sabato
19 Luglio 2025

Big match al Benelli, i tifosi si danno appuntamento già per il riscaldamento

Sale l’attesa per Ravenna-San Marino, con i giallorossi che sfidano la sorpresa del faentino Cassani, ex mister delle giovanili

Foto Di Filippo Venturi
Foto di Filippo Venturi

Big match domani (domenica 3 marzo) alle 14.30 allo stadio Benelli di Ravenna, dove i giallorossi padroni di casa – primi in classifica nel girone D del campionato di calcio di serie D – ricevono il Victor San Marino, quarto a soli 4 punti di distanza.

Il Ravenna Fc arriva a una partita fondamentale – contro una delle sorprese del campionato, allenata dal faentino Stefano Cassani, ex mister del settore giovanile giallorosso, figlio dell’ex Ct della Nazionale di ciclismo – con un organico ridotto all’osso da squalifiche ed infortuni e reduce dal pareggio di San Giuliano e dalla precedente sconfitta casalinga contro il Lentigione.

Sale l’attesa anche tra i tifosi, con un invito rivolto alla città a sostenere la squadra in massa e i più “caldi” che danno appuntamento già poco dopo le 13 al “Benellino”, il campo di allenamento nel piazzale del mercato di Ravenna, per caricare la squadra durante il riscaldamento.

Occhi anche sugli altri terreni di gioco, con i cugini del Forlì, secondi in classifica a soli 2 punti dal Ravenna, che ospitano l’ostico Prato e lo scontro diretto Carpi-Corticella tra, rispettivamente, la terza e la sesta forza del campionato.

Insulti sessisti alla sindaca di Russi, Bonaccini: «Parole irricevibili»

«Massima solidarietà» a Valentina Palli, dopo l’attacco del geoloco Claudio Miccoli, anche da parte del Presidente della Regione

La sindaca di Russi Valentina Palli
Valentina Palli nel video in cui denuncia gli insulti sessisti

«Massima solidarietà a nome mio e della Giunta regionale alla sindaca Valentina Palli. Gli insulti sono sempre odiosi, ma l’aggravante sessista con cui la sindaca, l’istituzione più vicina ai cittadini sul territorio, è stata attaccata li rende ancora più esecrabili. Parole irricevibili, in contrasto con il vivere civile e con il rispetto che si deve avere quando ci si confronta nella vita pubblica».

È ferma la condanna del presidente della Regione Stefano Bonaccini ai commenti sessisti indirizzati dal geologo Claudio Miccoli alla sindaca di Russi, Valentina Palli, durante un incontro pubblico.

«Dobbiamo ritrovare il rispetto per l’interlocutore, anche e soprattutto quando la pensa diversamente da noi, e abbassare i toni. La nostra condanna per ogni tipo di violenza, anche verbale, è e sarà sempre totale», chiude Bonaccini.

Tra le reazioni del giorno dopo anche quelle del Pd e di Italia Viva. A solidarizzare con la sindaca, tra gli altri, anche la parlamentare Ouidad Bakkali e l’Anpi locale.

In Emilia-Romagna il 43 percento degli adulti è obeso o in sovrappeso

Il 4 marzo la giornata mondiale di sensibilizzazione sui fattori di rischio

Uomo Obesita

L’obesità non è una condizione, ma una malattia. Che in Emilia-Romagna riguarda oltre 336mila persone adulte (tra i 18 e i 69 anni) – l’11% della popolazione di questa età – a cui se ne aggiungono 945mila in sovrappeso, il 32%.

Il 4 marzo, come ogni anno, si celebra la Giornata mondiale dell’obesità, e tutto il servizio sanitario regionale è impegnato a organizzare iniziative e incontri di informazione e sensibilizzazione (i programmi sono disponibili sui siti internet di Aziende sanitarie e ospedaliere). Per far comprendere ai cittadini che con l’obesità non si scherza, perché costituisce uno dei principali fattori di rischio collegati all’insorgenza di altre patologie come ictus, diabete, tumore, ipertensione e problemi cardiaci; inoltre, oggi più che mai rappresenta anche uno stigma e spesso è legata a episodi di bullismo e fat shaming, con le conseguenti ripercussioni psicologiche e di benessere complessivo che porta con sé.

