mercoledì
27 Agosto 2025

L’idolo delle teenager Lorenzo Fragola sarà venerdì all’Ovs di Ravenna

Il vincitore di X Factor atteso il 22 aprile nel negozio di via Diaz

Per festeggiare la recente apertura, Ovs porta nel suo nuovo negozio di via Diaz, in centro a Ravenna, il vincitore di X Factor 2015. Si tratta del cantautore Lorenzo Fragola, che ha partecipato quest’anno per la seconda volta anche al Festival di Sanremo.

Vera e propria star tra i giovani appassionati – e in particolare le teenager, ribattezzate “fragoline” – sarà a disposizione dei fan all’Ovs di via Diaz venerdì 22 aprile, dalle 16 alle 18.

«Facciamo firmare ai musulmani una carta di valori. Rischio Isis in spiaggia»

Il candidato sindaco del centrodestra entra nella polemica
tra moschea delle Bassette e Pd. «Basta accoglienza senza freni»

Nella polemica tra il centro di preghiera islamico della Darsena, la lista Ravenna in Comune e il candidato a sindaco del Pd Michele De Pascale (vedi articoli correlati) entra a gamba tesa anche il candidato del centrodestra alle prossime amministrative di Ravenna, Massimiliano Alberghini. Il tema è quello del decalogo di “regole di civiltà” consegnato da un militante del Pd alla moschea di via Spadolini nell’ambito del tour elettorale di De Pascale, con il candidato però ignaro di tutto e da cui anzi, anche in’intervista sul Carlino, ha preso le distanze. Il decalogo, infatti, è ritenuto dal centro islamico e dalla lista di sinistra Ravenna in Comune, rappresentata da Raffaella Sutter, offensivo e discriminatorio. Tra le regole consegnate dal militante Pd ai musulmani, quella di non bere alcolici, non dire bugie, non rubare, non uccidere, rispettare la natura e altre (vedi foto).

«Non basta regalare alla comunità islamica un bel quadretto con scritte alcune regole di civiltà e buon senso che rischiano di rimanere carta straccia – scrive Alberghini, andando pure oltre, con toni leghisti (il Carroccio è come noto tra i fautori dell’alleanza che lo sostiene) –. Perché non chiedere a queste persone la sottoscrizione di un documento ufficiale con il quale si impegnano a rispettare i principi fondamentali della nostra Costituzione e le regole stabilite dalle nostre leggi, a dichiarare la pari dignità e i pari diritti tra uomo e donna condannando la segregazione di genere, a non vietare le conversioni religiose e a deprecare ogni forma di violenza a partire da quelle commesse dai terroristi islamici?».

«Il candidato del Pd Michele De Pascale dice di non condividere quel dono che può essere male interpretato – continua Alberghini –: noi mettiamo invece al primo posto i cittadini ravennati che rispettano le regole e chiediamo che gli immigrati islamici facciano altrettanto, De Pascale e il Pd continuano invece in quella politica di accoglienza indiscriminata e senza freni che ha portato Ravenna a diventare la capitale dei foreign fighter islamici in Italia. Non possiamo togliere risorse ai ravennati per darle a chi non condivide i nostri valori fondamentali».

Inoltre, alla luce di quanto pubblicato in queste ore dalla stampa tedesca (vedi questo link) che lancia un allarme su probabili attacchi dell’Isis nelle spiagge italiane da parte di terroristi travestiti da venditori abusivi, Alberghini dichiara: «Ho già detto che la moschea di Ravenna dovrà essere maggiormente monitorata per garantire la sicurezza dei cittadini. Le notizie che arrivano oggi dalla Germania ci preoccupano ulteriormente; occorre un deciso intervento preventivo per stroncare sul nascere ogni forma di abusivismo commerciale dietro al quale, come ci dicono i nostri servizi segreti, possono nascondersi veri e propri terroristi. Basta con la tolleranza zero, basta con l’ignavia degli amministratori locali; ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Come sindaco farò di tutto per mobilitare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e, di concerto con il Prefetto e le Forze dell’ordine, per garantire la massima sicurezza a cittadini e turisti».

