martedì
29 Luglio 2025

Gli auguri del sindaco per il 2016: «Al porto recupereremo il tempo perduto»

«Ho sbagliato io a delegare, in marzo nuovo presidente di Ap»
E poi annunci e promesse: treni, turismo, 10 milioni di euro in più…

Nel suo tradizionale messaggio di auguri di buon anno ai ravennati, l’ultimo dei suoi dieci da sindaco, Fabrizio Matteucci tocca come prevedibile molti argomenti, a partire dal porto, approfittandone per scaricare ulteriormente il presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco.

«Nei primi mesi del 2016 recupereremo il ritardo nell’escavo del canale Candiano – dice Matteucci –. Io ho commesso un errore: ho delegato, riponendo male la mia fiducia. Non partecipo alle sgangherate polemiche di queste settimane, che fra poco
saranno solo un insignificante ricordo. Con il nuovo Presidente dell’Autorità Portuale che arriverà a marzo recupero rapidamente il tempo sprecato in scontri e polemiche».

Nel 2016, assicura Matteucci dopo aver ricordato la recente inaugurazione del datacenter delle Bassette, primo in regione, «elimineremo il digital divide in tutto il territorio comunale, anche nel forese» mentre per quanto riguarda i collegamenti “fisici”, con la Regione, «metteremo a punto il nuovo piano per le strade e le ferrovie che risolva il problema di una città ancora non adeguatamente collegata con il resto del Paese».

«Agiremo con forza per superare la crisi, in tutti i settori – prosegue Matteucci –. Dalla chimica, che vogliamo rimanga a Ravenna, al turismo, di cui dovremo sfruttare molto meglio le potenzialità: l’intenzione di Mirabilandia di realizzare un grande
investimento per un albergo con 160 camere è un bel segnale».

Il 2016 per Ravenna sarà anche l’anno della nuova piazza Kennedy, «dove metteremo in bella mostra i reperti archeologici», ribadisce il sindaco.

«Nel 2016 – continua – metteremo a frutto due belle cose: potremo spendere 10 milioni di euro in più, grazie alla Legge di Stabilità del Governo Renzi, per la manutenzione delle scuole e di strade e marciapiedi a partire dal forese. E poi utilizzeremo bene l’utile record che abbiamo incassato dalla vendita di un pacchetto di azioni Hera, che abbiamo venduto al momento e nel modo giusto, e non alla “come viene viene”».

«Il mio successore (il mandato di Matteucci scade in primavera, quando a Ravenna si terranno le elezioni amministrative, ndr) troverà i conti in ordine e un bel po’ di soldi da investire quando il Patto di Stabilità sarà ulteriormente allentato».

Per quanto riguarda la cultura il sindaco ricorda di aver «onorato» l’anno da Capitale della cultura e pure l’importante annuncio dell’ingresso nella gestione del patrimonio archeologico dello Stato, mentre per quanto riguarda lo sport sottolinea gli importanti investimenti in arrivo per la pista di atletica e la curva dello stadio Benelli. «Come avevo promesso – aggiunge –, e in pochi ci credevano, la pallacanestro è rimasta a giocare a Ravenna e la pallavolo tornerà a casa nel 2016».

Infine, la sicurezza, verso cui – assicura Matteucci – il Comune presterà «ancora maggiore» attenzione. «Abbiamo chiesto un finanziamento europeo per realizzare un modernissimo sistema di videosorveglianza per la prevenzione della criminalità predatoria».

«Noi a Ravenna – è il pensiero finale della dichiarazione di fine anno del sindaco – abbiamo affrontato il tema dell’innovazione nel 2011, dopo la mia elezione per il secondo mandato. Questi cinque anni hanno messo al mondo nuove energie per la nostra città. Sul tema dell’innovazione a Ravenna non siamo arrivati con il treno della ghiaia. Abbiamo messo in campo nuove energie autonome e competenti. A tutti i candidati sindaco che correranno alle elezioni di giugno rivolgo un invito: confrontatevi con un linguaggio civile. Affrontatevi con durezza ma con lealtà, e soprattutto ricordatevi che Ravenna, il suo futuro, è molto, ma molto più importante di me e anche di voi. Non maltrattatela, non deformatela per le vostre polemiche: rispettatela, amatela e miglioratela. Cari Ravennati, buon 2016».

Gli auguri del sindaco per il 2016: «Al porto recupereremo il tempo perduto»

«Ho sbagliato io a delegare, in marzo nuovo presidente di Ap»
E poi annunci e promesse: treni, turismo, 10 milioni di euro in più…

Nel suo tradizionale messaggio di auguri di buon anno ai ravennati, l’ultimo dei suoi dieci da sindaco, Fabrizio Matteucci tocca come prevedibile molti argomenti, a partire dal porto, approfittandone per scaricare ulteriormente il presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco.

«Nei primi mesi del 2016 recupereremo il ritardo nell’escavo del canale Candiano – dice Matteucci –. Io ho commesso un errore: ho delegato, riponendo male la mia fiducia. Non partecipo alle sgangherate polemiche di queste settimane, che fra poco
saranno solo un insignificante ricordo. Con il nuovo Presidente dell’Autorità Portuale che arriverà a marzo recupero rapidamente il tempo sprecato in scontri e polemiche».

Nel 2016, assicura Matteucci dopo aver ricordato la recente inaugurazione del datacenter delle Bassette, primo in regione, «elimineremo il digital divide in tutto il territorio comunale, anche nel forese» mentre per quanto riguarda i collegamenti “fisici”, con la Regione, «metteremo a punto il nuovo piano per le strade e le ferrovie che risolva il problema di una città ancora non adeguatamente collegata con il resto del Paese».

«Agiremo con forza per superare la crisi, in tutti i settori – prosegue Matteucci –. Dalla chimica, che vogliamo rimanga a Ravenna, al turismo, di cui dovremo sfruttare molto meglio le potenzialità: l’intenzione di Mirabilandia di realizzare un grande
investimento per un albergo con 160 camere è un bel segnale».

Il 2016 per Ravenna sarà anche l’anno della nuova piazza Kennedy, «dove metteremo in bella mostra i reperti archeologici», ribadisce il sindaco.

«Nel 2016 – continua – metteremo a frutto due belle cose: potremo spendere 10 milioni di euro in più, grazie alla Legge di Stabilità del Governo Renzi, per la manutenzione delle scuole e di strade e marciapiedi a partire dal forese. E poi utilizzeremo bene l’utile record che abbiamo incassato dalla vendita di un pacchetto di azioni Hera, che abbiamo venduto al momento e nel modo giusto, e non alla “come viene viene”».

«Il mio successore (il mandato di Matteucci scade in primavera, quando a Ravenna si terranno le elezioni amministrative, ndr) troverà i conti in ordine e un bel po’ di soldi da investire quando il Patto di Stabilità sarà ulteriormente allentato».

Per quanto riguarda la cultura il sindaco ricorda di aver «onorato» l’anno da Capitale della cultura e pure l’importante annuncio dell’ingresso nella gestione del patrimonio archeologico dello Stato, mentre per quanto riguarda lo sport sottolinea gli importanti investimenti in arrivo per la pista di atletica e la curva dello stadio Benelli. «Come avevo promesso – aggiunge –, e in pochi ci credevano, la pallacanestro è rimasta a giocare a Ravenna e la pallavolo tornerà a casa nel 2016».

Infine, la sicurezza, verso cui – assicura Matteucci – il Comune presterà «ancora maggiore» attenzione. «Abbiamo chiesto un finanziamento europeo per realizzare un modernissimo sistema di videosorveglianza per la prevenzione della criminalità predatoria».

«Noi a Ravenna – è il pensiero finale della dichiarazione di fine anno del sindaco – abbiamo affrontato il tema dell’innovazione nel 2011, dopo la mia elezione per il secondo mandato. Questi cinque anni hanno messo al mondo nuove energie per la nostra città. Sul tema dell’innovazione a Ravenna non siamo arrivati con il treno della ghiaia. Abbiamo messo in campo nuove energie autonome e competenti. A tutti i candidati sindaco che correranno alle elezioni di giugno rivolgo un invito: confrontatevi con un linguaggio civile. Affrontatevi con durezza ma con lealtà, e soprattutto ricordatevi che Ravenna, il suo futuro, è molto, ma molto più importante di me e anche di voi. Non maltrattatela, non deformatela per le vostre polemiche: rispettatela, amatela e miglioratela. Cari Ravennati, buon 2016».

