venerdì
25 Luglio 2025

Dante: Ravenna, con Firenze e Verona, chiede una legge speciale per il 2021

E il sindaco annuncia: «La Divina Commedia con il Ravenna Festival
diventa uno spettacolo con cittadini protagonisti. Grazie a staff 2019»

Nel corso della seconda giornata dei tre giorni per Ravenna Capitale italiana della cultura 2015, oltre all’annuncio sull’ingresso dello Stato nella gestione del patrimonio archeologico ravennate (vedi articoli correlati), si sono poste le basi anche in vista delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante, nel 2021. Al convegno sul tema ha partecipato anche Flavio Tosi, il sindaco di Verona, una delle tre città coinvolte insieme a Firenze (il sindaco Dario Nardella non era presente ma condivide il percorso) e naturalmente Ravenna.

«Per prima cosa – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Matteucci a nome delle tre città – chiediamo al Governo di costituire per tempo un Comitato Nazionale per il 2021. In secondo luogo riteniamo opportuno che Governo e Parlamento operino affinché, come avvenne in occasione del VI Centenario, si approvi quanto prima una Legge Speciale di finanziamento che possa da subito sostenere la progettualità legata al VII Centenario dantesco. In terzo luogo ci impegniamo, come città dantesche, a lavorare in piena collaborazione e a fare in modo, in sintonia con il Ministero, che si possa costituire una rete delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali che di Dante si occupano a vario titolo, attivando un coordinamento permanente tra i diversi soggetti interessati».

Matteucci ha colto l’occasione poi per ricordare che dal prossimo maggio nell’ambito del Ravenna Festival giovani artisti (scelti tramite un bando internazionale che verrà pubblicato in gennaio) animeranno i chiostri francescani con spettacoli danteschi. «E poi – rivela il sindaco – nel nome di Dante, il Ravenna Festival darà vita a uno dei progetti del dossier Ravenna 2019. Dal 2017, a cadenza biennale, Ravenna Festival ha affidato a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari il compito di rappresentare il capolavoro dantesco usando lo spazio urbano come palcoscenico, dalle archeologie industriali fino alla pineta. Tanti artisti e tanti cittadini vi saranno coinvolti, come nel teatro medievale, quando a una sacra rappresentazione partecipava tutta la città. Voglio ringraziare per questa scelta Cristina Muti e la direzione artistica di Ravenna Festival».

«Come avevamo detto all’indomani della sconfitta nella corsa per il 2019 – ha infine commentato Matteucci –, con Capitale Italiana della Cultura e con l’aiuto di tutti, Ravenna ha la possibilità di tenere viva parte di quella eredità continuando a sviluppare i propri progetti secondo una programmazione che potrà accompagnare la città almeno fino al 2021, anno del centenario dantesco. Dopo quel verdetto che ci ha visto arrivare secondi, il modo migliore per realizzare il nostro sogno è stato svegliarsi subito e ripartire. Con il percorso di candidatura per il 2019 abbiamo messo in moto intelligenze ed energie, abbiamo messo in campo progetti e realizzato iniziative che sono un patrimonio per Ravenna e la Romagna. Così come ci siamo presi la responsabilità della sconfitta, per questo grande patrimonio di progetti e di persone in movimento voglio ringraziare Alberto Cassani e le ragazze e i ragazzi dello staff di Ravenna 2019».

Dante: Ravenna, con Firenze e Verona, chiede una legge speciale per il 2021

E il sindaco annuncia: «La Divina Commedia con il Ravenna Festival
diventa uno spettacolo con cittadini protagonisti. Grazie a staff 2019»

Nel corso della seconda giornata dei tre giorni per Ravenna Capitale italiana della cultura 2015, oltre all’annuncio sull’ingresso dello Stato nella gestione del patrimonio archeologico ravennate (vedi articoli correlati), si sono poste le basi anche in vista delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante, nel 2021. Al convegno sul tema ha partecipato anche Flavio Tosi, il sindaco di Verona, una delle tre città coinvolte insieme a Firenze (il sindaco Dario Nardella non era presente ma condivide il percorso) e naturalmente Ravenna.

