domenica
14 Settembre 2025

Flavio Tranquillo presenta il suo libro: la voce del basket torna a Ravenna

Il celebre telecronista atteso a firmare autografi da Sporty e poi al bagno Que Vida di Porto Corsini per una chiacchierata

Dopo il successo dell’evento del Ravenna Festival con protagonista Federico Buffa, Sporty Concept Store e il bagno Que Vida di Porto Corsini presentano un nuovo appuntamento della rassegna “Back to Sporty”, dedicata a raccontare storie di sport.

Protagonista della serata, in programma giovedì 8 settembre, sarà il giornalista, scrittore e noto telecronista Flavio Tranquillo, che presenterà il suo ultimo libro “Basket R-Evolution”, edito da Baldini e Castoldi.

La serata si aprirà alle 19 da Sporty Concept Store (via Allende, 52, a Ravenna), con il momento dedicato agli autografi dell’autore; alle 21 invece al bagno Que Vida (via Teseo Guerra 29 – Porto Corsini) Tranquillo, insieme ai moderatori Stefano Bon e Riccardo Sabadini, racconterà con la sua voce e il suo stile inconfondibile l’evoluzione del basket, attraverso le cinque storie di uomini che si snodano in questa sua ultima fatica letteraria.

«La gestione dell’accoglienza profughi passerà dalla prefettura al Comune»

Parla Morigi, assessora all’Immigrazione: «Stiamo incontrando
la prefettura. Giusto discutere pubblicamente di questi temi»

Capolista di “Sinistra per Ravenna”, la lista a cui hanno dato vita una parte degli iscritti di Sel, ex Pd e semplici cittadini, Valentina Morigi è stata confermata in giunta da Michele de Pascale con deleghe cruciali quali il Bilancio, i Servizi Sociali e l’Immigrazione. Una delega quest’ultima che la vede in prima fila su questioni spesso foriere di polemiche e divisioni. Tra i primi atti in questo nuovo ruolo c’è stata la presentazione del centro diffuso di prima accoglienza per minori a cui partecipa il Comune di Ravenna mettendo a disposizione una ventina di posti (vedi correlati).

Assessora, questo hub per minori non accompagnati era proprio necessario a Ravenna?
«Non era solo necessario, ma auspicabile, perché il nostro è un territorio dove si è maturata un’esperienza nell’accoglienza e nell’inclusione e dove i progetti di questo tipo vanno a buon fine. Del resto, di fronte al fenomeno strutturale che vede crescere i numeri di arrivi abbiamo solo due possibilità: governare il fenomeno, oppure non governarlo. E se non lo si governa non solo si nega l’accoglienza a chi ha diritto di riceverla (i minori non possono essere espulsi in nessun caso, ndr), ma si lascia la propria città in un maggiore margine di insicurezza perché questi ragazzi, se lasciati soli e senza riferimenti, vengono facilmente reclutati dalle mafie e dalla malavita».

Sono minorenni, ma in genere vicini alla maggiore età e c’è anche chi dice che non è un caso e che se ne approfittino…
«Molti di loro arrivano dopo viaggi durati anni. Arrivano a 16 anni ma sono partiti, da soli, a 13 anni».

I ragazzi che saranno accolti a Ravenna resteranno poi sul territorio o saranno redistribuiti anche nel resto della Regione?
«Questo è un centro di prima accoglienza in cui si valutano le situazioni e, in un periodo in genere di un paio di mesi, si stabilisce quale può essere il percorso di seconda accoglienza che potrà essere in qualsiasi provincia della Regione».

Quanto costerà al Comune questo progetto?
«Zero euro. Sono tutti fondi europei che arrivano tramite il Ministero. E al progetto lavoreranno imprese che hanno dimostrato competenze e capacità e che rendiconteranno fino all’ultimo euro ricevuto, quindi si genererà anche lavoro».

Perché non è stato reso pubblico l’indirizzo del luogo dove saranno alloggiati i minori?
«Il centro in cui verranno accolti i minori è all’interno di un condominio abitato in centro storico. Il lavoro di accoglienza, il lavoro sociale è un lavoro faticoso, che ha bisogno di tempo, confronto, mediazione, e non di riflettori mediatici. Per questa ragione ci sembra più opportuno concentrarci in prima battuta sulla organizzazione dell’accoglienza. In un secondo momento, organizzeremo momenti di confronto pubblico».