«Facciamo firmare ai musulmani una carta di valori. Rischio Isis in spiaggia»

Il candidato sindaco del centrodestra entra nella polemica
tra moschea delle Bassette e Pd. «Basta accoglienza senza freni»

Nella polemica tra il centro di preghiera islamico della Darsena, la lista Ravenna in Comune e il candidato a sindaco del Pd Michele De Pascale (vedi articoli correlati) entra a gamba tesa anche il candidato del centrodestra alle prossime amministrative di Ravenna, Massimiliano Alberghini. Il tema è quello del decalogo di “regole di civiltà” consegnato da un militante del Pd alla moschea di via Spadolini nell’ambito del tour elettorale di De Pascale, con il candidato però ignaro di tutto e da cui anzi, anche in’intervista sul Carlino, ha preso le distanze. Il decalogo, infatti, è ritenuto dal centro islamico e dalla lista di sinistra Ravenna in Comune, rappresentata da Raffaella Sutter, offensivo e discriminatorio. Tra le regole consegnate dal militante Pd ai musulmani, quella di non bere alcolici, non dire bugie, non rubare, non uccidere, rispettare la natura e altre (vedi foto).

«Non basta regalare alla comunità islamica un bel quadretto con scritte alcune regole di civiltà e buon senso che rischiano di rimanere carta straccia – scrive Alberghini, andando pure oltre, con toni leghisti (il Carroccio è come noto tra i fautori dell’alleanza che lo sostiene) –. Perché non chiedere a queste persone la sottoscrizione di un documento ufficiale con il quale si impegnano a rispettare i principi fondamentali della nostra Costituzione e le regole stabilite dalle nostre leggi, a dichiarare la pari dignità e i pari diritti tra uomo e donna condannando la segregazione di genere, a non vietare le conversioni religiose e a deprecare ogni forma di violenza a partire da quelle commesse dai terroristi islamici?».

«Il candidato del Pd Michele De Pascale dice di non condividere quel dono che può essere male interpretato – continua Alberghini –: noi mettiamo invece al primo posto i cittadini ravennati che rispettano le regole e chiediamo che gli immigrati islamici facciano altrettanto, De Pascale e il Pd continuano invece in quella politica di accoglienza indiscriminata e senza freni che ha portato Ravenna a diventare la capitale dei foreign fighter islamici in Italia. Non possiamo togliere risorse ai ravennati per darle a chi non condivide i nostri valori fondamentali».

Inoltre, alla luce di quanto pubblicato in queste ore dalla stampa tedesca (vedi questo link) che lancia un allarme su probabili attacchi dell’Isis nelle spiagge italiane da parte di terroristi travestiti da venditori abusivi, Alberghini dichiara: «Ho già detto che la moschea di Ravenna dovrà essere maggiormente monitorata per garantire la sicurezza dei cittadini. Le notizie che arrivano oggi dalla Germania ci preoccupano ulteriormente; occorre un deciso intervento preventivo per stroncare sul nascere ogni forma di abusivismo commerciale dietro al quale, come ci dicono i nostri servizi segreti, possono nascondersi veri e propri terroristi. Basta con la tolleranza zero, basta con l’ignavia degli amministratori locali; ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Come sindaco farò di tutto per mobilitare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e, di concerto con il Prefetto e le Forze dell’ordine, per garantire la massima sicurezza a cittadini e turisti».

Caos rifiuti, il sindaco furioso con Hera «Risolva in 24 ore. E nemmeno le scuse?»

Matteucci prende di mira il comunicato della multiutility: «Le criticità
non sono eventuali, ma reali. Errore clamoroso: me ne occuperò…»

Anche questa mattina la raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade sul territorio ravennate continua a essere critico. Lo sottolinea anche il sindaco Fabrizio Matteucci, che in una nota inviata alla stampa attacca Hera anche per il suo comunicato di ieri (vedi articoli correlati): «Hera parla, con stupefacente superficialità, di fisiologiche criticità – scrive il sindaco –: non è così. È chiaro che Hera ha gestito male l’avvicendamento tra due raggruppamenti di imprese a seguito della gara, ma di questo mi occuperò nei prossimi giorni».

