mercoledì
23 Luglio 2025

Cercasi donna con la testa tra le nuvole A teatro il casting per un noir ravennate

Il 20-21 dicembre al Masini le selezioni aperte a tutti per Achtung Baby di Tagliaferri: servono indiani, ex carabinieri, un’anziana rassicurante…

Una donna di 30-35 anni «con la testa tra le nuvole», una signora sui 70-80 «dall’aria semplice e rassicurante», ragazzi tra 20 e 30 anni «che sappiano fare i camerieri», cosplayer di qualsiasi età, bengalesi o pakistani di qualsiasi età. Sono alcuni dei profili ricercati per il film Achtung Baby, un noir del regista Andrea Tagliaferri che sarà girato fra Faenza, Ravenna e zone limitrofe tra febbraio e marzo del 2016: il casting con la collaborazione di Accademia Perduta è in programma al Ridotto del teatro Masini di Faenza (piazza Nenni 2) il 20 e il 21 dicembre dalle 10 alle 15. Casting aperto, quindi esteso ad attori professionisti, allievi di accademie e scuole di teatro e cinematografia ma anche ad appassionati e persone provenienti da ambiti non professionali.

Si cercano attori e attrici per ruoli da protagonisti, secondari e comparse. I candidati dovranno essere uomini e donne dai 18 agli 80 anni e nello specifico avere queste caratteristiche descritte dal comunicato diffuso dalla produzione: «Ragazzi 20/30 che sappiano fare i camerieri, una donna 50/70 anni che abbia esperienza nel settore turistico alberghiero, una donna di circa 70/80 anni dall’aria semplice e rassicurante, una ragazza straniera 25/30 anni di qualsiasi nazionalità ma con un italiano comprensibile, una donna 30/35 anni con la testa tra le nuvole, studenti e studentesse universitari, coppie di fidanzati dai 18 massimo 35 anni, ex carabinieri o poliziotti, detective privati, ragazzi e ragazze di circa 30/35 dall’aria elegante, cosplayer di qualsiasi età, uomini e donne di origine indiana o del sub continente indiano». Gli aspiranti dovranno presentarsi muniti delle fotocopie della propria carta di identità e del codice fiscale: «La partecipazione di persona è fortemente consigliata; tuttavia chi fosse interessato ma impossibilitato a presentarsi negli orari e nelle giornate previste, può comunque mandare delle foto (almeno due primi piani a colori ben illuminati, più una figura intera), i propri recapiti e l’indicazione delle proprie caratteristiche fisiche ed anagrafiche all’email faenzacasting@gmail.com».

La regia, come detto, è di Andrea Tagliaferri: dopo essersi diplomato al Centro Sperimentale di Cinema, ha collaborato come aiuto regista ai film di Matteo Garrone Gomorra, Reality, Il Racconto dei Racconti. Il film (produzione Archimede) parla di un fratello e una sorella immuni al dolore e in fuga da un peccato che hanno commesso. Una ragazza senza identità che vive attraverso le vite degli altri. Un incontro ineluttabile e che non permette via d’uscita. «Achtung Baby è un film che rispecchia perfettamente uno spaccato della società contemporanea. È una storia che, se pur con caratteristiche estreme, trova fondamento nelle mancanze della famiglia moderna e nelle sue deflagrazioni più preoccupanti. Racconta tematiche universali che rappresentano la coscienza “nera” di una parte di giovani cresciuti nell’alienazione del benessere. L’approccio sia artistico che produttivo con cui si intende realizzarlo sono molto in linea con un tipo di cinema, indipendente ed a basso costo, che in questo particolare momento storico è il punto di partenza per realizzare opere cinematografiche libere e linguisticamente più rischiose ed interessanti».

