domenica
29 Giugno 2025

Adriatica e Ravegnana chiuse una notte Poi rotatoria al posto dell’incrocio killer

Dalle 22 dell’8 alle 6 del 9 asfaltatura poi il transito riprenderà attraverso il cantiere. Ancora due mesi di lavori

Per consentire l’esecuzione delle operazioni necessarie alla riapertura della strada statale 67 Tosco Romagnola attualmente chiusa in corrispondenza dell’incrocio con la strada statale 16 Adriatica, sarà necessaria la temporanea chiusura dell’intero incrocio per il tempo necessario agli interventi di asfaltatura e realizzazione della segnaletica provvisoria: circolazione vietata quindi tra le 22 di giovedì 8 e le 6 di venerdì 9 settembre, una notte di lavoro per l’entrata in funzione della nuova rotatoria.

A partire dalla mattina di venerdì 9 settembre, tutte le arterie saranno transitabili e la rotatoria sarà in esercizio in configurazione provvisoria di cantiere fino al completamento dei lavori previsto per la fine di ottobre.

Ecco i percorsi alternativi notturni che saranno indicati sul posto. Autovetture e veicoli di peso inferiore a 5 tonnellate: per il traffico proveniente da sud/Rimini uscita dalla Ss 16 su via Dismano (Sp 138), prosecuzione su via Galileo Galilei, via Alberti, viale Randi e immissione sulla Ss 16; per il traffico proveniente da Bologna Ferrara e Venezia: uscita dalla Ss16 all’uscita denominata Esp/centro, prosecuzione su viale Randi, viale Alberti, via Galileo Galilei, via Dismano (Sp 138) e immissione sulla Ss 16 Adriatica. Mezzi pesanti con peso superiore a 5 tonnellate: per il traffico proveniente da sud/Rimini uscita dalla Ss16 per la via Classicana (SS 67), prosecuzione su via Trieste (indicazione Polo nord Bassette), via Attilio Monti (direzione Ferry terminal), via Baiona, via Bassette fino alla rotatoria della Ss309 “Romea”; per il traffico proveniente da Bologna, Ferrara e Venezia uscita dalla Ss309 “Romea” in direzione centro Ravenna, prosecuzione su via Bassette, via Baiona (direzione Ferry Terminal), via Attilio Monti, via Trieste, fino all’incrocio con la Ss67 Classicana da dove è possibile proseguire fino alla Ss16 Adriatica. Per il traffico leggero e pesante in uscita dalla E45/E55 sulla Ss16 Adriatica sarà obbligatoria l’immissione in direzione Rimini/Ancona: proseguire in direzione Marina di Ravenna e seguire le indicazioni già presenti lungo la deviazione per mezzi pesanti.

Con una divisa finta da carabinieri rubano 30mila euro a una 87enne

In due alla porta di casa dicendo che la figlia ha avuto un grave incidente: quando se ne vanno l’anziana trova la cassaforte ripulita

Si sono presentati in due alla porta di casa di una 87enne presentandosi come carabinieri venuti per darle informazioni sull’incidente stradale avuto dalla figlia ma quando i due uomini se ne sono andati l’anziana si è resa conto che la cassaforte era stata ripulita di gioielli e contanti per un valore di 30mila euro e le stanze del piano superiore messe a soqquadro. L’ultima truffa raccolta dai carabinier, quelli veri, risale al pomeriggio del 6 settembre a Bagnacavallo e segue il copione solito con i malviventi a spacciarsi per forze dell’ordine. Di solito, come in questo caso, l’arrivo delle persone al campanello è precedeuto da una telefonata esplorativa di qualcuno che prennuncia l’imminente arrivo. In alcuni casi lo stratagemma utilizzato è quello di chiedere una somma consistente per risolvere i guai del congiunto rimasto coinvolto in qualche controllo o incidente.

L’Arma dei carabinieri invita tutti a leggere i volantini distribuiti nei vari luoghi di aggregazione con alcuni consigli utili per riconoscere più facilmente il tentativo di una truffa. In particolare è assolutamente inverosimile che certi enti possano chiedere soldi ai cittadini porta a porta e soprattutto nel caso dei falsi carabinieri non è possibile pagare alcuna somma di denaro quale prezzo per la liberazione dall’arresto di nessuno. Le indagini sono in corso da parte del nucleo operativo e radiomobile di Lugo e stazione di bagnacavallo.

