giovedì
21 Agosto 2025

Ecco i 32 candidati consiglieri del Pd Età media 45, le new entry sono 22

A metà tra uomini e donne, capolista la presidente uscente Molducci
Il più giovane ha 21 anni, il più vecchio 65. De Pascale: «Competenti»

Il più giovane ha 21 anni e il più vecchio 65 (età media 45), sedici uomini e sedici donne, ventidue alla prima candidatura per il consiglio comunale di Ravenna: è il profilo sommario della lista di candidati Pd che sostiene la corsa del 31enne cervese Michele De Pascale a sindaco. La capolista sarà Livia Molducci, attuale presidente del consiglio a Palazzo Merlato.

La lista è stata presentata questa sera nel corso della direzione comunale del Partito Democratico di Ravenna. «La lista – ha detto il segretario Pd Gianandrea Baroncini – comprende profili con diverse storie e di diverse generazioni, che qualificano la nostra città e che potranno contribuire alla crescita civile della comunità: dal mondo dell’economia a quello del lavoro, dal volontariato alla cultura e al mondo delle professioni. Inoltre raccoglie rappresentanti dei quartieri e di molte frazioni del nostro comune che provengono da varie esperienze sia nei nostri circoli che nei consigli territoriali. Un gruppo eterogeneo e coeso, profondamente radicato sul territorio, che può rappresentare, tutelare e promuovere le istanze dei cittadini e ha un obiettivo comune: il bene di Ravenna».

Presente all’assemblea anche De Pascale che ha espresso la sua soddisfazione: «Il Pd ha candidato donne e uomini che con il loro entusiasmo e le loro competenze desiderano spendersi con generosità per un grande progetto di rinnovamento della città. Al mio fianco avrò una squadra energica e competente. A loro sin d’ora va il mio grande grazie per la disponibilità e l’impegno».

Livia Molducci (capolista) nata il 26/03/1964
Idio Baldrati nato il 25/06/1957
Alessandro Barattoni nato il 06/11/1982
Gino Bolognesi nato il 29/08/1951
Onorio Bravi nato il 02/07/1955
Massimo Cameliani nato il 01/06/1979
Fiorenza Campidelli nata il 22/11/1951
Michele Casadio nato il 21/10/1985
Federica Del Conte nata il 11/05/1976
Stefano Farneti nato il 08/10/1974
Palmiro Fontana nato il 05/05/1954
Marco Frati nato il 22/04/1980
Rudy Gatta nato il 04/04/1978
Maria Cristina Gottarelli nata il 20/06/1969
Angela Gulminelli nata il 19/09/1954
Benedetta Lippi nata il 14/01/1985
Mariella Mantovani nata il 09/06/1958
Lorenzo Margotti nato il 31/07/1992
Raoul Minzoni nato il 01/08/1961
Enrico Pellegrini nato il 29/01/1986
Silvia Quattrini nata il 23/03/1974
Martina Serafini nata il 02/04/1995
Patrizia Strocchi nata il 09/09/1956
Lina Taddei nata il 27/11/1973
Giancarla Tisselli nata il 30/12/1954
Francesca Travaglini nata il 22/02/1972
Fabio Sbaraglia nato il 20/04/1984
Natascia Tronconi nata il 17/12/1970
Marco Turchetti nato il 10/10/1963
Cinzia Valbonesi nata il 16/03/1969
Gilles Zalambani nato il 01/09/1983
Gessica Zarri nata il 14/08/1976

Il sindaco antisballo allenta la presa anche con l’ultima ordinanza per il mare

Fino a ottobre saranno tredici le serate in deroga per i bagni Permessi speciali per eventi che diano visibilità attirando turisti

L’ultima ordinanza del decennio Matteucci per l’attività balneare estiva dei bagni sui nove lidi ravennati prosegue nel solco tracciato da qualche stagione: il sindaco antisballo ha allentato la presa restrittiva che aveva contraddistinto soprattutto il primo mandato e apre a maggiori concessioni in termini di orari e di attività.