Turismo: mai così male i lidi ravennati E i dati della città sono i peggiori dal 2007

Le presenze complessive dell’anno, in provincia, crescono solo grazie
a Cervia. Storico record negativo anche della permanenza media

Nonostante il titolo di Capitale italiana della cultura 2015, promosso anche a livello nazionale, la città d’arte di Ravenna fa registrare il peggior risultato in termini di arrivi e presenze turistiche dal 2007. Lo certificano i dati Istat di fine ottobre (tendenzialmente per Ravenna quelli di novembre e dicembre sono assolutamente marginali e non influiscono nell’andamento dell’anno), quando la città aveva registrato circa 392mila presenze, in calo del 5 percento rispetto al già pessimo 2014.

Quello delle presenze, come noto, è il dato ritenuto più attendibile per fotografare l’andamento turistico di un territorio, indicando il numero di notti trascorse dai turisti in tutte le strutture ricettive. Con il termine “arrivi” si intende invece semplicemente il numero di turisti che vengono registrati alla reception (questi nella città d’arte risultano in calo solo dell’1,7 percento rispetto al 2014, 201mila contro 204mila).

Per arrivare a un dato peggiore a Ravenna bisogna appunto risalire al 2007, mentre allargando l’orizzonte al decennio, nel 2005 le presenze in centro a fine anno furono solo 365mila, trentamila in meno di quelle già registrate quest’anno a due mesi dalla chiusura.

Il 2015, nonostante il clima favorevole, con una delle estati più calde degli ultimi anni, fa registrare anche uno storico calo di presenze sul litorale ravennate: a fine ottobre erano 2.168.637, circa 42mila in meno del 2014, caratterizzato invece da un’estate molto piovosa. E in questo caso è ancora più semplice fare il confronto con gli anni precedenti, essendo praticamente il dato finale del 2015, con la possibilità di incremento solo di alcune decine di migliaia di presenze al massimo a fine dicembre, non essendo mai decollato il progetto “Mare d’inverno”. Analizzando la serie storica dei lidi ravennati il risultato è quasi clamoroso: si tratta infatti del risultato peggiore praticamente di un’era, dalla crisi di inizio anni novanta, quando nel 1991 per l’ultima volta non si superò la soglia dei 2 milioni di presenze a fine anno (sull’onda negativa della mucillagine del 1989).

A trainare le presenze totali del 2015 in provincia di Ravenna – che rispetto al disastroso 2014 sono complessivamente in leggera crescita (a fine ottobre il dato è di 6.431.874, quasi 15mila in più, cioè lo 0,23 percento) – ci pensa invece Cervia, che sfruttando il bel tempo chiude i primi dieci mesi dell’anno con circa 3 milioni e mezzo di presenze (più del doppio di quelle complessive in provincia), in crescita del 2 percento rispetto al 2014. Per completare il quadro cresce (del 3 percento) anche la “Romagna faentina” mentre cala (di 2 punti percentuali) la “Bassa Romagna e Russi” ma si tratta di numeri residuali (rispettivamente 200mila e 80mila presenze).

Analizzando altri parametri dei dati, complessivamente in provincia il 2015 si chiude con il dato del soggiorno medio dei turisti peggiore di sempre (ad eccezione ancora del 1989 della mucillagine, che fa però storia a sé): con 4,8 giorni in media è stato “migliorato” il record del 2014 quando era sceso sotto i 5 giorni per la prima volta da quel 1989. A inizio anni Ottanta, in un’altra epoca per il turismo in Riviera, la permanenza media era addirittura sopra i dieci giorni.

Altro dato drammatico per gli operatori del settore è quello della percentuale di occupazione delle camere, a fine ottobre era al 37,5 contro il 36,8 del 2014 ma in questi ultimi due mesi calerà ulteriormente: l’anno scorso chiuse al 35. Solo cinque anni fa era attorno al 50 percento.

Per quanto riguarda infine la provenienza dei turisti, rispetto all’anno scorso calano anche gli stranieri, passando dal 20,7 percento del totale al 19,3. Una percentuale in crescita rispetto a una decina di anni fa, quando nel 2005 si toccò il minimo con il 17 percento di stranieri, ma in calo rispetto all’inizio degli anni 2000, quando erano oltre il 22 percento del totale. Tra gli italiani, le regioni Emilia-Romagna e Lombardia rappresentano da sole (suddivise in maniera quasi equa) oltre il 60 percento dei visitatori; seguono staccatissime, nell’ordine, Piemonte, Veneto e Toscana.