Jorge Lorenzo a Faenza per una ricerca scientifica applicata al motociclismo

L’analisi della saliva per capire le variazioni ormonali durante la gara Il campione della Moto Gp seguito dal nutrizionista Iader Fabbri

Una ricerca scientifica applicata al motociclismo di alto livello con l’ambizioso l’obiettivo di riuscire a capire come modificare le variabili che, in vario modo, incidono sulla performance del motociclista. Protagonisti di questa ricerca il consulente nutrizionale faentino Iader Fabbri e Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica della Moto Gp con la Yamaha. La sperimentazione, attraverso il prelievo salivare, valuta le dinamiche ormonali nei weekend di gara: Lorenzo, assieme ad altri atleti, ha deciso due anni fa di sottoporsi al progetto Iaderlife, un programma alimentare basato su evidenze scientifiche che, attraverso programmi personalizzati, punta ad individuare la sinergia perfetta tra alimentazione, integrazione ed allenamento.

«Jorge – spiega Fabbri, commentatore Rai per il Giro d’Italia e già consulente nutrizionale della nazionale italiana di ciclismo – oltre che un campione fantastico, è un professionista esemplare che esegue, con scrupolo ed il massimo impegno, tutti i passaggi di questo laborioso percorso. Assieme a lui e ad altri piloti che ho seguito personalmente nell’ultimo biennio, in collaborazione con l’università di Pavia, sto portando avanti questa ricerca sperimentale che, attraverso l’analisi salivare, valuta le curve ormonali nei fine settimana di gara. Studiando l’andamento di due principali ormoni strettamente correlati alla performance atletica, ovvero testosterone e cortisolo, è possibile ottenere una serie di dati che, adeguatamente elaborati, ci indicheranno come migliorare tutti quegli aspetti che, a vario titolo, incidono sulla prestazione finale del motociclista».

Un pilota di moto, spiega ancora Fabbri, è sottoposto ad un variegato campionario di sollecitazioni fisiche: lo sforzo misto aerobico/anaerobico, legato all’intensità della gara, ma anche lo stress emotivo, correlato alle varie fasi della corsa, con variazioni del battito cardiaco repentine, quando si effettua o si subisce un sorpasso, ma anche con apnee ricorrenti, quando in staccata, per concentrarsi al massimo sulla manovra. Tutte queste oscillazioni bioritmiche sono leggibili nell’andamento ormonale e dunque tramutabili in dati scientifici attraverso un semplice prelievo salivare. La sintesi e lo studio di questi dati ci sta portando a sviluppare, negli anni, un programma a 360° per il miglioramento della performance sportiva».

Jorge Lorenzo a Faenza per una ricerca scientifica applicata al motociclismo

L’analisi della saliva per capire le variazioni ormonali durante la gara Il campione della Moto Gp seguito dal nutrizionista Iader Fabbri

Una ricerca scientifica applicata al motociclismo di alto livello con l’ambizioso l’obiettivo di riuscire a capire come modificare le variabili che, in vario modo, incidono sulla performance del motociclista. Protagonisti di questa ricerca il consulente nutrizionale faentino Iader Fabbri e Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica della Moto Gp con la Yamaha. La sperimentazione, attraverso il prelievo salivare, valuta le dinamiche ormonali nei weekend di gara: Lorenzo, assieme ad altri atleti, ha deciso due anni fa di sottoporsi al progetto Iaderlife, un programma alimentare basato su evidenze scientifiche che, attraverso programmi personalizzati, punta ad individuare la sinergia perfetta tra alimentazione, integrazione ed allenamento.

«Jorge – spiega Fabbri, commentatore Rai per il Giro d’Italia e già consulente nutrizionale della nazionale italiana di ciclismo – oltre che un campione fantastico, è un professionista esemplare che esegue, con scrupolo ed il massimo impegno, tutti i passaggi di questo laborioso percorso. Assieme a lui e ad altri piloti che ho seguito personalmente nell’ultimo biennio, in collaborazione con l’università di Pavia, sto portando avanti questa ricerca sperimentale che, attraverso l’analisi salivare, valuta le curve ormonali nei fine settimana di gara. Studiando l’andamento di due principali ormoni strettamente correlati alla performance atletica, ovvero testosterone e cortisolo, è possibile ottenere una serie di dati che, adeguatamente elaborati, ci indicheranno come migliorare tutti quegli aspetti che, a vario titolo, incidono sulla prestazione finale del motociclista».