Matteucci – che definisce quello di Hera un «clamoroso errore» – rivela di aver parlato con il presidente di Hera Tomaso Tommasi, e continua a prendere di mira il comunicato del Gruppo. «Quel fumoso e un po’ surreale “Hera è impegnata attivamente nella rilevazione e nel contenimento di eventuali fisiologiche e momentanee criticità” contenuto nel comunicato per me vuol dire solo una cosa: le criticità, che non sono eventuali ma reali, vanno risolte in 24 ore. Non oltre».

«Colmo io – continua Matteucci – un’altra clamorosa lacuna dello stupefacente comunicato di ieri di Hera: le scuse ai cittadini di Ravenna. Non toccava a me ma mi scuso io, visto che l’azienda non ha avuto neppure questa sensibilità».

«Impegnerò le prossime ore in un azione forte perchè questo danno a Ravenna venga risolto, ripeto, in 24 ore. Poi – termina Matteucci – mi occuperò delle responsabilità di quanto accaduto»

Caos rifiuti, il sindaco furioso con Hera «Risolva in 24 ore. E nemmeno le scuse?»

Matteucci prende di mira il comunicato della multiutility: «Le criticità non sono eventuali, ma reali. Errore clamoroso: me ne occuperò…»

Anche questa mattina la raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade sul territorio ravennate continua a essere critico. Lo sottolinea anche il sindaco Fabrizio Matteucci, che in una nota inviata alla stampa attacca Hera anche per il suo comunicato di ieri (vedi articoli correlati): «Hera parla, con stupefacente superficialità, di fisiologiche criticità – scrive il sindaco –: non è così. È chiaro che Hera ha gestito male l’avvicendamento tra due raggruppamenti di imprese a seguito della gara, ma di questo mi occuperò nei prossimi giorni».

Matteucci – che definisce quello di Hera un «clamoroso errore» – rivela di aver parlato con il presidente di Hera Tomaso Tommasi, e continua a prendere di mira il comunicato del Gruppo. «Quel fumoso e un po’ surreale “Hera è impegnata attivamente nella rilevazione e nel contenimento di eventuali fisiologiche e momentanee criticità” contenuto nel comunicato per me vuol dire solo una cosa: le criticità, che non sono eventuali ma reali, vanno risolte in 24 ore. Non oltre».

«Colmo io – continua Matteucci – un’altra clamorosa lacuna dello stupefacente comunicato di ieri di Hera: le scuse ai cittadini di Ravenna. Non toccava a me ma mi scuso io, visto che l’azienda non ha avuto neppure questa sensibilità».

«Impegnerò le prossime ore in un azione forte perchè questo danno a Ravenna venga risolto, ripeto, in 24 ore. Poi – termina Matteucci – mi occuperò delle responsabilità di quanto accaduto»

Caos rifiuti a Ravenna? Hera risponde: «Colpa del passaggio di consegne…»

Il Gruppo assicura la massima attenzione e promette soluzioni
ai problemi. Dal 16 aprile nuovo appalto per la gestione

Il Gruppo Hera – interpellato direttamente dal sindaco Fabrizio Matteucci dopo i cassonetti stracolmi e i rifiuti in strada di queste ore, vedi articoli correlati – assicura in una nota inviata alla stampa di stare monitorando «il passaggio di consegne» al raggruppamento temporaneo d’imprese, guidato dall’azienda Ambiente 2.0, che il 20 gennaio scorso si è aggiudicato l’appalto per la gestione della raccolta e trasporto rifiuti, delle isole ecologiche, della pulizia spiagge e dello spazzamento delle strade e che ha iniziato ad operare a partire da sabato, 16 aprile.

Hera, in questi giorni di avvio del servizio, è impegnata attivamente nella rilevazione e nel contenimento di quelle che definisce «eventuali fisiologiche e momentanee criticità» e i tecnici, in costante raccordo con le aziende subentrate nell’appalto, «stanno intensificando le attività volte a presidiare tutti i servizi programmati, in modo tale da garantire la massima tempestività possibile nella soluzione di eventuali problemi».