E per quanto riguarda gli adulti? Il Comune di Ravenna è l’unico in provincia che non gestisce direttamente i bandi per i richiedenti asilo, ancora in mano alla Prefettura. Qual è l’indirizzo della nuova giunta?
«Stiamo facendo riunioni e da qui alla fine dell’anno contiamo di porre fine a questa anomalia: gestiremo noi direttamente i bandi tramite il nostro ufficio immigrazione che è stato un modello per tutta la regione, abbiamo una struttura operativa competente e valida. Seguiremo criteri precisi a cominciare dalla redistribuzione territoriale delle persone per evitare di creare ghetti, per esempio escluderemo l’idea di ricorrere ad alberghi, lavoreremo per un governo diffuso sul territorio del tema dell’accoglienza in particolare con le popolazioni dei vari territori».

Ora però non si potrà più “fare scudo” dietro la prefettura. Ogni atto diventerà di competenza del consiglio comunale e campo di scontro politico, non la preoccupa questo?
«Tutt’altro. Sui temi profughi e dell’accoglienza credo sia anzi necessario discuterne pubblicamente in più sedi possibili. Penso che saremo noi stessi a presentare un’informativa su questa scelta e ne discuteremo sui territori. Credo sia necessario alimentare una cultura dell’accoglienza e che lo si possa fare attraverso la trasparenza e la creazione di momenti di incontro con queste persone. Per esempio forse molti ravennati non sanno che alcuni dei 78 ospiti del progetto Sprar hanno sottoscritto un patto per i beni comuni e oggi si prendono cura del verde di alcuni parchi della città ».

E prendere in mano la gestione diretta dei bandi per i profughi quanto costerà al Comune?
«Zero euro, come sopra, è tutto a carico del Ministero. Ma in questo caso dovremo ragionare su come implementare le risorse umane degli uffici, effettueremo verifiche per capire se vi sia la possibilità di trovarle anche in altri reparti della macchina comunale».

Ma il Comune cosa ci guadagna? La possibilità di gestire al meglio la distribuzione sul territorio ed evitare potenziali conflitti?
«Diciamo che vogliamo porre fine a questa anomalia e farci carico di governare il fenomeno attraverso un bando pubblico, con cui garantire competenza nei soggetti gestori e governo diffuso sul territorio».

E come Comune pensate di poter in qualche modo intervenire rispetto al tema dei profughi che arrivano direttamente via terra alla nostra questura, soprattutto pakistani, e che spesso, pur in possesso della richiesta d’asilo, sono costretti a dormire per strada?
«È un problema reale. Parlando con loro abbiamo capito che esiste un passaparola per cui alcuni credono addirittura che, se si arriva via terra, l’unico posto dove poter presentare domanda d’asilo sia Ravenna (mentre è possibile farlo in qualsiasi questura, ndr). Questo nasce innanzitutto dall’assenza di un hub in Friuli Venezia Giulia e dal fatto che in questo momento solo la Sicilia e l’Emilia Romagna stanno davvero facendo la loro parte in termini di accoglienza. Per quanto riguarda i casi specifici, il problema al momento dovrebbe essere in via di risoluzione perché in queste settimane alcuni sono stati chiamati all’hub di Bologna e altri lo saranno a breve. Terremo monitorata la situazione».

Ma se la situazione non dovesse risolversi il Comune pensa di intervenire in qualche modo?
«Abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte della prefettura circa l’immediata partenza per l’hub di Bologna di 10 pakistani. Qualora dovesse protrarsi ulteriormente la situazione, valuteremo di aprire in via eccezionale la struttura di via Torre».

Su questo tema abbiamo visto anche una polemica tra associazioni di immigrati e l’ex presidente della Rappresentanza per gli stranieri ExtraUe (vedi correlati). Ecco, sul tema della rappresentanza e delle associazioni, come pensa di muoversi?
«Sto incontrando le associazioni dei cittadini stranieri che hanno una lunga storia di partecipazione attiva. La Rappresentanza è nata agli inizi degli anni 2000, in un’altra stagione, di recente abbiamo visto che non ha più funzionato e bisogna capire perché, cosa è successo e in che termini si può aumentare il coinvolgimento civico. Negli anni la popolazione straniera è cambiata, si tratta di persone che vivono qui da tempo, che qui hanno relazioni sociali e amicali, hanno aperto imprese, lavorano e hanno famiglia. È tempo per riprendere una grande stagione dei diritti e riaprire il tema del diritto di voto amministrativo, purtroppo abbandonato dal dibattito pubblico».

Ma che ruolo quindi immagina per le associazioni di stranieri?
«Innanzitutto mi aspetto che entrino a far parte della rete strutturata della solidarietà, visto che molte di queste operano da tempo in questo senso e non solo per i propri connazionali. In parole più chiare: vorrei vedere molte di queste, tra cui il centro che gestisce la Moschea, sedute al tavolo delle povertà con pari dignità rispetto a quelle che già vi siedono».

Dalle associazioni è nato anche il Festival delle culture. Vedremo anche una prossima edizione?
«Il Festival è una certezza per Ravenna, confermo che resterà con il suo processo partecipato, un’unicità in questo senso».