Gli auguri del sindaco per il 2016: «Al porto recupereremo il tempo perduto»

«Ho sbagliato io a delegare, in marzo nuovo presidente di Ap» E poi annunci e promesse: treni, turismo, 10 milioni di euro in più…

Nel suo tradizionale messaggio di auguri di buon anno ai ravennati, l’ultimo dei suoi dieci da sindaco, Fabrizio Matteucci tocca come prevedibile molti argomenti, a partire dal porto, approfittandone per scaricare ulteriormente il presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco.

«Nei primi mesi del 2016 recupereremo il ritardo nell’escavo del canale Candiano – dice Matteucci –. Io ho commesso un errore: ho delegato, riponendo male la mia fiducia. Non partecipo alle sgangherate polemiche di queste settimane, che fra poco
saranno solo un insignificante ricordo. Con il nuovo Presidente dell’Autorità Portuale che arriverà a marzo recupero rapidamente il tempo sprecato in scontri e polemiche».

Nel 2016, assicura Matteucci dopo aver ricordato la recente inaugurazione del datacenter delle Bassette, primo in regione, «elimineremo il digital divide in tutto il territorio comunale, anche nel forese» mentre per quanto riguarda i collegamenti “fisici”, con la Regione, «metteremo a punto il nuovo piano per le strade e le ferrovie che risolva il problema di una città ancora non adeguatamente collegata con il resto del Paese».

«Agiremo con forza per superare la crisi, in tutti i settori – prosegue Matteucci –. Dalla chimica, che vogliamo rimanga a Ravenna, al turismo, di cui dovremo sfruttare molto meglio le potenzialità: l’intenzione di Mirabilandia di realizzare un grande
investimento per un albergo con 160 camere è un bel segnale».

Il 2016 per Ravenna sarà anche l’anno della nuova piazza Kennedy, «dove metteremo in bella mostra i reperti archeologici», ribadisce il sindaco.

«Nel 2016 – continua – metteremo a frutto due belle cose: potremo spendere 10 milioni di euro in più, grazie alla Legge di Stabilità del Governo Renzi, per la manutenzione delle scuole e di strade e marciapiedi a partire dal forese. E poi utilizzeremo bene l’utile record che abbiamo incassato dalla vendita di un pacchetto di azioni Hera, che abbiamo venduto al momento e nel modo giusto, e non alla “come viene viene”».

«Il mio successore (il mandato di Matteucci scade in primavera, quando a Ravenna si terranno le elezioni amministrative, ndr) troverà i conti in ordine e un bel po’ di soldi da investire quando il Patto di Stabilità sarà ulteriormente allentato».

Per quanto riguarda la cultura il sindaco ricorda di aver «onorato» l’anno da Capitale della cultura e pure l’importante annuncio dell’ingresso nella gestione del patrimonio archeologico dello Stato, mentre per quanto riguarda lo sport sottolinea gli importanti investimenti in arrivo per la pista di atletica e la curva dello stadio Benelli. «Come avevo promesso – aggiunge –, e in pochi ci credevano, la pallacanestro è rimasta a giocare a Ravenna e la pallavolo tornerà a casa nel 2016».

Infine, la sicurezza, verso cui – assicura Matteucci – il Comune presterà «ancora maggiore» attenzione. «Abbiamo chiesto un finanziamento europeo per realizzare un modernissimo sistema di videosorveglianza per la prevenzione della criminalità predatoria».

«Noi a Ravenna – è il pensiero finale della dichiarazione di fine anno del sindaco – abbiamo affrontato il tema dell’innovazione nel 2011, dopo la mia elezione per il secondo mandato. Questi cinque anni hanno messo al mondo nuove energie per la nostra città. Sul tema dell’innovazione a Ravenna non siamo arrivati con il treno della ghiaia. Abbiamo messo in campo nuove energie autonome e competenti. A tutti i candidati sindaco che correranno alle elezioni di giugno rivolgo un invito: confrontatevi con un linguaggio civile. Affrontatevi con durezza ma con lealtà, e soprattutto ricordatevi che Ravenna, il suo futuro, è molto, ma molto più importante di me e anche di voi. Non maltrattatela, non deformatela per le vostre polemiche: rispettatela, amatela e miglioratela. Cari Ravennati, buon 2016».

