lunedì
21 Luglio 2025

Albero di Natale ispirato al futurismo Luminarie accese nel weekend in centro

Tra Babbi Natale ed elfi saranno rappresentati anche Teodora, Giustiniano, Dante e Garibaldi, la pigna e il galletto romagnolo, nelle decorazioni ispirate al futurismo (realizzate dagli studenti del liceo artistico) che verranno appese all’albero di Natale di piazza del Popolo, a Ravenna, solo per citare alcune tra le figure più curiose.

L’accensione è prevista per le 17 di martedì 8 dicembre. Già questo weekend si accenderanno anche le luminarie nelle vie del centro storico, compresa, per la prima volta quest’anno, via Mazzini. L’installazione è a cura delle associazioni di categoria; il Comune ha fornito un contributo (di circa 3mila euro), per ridurre i costi a carico degli esercizi commerciali (che restano di una novantina di euro a testa).

L’albero è stato donato da Romagna Acque; il contributo per l’illuminazione è stato fornito da Enel, che ha rinnovato ancora una volta, come ormai dal 2013, il suo sostegno al Comune di Ravenna.
All’acquisto dei materiali necessari per la realizzazione delle decorazioni hanno concorso Credito cooperativo ravennate e imolese, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio.

All’accensione seguirà, sempre in piazza del Popolo, il concerto dell’orchestra dei Giovani Big Band, diretta da Franco Emaldi, grazie a un contributo di Grand’Italia lounge bar, caffetteria Nazionale, bar Tazza d’Oro e ristorante caffetteria Due Dame.

Alle 18 invece, nella vicina piazzetta Unità d’Italia, è prevista una performance delle Lioness Cheerleaders Edera Ravenna.

Albero di Natale ispirato al futurismo Luminarie accese nel weekend in centro

Tra Babbi Natale ed elfi saranno rappresentati anche Teodora, Giustiniano, Dante e Garibaldi, la pigna e il galletto romagnolo, nelle decorazioni ispirate al futurismo (realizzate dagli studenti del liceo artistico) che verranno appese all’albero di Natale di piazza del Popolo, a Ravenna, solo per citare alcune tra le figure più curiose.

L’accensione è prevista per le 17 di martedì 8 dicembre. Già questo weekend si accenderanno anche le luminarie nelle vie del centro storico, compresa, per la prima volta quest’anno, via Mazzini. L’installazione è a cura delle associazioni di categoria; il Comune ha fornito un contributo (di circa 3mila euro), per ridurre i costi a carico degli esercizi commerciali (che restano di una novantina di euro a testa).

L’albero è stato donato da Romagna Acque; il contributo per l’illuminazione è stato fornito da Enel, che ha rinnovato ancora una volta, come ormai dal 2013, il suo sostegno al Comune di Ravenna.
All’acquisto dei materiali necessari per la realizzazione delle decorazioni hanno concorso Credito cooperativo ravennate e imolese, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio.

All’accensione seguirà, sempre in piazza del Popolo, il concerto dell’orchestra dei Giovani Big Band, diretta da Franco Emaldi, grazie a un contributo di Grand’Italia lounge bar, caffetteria Nazionale, bar Tazza d’Oro e ristorante caffetteria Due Dame.

Alle 18 invece, nella vicina piazzetta Unità d’Italia, è prevista una performance delle Lioness Cheerleaders Edera Ravenna.

Liberazione di Ravenna, le iniziative E la polemica di Ancarani: «Bolscevico»

Il capogruppo di Forza Italia per la libertà di parola dei consiglieri

Domani,venerdì 4 dicembre, ricorre il 71° anniversario della Liberazione di Ravenna dal nazifascismo. Le iniziative di celebrazione promosse dal Comune prevedono alle 11 in piazza del Popolo la cerimonia di deposizione di corone e omaggio alla lapide in memoria dei Caduti della Seconda guerra mondiale, accompagnata dall’esibizione della banda cittadina, alla presenza del picchetto d’onore militare.

Alle 11.30 nella sala preconsiliare del municipio sarà proiettato il video “I giorni della Liberazione”, curato dall’Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia e che sarà presentato dal direttore Giuseppe Masetti. Interverranno la presidente del consiglio comunale Livia Molducci, Matteo Pezzani in rappresentanza dell’Anpi provinciale, il sindaco Fabrizio Matteucci.