Un pilota di moto, spiega ancora Fabbri, è sottoposto ad un variegato campionario di sollecitazioni fisiche: lo sforzo misto aerobico/anaerobico, legato all’intensità della gara, ma anche lo stress emotivo, correlato alle varie fasi della corsa, con variazioni del battito cardiaco repentine, quando si effettua o si subisce un sorpasso, ma anche con apnee ricorrenti, quando in staccata, per concentrarsi al massimo sulla manovra. Tutte queste oscillazioni bioritmiche sono leggibili nell’andamento ormonale e dunque tramutabili in dati scientifici attraverso un semplice prelievo salivare. La sintesi e lo studio di questi dati ci sta portando a sviluppare, negli anni, un programma a 360° per il miglioramento della performance sportiva».

«Tre segretari delle giovanili Ds-Pd sono stati assunti da Confesercenti»

Vandini, ex consigliere M5s, aveva parlato di continuità tra associazione e politica e ora si difende dopo la querela ricevuta

«È cosa nota e risaputa che i segretari delle giovanili di Ds e Pd degli ultimi dieci anni sono stati assunti dalla Confesercenti al termine del loro incarico politico con automatismo quasi imbarazzante». Pietro Vandini, ex capogruppo del Movimento 5 Stelle a Ravenna, non arretra dopo aver appreso di essere stato querelato dall’associazione di categoria per le sue dichiarazioni fatte a fine giugno quando parlò di un filo conduttore tra la realtà politica e quella sindacale paragonando la seconda a una sorta di ufficio collocamento per la prima. Confesercenti si ritiene diffamata e ha presentato querela per difendere la storia e il lavoro fatto nel tempo.

E allora Vandini mette in fila date e nomi a sostegno di quello che l’ex consigliere comunale considera un atto «doveroso e corretto verso i ravennati per evidenziare questa anomalia nel modo più sobrio ma fermo possibile, e ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e di membro pro-tempore delle istituzioni».

Il grillino della prima ora parte dal nome di Giuseppe Roccafiorita, avvocato dello stesso Vandini in questa partita: «Assunto alla fine del 2003 con contratto Cococo per svolgere attività di marketing, si dimette dopo solo quattro mesi». Poi è la volta di Giacomo Costantini, nominato assessore nelle scorse settimane: «Al termine del proprio incarico di partito, viene assunto con contratto a termine venendo stabilizzato a tempo indeterminato dopo qualche mese». Vandini sottolinea la partecipazione di Costantini all’attività politica tra le fila del Pd: «Candidato alle primarie per il consiglio regionale poi proposto come possibile candidato sindaco di Ravenna». L’elenco degli assunti si conclude con Riccardo Ricci Petitoni, primo segretario dei Giovani Democratici dopo il passaggio da Ds a Pd: «Passato anche per la segreteria regionale, al termine del proprio mandato viene assunto in Confesercenti di Ravenna, dove svolge tuttora la propria funzione sindacale».

La replica di Vandini si conclude con una riflessione che coinvolge gli associati: «La Confesercenti in quanto associazione privata, è liberissima di assumere chi ritiene più opportuno, anche se mi sono sempre chiesto quanto i soci esercenti nonché tutti i cittadini fossero a conoscenza di tali politiche del personale».

«Tre segretari delle giovanili Ds-Pd sono stati assunti da Confesercenti»

Vandini, ex consigliere M5s, aveva parlato di continuità tra associazione e politica e ora si difende dopo la querela ricevuta

«È cosa nota e risaputa che i segretari delle giovanili di Ds e Pd degli ultimi dieci anni sono stati assunti dalla Confesercenti al termine del loro incarico politico con automatismo quasi imbarazzante». Pietro Vandini, ex capogruppo del Movimento 5 Stelle a Ravenna, non arretra dopo aver appreso di essere stato querelato dall’associazione di categoria per le sue dichiarazioni fatte a fine giugno quando parlò di un filo conduttore tra la realtà politica e quella sindacale paragonando la seconda a una sorta di ufficio collocamento per la prima. Confesercenti si ritiene diffamata e ha presentato querela per difendere la storia e il lavoro fatto nel tempo.