Secondo quanto si apprende dagli ambienti di Palazzo Merlato il testo di questo provvedimento è nato anche da una consultazione tra il sindaco uscente e Michele De Pascale, candidato sindaco per il Pd. Quest’ultimo pare intenzionato a un provvedimento che sarebbe una vera novità per gli standard ravennati: in caso di sua elezione sarebbe orientato a produrre un’ordinanza di durata per l’intero mandato con l’intento di garantire una prospettiva futura più definita per gli stabilimenti, una richiesta più volte sollevata proprio dagli operatori.

Proprio stamane si è aperta al Pala De Andrè la fiera delle imprese balneari del Comune di Ravenna dove era presente anche il sindaco: «L’ordinanza 2016 che entrerà in vigore a partire dal weekend di Pasqua – dice il sindaco – conferma l’impostazione impressa nel 2009 ma contiene alcune novità che ampliano le possibilità offerte ai gestori degli stabilimenti balneari di promuovere eventi all’interno della propria attività. Novità che tengono conto delle normative di recente introduzione, della scelta di offrire maggiori opportunità nei giorni prefestivi e festivi nonché della possibilità di svolgere eventi capaci di attrarre turisti, proposte queste emerse nel dibattito cittadino delle ultime settimane. Ho informato dei contenuti dell’ordinanza i rappresentanti delle associazioni di categoria e ho incontrato Maurizio Rustignoli, presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna, che mi ha espresso apprezzamento per le novità che ho introdotto nell’ordinanza 2016».

E vediamole le novità principali del 2016 che riguardano il capitolo delle deroghe agli orari dell’attività. Così si legge nel comunicato diffuso dalla portavoce del primo cittadino: «Nelle giornate festive e prefestive di domenica 27 marzo, domenica 24 aprile, sabato 30 aprile, mercoledì 1 giugno, sabato 2 luglio, gli stabilimenti balneari potranno rimanere aperti fino all’una del giorno successivo. E sempre fino all’una, previa autorizzazione, potranno promuovere spettacoli musicali, manifestazioni sportive e feste danzanti. Nelle giornate di sabato 18 giugno (inizio estate), venerdì 1 luglio (Notte rosa), venerdì 22 e sabato 23 luglio (festa di Sant’Apollinare, mercoledì 10 agosto (notte di San Lorenzo), nonché nel ponte di ferragosto (sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 agosto) tutti gli stabilimenti balneari potranno rimanere aperti fino alle 3 e si potranno anche in questo caso organizzare eventi musicali, sportivi o feste danzanti».

C’è poi un’ulteriore novità: «Nel caso che nel corso della stagione balneare venissero organizzati eventi di carattere pubblico in grado di incidere sui flussi turistici o sulla visibilità del nostro territorio, potranno essere decise dal sindaco ulteriori deroghe».

Ecco invece i punti più importanti dell’ordinanza: «È confermata l’apertura degli stabilimenti balneari fino all’una dal lunedì al giovedì e fino alle 24 nelle serate di venerdì, sabato e domenica. Per quanto riguarda i pubblici spettacoli o le manifestazioni sportive, potranno svolgersi, previa autorizzazione, non solo nelle serate di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 20 all’1, ma da quest’anno anche nella serate di venerdì, sabato e domenica dalle 20 alle 24. I titolari degli stabilimenti balneari potranno chiedere ed ottenere l’autorizzazione per effettuare settimanalmente feste danzanti svolte in forma organizzata nelle aree di pertinenza del loro stabilimento. Gli intrattenimenti potranno effettuarsi settimanalmente in 3 serate da scegliersi: una nella gamma di giorni compresi fra il lunedì e il giovedì (dalle 20 all’una); una fra il venerdì e il sabato (dalle 20 con cessazione alle 24) e un trattenimento danzante nel tardo pomeriggio della domenica con inizio alle 18 (e non più dalle 18,30, ecco un’ altra novità) e termine alle 21».

La pensionata va a lezione anti truffa dai carabinieri e evita subito il raggiro

Denunciata una 36enne: si era spacciata come dipendente delle Poste chiedendo gioielli e denaro ma una 84enne ha chiamato il 112

Quella vedova pensionata 84enne doveva essere sembrata una vittima perfetta per una truffa ma la 36enne di Vercelli non poteva immaginare che l’anziana proprio la sera prima era stata a lezione anti truffa dai carabinieri di Cervia: una telefonata al 112 ha permesso ai militari di denunciare la truffatrice con precedenti che in passato ha vissuto a Bagnacavallo e ora si è trasferita in Liguria.