Turismo: mai così male i lidi ravennati E i dati della città sono i peggiori dal 2007

Le presenze complessive dell’anno, in provincia, crescono solo grazie
a Cervia. Storico record negativo anche della permanenza media

Nonostante il titolo di Capitale italiana della cultura 2015, promosso anche a livello nazionale, la città d’arte di Ravenna fa registrare il peggior risultato in termini di arrivi e presenze turistiche dal 2007. Lo certificano i dati Istat di fine ottobre (tendenzialmente per Ravenna quelli di novembre e dicembre sono assolutamente marginali e non influiscono nell’andamento dell’anno), quando la città aveva registrato circa 392mila presenze, in calo del 5 percento rispetto al già pessimo 2014.

Quello delle presenze, come noto, è il dato ritenuto più attendibile per fotografare l’andamento turistico di un territorio, indicando il numero di notti trascorse dai turisti in tutte le strutture ricettive. Con il termine “arrivi” si intende invece semplicemente il numero di turisti che vengono registrati alla reception (questi nella città d’arte risultano in calo solo dell’1,7 percento rispetto al 2014, 201mila contro 204mila).

Per arrivare a un dato peggiore a Ravenna bisogna appunto risalire al 2007, mentre allargando l’orizzonte al decennio, nel 2005 le presenze in centro a fine anno furono solo 365mila, trentamila in meno di quelle già registrate quest’anno a due mesi dalla chiusura.

Il 2015, nonostante il clima favorevole, con una delle estati più calde degli ultimi anni, fa registrare anche uno storico calo di presenze sul litorale ravennate: a fine ottobre erano 2.168.637, circa 42mila in meno del 2014, caratterizzato invece da un’estate molto piovosa. E in questo caso è ancora più semplice fare il confronto con gli anni precedenti, essendo praticamente il dato finale del 2015, con la possibilità di incremento solo di alcune decine di migliaia di presenze al massimo a fine dicembre, non essendo mai decollato il progetto “Mare d’inverno”. Analizzando la serie storica dei lidi ravennati il risultato è quasi clamoroso: si tratta infatti del risultato peggiore praticamente di un’era, dalla crisi di inizio anni novanta, quando nel 1991 per l’ultima volta non si superò la soglia dei 2 milioni di presenze a fine anno (sull’onda negativa della mucillagine del 1989).

A trainare le presenze totali del 2015 in provincia di Ravenna – che rispetto al disastroso 2014 sono complessivamente in leggera crescita (a fine ottobre il dato è di 6.431.874, quasi 15mila in più, cioè lo 0,23 percento) – ci pensa invece Cervia, che sfruttando il bel tempo chiude i primi dieci mesi dell’anno con circa 3 milioni e mezzo di presenze (più del doppio di quelle complessive in provincia), in crescita del 2 percento rispetto al 2014. Per completare il quadro cresce (del 3 percento) anche la “Romagna faentina” mentre cala (di 2 punti percentuali) la “Bassa Romagna e Russi” ma si tratta di numeri residuali (rispettivamente 200mila e 80mila presenze).

Analizzando altri parametri dei dati, complessivamente in provincia il 2015 si chiude con il dato del soggiorno medio dei turisti peggiore di sempre (ad eccezione ancora del 1989 della mucillagine, che fa però storia a sé): con 4,8 giorni in media è stato “migliorato” il record del 2014 quando era sceso sotto i 5 giorni per la prima volta da quel 1989. A inizio anni Ottanta, in un’altra epoca per il turismo in Riviera, la permanenza media era addirittura sopra i dieci giorni.

Altro dato drammatico per gli operatori del settore è quello della percentuale di occupazione delle camere, a fine ottobre era al 37,5 contro il 36,8 del 2014 ma in questi ultimi due mesi calerà ulteriormente: l’anno scorso chiuse al 35. Solo cinque anni fa era attorno al 50 percento.