A prendere in carico e a seguire le persone con obesità in Emilia-Romagna sono la rete di nutrizione preventiva e clinica delle Aziende sanitarie locali, attraverso i servizi Igiene degli alimenti e della Nutrizione, e le Aziende ospedaliere, con equipe multidisciplinari formate da nutrizionisti, medici dello sport, psicologi e altri specialisti.

Ma il contrasto all’obesità, come per altre malattie croniche, passa prima di tutto da una strategia che promuove un’alimentazione corretta e attività fisica regolare in diversi ambiti  – scolastico, lavorativo, di comunità e nelle strutture sanitarie, e prima ancora in gravidanza e in famiglia – e da uno specifico programma destinato ai più piccoli, il “Modello regionale di presa in carico del bambino in sovrappeso e obeso”, attivo dal 2013 e che è stato inserito dall’Organizzazione mondiale della sanità tra le buone pratiche europee per il contrasto all’obesità infantile.  I medici di base e i pediatri di libera scelta rivestono un ruolo fondamentale e costituiscono il primo step per accedere ai servizi.

Una rete che serve a prevenire e contrastare la patologia e a curare le persone con obesità, di tutte le età: se in regione il 43% degli adulti presenta un eccesso di peso, la percentuale sale a oltre la metà della popolazione sopra i 69 anni (dati Passi e Passi d’argento biennio 2021-2022). Numeri più confortanti, invece, per i minori. In Emilia-Romagna il 26% dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso o presenta obesità, ma fortunatamente la prevalenza diminuisce nell’adolescenza: il 15% nei 17enni (dati OKkio 2019 e HBSC 2022). A influire sull’eccesso di peso sono spesso lo scarso movimento e il troppo tempo trascorso davanti a tv, videogiochi, tablet, cellulare o sui social network.

Anche i danesi di Ramboll al lavoro con Agnes per il parco eolico in mare

L’Ad Bernabini: «Sono stati 7 anni di sacrifici, ma confido che il 2024 sia l’anno delle autorizzazioni»

Agnes Ramboll
Responsabili di Agnes e Ramboll nei giorni dell’accordo

La società danese di ingegneria Ramboll, leader mondiale nella progettazione offshore, ha affiancato Agnes nello sviluppo del parco eolico in fase di progettazione al largo di Ravenna. Va ad aggiungersi alle altre società di valore internazionale che in questi anni hanno supportato Agnes (da Saipem a Wsp, da Rosetti Marino a Techfem e Fichtner).

«Sono molto contento di poter ricevere il supporto tecnico da parte di una società di ingegneria del valore di Ramboll – commenta in una nota inviata alla stampa Alberto Bernabini, Ad di Agnes srl -. I danesi hanno dimostrato da subito apprezzamento per il lavoro svolto fino a qui dagli ingegneri di Qint’x e dei loro partner e questo mi rende particolarmente orgoglioso del lavoro del mio team».

«Sapevo fin da quando ho iniziato il progetto nel 2017 – continua Bernabini – che voler realizzare un hub energetico era un operazione molto sfidante, ma sapevo che era quello di cui aveva urgente bisogno, soprattutto per il suo stato di inquinamento e quindi della salute dei cittadini, tutta la pianura padana. Una volta realizzato, Agnes potrà portare energia pulita a prezzi più bassi ai cittadini e alle imprese grazie alle nuove regole del mercato elettrico all’ingrosso che diventerà definitivamente “zonale” da gennaio 2025 e pertanto sarà molto importante avere molta “offerta di energia” prodotta nella propria zona. Il progetto potrà creare migliaia di posti di lavoro e soprattutto potrà dare vita ad una nuova filiera di sviluppo industriale per la città».

«Sono stati 7 anni di sacrificio per me e per le mie aziende – conclude Bernabini – per portare avanti questo progetto ma confido che il 2024 sia l’anno delle autorizzazioni».

Parco Marittimo, ultimi lavori a Marina e Punta, appaltati tutti gli stralci

Polemiche ambientaliste a Lido di Savio. «I pini abbattuti saranno sostituiti»

Parco Marittimo Marina di Ravenna febbraio 2024
Un tratto di Parco Marittimo a Marina di Ravenna, con gli arbusti appena piantati

Il Parco Marittimo ha rappresentato la grande novità della scorsa stagione balneare, sconvolgendo le abitudini di numerosi ravennati, che non hanno potuto più parcheggiare la propria auto direttamente in spiaggia.