I film del 2015: i magnifici sette (e dintorni) 

Inutile girarci attorno, è tempo di classifiche, che come ogni anno forniranno poche spiegazioni (i film sono già stati recensiti a questo link) e saranno prive dei film più brutti perché è inutile infierire (soprattutto se sono cartoni animati noiosi, conservatori, probabilmente reazionari, ma che però sono piaciuti a tutti…). Saranno inoltre posti in un unico calderone di oblio i film non abbastanza belli da entrare nei sette e i film non visti, perché tendo a fidarmi delle mie scelte.

Bando alle ciance, i magnifici sette.
7. Tutto può accadere a Broadway, perché fa tanto tanto ridere e le commedie non vanno mai sottovalutate, soprattutto quando sono firmate dal mitico Peter Bogdanovich.
6. Whiplash, una delle rivelazioni di inizio anno (di Damien Chazelle) che all’uscita mi aveva stupito in positivo, ma che il tempo lo sta sgonfiando tanto.
5. La isla minima, il True Detective spagnolo che mixa abilmente thriller e contesto politico della Spagna post franchista; un film che se la tira non poco ma che davvero offre qualcosa di interessante, visto che a Ravenna è in programmazione da un mese, potete provvedere.
4. Birdman, l’Oscar del 2015 che è molto bello se non fosse per quel finale pretenzioso e completamente fuori luogo.
3. Youth, l’ennesimo colpo a segno di Paolo Sorrentino, con due attori strepitosi quali Michael Caine e Harvey Keitel, e capace di stregarmi ogni volta.

Infine,i primi due film si distinguono dagli altri non solo perché sono i migliori, ma sia perché lo sono di gran lunga e sia perchè sono le rivelazioni di una stagione piuttosto avara di emozioni nelle sale: due film giovani con protagonisti giovani e con idee di cinema e di scrittura che mettono in riga davvero tutti, quest’anno.
2. Di Quel fantastico peggior anno della mia vita ne ho parlato fino allo sfinimento e sto continuando a farlo, ma non m’interessa perché è un’emozione da provare e grazie alla sua sfacciata tendenza all’essere ruffiano riuscirebbe a far ridere il più serioso di tutti e a far piangere il più insensibile del pianeta… un film che da noi è rimasto in sala una settimana e quando è così vuol dire che non è andato a vederlo nessuno, quindi non mi avete dato retta: carbone per il 6 gennaio.
1. ’71 è una bomba e in sala a Ravenna non credo sia mai arrivato. Inoltre è un’opera prima (di Yann Demange), quindi la sua bellezza ha una forza in più. Un film che riesce a parlare di guerra, a essere un thriller, a rappresentare un dramma, a far saltare dalla poltrona e soprattutto a farti riflettere. Siamo in Irlanda del Nord, tra cristiani e protestanti, con la religione usata come scusa per nascondere giochi di potere e di politica. E, ovviamente, siamo nel 1971.

Menzioni speciali. Per la commedia all’italiana Noi e la Giulia, una favola che riesce a far ridere della camorra. Per il cinema horror a Babadook, per la fantascienza a Ex Machina e per la lucida follia in sole 2 ore di film a The Lobster, oggetto comunque da vedere con le dovute precauzioni. I tre film che avrei voluto vedere (la motivazione valida per tutti è “perchè mi ispiravano”) sono Sicario, Mustang e Non essere cattivo. I primi tre film che andrò a vedere nel 2016 (la motivazione valida per tutti è “perchè mi ispirano”) sono Carol di Todd Haynes, The Hateful Eight di Quentin Tarantino e La grande scommessa, di Adam McKay. Buon anno a tutti.

Svolta a Cervia: spiaggia sempre aperta fino a mezzanotte

Lo ha deciso la giunta: le associazioni di categoria discordi

La giunta del Comune di Cervia conferma il nuovo orientamento sulla spiaggia: sarà aperta tutto l’anno anche la sera fino a mezzanotte. Lo ha deciso – si legge in una nota inviata alla stampa – dopo aver concluso la concertazione, «non essendoci una posizione unitaria tra le associazioni».