E allora Vandini mette in fila date e nomi a sostegno di quello che l’ex consigliere comunale considera un atto «doveroso e corretto verso i ravennati per evidenziare questa anomalia nel modo più sobrio ma fermo possibile, e ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e di membro pro-tempore delle istituzioni».

Il grillino della prima ora parte dal nome di Giuseppe Roccafiorita, avvocato dello stesso Vandini in questa partita: «Assunto alla fine del 2003 con contratto Cococo per svolgere attività di marketing, si dimette dopo solo quattro mesi». Poi è la volta di Giacomo Costantini, nominato assessore nelle scorse settimane: «Al termine del proprio incarico di partito, viene assunto con contratto a termine venendo stabilizzato a tempo indeterminato dopo qualche mese». Vandini sottolinea la partecipazione di Costantini all’attività politica tra le fila del Pd: «Candidato alle primarie per il consiglio regionale poi proposto come possibile candidato sindaco di Ravenna». L’elenco degli assunti si conclude con Riccardo Ricci Petitoni, primo segretario dei Giovani Democratici dopo il passaggio da Ds a Pd: «Passato anche per la segreteria regionale, al termine del proprio mandato viene assunto in Confesercenti di Ravenna, dove svolge tuttora la propria funzione sindacale».

La replica di Vandini si conclude con una riflessione che coinvolge gli associati: «La Confesercenti in quanto associazione privata, è liberissima di assumere chi ritiene più opportuno, anche se mi sono sempre chiesto quanto i soci esercenti nonché tutti i cittadini fossero a conoscenza di tali politiche del personale».

Entrano in banca di notte e alla mattina la rapinano con pistola e volti coperti

Colpo da decine di migliaia di euro. Le telecamere li hanno ripresi

In due, dopo avere disattivato l’allarme e avere forzato una finestra con grata, la notte tra lunedì e martedì sono riusciti a entrare in banca. Quindi hanno atteso l’arrivo degli impiegati fino alla mattina per mettere a segno la rapina con pistola in pugno e volti coperti.

È accaduto – citiamo un’agenzia dell’Ansa – nell’agenzia di via De Brozzi, a Lugo, della Cassa di Risparmio di Ravenna da dove due malviventi sono infine riusciti a fuggire con un bottino quantificato in prima battuta in alcune decine di migliaia di euro prelevati dalla cassa temporizzata.

La fuga è stata realizzata dalla medesima finestra da cui i due erano entrati. Sono intervenuti i carabinieri della locale Compagna che hanno già acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza. (Ansa.it)

Flavio Tranquillo presenta il suo libro: la voce del basket torna a Ravenna

Il celebre telecronista atteso a firmare autografi da Sporty e poi al bagno Que Vida di Porto Corsini per una chiacchierata

Dopo il successo dell’evento del Ravenna Festival con protagonista Federico Buffa, Sporty Concept Store e il bagno Que Vida di Porto Corsini presentano un nuovo appuntamento della rassegna “Back to Sporty”, dedicata a raccontare storie di sport.

Protagonista della serata, in programma giovedì 8 settembre, sarà il giornalista, scrittore e noto telecronista Flavio Tranquillo, che presenterà il suo ultimo libro “Basket R-Evolution”, edito da Baldini e Castoldi.

La serata si aprirà alle 19 da Sporty Concept Store (via Allende, 52, a Ravenna), con il momento dedicato agli autografi dell’autore; alle 21 invece al bagno Que Vida (via Teseo Guerra 29 – Porto Corsini) Tranquillo, insieme ai moderatori Stefano Bon e Riccardo Sabadini, racconterà con la sua voce e il suo stile inconfondibile l’evoluzione del basket, attraverso le cinque storie di uomini che si snodano in questa sua ultima fatica letteraria.

Flavio Tranquillo presenta il suo libro: la voce del basket torna a Ravenna

Il celebre telecronista atteso a firmare autografi da Sporty e poi al bagno Que Vida di Porto Corsini per una chiacchierata

Dopo il successo dell’evento del Ravenna Festival con protagonista Federico Buffa, Sporty Concept Store e il bagno Que Vida di Porto Corsini presentano un nuovo appuntamento della rassegna “Back to Sporty”, dedicata a raccontare storie di sport.