I lavori di quel primo stralcio – a Marina di Ravenna e Punta Marina – si stanno concludendo e saranno del tutto terminati – assicurano dal Comune – entro Pasqua. In particolare, sono state completate le passerelle mancanti e realizzate le cosiddette ghiaie rinverdite, pavimentazioni simili a quelle del parcheggio scambiatore, che copriranno le aree tra gli stabilimenti e le stesse passerelle. In questi mesi sono poi stati piantati i 120mila tra alberi e arbusti annunciati (con tanto di cartelli che invitano i passanti a non calpestare le dune), ma si tratta nella maggior parte dei casi di poco più di germogli (vedi foto qui sopra), con gli effetti che saranno realmente visibili solo tra alcuni anni.

Nel frattempo sono partiti i lavori anche per gli altri stralci del grande progetto di riqualificazione delle aree retrodunali e nelle pinete dei lidi ravennati, per il sindaco De Pascale «il più grande intervento di riqualificazione con finalità turistiche e ambientali nella storia di Ravenna, paragonabile solo alla piantumazione delle pinete litoranee agli inizi del Novecento».

L’ultimo cantiere è partito lunedì 19 febbraio, si tratta di quello di completamento del progetto Parco Marittimo, che riguarda la riqualificazione dei tratti urbani di Casal Borsetti e Lido di Savio. In quest’ultimo lido all’insegna anche delle polemiche degli ambientalisti, che hanno denunciato l’abbattimento di pini marittimi in buona salute, con l’Amministrazione che si difende sottolineando come le alberature «verranno sostituite con altre essenze posizionate in punti diversi per migliorare la fruizione dei percorsi e garantire comunque ombreggiamento», ci dice l’assessora Federica Del Conte. «A Lido di Savio – continua – abbiamo deciso di procedere per step, lavorando di volta in volta su porzioni limitate del viale Romagna, in modo da cercare di minimizzare al massimo gli inevitabili disagi. Cercheremo di completare la maggior parte del lavoro prima dell’estate. Se non sarà possibile ultimare il cantiere prima dell’inizio della stagione, proseguiremo comunque solo con le lavorazioni meno impattanti».

Nei mesi scorsi sono stati invece già appaltati il secondo e terzo stralcio, i cui lavori sono iniziati quasi ovunque (la riqualificazione del percorso sul mare di Casal Borsetti partirà invece dopo l’estate), con i cantieri che dovranno chiudersi non oltre il 2026 come da obblighi del Pnrr, da cui arrivano buona parte dei finanziamenti (11 su 17 milioni di euro complessivi). Lavori che non dovrebbero provocare le polemiche scaturite a Marina e Punta, non essendo più coinvolti i parcheggi in spiaggia. Nell’area sud di Punta Marina, per esempio, si interviene attraverso la qualificazione dell’accessibilità a mare degli spazi liberi compresi tra gli stabilimenti attraverso la reintroduzione delle dune. A Lido Adriano non ci sarà alcun intervento, essendo gli stradelli già stati sistemati in passato. A Marina Romea e Porto Corsini si riqualificherà invece il litorale favorendo la ricomposizione della duna e verranno realizzati “diradamenti” per favorire l’accesso di luce e aria e la rigenerazione della pineta. In questo stralcio, a differenza del primo, il percorso ciclopedonale non lambisce gli stabilimenti, ma attraversa longitudinalmente la pineta innestandosi sulla rete dei sentieri esistenti, fino ad uscire sul mare nella grande duna di Porto Corsini, attraversandola con delle passerelle in legno sopraelevate, per arrivare a innestarsi nel futuro “Parco delle Dune” situato in corrispondenza del terminal crociere.