«Per prima cosa – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Matteucci a nome delle tre città – chiediamo al Governo di costituire per tempo un Comitato Nazionale per il 2021. In secondo luogo riteniamo opportuno che Governo e Parlamento operino affinché, come avvenne in occasione del VI Centenario, si approvi quanto prima una Legge Speciale di finanziamento che possa da subito sostenere la progettualità legata al VII Centenario dantesco. In terzo luogo ci impegniamo, come città dantesche, a lavorare in piena collaborazione e a fare in modo, in sintonia con il Ministero, che si possa costituire una rete delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali che di Dante si occupano a vario titolo, attivando un coordinamento permanente tra i diversi soggetti interessati».

Matteucci ha colto l’occasione poi per ricordare che dal prossimo maggio nell’ambito del Ravenna Festival giovani artisti (scelti tramite un bando internazionale che verrà pubblicato in gennaio) animeranno i chiostri francescani con spettacoli danteschi. «E poi – rivela il sindaco – nel nome di Dante, il Ravenna Festival darà vita a uno dei progetti del dossier Ravenna 2019. Dal 2017, a cadenza biennale, Ravenna Festival ha affidato a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari il compito di rappresentare il capolavoro dantesco usando lo spazio urbano come palcoscenico, dalle archeologie industriali fino alla pineta. Tanti artisti e tanti cittadini vi saranno coinvolti, come nel teatro medievale, quando a una sacra rappresentazione partecipava tutta la città. Voglio ringraziare per questa scelta Cristina Muti e la direzione artistica di Ravenna Festival».

«Come avevamo detto all’indomani della sconfitta nella corsa per il 2019 – ha infine commentato Matteucci –, con Capitale Italiana della Cultura e con l’aiuto di tutti, Ravenna ha la possibilità di tenere viva parte di quella eredità continuando a sviluppare i propri progetti secondo una programmazione che potrà accompagnare la città almeno fino al 2021, anno del centenario dantesco. Dopo quel verdetto che ci ha visto arrivare secondi, il modo migliore per realizzare il nostro sogno è stato svegliarsi subito e ripartire. Con il percorso di candidatura per il 2019 abbiamo messo in moto intelligenze ed energie, abbiamo messo in campo progetti e realizzato iniziative che sono un patrimonio per Ravenna e la Romagna. Così come ci siamo presi la responsabilità della sconfitta, per questo grande patrimonio di progetti e di persone in movimento voglio ringraziare Alberto Cassani e le ragazze e i ragazzi dello staff di Ravenna 2019».

Dante: Ravenna, con Firenze e Verona, chiede una legge speciale per il 2021

E il sindaco annuncia: «La Divina Commedia con il Ravenna Festival diventa uno spettacolo con cittadini protagonisti. Grazie a staff 2019»

Nel corso della seconda giornata dei tre giorni per Ravenna Capitale italiana della cultura 2015, oltre all’annuncio sull’ingresso dello Stato nella gestione del patrimonio archeologico ravennate (vedi articoli correlati), si sono poste le basi anche in vista delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante, nel 2021. Al convegno sul tema ha partecipato anche Flavio Tosi, il sindaco di Verona, una delle tre città coinvolte insieme a Firenze (il sindaco Dario Nardella non era presente ma condivide il percorso) e naturalmente Ravenna.

«Per prima cosa – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Matteucci a nome delle tre città – chiediamo al Governo di costituire per tempo un Comitato Nazionale per il 2021. In secondo luogo riteniamo opportuno che Governo e Parlamento operino affinché, come avvenne in occasione del VI Centenario, si approvi quanto prima una Legge Speciale di finanziamento che possa da subito sostenere la progettualità legata al VII Centenario dantesco. In terzo luogo ci impegniamo, come città dantesche, a lavorare in piena collaborazione e a fare in modo, in sintonia con il Ministero, che si possa costituire una rete delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali che di Dante si occupano a vario titolo, attivando un coordinamento permanente tra i diversi soggetti interessati».