Protagonista della serata, in programma giovedì 8 settembre, sarà il giornalista, scrittore e noto telecronista Flavio Tranquillo, che presenterà il suo ultimo libro “Basket R-Evolution”, edito da Baldini e Castoldi.

La serata si aprirà alle 19 da Sporty Concept Store (via Allende, 52, a Ravenna), con il momento dedicato agli autografi dell’autore; alle 21 invece al bagno Que Vida (via Teseo Guerra 29 – Porto Corsini) Tranquillo, insieme ai moderatori Stefano Bon e Riccardo Sabadini, racconterà con la sua voce e il suo stile inconfondibile l’evoluzione del basket, attraverso le cinque storie di uomini che si snodano in questa sua ultima fatica letteraria.

«La gestione dell’accoglienza profughi passerà dalla prefettura al Comune»

Parla Morigi, assessora all’Immigrazione: «Stiamo incontrando
la prefettura. Giusto discutere pubblicamente di questi temi»

Capolista di “Sinistra per Ravenna”, la lista a cui hanno dato vita una parte degli iscritti di Sel, ex Pd e semplici cittadini, Valentina Morigi è stata confermata in giunta da Michele de Pascale con deleghe cruciali quali il Bilancio, i Servizi Sociali e l’Immigrazione. Una delega quest’ultima che la vede in prima fila su questioni spesso foriere di polemiche e divisioni. Tra i primi atti in questo nuovo ruolo c’è stata la presentazione del centro diffuso di prima accoglienza per minori a cui partecipa il Comune di Ravenna mettendo a disposizione una ventina di posti (vedi correlati).

Assessora, questo hub per minori non accompagnati era proprio necessario a Ravenna?
«Non era solo necessario, ma auspicabile, perché il nostro è un territorio dove si è maturata un’esperienza nell’accoglienza e nell’inclusione e dove i progetti di questo tipo vanno a buon fine. Del resto, di fronte al fenomeno strutturale che vede crescere i numeri di arrivi abbiamo solo due possibilità: governare il fenomeno, oppure non governarlo. E se non lo si governa non solo si nega l’accoglienza a chi ha diritto di riceverla (i minori non possono essere espulsi in nessun caso, ndr), ma si lascia la propria città in un maggiore margine di insicurezza perché questi ragazzi, se lasciati soli e senza riferimenti, vengono facilmente reclutati dalle mafie e dalla malavita».

Sono minorenni, ma in genere vicini alla maggiore età e c’è anche chi dice che non è un caso e che se ne approfittino…
«Molti di loro arrivano dopo viaggi durati anni. Arrivano a 16 anni ma sono partiti, da soli, a 13 anni».

I ragazzi che saranno accolti a Ravenna resteranno poi sul territorio o saranno redistribuiti anche nel resto della Regione?
«Questo è un centro di prima accoglienza in cui si valutano le situazioni e, in un periodo in genere di un paio di mesi, si stabilisce quale può essere il percorso di seconda accoglienza che potrà essere in qualsiasi provincia della Regione».

Quanto costerà al Comune questo progetto?
«Zero euro. Sono tutti fondi europei che arrivano tramite il Ministero. E al progetto lavoreranno imprese che hanno dimostrato competenze e capacità e che rendiconteranno fino all’ultimo euro ricevuto, quindi si genererà anche lavoro».

Perché non è stato reso pubblico l’indirizzo del luogo dove saranno alloggiati i minori?
«Il centro in cui verranno accolti i minori è all’interno di un condominio abitato in centro storico. Il lavoro di accoglienza, il lavoro sociale è un lavoro faticoso, che ha bisogno di tempo, confronto, mediazione, e non di riflettori mediatici. Per questa ragione ci sembra più opportuno concentrarci in prima battuta sulla organizzazione dell’accoglienza. In un secondo momento, organizzeremo momenti di confronto pubblico».

