giovedì
18 Settembre 2025

Nichi Vendola in “tour” in provincia di Ravenna per l’alleanza Verdi e Sinistra

Il 31 maggio tra San Pietro in Vincoli, Russi, Lugo e Bagnacavallo

Nichi Vendola

Venerdì 31 maggio Nichi Vendola, già governatore della regione Puglia e oggi presidente di Sinistra Italiana, sarà nel Ravennate per la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative ed europee, a sostegno di Alleanza Verdi e Sinistra.

Alle 11 sarà al mercato di San Pietro in Vicoli in piazza del Foro Boario con il Presidente del consiglio territoriale Nicola Staloni. Alle 12.30 sarà a Russi in Piazzetta Dante, al bar centrale per un aperitivo di sostegno ai candidati in consiglio comunale Maria Giovanna Morelli e Gianluca Zannoni, per la rielezione della sindaca Valentina Palli. A seguire è previsto un pranzo sempre a Russi (per informazioni e prenotazioni contattare 3466130580).

Alle 15 a Lugo ci sarà un incontro insieme alla candidata sindaca Elena Zannoni al comitato elettorale di Piazza Baracca 12 sotto il porticato di Palazzo Ceccoli-Locatelli. Alle 16.30 a Bagnacavallo incontrerà il candidato sindaco Matteo Giacomoni al comitato elettorale in via Mazzini 16.

I temi affrontati negli incontri saranno quelli dell’Europa, della pace, della giustizia sociale e ambientale e delle buone pratiche amministrative.

Alluvione: chiudono gli sportelli di sostegno per le richieste di rimborso

La prossima sarà l’ultima settimana di attività

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Saranno attivi anche la prossima settimana, martedì 28 e mercoledì 29 maggio dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 gli sportelli di assistenza, a cura della struttura commissariale, per cittadini e imprese – accompagnati dai loro tecnici abilitati alla redazione delle perizie asseverate – che stanno compilando le domande da presentare tramite la piattaforma Sfinge per il rimborso dei danni subiti durante le alluvioni del maggio 2023. Il 28 e il 29 maggio saranno le ultime due giornate nelle quali il servizio sarà attivo a Ravenna.

L’Amministrazione comunale ha messo a disposizione spazi adeguati, nel polo degli uffici di viale Berlinguer 30, e tutto il supporto logistico necessario.

Cittadini e imprese, accompagnati dai rispettivi tecnici abilitati alla redazione delle perizie asseverate, sono ricevuti su appuntamento e per prenotarsi sono attivi due canali: la piattaforma informatica, per l’utilizzo della quale ci si deve autenticare tramite Spid, raggiungibile al link https://servizionline.comune.ra.it/web/prenotazioni/benvenuto e il numero telefonico 0544.485080, attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30.

Il progetto Dante Plus cresce e apre a Lord Byron – FOTO

Dal sabato 25 maggio alla biblioteca Oriani con 47 artisti coinvolti

Dante Plus 2024 Pietro Campagnoli
Un’opera di Pietro Campagnoli

Nato nel 2014 per mano di Marco Miccoli, il progetto Dante Plus – che dal 2016 si concretizza in una mostra sostenuta dal Comune di Ravenna – giunge alla sua nona edizione e si terrà da sabato 25 maggio (inaugurazione ore 18) al 29 settembre negli spazi della biblioteca di storia contemporanea “Alfredo Oriani”.

Quarantasette gli artisti selezionati, che offriranno un percorso espositivo variegato, ricco e irriverente, come da consuetudine per Dante Plus. Quest’anno alla figura di Dante Alighieri si aggiunge quella di Lord Byron, in occasione del bicentenario della sua morte. L’immagine simbolo della mostra raffigura infatti i due personaggi in un omaggio visivo al famoso poster del 1985 che ritraeva Andy Warhol e Jean Michel Basquiat come due pugili.

Gli artisti in mostra: Lorenzo Badioli, Pupetti_tutti_matti, Federica Bordoni, Roby Brasca, Tommaso Buldini, Andrea Calisi, Alberto Casagrande, Margherita Caspani, Paolo Castaldi, Andrea Chronopoulos, Francesca Colombara, Candida Corsi, Giulia Del Mastio, Gloria Di Bella, Dom Barra, Falco, Alice Filippazzo, frenopersciacalli, Fumettineri, Viola Gesmundo, Mitsuyasu Hatakeda, Alice Iuri, Alessandra Loreti, Luciop, Natalia Lupo, Claudio Marinaccio, Marco Melgrati, Francesco “moro.comics” Moretti, Margherita Morotti, Leonardo Papa, POGU studio, Lucrezia “VIPERINA” Pompa, Gianni Puri, Ragno, Rambo Pavone, Carlotta Scalabrini, teotriste, Marianna Tomaselli, Lorenzo Tonda, Monica Torasso, Daniele Vanzo, Andrea Villa, Violante, Antonio Zeoli, Stefano Babini, Pietro Campagnoli, Sara Paglia, Simone Tribuiani.