Matteucci ha colto l’occasione poi per ricordare che dal prossimo maggio nell’ambito del Ravenna Festival giovani artisti (scelti tramite un bando internazionale che verrà pubblicato in gennaio) animeranno i chiostri francescani con spettacoli danteschi. «E poi – rivela il sindaco – nel nome di Dante, il Ravenna Festival darà vita a uno dei progetti del dossier Ravenna 2019. Dal 2017, a cadenza biennale, Ravenna Festival ha affidato a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari il compito di rappresentare il capolavoro dantesco usando lo spazio urbano come palcoscenico, dalle archeologie industriali fino alla pineta. Tanti artisti e tanti cittadini vi saranno coinvolti, come nel teatro medievale, quando a una sacra rappresentazione partecipava tutta la città. Voglio ringraziare per questa scelta Cristina Muti e la direzione artistica di Ravenna Festival».

«Come avevamo detto all’indomani della sconfitta nella corsa per il 2019 – ha infine commentato Matteucci –, con Capitale Italiana della Cultura e con l’aiuto di tutti, Ravenna ha la possibilità di tenere viva parte di quella eredità continuando a sviluppare i propri progetti secondo una programmazione che potrà accompagnare la città almeno fino al 2021, anno del centenario dantesco. Dopo quel verdetto che ci ha visto arrivare secondi, il modo migliore per realizzare il nostro sogno è stato svegliarsi subito e ripartire. Con il percorso di candidatura per il 2019 abbiamo messo in moto intelligenze ed energie, abbiamo messo in campo progetti e realizzato iniziative che sono un patrimonio per Ravenna e la Romagna. Così come ci siamo presi la responsabilità della sconfitta, per questo grande patrimonio di progetti e di persone in movimento voglio ringraziare Alberto Cassani e le ragazze e i ragazzi dello staff di Ravenna 2019».

E lo Stato entra nella gestione del patrimonio archeologico di Ravenna

Accordo con il ministero per proseguire il lavoro di RavennAntica
Il sindaco: «A Classe nascerà un museo di livello internazionale»

Dopo anni di attesa, è arrivato il sì del ministero. E a comunicare la notizia è stato direttamente il sindaco Fabrizio Matteucci nel corso della seconda mattinata della tre giorni dedicata alla Capitale della cultura 2015, a Palazzo Rasponi, in centro a Ravenna. Lo Stato, tramite il ministero dei Beni culturali, entrerà a far parte del nuovo soggetto che gestirà (e valorizzerà) il patrimonio archeologico di Ravenna.

Un progetto che erediterà il lavoro e il personale della fondazione RavennAntica che in questi anni ha contribuito ad arricchire l’offerta culturale della città con l’apertura di nuovi siti come la Domus dei Tappeti di Pietra, il museo Tamo e, dall’estate scorsa, l’area archeologica dell’Antico porto di Classe. Ora il prossimo passo – da compiere quindi in sinergia con il ministero – sarà quello dell’apertura del nuovo museo archeologico di Classe (per il quale il sindaco ha annunciato anche di aver chiuso gli accordi sui reperti che vi saranno ospitati), prevista nel 2017.

«Concludiamo l’anno della capitale italiana della cultura con un grande risultato – ha commentato Matteucci –. Un bellissimo risultato per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e per la crescita turistica del nostro territorio. Evviva e grazie. Grazie al ministro Franceschini, grazie a Elsa Signorino (presidente di RavennAntica, ndr) e grazie al nostro Prefetto Francesco Russo. Quello di Classe sarà un grande museo di valore internazionale. Questi accordi premiano un lavoro avviatosi molti anni fa».