Lei parla di cultura dell’accoglienza. Eppure la sensazione è che si siano rotti sempre più argini rispetto al razzismo, penso per esempio alla solidarietà offerta alla poliziotta che si era scagliata contro i parcheggiatori abusivi o alla commessa che ha rivolto epiteti razzisti ai clienti (vedi correlati). Secondo lei è solo un’amplificazione del web? La cosa la preoccupa?
«È una percezione di una realtà che abbiamo ben presente, è la realtà del conflitto agito verso chi ti è di fianco e non chi ti è sopra. Una guerra tra poveri che non può portare da nessuna parte e che esclude i più ricchi, proprio quelli che in questa crisi si sono arricchiti sempre più. Invito chi usa frasi razziste a fare attenzione e a riflettere sul fatto: tra gli “stranieri” che leggono e ascoltano le nostre intolleranze, ci sono il compagno di classe di nostro figlio, il nostro collega di lavoro, la moglie del nostro amico, il nostro vicino di casa. In realtà, gli “stranieri” sono parte della nostra comunità, più di quanto non pensiamo, le famiglie straniere sono radicate e ormai alla terza generazione».

A questo proposito, che effetto le fa sentir ancora parlare di classi “ghetto” per la presenza di bambini dal cognome straniero in una prima media?
«Sinceramente? Mi pare pura follia. Sono bambini che quasi sempre sono addirittura nati qui, hanno fatto tutto il ciclo scolastico qui».

A proposito, qualche notizia aggiornata sulla legge che prevede cittadinanza italiana a chi nasce in Italia da genitori con il permesso lungo soggiornanti?
«Nessuna, se ne sono perse le tracce al momento».

Città invasa da 1.600 baby calciatori Si gioca per 4 giorni su 10 campi

Torneo Under 12, finali al Benelli. In campo 54 squadre tra cui Juventus, Inter, Leicester. Mandorlini e Liverani ospiti alla serata di gala

Sono attesi a Ravenna dall’8 all’11 settembre oltre 1.600 baby calciatori di 54 squadre italiane ed europee, alcune rappresentanze giovanili di grandi club europei come i campioni di Inghilterra del Leicester e d’Italia della Juventus. Si tratta di Ravenna Top Cup, evento annunciato dagli organizzatori come il più grande torneo in Italia di calcio di categoria Under 12, nuova denominazione degli Esordienti. Quattro giornate di sport che coinvolgeranno dieci impianti sportivi del territorio comunale (Fosso Ghiaia, Classe, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Casalborsetti, Lido adriano, Punta Marina) fino alle finali allo stadio Benelli dalla mattina dell’11 settembre. Questi alcuni dei nomi più noti delle società partecipanti: Olympique de Marseille, Roma, Lazio, Inter, Torino, Cesena, Spal, Ravenna, Crotone, Empoli, Chievo, Hellas. L’ingresso ai campi da gioco avrà un costo di 8 euro giornaliero e consentirà l’ingresso in tutti i campi per tutta la giornata, mentre per la giornata di domenica 11 settembre l’ingresso allo stadio Benelli costerà 5 euro. Agli ospiti che pernotteranno nelle strutture convenzionate al torneo e seguiranno la corretta procedura di prenotazione, verrà consegnato un abbonamento che consentirà gratuitamente l’accesso in tutti i campi per tutte le giornate del torneo.

Nel calendario anche una serata di gala condotta da Cristiana Buonamano, giornalista di Sky Sport 24, nell’arena all’aperto del Pala De Andrè il 9 settembre. Gli allenatori Andrea Mandorlini e Fabio Liverani e l’arbitro Michael Fabbri tra le presenze di maggiore prestigio in campo sportivo. È prevista un’asta benefica in favore della Protezione Civile ed in aiuto dei paesi colpiti tragicamente dal terremoto, grazie alla generosità di campioni di calcio che hanno autografato le loro maglie di gioco; mentre i capitani delle squadre doneranno le loro maglie alla Pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, come regalo ai piccoli degenti del reparto.

«Salutiamo con favore questo evento calcistico nazionale che quest’anno porterà a Ravenna ben 54 squadre italiane e straniere di ragazzi – ha dichiarato l’assessore allo sport Roberto Fagnani -. Come Comune puntiamo a far diventare Ravenna la sede fissa del torneo Under 12 d’Italia così come Viareggio lo è per le squadre Primavera. Il torneo rappresenterà anche una occasione per far conoscere il nostro territorio alle circa due migliaia di persone che seguono le squadre e saranno nella nostra città per assistere alle partite». «Siamo orgogliosi di aver avuto una così grande ed importante risposta dai principali club d’Europa – dichiara Futuri Campioni, società che organizza la manifestazione –. Una quattro giorni di sport, solidarietà ed iniziative che vedrà un movimento di 5.000 persone».