 

Lugo, i fior di loto tornano al parco del Loto

Ultimate le attività sperimentali messe in campo dal Comune seguendo le indicazioni degli esperti dell’Università di Parma

Lago Loto1 (1)

A Lugo sono state ultimate, nel laghetto del parco del Loto, le attività sperimentali messe in campo dal Comune per riportare il fiore nello specchio d’acqua seguendo le indicazioni degli esperti del laboratorio di ecologia acquatica dell’Università di Parma, Marco Bartoli e Rossano Bolpagni.

Da qualche settimana nel parco, nella zona prossima al lago, i frequentatori possono trovare anche tre bacheche con approfondimenti sulla natura del luogo e sulla sua relazione con il fiore di loto che in questi anni è progressivamente scomparso.

Il lavoro degli esperti dell’Università di Parma commissionato dall’Amministrazione comunale ha individuato le cause della scomparsa del loto in motivi essenzialmente naturali.

Nella stagione vegetativa 2023 si sono anche presentati isolati esemplari di fior di Loto inframezzati alle canne palustri che cingono il bacino, presenza che è stata riscontrata anche nell’ambito delle attività sperimentali.

In questi ultimi giorni sono stati quindi realizzati lavori per posare nuove piante di loto in appositi vasconi a pochi metri dalla riva del lago, sulla rampa di accesso sono state invece messe a dimora piante ripariali, utili per il consolidamento delle sponde e creare un rifugio per gli animali che vivono in prossimità del lago.

Il progetto sperimentale del Comune di Lugo sarà monitorato dall’Area Servizi al Territorio che lo ha realizzato.

Le cooperative cercano 5mila persone da assumere per il secondo semestre

La maggior parte nel comparto agroalimentare

Agriculture Backyard Blur Close Up 296230

Le cooperative romagnole hanno bisogno di assumere quasi 5.000 persone nel secondo semestre dell’anno in corso, di cui 3.650 stagionali suddivisi tra il comparto agroalimentare (che assorbe la stragrande maggioranza, circa il 66% della potenziale forza lavoro), oltre al settore della produzione e servizi (13%), sociale (13%) e culturale e media (circa 8%).

I dati del Centro Studi di Federcoop Romagna sono stati forniti il 14 maggio di fronte a oltre 150 persone che hanno partecipato all’assemblea di bilancio di Federcoop Romagna al Mercato Coperto di Ravenna, i lavori sono stati aperti dal saluto del prefetto di Ravenna Castrese De Rosa.

Se il dato viene riferito alle assunzioni stagionali, si attesta in maniera ancora più preponderante la necessità di assumere persone da inserire nel settore agroalimentare (77%) e la restante parte tra settore sociale (10%), culturale e media (9%) e produzione e servizi (4%). Tra tutte le figure professionali richieste, quella dell’operaio è la prevalente (81%), a cui segue quella dell’operatore assistente balneare (8%), l’operaio qualificato (3%) e personale amministrativo e gestionale (0,2%) e il restante come personale educativo e ausiliario impegnato nei centri estivi.

La difficoltà a reperire personale continua quindi ad essere una delle priorità per Legacoop Romagna che, tramite la propria società di servizi Fedecoop Romagna, in questi anni ha cercato di costruire risposte concrete, in particolare avviando percorsi di formazione mirati, con le Academy aziendali, ormai diffuse in molte cooperative (Deco Industrie, Icel, Cad e Il Cerchio, per citarne alcune) e con un ormai codificato strumento di selezione del personale, costruito con Randstad, che nel 2023 ha consentito di sottoscrivere, nelle cooperative romagnole, oltre 800 contratti di lavoro.

Un anno fa c’erano quasi 2 metri d’acqua, oggi il Conase inaugura la nuova sede

Il Consorzio di Conselice ha celebrato i 50 anni con un taglio del nastro importante. Costruito un argine per prevenire future inondazioni

Conase Inaugurazione

Il Conase (Consorzio Nazionale Sementi) – cooperativa con sede a Conselice fra i  leader nella costituzione, produzione e commercializzazione di frumento tenero, duro, orzo e erba medica – ha celebrato i suoi 50 anni di attività inaugurando la nuova sede a un anno esatto dall’alluvione.

