciano su piazza Kennedy, con alcuni titolari che non hanno preso bene la decisione di installare anche i chioschi, con un conseguente aumento della concorrenza.

Piazza Kennedy, «una bella parte pronta a Natale». In arrivo chioschi con tavolini

Per fiorista, piadineria e frutteria il bando scade il 14 novembre Costeranno 60-70 mila euro e avranno tre tavolini esterni a testa

Sabato per la Notte d’Oro aprirà una parte di piazza Kennedy, quella più a ridosso di via D’Azeglio (vedi articoli correlati) mentre il futuro di questa telenovela per il centro storico di Ravenna non è ancora definito nei dettagli. «A Natale contiamo di avere una bella parte di piazza aperta, e illuminata», ha dichiarata in maniera piuttosto vaga l’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Roberto Fagnani, nel corso del confronto tra Comune e operatori andato in scena lunedì sera in Sala D’Attorre, come riportato dal Carlino Ravenna in edicola oggi, martedì 4 ottobre. Il giorno dopo, Fagnani non vuole aggiungere altro.

Di certo, stando a quanto riportato sempre dal quotidiano, almeno in marzo la piazza sarà pronta, visto che apriranno in quel mese, secondo i tecnici del Comune, i tre chioschi previsti dal lato opposto di Palazzo Rasponi. Si tratta come noto di una piadineria, un fioraio e una frutteria: è aperto per gli imprenditori un bando pubblico che scadrà il 14 novembre. Il costo è di 60-70mila euro per la struttura esclusi gli allacciamenti – scrive il Carlino – oltre a una spesa di mille euro all’anno per l’occupazione di suolo pubblico con la possibilità di installare tre tavolini esterni. Il Comune sta studiando incentivi per favorire l’allestimento di tavolini anche per i bar e i locali che si affacciano su piazza Kennedy, con alcuni titolari che non hanno preso bene la decisione di installare anche i chioschi, con un conseguente aumento della concorrenza.

Sorpresi con un neonato a rubare in un negozio di abbigliamento

Arrestato un 28enne tornato dopo la fuga a prendere il passeggino

Si stavano aggirando con fare sospetto tra le corsie di un negozio di abbigliamento di via Travaglini, a Ravenna. Un uomo e una donna, con tanto di passeggino con un neonato. Dopo aver selezionato una serie di capi, si sono diretti nei camerini, dove hanno tentato di rimuovere i dispositivi antitaccheggio. Una volta scoperti dalla vigilanza del negozio hanno tentato la fuga. La donna, in particolare, ha preso in braccio il neonato e, lasciando il passeggino sulla strada, è scappata a bordo di un’auto. L’uomo, invece, ha aggredito il vigilante ed è in un primo momento fuggito per poi tornare però poco dopo per riappropriarsi del passeggino. Ad attenderlo però c’erano i poliziotti che lo hanno arrestato per rapina, avendo trovato nella sua borsa i capi d’abbigliamento rubati, oltre che il documento della donna sua complice. Lui è un 28enne rumeno con già precedenti per furto. Lei, identificata successivamente nel domicilio del compagno, è una 24enne rumena, che gli agenti hanno denunciato.

Pusher in manette: pagava un 13enne per ogni nuovo cliente che portava

Blitz dei carabinieri al parco: arrestato per spaccio un 18enne che ha tentato la fuga in bicicletta. Il minorenne vittima di bullismo a scuola

Per allargare il giro dei clienti lo spacciatore aveva assoldato un 13enne: per ogni nuova cessione di marijuana spettava una percentuale al ragazzino. È lo scenario emerso da un’operazione antidroga condotta dai carabinieri della compagnia di Faenza e conclusa con l’arresto di un 18enne albanese. Il pusher aveva anche offerto alcune dosi al più giovane per iniziarlo al consumo: ha patteggiato quattro mesi (pena sospesa) per spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a commettere reati. Il giudice ha dato il nulla osta all’espulsione.

L’arresto è andato in scena ieri pomeriggio, 2 ottobre, al parco Mita di Faenza. I militari si sono appostati nei pressi delle due entrate per osservare il viavai attorno a una panchina dove sedevano tre giovani. Uno in particolare aveva attirato l’attenzione dei carabineiri perché più volte era stato visto rovistare nel suo zainetto per poi venire a contatto con altri ragazzi che parlavano con lui solo per alcuni stanti. Appena il giovane si è accorto delle divise, è salito in sella ad una bicicletta ed ha infilato l’ingresso di via Ravegnana: rincorso da due carabinieri, il fuggitivo è stato afferrato una prima volta ma ha opposto resistenza riuscendo a divincolarsi dalla presa, poi ha investito con la bicicletta il secondo carabiniere che è riuscito comunque a bloccarlo. Nello zaino un fagotto contenente 16 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e 70 euro ritenuti provento dello spaccio.

Uno degli altri due sulla panchina era il tredicenne già ricordato. Alla presenza dei genitori in caserma, il ragazzino ha spiegato al capitano Cristiano Marella, comandante della compagnia di Faenza, tutto un retroscena fatto di episodi di bullismo a scuola che non aveva mai raccontato a nessuno e di quell’amicizia con il 18enne. Era anche riuscito a trovare un nuovo acquirente, un suo compagno di terza media, a cui aveva proposto di comprare la marijuana dall’albanese ma la compravendita non si si era conclusa.

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