Per quanto riguarda infine la provenienza dei turisti, rispetto all’anno scorso calano anche gli stranieri, passando dal 20,7 percento del totale al 19,3. Una percentuale in crescita rispetto a una decina di anni fa, quando nel 2005 si toccò il minimo con il 17 percento di stranieri, ma in calo rispetto all’inizio degli anni 2000, quando erano oltre il 22 percento del totale. Tra gli italiani, le regioni Emilia-Romagna e Lombardia rappresentano da sole (suddivise in maniera quasi equa) oltre il 60 percento dei visitatori; seguono staccatissime, nell’ordine, Piemonte, Veneto e Toscana.

Turismo: mai così male i lidi ravennati E i dati della città sono i peggiori dal 2007

Le presenze complessive dell’anno, in provincia, crescono solo grazie a Cervia. Storico record negativo anche della permanenza media

Nonostante il titolo di Capitale italiana della cultura 2015, promosso anche a livello nazionale, la città d’arte di Ravenna fa registrare il peggior risultato in termini di arrivi e presenze turistiche dal 2007. Lo certificano i dati Istat di fine ottobre (tendenzialmente per Ravenna quelli di novembre e dicembre sono assolutamente marginali e non influiscono nell’andamento dell’anno), quando la città aveva registrato circa 392mila presenze, in calo del 5 percento rispetto al già pessimo 2014.

Quello delle presenze, come noto, è il dato ritenuto più attendibile per fotografare l’andamento turistico di un territorio, indicando il numero di notti trascorse dai turisti in tutte le strutture ricettive. Con il termine “arrivi” si intende invece semplicemente il numero di turisti che vengono registrati alla reception (questi nella città d’arte risultano in calo solo dell’1,7 percento rispetto al 2014, 201mila contro 204mila).

Per arrivare a un dato peggiore a Ravenna bisogna appunto risalire al 2007, mentre allargando l’orizzonte al decennio, nel 2005 le presenze in centro a fine anno furono solo 365mila, trentamila in meno di quelle già registrate quest’anno a due mesi dalla chiusura.

Il 2015, nonostante il clima favorevole, con una delle estati più calde degli ultimi anni, fa registrare anche uno storico calo di presenze sul litorale ravennate: a fine ottobre erano 2.168.637, circa 42mila in meno del 2014, caratterizzato invece da un’estate molto piovosa. E in questo caso è ancora più semplice fare il confronto con gli anni precedenti, essendo praticamente il dato finale del 2015, con la possibilità di incremento solo di alcune decine di migliaia di presenze al massimo a fine dicembre, non essendo mai decollato il progetto “Mare d’inverno”. Analizzando la serie storica dei lidi ravennati il risultato è quasi clamoroso: si tratta infatti del risultato peggiore praticamente di un’era, dalla crisi di inizio anni novanta, quando nel 1991 per l’ultima volta non si superò la soglia dei 2 milioni di presenze a fine anno (sull’onda negativa della mucillagine del 1989).

A trainare le presenze totali del 2015 in provincia di Ravenna – che rispetto al disastroso 2014 sono complessivamente in leggera crescita (a fine ottobre il dato è di 6.431.874, quasi 15mila in più, cioè lo 0,23 percento) – ci pensa invece Cervia, che sfruttando il bel tempo chiude i primi dieci mesi dell’anno con circa 3 milioni e mezzo di presenze (più del doppio di quelle complessive in provincia), in crescita del 2 percento rispetto al 2014. Per completare il quadro cresce (del 3 percento) anche la “Romagna faentina” mentre cala (di 2 punti percentuali) la “Bassa Romagna e Russi” ma si tratta di numeri residuali (rispettivamente 200mila e 80mila presenze).

Analizzando altri parametri dei dati, complessivamente in provincia il 2015 si chiude con il dato del soggiorno medio dei turisti peggiore di sempre (ad eccezione ancora del 1989 della mucillagine, che fa però storia a sé): con 4,8 giorni in media è stato “migliorato” il record del 2014 quando era sceso sotto i 5 giorni per la prima volta da quel 1989. A inizio anni Ottanta, in un’altra epoca per il turismo in Riviera, la permanenza media era addirittura sopra i dieci giorni.