Il 17 maggio dello scorso anno, l’acqua ha invaso lo stabilimento, gli uffici, gli impianti, i depositi e le aree di carico e scarico superando anche i 180 cm. «Il 24 maggio – ricordano dall’azienda – le autorità preposte hanno autorizzato Conase a pompare fuori dall’azienda l’acqua, il 30 di maggio finalmente si è riusciti a entrare e a iniziare le operazioni di recupero. Il 30 giugno sono iniziate le attività di insilaggio e il 30 luglio sono iniziate le attività per la produzione della merce».

Lo scorso ottobre, a distanza di 5 mesi, Conase ha voluto ricordare quei fatti incaricando lo street artist Zed1 di realizzare un’opera commemorativa imponente (30 metri si larghezza per 5 di altezza) intitolata “Un seme da salvare” e successivamente ha provveduto alla costruzione di un argine e di un sistema di sollevamento idrico che traccia il perimetro esterno della azienda per prevenire future inondazioni.

Conase Inaugurazione Conselice

Martedì 21 maggio Conase – alla presenza di esponenti delle principali istituzioni locali – ha inaugurato la nuova palazzina, la cui costruzione era iniziata nel 2020, con moderni uffici situati su due piani e opere originali del land artist argentini – residenti a Faenza – Oscar Dominguez e Ana Hillar.

«Quello che festeggiamo – ha dichiarato Luca Bersanetti, direttore di Conase – è la tenacia e la perseveranza di tutto il gruppo di lavoro. Abbiamo passato un anno durissimo ma non ci siamo mai abbattuti e oggi possiamo dimostrare che non solo abbiamo resistito ma abbiamo saputo, in una fase durissima come quella passata, rilanciare l’impresa verso il futuro. La sede che oggi apriamo è, per noi, un augurio di prosperità per la Cooperativa attuale e per il suo futuro».

«Le settimane e i mesi dell’alluvione – ha aggiunto Andrea Dalmonte, presidente Conase – sono stati durissimi e alcune realtà vicine a noi ancora non sono completamente ripartite. Ciò che posso però affermare è che non ci siamo mai sentiti soli perché la solidarietà del territorio, di Legacoop Romagna, nazionale e dei tanti nostri interlocutori non è mai venuta meno. Oggi noi festeggiamo 50 anni di attività sicuramente rivolgendo lo sguardo al passato, alle nostre radici, ma senza dubbio oggi possiamo guardare in avanti, verso il futuro di questo lavoro che vede Conase tra i protagonisti del settore nel panorama internazionale».

“L’abbiamo sfangata”: Fornace Zarattini si ritrova a un anno dall’alluvione

Fornace Zarattini sommersa dalla “rotta” del Lamone a 20km
L’alluvione a Fornace Zarattini

“L’abbiamo sfangata” è il titolo dell’evento di solidarietà in programma domenica 26 maggio a Fornace Zarattini, frazione alle porte di Ravenna tra le più colpite sul territorio comunale dall’alluvione di un anno fa.

L’appuntamento è dalle 17.30 alla polisportiva Fornace Zarattini di via Monsignor Fabbri, dove sarà allestito uno stand gastronomico con il contributo degli esercenti che nel corso delle settimane dell’alluvione si erano prodigati negli aiuti (in particolare: il ristorante-pizzeria Babaleus; Laboratorio 81; Macelleria Gabelli; Forno Pasticceria Argnani; Randi Vini; Le Tradizioni di Nick, con il coordinamento di Ravenna Food).

Migranti, a bordo della Sea Eye anche tre palestinesi

Lo sbarco alla Fabbrica Vecchia di Marina di Ravenna. Sulle 52 persone a bordo, solo 5 resteranno in provincia

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Arriverà alle 10 di domani (sabato 25 maggio) a Ravenna la nave Sea Eye dell’omonima Ong, battente bandiera tedesca, con a bordo 52 migranti salvati nel Mediterraneo.

Non essendo disponibile il terminal crociere di Porto Corsini, lo sbarco avverrà alla Fabbrica Vecchia di Marina di Ravenna.

A bordo ci sono 46 uomini adulti e 6 minorenni (di 16 e 17 anni), di cui 4 non accompagnati. Le nazionalità rappresentate sono Siria (26), Bangladesh (19), Palestina (3), Pakistan (2), Marocco (1), Egitto (1). Non sono stati segnalati casi urgenti (né di scabbia), se non quelli di due migranti che necessitano di ulteriori accertamenti per un trauma.