E lo Stato entra nella gestione del patrimonio archeologico di Ravenna

Accordo con il ministero per proseguire il lavoro di RavennAntica
Il sindaco: «A Classe nascerà un museo di livello internazionale»

Dopo anni di attesa, è arrivato il sì del ministero. E a comunicare la notizia è stato direttamente il sindaco Fabrizio Matteucci nel corso della seconda mattinata della tre giorni dedicata alla Capitale della cultura 2015, a Palazzo Rasponi, in centro a Ravenna. Lo Stato, tramite il ministero dei Beni culturali, entrerà a far parte del nuovo soggetto che gestirà (e valorizzerà) il patrimonio archeologico di Ravenna.

Un progetto che erediterà il lavoro e il personale della fondazione RavennAntica che in questi anni ha contribuito ad arricchire l’offerta culturale della città con l’apertura di nuovi siti come la Domus dei Tappeti di Pietra, il museo Tamo e, dall’estate scorsa, l’area archeologica dell’Antico porto di Classe. Ora il prossimo passo – da compiere quindi in sinergia con il ministero – sarà quello dell’apertura del nuovo museo archeologico di Classe (per il quale il sindaco ha annunciato anche di aver chiuso gli accordi sui reperti che vi saranno ospitati), prevista nel 2017.

«Concludiamo l’anno della capitale italiana della cultura con un grande risultato – ha commentato Matteucci –. Un bellissimo risultato per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e per la crescita turistica del nostro territorio. Evviva e grazie. Grazie al ministro Franceschini, grazie a Elsa Signorino (presidente di RavennAntica, ndr) e grazie al nostro Prefetto Francesco Russo. Quello di Classe sarà un grande museo di valore internazionale. Questi accordi premiano un lavoro avviatosi molti anni fa».

E lo Stato entra nella gestione del patrimonio archeologico di Ravenna

Accordo con il ministero per proseguire il lavoro di RavennAntica
Il sindaco: «A Classe nascerà un museo di livello internazionale»

Dopo anni di attesa, è arrivato il sì del ministero. E a comunicare la notizia è stato direttamente il sindaco Fabrizio Matteucci nel corso della seconda mattinata della tre giorni dedicata alla Capitale della cultura 2015, a Palazzo Rasponi, in centro a Ravenna. Lo Stato, tramite il ministero dei Beni culturali, entrerà a far parte del nuovo soggetto che gestirà (e valorizzerà) il patrimonio archeologico di Ravenna.

Un progetto che erediterà il lavoro e il personale della fondazione RavennAntica che in questi anni ha contribuito ad arricchire l’offerta culturale della città con l’apertura di nuovi siti come la Domus dei Tappeti di Pietra, il museo Tamo e, dall’estate scorsa, l’area archeologica dell’Antico porto di Classe. Ora il prossimo passo – da compiere quindi in sinergia con il ministero – sarà quello dell’apertura del nuovo museo archeologico di Classe (per il quale il sindaco ha annunciato anche di aver chiuso gli accordi sui reperti che vi saranno ospitati), prevista nel 2017.

«Concludiamo l’anno della capitale italiana della cultura con un grande risultato – ha commentato Matteucci –. Un bellissimo risultato per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e per la crescita turistica del nostro territorio. Evviva e grazie. Grazie al ministro Franceschini, grazie a Elsa Signorino (presidente di RavennAntica, ndr) e grazie al nostro Prefetto Francesco Russo. Quello di Classe sarà un grande museo di valore internazionale. Questi accordi premiano un lavoro avviatosi molti anni fa».

Dopo una discussione in un bar, 18enne investe tre uomini

Arrestato dai carabinieri. Le vittime ferite in ospedale  

Dopo una discussione in un bar, ha tentato per due volte di investire tre uomini, la seconda volta riuscendoci.

È accaduto venerdì notte a Lido Adriano, dove un 18enne macedone finora incensurato e disoccupato è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio plurimo aggravato dai futili motivi.

I tre uomini investiti – padre e figlio kosovari e un amico serbo – sono stati portati in condizioni serie all’ospedale di Ravenna con prognosi iniziali quantificate in 20, 40 e 60 giorni.