All’ex ospedale di Cotignola alla scoperta dello spiazzante pittore Claudio Montini

Fino al 5 maggio un progetto espositivo preceduto da un restauro che ha coinvolto una cinquantina di opere selezionate dall’archivio

Domenica 3 marzo alle ore 17 all’ex ospedale Testi di Cotignola, inaugura la mostra Claudio Montini. The End. Paesaggio con dolcissima fiera, a cura di Massimiliano Fabbri e Federico Settembrini, che documenta e presenta per la prima volta un corpo consistente della sorprendente produzione del pittore cotignolese Claudio Montini (1956-2021).

Il progetto espositivo – realizzato grazie al sostegno e al contributo della famiglia Montini e preceduto da un restauro che ha coinvolto una cinquantina di opere selezionate dall’archivio dell’artista e da una campagna fotografica che ha mappato la sua quasi intera produzione pittorica (circa centocinquanta dipinti) – è a cura del museo civico Varoli e accompagnato da un catalogo, a cura di Marilena Benini, che raccoglie – oltre ai testi critici di Franco Bertoni, Emilio Dalmonte, Massimiliano Fabbri, Claudio Musso e Massimo Pulini – una settantina di opere, di cui una sessantina figurano in mostra, a disegnare un percorso espositivo che non procede in ordine cronologico ma che accosta per affinità, soggetti e stesure pittoriche, temi e temperature, superfici e scenari, creando stanze narrative e teatrali, come ambienti abitati da apparizioni e presenze.

In mostra nebbie e mostri marini, bestie feroci della foresta, nero fumo, rovine e cavalli, il colore verde, figure femminili, boschi di favole, spuma di mare e nature morte. Fabio Bertoni, nell’archivio online Doc – centro documentazione arti moderne e contemporanee in Romagna, definisce Claudio Montini come pittore dotato di rara felicità espressiva e capace di veloci, quasi subitanee, rese figurative anche dei soggetti più difficili e complessi.

Dopo essersi laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, negli anni Ottanta l’artista partecipa a una serie di mostre collettive e tiene mostre personali a Cotignola e Faenza. In un ambito provinciale in cui i ritorni alla figurazione di quegli anni devono ancora fare sentire la propria influenza, le prime opere di Montini sono evidentemente spiazzanti e la critica fatica a introiettarle nei propri schemi. Le sue raffigurazioni sono fantastiche ma, grazie alla tecnica, queste apparizioni, degne di scenografie teatrali o futuristiche alla Blade Runner, appaiono credibili. I suoi riferimenti ideali vanno a maestri come Il Lorenese o, ancor più, a William Turner del quale lo attirano, a un tempo, la resa istantanea di luci e momenti perfetti dal fascino inquietante e una tecnica capace di attrarre per apparente disinvoltura e per singolare adesione emotiva ai privilegiati soggetti naturali. Anche Montini compone, come il suo maestro ideale, fantastici enigmi e, come lui, è un eccentrico. Dopo poche altre mostre collettive e una personale a Cisterna di Latina (1990) si ritira a dimensione privata, dipingendo raramente o perfezionando. Negli anni è emersa nel suo lavoro una carica ironica, quasi favolistica, che sembra irridere alle premesse eroiche, sublimi e supreme dei suoi primi lavori e dei suoi maestri di riferimento di ambito romantico.

Fino al 5 maggio. Inaugurazione 3 marzo ore 17.
Orari di apertura venerdì 16.30-18.30 | sabato 10-12 e 15.30-18.30 | domenica 10-12 e 15.30-18.30
Per informazioni www.museovaroli.it – 3204364316

Donati 400 libri ai presidi alluvionati del circuito Nati per Leggere

Per bambini fino a 6 anni. La consegna alla biblioteca di Lugo

Donazione Libri Nati Per Leggere Lugo

Il programma nazionale Nati per Leggere (NpL) da oltre vent’anni sostiene l’importanza della lettura condivisa in famiglia fin dalla nascita. L’alluvione ha colpito una trentina di presidi romagnoli, per lo più nella provincia di Ravenna tra cui quelli di Faenza, Castel Bolognese, Solarolo, Lugo, Sant’Agata sul Santerno e Fornace Zarattini.

I presidi sono stati individuati grazie alla ricognizione svolta dalle referenti regionali e locali di progetto. Si tratta di biblioteche, nidi e scuole dell’infanzia, ambulatori pediatrici e librerie, tutti parte di una larga rete di servizi a cui aderiscono educatrici, operatori sanitari, volontari e bibliotecarie che attraverso il coordinamento delle biblioteche pubbliche del territorio fin dal 2000 hanno sostenuto e diffuso gli obiettivi del programma Nati per Leggere.