Le 52 persone da Marina di Ravenna saranno trasportate con pullman della Croce Rossa Italiana al Pala De André, dove si svolgeranno le visite sanitarie speditive e tutti gli adempimenti di polizia (identificazione e fotosegnalamento) e dei servizi sociali del Comune di Ravenna.

I migranti saranno poi ripartiti tra le varie province della regione secondo il seguente piano: Bologna 12 (fra cui i 4 minori non accompagnati), Ferrara 3, Forlì-Cesena 7, Modena 8, Parma 4, Piacenza 3, Reggio Emilia 6, Rimini 4, mentre 5 rimarranno a Ravenna nei Cas della provincia.

Le 52 persone raggiungeranno i luoghi di destinazione con mezzi dei gestori dei vari centri di accoglienza di Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna che verranno a prelevarli direttamente al Pala De André, mentre saranno accompagnati dalla Croce Rossa a Bologna quelli destinati al capoluogo emiliano, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia (in totale 33).

Si tratta dell’undicesimo arrivo di migranti per il Porto di Ravenna e complessivamente sabato sera saranno sbarcate, a partire dal primo avvenuto il 31 dicembre 2022, 1.191 persone.

A Faenza dopo un anno e mezzo riapre il Dopolavoro Ferroviario

Con il bar e l’obiettivo di rivitalizzare un luogo da 850 metri quadrati coperti e un migliaio all’aperto

Ciani Maurizio DLFFaenza18 05 2024
Maurizio Ciani

La città di Faenza sta per riappropriarsi di uno storico luogo di aggregazione. Sabato 25 maggio riaprirà il Dopolavoro Ferroviario, che i frequentatori nei decenni passati chiamavano semplicemente “i Ferrovieri”, perché dal 1925, anno della sua nascita, era il ritrovo dei dipendenti e dei pensionati delle Ferrovie dello Stato, arrivato a contare nei periodi d’oro oltre 1.500 soci, compresi coloro che il treno l’avevano frequentato solo da passeggeri.

Chiuso all’1 dicembre 2022, il Dopolavoro Ferroviario sta dunque per riprendere vita, grazie all’iniziativa di Maurizio Ciani, faentino noto per le sue esperienze nel settore, e la volontà del nuovo corso dell’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Ravenna presieduta da Matteo Nunnari.

Riaprirà per cominciare il bar e successivamente l’obiettivo è rivitalizzare un luogo che ha spazi coperti per circa 850 metri quadrati e all’aperto per un migliaio.

La ripartenza del Dlf vedrà tornei di briscola, marafon-beccaccino, burraco, mah-jong, in programma quasi ogni sera nelle ampie sale con le volte ad arco di quello che in un lontano passato fu il convento di Santa Caterina, poi affidato alla comunità camaldolese delle suore di San Maglorio. Al piano terra si trova anche la sala-teatro intitolata all’ideatore del Palio del Niballo, Ermano Cola, che lavorava alle dipendenze delle Ferrovie.

Nei locali del Dlf hanno trovato recentemente sede l’associazione sportiva dilettantistica “100 km del Passatore”, che proprio nel giorno dell’inaugurazione è impegnata nella grandiosa organizzazione della gara podistica Firenze-Faenza, e l’associazione dei Filatelici e dei Numismatici faentini, mentre da tempo opera un’associazione per la promozione dei balli latini e c’è al primo piano la “Fototeca Manfrediana”, sorta nel 1982 per iniziativa del Gruppo Fotoamatori Dlf Faenza ed oggi nelle buone mani di un gruppo di giovani.

Capannina Del DLF Faenza

Coloro che attraverseranno il parcheggio interno troveranno in ottimo stato la “capannina”, manufatto decorativo del 1851, sotto la protezione della Soprintendenza alle Belle Arti, del grande giardino del confinante Palazzo Milzetti: giardino divenuto di proprietà del Dlf dopo la Seconda Guerra Mondiale al momento dell’acquisto dall’allora proprietario avvocato Bolognesi.

L’appuntamento con il nuovo Dopolavoro Ferroviario è per sabato prossimo 25 maggio dalle 9.30; l’ingresso, da cui si accede subito al portico del bar, è come sempre dal grande portone ad arco in fondo al parcheggio di via Cavour vicino a via Santa Maria dell’Angelo.

L’Arcimboldo d’oro a un pizzaiolo ravennate

Premiato a Napoli Lorenzo Devolli di Berc

Lorenzo Devolli Berc

C’era anche un pizzaiolo ravennate (l’unico in provincia) tra i premiati del festival internazionale “L’Arcimboldo d’Oro”. La cerimonia si è svolta lunedì 20 maggio nella cornice dell’elegante struttura Elisabetta Luxury Events a Lettere, nel Napoletano.