«In migliaia a Palazzo Rasponi». Foto e programma dell’evento di Ravenna2015

Nella giornata conclusiva di domenica tante iniziative per le famiglie

Grande successo per la tre giorni di “Rasponi Open Space”, la ricca rassegna dedicata a Ravenna Capitale Italiana della Cultura, che sabato mattina all’apertura ha visto – citiamo le informazioni diffuse dal Comune – «migliaia di persone varcare la soglia del Palazzo».

Nella giornata clou della kermesse, dedicata a Dante, il convegno “Dante poeta del futuro, verso il 2021”. Nel pomeriggio dalle 15 alle 17 andranno in scena i tre eventi nati nell’ambito del bando “Aprire la cultura” organizzato dalla cooperativa sociale Villaggio Globale: gli spettacoli “Il viaggio. Racconti di migrazioni con fumetti e musica” (a cura di coop. Conoscenza e Dialogo) e “Bellezza e cultura” (performance a cura di associazione Il Terzo Mondo); la conferenza laboratorio“Straccia i bulli” (a cura di Arcigay Frida Byron / Casa delle Donne, ingresso su prenotazione: 338 2196966).
Di nuovo spazio agli spettacoli e alle arti performative dalle 18 alle 24 con “Felicia” (a cura di Ukiyo-e Project, ingresso su prenotazione: 349 2101867 oppureukiyoearte@gmail.com), mentre alle 20.45 sarà proiettato il documentario “Eresia della felicità a Milano”, di Alessandro Renda (a cura di Teatro delle Albe / Ravenna Teatro) e alle 22.30 “Dante, Greenaway, l’Inferno e Beatrice” (a cura di Start Cinema).

Gran parte della terza e ultima giornata di Rasponi Open Space, domenica 13 dicembre, sarà dedicata alle famiglie che potranno portare i bambini e farli partecipare ai numerosi laboratori di gioco e creatività, o agli spettacoli di burattini, in programma dalle 10 alle 18.30 a palazzo Rasponi dalle Teste.

Le ore serali vedranno invece protagonista la musica con il concerto “This must be the Palace” della Bizantyum Experimental Orchestra (alle 21.30, a cura di associazione culturale Bronson) e la festa danzante “Dancing palazzo Rasponi” dalle 23 nel piano nobile (a cura di Garage Sale / associazione culturale Norma); sempre dalle 23 “ Hic lux capta est” (a cura di gi.ro.labo). All’interno del palazzo sarà in funzione un bar.

Il programma completo su www.ravennacapitale2015.it.

Qui sotto una gallery fotografica della prima giornata.

«In migliaia a Palazzo Rasponi». Foto e programma dell’evento di Ravenna2015

Nella giornata conclusiva di domenica tante iniziative per le famiglie

Grande successo per la tre giorni di “Rasponi Open Space”, la ricca rassegna dedicata a Ravenna Capitale Italiana della Cultura, che sabato mattina all’apertura ha visto – citiamo le informazioni diffuse dal Comune – «migliaia di persone varcare la soglia del Palazzo».

Nella giornata clou della kermesse, dedicata a Dante, il convegno “Dante poeta del futuro, verso il 2021”. Nel pomeriggio dalle 15 alle 17 andranno in scena i tre eventi nati nell’ambito del bando “Aprire la cultura” organizzato dalla cooperativa sociale Villaggio Globale: gli spettacoli “Il viaggio. Racconti di migrazioni con fumetti e musica” (a cura di coop. Conoscenza e Dialogo) e “Bellezza e cultura” (performance a cura di associazione Il Terzo Mondo); la conferenza laboratorio“Straccia i bulli” (a cura di Arcigay Frida Byron / Casa delle Donne, ingresso su prenotazione: 338 2196966).
Di nuovo spazio agli spettacoli e alle arti performative dalle 18 alle 24 con “Felicia” (a cura di Ukiyo-e Project, ingresso su prenotazione: 349 2101867 oppureukiyoearte@gmail.com), mentre alle 20.45 sarà proiettato il documentario “Eresia della felicità a Milano”, di Alessandro Renda (a cura di Teatro delle Albe / Ravenna Teatro) e alle 22.30 “Dante, Greenaway, l’Inferno e Beatrice” (a cura di Start Cinema).