E per quanto riguarda gli adulti? Il Comune di Ravenna è l’unico in provincia che non gestisce direttamente i bandi per i richiedenti asilo, ancora in mano alla Prefettura. Qual è l’indirizzo della nuova giunta?
«Stiamo facendo riunioni e da qui alla fine dell’anno contiamo di porre fine a questa anomalia: gestiremo noi direttamente i bandi tramite il nostro ufficio immigrazione che è stato un modello per tutta la regione, abbiamo una struttura operativa competente e valida. Seguiremo criteri precisi a cominciare dalla redistribuzione territoriale delle persone per evitare di creare ghetti, per esempio escluderemo l’idea di ricorrere ad alberghi, lavoreremo per un governo diffuso sul territorio del tema dell’accoglienza in particolare con le popolazioni dei vari territori».

Ora però non si potrà più “fare scudo” dietro la prefettura. Ogni atto diventerà di competenza del consiglio comunale e campo di scontro politico, non la preoccupa questo?
«Tutt’altro. Sui temi profughi e dell’accoglienza credo sia anzi necessario discuterne pubblicamente in più sedi possibili. Penso che saremo noi stessi a presentare un’informativa su questa scelta e ne discuteremo sui territori. Credo sia necessario alimentare una cultura dell’accoglienza e che lo si possa fare attraverso la trasparenza e la creazione di momenti di incontro con queste persone. Per esempio forse molti ravennati non sanno che alcuni dei 78 ospiti del progetto Sprar hanno sottoscritto un patto per i beni comuni e oggi si prendono cura del verde di alcuni parchi della città ».

E prendere in mano la gestione diretta dei bandi per i profughi quanto costerà al Comune?
«Zero euro, come sopra, è tutto a carico del Ministero. Ma in questo caso dovremo ragionare su come implementare le risorse umane degli uffici, effettueremo verifiche per capire se vi sia la possibilità di trovarle anche in altri reparti della macchina comunale».

Ma il Comune cosa ci guadagna? La possibilità di gestire al meglio la distribuzione sul territorio ed evitare potenziali conflitti?
«Diciamo che vogliamo porre fine a questa anomalia e farci carico di governare il fenomeno attraverso un bando pubblico, con cui garantire competenza nei soggetti gestori e governo diffuso sul territorio».

E come Comune pensate di poter in qualche modo intervenire rispetto al tema dei profughi che arrivano direttamente via terra alla nostra questura, soprattutto pakistani, e che spesso, pur in possesso della richiesta d’asilo, sono costretti a dormire per strada?
«È un problema reale. Parlando con loro abbiamo capito che esiste un passaparola per cui alcuni credono addirittura che, se si arriva via terra, l’unico posto dove poter presentare domanda d’asilo sia Ravenna (mentre è possibile farlo in qualsiasi questura, ndr). Questo nasce innanzitutto dall’assenza di un hub in Friuli Venezia Giulia e dal fatto che in questo momento solo la Sicilia e l’Emilia Romagna stanno davvero facendo la loro parte in termini di accoglienza. Per quanto riguarda i casi specifici, il problema al momento dovrebbe essere in via di risoluzione perché in queste settimane alcuni sono stati chiamati all’hub di Bologna e altri lo saranno a breve. Terremo monitorata la situazione».

Ma se la situazione non dovesse risolversi il Comune pensa di intervenire in qualche modo?
«Abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte della prefettura circa l’immediata partenza per l’hub di Bologna di 10 pakistani. Qualora dovesse protrarsi ulteriormente la situazione, valuteremo di aprire in via eccezionale la struttura di via Torre».

Su questo tema abbiamo visto anche una polemica tra associazioni di immigrati e l’ex presidente della Rappresentanza per gli stranieri ExtraUe (vedi correlati). Ecco, sul tema della rappresentanza e delle associazioni, come pensa di muoversi?
«Sto incontrando le associazioni dei cittadini stranieri che hanno una lunga storia di partecipazione attiva. La Rappresentanza è nata agli inizi degli anni 2000, in un’altra stagione, di recente abbiamo visto che non ha più funzionato e bisogna capire perché, cosa è successo e in che termini si può aumentare il coinvolgimento civico. Negli anni la popolazione straniera è cambiata, si tratta di persone che vivono qui da tempo, che qui hanno relazioni sociali e amicali, hanno aperto imprese, lavorano e hanno famiglia. È tempo per riprendere una grande stagione dei diritti e riaprire il tema del diritto di voto amministrativo, purtroppo abbandonato dal dibattito pubblico».