E sulla celebrazione è polemico il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Alberto Ancarani, che da anni si oppone al fatto che non sia possibile per i consiglieri comunali intervenire (e che è riuscito a prendere la parola l’anno scorso scatenando ulteriori polemiche, vedi articoli correlati). «Non è normale, è bolscevico», commenta in una nota che pubblichiamo integralmente qui sotto.

La giornata terminerà alle 21 alla sala Buzzi di via Berlinguer 11, dove è in programma una ulteriore iniziativa, promossa dall’assessorato al Decentramento – consiglio territoriale Ravenna Sud in collaborazione con l’ Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia e l’Anpi. Si tratta della presentazione del volume di Edmondo Montali “Il comandante Bulow. Arrigo Boldrini partigiano, politico, parlamentare”. L’incontro sarà introdotto da Sergio Frattini, vicepresidente Anpi Ravenna. Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia, approfondirà i contenuti del libro con l’autore.

Liberazione di Ravenna, le iniziative E la polemica di Ancarani: «Bolscevico»

Il capogruppo di Forza Italia per la libertà di parola dei consiglieri

Domani,venerdì 4 dicembre, ricorre il 71° anniversario della Liberazione di Ravenna dal nazifascismo. Le iniziative di celebrazione promosse dal Comune prevedono alle 11 in piazza del Popolo la cerimonia di deposizione di corone e omaggio alla lapide in memoria dei Caduti della Seconda guerra mondiale, accompagnata dall’esibizione della banda cittadina, alla presenza del picchetto d’onore militare.

Alle 11.30 nella sala preconsiliare del municipio sarà proiettato il video “I giorni della Liberazione”, curato dall’Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia e che sarà presentato dal direttore Giuseppe Masetti. Interverranno la presidente del consiglio comunale Livia Molducci, Matteo Pezzani in rappresentanza dell’Anpi provinciale, il sindaco Fabrizio Matteucci.

E sulla celebrazione è polemico il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Alberto Ancarani, che da anni si oppone al fatto che non sia possibile per i consiglieri comunali intervenire (e che è riuscito a prendere la parola l’anno scorso scatenando ulteriori polemiche, vedi articoli correlati). «Non è normale, è bolscevico», commenta in una nota che pubblichiamo integralmente qui sotto.

La giornata terminerà alle 21 alla sala Buzzi di via Berlinguer 11, dove è in programma una ulteriore iniziativa, promossa dall’assessorato al Decentramento – consiglio territoriale Ravenna Sud in collaborazione con l’ Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia e l’Anpi. Si tratta della presentazione del volume di Edmondo Montali “Il comandante Bulow. Arrigo Boldrini partigiano, politico, parlamentare”. L’incontro sarà introdotto da Sergio Frattini, vicepresidente Anpi Ravenna. Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Ravenna e provincia, approfondirà i contenuti del libro con l’autore.

La cantautrice ravennate Mara presenta il nuovo disco al Cisim

Per il terzo anno consecutivo il Cisim di Lido Adriano e l’etichetta indipendente Brutture Moderne collaborano per la rassegna musicale “Deve Ancora Venire”. Nata da un’idea di Lanfranco “Moder” Vicari e Francesco Giampaoli ogni anno presenta sul palco del Cisim una serie di concerti di cantautori italiani.

Per la stagione 2015/2016 la rassegna si apre venerdì 4 dicembre dalle 21.30 con il concerto di Mara e la presentazione in anteprima nazionale del nuovo disco della cantautrice ravennate, “Ottobre ‘66”. Verrà inoltre proiettato il nuovo video “San Francisco”.

Mara Luzietti, in arte Mara, è cantautrice e musico terapeuta, “Ottobre ’66” è il titolo del secondo album che uscirà a gennaio. Undici tracce come undici capitoli, separate dal sufficiente spazio per cambiare personaggio, modificare lo sguardo e le proprie intenzioni.