La spiaggia sarà fruibile e gli stabilimenti balneari potranno stare aperti sia d’inverno che ovviamente d’estate, tutti i giorni, fino alle ore 24; alle 23 però dovranno cessare le attività rumorose, come musica, baby dance, o altro «per evitare il disturbo alla quiete dei villeggianti dei vicini hotel e residenze, si potrà infatti diffondere solo musica di sottofondo fino a chiusura».

Inasprite le sanzioni per chi sgarra superando l’orario di chiusura o quello dello stop ai rumori; chi va oltre gli orari per la seconda volta perde la possibilità di stare aperto alla sera per i successivi 15 giorni e per i recidivi lo stabilimento potrà essere chiuso anche di giorno. «Le regole saranno uguali per tutti – assicurano dal Comune – e fatte rispettare. Nei prossimi mesi verrà inoltre aggiornato il piano dell’arenile per fornire ulteriori strumenti alla qualificazione del comparto balneare e alla destagionalizzazione».

Restano ovviamente confermate le classiche tre serate (Notte rosa, San Lorenzo, Ferragosto) dove i bagni potranno organizzare feste fino alle ore 3.

La decisione rientra in un piano più ampio (pubblichiamo la nota integralmente qui sotto tra gli allegati) della giunta per allungare la stagione e migliorare i dati del turismo estero ma come comprensibile fa già discutere: il candidato a sindaco del centrodestra alle ultime elezioni, Paolo Savelli, su Facebook per esempio utilizza l’ironia. «Gli auguri di buon 2016 a ristoratori e commercianti da parte del sindaco Coffari e del Pd di Cervia», commenta il consigliere comunale.

Svolta a Cervia: spiaggia sempre aperta fino a mezzanotte

Lo ha deciso la giunta: le associazioni di categoria discordi

La giunta del Comune di Cervia conferma il nuovo orientamento sulla spiaggia: sarà aperta tutto l’anno anche la sera fino a mezzanotte. Lo ha deciso – si legge in una nota inviata alla stampa – dopo aver concluso la concertazione, «non essendoci una posizione unitaria tra le associazioni».

La spiaggia sarà fruibile e gli stabilimenti balneari potranno stare aperti sia d’inverno che ovviamente d’estate, tutti i giorni, fino alle ore 24; alle 23 però dovranno cessare le attività rumorose, come musica, baby dance, o altro «per evitare il disturbo alla quiete dei villeggianti dei vicini hotel e residenze, si potrà infatti diffondere solo musica di sottofondo fino a chiusura».

Inasprite le sanzioni per chi sgarra superando l’orario di chiusura o quello dello stop ai rumori; chi va oltre gli orari per la seconda volta perde la possibilità di stare aperto alla sera per i successivi 15 giorni e per i recidivi lo stabilimento potrà essere chiuso anche di giorno. «Le regole saranno uguali per tutti – assicurano dal Comune – e fatte rispettare. Nei prossimi mesi verrà inoltre aggiornato il piano dell’arenile per fornire ulteriori strumenti alla qualificazione del comparto balneare e alla destagionalizzazione».

Restano ovviamente confermate le classiche tre serate (Notte rosa, San Lorenzo, Ferragosto) dove i bagni potranno organizzare feste fino alle ore 3.

La decisione rientra in un piano più ampio (pubblichiamo la nota integralmente qui sotto tra gli allegati) della giunta per allungare la stagione e migliorare i dati del turismo estero ma come comprensibile fa già discutere: il candidato a sindaco del centrodestra alle ultime elezioni, Paolo Savelli, su Facebook per esempio utilizza l’ironia. «Gli auguri di buon 2016 a ristoratori e commercianti da parte del sindaco Coffari e del Pd di Cervia», commenta il consigliere comunale.

Svolta a Cervia: spiaggia sempre aperta fino a mezzanotte

Lo ha deciso la giunta: le associazioni di categoria discordi

La giunta del Comune di Cervia conferma il nuovo orientamento sulla spiaggia: sarà aperta tutto l’anno anche la sera fino a mezzanotte. Lo ha deciso – si legge in una nota inviata alla stampa – dopo aver concluso la concertazione, «non essendoci una posizione unitaria tra le associazioni».

