sabato
28 Giugno 2025

Due aziende sperimentano un impianto per riciclare i mozziconi di sigarette

Non c’è scarto del rifiuto che viene completamente rigenerato dandogli nuova vita

Foto4Un imprenditore agricolo e uno dell’edilizia, entrambi con un’attenzione alle questioni ambientali e la voglia di innovare, stanno sostenendo un progetto sperimentale per il riciclo di un rifiuto particolarmente pericoloso: i mozziconi di sigarette.

Il progetto – promosso da Domenico Errani, titolare della “Valle delle Albicocche” di Bagnacavallo, e Devis Tronconi, titolare della Td Service Edilizia e Servizi – si chiama “Per un pugno di mozziconi”. Attraverso un complesso ciclo di lavoro che ha dietro quattro anni di studio – supportati anche dalle analisi della ditta Green Analytics di Luigi Barbieri – è stato elaborato un impianto unico nel suo genere con la possibilità di riciclare qualsiasi tipo di mozzicone e una capacità lavorativa di cento chilogrammi di prodotto ogni ora. Non c’è scarto del rifiuto che viene completamente rigenerato dandogli nuova vita.

Sulla plastica è cresciuta la sensibilità e vi sono molte campagne per la sua riduzione e raccolta. I mozziconi, invece, continuano a imperversare sulle nostre spiagge. Secondo i dati della Regione Veneto, 72 miliardi di cicche di sigarette vengono gettate a terra in un anno in Italia. Si calcola che un mozzicone impieghi da uno a cinque anni per degradarsi.

Dal 2019 sono stati raccolti circa mille kg di mozziconi, la quantità minima necessaria per garantire un ciclo completo di sperimentazione sul riciclo del rifiuto. Un anno fa, a fine aprile, tutto era pronto per dare il via alle prove poi l’alluvione ha invaso il magazzino di Conselice dove era stoccato il materiale e la metà è andata distrutta. Ora l’obiettivo è di avviare la sperimentazione dell’impianto in autunno.

Chi raccoglie almeno mezzo chilo di mozziconi può contattare i promotori al 334.1308514 per concordare il ritiro (che potrà avvenire a domicilio oppure in un luogo condiviso). Oppure si può consegnare direttamente tutti i giorni (previo accordo telefonico) in azienda, in via Granaroli 8 a Bagnacavallo. A coloro che consegnano almeno 0,5 kg di mozziconi sarà riconosciuto un omaggio sotto forma di prodotti agricoli della Valle delle Albicocche.

La penna di Cristiano Cavina è quella dei giorni migliori

Nasce l’investigatore Moretti, incasinato ma adorabile

CavinI gialli vanno di moda, i gialli vendono, ormai scrivono tutti gialli. E anche il nostro Cristiano Cavina, scrittore nonché pizzaiolo di Casola Valsenio, si è convinto a cimentarsi con il genere. Dopo tanti romanzi più o meno autobiografici, storie per ragazzi, libri storici, omaggi alla Romagna, Cavina è ora in libreria con L’Ananas no, pubblicato da Bompiani, ed è subito, si spera, seriale. La ricetta è un po’ la solita: investigatore per caso burbero e spiantato, dal buon cuore e la vita a pezzi e intorno una pletora di personaggi a fargli da spalla. L’amico prete, il collega pakistano che in un italiano stentato regala perle di saggezza, la giovane collega amante di detective stories, il capo ex galeotto.

CAVINA Copertina

Il tutto condito dello humor non proprio British della Romagna in un’ambientazione che potrebbe far impazzire qualsiasi lettore non autoctono (e forse pure autoctono). Galeata a Mare infatti non esiste, ed è un po’ la Vigata della bassa, si potrebbe dire. Perché in realtà è un po’ un mix di Cesenatico, Cervia, Pinarella… non fosse che Cervia e Cesenatico nel libro ci sono eccome, con tanto di saline, così come Ravenna, con la visita guidata ai luoghi dei delitti passati. Mentre Casola è Purocielo. Toponimi tutti con la loro ragion d’essere, si capisce bene. Ma la ragion d’essere ce l’hanno soprattutto i personaggi che incarnano una Romagna che sa di antico e di nuovo, che in questo caso unisce la riviera alle colline (montagne?), che mette insieme la luce accecante e l’afa soffocante della pianura, al fresco e buio dei boschi.