A questi presidi, Aib (Associazione Italiana Biblioteche), Csb (Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste), Acp (Associazione Culturale Pediatri) – le tre associazioni promotrici di Nati per Leggere – insieme al Comune e la biblioteca di Cattolica e le biblioteche aderenti al Polo Bibliotecario Modenese, hanno dato un segnale di solidarietà, un primo passo nella ricostruzione di quello che l’alluvione ha portato via e, soprattutto, un’occasione a bambini e famiglie per vivere momenti di sollievo e benessere con la lettura condivisa.

Sono stati donati circa 400 libri adatti a bimbi da 0 a 6 anni e inoltre materiali informativi e guide bibliografiche “Nati per Leggere. Una guida per genitori e futuri lettori” edite dall’Associazione Italiana Biblioteche.

Sabato 2 marzo nella Biblioteca Comunale Trisi di Lugo si è tenuta la cerimonia di consegna ai rappresentanti dei presidi Nati per Leggere alluvionati dei libri e materiali offerti e il ringraziamento delle autorità.

L’inverno più caldo almeno dal 1900 in Romagna

I dati del tecnico certificato Pierluigi Randi. A febbraio un’anomalia termica record di +4,6 gradi

Nebbia Campagna Inverno

Si è chiuso (dal punto di vista meteorologico) l’inverno più mite almeno dal 1900 in Romagna, con un’anomalia termina di 3,4 gradi superiore alla temperatura media registrata nel periodo 1981-2000, soppiantando di quasi mezzo grado quello del 2013-14, che deteneva il primato.

I dati sono forniti dal bagnacavallese Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato, presidente associazione Ampro, prima associazione di meteo professionisti in Italia.

Si tratta dell’undicesimo inverno consecutivo «mite o molto mite» – sottolinea Randi – con due mesi (dicembre 2023 e febbraio 2024) che risultano i più miti della serie storica. E a proposito di febbraio 2024, l’anomalia di temperatura media mensile è stata di +4,6 gradi centigradi, un record che supera quello dell’ottobre 2023 (+4,3 gradi) e quella, restando in febbraio, del 2020 (+4,1).

Un “risultato” che arriva dopo l’autunno più caldo dell’ultimo secolo e che è solo parzialmente “mitigato” dalle precipitazioni superiori alla norma (+3,5%) dopo un dicembre 2023 molto secco (-70%), un gennaio assai piovoso (+70,2%) e un febbraio discretamente piovoso (+9,5°). «Occorre però precisare – conclude Randi – che, come sempre più spesso accade nell’epoca attuale, le precipitazioni si sono concentrate in pochi eventi piovosi: ben più della metà della precipitazione stagionale si è infatti manifestata tra il 6 e il 7 gennaio, e tra il 27 e il 29 febbraio, quindi in soli due eventi piovosi all’origine di una cattiva distribuzione temporale dei fenomeni».

Argini, aree allagabili, casse di espansione: il sindaco scrive a Figliuolo

La lettera da Castel Bolognese al commissario con l’urgente richiesta di accelerare la consegna del piano di ricostruzione e di fornire il progetto di messa in sicurezza del fiume Senio

Castel Bolognese 17 Maggio
Una foto di Castel Bolognese il 17 maggio del 2023

Nei giorni scorsi, il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza ha inviato una lettera al commissario Francesco Figliuolo con l’urgente richiesta di accelerare la consegna del piano di ricostruzione e di fornire il progetto di messa in sicurezza del fiume Senio.

Dopo gli interventi post-alluvione, che hanno visto il ripristino delle arginature, la pulizia dell’alveo e la costruzione di un nuovo rilevato arginale sopra Tebano, l’Amministrazione rivolge la propria preoccupazione alla definizione di un progetto di messa in sicurezza definitiva del Senio per poter garantire la tranquillità della comunità a fronte di future precipitazioni.