La spiaggia sarà fruibile e gli stabilimenti balneari potranno stare aperti sia d’inverno che ovviamente d’estate, tutti i giorni, fino alle ore 24; alle 23 però dovranno cessare le attività rumorose, come musica, baby dance, o altro «per evitare il disturbo alla quiete dei villeggianti dei vicini hotel e residenze, si potrà infatti diffondere solo musica di sottofondo fino a chiusura».

Inasprite le sanzioni per chi sgarra superando l’orario di chiusura o quello dello stop ai rumori; chi va oltre gli orari per la seconda volta perde la possibilità di stare aperto alla sera per i successivi 15 giorni e per i recidivi lo stabilimento potrà essere chiuso anche di giorno. «Le regole saranno uguali per tutti – assicurano dal Comune – e fatte rispettare. Nei prossimi mesi verrà inoltre aggiornato il piano dell’arenile per fornire ulteriori strumenti alla qualificazione del comparto balneare e alla destagionalizzazione».

Restano ovviamente confermate le classiche tre serate (Notte rosa, San Lorenzo, Ferragosto) dove i bagni potranno organizzare feste fino alle ore 3.

La decisione rientra in un piano più ampio (pubblichiamo la nota integralmente qui sotto tra gli allegati) della giunta per allungare la stagione e migliorare i dati del turismo estero ma come comprensibile fa già discutere: il candidato a sindaco del centrodestra alle ultime elezioni, Paolo Savelli, su Facebook per esempio utilizza l’ironia. «Gli auguri di buon 2016 a ristoratori e commercianti da parte del sindaco Coffari e del Pd di Cervia», commenta il consigliere comunale.

Vigilante ucciso, l’appello del sindaco: «Anche le pietre devono parlare» – FOTO  

Matteucci: «Sostegno a moglie e figlio di Salvatore Chianese»

Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha espresso alla moglie di Savatore Chianese – la guardia giurata uccisa da un colpo di fucile nella notte tra martedì e mercoledì – le sue condoglianze e la solidarietà di tutti i ravennati.

«Ho assunto in queste ore le decisioni per assicurare alla signora e al piccolo figlio della vittima di questo barbaro omicidio il sostegno solidale che la comunità deve ad una famiglia colpita da una simile atrocità – commenta in una nota Matteucci –. Le comunità di Savio e di Campiano a loro volta mi hanno manifestato eguale volontà. Gli inquirenti e gli investigatori sono al lavoro: io rivolgo un appello a tutti perchè anche le pietre devono parlare per consentire la cattura di chi ha commesso questo barbaro omicidio».

I dettagli dell’omicidio tra gli articoli correlati qui a fianco; qui sotto pubblichiamo invece la gallery completa a cura di Fabrizio Zani, con scatti dalla notte del ritrovamento del cadavere fino alle ricerche del giorno dopo.

Omicidio, una decina di interrogatori Unità cinofile cercano l’arma del morto

Ascoltati colleghi e conoscenti per arrivare al killer del vigilante La procura: «La scomparsa della pistola d’ordinanza è inquietante»

Tra colleghi e conoscenti sono una decina le persone ascoltate nelle prime ventiquattro ore di indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo per arrivare al killer di Salvatore Chianese, il 42enne metronotte della Civis Augustus ucciso da una fucilata nella notte tra il 29 e 30 dicembre mentre svolgeva un giro di perlustrazione nella cava Manzona a Savio. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire più in fretta possibile il contesto di una vicenda che vede vittima un uomo incensurato (come richiesto dalla professione di guardia giurata) e giudicato da tutti come una buona persona, cortese e disponibile. Da poco si era stabilito a Campiano con la moglie e un figlio di nove anni ma è da tempo che la famiglia stava nel Ravennate: dal 2009 lavorava per la Civis (oggi gruppo Cittadini dell’Ordine).