Nell’avvicendamento tra due raggruppamenti di imprese a seguito della gara, spiega Hera, «sono possibili alcuni ritardi o limitati disservizi durante la fase del “passaggio delle consegne”. Il Gruppo sta verificando in maniera costante e puntuale il rispetto degli impegni contrattuali sottoscritti dalle aziende subentrate, non soltanto in termini di qualità e quantità dei servizi, dei mezzi e del personale ma anche in riferimento al rispetto di tutti gli obblighi normativi previsti».

Hera ricorda ai cittadini che è a loro disposizione per raccogliere e risolvere eventuali criticità. È attivo infatti il numero verde 800 999 500, gratuito anche da cellulare, che può essere chiamato dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. In alternativa è possibile effettuare segnalazioni tramite Il Rifiutologo, la app gratuita per smartphone e tablet che copre, ora, l’intero territorio raggiunto dai servizi di Hera.

Caos rifiuti a Ravenna? Hera risponde: «Colpa del passaggio di consegne…»

Il Gruppo assicura la massima attenzione e promette soluzioni ai problemi. Dal 16 aprile nuovo appalto per la gestione

Il Gruppo Hera – interpellato direttamente dal sindaco Fabrizio Matteucci dopo i cassonetti stracolmi e i rifiuti in strada di queste ore, vedi articoli correlati – assicura in una nota inviata alla stampa di stare monitorando «il passaggio di consegne» al raggruppamento temporaneo d’imprese, guidato dall’azienda Ambiente 2.0, che il 20 gennaio scorso si è aggiudicato l’appalto per la gestione della raccolta e trasporto rifiuti, delle isole ecologiche, della pulizia spiagge e dello spazzamento delle strade e che ha iniziato ad operare a partire da sabato, 16 aprile.

Hera, in questi giorni di avvio del servizio, è impegnata attivamente nella rilevazione e nel contenimento di quelle che definisce «eventuali fisiologiche e momentanee criticità» e i tecnici, in costante raccordo con le aziende subentrate nell’appalto, «stanno intensificando le attività volte a presidiare tutti i servizi programmati, in modo tale da garantire la massima tempestività possibile nella soluzione di eventuali problemi».

Nell’avvicendamento tra due raggruppamenti di imprese a seguito della gara, spiega Hera, «sono possibili alcuni ritardi o limitati disservizi durante la fase del “passaggio delle consegne”. Il Gruppo sta verificando in maniera costante e puntuale il rispetto degli impegni contrattuali sottoscritti dalle aziende subentrate, non soltanto in termini di qualità e quantità dei servizi, dei mezzi e del personale ma anche in riferimento al rispetto di tutti gli obblighi normativi previsti».

Hera ricorda ai cittadini che è a loro disposizione per raccogliere e risolvere eventuali criticità. È attivo infatti il numero verde 800 999 500, gratuito anche da cellulare, che può essere chiamato dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. In alternativa è possibile effettuare segnalazioni tramite Il Rifiutologo, la app gratuita per smartphone e tablet che copre, ora, l’intero territorio raggiunto dai servizi di Hera.

Legacoop immagina una Romagna in versione città metropolitana

La proposta di sperimentazione istituzionale lanciata
dalla convention di Ravenna. L’idea piace alla Regione

Un’area vasta Romagna che abbia le stesse competenze e deleghe della città metropolitana di Bologna. Questa la proposta lanciata oggi, 18 aprile, a Ravenna da Legacoop Romagna (458 imprese associate, 6,7 miliardi di produzione e 27mila occupati) nel corso di una convention aperta a tutto il sistema istituzionale, politico ed economico regionale.

«La scomparsa delle province – ha detto il direttore generale di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti – apre un vuoto da colmare. Noi candidiamo questo territorio a una sperimentazione istituzionale che parta dalle tante esperienze positive di questi anni in tema di sanità, servizi integrati e trasporto locale. Non una maxi provincia, né una fuga in avanti in chiave autonomista, ma un luogo di confronto in cui i rappresentanti eletti dai cittadini si confrontano e decidono per declinare in modo appropriato le grandi questioni, a partire da viabilità e infrastrutture. Con flessibilità e a geometria variabile, ragionando ad esempio su turismo e università con Ferrara e Bologna».