Città invasa da 1.600 baby calciatori Si gioca per 4 giorni su 10 campi

Torneo Under 12, finali al Benelli. In campo 54 squadre tra cui Juventus, Inter, Leicester. Mandorlini e Liverani ospiti alla serata di gala

Sono attesi a Ravenna dall’8 all’11 settembre oltre 1.600 baby calciatori di 54 squadre italiane ed europee, alcune rappresentanze giovanili di grandi club europei come i campioni di Inghilterra del Leicester e d’Italia della Juventus. Si tratta di Ravenna Top Cup, evento annunciato dagli organizzatori come il più grande torneo in Italia di calcio di categoria Under 12, nuova denominazione degli Esordienti. Quattro giornate di sport che coinvolgeranno dieci impianti sportivi del territorio comunale (Fosso Ghiaia, Classe, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Casalborsetti, Lido adriano, Punta Marina) fino alle finali allo stadio Benelli dalla mattina dell’11 settembre. Questi alcuni dei nomi più noti delle società partecipanti: Olympique de Marseille, Roma, Lazio, Inter, Torino, Cesena, Spal, Ravenna, Crotone, Empoli, Chievo, Hellas. L’ingresso ai campi da gioco avrà un costo di 8 euro giornaliero e consentirà l’ingresso in tutti i campi per tutta la giornata, mentre per la giornata di domenica 11 settembre l’ingresso allo stadio Benelli costerà 5 euro. Agli ospiti che pernotteranno nelle strutture convenzionate al torneo e seguiranno la corretta procedura di prenotazione, verrà consegnato un abbonamento che consentirà gratuitamente l’accesso in tutti i campi per tutte le giornate del torneo.

Nel calendario anche una serata di gala condotta da Cristiana Buonamano, giornalista di Sky Sport 24, nell’arena all’aperto del Pala De Andrè il 9 settembre. Gli allenatori Andrea Mandorlini e Fabio Liverani e l’arbitro Michael Fabbri tra le presenze di maggiore prestigio in campo sportivo. È prevista un’asta benefica in favore della Protezione Civile ed in aiuto dei paesi colpiti tragicamente dal terremoto, grazie alla generosità di campioni di calcio che hanno autografato le loro maglie di gioco; mentre i capitani delle squadre doneranno le loro maglie alla Pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, come regalo ai piccoli degenti del reparto.

«Salutiamo con favore questo evento calcistico nazionale che quest’anno porterà a Ravenna ben 54 squadre italiane e straniere di ragazzi – ha dichiarato l’assessore allo sport Roberto Fagnani -. Come Comune puntiamo a far diventare Ravenna la sede fissa del torneo Under 12 d’Italia così come Viareggio lo è per le squadre Primavera. Il torneo rappresenterà anche una occasione per far conoscere il nostro territorio alle circa due migliaia di persone che seguono le squadre e saranno nella nostra città per assistere alle partite». «Siamo orgogliosi di aver avuto una così grande ed importante risposta dai principali club d’Europa – dichiara Futuri Campioni, società che organizza la manifestazione –. Una quattro giorni di sport, solidarietà ed iniziative che vedrà un movimento di 5.000 persone».

Confesercenti querela ex consigliere M5s Parlò di continuità tra associazione e Pd

Vandini criticava la nomina di Costantini in giunta e chiedeva chiarimenti sulla vicenda delle 100 imprese per De Pascale

Parlò di «un filo conduttore che unisce ormai da anni il Partito democratico e Confesercenti» definendo la seconda come «l’associazione di categoria abituata ad assumere i segretari dei giovani democratici, li alleva, li fa lavorare e poi magari gli permette anche di far campagna elettorale». Per queste dichiarazioni di Pietro Vandini, fatte a fine giugno quando da poco aveva concluso la sua esperienza da capogruppo per il Movimento 5 stelle in consiglio comunale a Ravenna, ora Confesercenti ha presentato una querela per diffamazione ritenendo le parole del grillino «un’offesa alla storia e al lavoro dell’associazione di questi decenni».

La tutela legale di Vandini è in mano all’avvocato Giuseppe Roccafiorita, ex renziano della prima ora e candidato alle ultime amministrative comunali con la lista civica La Pigna che proponeva Maurizio Bucci sindaco: «Siamo tranquilli e fiduciosi, convinti della veridicità delle affermazioni e quindi della pretestuosità della denuncia – afferma l’avvocato –. Confidiamo in una veloce archiviazione».

Confesercenti ha presentato la querela il 29 luglio scorso, come si apprende dalle pagine del magazine dell’associazione: «Non è certo usuale per l’associazione un’azione del genere – si legge sulla rivista –, ma quando si passa il segno con affermazioni improprie, non corrispondenti al vero per non dire offensive ci si deve tutelare anche per le vie legali e chi le ha prodotte deve risponderne. Un conto è una critica legittima altra cosa è offendere e negare l’evidenza».