Talento purissimo e cristallino da scrittore, Cavina ha sfoderato la penna dei suoi primi magnifici libri editi da Marcos y Marcos e l’ha usata per scrivere un giallo divertente con un retrogusto amaro che ci racconta un luogo immaginario ma in fondo reale e ci porta in un locale dove tutti a questo punto vorremmo andare, la pizzeria Gradisca. Già, perché il protago-
nista è pizzaiolo, come Cavina stesso, che considera l’ananas sulla pizza come il male assoluto, mentre apprezza condirla con erbe aromatiche di vario genere (l’abbiamo già detto che è di Casola, del resto). A differenza dello scrittore, il detective per caso-pizzaiolo Moretti è anche ex sovrintendente della penitenziaria, al verde, incasinato fin sopra i capelli, insopportabile e, manco a dirlo, adorabile. Insomma, bravo Cavina. Il giallo vende perché è divertente ed è divertente perché è duttile e se l’autore è bravo, come in questo caso, ci può raccontare un luogo, un tempo, un’umanità varia, che peraltro è la nostra. Vogliamo tutti tornare al tavolo Vintage e ritrovare quella scombinata banda al completo, con un pensiero speciale a Vittor (ex galeotto ora imprenditore) che odia l’aria condizionata in auto e che di tutti è forse quello che ci mancherà di più. Ma, appunto, la speranza è di reincontrarlo presto.

In agosto Cavina presenterà il suo libro il 20 a Solarolo (Pizzeria 5.0).

Nuovo asilo nido di via Pavirani, ci saranno 13 nuovi posti auto

La variante al progetto di realizzazione approvata dalla giunta comunale

Nido PaviraniConsentirà la realizzazione di 13 nuovi posti auto la variante al progetto di realizzazione del nuovo asilo nido di via Pavirani approvata dalla giunta comunale nella seduta di martedì 6 agosto.

La nuova struttura – quella vecchia è in corso di demolizione – verrà orientata diversamente rispetto a quanto inizialmente previsto e arretrata verso via Centofanti, sfruttando un’area di proprietà comunale disponibile; sarà così possibile realizzare 13 posti auto in via Pavirani, dalla quale si accederà al nido, e ampliare l’area verde gioco dei bambini.

Entrambi questi due interventi saranno oggetto di una nuova progettazione e quindi l’approvazione della variante non prevede un aumento dei costi della realizzazione del nuovo nido, che hanno richiesto un investimento complessivo di 2.950.00 di euro, di cui 2 milioni e 376mila euro finanziati dal Pnrr e 574mila dal Comune.

Il nuovo nido Pavirani sarà ampio circa 900 metri quadri, a un piano fuori terra, con quattro sezioni. Una sarà dedicata ai lattanti e potrà accogliere fino a 15 bambini mentre le altre sezioni potranno ospitare ogni livello di età da 0 a 3 anni a seconda delle esigenze, in particolare una sezione potrà accogliere fino a 24 bambini e le altre due sino a 21 per un totale massimo di 73 bambini. Ogni sezione sarà articolata come unità autonoma costituita da aula, ripostiglio, sala sonno e servizi igienici.

La maggior parte delle attività potrà essere svolta nelle aule didattiche che si affacciano su una zona comune per attività libere e di gruppo. Disimpegnata dal salone, ci sarà l’area riservata agli insegnanti e al personale ata, oltre al servizio igienico per le persone diversamente abili, direttamente accessibile dallo spazio comune attraverso un ampio disimpegno.