Ma che ruolo quindi immagina per le associazioni di stranieri?
«Innanzitutto mi aspetto che entrino a far parte della rete strutturata della solidarietà, visto che molte di queste operano da tempo in questo senso e non solo per i propri connazionali. In parole più chiare: vorrei vedere molte di queste, tra cui il centro che gestisce la Moschea, sedute al tavolo delle povertà con pari dignità rispetto a quelle che già vi siedono».

Dalle associazioni è nato anche il Festival delle culture. Vedremo anche una prossima edizione?
«Il Festival è una certezza per Ravenna, confermo che resterà con il suo processo partecipato, un’unicità in questo senso».

Lei parla di cultura dell’accoglienza. Eppure la sensazione è che si siano rotti sempre più argini rispetto al razzismo, penso per esempio alla solidarietà offerta alla poliziotta che si era scagliata contro i parcheggiatori abusivi o alla commessa che ha rivolto epiteti razzisti ai clienti (vedi correlati). Secondo lei è solo un’amplificazione del web? La cosa la preoccupa?
«È una percezione di una realtà che abbiamo ben presente, è la realtà del conflitto agito verso chi ti è di fianco e non chi ti è sopra. Una guerra tra poveri che non può portare da nessuna parte e che esclude i più ricchi, proprio quelli che in questa crisi si sono arricchiti sempre più. Invito chi usa frasi razziste a fare attenzione e a riflettere sul fatto: tra gli “stranieri” che leggono e ascoltano le nostre intolleranze, ci sono il compagno di classe di nostro figlio, il nostro collega di lavoro, la moglie del nostro amico, il nostro vicino di casa. In realtà, gli “stranieri” sono parte della nostra comunità, più di quanto non pensiamo, le famiglie straniere sono radicate e ormai alla terza generazione».

A questo proposito, che effetto le fa sentir ancora parlare di classi “ghetto” per la presenza di bambini dal cognome straniero in una prima media?
«Sinceramente? Mi pare pura follia. Sono bambini che quasi sempre sono addirittura nati qui, hanno fatto tutto il ciclo scolastico qui».

A proposito, qualche notizia aggiornata sulla legge che prevede cittadinanza italiana a chi nasce in Italia da genitori con il permesso lungo soggiornanti?
«Nessuna, se ne sono perse le tracce al momento».

Città invasa da 1.600 baby calciatori Si gioca per 4 giorni su 10 campi

Torneo Under 12, finali al Benelli. In campo 54 squadre tra cui Juventus, Inter, Leicester. Mandorlini e Liverani ospiti alla serata di gala

Sono attesi a Ravenna dall’8 all’11 settembre oltre 1.600 baby calciatori di 54 squadre italiane ed europee, alcune rappresentanze giovanili di grandi club europei come i campioni di Inghilterra del Leicester e d’Italia della Juventus. Si tratta di Ravenna Top Cup, evento annunciato dagli organizzatori come il più grande torneo in Italia di calcio di categoria Under 12, nuova denominazione degli Esordienti. Quattro giornate di sport che coinvolgeranno dieci impianti sportivi del territorio comunale (Fosso Ghiaia, Classe, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Casalborsetti, Lido adriano, Punta Marina) fino alle finali allo stadio Benelli dalla mattina dell’11 settembre. Questi alcuni dei nomi più noti delle società partecipanti: Olympique de Marseille, Roma, Lazio, Inter, Torino, Cesena, Spal, Ravenna, Crotone, Empoli, Chievo, Hellas. L’ingresso ai campi da gioco avrà un costo di 8 euro giornaliero e consentirà l’ingresso in tutti i campi per tutta la giornata, mentre per la giornata di domenica 11 settembre l’ingresso allo stadio Benelli costerà 5 euro. Agli ospiti che pernotteranno nelle strutture convenzionate al torneo e seguiranno la corretta procedura di prenotazione, verrà consegnato un abbonamento che consentirà gratuitamente l’accesso in tutti i campi per tutte le giornate del torneo.

Nel calendario anche una serata di gala condotta da Cristiana Buonamano, giornalista di Sky Sport 24, nell’arena all’aperto del Pala De Andrè il 9 settembre. Gli allenatori Andrea Mandorlini e Fabio Liverani e l’arbitro Michael Fabbri tra le presenze di maggiore prestigio in campo sportivo. È prevista un’asta benefica in favore della Protezione Civile ed in aiuto dei paesi colpiti tragicamente dal terremoto, grazie alla generosità di campioni di calcio che hanno autografato le loro maglie di gioco; mentre i capitani delle squadre doneranno le loro maglie alla Pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, come regalo ai piccoli degenti del reparto.