Le parole di Vandini erano contenute in una nota scritta inviata il 30 giugno alla stampa a seguito della composizione della nuova giunta comunale. Per commentare la nomina di Giacomo Costantini – diventato assessore al Turismo dopo essere stato un funzionario dell’associazione e prima segretario dei Giovani democratici – Vandini si chiedeva se avesse fatto campagna elettorale durante l’orario di lavoro: «Chi lo sa. Fatto sta che Confesercenti non ha fatto nulla per eliminare questi dubbi». E poi l’ex capogruppo M5s sottolineava come si fosse ancora in attesa «della conclusione dell’indagine interna annunciata da Confesercenti, a seguito del fattaccio relativo alle telefonate per le 100 aziende a sostegno di De Pascale». Il riferimento è agli imprenditori che firmarono un endorsement ai progetti per il turismo proposti da De Pascale salvo poi emergere che alcuni di loro erano stati contattati da rappresentanti di associazioni di categoria.

Una settimana dopo quella nota arrivò la replica di Confesercenti: «La presidenza provinciale si è riunita confermando l’incompatibilità tra responsabilità in associazione e quelle in altre realtà politiche o istituzionale; prendendo atto dell’aspettativa di Giacomo Costantini, coordinatore sindacale dell’associazione per il centro storico di Ravenna e provinciale di pubblici esercizi, tabaccherie e agenzie di comunicazione, aspettativa richiesta già da maggio. Chiarita inoltre la vicenda della telefonata ad una impresa associata a sostegno di un appello di imprenditori a favore del programma di un candidato a sindaco. Telefonata avvenuta fuori dall’orario di lavoro, dal telefono privato e per conoscenza e amicizia personale, senza alcun coinvolgimento dell’associazione, che è stata ed è estranea all’accaduto».

Confesercenti querela ex consigliere M5s Parlò di continuità tra associazione e Pd

Vandini criticava la nomina di Costantini in giunta e chiedeva chiarimenti sulla vicenda delle 100 imprese per De Pascale

Parlò di «un filo conduttore che unisce ormai da anni il Partito democratico e Confesercenti» definendo la seconda come «l’associazione di categoria abituata ad assumere i segretari dei giovani democratici, li alleva, li fa lavorare e poi magari gli permette anche di far campagna elettorale». Per queste dichiarazioni di Pietro Vandini, fatte a fine giugno quando da poco aveva concluso la sua esperienza da capogruppo per il Movimento 5 stelle in consiglio comunale a Ravenna, ora Confesercenti ha presentato una querela per diffamazione ritenendo le parole del grillino «un’offesa alla storia e al lavoro dell’associazione di questi decenni».

La tutela legale di Vandini è in mano all’avvocato Giuseppe Roccafiorita, ex renziano della prima ora e candidato alle ultime amministrative comunali con la lista civica La Pigna che proponeva Maurizio Bucci sindaco: «Siamo tranquilli e fiduciosi, convinti della veridicità delle affermazioni e quindi della pretestuosità della denuncia – afferma l’avvocato –. Confidiamo in una veloce archiviazione».

Confesercenti ha presentato la querela il 29 luglio scorso, come si apprende dalle pagine del magazine dell’associazione: «Non è certo usuale per l’associazione un’azione del genere – si legge sulla rivista –, ma quando si passa il segno con affermazioni improprie, non corrispondenti al vero per non dire offensive ci si deve tutelare anche per le vie legali e chi le ha prodotte deve risponderne. Un conto è una critica legittima altra cosa è offendere e negare l’evidenza».

Le parole di Vandini erano contenute in una nota scritta inviata il 30 giugno alla stampa a seguito della composizione della nuova giunta comunale. Per commentare la nomina di Giacomo Costantini – diventato assessore al Turismo dopo essere stato un funzionario dell’associazione e prima segretario dei Giovani democratici – Vandini si chiedeva se avesse fatto campagna elettorale durante l’orario di lavoro: «Chi lo sa. Fatto sta che Confesercenti non ha fatto nulla per eliminare questi dubbi». E poi l’ex capogruppo M5s sottolineava come si fosse ancora in attesa «della conclusione dell’indagine interna annunciata da Confesercenti, a seguito del fattaccio relativo alle telefonate per le 100 aziende a sostegno di De Pascale». Il riferimento è agli imprenditori che firmarono un endorsement ai progetti per il turismo proposti da De Pascale salvo poi emergere che alcuni di loro erano stati contattati da rappresentanti di associazioni di categoria.