Cumuli di polveri a cielo aperto in via Baiona, interrogazione di Ancisi (LpRa)

«Nelle giornate ventose si diffondono ovunque nell’aria creando una fitta nebbia»

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Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, avrebbe raccolto testimonianze in merito a cumuli di polveri a cielo aperto che alcune aziende di via Baiona depositano a poca distanza dalla strada. «Questi materiali – secondo le testimonianze arrivate ad Ancisi –, soprattutto nelle giornate ventose, si diffondono ovunque nell’aria creando una fitta nebbia e vengono respirati, con verosimili danni ai polmoni, da chiunque percorra il tratto di strada che va dal cimitero di Ravenna fino a poco prima dell’abitato di Porto Corsini e viceversa».

In sostanza, LpRa chiede di verificare se siano applicati correttamente o solo parzialmente o no, i previsti sistemi che evitino o almeno minimizzino la dispersione aerea di tali polveri inquinanti, da cui discende un potenziale rischio per l’ambiente e per la salute di chi abitualmente transita in tali zone. «Non è nostra intenzione, al momento – dice Ancisi – puntare il dito verso alcuno, bensì assumere informazioni e chiarimenti che confidiamo attendibili ed esaustivi».

L’art. 50 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) dispone che, “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”. Per prevenirne la necessità, Alvaro Ancisi chiede dunque al sindaco di Ravenna «se intende autorevolmente interloquire con Arpae (agenzia regionale prevenzione ambiente) affinché essa comunichi: 1) quali siano le aziende poste nel tratto di via Baiona sopra indicato che richiedano di essere sottoposte a controlli e verifiche sull’adempimento delle pratiche corrette da compiere per evitare o ridurre al minimo la dispersione aerea delle polveri accumulate all’aperto nei propri stabilimenti; e 2) quali interventi intende produrre perché eventuali irregolarità o abusi siano rilevati e perseguiti tempestivamente».

Maxi frode dei crediti di imposta “Bonus facciate”

Il procedimento penale è ancora pendente nella fase delle indagini preliminari

Foto 2 GdF

Il sequestro di falsi crediti d’imposta, disponibilità finanziarie e mobiliari costituisce l’epilogo di un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla locale Autorità Giudiziaria, eseguita nei confronti di una società edile faentina, del suo consulente fiscale, di 4 tecnici asseveratori e di 3 amministratori di condominio: tutti finiti nel mirino delle Fiamme Gialle in quanto risultati coinvolti, a vario titolo, in un insidioso meccanismo di frode scoperto dalla Compagnia di Faenza nel settore dei bonus edilizi.

Nell’ultimo anno, infatti, i finanzieri hanno eseguito investigazioni mediante l’escussione di persone informate sui fatti, accertamenti bancari, servizi di osservazione, rilievi fotografici e l’esame di ingente documentazione contabile ed amministrativa, dalla cui analisi è stato ricostruito il collaudato meccanismo di frode: l’impresa edile, infatti, attestava come già eseguite e terminate le lavorazioni appaltate dai committenti quando, in realtà, non era neanche stato predisposto il relativo cantiere, al fine di conseguire, mediante l’opzione “sconto in fattura”, un indebito credito di imposta da poter monetizzare anticipatamente attraverso la repentina cessione dello stesso a ignari soggetti in buona fede.

Gli approfondimenti effettuati sulla contabilità dei lavori di cantiere, inoltre, disvelavano come alcune delle opere di restauro della facciata esterna degli edifici, che generavano i crediti di imposta, non venivano affatto eseguite, altre venivano realizzate solo in parte, altre ancora presentavano importi “gonfiati” rispetto al valore accessibile con il beneficio fiscale.
Comportamenti, questi, resi possibili anche grazie al contributo apportato proprio da quei soggetti ai quali la normativa ha attribuito l’esercizio di controlli preventivi, ovvero il consulente fiscale, incaricato all’apposizione del visto di conformità, nonché i tecnici asseveratori delle spese. Nel sistema di frode venuto alla luce, emergeva altresì il ruolo ricoperto da alcuni amministratori di condominio che, simulando l’esistenza di rapporti economici attestanti spese previste nelle quotazioni finanziabili dal credito fiscale, contribuivano ad aumentare illecitamente le remunerazioni pagabili con denaro pubblico.