La circostanza è accaduta attorno al mezzogiorno di oggi, 4 marzo, a Castiglione di Cervia. L’anziana è stata avvicinata nei pressi di casa da una donna che si è presentanta come dipendente delle Poste incaricata di ritirare una somma di denaro: tentava di convincerla a consegnare gioielli e preziosi in suo possesso ed il contante custodito in casa.

L’84enne, che la sera precedente aveva partecipato all’incontro d’informazione e prevenzione organizzato dall’Arma con la collaborazione del Comune di Cervia, intuiva il raggiro e riusciva ad allontanare la malintenzionata.

Manovre in porto, l’opposizione chiede un consiglio comunale straordinario

«Di Marco cacciato da Ap, nominato un commissario: quale futuro?»
L’ex presidente su Twitter: «Ho visto due che dragavano con le pale»

L’opposizione in consiglio comunale a Ravenna chiede una seduta straordinaria in cui sindaco, vicesindaco e il nuovo commissario dell’Autorità portuale facciano il punto sulle decisioni operative riguardanti il futuro del porto. L’iniziativa è partita dal capogruppo M5s, Pietro Vandini, e ha trovato sostegno in tutti i consiglieri di minoranza tranne Nicola Grandi (Lpr) e Francesca Santarella (M5s). «I numeri necessari per protocollare la richiesta ci sono – dice Vandini –. La presidente del consiglio dovrà obbligatoriamente convocarlo».

IL DECRETO. Il documento ministeriale con la nomina del comandante della capitaneria di porto a commissario dell’Autorità portuale è arrivato negli uffici di Ap ieri, 3 marzo, il giorno successivo alla scadenza del mandato di Galliano Di Marco e dell’annuncio dal Comune del commissariamento. È stata infatti una dichiarazione del sindaco Fabrizio Matteucci e del vicesindaco Giannantonio Mingozzi – nel primo pomeriggio del 2 marzo, l’ultimo giorno del quadriennio dell’ingegnere abruzzese – a comunicare la nomina del contrammiraglio Giuseppe Meli al vertice di via Antico Squero.

BREVE MA INTENSO. La gestione Meli sarà «breve», così la definiscono Mingozzi e Matteucci nella stessa nota inviata alla stampa: «Abbiamo convenuto che, anche nel breve periodo commissariale, va perseguito con determinazione l’obbiettivo dell’escavo dei fondali del canale Candiano. Abbiamo anche convenuto che vanno definite in tempi rapidi soluzioni che escluderanno in maniera definitiva l’ipotesi delle casse di colmata fra le dighe di Marina di Ravenna e Porto Corsini».

IL NODO CASSE. Proprio sull’ipotesi di casse di colmata sul lato interno delle dighe foranee, dove collocare parte dei fanghi dei futuri lavori di dragaggio, è deflagrato nell’ultimo periodo lo scontro tra Comune e Ap che si trascinava da mesi. Una spaccatura nata sulle modalità di collocazione dei fanghi, con l’ingerenza pesante di Confindustria attraverso il presidente Guido Ottolenghi che siede anche nel cda di Sapir, terminalista del porto a controllo pubblico: da tempo pareva ormai molto remota l’ipotesi di un secondo mandato per Di Marco. Che però aveva dichiarato di aspettarsi almeno la proroga di 45 giorni che in altre realtà è stata concessa in attesa di arrivare al nome del nuovo incaricato.

TRA ELEZIONI E RIFORMA. C’è infatti una sovrapposizione di situazioni che rendono la matassa ingarbugliata. La scadenza del mandato arriva a tre mesi dalle elezioni comunali con la riforma della portualità in attesa dei decreti attuativi. Una fase di duplice interregno tra il passaggio di consegne nel governo locale e la transizione tra la vecchia legge dei porti in cui la nomina del presidente spettava al ministero scegliendo tra una terna di nomi (proposti da Comune, Provincia e Camera di Commercio) e la nuova disposizione in cui il ministero dovrà consultare solo la Regione. L’incarico di commissario ha una durata di sei mesi (eventualmente prorogabile). L’ipotesi più plausibile è che si arrivi all’elezione del nuovo sindaco in giugno e poi si proceda con la scelta del successore di Di Marco.