Una settimana dopo quella nota arrivò la replica di Confesercenti: «La presidenza provinciale si è riunita confermando l’incompatibilità tra responsabilità in associazione e quelle in altre realtà politiche o istituzionale; prendendo atto dell’aspettativa di Giacomo Costantini, coordinatore sindacale dell’associazione per il centro storico di Ravenna e provinciale di pubblici esercizi, tabaccherie e agenzie di comunicazione, aspettativa richiesta già da maggio. Chiarita inoltre la vicenda della telefonata ad una impresa associata a sostegno di un appello di imprenditori a favore del programma di un candidato a sindaco. Telefonata avvenuta fuori dall’orario di lavoro, dal telefono privato e per conoscenza e amicizia personale, senza alcun coinvolgimento dell’associazione, che è stata ed è estranea all’accaduto».

Pagano il cocktail con 50 euro falsi Due 19enni arrestati in discoteca

Denunciato un terzo complice coetaneo. Tutti universitari. Rintracciate 17 bancononte: le avevano pagate 10 euro ognuna al mercato nero

Per 170 euro avevano comprato 17 banconote false da 50 euro ma provando a pagare un cocktail in discoteca a Pinarella si sono ritrovati nei guai: in manette due 19enni incensurati e denunciato un terzo complice coetaneo, tutti studenti universitari di Forlì. Oltre alla banconota usata per pagare il drink le altre erano nascoste nelle mutande di uno dei giovani in discoteca e a casa di uno di loro. Sono tutti indagati per detenzione e spendita di banconote contraffatte.

Dopo la convalida di stamattina, 5 settembre, gli arrestati sono stati rimessi in libertà in attesa di giudizio. Le banconote sequestrate, secondo i primi accertamenti, sarebbero state acquistate sul mercato nero da uno dei tre che con l’intenzione di spacciarle in discoteca approfittando della ressa e della scarsa illuminazione. Le indagini, con il contributo del nucleo carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma – reparto di eccellenza nelle indagini di questo tipo sul territorio nazionale – punteranno a risalire la filiera distributiva per individuare la stamperia dei soldi.

Dal 7 settembre per 5 mesi chiusa la San Vitale sul ponte del Lamone

Transito interrotto tra Russi e Bagnacavallo per lavori di consolidamento statico e sismico. Ecco i percorsi alternativi suggeriti

Dal 7 settembre al 10 febbraio 2017 la strada provinciale 253 San Vitale sarà interrotta nel tratto dal km 59+680 al km 59+960 in corrispondenza del ponte Albergone sul fiume Lamone tra Russi e Bagnacavallo all’altezza di Traversara. La chiusura servirà per consentire lo svolgimento dei lavori di consolidamento statico e sismico del ponte. Il transito dei veicoli subirà delle modifiche: sul posto sarà posizionata apposita segnaletica indicante i percorsi di deviazione.

Tutti i veicoli provenienti da Ravenna e diretti a Bagnacavallo alla rotatoria di Godo dovranno deviare sulla provinciale 302 Brisighellese per Russi quindi svolteranno su via Madrara in direzione di Cotignola e poi svolteranno sulla provinciale 8 Naviglio in direzione Bagnacavallo per poi rientrare sulla San Vitale all’altezza dell’abitato di Bagnacavallo. Tutti i veicoli provenienti da Lugo seguiranno il percorso inverso. Un itinerario alternativo consigliato per tutti i veicoli, è rappresentato dall’autostrada liberalizzata A14 Dir attraverso le uscite e gli ingressi di Cotignola, Bagnacavallo e Fornace Zarattini.

L’importo complessivo dei lavori è 1,7 milioni di euro finanziato dalla Regione. Questi, più nel dettaglio, gli interventi. Sul ponte dell’Albergone si interverrà procedendo al rinforzo della soletta d’impalcato e delle strutture di elevazione, al ripristino e rinforzo di tutte le strutture ammalorate, alla installazione di nuovi giunti e di nuovi appoggi.

Una volta terminato quel cantiere l’impresa Pinciara che si è aggiudicata l’appalto svolgerà gli stessi interventi sul ponte della Chiusa e per almeno altri sei mesi si procederà alla chiusura della stessa 253 San Vitale nel tratto in prossimità del fiume senio tra Bagnacavallo e Lugo. Sul ponte della Chiusa si interverrà procedendo al completo rifacimento dell’impalcato, all’allargamento dello stesso con formazione di due percorsi protetti destinati all’utenza debole, al rinforzo delle strutture di elevazione e di quelle di fondazione.