Ciò ha permesso l’indebita maturazione in capo alla società faentina di crediti d’imposta per un valore di oltre 3 milioni di euro (di cui circa 1 milione di euro connesso a opere non spesabili o mai realizzate) la cui successiva alienazione, a cessionari inconsapevoli, consentiva all’impresa il conseguimento di illegittimi arricchimenti patrimoniali per mezzo milione di euro.

Il procedimento penale è ancora pendente nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, le responsabilità penali derivanti dal contesto investigativo descritto saranno definitivamente accertate solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Olimpiadi, Milena Baldassarri in finale nella ritmica

La ravennate chiude le qualificazioni al nono posto su 24

Milena Baldassarri

La 22enne ravennate Milena Baldassarri si è qualificata per la seconda volta consecutiva alla finale all-around della ginnastica ritmica alle Olimpiadi. Dopo lo storico sesto posto di Tokyo, l’atleta della Ginnastica Fabriano (dove si è trasferita da ragazzina per costruire la propria carriera) cercherà di fare un’impresa anche ai Giochi di Parigi, insieme alla connazionale Sofia Raffaeli, che gareggia con l’obiettivo podio, avendo chiuso la giornata di qualificazioni al primo posto.

Baldassarri è invece arrivata nona su 24 partecipanti alle gare individuali (si qualificavano le prime dieci) con un punteggio complessivo di 129.250 ottenuto grazie alle performance a cerchio, palla (qui sotto il video della sua esibizione, pubblicato da Eurosport), nastro e clavette.

La finale è in programma domani, venerdì 9 agosto, dalle 14.30.

Transmissions, la direzione artistica a Moor Mother. Ecco la line-up del festival

Dal 24 al 26 ottobre a Ravenna il meglio della ricerca internazionale

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Moor Mother

Sarà Moor Mother la direttrice artistica della sedicesima edizione di Transmissions, il festival di associazione culturale Bronson che presenta ogni anno a Ravenna il meglio della ricerca internazionale in ambito sonoro. Dopo Martin Bisi, Radwan Ghazi Moumneh (Jerusalem in My Heart), Francesco Donadello, Marta Salogni, Kali Malone, toccherà alla musicista americana – all’anagrage Camae Ayewa – presentare il proprio racconto unico e personalissimo attraverso i linguaggi sonori del contemporaneo.

Poetessa, artista visiva e docente di composizione presso la USC Thornton School of Music di Los Angeles, Moor Mother si caratterizza da sempre per la sua capacità di muoversi a cavallo tra la dimensione musicale e quella dell’attivismo politico.

Per Transmissions, chiama a raccolta a Ravenna collaboratori di nuovo e lungo corso, tra i quali spicca il collettivo White People Killed Them (guidato dal premio Pulitzer Raven Chacon) e l’esplosivo The Hoi Ensemble creato ad hoc per l’occasione e dalla stessa artista, scegliendo un titolo che rappresenta un vero e proprio statement programmatico: History of ideas sounding the weight of what’s to come (La storia delle idee suona come il peso di ciò che verrà).

A completare la line-up 2024: Lord Spikeheart (KE), Imani Mason Jordan (UK), Nkisi (BE/UK), Dj Haram (US), Aquiles Navarro (PA/US) dj set; Shapednoise (IT), R.Y.F. (IT).

Il festival si svolgerà (dal 24 al 26 ottobre) per il terzo anno negli spazi del rinnovato teatro Rasi e nelle storiche sale del Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna.