Gran parte della terza e ultima giornata di Rasponi Open Space, domenica 13 dicembre, sarà dedicata alle famiglie che potranno portare i bambini e farli partecipare ai numerosi laboratori di gioco e creatività, o agli spettacoli di burattini, in programma dalle 10 alle 18.30 a palazzo Rasponi dalle Teste.

Le ore serali vedranno invece protagonista la musica con il concerto “This must be the Palace” della Bizantyum Experimental Orchestra (alle 21.30, a cura di associazione culturale Bronson) e la festa danzante “Dancing palazzo Rasponi” dalle 23 nel piano nobile (a cura di Garage Sale / associazione culturale Norma); sempre dalle 23 “ Hic lux capta est” (a cura di gi.ro.labo). All’interno del palazzo sarà in funzione un bar.

Il programma completo su www.ravennacapitale2015.it.

Qui sotto una gallery fotografica della prima giornata.

«In migliaia a Palazzo Rasponi». Foto e programma dell’evento di Ravenna2015

Nella giornata conclusiva di domenica tante iniziative per le famiglie

Grande successo per la tre giorni di “Rasponi Open Space”, la ricca rassegna dedicata a Ravenna Capitale Italiana della Cultura, che sabato mattina all’apertura ha visto – citiamo le informazioni diffuse dal Comune – «migliaia di persone varcare la soglia del Palazzo».

Nella giornata clou della kermesse, dedicata a Dante, il convegno “Dante poeta del futuro, verso il 2021”. Nel pomeriggio dalle 15 alle 17 andranno in scena i tre eventi nati nell’ambito del bando “Aprire la cultura” organizzato dalla cooperativa sociale Villaggio Globale: gli spettacoli “Il viaggio. Racconti di migrazioni con fumetti e musica” (a cura di coop. Conoscenza e Dialogo) e “Bellezza e cultura” (performance a cura di associazione Il Terzo Mondo); la conferenza laboratorio“Straccia i bulli” (a cura di Arcigay Frida Byron / Casa delle Donne, ingresso su prenotazione: 338 2196966).
Di nuovo spazio agli spettacoli e alle arti performative dalle 18 alle 24 con “Felicia” (a cura di Ukiyo-e Project, ingresso su prenotazione: 349 2101867 oppureukiyoearte@gmail.com), mentre alle 20.45 sarà proiettato il documentario “Eresia della felicità a Milano”, di Alessandro Renda (a cura di Teatro delle Albe / Ravenna Teatro) e alle 22.30 “Dante, Greenaway, l’Inferno e Beatrice” (a cura di Start Cinema).

Gran parte della terza e ultima giornata di Rasponi Open Space, domenica 13 dicembre, sarà dedicata alle famiglie che potranno portare i bambini e farli partecipare ai numerosi laboratori di gioco e creatività, o agli spettacoli di burattini, in programma dalle 10 alle 18.30 a palazzo Rasponi dalle Teste.

Le ore serali vedranno invece protagonista la musica con il concerto “This must be the Palace” della Bizantyum Experimental Orchestra (alle 21.30, a cura di associazione culturale Bronson) e la festa danzante “Dancing palazzo Rasponi” dalle 23 nel piano nobile (a cura di Garage Sale / associazione culturale Norma); sempre dalle 23 “ Hic lux capta est” (a cura di gi.ro.labo). All’interno del palazzo sarà in funzione un bar.

Il programma completo su www.ravennacapitale2015.it.

Qui sotto una gallery fotografica della prima giornata.

È morta a 96 anni Eda Pratella, il cordoglio dei sindaci di Lugo e Ravenna

Era la figlia del compositore e musicologo Francesco Balilla Pratella

È scomparsa improvvisamente nella tarda mattinata di ieri, venerdì 11 dicembre, nella sua casa di Ravenna, Eda Pratella, figlia del compositore e musicologo Francesco Balilla Pratella.