Altro dato drammatico per gli operatori del settore è quello della percentuale di occupazione delle camere, a fine ottobre era al 37,5 contro il 36,8 del 2014 ma in questi ultimi due mesi calerà ulteriormente: l’anno scorso chiuse al 35. Solo cinque anni fa era attorno al 50 percento.

Per quanto riguarda infine la provenienza dei turisti, rispetto all’anno scorso calano anche gli stranieri, passando dal 20,7 percento del totale al 19,3. Una percentuale in crescita rispetto a una decina di anni fa, quando nel 2005 si toccò il minimo con il 17 percento di stranieri, ma in calo rispetto all’inizio degli anni 2000, quando erano oltre il 22 percento del totale. Tra gli italiani, le regioni Emilia-Romagna e Lombardia rappresentano da sole (suddivise in maniera quasi equa) oltre il 60 percento dei visitatori; seguono staccatissime, nell’ordine, Piemonte, Veneto e Toscana.

Lunedì il Movimento 5 Stelle sceglie il suo candidato a sindaco di Ravenna

Michela Guerra pronta a dimettersi da tutti suoi incarichi. E intanto
le senatrici Taverna e Montevecchi a Barbiano per parlare di sanità

A quanto ammontano i tagli del Governo al comparto della Sanità? Quanti letti verranno tagliati con il riordino ospedaliero della Regione Emilia Romagna? Che ne sarà dei presidi ospedalieri minori come Lugo e Faenza? Sono tutte domande a cui si cercherà di dare una risposta nell’iniziativa organizzata dal Movimento 5 Stelle di Cotignola per sabato 12 dicembre, dalle 20.30, nella Casa Comunale di Barbiano (Cotignola), in Piazza Alberico 7.

Ospiti saranno: la senatrice Paola Taverna, la senatrice Michela Antonia Montevecchi, la consigliera regionale nonché vice presidente della Commissione Sanità Raffaella Sensoli, e Giuliano Bugani, regista d’inchiesta che presenterà il trailer del suo nuovo lavoro “Mani sulla Sanità. La rivolta”, anticipazione del nuovo documentario sui tagli alla Sanità in Emilia Romagna.

Intanto, a Ravenna, il Movimento 5 Stelle voterà il proprio candidato sindaco in vista delle amministrative primaverili lunedì 14 dicembre anche se attenderà probabilmente la certificazione ufficiale per annunciarlo. Favorita è, da tempo, Michela Guerra che in questi giorni sul suo profilo Facebook ha specificato di essere al momento «Presidente dell’Aiop della provincia di Ravenna, Associazione Italiana Ospedalità Privata, che rappresenta le Cliniche della provincia (Guerra è imprenditrice e socia della Casa di cura San Francesco a Ravenna, ndr). Aggiungo che, laddove gli aventi diritto al voto del M5S di Ravenna mi scegliessero come loro portavoce candidata a Sindaco, darei le dimissioni da tutti i miei incarichi, nello spirito di massima trasparenza e chiarezza che contraddistinguono il M5s».

Tra gli altri ad aver espresso la disponibilità a candidarsi a sindaco ci sono inoltre lo storico attivista Fabrizio Martelli e Fausto Geminiani. Un’ottantina le persone che hanno diritto di partecipare al voto.

Una mostra dedicata a Star Wars allo spazio Bonobolabo

Domenica, 13 dicembre, alle 16 a Ravenna un evento davvero unico per gli appassionati di Star Wars, in trepida attesa dell’uscita de Il risveglio della forza, settimo film della saga creata nel 1977 da George Lucas.

Allo spazio Bonobolabo di via Centofanti 79, infatti, verrà inaugurata “Matite Stellari” una mostra dedicata alla saga, in collaborazione con Empira, associazione culturale che si occupa di eventi legati al mondo Star Wars.