Gli abbonamenti Early Bird per seguire tutti gli appuntamenti del festival sono in vendita al prezzo speciale di 50 euro (+dp) su transmissionsfestival.org.

Apre al pubblico la nuova passerella ciclo-pedonale sul fiume Senio a Borgo Rivola

Crollata lo scorso settembre durante il collaudo, il progettista l’ha ricostruita facendosi carico delle spese

Passerella Senio

Sono terminate a fine luglio le operazioni di costruzione e collaudo della passerella ciclo-pedonale sul fiume Senio a Borgo Rivola, nei pressi di Riolo Terme, crollata lo scorso settembre durante il collaudo.

A farsi carico della bonifica dell’area dopo il crollo e della ricostruzione è stato l’ingegnere che l’ha progettata, Marco Peroni, a sue spese (circa 300mila euro).

Con un impalcato pedonale in acciaio e legno lungo 42 e largo circa 2 metri, la passerella si inquadra nel mondo delle costruzioni strallate, ovvero quelle strutture sostenute e composte da cavi in tensione che, in questo caso, sostengono l’impalcato del ponte, ancorati alla sommità di un pilone alto 26 metri.

L’ingegnere Peroni nell’idearla si è ispirato alla forma di un ramo di albero e al contesto fluviale: si trova nel cuore del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola ed è un’opera di grande importanza per chi frequenta il Parco e l’Appennino tra Imola e Faenza, così come per la popolazione e gli operatori economici della zona.

La passerella, che sarà accessibile dal 10 agosto e ufficialmente inaugurata il 14 settembre, consente di oltrepassare agilmente le acque del fiume ed è inclusa in itinerari e cammini tra i più significativi, dal punto di vista ambientale e storico-culturale, sia a livello regionale che nazionale.

L’opera, progettata per sostituire una vecchia struttura resa inagibile, è stata realizzata dall’Ente di Gestione Parchi e Biodiversità – Romagna con i fondi regionali (circa 150mila euro stanziati nel 2018) del POR FESR 2014-2020, dedicati all’Asse 5 – Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali ed ambientali (Azione 6.6.1), per contribuire al rafforzamento del sistema economico regionale con la valorizzazione e la riqualificazione integrata delle risorse culturali, artistiche e ambientali considerate rilevanti per migliorare la competitività delle destinazioni e attrarre nuovi flussi turistici. I lavori sono stati coordinati e diretti dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale.

Un defibrillatore nella sede dell’Asppi di Ravenna in viale Galilei

Scaini AsppiAsppi di Ravenna – l’associazione sindacale dei Piccoli Proprietari Immobiliari – ha installato un defibrillatore semiautomatico nella sede di viale Galilei 81/83. L’attrezzatura è a disposizione degli associati e dei frequentatori, a vario titolo, degli uffici Asppi, ma anche di chi in stato di bisogno dovesse averne bisogno.

«Da tempo – dichiara il presidente Roberto Scaini – Asppi aveva intenzione di dotarsi di un defibrillatore per le eventuali emergenze delle oltre 5mila persone che annualmente entrano nella sede di viale Galilei».

Le autorità sanitarie sono informate della presenza dell’apparecchiatura e il personale dell’associazione ha seguito la formazione necessaria. «L’investimento – si legge in una nota inviata alla stampa – si inquadra nel progetto generale di qualificazione dell’offerta dei servizi da parte di Asppi e alla soddisfazione di associati e utenti».

Monitoraggio acque di Legambiente: “inquinato” il campione alla foce dei Fiumi Uniti

I risultati presentati da Goletta Verde. «La mucillagine? Colpa anche degli allevamenti intensivi»

Prelievi In Emilia Romagna

Presentati da Goletta Verde (ormeggiata al Marina di Rimini) di Legambiente i risultati del monitoraggio delle acque delle coste dell’Emilia-Romagna.

Degli 11 campioni esaminati, 6 sono stati prelevati alla foce di fiumi o canali e 5 a mare. I due punti risultati oltre ai limiti di legge hanno ricevuto il giudizio di “inquinato” alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: si tratta dei punti presso la foce fiume Uniti – tra Lido di Dante e Lido Adriano – a Ravenna, e alla foce del fiume Rubicone a Gatteo a Mare.

«Per migliorare lo stato della balneazione è necessario che i progetti finanziati dal Pnrr per l’efficientamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione siano portati avanti in maniera spedita – il monito di Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde e responsabile biodiversità di Legambiente -. L’Alto Adriatico sta vivendo momenti davvero difficili, dall’emergenza granchio blu al fenomeno della mucillagine in mare che da decenni non si registrava. Tra le concause per la presenza di mucillagine in mare c’è anche l’eccessiva presenza di nutrienti, derivanti da agricoltura e allevamenti intensivi in Pianura Padana che arrivano attraverso il fiume dal Po. Abbiamo lanciato delle proposte al neocommissario Caterino per l’emergenza granchio blu: uso delle nasse per pesca selettiva, subìto gli indennizzi, favorire la ricerca scientifica».

A Ravenna un corso gratuito sulla realtà aumentata e l’intelligenza artificiale

Lo lancia Cna, con 12 ore in presenza e 20 on line

intelligenza artificiale

Cna Formazione lancia dal 19 settembre a Ravenna un corso gratuito su temi futuristici. Si parla di gamification, realtà aumentata e virtuale, intelligenza artificiale e produzione audiovisiva. Tra gli insegnanti, addetti ai lavori come Andrea Bernabini e Gerardo Lamattina.

«Stiamo portando a Ravenna temi di cui di solito si parla poco nei corsi finanziati o che sono difficili da trovare in città medio piccole – commenta la referente Samantha Sarti -. Vogliamo però alzare l’asticella e proporre corsi davvero innovativi. Vediamo intorno a noi giovani e professionisti interessati sempre di più all’Ai e alla realtà aumentata e crediamo che ci sia un bacino di utenza forte».

Il corso è riservato a persone che abbiano già delle basi e si svilupperà (dalle 14 alle 18) in queste date (12 ore in presenza nella sede Cna di viale Randi e 20 ore on line): 19 settembre (in presenza), 26 settembre, 3 ottobre (in presenza), 10 ottobre, 17 ottobre, 24 ottobre, 29 ottobre (in presenza), 7 novembre.

Sabrina Mangia nominata nuova direttrice generale di Mirabilandia

L’attuale responsabile Marketing prende il posto di Capo, che lascia l’azienda dopo due anni

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Sabrina Mangia

Sabrina Mangia è il nuovo direttore generale del parco di Mirabilandia. Il suo incarico partirà dal primo settembre quando Riccardo Capo, attuale responsabile del parco, lascerà l’azienda dopo solo due anni dal suo ritorno.

Torinese, classe 1978, sposata e mamma di due figli e residente in Romagna, Sabrina Mangia vanta un’esperienza di oltre vent’anni nell’industria del leisure ed entertainment. Laureata in Business Administration a Torino, Bachelor Degree in Business Administration e specializzazione in Marketing all’Università di Brighton, ha svolto per dieci anni incarichi di responsabilità nel settore degli eventi e del marketing nel Campionato Mondiale Superbike prima di approdare, nel 2010, a Mirabilandia con il ruolo di Manager in Marketing e Comunicazione per poi assumere nel 2017 l’incarico di Direttore Sales e Marketing al quale si è aggiunta, nel 2024, anche la responsabilità per le sponsorizzazioni per il mercato italiano e spagnolo.

Il management del Gruppo Parques Reunidos e il personale del Parco di Mirabilandia ringraziano in una nota «Riccardo Capo per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, augurandogli di proseguire con successo la propria carriera».

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