Dal 7 settembre per 5 mesi chiusa la San Vitale sul ponte del Lamone

Transito interrotto tra Russi e Bagnacavallo per lavori di consolidamento statico e sismico. Ecco i percorsi alternativi suggeriti

Dal 7 settembre al 10 febbraio 2017 la strada provinciale 253 San Vitale sarà interrotta nel tratto dal km 59+680 al km 59+960 in corrispondenza del ponte Albergone sul fiume Lamone tra Russi e Bagnacavallo all’altezza di Traversara. La chiusura servirà per consentire lo svolgimento dei lavori di consolidamento statico e sismico del ponte. Il transito dei veicoli subirà delle modifiche: sul posto sarà posizionata apposita segnaletica indicante i percorsi di deviazione.

Tutti i veicoli provenienti da Ravenna e diretti a Bagnacavallo alla rotatoria di Godo dovranno deviare sulla provinciale 302 Brisighellese per Russi quindi svolteranno su via Madrara in direzione di Cotignola e poi svolteranno sulla provinciale 8 Naviglio in direzione Bagnacavallo per poi rientrare sulla San Vitale all’altezza dell’abitato di Bagnacavallo. Tutti i veicoli provenienti da Lugo seguiranno il percorso inverso. Un itinerario alternativo consigliato per tutti i veicoli, è rappresentato dall’autostrada liberalizzata A14 Dir attraverso le uscite e gli ingressi di Cotignola, Bagnacavallo e Fornace Zarattini.

L’importo complessivo dei lavori è 1,7 milioni di euro finanziato dalla Regione. Questi, più nel dettaglio, gli interventi. Sul ponte dell’Albergone si interverrà procedendo al rinforzo della soletta d’impalcato e delle strutture di elevazione, al ripristino e rinforzo di tutte le strutture ammalorate, alla installazione di nuovi giunti e di nuovi appoggi.

Una volta terminato quel cantiere l’impresa Pinciara che si è aggiudicata l’appalto svolgerà gli stessi interventi sul ponte della Chiusa e per almeno altri sei mesi si procederà alla chiusura della stessa 253 San Vitale nel tratto in prossimità del fiume senio tra Bagnacavallo e Lugo. Sul ponte della Chiusa si interverrà procedendo al completo rifacimento dell’impalcato, all’allargamento dello stesso con formazione di due percorsi protetti destinati all’utenza debole, al rinforzo delle strutture di elevazione e di quelle di fondazione.

Profughi, chi arriva via terra rischia di ritrovarsi a dormire per strada

Nel territorio comunale la prefettura gestisce 350 posti utilizzati soprattutto per l’accoglienza di chi è sbarcato via mare al sud

Sono circa 350 i richiedenti asilo accolti sul territorio comunale di Ravenna ad agosto 2016 a cui si aggiungono i 78 inseriti nel progetto Sprar. Se il progetto Sprar è da sempre gestito dal Comune, il resto dei posti è invece al momento gestito direttamente dalla prefettura che sistematicamente emette bandi pubblici per la ricerca di posti sia per accogliere i nuovi arrivi sia per rinnovare le convenzioni man mano che scadono. Come noto il Ministero mette a disposizione fino a 35 euro al giorno per richiedente asilo, cifra che deve coprire alloggio, vitto, servizi di accoglienza come la formazione linguistica e un pocket money agli ospiti che non supera i 2,50 euro al giorno. Qui i richiedenti asilo restano fino a che la loro domanda non viene vagliata dalla Commissione o fino, in caso di diniego e di ricorso, alla sentenza definitiva.

Le persone che arrivano sul territorio di Ravenna sono smistate dall’hub di Bologna dove in gran parte arrivano dopo gli sbarchi di fortuna sulle coste siciliane. Tuttavia a Ravenna si sta da tempo ormai registrando anche la presenza di richiedenti asilo arrivati via terra e che, nonostante la regolare richiesta di asilo rilasciata dalla questura, non trovano in tempi brevi posto del sistema di accoglienza rodato per coloro che arrivano via mare e gestito dalla prefettura. Ecco così che dopo l’emergenza dello scorso anno per una quarantina di persone, per cui fu necessario in inverno apprestare un alloggio in collaborazione con la protezione civile, da diversi mesi una quindicina di uomini, ancora una volta tutti pakistani, dorme all’aperto.