Il sindaco ha avanzato richieste specifiche riguardanti gli interventi di messa in sicurezza. Per quanto riguarda il fiume Senio, è stato chiesto che le arginature sulla sinistra idraulica del Senio «vengano elevate ad arginature di rango, realizzate con le migliori tecniche di costruzione in grado di garantire la massima resistenza». Un’altra esigenza individuata è quella di definire, in collaborazione con i residenti, «gli agricoltori e tutti i portatori d’interesse», le “aree allagabili” al fine di mitigare gli impatti negativi nuovi eventi alluvionali.

Il sindaco ha inoltre richiesto che venga affrontata la problematica del Ponte del Castello, attualmente sottodimensionato di fronte a eventi di piena come quello verificatosi lo scorso maggio, e il completamento delle casse di espansione a Cuffiano, per migliorare la capacità di smaltimento delle acque in caso di eventi eccezionali.

Infine, l’Amministrazione richiede di definire insieme le modalità di manutenzione ordinaria e di gestione dei fiumi per garantire un controllo costante delle condizioni idrogeologiche.

«I lavori per una messa in sicurezza definitiva del nostro fiume devono iniziare al più presto – aggiunge il sindaco Luca Della Godenza -. A partire da questi specifici temi siamo pronti a discutere e ad accelerare la stesura del piano e quindi l’attuazione dello stesso perché vorremmo quanto prima poter vedere realizzate le opere che diano la giusta sicurezza e serenità ai nostri concittadini».

Elezioni Lugo, il “Terzo polo” candida Roberta Bravi

La capogruppo in consiglio comunale di Per la Buona Politica corre per la poltrona di sindaca

Roberta Bravi Terzo Polo LugoSarà Roberta Bravi la candidata a sindaca per il cosiddetto Terzo polo a Lugo, “terza incomoda” tra la candidata del centrosinistra Elena Zannoni e quello di centrodestra Francesco Barone.

Roberta BraviBravi è il nome su cui ha puntato la lista Per la Buona Politica (capace alle elezioni di cinque anni fa di raccogliere il 12 percento delle preferenze nella coalizione di centrodestra, che schierava Davide Solaroli contro quello che oggi è il sindaco uscente, Davide Ranalli), di cui è attualmente capogruppo in consiglio comunale.

Bravi correrà anche con il sostegno dei simboli dei partiti nazionali Azione e Italia Viva (che in altri comuni della provincia hanno invece fatto la scelta di appoggiare il candidato di centrosinistra) – e una quarta lista in coalizione, nata poche settimane fa, Lugo Civica.

«Lei mi ha chiesto 80 euro poi mi ha aggredito. Ho usato il coltello per difendermi»

La versione del titolare del mini market di piazza Baracca arrestato mercoledì notte con l’accusa di tentato omicidio

accoltellamento piazza baraccaIl titolare del mini market di piazza Baracca arrestato con l’accusa di tentato omicidio ha fornito la propria versione dei fatti rispondendo alle domande del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ravenna, Corrado Schiaretti.

A raccontare nei dettagli l’interrogatorio, i due quotidiani in edicola oggi, sabato 2 marzo.

I fatti, come noto, risalgono alla notte tra mercoledì e giovedì quando una donna di 36 anni di origini algerine, da tempo a Ravenna, entra nel negozio del 43enne – originario del Bangladesh ma residente in città da vent’anni, incensurato – a cui avrebbe chiesto 80 euro. L’uomo ha detto che non era la prima volta che succedeva e che in passato aveva già dato alla donna 10-20 euro. In questa occasione invece – ha raccontato il negoziante – al suo rifiuto la donna lo ha minacciato con un coltellino da formaggio, arrivando a colpirlo (a riprova il 43enne ha mostrato al giudice alcuni segni sulle mani). Ne sarebbe seguita una colluttazione nel corso della quale l’uomo – colpito anche con una cassa di frutta – sarebbe riuscito a impossessarsi del coltellino per poi colpire ripetutamente la donna nel tentativo di liberarsi (lei gli sarebbe montata sopra, distesi sul pavimento).

Una versione che dovrà trovare riscontri nelle immagini del circuito di videosorveglianza e nell’interrogatorio della donna, non appena sarà possibile (è ancora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Ravenna).