Saranno ospitate le illustrazioni a tema realizzate dal talentuoso fumettista Davide Fabbri per la casa editrice americana Dark Horse; ad accompagnarlo Denis Medri che oltre ad aver disegnato le “Star Wars card” ha reinterpretato i protagonisti della serie di Guerre Stellari ambientandoli nei college americani degli anni ’80, e Stafano Babini, reduce della vincita del Romics d’Oro come miglior disegnatore.

Per l’occasione si cimenteranno a disegnare i personaggi della saga di Star Wars e uno spazio speciale sarà allestito con delle scenografie “stellari” a cura di Empira.

Qui sotto una gallery dei protagonisti.

Una mostra dedicata a Star Wars allo spazio Bonobolabo

Domenica, 13 dicembre, alle 16 a Ravenna un evento davvero unico per gli appassionati di Star Wars, in trepida attesa dell’uscita de Il risveglio della forza, settimo film della saga creata nel 1977 da George Lucas.

Allo spazio Bonobolabo di via Centofanti 79, infatti, verrà inaugurata “Matite Stellari” una mostra dedicata alla saga, in collaborazione con Empira, associazione culturale che si occupa di eventi legati al mondo Star Wars.

Saranno ospitate le illustrazioni a tema realizzate dal talentuoso fumettista Davide Fabbri per la casa editrice americana Dark Horse; ad accompagnarlo Denis Medri che oltre ad aver disegnato le “Star Wars card” ha reinterpretato i protagonisti della serie di Guerre Stellari ambientandoli nei college americani degli anni ’80, e Stafano Babini, reduce della vincita del Romics d’Oro come miglior disegnatore.

Per l’occasione si cimenteranno a disegnare i personaggi della saga di Star Wars e uno spazio speciale sarà allestito con delle scenografie “stellari” a cura di Empira.

Qui sotto una gallery dei protagonisti.

A Ravenna il primo negozio di droni All’inaugurazione un dirigibile

La società fondata nel 2012 è passata da un capitale di 300 euro
a un fatturato da un milione e mezzo di euro, con venti dipendenti

Domani, sabato 12 dicembre, è in programma l’inaugurazione in via Maggiore 1, a Ravenna, del primo negozio italiano di droni e smart mobility. Si tratta del punto vendita di Italdron srl, la società fondata nel 2012 da tre ragazzi appassionati di tecnologia tra cui due ravennati, Tommaso Solfrini e Luciano Morigi, che già dal 2008 avevano iniziato quasi per gioco a progettare e realizzare successivamente video aerei con i droni. Di loro ne hanno parlato anche i media nazionali per lo scoop della ripresa dall’alto con un drone di uno dei cosiddetti “sciacalli” che si stava aggirando tra le rovine delle aree colpite dal terremoto in Emilia nel 2012.

Oggi la società è divenuta leader in questo particolare mercato, collabora con grosse aziende (italiane e straniere), centri di ricerca e università, e può vantare un fatturato da 1,5 milioni di euro (solo tre anni fa, come ha sottolineato il Carlino in un articolo delle scorse settimane, il capitale sociale era di 300 euro), oltre a una ventina di dipendenti.

Durante l’inaugurazione – a cui sarà presente l’assessore alle Attività produttive del Comune, Massimo Cameliani – sarà innalzato un dirigibile vincolato ad elio che riprenderà Ravenna dall’alto trasmettendo immagini inedite sui monitor presenti.

A Ravenna il primo negozio di droni All’inaugurazione un dirigibile

La società fondata nel 2012 è passata da un capitale di 300 euro a un fatturato da un milione e mezzo di euro, con venti dipendenti

Domani, sabato 12 dicembre, è in programma l’inaugurazione in via Maggiore 1, a Ravenna, del primo negozio italiano di droni e smart mobility. Si tratta del punto vendita di Italdron srl, la società fondata nel 2012 da tre ragazzi appassionati di tecnologia tra cui due ravennati, Tommaso Solfrini e Luciano Morigi, che già dal 2008 avevano iniziato quasi per gioco a progettare e realizzare successivamente video aerei con i droni. Di loro ne hanno parlato anche i media nazionali per lo scoop della ripresa dall’alto con un drone di uno dei cosiddetti “sciacalli” che si stava aggirando tra le rovine delle aree colpite dal terremoto in Emilia nel 2012.