E secondo Stefano Bonaccini, presidente della Regione, la Romagna ha tutti i titoli per essere protagonista nel riordino istituzionale in atto, «vista la sua storia e l’esperienza di integrazione territoriale svolta finora». Nel suo intervento in chiusura dei lavori Bonaccini ha accolto la sfida lanciata dall’associazione cooperativa: «Penso che non potremo fare altre città metropolitane, sono anche troppe. Dipenderà cosa succederà col referendum, ma se passerà andrà scritto anche dal punto di vista ordinario cosa sono le aree vaste, servirà un aggancio istituzionale. Sicuramente dobbiamo farci trovare pronti, iniziando ora a studiare cosa potranno essere queste sperimentazioni, d’intesa col Governo. Concordo sul fatto che un neocentralismo regionale ridurrebbe l’operatività di tutti. Le aree vaste possono essere una risposta, in termini di coordinamento politico e funzionale, non di gestione in quanto tale. Ci riuniremo presto con i Sindaci, vogliamo scrivere insieme questo pezzo del riordino. La proposta di Legacoop Romagna è un contributo molto utile per rendere questo territorio precursore del processo in atto nelle istituzioni».

Già su questa lunghezza d’onda si muove il ravennate Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo: «La nuova legge regionale non ragiona più per prodotti, ma per destinazioni. La Romagna è già un marchio forte e da quest’anno lo stiamo promuovendo con un milione di euro sul mercato tedesco».

Nella giornata di lavori è intervenuto anche il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo: «Vogliamo che la Romagna possa giocare in serie A. Abbiamo aperto un cantiere, l’orizzonte strategico per un progetto di sistema territoriale integrato ha bisogno di una veste istituzionale adeguata. Non è velleitarismo, noi rivendichiamo la capacità che ha sempre avuto questo territorio, sin da quando ragionò su Romagna Acque, di lavorare insieme per costruire scenari di alto livello. Vogliamo portare la Romagna in Europa, possiamo farlo solo ragionando insieme sui grandi temi come il porto, la sanità, il sistema degli aeroporti e delle fiere, senza contrapposizioni campanilistiche».

Confindustria Romagna si ferma: sono per la fusione solo Ravenna e Rimini

Inaspettato passo indietro di Forlì-Cesena. «Ma il progetto va avanti»

Confindustria Romagna era nata formalmente nel gennaio del 2015 con un’unione federativa che, secondo il programma predisposto, avrebbe dovuto portare a una fusione vera e propria entro un biennio. Venerdì a Santarcangelo, in anticipo quindi sulla tabella di marcia, era previsto l’atto formale della fusione. Ma un po’ a sorpresa (nonostante negli ultimi mesi gli addetti ai lavori avevano notato il rallentamento) il presidente di Unindustria Forlì-Cesena ha dichiarato il parere al momento negativo della propria giunta alla fusione, il cui progetto è quindi stato approvato (all’unanimità) solo dagli organismi direttivi di Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini.

«La sostanza del progetto è viva e vitale – dichiara l’attuale presidente federale Paolo Maggioli, di Unindustria Rimini – per questo le associazioni di Ravenna e Rimini proseguono il loro cammino con la piena apertura verso ogni meccanismo utile per proseguire anche con Forlì-Cesena».

La parola passa adesso alle assemblee che hanno dato avvio al percorso di fusione. Stando ai bene informati, quello di Forlì-Cesena non dovrebbe essere un “no” irrevocabile, ma un momento di stallo (provocato in particolare dalle aziende più piccole) per arrivare magari al miglioramento del documento redatto e approvato da Rimini e Cesena, già comunque molto corposo.

Rifiuti in strada, il sindaco a Hera: «Intervenga subito»

Il Comune farà una segnalazione formale. «Nessun compenso per
servizi non erogati. E dovranno essere stralciati dalla Tariffa Rifiuti»

Il sindaco Fabrizio Matteucci e l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Guido Guerrieri, intimano a Hera di intervenire per ripristinare il servizio di raccolta dei rifiuti, che nel weekend, dopo il cambio di appalto nella gestione, ha mostrato alcune problematiche. Tuttora – lunedì pomeriggio – sono diversi i cittadini che stanno continuando a segnalare cassonetti stracolmi e rifiuti in terra, anche alla polizia municipale, che però non può certo risolvere il problema.