«La danza, che è forza e leggerezza insieme – si legge nella cartella stampa –, è parte fondante del rapporto tra Mara e la musica. E’ leggerezza della presenza ma al tempo stesso è compagnia, equilibrio, unità e radicamento. Ma è anche intesa, ascolto e studio, ed in queste tre parole troviamo il seme della sempre più stretta collaborazione tra Mara e Francesco Giampaoli (produttore, polistrumentista e compositore, Sacri Cuori), che ha coinvolto il musicista Enrico Mao Bocchini per la stesura dei brani come “I saw a man” e “San Francisco”». Alla registrazione dell’album hanno partecipato anche i musicisti Diego Pasini e Matteo Pozzi (Actionmen – Cacao) contribuendo alla stesura ed all’arrangiamento dell’ultimo brano del disco.

La cover “Notte di luna calante”, unico brano in italiano dell’album, rende omaggio a Domenico Modugno e vede il cantautore Giacomo Toni al pianoforte e il musicista Michele Carnevali al sax. Collaborazioni, infine, anche di Enrico Farnedi (Good Fellas), Tim Trevor Biscoe (Orchestra Afrobeat) e Francesca Quadrelli.

Via libera alla pista ciclabile tra Marina e Punta

Approvato dalla giunta il progetto: verrà realizzato un parcheggio per compensare i posti auto che verranno eliminati dall’intervento

La giunta comunale ha approvato il progetto preliminare/definitivo per la realizzazione di un percorso ciclopedonale sul lungomare di Marina di Ravenna, in continuità con quello esistente, nel tratto che va da via Rivaverde all’inizio di via Cristoforo Colombo (lungomare di Punta Marina terme). La somma stanziata è di 400mila euro.

Si tratta del primo passo verso la realizzazione di quest’opera stradale, il cui iter prevede ancora l’approvazione del progetto esecutivo e la gara d’appalto per individuare la ditta che compirà i lavori. «In fase di progettazione esecutiva – assicurano dal Comune – si punterà a non incidere in maniera invasiva sugli aspetti naturalistici ed antropici dell’area soggetta a tutela paesaggistica».

La pista ciclabile sarà larga due metri e mezzo, pavimentata in calcestre e delimitata da cordonata in cemento; la sua realizzazione consentirà di separare il traffico veicolare da quello ciclopedonale, proteggendo la circolazione degli utenti più deboli della strada.

Il progetto prevede anche altri interventi, finalizzati non solo a garantire una maggiore sicurezza per la circolazione di pedoni e ciclisti, ma anche a migliorare l’accessibilità al trasporto pubblico con piazzole di attesa alle fermate dei bus.

Completeranno l’intervento la sistemazione dell’area di raccolta dei rifiuti gestita da Hera e la realizzazione di segnaletica stradale per la pista ciclabile.

«La realizzazione della nuova pista ciclopedonale – sottolineano dal Comune – comporterà una riduzione degli spazi attualmente riservati alla sosta, che verranno comunque compensati adibendo un’area limitrofa a parcheggio».

È di Faenza il più grande pasticcere Il trionfo su Rai2. Festa in piazza

Sebastiano Caridi ha vinto il celebre programma televisivo

Il faentino Sebastiano Caridi è “Il più grande pasticcere” d’Italia dopo aver vinto la finale dell’omonima trasmissione andata in onda mercoledì sera su Rai2. A celebrarlo anche il sindaco Giovanni Malpezzi (con lui nella foto) che ha annunciato in suo onore una festa in piazza del Popolo sabato (5 dicembre) alle 17, organizzata da Confcommercio.

Calabrese di origine ma faentino d’adozione, Sabastiano Caridi, 27 anni, dal 2013 è direttore della produzione dei dolci della storica pasticceria Fiorentini di Faenza.

È di Faenza il più grande pasticcere Il trionfo su Rai2. Festa in piazza

Sebastiano Caridi ha vinto il celebre programma televisivo

Il faentino Sebastiano Caridi è “Il più grande pasticcere” d’Italia dopo aver vinto la finale dell’omonima trasmissione andata in onda mercoledì sera su Rai2. A celebrarlo anche il sindaco Giovanni Malpezzi (con lui nella foto) che ha annunciato in suo onore una festa in piazza del Popolo sabato (5 dicembre) alle 17, organizzata da Confcommercio.

Calabrese di origine ma faentino d’adozione, Sabastiano Caridi, 27 anni, dal 2013 è direttore della produzione dei dolci della storica pasticceria Fiorentini di Faenza.