La signora Eda, che da poche settimane aveva compiuto i 96 anni, si è sempre impegnata nella valorizzazione della figura paterna, collaborando fino a pochi giorni fa alle numerose iniziative (a Ravenna e a Lugo), organizzate in occasione dei sessant’anni dalla morte del padre. È stato grazie alla generosità di Eda Pratella se la Biblioteca “Fabrizio Trisi” di Lugo è divenuta sede del prestigioso Fondo Pratella, acquisito nel 2001, che ha in un certo qual modo ristabilito quel forte legame che il maestro ha sempre avuto con la sua città natale, dove trascorse l’infanzia e l’adolescenza, acquisì gli iniziali rudimenti musicali ottenendo i primi risultati artistici e dove svolse una lunga attività di insegnante e direttore presso la Scuola comunale di musica fino al 1929, data in cui si trasferì con la famiglia a Ravenna. Il Fondo comprende importanti manoscritti, pubblicazioni, e spartiti autografi tra i quali “L’Aviatore Dro”, opera futurista rappresentata al Teatro Rossini nel 1920 e poi riproposta nel 1996.

La signora Eda, nel giugno del 2013 ha ricevuto dall’allora sindaco Raffaele Cortesi la Cittadinanza onoraria di Lugo, motivata dal forte legame che la unisce alla città e come riconoscimento per avere trascorso gran parte della sua vita impegnandosi a conservare e a trasmettere la memoria paterna. Anni prima, l’Amministrazione comunale aveva onorato la memoria del Maestro Pratella con l’intitolazione di un tratto di strada tra la Biblioteca Trisi e il Teatro Rossini.

Il sindaco Davide Ranalli e l’assessore alla Cultura Anna Giulia Gallegati hanno espresso ai famigliari di Eda Pratella il profondo cordoglio dell’Amministrazione comunale e della città di Lugo.

Anche Ravenna partecipa al dolore della famiglia, con una nota del sindaco Fabrizio Matteucci. «La scomparsa di Eda Pratella ci commuove tutti. La signora Eda è stata una figura centrale nel ricordo e nella conservazione della memoria dell’opera del Maestro. Sempre disponibile ad aprire la sua casa a studiosi e ricercatori, Eda è stata sempre presente alle iniziative del novembre scorso organizzate dall’ Istituto Verdi, di cui Pratella fu direttore dal 1927 al 1945. Con lei se ne va una parte importante di storia artistica e musicale. Pratella è stato infatti un musicista di nome internazionale. In questo momento triste rivolgiamo tutti la nostra partecipazione e cordoglio alla famiglia, non senza un pensiero alla sorella Ala, indimenticabile docente del Liceo classico ravennate, scomparsa già molti anni fa».

Mare d’inverno: dietrofront del Comune Ripristinate le risorse alle pro loco

Sindaco e assessore in coro: «Vogliamo rendere più attraenti
le nostre località balneari anche nel periodo natalizio»

Dietrofront del Comune di Ravenna che ripristina i contributi, inizialmente tagliati (vedi articoli correlati), per sostenere le iniziative legate al cosiddetto Mare d’inverno.

«Martedì – è l’annuncio del sindaco Fabrizio Matteucci e dell’assessore al Turismo Massimo Cameliani – verrà portata in giunta una delibera, con il carattere di misura straordinaria, che ripristina il contributo economico alle iniziative delle Pro Loco di tutte le località balneari del Comune di Ravenna per le iniziative legate al progetto Mare d’inverno. Questa delibera ha lo scopo di ripristinare i contributi economici che avevamo dovuto in un primo tempo tagliare per via delle misure di contenimento della spesa dei vari capitoli del bilancio previsionale 2015. Con tale iniziativa vogliamo essere vicini alle attività e al lavoro quotidiano fondamentale che svolgono le Pro Loco nel rendere più attrattive e animate le località balneari anche nel periodo natalizio».

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