Oggi la società è divenuta leader in questo particolare mercato, collabora con grosse aziende (italiane e straniere), centri di ricerca e università, e può vantare un fatturato da 1,5 milioni di euro (solo tre anni fa, come ha sottolineato il Carlino in un articolo delle scorse settimane, il capitale sociale era di 300 euro), oltre a una ventina di dipendenti.

Durante l’inaugurazione – a cui sarà presente l’assessore alle Attività produttive del Comune, Massimo Cameliani – sarà innalzato un dirigibile vincolato ad elio che riprenderà Ravenna dall’alto trasmettendo immagini inedite sui monitor presenti.

Al via la tre giorni di Palazzo Rasponi Ma non ci sarà il ministro Franceschini

Come il sindaco di Firenze Nardella, parteciperà solo attraverso
un video. Ecco tutto il programma dell’evento di Ravenna 2015

È partita la tre giorni di eventi di Rasponi Open Space, la grande manifestazione di chiusura dell’anno vissuto da Ravenna da Capitale italiana della cultura. Qui sotto tra gli allegati è possibile aprire il Pdf delle due pagine che abbiamo dedicato all’evento sul nostro giornale, mentre il programma dettagliato (davvero sterminato) è consultabile sul sito www.ravennacapitale2015.it.

Intanto, il sindaco Fabrizio Matteucci ha annunciato alcune modifiche al programma: «All’incontro delle 11 di domani, sabato 12 dicembre, è confermata la presenza del sindaco di Verona Flavio Tosi e del professor Giuseppe Ledda. Viceversa, a causa di impegni sopraggiunti, il ministro Dario Franceschini e il sindaco di Firenze Dario Nardella interverranno con un messaggio in video. Il programma delle altre 46 iniziative resta tutto confermato».

Al via la tre giorni di Palazzo Rasponi Ma non ci sarà il ministro Franceschini

Come il sindaco di Firenze Nardella, parteciperà solo attraverso
un video. Ecco tutto il programma dell’evento di Ravenna 2015

È partita la tre giorni di eventi di Rasponi Open Space, la grande manifestazione di chiusura dell’anno vissuto da Ravenna da Capitale italiana della cultura. Qui sotto tra gli allegati è possibile aprire il Pdf delle due pagine che abbiamo dedicato all’evento sul nostro giornale, mentre il programma dettagliato (davvero sterminato) è consultabile sul sito www.ravennacapitale2015.it.

Intanto, il sindaco Fabrizio Matteucci ha annunciato alcune modifiche al programma: «All’incontro delle 11 di domani, sabato 12 dicembre, è confermata la presenza del sindaco di Verona Flavio Tosi e del professor Giuseppe Ledda. Viceversa, a causa di impegni sopraggiunti, il ministro Dario Franceschini e il sindaco di Firenze Dario Nardella interverranno con un messaggio in video. Il programma delle altre 46 iniziative resta tutto confermato».

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È partita la tre giorni di eventi di Rasponi Open Space, la grande manifestazione di chiusura dell’anno vissuto da Ravenna da Capitale italiana della cultura. Qui sotto tra gli allegati è possibile aprire il Pdf delle due pagine che abbiamo dedicato all’evento sul nostro giornale, mentre il programma dettagliato (davvero sterminato) è consultabile sul sito www.ravennacapitale2015.it.

Intanto, il sindaco Fabrizio Matteucci ha annunciato alcune modifiche al programma: «All’incontro delle 11 di domani, sabato 12 dicembre, è confermata la presenza del sindaco di Verona Flavio Tosi e del professor Giuseppe Ledda. Viceversa, a causa di impegni sopraggiunti, il ministro Dario Franceschini e il sindaco di Firenze Dario Nardella interverranno con un messaggio in video. Il programma delle altre 46 iniziative resta tutto confermato».

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