Ecco il nuovo Pavaglione: Lugo lo celebra con una giornata di festa

Sabato 5 dicembre l’inaugurazione dopo il cantiere e l’accensione
dell’albero di Natale al centro della piazza rinnovata. Il programma

Dopo sei mesi di intensi lavori, sabato 5 dicembre inaugura il Pavaglione di Lugo. Per la prima volta sarà quindi possibile ammirare il quadriportico con la rinnovata piazza Martiri, riqualificata interamente per dare nuovo valore all’estetica e alla funzionalità degli spazi.

«Sabato 5 dicembre non è una semplice data, ma il giorno nel quale restituiremo il nostro monumento più grande alla città» ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli per presentare la giornata, che sarà caratterizzata da un crescendo di appuntamenti pensati appositamente per celebrare questo importante evento.

Si comincerà alle 10 con un convegno al Salone Estense della Rocca, dedicato alla riqualificazione del complesso storico del quadriportico monumentale del Pavaglione. Al termine, alle 11.30 circa, ci si sposterà presso il Pavaglione per la cerimonia del taglio del nastro, che sarà presieduta dal sindaco e dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Un’altra importante novità sarà l’albero di Natale che verrà collocato al centro del rinnovato piazzale e verrà acceso nel pomeriggio della giornata di sabato, alle 17.30, insieme alle luminarie di tutta la città. La serata proseguirà con spettacoli, musica ed esibizioni di artisti. Alle 17.45 partirà la sfilata d’apertura a cura della Contesa Estense con i Rioni lughesi. Alle 18.10 letture poetiche a cura del Caffè letterario. Si prosegue con la musica: alle 18.30 Antonio Cortesi (violoncello) eseguirà musiche di Bach, Summer, Henryson. Alle 18.50 concerto delle FemmeFolk a cui seguirà quello di Fab e i fiori. Infine, alle 19.40 spazio ai canti di Natale con il coro “The Colours of freedom” di Bagnacavallo, per il concerto “Gospel e Christmas Songs”.

Il progetto. Il piano delle nuove pavimentazioni, in ghiaietto “giallo mori” legato con emulsione incolore, è inciso dai tracciati che ricalcano i percorsi storici di Lugo: il Cardo di fondazione, i percorsi dell’area mercatale precedenti alla costruzione del Pavaglione. Il lato ovest, oltre al tracciato del Cardo, prevede un nuovo sistema di sedute a mo’ di cavee teatrali, che creeranno spazi per la socialità, al riparo degli alberi; per questi ultimi sono allo studio vasi monumentali pensati esclusivamente per il Pavaglione, in modo da immaginarne la loro rimovibilità. Il resto della corte viene lasciato libero inserendo ulteriori sedute in pietra lungo i margini, per la sosta e il riposo.
La piazza interclusa è valorizzata da un disegno dell’impianto di illuminazione a led, progettato appositamente per il Pavaglione. Queste sono disegnate pensando alla lezione del fotografo Luigi Ghirri, che con il suo lavoro “Il profilo delle nuvole” di descrizione del paesaggio della sua regione, l’Emilia Romagna, invitava a guardare alle condizioni climatiche dei luoghi in maniera estetica. I pali di illuminazione hanno un disegno minimale e ospitano i corpi luminosi a differenti altezze lungo il loro stelo, in modo da diffondere e riverberare la luce , valorizzando la presenza della foschia nei diversi mesi dell’anno.
La pavimentazione che compone la fascia perimetrale del loggiato a ridosso dei pilastri (fascia di circa 10 metri) è in ciottolato (o acciottolato) e copre circa 2.800 mq, su una superficie totale della corte interna di circa 6.000 mq. L’acciottolato è un tipo di pavimentazione per spazi esterni storicamente presente a Lugo e nello specifico all’interno del Pavaglione. Per la posa sono state impiegate le modalità antiche con la posa a mano di ogni singolo sasso: posa in “costa” per la parte a ridosso dei pilastri, con impiego di ciottoli lenticolari; alla “rinfusa” per la parte interna verso il centro della piazza. La pavimentazione acciottolata è stata ripristinata impiegando totalmente ciottoli di recupero, la maggior parte già presenti nella corte interna del Pavaglione, per i reintegri si è provveduto alla cernita dei ciottoli, compatibili per materiale e forma, provenienti dai depositi dei magazzini comunali.
I lavori sono eseguiti dal al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle ditte Zambelli Srl di Galeata (Fc) e Zini Elio Srl di Bologna. I costi per la realizzazione dell’intervento ammontano a 570mila euro (di cui circa il 75% finanziati dalla Regione Emilia-Romagna) e comprendono anche la sistemazione dei bagni pubblici.