Ad attivarsi per loro, come era successo lo scorso anno, la rete di solidarietà volontaria e in particolare l’associazione Rompere il silenzio. Non solo, grazie anche all’intervento anche dell’associazione senegalese Asra, queste persone in queste settimane hanno potuto trascorrere le giornate nei locali della moschea. La notte invece ad attenderli c’erano ancora i portici dell’Engim, proprio davanti alla questura (la quale tuttavia ha svolto il proprio compito e non ha più margine d’azione). A sollevare una polemica rispetto all’intervento di Asra è stata un’altra realtà senegalese in città in particolare con Babacar Pouye, ex presidente della Rappresentanza extraUe e presidente dell’associazione Global Solidarietà (una delle realtà che lavora proprio nell’accoglienza profughi) che ha scritto: «Portarli alla moschea non è una soluzione. Per sradicare questa problema bisogna prima di tutto approfondire e cercare di sapere chi sono, da dove vengono e che cosa ha fatto la prefettura fino ad oggi. Tra tutti questi pseudo profughi la grande parte è solo migrante economico», difendendo l’operato della prefettura. Naturalmente non si è fatta attendere la replica di Asra tramite le parole della neopresidente Fatou Boro Lo: «Global Solidarietà, di cui il presidente è Babacar Pouye, presidente uscente di Asra, a dispetto del suo nome getta subdolamente veleno su chi, con umiltà e pragmatismo, cittadino o associazione, si rimbocca le maniche e dà un aiuto immediato e concreto a chi è in oggettiva difficoltà». E ancora: «Chi lo fa per mestiere, continui pure a farlo, con umanità (speriamo), senza cinismo e nel rispetto delle leggi. Ma lascino stare il mondo del volontariato, che agisce senza alcuno scopo di lucro e solo per difendere i diritti più elementari di tutte le persone».

Un milione e mezzo per le strade al porto: verrà rifatto il ponte della Classicana

Viabilità provvisoria con tanto di rotatoria da ottobre a giugno

Dal 12 settembre l’area portuale di Ravenna sarà interessata da una serie di interventi di ristrutturazione stradale per un ammontare di 1milione e 600mila euro.

L’intervento complessivo prevede, nell’arco di circa 14 mesi: il rifacimento del ponte su via Classicana, la sistemazione di via Darsena San Vitale nel tratto sotto il cavalcavia e di altre strade limitrofe, il rifacimento di una parte delle linee fognarie in via Darsena san Vitale, a integrazione delle esistenti al fine di migliorare e potenziare la capacità di smaltimento delle acque meteoriche, e la reinstallazione dell’impianto di pubblica illuminazione sul ponte.

In vista della chiusura della Classicana, “misura necessaria per realizzare la demolizione dell’esistente e la costruzione del nuovo ponte” – scrivono dal Comune – verranno realizzati tra la metà di settembre e la metà di ottobre i lavori finalizzati a rendere idonei quelli che verranno provvisoriamente indicati quali percorsi alternativi, prevedendo la creazione di una rotatoria in via Darsena San Vitale con new jersey, l’eliminazione di aiuole spartitraffico per consentire il doppio senso di circolazione e l’installazione di segnaletica verticale.

La nuova viabilità provvisoria sarà percorribile quindi da metà ottobre a giugno prossimo, in concomitanza con gli interventi principali, tra cui il rifacimento del ponte, che sarà costituito di una unica campata in struttura mista acciaio calcestruzzo e avrà una sezione stradale con due corsie per ogni senso di marcia, per una larghezza complessiva 20 metri.

Gli interventi saranno a cura dell’impresa Brussi costruzioni di Nervesa della Battaglia (Treviso) che si è aggiudicata l’appalto.

Un milione e mezzo per le strade al porto: verrà rifatto il ponte della Classicana

Viabilità provvisoria con tanto di rotatoria da ottobre a giugno

Dal 12 settembre l’area portuale di Ravenna sarà interessata da una serie di interventi di ristrutturazione stradale per un ammontare di 1milione e 600mila euro.

L’intervento complessivo prevede, nell’arco di circa 14 mesi: il rifacimento del ponte su via Classicana, la sistemazione di via Darsena San Vitale nel tratto sotto il cavalcavia e di altre strade limitrofe, il rifacimento di una parte delle linee fognarie in via Darsena san Vitale, a integrazione delle esistenti al fine di migliorare e potenziare la capacità di smaltimento delle acque meteoriche, e la reinstallazione dell’impianto di pubblica illuminazione sul ponte.

In vista della chiusura della Classicana, “misura necessaria per realizzare la demolizione dell’esistente e la costruzione del nuovo ponte” – scrivono dal Comune – verranno realizzati tra la metà di settembre e la metà di ottobre i lavori finalizzati a rendere idonei quelli che verranno provvisoriamente indicati quali percorsi alternativi, prevedendo la creazione di una rotatoria in via Darsena San Vitale con new jersey, l’eliminazione di aiuole spartitraffico per consentire il doppio senso di circolazione e l’installazione di segnaletica verticale.

La nuova viabilità provvisoria sarà percorribile quindi da metà ottobre a giugno prossimo, in concomitanza con gli interventi principali, tra cui il rifacimento del ponte, che sarà costituito di una unica campata in struttura mista acciaio calcestruzzo e avrà una sezione stradale con due corsie per ogni senso di marcia, per una larghezza complessiva 20 metri.

Gli interventi saranno a cura dell’impresa Brussi costruzioni di Nervesa della Battaglia (Treviso) che si è aggiudicata l’appalto.

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