Mentre negli uffici del comando provinciale dell’Arma si susseguivano gli interrogatori, in parallelo sono andate avanti le ricerche nell’area del delitto tra la fitta nebbia e l’umidità (per domani è atteso l’arrivo dei cani anti esplosivi capaci di fiutare armi): dal corpo del vigilante infatti mancano il portafoglio e la pistola d’ordinanza. Circostanza, quest’ultima, che non lascia tranquilla la magistratura e al procuratore capo Alessandro Mancini fa dire che si tratta di «un fatto molto inquietante», come si legge dalle pagine de ilfattoquotidiano.it. Nella mattinata di domani, 31 dicembre, verrà svolta l’autopsia. Dall’ispezione cadaverica odierna sarebbe emerso che uno è il colpo arrivato al corpo dell’uomo, sparato da dietro con un fucile da caccia calibro 12 e andato a segno alla testa. Il cadavere è stato trovato nei pressi dell’ingresso della cava poco dopo l’1 da un collega inviato sul posto dalla centrale operativa che non aveva più contatti radio con Chianese. Un altro colpo è stato sparato contro il lunotto della vettura di servizio andato in frantumi.

Sul movente al momento non ci sono ancora piste privilegiate. «Se di agguato si è trattato, l’assassino doveva conoscere i turni della vittima, e non è facile», dice Mancini. Alla cava infatti sono previsti sei passaggi notturni di pattuglia svolti alternativamente da due operatori, tre a testa. Pare che quello che è stato fatale fosse il secondo di Chianese. «Pensare che il metronotte sia arrivato mentre era in corso un atto criminoso, tipo un furto di materiale dalla cava – continua Mancini –, non convince visto che l’uomo è stato colpito mentre sollevava la sbarra d’ingresso». All’interno della cava, un’area a poche centinaia di metri dalla statale Adriatica di proprietà della società Sic che fa parte del gruppo Cmc, sono posteggiati alcuni mezzi da lavoro ma si tratta di macchinari pesanti e di scarsa manovrabilità. La cava ha anche alcune cisterne di gasolio per il rifornimento dei mezzi.

I carabinieri stanno anche cercando di raccogliere ogni possibile testimonianza nei dintorni di Savio, ascoltando le aziende dove l’uomo era già stato in precedenza durante il turno notturno, acquisendo filmati di telecamere nelle vicinanze.

«Siamo certi che magistratura e forze di polizia porranno ogni attenzione per chiarire le circostanze – si legge in una nota del Savip, sindacato autonomo vigilanza privata -. Ci chiediamo se a Ravenna, come in altre città italiane dove la criminalità è più aggressiva, le norme per lo svolgimento dei servizi di vigilanza siano tuttora adeguate. Le nostre richieste sull’impiego di due guardie sulle pattuglie che effettuano interventi su allarmi e in zone isolate come nel caso dell’uccisione della guardia, fino ad oggi, sono rimaste lettera morta: nulla è cambiato nei controlli, nulla nelle regole. Ci auguriamo, allora, che la procura di Ravenna lo faccia oggi, unitamente alla questura, verificando se quanto successo avrebbe potuto essere evitato». Se le pattuglie debbano o meno essere composte da due o un solo componente è infatti stabilito dalla prefettura e questura.

Come immaginate la città per pedoni e ciclisti? Parte il questionario online del Comune

Idea lanciata dall’assessore Fagnani: «Ci consentirete di avviare nel miglior modo possibile il percorso partecipativo»

Il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) è uno strumento di programmazione di lungo termine per promuovere una mobilità efficiente e conseguire obiettivi legati alla tutela del patrimonio storico, culturale, ambientale e della qualità di vita dei cittadini: per dotarsi del suo Pums il Comune di Ravenna ha scelto di consultare i cittadini con un questionario online di cinque domande.

«Siamo nelle condizioni di avviare un percorso condiviso che partirà nel prossimo mese di gennaio – dice l’assessore alla Mobilità Roberto Fagnani –. Vorremmo conoscere qual è il grado di interesse delle cittadine e dei cittadini ravennati e capire quanto desiderino rendersi coprotagonisti nell’elaborazione di questo Piano. Pertanto chiedo a tutti voi cittadine e cittadini di dare un supporto e di certificare, grazie alla vostra presenza, la voglia di essere interpreti di questo percorso destinato ad incidere sulle scelte politiche del nostro territorio. Rispondendo al breve questionario ci darete utili indicazioni e ci consentirete di avviare nel miglior modo possibile il percorso partecipativo che si concluderà con la stesura del documento finale da dare in dote agli amministratori della città, per migliorare la Ravenna dei prossimi anni».