«Salutiamo con favore questo evento calcistico nazionale che quest’anno porterà a Ravenna ben 54 squadre italiane e straniere di ragazzi – ha dichiarato l’assessore allo sport Roberto Fagnani -. Come Comune puntiamo a far diventare Ravenna la sede fissa del torneo Under 12 d’Italia così come Viareggio lo è per le squadre Primavera. Il torneo rappresenterà anche una occasione per far conoscere il nostro territorio alle circa due migliaia di persone che seguono le squadre e saranno nella nostra città per assistere alle partite». «Siamo orgogliosi di aver avuto una così grande ed importante risposta dai principali club d’Europa – dichiara Futuri Campioni, società che organizza la manifestazione –. Una quattro giorni di sport, solidarietà ed iniziative che vedrà un movimento di 5.000 persone».

Città invasa da 1.600 baby calciatori Si gioca per 4 giorni su 10 campi

Torneo Under 12, finali al Benelli. In campo 54 squadre tra cui Juventus, Inter, Leicester. Mandorlini e Liverani ospiti alla serata di gala

Sono attesi a Ravenna dall’8 all’11 settembre oltre 1.600 baby calciatori di 54 squadre italiane ed europee, alcune rappresentanze giovanili di grandi club europei come i campioni di Inghilterra del Leicester e d’Italia della Juventus. Si tratta di Ravenna Top Cup, evento annunciato dagli organizzatori come il più grande torneo in Italia di calcio di categoria Under 12, nuova denominazione degli Esordienti. Quattro giornate di sport che coinvolgeranno dieci impianti sportivi del territorio comunale (Fosso Ghiaia, Classe, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Casalborsetti, Lido adriano, Punta Marina) fino alle finali allo stadio Benelli dalla mattina dell’11 settembre. Questi alcuni dei nomi più noti delle società partecipanti: Olympique de Marseille, Roma, Lazio, Inter, Torino, Cesena, Spal, Ravenna, Crotone, Empoli, Chievo, Hellas. L’ingresso ai campi da gioco avrà un costo di 8 euro giornaliero e consentirà l’ingresso in tutti i campi per tutta la giornata, mentre per la giornata di domenica 11 settembre l’ingresso allo stadio Benelli costerà 5 euro. Agli ospiti che pernotteranno nelle strutture convenzionate al torneo e seguiranno la corretta procedura di prenotazione, verrà consegnato un abbonamento che consentirà gratuitamente l’accesso in tutti i campi per tutte le giornate del torneo.

Nel calendario anche una serata di gala condotta da Cristiana Buonamano, giornalista di Sky Sport 24, nell’arena all’aperto del Pala De Andrè il 9 settembre. Gli allenatori Andrea Mandorlini e Fabio Liverani e l’arbitro Michael Fabbri tra le presenze di maggiore prestigio in campo sportivo. È prevista un’asta benefica in favore della Protezione Civile ed in aiuto dei paesi colpiti tragicamente dal terremoto, grazie alla generosità di campioni di calcio che hanno autografato le loro maglie di gioco; mentre i capitani delle squadre doneranno le loro maglie alla Pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, come regalo ai piccoli degenti del reparto.

«Salutiamo con favore questo evento calcistico nazionale che quest’anno porterà a Ravenna ben 54 squadre italiane e straniere di ragazzi – ha dichiarato l’assessore allo sport Roberto Fagnani -. Come Comune puntiamo a far diventare Ravenna la sede fissa del torneo Under 12 d’Italia così come Viareggio lo è per le squadre Primavera. Il torneo rappresenterà anche una occasione per far conoscere il nostro territorio alle circa due migliaia di persone che seguono le squadre e saranno nella nostra città per assistere alle partite». «Siamo orgogliosi di aver avuto una così grande ed importante risposta dai principali club d’Europa – dichiara Futuri Campioni, società che organizza la manifestazione –. Una quattro giorni di sport, solidarietà ed iniziative che vedrà un movimento di 5.000 persone».

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