L’avvocato difensore dell’uomo – ancora in carcere – ha chiesto che possa tornare libero o che gli possa venire applicato l’obbligo di firma o al limite i domiciliari. Il giudice si è riservato la decisione.

Due donne vogliono creare una squadra femminile di calcio a 5 a Lugo

L’iniziativa di due ventenni trova il supporto del Comune in occasione dell’8 marzo e la polisportiva Lugo 1982

Da Sx A Dx Marika Di Nella Valeria Tafuri Assessora Gallegati Barbara Bordini Lugo1982 Ivan RossiDue donne di Lugo lanciano un appello pubblico, sostenuto anche dal Comune, per creare una squadra femminile di calcio a 5 indoor. L’iniziativa di Marika Di Nella e Valeria Tafuri ha il supporto della polisportiva Lugo 1982. Il progetto vuole contribuire ad abbattere i pregiudizi sul calcio femminile: «Dovrebbe essere normale per una ragazza poter giocare a pallone senza difficoltà e senza essere frenate dai genitori, ogni bambina o ragazza deve poter scegliere lo sport che desidera».

L’assessora comunale alle Pari Opportunità, Anna Giulia Gallegati, ha scelto di affiancare l’appello di Tafuri e Di Nella in occasione della festa della donna: «In passato, a partire dagli anni ‘70, la storia di Lugo si era già intrecciata con una squadra di calcio femminile molto promettente e che riuscì nella grande impresa di vincere la Coppa Italia 1995-1996. Quell’esperienza purtroppo si concluse negli anni 2000 ma, oggi, troviamo la grande passione e il grande impegno di donne che vorrebbero ripartire, contro ogni discriminazione e stereotipo, dando nuovamente respiro al calcio femminile nel mondo sportivo della nostra città».

Si parte da un’età minima di 16 anni, il campionato inizia a ottobre ma la preparazione e gli allenamenti già da fine agosto-settembre (allenamenti e partite sono serali). Il campionato di cui farà parte la nuova squadra è Csi, interprovinciale di Forlì quindi le trasferte non saranno a distanze proibitive. Al momento sono iscritte 14 squadre di tutta la Romagna.

La passione di Di Nella per il calcio nasce da piccola quando il padre la portava al bar e allo stadio a vedere le partite e, all’uscita da scuola, aveva un appuntamento fisso per giocare a calcio con gli amici al parco: «Avrei voluto giocare a calcio già all’età di 6 anni ma vent’anni fa c’erano poche squadre femminili/miste e i miei genitori lavorando non avevano modo di accompagnarmi agli allenamenti. A 18 anni, appena presa la patente e quindi indipendente negli spostamenti, ho iniziato a giocare a calcio a 5 a Imola (oggi la società è la Valsanterno, ndr) e nello stesso periodo ho conseguito il corso da arbitro Figc nella sezione di Faenza».

Tafuri ha sempre seguito il calcio fin da piccola con suo padre e ora con il compagno. Le piace il senso di appartenenza che regala, l’impegno e la dedizione per arrivare ad un risultato comune: «Ho iniziato a giocare nel 2016 come laterale e pivot (attaccante/punta) ma un giorno il portiere si fece male e mi proposero il ruolo da portiere, inizialmente a tempo determinato. Non me ne innamorai subito ma col tempo ho iniziato ad apprezzare e amare questo ruolo. A causa del Covid e di problemi personali mi sono fermata per due anni e ho ricominciato quest’ anno alla Mernap di Granarolo faentino, allenatore e squadra fantastica sia dentro che fuori dal campo».

La Pol. Dil. Lugo 1982 è una società di calcio che fonda le sue radici nella quarantennale esperienza dell’Us Stuoie. Il nuovo logo societario presentato nel luglio 2022, raffigura lo storico cavallino rampante di Francesco Baracca con il profilo del monumento dell’ala che si staglia sullo sfondo a rappresentare pienamente la città e i colori rosso e blu che raccontano 40 anni di storia dell’Us Stuoie. Attualmente il club ha come base il campo in sintetico dell’Enea Faccani nel quartiere Stuoie e la struttura di San Potito. La scuola calcio nell’ultima stagione ha coinvolto più di 350 fra bambini e ragazzi, oltre alla prima squadra militante in terza Categoria e una squadra di amatori.

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