IL NUOVO SPIRITO. «Abbiamo concordato – continuano Matteucci e Mingozzi – sul fatto che è prioritaria la messa a punto di una procedura che assicuri rapidità nella manutenzione ordinaria dei fondali, per garantire la massima funzionalità dell’imboccatura del porto canale e di tutti i terminal. Nei prossimi giorni ci incontreremo nuovamente per esaminare tutti i temi sul tappeto, in spirito di piena cooperazione fra Istituzioni locali e Autorità Portuale e di ritrovato dialogo e collaborazione con l’insieme della comunità portuale».

CINGUETTII AL SARCASMO. Nella sua biografia su Twitter, dove è noto come @Lupo1960, ha specificato «parlo a titolo personale» ma resta il fatto che stamani, 4 marzo, un paio di cinguettii di Di Marco sono parsi commenti sibillini alla vicenda che sta vivendo: «Bella giornata di sole a Marina: vado sulle dighe e trovo due uomini, uno alto e uno basso che dragavano il porto con due pale. Credetemi». Non serve un particolare sforzo di fantasia per vedere in quella coppia di uomini il sindaco e il vicesindaco.

LE REAZIONI. «La mancata riconferma di Di Marco costituisce un atto di arroganza politica da parte del governo targato Pd sia a livello nazionale, sia a livello locale». Lo afferma Maurizio Bucci, candidato sindaco della lista civica La Pigna. Che vede «una perfetta continuità con la tradizione comunista e post comunista, prima di tutto vengono gli interessi del partito, cioè di poche persone, a discapito di tanti». La Pigna promette che «continuerà a vigilare e se ci saranno azioni che andranno a premiare i soliti noti con interessi nel porto, a cominciare da Sapir, Setramar e Pir, non mancherà di denunciarle. Invitiamo il nuovo commissario a scegliere uno dei tre progetti di Di Marco, iniziando a scavare i fondali». Per l’avvocato Andrea Maestri, deputato ravennate di Possibile e sostenitore della lista Ravenna in Comune alle prossime elezioni amministrative, «Di Marco paga la sua indipendenza dai poteri forti e paga la sudditanza di altre istituzioni ai poteri forti di questa città. Non posso tacere la gravità di quanto riportato nel comunicato stampa del Comune, che evidentemente è stato informato della nomina del commissario prima del resto del mondo. Nel comunicato si legge almeno due volte “abbiamo convenuto”: che sindaco e vicesindaco dettino la linea fuori dalla sede a ciò deputata, ciò che si deve e non si deve fare è sconcertante». Legacoop Romagna ringrazia il presidente uscente «per l’impegno che ha messo nell’amministrazione del porto e per il proficuo lavoro svolto, che ha permesso al nostro scalo marittimo di mantenere una posizione di rilievo nel sistema portuale italiano». Nel frattempo coglie l’occasione per augurare buon lavoro al comandante Meli: «Non vi è dubbio che sarà in grado di guidare al meglio il lavoro dell’istituzione fino a quando non sarà nominato il nuovo presidente. Nomina che ci auguriamo arrivi al più presto». «Come Cna comunale di Ravenna – afferma il presidente, Andrea Dalmonte – intendiamo esprimere il nostro ringraziamento al presidente uscente, Galliano Di Marco, per il lavoro svolto, incrementando, in anni difficili e complessi per l’economia, il traffico delle merci nel nostro scalo. Auguriamo al nuovo commissario i migliori auguri di buon lavoro». Il comitato unitario dell’autotrasporto ravennate esprime il proprio apprezzamento a Di Marco «ringraziandolo per l’attenzione che ha saputo attirare sul nostro Porto da parte di molti investitori istituzionali. Il suo proficuo lavoro, in questi anni, ha permesso la crescita dello scalo ravennate e la sua disponibilità ad affrontare qualsiasi tematica, inerente l’attività portuale in tutte le sue componenti, ha aiutato tutte le imprese che lavorano in una delle infrastrutture più importanti per l’economia del territorio regionale».

Sul jet di lusso del banchiere del Kuwait Un gioiello che vola a 150 euro al minuto

La storia di un 44enne di Mezzano, pilota di aerei: «Faccio il lavoro che sognavo da bambino. Nel ’94 il brevetto costò 60 milioni di lire»

Risponde al telefono dalle Maldive dove è arrivato da Krasnodar facendo una tappa a Tokyo. Resterà nell’atollo per quattro giorni prima di raggiungere il Kuwait e poi ripartire per Savannah. Se sei il comandante del jet privato extralusso di proprietà di un banchiere kuwaitiano la tua vita è così. Davide Golnelli, 44enne di Glorie di Mezzano, pilota un Gulfstream: gioiellino da decine di milioni di dollari che costa circa 150 euro per ogni minuto passato in volo.

«Faccio il lavoro che sognavo di fare da bambino, vado in posti in tutto il mondo dove non andrà mai un pilota di linea. Mi rendo conto di essere stato molto fortunato per arrivare qua». Il colpo di fortuna è arrivato quando la situazione pareva volgere al peggio. Circa quattro-cinque anni fa Davide – diploma all’aeronautico di Forlì nel 1991 e nel 1994 brevetto di volo commerciale costato circa 60 milioni di lire – pilotava il jet di un architetto ligure viaggiando soprattutto in Europa fin quando il professionista non è più riuscito a pagare le rate: «Mi chiamò, mi disse che doveva sparire per un po’ e mi chiese di riportare l’aereo alla banca».

Però fu quella consegna a portare il ravennate nel Golfo Persico (dove ora ha la residenza pur avendo passato là appena una ventina di giorni nel 2015 perché sempre in giro per il mondo con il banchiere): «Andai in America a restituire l’aereo e il banchiere era un appassionato di volo che mi invitò a cena curioso di conoscere come era il mio lavoro. Parlando venne fuori che un imprenditore kuwaitiano stava cercando un pilota con urgenza perché l’assicurazione non aveva accettato i suoi ma mi mancava la licenza per il suo aereo e così la settimana dopo mi sono ritrovato a Dallas in un’aula a fare il corso di formazione da 50mila euro pagato dal proprietario degli Starbucks e Footlocker tra Turchia e Thailandia».

Con quella licenza ha messo piede nel piccolo Stato asiatico facendo poi la conoscenza di altri magnati fino alla chiamata del banchiere, l’attuale datore di lavoro: «Sono in servizio per sei settimane e poi ho tre settimane di riposo che di solito passo in Romagna, tra Mezzano e Riccione dove vivo con la mia compagna e mia figlia di due anni. Quando sono operativo giriamo davvero il mondo alloggiando in alberghi da mille euro al giorno. Non faccio questo lavoro per gli alberghi, ma di certo non guasta. E se sono arrivato qua ringrazio anche la mia famiglia, che mi ha aiutato in tutto, che mi ha sostenuto quando sono servite grandi risorse per prendere il brevetto. 60 milioni di lire erano tanti ma oggi servono 50-60mila euro».

Essendo legati agli spostamenti dell’imprenditore, capita anche un po’ di tempo libero negli angoli del pianeta, come i quattro giorni alle Maldive, libero da impegni di lavoro fino al nuovo decollo: «Ho portato qua il capo per festeggiare il compleanno della moglie. Loro festeggiano e io sono libero».

La gavetta però Davide se la ricorda: «Appena dopo il brevetto ho fatto l’aerotaxi per qualche industriale romagnolo per accumulare ore di esperienza. Era l’unico modo per riuscire ad avere un curriculum con cui presentarsi alle compagnie di linea e così sono riuscito a diventare pilota di linea per la Air Dolomiti con un Atr 4272 da 70-80 posti. Ma era un po’ monotono…».

A Cervia il pianista che ha commosso gli spettatori del Festival di Sanremo

Ezio Bosso sarà in concerto il 23 luglio. Il compositore torinese
convive dal 2011 con una malattia neurodegenerativa progressiva

Il compositore e pianista torinese Ezio Bosso – noto al grande pubblico dopo la sua emozionante partecipazione all’ultimo festival di Sanremo – si esibirà a Cervia sabato 23 luglio in Piazza Garibaldi per l’unico concerto in Riviera che il musicista terrà nell’estate 2016.

Bosso ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando anche a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei.

Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda Steinway& Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.

I biglietti in vendita da lunedì, 7 marzo. Info e prevendite Pulp concerti 0541 785708.

A Cervia il pianista che ha commosso gli spettatori del Festival di Sanremo

Ezio Bosso sarà in concerto il 23 luglio. Il compositore torinese
convive dal 2011 con una malattia neurodegenerativa progressiva

Il compositore e pianista torinese Ezio Bosso – noto al grande pubblico dopo la sua emozionante partecipazione all’ultimo festival di Sanremo – si esibirà a Cervia sabato 23 luglio in Piazza Garibaldi per l’unico concerto in Riviera che il musicista terrà nell’estate 2016.

Bosso ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando anche a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei.

Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda Steinway& Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.

I biglietti in vendita da lunedì, 7 marzo. Info e prevendite Pulp concerti 0541 785708.

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Ezio Bosso sarà in concerto il 23 luglio. Il compositore torinese convive dal 2011 con una malattia neurodegenerativa progressiva

Il compositore e pianista torinese Ezio Bosso – noto al grande pubblico dopo la sua emozionante partecipazione all’ultimo festival di Sanremo – si esibirà a Cervia sabato 23 luglio in Piazza Garibaldi per l’unico concerto in Riviera che il musicista terrà nell’estate 2016.

Bosso ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando anche a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei.

Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda Steinway& Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.

I biglietti in vendita da lunedì, 7 marzo. Info e prevendite Pulp concerti 0541 785708.

«Stordisce» l’arbtiro con una testata Due anni di squalifica per un 21enne  

L’episodio durante una partita del girone ravennate dell’ultima serie nazionale. Gara sospesa e assegnata la vittoria a tavolino

Due anni di squalifica per un calciatore ravennate di Terza Categoria, il 21enne Nicholas Crepaldi. Una decisione presa dal giudice sportivo alla luce dell’ennesimo caso di violenza verificatosi in questa stagione sui campi dei campionati minori.

In questo caso si tratta della partita tra Stuoie e Coyotes Piangipane, andata in scena domenica 28 febbraio a Lugo e valida per il girone ravennate dell’ultima serie nazionale, la Terza Categoria appunto. A pochi minuti dal termine Crepaldi dei Coyotes sarebbe stato espulso per un fallo di reazione e avrebbe reagito avvicinandosi all’arbitro – il 32enne faentino Gian Luca Iannacone – e dandogli una testata al volto. Rimasto «stordito» (come si legge nel referto arbitrale) per qualche istante, il direttore di gara ha poi interrotto la partita – assegnata dal giudice sportivo a tavolino allo Stuoie (i Coyotes stavano invece vincendo 3 a 2) – e si è recato al pronto soccorso di Lugo, dove è stato giudicato guaribile con una prognosi di 5 giorni.

Ora Crepaldi potrà tornare a giocare una partita solo nel marzo del 2018.

«Stordisce» l’arbtiro con una testata Due anni di squalifica per un 21enne  

L’episodio durante una partita del girone ravennate dell’ultima serie nazionale. Gara sospesa e assegnata la vittoria a tavolino

Due anni di squalifica per un calciatore ravennate di Terza Categoria, il 21enne Nicholas Crepaldi. Una decisione presa dal giudice sportivo alla luce dell’ennesimo caso di violenza verificatosi in questa stagione sui campi dei campionati minori.

In questo caso si tratta della partita tra Stuoie e Coyotes Piangipane, andata in scena domenica 28 febbraio a Lugo e valida per il girone ravennate dell’ultima serie nazionale, la Terza Categoria appunto. A pochi minuti dal termine Crepaldi dei Coyotes sarebbe stato espulso per un fallo di reazione e avrebbe reagito avvicinandosi all’arbitro – il 32enne faentino Gian Luca Iannacone – e dandogli una testata al volto. Rimasto «stordito» (come si legge nel referto arbitrale) per qualche istante, il direttore di gara ha poi interrotto la partita – assegnata dal giudice sportivo a tavolino allo Stuoie (i Coyotes stavano invece vincendo 3 a 2) – e si è recato al pronto soccorso di Lugo, dove è stato giudicato guaribile con una prognosi di 5 giorni.

Ora Crepaldi potrà tornare a giocare una partita solo nel marzo del 2018.

21enne segregata? Il marito si difende: «Matrimonio finto, si è inventata tutto»

Scarcerato il venditore di kebab arrestato per i presunti soprusi

Ha fatto molto discutere in città la notizia della giovane sposa segregata in casa, che ha portato lunedì all’arresto di un 24enne (e non 27enne come inizialmente reso noto) ravennate venditore di Kebab, cittadino italiano ma originario del Bangladesh (vedi articoli correlati). Chi lo conosceva ne era rimasto fin da subito stupito e il Carlino Ravenna in edicola oggi (venerdì 4 marzo) riporta infatti la sua versione fornita in tribunale che è completamente opposta ai fatti raccontati dai carabinieri dopo aver raccolto la testimonianza della ragazza, una 21enne bengalese ora accolta in un centro protetto della zona.

Il 24enne infatti ha rivelato al giudice di essere stato costretto dalla propria famiglia a celebrare il matrimonio di comodo con la presunta vittima delle violenze nel 2012, quando si era recato in Bangladesh per qualche mese solo per piangere la nonna morta. Matrimonio che in Italia non sarebbe valido ma che è stato utilizzato dalla giovane per trasferirsi a Ravenna, dove è però rimasta per soli tre mesi nel 2013 e poi a partire dallo scorso novembre, da quando secondo la versione della 21enne sarebbero iniziate le violenze e la segregazione. Episodi che secondo il ragazzo – tra l’altro in attesa di un bambino con la sua compagna italiana – la giovane si è inventata per non dover tornare in patria, come prevedeva un accordo tra le famiglie secondo il quale il loro matrimonio si sarebbe dovuto sciogliere.

Così, dopo aver convalidato l’arresto, il giudice del tribunale di Ravenna ha deciso di scarcerare il 24enne che è potuto tornare a casa propria, con il divieto assoluto di contattare o avvicinare la 21enne. Eventualità, ha assicurato in aula, che il venditore di kebab non prenderà mai neppure in considerazione…

Cagnolina uccisa da due 12enni: l’Enpa chiede l’intervento dei servizi sociali

L’associazione animalista ha fatto denuncia al Tribunale dei minori

La sezione Enpa di Ravenna ha presentato una denuncia contro ignoti al Tribunale dei Minori in merito alla uccisione della cagnetta Lassie, che, secondo la testimonianze dei proprietari dell’animale e dei residenti nella zona in cui è avvenuto il fatto, sarebbe stata opera di due minorenni (di circa 12 anni) non ancora identificati (vedi articoli correlati).

Secondo quanto dichiarato dai testimoni, i due hanno lanciato contro l’animale, una meticcia di 11 anni, una sedia di ferro: colpita sul muso, la cagnolina è morta sul colpo.

«In attesa che le indagini degli inquirenti accertino i fatti e le responsabilità dei due giovani, in particolare se la morte dell’animale sia stata la conseguenza di un’azione intenzionale o colposa, ritengo comunque che, qualunque sia la dinamica di questa tragedia, ciò che è accaduto è un fatto di una gravità inaudita – dichiara il presidente dell’Enpa di Ravenna, Carlo Locatelli -. Noi tutti siamo estremamente preoccupati e addolorati. Non soltanto per la ferocia di cui è stata oggetto la cagnolina, non soltanto per il dolore inferto a suoi proprietari, ma per il futuro dei due giovani».

«È infatti ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica – scrive l’associazione in una nota – che chi commette atti di violenza ai danni di animali, anche in giovane età, tende poi a replicarli sulle persone». Per questo, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che sottolinea l’importante funzione educativa che la scuola è chiamata a svolgere sul tema, invita le autorità di pubblica sicurezza, il Tribunale dei Minori, i servizi sociali a non sottovalutare la gravità dell’episodio e ad affrontarlo con la massima urgenza. «Ciò che è accaduto nella nostra città è un preoccupante campanello d’allarme. Vogliamo che sia resa giustizia a Lassie e ai proprietari, vogliamo che su questo fatto non cali una cortina di silenzio: tuttavia – aggiunge Locatelli – non chiediamo né soluzioni punitive né inutili gogne, ma un adeguato percorso di recupero sociale, psicologico ed educativo che faccia capire ai due giovani la portata del loro gesto e che li responsabilizzi. Solo così sarà onorata la memoria della povera cagnolina, solo così si eviteranno nuove vittime».

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