L’indagine promossa attraverso il questionario è composta da 5 domande. Per accedere al questionario on line occorre andare sul sito istituzionale del Comune di Ravenna alla pagina dedicata alla mobilità. Le informazioni richieste verranno trattate nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, i dati inseriti saranno trattati in forma anonima ed utilizzati ai soli fini statistici. Per qualsiasi domanda su contenuti, obiettivi e compilazione del questionario è disponibile un indirizzo email dedicato: pums@comune.ravenna.it

Come immaginate la città per pedoni e ciclisti? Parte il questionario online del Comune

Idea lanciata dall’assessore Fagnani: «Ci consentirete di avviare nel miglior modo possibile il percorso partecipativo»

Il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) è uno strumento di programmazione di lungo termine per promuovere una mobilità efficiente e conseguire obiettivi legati alla tutela del patrimonio storico, culturale, ambientale e della qualità di vita dei cittadini: per dotarsi del suo Pums il Comune di Ravenna ha scelto di consultare i cittadini con un questionario online di cinque domande.

«Siamo nelle condizioni di avviare un percorso condiviso che partirà nel prossimo mese di gennaio – dice l’assessore alla Mobilità Roberto Fagnani –. Vorremmo conoscere qual è il grado di interesse delle cittadine e dei cittadini ravennati e capire quanto desiderino rendersi coprotagonisti nell’elaborazione di questo Piano. Pertanto chiedo a tutti voi cittadine e cittadini di dare un supporto e di certificare, grazie alla vostra presenza, la voglia di essere interpreti di questo percorso destinato ad incidere sulle scelte politiche del nostro territorio. Rispondendo al breve questionario ci darete utili indicazioni e ci consentirete di avviare nel miglior modo possibile il percorso partecipativo che si concluderà con la stesura del documento finale da dare in dote agli amministratori della città, per migliorare la Ravenna dei prossimi anni».

L’indagine promossa attraverso il questionario è composta da 5 domande. Per accedere al questionario on line occorre andare sul sito istituzionale del Comune di Ravenna alla pagina dedicata alla mobilità. Le informazioni richieste verranno trattate nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, i dati inseriti saranno trattati in forma anonima ed utilizzati ai soli fini statistici. Per qualsiasi domanda su contenuti, obiettivi e compilazione del questionario è disponibile un indirizzo email dedicato: pums@comune.ravenna.it

Nuovo svincolo A14 Dir a Bagnacavallo L’autostrada sarà collegata alla statale San Vitale

Costerà 5,8 milioni (3,2 dalla Regione, il resto dalla Provincia) e il paese avrà una bretella sud-est

L’A14 Dir avrà un nuovo svincolo a Bagnacavallo: verrà realizzato alle porte della città a est, nella località denominata Borgo Stecchi, collegando l’autostrada alla statale 256 San Vitale: con la nuova interconnessione – che prevede due rampe, una a nord e una a sud dell’autostrada – il tratto dell’A14 Dir compreso tra l’esistente svincolo sulla provinciale Naviglio e il nuovo in arrivo potrà svolgere le funzioni di circondario sud-est di Bagnacavallo.

L’opera sarà progettata e realizzata dalla Provincia con una spesa complessiva di 5,8 milioni di euro: 3,2 tramite un contributo della Regione Emilia Romagna, 2,5 dalla Provincia stessa e per i restanti 100mila euro da imprese del territorio bagnacavallese. L’approvazione del consiglio provinciale è arrivata il 22 dicembre, nelle prossime settimane sarà la volta del consiglio comunale di Bagnacavallo.

La nuova opera infrastrutturale è stata definita in alternativa al precedente progetto che prevedeva la realizzazione di una strada di collegamento fra la strada provinciale Naviglio Sud e la strada provinciale Naviglio Nord che avrebbe richiesto una spesa di oltre 13 milioni di euro: «Il rispetto dei vincoli imposti dalla Legge di Stabilità e l’elevato costo inizialmente preventivato – ha spiegato l’assessore provinciale Secondo Valgimigli – hanno reso necessario il suo ripensamento, individuando una soluzione alternativa che ci consente di non perdere il finanziamento regionale, realizzando un’opera utile a tutta la Bassa Romagna, in grado di ridurre il traffico di attraversamento del centro urbano di Bagnacavallo».

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