La rassegna vuole celebrare quelli che vengono definiti gli “Artisti del gusto”, uomini e donne – si legge nelle motivazioni del premio – «che con professionalità, quotidianamente preservano qualità, tradizione, artigianalità, strizzando l’occhio all’innovazione enogastronomica».

A ricevere la statuina dorata e la targa dai pennelli d’oro (2 su 3) è stato, nella categoria “pizzaiolo espressionista”, anche Lorenzo Devolli, pizzaiolo (e da quest’anno anche titolare) di Berc, locale in pieno centro a Ravenna (piazza Kennedy). Un marchio che Devolli vorrebbe portare anche in altre città.

A questo link la sua biografia pubblicata sul sito dell’Arcimboldo.

Troppi batteri, vietato fare il bagno a Punta Marina

Provvedimento temporaneo, in attesa di nuove analisi di Arpae

Balneazione Divieto 2
Foto di repertorio

[+++ AGGIORNAMENTO +++ Il divieto temporaneo di balneazione è stato revocato il 25 maggio 2024]

È stata emessa oggi, venerdì 24 maggio, dal Comune di Ravenna un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione a Punta Marina (dall’inizio delle barriere frangiflutti al confine con Lido Adriano-zona campeggi).

Il provvedimento si è reso necessario sulla base dei contenuti di una nota prodotta dall’Unità operativa igiene e sanità pubblica dell’Ausl Romagna, in quanto dagli esiti delle analisi microbiologiche del campione di acque marine prelevate in tale punto di monitoraggio è emersa una concentrazione superiore ai valori limite del parametro Escherichia coli.

Il superamento si prevede di breve durata. Il divieto sarà revocato, e ne verrà data tempestiva comunicazione, non appena sarà emesso un nuovo rapporto di prova da parte di Arpae che attesti il rientro del valore del parametro nei limiti previsti dalla legge.

Gli obiettivi del centrodestra secondo Fdi: tenere Brisighella e prendere Cervia

Gli esponenti locali del partito di Giorgia Meloni hanno fatto il punto della campagna elettorale a due settimane dal voto. Anche Lugo e Solarolo vengono considerati contendibili

IMG 7007«Portare la Romagna in Europa e l’Europa in Romagna», con questo slogan il comitato di Fratelli d’Italia apre l’incontro con la stampa a Ravenna oggi, 23 maggio, sulle imminenti elezioni europee (8 e 9 giugno), con la partecipazione del candidato di lista Stefano Cavedagna e del viceministro Galeazzo Bignami. Al tavolo con loro Roberto Petri (dirigente del partito in Romagna) e Alberto Ferrero, coordinatore provinciale.

Cavedagna, di origini faentine, è in corsa come primo rappresentante della destra romagnola a Bruxelles e Strasburgo. Laureato in relazioni internazionali e portavoce nazionale dei giovani di Fratelli d’Italia chiede all’Europa un riconoscimento delle esigenze e delle particolarità della Regione e uno stop su temi quali la Bolkestein e le normative green, come green deal o la direttiva “case verdi”, definite «follie ecologiste che tagliano le gambe alla tradizione agricola romagnola e pesano economicamente sulle spalle dei cittadini».

IMG 7014Attenzione rivolta anche alle amministrative in provincia: «Non ci facciamo illusioni, puntiamo su due grandi obiettivi: la riconferma della giunta comunale di destra a Brisighella e la vittoria del candidato di centro destra nell’importante comune di Cervia», commenta Ferrero, definendo l’ipotesi della vittoria nel cervese (storicamente schierato a sinistra) come «una doppia sconfitta per il sindaco De Pascale, considerato il legame con la cittadina». Ferrero si mostra possibilista anche su un cambio di tendenza nei comuni di Lugo e Solarolo. Il sindaco di quest’ultima città è stato paragonato a «uno Schettino in fuga dalla nave a seguito degli allagamenti».

Il viceministro Bignami ha avuto modo di parlare a lungo dell’alluvione, tra rimborsi e fragilità del territorio, recriminando a Bonaccini una «fuga in Europa» sulle spalle della Regione danneggiata. Su aiuti e rimborsi, la garanzia che da parte del governo Meloni i fondi per l’emergenza non mancheranno, e i blocchi dei risarcimenti sono principalmente frutto di incapacità gestionali a livello regionale e comunale. Sui beni mobili, Bignami propone un provvedimento ancora in via d’approvazione che prevede l’erogazione di rimborsi forfettari non inferiori a 5mila euro (e cifre superiori per le cucine) da sommarsi ai risarcimenti già ottenuti nei mesi passati.

 

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