«Dopo anni di buona gestione del servizio di raccolta rifiuti – si legge nella nota di sindaco e assessore –, in queste ore stanno emergendo una serie di criticità che non possono trovare giustificazione alcuna. Ci sono disservizi diffusi che devono essere risolti immediatamente. Hera deve intervenire per ripristinare un Servizio rispondente agli standard sanciti dal Contratto di Servizio con Atersir, a cui invieremo a breve una formale segnalazione con un report di quanto sta accadendo. L’esito di una gara con il passaggio del servizio ad un nuovo soggetto non può giustificare alcun arretramento, neppure temporaneo, nella qualità del servizio. Si tratta di un “Servizio Pubblico” fondamentale per l’igiene e anche per l’immagine della città. Chiederemo conto di questo ad Hera, precisando che non intendiamo corrispondere compensi a servizi non erogati, e che questi dovranno necessariamente essere stralciati dalla Tariffa Rifiuti. Esigiamo una risposta risolutiva a questa situazione nelle prossime ore».

Rifiuti in strada, il sindaco a Hera: «Intervenga subito»

Il Comune farà una segnalazione formale. «Nessun compenso per servizi non erogati. E dovranno essere stralciati dalla Tariffa Rifiuti»

Il sindaco Fabrizio Matteucci e l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Guido Guerrieri, intimano a Hera di intervenire per ripristinare il servizio di raccolta dei rifiuti, che nel weekend, dopo il cambio di appalto nella gestione, ha mostrato alcune problematiche. Tuttora – lunedì pomeriggio – sono diversi i cittadini che stanno continuando a segnalare cassonetti stracolmi e rifiuti in terra, anche alla polizia municipale, che però non può certo risolvere il problema.

«Dopo anni di buona gestione del servizio di raccolta rifiuti – si legge nella nota di sindaco e assessore –, in queste ore stanno emergendo una serie di criticità che non possono trovare giustificazione alcuna. Ci sono disservizi diffusi che devono essere risolti immediatamente. Hera deve intervenire per ripristinare un Servizio rispondente agli standard sanciti dal Contratto di Servizio con Atersir, a cui invieremo a breve una formale segnalazione con un report di quanto sta accadendo. L’esito di una gara con il passaggio del servizio ad un nuovo soggetto non può giustificare alcun arretramento, neppure temporaneo, nella qualità del servizio. Si tratta di un “Servizio Pubblico” fondamentale per l’igiene e anche per l’immagine della città. Chiederemo conto di questo ad Hera, precisando che non intendiamo corrispondere compensi a servizi non erogati, e che questi dovranno necessariamente essere stralciati dalla Tariffa Rifiuti. Esigiamo una risposta risolutiva a questa situazione nelle prossime ore».

«Anche due cani in un piccolo recinto nell’ex discoteca di Lido Adriano»

Vandini (Movimento 5 Stelle) denuncia lo stato di degrado dell’area

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Ravenna denuncia il degrado che continua a caratterizzare l’area dell’ex discoteca Banana Republic di Lido Adriano.

«Tempo fa – rivela Vandini, sulla base di segnalazioni delle guardie ecozoofile dell’Oipa – era presente nell’area anche una colonia felina e diversi volontari si occupavano di portare acqua e cibo quotidianamente. Quest’attività di volontariato era particolarmente complicata, vista la presenza di persone poco raccomandabili, siringhe e degrado diffuso». Ora, però, della colonia felina non si hanno più notizie, mentre in questi giorni è emersa un’altra problematica.

«Dai controlli si è evidenziata la presenza di un recinto con due rottweiler – scrive Vandini in una nota inviata alla stampa con tanto di video –, i cani sembrano in buona salute ma le condizioni igieniche sono particolarmente critiche, per non parlare delle disumane dimensioni del recinto. Farò segnalazione agli uffici e all’assessore competente affinché vengano presi provvedimenti immediati».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi