venerdì
05 Settembre 2025

Prezzi case vacanze: Milano Marittima ancora al primo posto delle località ravennati

I dati dell’osservatorio di Fimaa e Confcommercio evidenziano un trend positivo per la Riviera ravennate, interessata solo marginalmente dalla contrazione del mercato nazionale. Cervia in controtendenza con una crescita degli scambi del  +2,2 percento

Unnamed

«È un periodo complicato per fare previsioni, ma con il piegarsi dell’inflazione e la riduzione dei tassi crediamo si possa dare nuova linfa allo scambio immobiliare, con un’ascesa dei prezzi minore rispetto agli anni precedenti – commenta Fantini – Sono stati mesi difficili, caratterizzati da eventi che nessuno avrebbe mai potuto prevedere, non tutte le categorie sono riuscite a cavarsela bene, ma il settore immobiliare ha resistito. I dati relativi a Milano Marittima in testa, ma anche di Cervia e Pinarella che si attestano sul podio del mercato immobiliare, stanno a significare che la località regge e che chi sceglie queste mete come seconda casa non lo fa solo come investimento finanziario ma anche per godere del il territorio apprezzandone la filosofia e lo stile di vita».

A livello nazionale emerge un rallentamento del mercato immobiliare, causato principalmente dall’indebolimento dell’economia e dalle difficoltà di accesso al credito, che sembra aver interessato solo marginalmente le località della costa romagnola. «Sul territorio la flessione delle compravendite è stata più contenuta che altrove, con Cervia che si è mossa addirittura in controtendenza facendo segnare un ulteriore incremento del +2,2 percento, a fronte del calo di circa il 10 percento di media che ha interessato la riviera» commenta Dondi. Anche per Venturini, la contrazione generale degli scambi immobiliari è da imputarsi all’incertezza economica e all’inflazione che sta interessando il Paese: «Le vendite immobiliari sono calate rispetto allo stesso periodo del 2023, in parte a causa dell’inflazione e delle incertezze economiche. Tuttavia, nonostante il rallentamento delle compravendite, il valore degli immobili ha mantenuto una certa stabilità, con variazioni contenute nei prezzi medi delle abitazioni, confermando una tendenza osservata già negli anni precedenti. In generale rimane sostenuta la richiesta di abitazioni energeticamente efficienti ma, nella nostra provincia, la domanda rimane vivace anche per le altre tipologie di immobili, purché siano messi sul mercato al valore corretto. Un altro dei fattori che ha inciso maggiormente sul mercato è stata la riduzione del numero di immobili disponibili per la vendita, per via di un rallentamento delle nuove costruzioni e dell’aumento della domanda di affitti».

Nonostante queste difficoltà, le previsioni per il 2025 sono moderatamente ottimistiche. Gli operatori del settore guardano con speranza a una ripresa, supportata dall’aspettativa di una ulteriore diminuzione dei tassi di interesse sui mutui e in attesa di politiche di incentivazione per lefficientamento energetico. In generale, il mercato delle locazioni ha mostrato una tenuta maggiore rispetto alla vendita, con una domanda in costante crescita soprattutto nelle zone centrali della città. In chiusura della presentazione, Savorani sottolinea anche un ritorno di appeal a livello internazionale per la riviera «Il Real Estate europeo torna a parlare italiano in un clima sempre più ottimistico che prevede un incremento in percentuale del numero delle compravendite per il 2025 superiore a tutti gli altri dati europei. Ciò rende sempre più appetibile, oltre che ai clienti italiani anche a quelli stranieri, il mercato delle seconde case in località turistiche e nelle città d’arte. È importante fare rete tra le località di Cervia e Ravenna, che possono valorizzarsi a vicenda sopperendo alle rispettive mancanze».

Nuova residenza universitaria in centro a Ravenna: pronti 30 posti letto

Spazi della diocesi affittati a Ergo, l’azienda regionale per il diritto agli studi superiori. Inaugurazione con la ministra e il rettore

UNIVERSITAA Ravenna si amplia l’offerta di alloggi a gestione pubblica riservati a studenti universitari. Dal 25 ottobre sarà aperta la nuova residenza universitaria San Vitale-San Giovanni gestita da Ergo, l’azienda regionale per il diritto agli studi superiori. All’inaugurazione in programma alle 17 interverranno il Rettore dell’Università di Bologna, la ministra dell’Università, il sindaco di Ravenna e l’arcivescovo di Ravenna.

La struttura, in locazione da parte della parrocchia San Vitale per 12 anni, è costituita da due unità immobiliari vicine tra loro (una in via Cavour 111 e l’altra in via Girolamo Rossi 45) che pertanto rappresentano un’unica residenza con livelli di servizio omogenei. Si trova nel pieno centro storico di Ravenna e in prossimità delle principali sedi universitarie del campus di Ravenna.

Ergo ha provveduto agli interventi di funzionalizzazione per rendere disponibili 30 posti (22 in camere singole e 8 in camere doppie) a partire dall’anno accademico 2024/2025 appena avviato. La residenza è dotata di cucine, di spazi e servizi comuni (lavanderia, stireria, cortile interno con parcheggio bici coperto).

La struttura è stata valutata ammissibile al bando per l’housing universitario del Mur. Si tratta di un intervento pubblico dell’ente regionale per il diritto allo studio universitario, reso possibile anche grazie alla diocesi ravennate.

De Pascale, Ugolini e Serra: gli appuntamenti in provincia

Diversi gli incontri con i cittadini in vista del 17 e 18 novembre. Tra i big in città anche la ministra di Forza Italia Anna Maria Bernini

Candidati Emilia Romagna

Le elezioni regionali del 17 e 18 novembre si avvicinano e si moltiplicano gli appuntamenti della campagna elettorale delle diverse forze in campo. I candidati alla presidenza già noti nelle scorse settimane (prima della sorpresa no vax) erano tre e tutti saranno a Ravenna nei prossimi giorni per incontrare elettori e cittadini.

Ci sarà naturalmente Michele de Pascale (a sinistra nell’immagine), candidato del centrosinistra nonché attuale sindaco della città. In particolare, venerdì 25 ottobre alle 21, De Pascale sarà nella sua città natale e di residenza, Cervia, per un incontro alla Darsena del Sale (Piazzale dei Salinari, 1), mentre lunedì 28 ottobre alla Campaza si terrà la cena a sostegno della sua candidatura (contributo minimo 38 euro, necessaria la prenotazione). Per quanto riguarda le liste a suo sostegno, da segnalare che sabato 26 ottobre al mercato saranno presenti gli esponenti di Avs, che nel pomeriggio parteciperanno alla manifestazione organizzata da La Via Maestra in solidarietà con il popolo palestinese. Inoltre, alle 18.30, in via Chiesa 2, si terrà l’incontro con la candidata di Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni regionali, Caterina Capelli, curatrice del Festival Internazionale dell’Aquilone a Cervia.

Elena Ugolini (al centro nella foto) è invece la candidata del centrodestra, sostenuta dai partiti dell’attuale compagine di governo a Roma, ma anche da una lista civica – “Elena Ugolini Presidente – Rete Civica” – che sarà presentata a Ravenna venerdì 25 ottobre alle 10 nella sede del comitato elettorale della lista di via Maggiore 8. Oltre alla stessa Ugolini, saranno presenti i quattro civici che hanno aderito al progetto di Elena Ugolini. Si tratta di Claudio Fiocco, Benedetta Mercati, Cristina Tassinari e Massimo Zoli. Per quanto riguarda la compagine che sostiene Ugolini da segnalare anche la presenza della Ministra per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini che inaugurerà la campagna elettorale di Forza Italia nella provincia di Ravenna. Appuntamento venerdì 25 ottobre alle 18 per un incontro con la cittadinanza al Bar Nazionale, in Piazza del Popolo. All’incontro oltre al Segretario Regionale Rosaria Tassinari, saranno presenti i candidati alle elezioni regionali del partito Fabrizio Dore – capolista e segretario provinciale, Antonella Brini, Francesco Ferrini e Diletta Principale. Gli alleati Fratelli d’Italia danno invece appuntamento a Lugo abato 26 ottobre, alle 11.30, nella Sala Baracca della Rocca Estense con il candidato ravennate nonché segretario provinciale Alberto Ferrero, che sarà con la senatrice Marta Farolfi, l’ex candidato sindaco Francesco Barone e il capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Lugo, Gian Marco Grandi.

Infine, sarà in città anche il terzo candidato alla presidenza, Federico Serra (a destra nella foto), che si presenta per la lista di sinistra “Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro” che racchiude i simboli di Rifondazione Comunista, Pci e Potere al popolo e che si pone come alternativa alle forme che hanno “cementificato” la regione. Serra concluderà l’incontro di venerdì 25 ottobre alla sala della terza circoscrizione in via Aquileia 13 a cui, sotto lo slogan “Soldi alla terra, non alla guerra” parteciperanno Viola Clemente di End Fossil Ravenna, Pippo Tadolini, attivista ecologista, la candidata del Collegio di Ravenna Marisa Iannucci, e altre realtà impegnate per la salvaguardia di lavoro e ambiente.

Il Balletto di Roma inaugura la nuova stagione concertistica invernale di Faenza

Al via la tredicesima edizione di ERF&TeatroMasiniMusica. Il calendario completo.

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La Cenerentola del Balletto di Roma

Lunedì 28 ottobre 2024, alle ore 21 al Teatro Angelo Masini di Faenza, avrà inizio la stagione concertistica invernale ERF&TeatroMasiniMusica, organizzata da Emilia Romagna Festival e Comune di Faenza. La tredicesima edizione della stagione, in collaborazione con la Scuola comunale di musica “G. Sarti” di Faenza, Accademia Perduta/Romagna Teatri e il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, parte con una delle eccellenze della danza italiana, il Balletto di Roma.

Al Teatro Masini, il Balletto di Roma sarà alle prese con una delle sue produzioni di maggiore spessore artistico, che ne hanno decretato negli ultimi decenni la cifra stilistica nel panorama della danza internazionale. Si tratta di C’era una volta Cenerentola, già presentato nel 2006 e ripreso nel 2016. Questo terzo riallestimento del 2024, firmato dal rinomato coreografo Fabrizio Monteverde, mantiene intatta l’atmosfera e i valori della coreografia originale, arricchita dall’interpretazione di Marisol Castellanos, talento emergente di “Amici 2023”. Luci, costumi e scenografia si uniscono alle musiche di Händel per creare un’esperienza teatrale totale.

Qui di seguito, il calendario completo della stagione 2024/2025 di ERF&TeatroMasiniMusica a Faenza.

ERF&TeatroMasiniMusica, stagione 2024/2025

Lunedì 28 ottobre, ore 21, Teatro Angelo Masini (Faenza)
Balletto di Roma, C’era una volta Cenerentola (nuovo allestimento 2024)
con Marisol Castellanos
coreografia, scene e regia Fabrizio Monteverde
musiche di Georg Friedrich Händel

Giovedì 14 novembre ore 21, Teatro Angelo Masini (Faenza)
Ensemble Vivaldi de “I Solisti Veneti”, Da Salisburgo a Venezia
violini Lucio Degani, Enzo Ligresti
viola Mario Paldini
violoncello Giuseppe Barutti
clavicembalo Roberto Loreggian
clarinetto Darko Brlek
flauto Massimo Mercelli
musiche di Mozart e Vivaldi

Domenica 22 dicembre, ore 21, Chiesa della Beata Vergine del Paradiso (Faenza) – fuori abbonamento, ingresso libero
Concerto di Natale dell’ensemble d’archi “G. Sarti” di Faenza “Collegium Ornatus Mundi”, Coro Jubilate
direttore del coro Martina Drudi
fortepiano Marco Farolfif
violino solista e viola d’amore Alessandro Tampieri
direttore Paolo Zinzani
musiche di Geminiani, Dussek, Bach, Vivaldi, Durante

Domenica 12 gennaio, ore 15.30, Museo Internazionale delle Ceramiche (Faenza)
Giuseppe Sarti e la corte della Zarina Caterina II
violino Roberto Noferini
clavicembalo Chiara Cattani
musiche di Sarti, Alberghi, Paisiello, Tartini

Domenica 2 febbraio ore 15.30, Museo Internazionale delle Ceramiche (Faenza)
Saša Dejanović (chitarra)
musiche di Sor, Bach, Granados, Albéniz, Tárrega, Barrios

Sabato 8 febbraio, ore 21, luogo da definire (Faenza) – fuori abbonamento, ingresso libero
Fiato al Brasile
Un grande concerto con molti tra gli ospiti che hanno partecipato alle 12 edizioni di FAB

Domenica 16 febbraio, ore 15.30, Museo Internazionale delle Ceramiche (Faenza)
Sandro Laffranchini (violoncello) e Michele Gamba (pianoforte)
musiche di Brahms, Respighi, Schumann

Domenica 2 marzo, ore 15.30, Museo Internazionale delle Ceramiche (Faenza)
Konstantin Emelyanov (pianoforte)
musiche di Haydn, Schubert, Ravel

Domenica 30 marzo, ore 21, Teatro Angelo Masini (Faenza)
La Vera Storia di Billie Holiday
pianoforte Danilo Rea
voce narrante Barbara Bovoli
voce Oona Rea

L’azienda che ha inventato l’assetto anti alluvione: «Pochi danni se entrerà acqua»

La ditta Biesse Sistemi di Ravenna progetta impianti elettrici e a maggio 2023 è stata sommersa nella sede di Fornace Zarattini con un danno di 440mila euro. Il presidente: «Per avere 820 euro di rimborsi ne abbiamo spesi 840 per la pratica». Impossibile tenere l’acqua fuori per proteggersi in futuro, allora l’idea è stata quella di studiare una configurazione in cui gli allagamenti facciano meno danni possibili

La sede della Biesse Sistemi in via Fratelli Lumiere a Fornace Zarattini nei giorni dell'alluvione di maggio 2023 (foto dal gruppo Facebook del comitato cittadino della frazione di Ravenna)

Le probabilità di un’alluvione a Fornace Zarattini erano molto basse nelle mappe del rischio idrogeologico, ma a maggio 2023 è successo davvero – a causa dell’acqua arrivata da una rottura del fiume Lamone a Reda – e molte imprese sono state colte impreparate. Per la Biesse Sistemi il danno è stato di 440mila euro. Il presidente Gabriele Orioli ha deciso che la sua azienda non dovrà mai più finire sott’acqua. O meglio, visto che tenere fuori l’acqua si è rivelata una strada impossibile, si è scelto di ideare un assetto dell’azienda in cui l’acqua può entrare facendo danni minimi.

La sede nella zona artigianale alle porte di Ravenna, dove vengono progettati impianti e sistemi automatici, è molto diversa dopo sedici mesi. La lista delle misure di difesa la fa il dirigente della ditta nata 51 anni fa: «Gli uffici sono stati spostati tutti al primo piano e al piano terra ci sono solo stanze con poco materiale. L’impiantistica del magazzino è stata posizionata sopra i 70 cm di altezza. A terra adesso teniamo solo cose che si possono spostare velocemente in alto e abbiamo posizionato dei ripiani e dei cavalletti pronti. Abbiamo creato una rampa per mettere in alto il muletto. E il reparto di officina meccanica, dove ci sono macchine che non si possono sollevare da terra, ora è tutto nell’area del petrolchimico dove avevamo già un capannone».

La scelta difensiva studiata dalla Biesse è quella di ammettere che l’acqua entri e non cercare di tenerla fuori: «Abbiamo tremila mq di capannoni e seimila mq di piazzale con sei ingressi. Pensare di costruire un muro sul perimetro era impossibile. Senza contare che le fogne portano dentro acqua. Nel 2023 abbiamo visto che l’acqua è andata via spontaneamente senza bisogno di idrovore come è successo da altre parti. Anche per questo abbiamo ritenuto più efficace avere una sistemazione capace di non essere danneggiata se entra l’acqua».

La decisione di non farsi più cogliere di sorpresa è anche mossa dal rimorso di aver sottovalutato il rischio un anno fa: «Alle 19.30 eravamo sul cavalcavia di via Gramentieri e vedevamo l’acqua nei campi. Pensavamo bastasse la ferrovia a tenerla lontana e invece alle 23 l’acqua è cominciata a entrare». Ora ci sono due stanze che fanno da monito per evitare che ci si dimentichi di quello che è successo e si abbassi la guardia: «Sono camere poco utilizzate che restano chiuse e quando apri la porta si sente ancora la puzza di umidità».

Il 19 settembre 2024 è stata la prova generale del nuovo assetto. Poco prima che l’argine del Lamone si rompesse a Traversara, l’acqua aveva iniziato a tracimare anche dalla sponda destra all’altezza di Santerno e il Comune di Ravenna aveva diramato un’allerta. «Se la rottura fosse stata sulla sponda destra c’era il rischio che gli allagamenti arrivassero in direzione di Fornace. E così quando abbiamo ricevuto gli allarmi abbiamo fatto un test. Alle 8 tutti i dipendenti hanno cominciato a sistemare lo stabilimento per affrontare un nuovo allagamento e abbiamo visto che tre ore ci bastano per farci trovare pronti». Alle 11 anche le vetture aziendali erano parcheggiate sul vicino cavalcavia: «Abbiamo preso un caffè insieme e per quel giorno abbiamo fermato l’attività».

L’esperienza dell’anno scorso ha insegnato che prevenire con difese proprie è la via più sicura. Perché rimborsi dallo Stato e liquidazioni dalle assicurazioni sono quasi miraggi: «Dallo Stato non è ancora arrivato nulla, ma intanto abbiamo anche pagato un perito del tribunale per certificare i danni. Abbiamo ricevuto 820 euro dalla Camera di Commercio con una pratica che è costata 840. Eravamo assicurati con due compagnie diverse e in totale abbiamo ricevuto solo 88mila euro perché sono spuntate le clausole che non coprivano tutti i danni».

La Biesse fattura circa venti milioni di euro all’anno: «Il danno subìto per l’alluvione è paragonabile a una perdita che potremmo subire per una mancata commessa, quindi avevamo le spalle larghe abbastanza per reggere l’urto. Ma se diventasse un danno frequente non potremmo farcela. Capisco bene quelle imprese che sono state alluvionate tre volte e ora sono a rischio chiusura».

Già terminati i lavori per la duna invernale a Cervia

I lavori, sostenuti dalla Cooperativa bagnini, si sono conclusi con una settimana di anticipo rispetto allo scorso anno

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La duna invernale appena completata sulla spiaggia di Cervia

Anche quest’anno svetta la duna invernale di sabbia sulle spiagge di Cervia, a protezione degli stabilimenti balneari e della città, dalle mareggiate e dalle ingerenze del mare. La barriera di sabbia lunga 9 km, collocata tra il mare e l’entroterra, protegge infatti non solo le attività di spiaggia, ma anche le abitazioni, gli alberghi e le attività commerciali in prima linea. Una protezione che quest’anno è stata costruita in tempi record, anticipando di una settimana l’anno precedente, per prevenire i danni causati dal maltempo che sta persistendo sulla penisola.

Il costo complessivo annuale della duna invernale di Cervia è di circa 300.000 euro all’anno ed è sostenuto dai 200 imprenditori balneari soci della Cooperativa bagnini di Cervia. Ma «il costo è destinato ad aumentare, visti i cambiamenti delle condizioni climatiche che sempre più interessano i litorali già martorizzati dal fenomeno dell’erosione marina», afferma una nota della Cooperativa.

Le caratteristiche della duna – altezza, dimensione, larghezza base, eccetera – sono autorizzate e vagliate dal Comune di Cervia e dalla Regione Emilia-Romagna. 45 sono i giorni di realizzazione che comprendono anche le operazioni di livellamento, 10 sono le macchine operatrici utilizzate dal personale esperto della Consar che si è aggiudicata il lavoro tramite bando. La realizzazione della duna nel tratto di spiaggia a nord di Milano Marittima, come negli scorsi anni, ha impiegato una dose maggiore di sabbia e operazioni più complesse, perché in quella zona la spiaggia è più colpita dall’erosione del mare.

«La zona dell’area Varese è già in sicurezza», spiega Fabio Ceccaroni, presidente della Cooperativa bagnini. «Oggi anche il tratto di Milano Marittima nord, che è il più colpito dal mare, sarà chiuso così come il resto del litorale cervese, sigillando letteralmente la città dal mare. Quest’anno chiudiamo le operazioni di innalzamento della duna con una settimana di anticipo rispetto al passato, decisione che il CdA della Cooperativa ha preso a settembre viste le condizioni annunciate del meteo».

Bagnacavallo, si dimette l’assessora Danesi: «Non riesco a seguire la mia azienda»

La decisione a quattro mesi dall’ingresso nella giunta Giacomoni. Le deleghe Turismo, Cultura e Promozione passano al sindaco in attesa della nuova nomina

Lucilla Danesi Dimissioni

Si è dimessa l’assessora del Comune di Bagnacavallo Lucilla Danesi (nella foto), che aveva le deleghe a Cultura, Turismo e Promozione. La decisione è stata presa per motivi personali. «Quella delle dimissioni è stata una scelta necessaria, nonostante mi sia costata una buona quota di dispiacere, perché far coesistere l’impegno nella mia azienda e l’assessorato non mi era più possibile», spiega Danesi.

Laureata in Beni culturali, da quasi vent’anni Danesi si occupa di vivaismo, agricoltura e internazionalizzazione. È commerciale estero di una ditta attiva nell’ambito del vivaismo, amministratrice di un centro di ricerca per la fragola e consigliera nel cda di un centro di attività vivaistiche. È stata consigliera comunale a Bagnacavallo dal 2004 al 2009, eletta nelle file dei Ds.

«Ringrazio di cuore per la fiducia accordatami il sindaco, una persona che stimo moltissimo e a cui sono legata da profondi valori condivisi. Ringrazio inoltre la giunta e tutta la struttura comunale: sono stati quattro mesi intensi, faticosi ma favolosi».

In attesa della nomina della persona che sostituirà Danesi, le materie di competenza dell’ex assessora passano ora al sindaco Matteo Giacomoni, il quale ha a propria volta ringraziato Lucilla Danesi per il lavoro svolto.

Concessioni balneari, ancora tutto fermo. Il punto della situazione

Accantonati gli emendamenti che volevano andare incontro ai gestori: l’Ue si oppone agli indennizzi pieni

Concessioni Balneari

L’eterna storia delle concessioni balneari, che interessa circa 400 stabilimenti tra Ravenna e Cervia, non accenna a concludersi. Il governo aveva approvato lo scorso settembre il decreto Infrazioni, che porterebbe l’Ue a chiudere 16 procedure contro l’Italia, tra cui quella relativa alla mancata applicazione della direttiva Bolkestein. Tuttavia il provvedimento è fermo in queste ore alla Camera, proprio a causa dei disaccordi fra Roma e Bruxelles sulle concessioni di spiaggia. Tutto il resto degli emendamenti al testo è stato già esaminato dalle commissioni Giustizia e Finanze, mentre quelli sul primo articolo, che riguarda i balneari, sono stati accantonati e rinviati alla prossima settimana.

Per spiegare la situazione, facciamo un passo indietro. Nel 2023 il governo Meloni aveva tentato di escludere le concessioni storiche dall’applicazione della Bolkestein, lavorando a una mappatura che dichiarava che in Italia non ci fosse scarsità di risorsa. La tesi era che fosse possibile aprire alla concorrenza assegnando spiagge libere per nuove imprese, senza toccare quelle esistenti, ma la proposta è stata respinta dalla Commissione Ue. Dopo un anno di inerzia sul tema, Palazzo Chigi ha varato il decreto Infrazioni, che impone di riassegnare le concessioni balneari a gara entro il 30 giugno 2027. Si tratta di un provvedimento concordato con Bruxelles fino all’ultima virgola.

Le associazioni degli imprenditori balneari hanno molto criticato il testo, soprattutto nella parte relativa agli indennizzi. Il decreto Infrazioni afferma che il nuovo concessionario debba riconoscere al gestore uscente solo gli investimenti non ammortizzati e degli ultimi cinque anni, mentre i balneari rivendicano il diritto a ottenere il pieno valore commerciale delle loro aziende, comprensivo di avviamento. Gli emendamenti presentati dalle forze di centrodestra, che sono più di 60, si concentrano soprattutto su questo aspetto. Tuttavia, trattandosi di un testo concordato con l’Ue, qualsiasi modifica deve ricevere il beneplacito di Bruxelles, che però si oppone al riconoscimento del valore aziendale. Secondo la Commissione Ue, l’obbligo di riconoscere il valore aziendale a carico del nuovo concessionario rappresenta un vantaggio improprio per il gestore uscente, e dunque è in contrasto con la direttiva Bolkestein.

Gli emendamenti sui balneari avrebbero dovuto essere votati a partire da martedì 22, ma sono stati rinviati alla prossima settimana. L’impasse sta tenendo bloccato l’intero provvedimento.

L’Ausl condannata a risarcire sei medici che si erano rifiutati di fare turni al Ps

L’Azienda aveva tagliato loro lo stipendio, ora dovrà pagarli 4.500 euro a testa

PRESENTAZIONE NUOVI POSTI AL PRONTO SOCCORSO DI RAVENNA

Il giudice del Lavoro del Tribunale di Ravenna Dario Bernardi ha condannato l’Ausl Romagna a pagare a sei medici del 118 in servizio negli ospedali di Ravenna e di Rimini 4.500 euro a testa, relativi ai 900 euro mensili previsti dall’accordo regionale del 2008 ma non versati tra maggio e settembre 2022, perché non avevano aderito al progetto a supporto dei pronto soccorso.

Lo riporta l’Ansa.

Secondo la sentenza, depositata ieri, «la decisione dell’Ausl» è stata «scorretta». L’azienda è stata condannata anche alle spese di lite quantificate in oltre 5.000 euro.

Tutto era partito con l’accordo aziendale «del febbraio 2022» che «prevedeva la necessaria integrazione tra i medici dell’emergenza territoriale e i pronto soccorso». Ma la norma «prevede che la competenza sul punto» non fosse «della semplice contrattazione aziendale» bensì «di quella regionale». Come dire che «già in via di diritto, la scelta Ausl non trova conferma nel dato normativo».

E poi – ha continuato il giudice – «i conti non tornano» dato che «i ricorrenti hanno svolto le attività previste dall’accordo tranne l’integrazione con il pronto soccorso». E così «già di per sé risulta alquanto scorretto immaginare che per non avere svolto solo una parte dei compiti previsti, non spetti nulla visto che l’altra parte era stata svolta».

Infine «non appare nemmeno esserci una logica matematica dietro al discorso dell’Ausl» la quale «vuole obbligare, dietro la minaccia della perdita dei 900 euro mensili aggiuntivi, i medici di emergenza a lavorare nei pronto soccorso». Come risulta dall’accordo aziendale, «per chi lavorava volontariamente nei pronto soccorso, c’era un compenso orario aggiuntivo». Ma se invece «non si lavorava volontariamente nei pronto soccorso, restava il compenso dei 900 euro mensili forfetizzato previsto dall’accordo precedente».

A suo tempo il direttore generale dell’Azienda, Tiziano Carradori, aveva spiegato di avere dato comunicazione della questione anche a livello regionale. E che dei 41 medici del 118 in Romagna, la maggior parte aveva accettato di fare turni pure al pronto soccorso: 6 quelli rimasti fuori. «Se la mia interpretazione del contratto collettivo fosse stata scorretta, la Regione mi avrebbe fermato», aveva puntualizzato.

Il sindacato Snami sezione Emilia – Romagna in una nota ha espresso «grande soddisfazione per il risultato ottenuto» al contempo «denunciando però l’uscita di numerosi medici del 118, stanchi delle continue pressioni e dei correlati disagi» con «ulteriore impoverimento del servizio di emergenza e con inevitabili ricadute sulla qualità dell’assistenza alla popolazione».

Il viceministro Bignami e i treni: «Alta velocità, vogliamo una stazione Romagna»

Bignami al convegno dell’Autorità portuale. «Il successore di Rossi? Avremo una visione nazionale»

Galeazzo Bignami

Il governo ha una strategia «chiara» per il porto di Ravenna, «non solo regionale, ma nazionale e continentale», che si concretizza per esempio con l’istituzione della Zona logistica semplificata. Lo sottolinea il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami intervenendo mercoledì mattina in città al convegno “Adria shipping summit-Stati generali della portualità e della logistica del Nord-est” promosso da Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale e Ravenna port hub.

In questa strategia, aggiunge, la scelta del successore del presidente dell’Autorità Daniele Rossi, sarà importante e ispirata a «una visione nazionale». Si tratta di un processo »articolato che vede l’intesa con la Regione, il passaggio in commissione parlamentare, la possibilità per il Governo di scegliere con procedure di superamento del dissenso», perchè le Autorità, ribadisce, sono parte di un «unicum a livello nazionale, hanno una riconnessione profonda con le politiche del Governo», per il quale le politiche portuali sono «imprescindibili», aree retroportuali comprese.

Rossi, continua, «ha fatto bene» e da chi prenderà il testimone sarà necessaria «una perfomance ancora più onerosa». Per cui occorre individuare «una persona che continui il lavoro con la collaborazione di tutti, con consenso istituzionale unanime, coinvolgendo gli operatori e il territorio che deve accettare la sfida lanciata dal governo con l’istituzione della Zls».

Il Candiano, prosegue, ha «una ricettività specifica che stiamo cercando di diversificare», ma per la flessione dei flussi «ha comunque perso una quota piccina». Per il retroporto, entra nel dettaglio, c’è la progettazione «spinta» per la Romea, con studio e progettazione inseriti per la prima volta nel Contratto Anas. Stesso discorso per la statale 16, per la quale è stato vinto il round al Consiglio di Stato per la variante di Argenta e «i lavori possono proseguire».

Sul fronte ferroviario ci sono i 3,6 miliardi di euro per il potenziamento del tratto Bologna-Castel Bolognese per l’immissione della linea convenzionale verso Ravenna e per l’Alta velocità. Che poi arriverà a Rimini: è «complesso intervenire – non nasconde – ma non possiamo bucare San Bartolo senza passare da lì». Senza creare poi troppe fermate, chiosa, per questo «si ragiona su una stazione Romagna verso Forlì che è baricentrica». E poi sfruttare l’Alta velocità per il traffico merci di notte. A Rfi, conclude, «abbiamo chiesto un profondo ascolto dei territori» attraverso il dibattito pubblico, per un’opera “strategica” per i flussi del porto di Ravenna verso Bologna e altre realtà.

Il Ravenna pareggia a Riccione ed è a -11 dal primo posto. Esonerato Antonioli

Sollevato dall’incarico l’allenatore dopo soli 10 punti in 7 partite

Foto Di Filippo Venturi
Foto di Filippo Venturi

Nel turno infrasettimanale del campionato di serie D, il Ravenna non va oltre il pareggio (1-1 con gol giallorosso di Lordkipanidze) a Riccione e dopo 7 partite si ritrova desolatamente all’ottavo posto in classifica, addirittura a 11 punti di distanza dalla capolista Tau Altopascio, che le ha vinte tutte.

Un inizio di campionato che in pochi si sarebbero aspettati, considerate le ambizioni e le dichiarazioni dell’estate scorsa, quando si parlava addirittura di serie A all’indomani del cambio societario che ha visto Ignazio Cipriani prendere le redini del club. E come spesso capita in questi casi, a pagare è il mister, Mauro Antonioli, «sollevato dall’incarico», come si legge in una nota ufficiale.

«Il club desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la serietà, la professionalità e l’impegno dimostrato in questi mesi alla guida della squadra ed augura loro le migliori fortune per il proseguimento della carriera», continua il comunicato del Ravenna Fc.

Ora il Ravenna è atteso da due partite casalinge consecutive in pochi giorni: al Benelli arriveranno domenica il San Marino e mercoledì (30 ottobre) l’ambizioso Piacenza.

Halloween a Ravenna tra mostri, case stregate e laboratori da brivido

Un weekend lungo di appuntamenti per tutta la famiglia tra piazza Kennedy e le vie del centro, dal 31 ottobre al 3 novembre

Comunicato Stampa SIR Hallow 4

Mostri, maschere, vampiri e fantasmi si preparano a conquistare il centro città in occasione della nuova edizione di “Ravenna Halloween”, il tradizionale appuntamento promosso da Spasso in Ravenna (in collaborazione con l’associazione Tralenuvole) che quest’anno si prolungherà per l’intero weekend, con eventi e appuntamenti per tutta la famiglia dal 31 ottobre al 3 novembre.

Il cuore dei festeggiamenti sarà piazza Kennedy, ma gli eventi coinvolgeranno anche le altre vie del centro storico e la piazza. Si parte il pomeriggio del 31 ottobre con la caccia al tesoro: i bambini avranno tempo dalle 16 alle 19 per ritirare la mappa in piazza Kennedy e partire alla ricerca delle “bandiere nere della paura” tra le vie del centro, per raggiungere infine la “casa stregata”.  Per concludere con successo la caccia bisognerà risolvere enigmi e tornare alla base con le soluzioni, oltre a raccogliere “Le pillole della Sfortuna” custodite nel forziere Pirata insieme alle bandiere di Willy l’Orbo. Nel gioco saranno coinvolti mostri che si muoveranno per il centro per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente. Durante il pomeriggio saranno offerti a tutti i partecipanti giochi, piccole creazioni, trucchi e tatuaggi paurosi.

Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 novembre invece il centro sarà animato da giostre, giochi e laboratori, sempre dalle 16 alle 19. I più piccoli potranno divertirsi creando Simon lo spaventapasseri, un amico magico in grado di spaventare chi cerca di rubare dolcetti di halloween ai bambini. Potranno inoltre trasformare una scatola da scarpe in una casa stregata o realizzare una ghirlanda della paura per difendere la propria casa da spiriti e folletti. Per la partecipazione ai laboratori, così come per la caccia al tesoro, è previsto un contributo di 5 euro.

Sabato e domenica, alle ore 17, si aggiunge al calendario l’appuntamento con le letture dal libro  “Fuori di Zucca”, «storie di paura e mostri ad accesso libero ma consentito solo a chi ha coraggio da vendere» comunicano dall’organizzazione. Tutti i dettagli e le informazioni sui laboratori sono reperibili sul sito dell’associazione Tralenuvole.

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