Ecco il nuovo Pavaglione: Lugo lo celebra con una giornata di festa

Sabato 5 dicembre l’inaugurazione dopo il cantiere e l’accensione dell’albero di Natale al centro della piazza rinnovata. Il programma

Dopo sei mesi di intensi lavori, sabato 5 dicembre inaugura il Pavaglione di Lugo. Per la prima volta sarà quindi possibile ammirare il quadriportico con la rinnovata piazza Martiri, riqualificata interamente per dare nuovo valore all’estetica e alla funzionalità degli spazi.

«Sabato 5 dicembre non è una semplice data, ma il giorno nel quale restituiremo il nostro monumento più grande alla città» ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli per presentare la giornata, che sarà caratterizzata da un crescendo di appuntamenti pensati appositamente per celebrare questo importante evento.

Si comincerà alle 10 con un convegno al Salone Estense della Rocca, dedicato alla riqualificazione del complesso storico del quadriportico monumentale del Pavaglione. Al termine, alle 11.30 circa, ci si sposterà presso il Pavaglione per la cerimonia del taglio del nastro, che sarà presieduta dal sindaco e dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Un’altra importante novità sarà l’albero di Natale che verrà collocato al centro del rinnovato piazzale e verrà acceso nel pomeriggio della giornata di sabato, alle 17.30, insieme alle luminarie di tutta la città. La serata proseguirà con spettacoli, musica ed esibizioni di artisti. Alle 17.45 partirà la sfilata d’apertura a cura della Contesa Estense con i Rioni lughesi. Alle 18.10 letture poetiche a cura del Caffè letterario. Si prosegue con la musica: alle 18.30 Antonio Cortesi (violoncello) eseguirà musiche di Bach, Summer, Henryson. Alle 18.50 concerto delle FemmeFolk a cui seguirà quello di Fab e i fiori. Infine, alle 19.40 spazio ai canti di Natale con il coro “The Colours of freedom” di Bagnacavallo, per il concerto “Gospel e Christmas Songs”.

Il progetto. Il piano delle nuove pavimentazioni, in ghiaietto “giallo mori” legato con emulsione incolore, è inciso dai tracciati che ricalcano i percorsi storici di Lugo: il Cardo di fondazione, i percorsi dell’area mercatale precedenti alla costruzione del Pavaglione. Il lato ovest, oltre al tracciato del Cardo, prevede un nuovo sistema di sedute a mo’ di cavee teatrali, che creeranno spazi per la socialità, al riparo degli alberi; per questi ultimi sono allo studio vasi monumentali pensati esclusivamente per il Pavaglione, in modo da immaginarne la loro rimovibilità. Il resto della corte viene lasciato libero inserendo ulteriori sedute in pietra lungo i margini, per la sosta e il riposo.
La piazza interclusa è valorizzata da un disegno dell’impianto di illuminazione a led, progettato appositamente per il Pavaglione. Queste sono disegnate pensando alla lezione del fotografo Luigi Ghirri, che con il suo lavoro “Il profilo delle nuvole” di descrizione del paesaggio della sua regione, l’Emilia Romagna, invitava a guardare alle condizioni climatiche dei luoghi in maniera estetica. I pali di illuminazione hanno un disegno minimale e ospitano i corpi luminosi a differenti altezze lungo il loro stelo, in modo da diffondere e riverberare la luce , valorizzando la presenza della foschia nei diversi mesi dell’anno.
La pavimentazione che compone la fascia perimetrale del loggiato a ridosso dei pilastri (fascia di circa 10 metri) è in ciottolato (o acciottolato) e copre circa 2.800 mq, su una superficie totale della corte interna di circa 6.000 mq. L’acciottolato è un tipo di pavimentazione per spazi esterni storicamente presente a Lugo e nello specifico all’interno del Pavaglione. Per la posa sono state impiegate le modalità antiche con la posa a mano di ogni singolo sasso: posa in “costa” per la parte a ridosso dei pilastri, con impiego di ciottoli lenticolari; alla “rinfusa” per la parte interna verso il centro della piazza. La pavimentazione acciottolata è stata ripristinata impiegando totalmente ciottoli di recupero, la maggior parte già presenti nella corte interna del Pavaglione, per i reintegri si è provveduto alla cernita dei ciottoli, compatibili per materiale e forma, provenienti dai depositi dei magazzini comunali.
I lavori sono eseguiti dal al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle ditte Zambelli Srl di Galeata (Fc) e Zini Elio Srl di Bologna. I costi per la realizzazione dell’intervento ammontano a 570mila euro (di cui circa il 75% finanziati dalla Regione Emilia-Romagna) e comprendono anche la sistemazione dei bagni pubblici.

Il sindaco Luca Coffari consegna il sale di Cervia a Papa Francesco

Il sindaco Luca Coffari ha consegnato il sale di Cervia a Papa Francesco. Si è rinnovata ieri, 2 dicembre, la tradizionale missione cervese a Roma, per consegnare il pregiato sale destinato alla mensa pontificia.

Il sindaco Coffari, accompagnato dallo storico salinaro Eros Marzelli del Gruppo Culturale Civiltà Salinara, ha incontrato papa Francesco.

Anche quest’anno il sale consegnato al pontefice è il salfiore, il “fiore della salina”, che viene raccolto a giugno, all’inizio della produzione. È il più pregiato prodotto delle saline, che presenta una grana fine, un minor peso specifico dell’altro sale ed è ancora più dolce del già dolce sale di Cervia. Era chiamato dai salinari “il sale del Papa”, richiamando l’antica tradizione che per oltre quattro secoli vide i salinari cervesi affrontare un lungo e pericoloso viaggio a dorso di mulo per portare questo prelibato prodotto in Vaticano, dove serviva per la mensa pontificia e per i battesimi nella città di Roma. Iniziata quando il cardinale Pietro Barbo (diventato poi papa Paolo II) divenne vescovo di Cervia nel 1444, la tradizione si interruppe nel 1870, in seguito agli eventi della breccia di Porta Pia, che interruppero i rapporti diplomatici tra il Vaticano e l’allora giovane Regno d’Italia. Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi (proprio per la produzione del sale) dello Stato Pontificio.
Al cervese Monsignor Mario Marini, grande amico di papa Bergoglio, scomparso nel maggio 2009, segretario aggiunto della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, si deve la ripresa della tradizionale consegna del sale alla mensa pontificia.

Il sindaco Luca Coffari consegna il sale di Cervia a Papa Francesco

Il sindaco Luca Coffari ha consegnato il sale di Cervia a Papa Francesco. Si è rinnovata ieri, 2 dicembre, la tradizionale missione cervese a Roma, per consegnare il pregiato sale destinato alla mensa pontificia.

Il sindaco Coffari, accompagnato dallo storico salinaro Eros Marzelli del Gruppo Culturale Civiltà Salinara, ha incontrato papa Francesco.

Anche quest’anno il sale consegnato al pontefice è il salfiore, il “fiore della salina”, che viene raccolto a giugno, all’inizio della produzione. È il più pregiato prodotto delle saline, che presenta una grana fine, un minor peso specifico dell’altro sale ed è ancora più dolce del già dolce sale di Cervia. Era chiamato dai salinari “il sale del Papa”, richiamando l’antica tradizione che per oltre quattro secoli vide i salinari cervesi affrontare un lungo e pericoloso viaggio a dorso di mulo per portare questo prelibato prodotto in Vaticano, dove serviva per la mensa pontificia e per i battesimi nella città di Roma. Iniziata quando il cardinale Pietro Barbo (diventato poi papa Paolo II) divenne vescovo di Cervia nel 1444, la tradizione si interruppe nel 1870, in seguito agli eventi della breccia di Porta Pia, che interruppero i rapporti diplomatici tra il Vaticano e l’allora giovane Regno d’Italia. Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi (proprio per la produzione del sale) dello Stato Pontificio.
Al cervese Monsignor Mario Marini, grande amico di papa Bergoglio, scomparso nel maggio 2009, segretario aggiunto della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, si deve la ripresa della tradizionale consegna del sale alla mensa pontificia.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi