martedì
01 Luglio 2025

Altra impresa dell’eterna Sara Errani: vince ancora a Roma in coppia con Paolini

La campionessa di Massa Lombarda triona nuovamente nel doppio agli Internazionali d’Italia

Paolini Errani

Come nel 2024, la campionessa di Massa Lombarda Sara Errani vince il doppio femminile agli Internazionali d’Italia, in coppia con Jasmine Paolini. La coppia azzurra vince una finale praticamente tutta in rimonta: in svantaggio sia nel primo che nel secondo set, e sempre per 4-0, rimonta Veronika Kudermetova ed Elise Mertens, battute con il punteggio di 6-4, 7-5.

E per la 29enne Paolini, capace di imporsi anche nel singolare, arriva una storica doppietta sulla terra rossa di Roma.

«Il tennis mi ha dato dei momenti incredibili anche troppi e sono in debito – ha commentato Errani -, sono state due settimane belle intense, ringrazio i team che mi fanno divertire tutti i giorni e mi fanno godere di queste giornate. Ringrazio “Jas” per lo sforzo, ha fatto qualcosa di straordinario, è una persona incredibile che ti fa divertire. Imparo da lei ogni giorno, è pazzesca l’opportunità di starle vicino in questa vita e in questo momento, ringrazio il pubblico, è stato una cosa incredibile. Abbiamo sempre giocato tre contro due tutti i giorni. È sempre bello essere qui a Roma, un po’ tosto ma è uno spettacolo, spero di vederci anche il prossimo anno».

Nel corso dei festeggiamenti, poi, Paolini ha preso il microfono e ha aggiunto: «Un grazie a Sara che due anni fa non sapeva il doppio cosa fosse».

Lavori di ristrutturazione post alluvione alla biblioteca “Trisi” di Lugo

Previsti diversi trasferimenti. «Ci saranno disagi, ma è un intervento necessario»

Palazzo Fondazione Monte
Il palazzo della Fondazione del Monte

Dal mese di giugno la biblioteca “Fabrizio Trisi” di Lugo sarà interessata da interventi di restauro e ristrutturazione dei danni provocati dall’alluvione del 2023. Palazzo Trisi sarà interamente chiuso al pubblico: i lavori riguarderanno il piano terra includendo, tra le altre cose, il rifacimento dell’ascensore. I servizi della biblioteca continueranno a essere erogati e saranno dislocati in altri edifici, cercando di ridurre al minimo i disagi per i cittadini.

A partire da lunedì 26 maggio, le aule studio si trasferiranno al palazzo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in piazza Baracca 24 al primo piano. La zona studio sarà aperta secondo l’orario invernale della biblioteca fino al 31 maggio. Da martedì 3 giugno entrerà in vigore l’orario estivo: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, martedì, mercoledì e giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 19 e sabato dalle 9 alle 12.30. A partire dal 26 maggio, quindi, le aule studio di palazzo Trisi non saranno più utilizzabili.

Sempre da lunedì 26 maggio, lo sportello di facilitazione digitale “Digitale facile” si sposterà nei locali adibiti a biblioteca del centro sociale “il Tondo”, in via Lumagni 32 al primo piano, con i consueti orari: lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 previo appuntamento telefonico allo 0545 299556.

Dal 3 al 7 giugno palazzo Trisi sarà chiuso al pubblico e i servizi di informazione, prestito, lettura in sede per adulti, bambini e ragazzi, consultazione quotidiani e internet saranno sospesi per una settimana per consentire l’allestimento dei nuovi spazi dedicati. A partire da lunedì 9 giugno la biblioteca riaprirà nei locali del Carmine (entrata da via Garibaldi 6). Da quella data sarà possibile frequentare la biblioteca seguendo l’orario estivo: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, martedì, mercoledì e giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 19 e sabato dalle 9 alle 12.30. Il box per la restituzione dei libri sarà sempre attivo 24/24 davanti a palazzo Trisi.

Il maggior impatto di questi lavori riguarderà l’utilizzo delle collezioni della biblioteca. Non sarà possibile spostare tutto il patrimonio al Carmine, dove saranno disponibili le ultime novità editoriali e una selezione di libri della sezione ragazzi e della zona «Terradimezzo». Per i libri pubblicati da qualche anno e per le collezioni storiche sarà necessario verificarne la disponibilità con i bibliotecari via telefono o mail.

«Sappiamo che queste modifiche potranno creare alcuni disagi, ma si tratta di interventi necessari che ci consentiranno di restituire ai cittadini una biblioteca ancora più efficiente – afferma la direttrice della biblioteca Maria Chiara Sbiroli -. Invito chiunque avesse bisogno a contattarci telefonicamente, via Whatsapp o tramite mail durante questa fase di transizione, i nostri bibliotecari saranno sempre a disposizione di tutti. Ringraziamo ancora una volta Fondazione Cassa depositi e prestiti e la Regione Emilia-Romagna per averci sostenuto e finanziato, consentendoci di portare avanti questi fondamentali lavori».

Per contattare la biblioteca “Fabrizio Trisi” rivolgersi allo 0545 299556, Whatsapp 339 5380983, mail trisi@comune.lugo.ra.it.

Stalking ai danni di una collega della Capitaneria: arrestato militare della Marina

In manette un 21enne lughese in servizio sull’Amerigo Vespucci. Sorpreso nascosto tra vecchi mobili nella soffitta del condominio della ex fidanzata

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Un giovane militare della Marina Italiana, in servizio sull’Amerigo Vespucci, 21 anni, originario di Lugo, è stato arrestato in flagrante dalla polizia a Rimini, su delega del pm Davide Ercolani, per stalking nei confronti della ex fidanzata, una 21enne anche lei militare in servizio in Capitaneria.

L’arresto è avvenuto venerdì sera intorno alle 22 quando il giovane ha tentato di scassinare la porta di casa dell’ex che gli aveva detto chiaramente di non volerlo più vedere.

Era in realtà da tutto il giorno che il giovane militare stava attuando una serie di condotte persecutorie, minacciando anche atti autolesivi, pur di convincere la ragazza a rivedere la decisione di troncare la relazione.

Era arrivato d’improvviso a Rimini in mattina a casa della 21enne con la scusa di prendere degli effetti personali dopo la fine della relazione. In casa la giovane era con la madre e un’amica di questa, e così le tre donne avevano fatto entrare il militare nella speranza di chiudere in maniera tranquilla e bonaria la faccenda. I due ragazzi, infatti, si erano lasciati un mese fa dopo una relazione cominciata nel marzo 2024.

«Il problema è che lei mi vuole perfetto», diceva lui e aggiungeva: «Ma io so cosa fare, ci penso io». La ex fidanzata con la mamma e l’amica a quel punto avevano fatto di tutto per far uscire di casa il giovane. Erano andate a fare una passeggiata e per tutto il tempo lui le aveva seguite. Fin quando erano riuscite a seminarlo e far rientro a casa. Ma, intorno alle 22, lui è tornato e ha tentato di aprire la porta di casa. Temendo che la situazione degenerasse, la madre della ragazza a quel punto ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane che ancora armeggiava per aprire la porta dell’appartamento.

Dopo aver raccolto la testimonianza delle tre donne, gli agenti hanno quindi rintracciato il militare che si era allontano nascondendosi nella soffitta del condominio, dietro ad una pila di vecchi mobili. Il giovane è ai domiciliari e lunedì sarà ascoltato dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del difensore, l’avvocata Francesca Filippucci, di Ravenna. (fonte Ansa.it)

Formigoni a Ravenna per Ancisi (e De Carli): «Coinvolgere il privato sociale»

L’ex Presidente della Regione Lombardia sostiene il candidato consigliere del Popolo della Famiglia

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L’ex Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha partecipato ieri (17 maggio) a Ravenna a un incontro al comitato elettorale della lista Lega-Pdf-LpRa per Ancisi Sindaco. In particolare, Formignoi ha espresso un pubblico endorsement per la candidatura al consiglio comunale di Mirko De Carli, portavoce nazionale de Il Popolo della Famiglia.

«Serve un cambio di passo a Ravenna dopo decenni di governo delle sinistre – ha dichiarato Formigoni -. Nel campo dell’educazione, delle politiche familiare e dei servizi sociali e sanitari è prioritario coinvolgere il privato sociale per rendere più efficiente ed efficace lo stato sociale ravennate e realizzare una piena libertà di scelta capace di consentire anche al cittadino più povero di accedere ai servizi pubblici migliori».

«Il cosiddetto “modello Lombardia” – ha dichiarato invece De Carli, citando gli anni di governo Formigoni nella regione – è fonte d’ispirazione per il nostro programma per vincere sfide decisive come il superamento delle liste d’attesa, l’efficientamento dei servizi, il rafforzamento della medicina del territorio e uno stato sociale largo, efficiente e capace di coinvolgere nell’offerta pubblica anche quel privato sociale che è eccellenza indispensabile a cospetto di un Comune sempre più carente e incapace di offrire servizi all’altezza delle aspettative dei cittadini ravennati».

Quarta asta per tre immobili messi in vendita dal Comune: c’è anche un appartamento

Le offerte vanno presentate entro l’8 agosto, gli interessati possono visionare i beni

CS 75 Lotto 2 Appartamento In Via Don Minzoni 28 A RussiIl Comune di Russi tenta per la quarta volta di mettere in vendita tre immobili di sua proprietà mediante asta pubblica (pubblico incanto).

  • Lotto 1, fabbricato in disuso a San Pancrazio, in Via Molinaccio 86: base d’asta euro 134.520,00;
  • Lotto 2, appartamento al piano primo, facente parte del Condominio «Centrale» a Russi, in Via Don Minzoni 28: base d’asta euro 96.000,00;
  • Lotto 3, posto auto scoperto non edificabile a San Pancrazio, in Via G. Randi 28: base d’asta euro 2.500,00.

Le offerte dovranno pervenire entro l’8 agosto 2025, gli interessati possono presentare offerte separate per uno o più lotti.

Il bando con il dettaglio dei beni in vendita è pubblicato sul sito www.comune.russi.ra.it con foto, mappe e planimetrie. Per informazioni e ulteriori dettagli ci si può recare all’Area Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Russi, Ufficio Gestione Beni Immobili, Via Babini 1, dove potranno essere richiesti eventuali ulteriori approfondimenti e/o richieste di sopralluogo negli immobili in vendita (giorni/orari d’ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e il martedì e il giovedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17). Telefono: 0544 587607-623. E-mail: lavoripubblici@comune.russi.ra.it. La Pec del Comune di Russi è la seguente: pg.comune.russi.ra.it@legalmail.it.

I beni in questione sono rientrati nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari del Comune di Russi per il triennio 2023-2025, a seguito di un percorso di verifica della loro sostanziale marginalità nell’assolvimento dell’esercizio delle funzioni istituzionali. Per il Comune di Russi si tratta di un percorso di razionalizzazione del proprio patrimonio, che consentirà di incamerare risorse da destinare a progetti socio-sanitari per tutta la cittadinanza.

La Pinacoteca lancia un nuovo gioco digitale per scoprire le sue opere

Nell’anno scolastico in corso 95 classi e circa 2000 studenti hanno partecipato alle attività organizzate dal plesso museale

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La Pinacoteca Comunale di Faenza ha presentato un nuovo gioco digitale, sviluppato per la valorizzazione del museo e delle sue opere, con l’obiettivo di incuriosire e coinvolgere i visitatori, in particolare i più giovani.

Il gioco si intitola “Operazione G.I.L.D.A.” e coinvolge i visitatori nella risoluzione di un piccolo mistero legato a un furto.  Si tratta di un’esperienza phygital (fisica e digitale) che, attraverso una caccia al tesoro, guida i più piccoli in una visita interattiva. Per sbloccare le tappe successive e proseguire nell’itinerario, i giocatori devono raccogliere gli indizi, individuare le opere corrette – inquadrando il QR code o inserendo il codice di inventario – e osservarle attentamente per rispondere alle domande proposte. In questo modo, la dinamica investigativa diventa un pretesto per muoversi fra le sale ed entrare in relazione diretta con il patrimonio della Pinacoteca. Al termine del gioco, chi risolverà il caso riceverà un piccolo omaggio, ricordo dell’esperienza e della visita in Pinacoteca.

«Operazione G.I.L.D.A. rappresenta un’occasione di valorizzazione della Pinacoteca Comunale di Faenza, contribuendo a renderla un luogo di scoperta e divertimento – fanno sapere i responsabili della Pinacoteca –. L’uso delle tecnologie digitali diventa così uno strumento efficace per avvicinare le nuove generazioni all’arte e ai luoghi della cultura, offrendo un’esperienza di visita originale e coinvolgente. L’iniziativa si inserisce nel solco dell’intensa attività didattica del museo, che ogni anno accoglie centinaia di bambini e ragazzi delle scuole: a titolo indicativo, nell’anno scolastico 2024/25 hanno partecipato e parteciperanno alle attività didattiche della Pinacoteca 95 classi, per un totale di circa 2.000 bambini, che spesso tornano a visitare in autonomia il museo, insieme alle famiglie. Grazie a questo nuovo gioco, i giovani visitatori avranno un motivo in più per tornare in Pinacoteca anche fuori dall’ambito scolastico, coinvolgendo amici e famiglie in un’esperienza partecipata e interattiva».

Il nuovo gioco presentato rientra in un progetto triennale (2023-2025) dal titolo “Dal Museo alla Città: la Pinacoteca di Faenza per il rilancio turistico del territorio”, che ha promosso numerose azioni per migliorare i servizi museali, la comunicazione e l’accessibilità della Pinacoteca, dopo la riapertura del museo al termine di un importante restyling, avvenuto alla fine del 2021. Il bando ministeriale, indetto nel momento della ripartenza culturale post pandemia, era riservato ai borghi e alle piccole e medie città d’arte che avevano registrato un pesante calo dei flussi turistici a causa dell’emergenza sanitaria. Grazie a questo importante finanziamento, le azioni sviluppate hanno contribuito a riportare la Pinacoteca al centro dell’offerta culturale e turistica della città: sono stati realizzati eventi, conferenze, percorsi d’artista, nuovi percorsi didattici rivolti alle scuole, visite guidate, campagne di comunicazione e azioni destinate al miglioramento dell’accessibilità e dell’esperienza complessiva di fruizione della Pinacoteca.

 

Perini (Ama Ravenna): «Servono strutture per malati di Alzheimer e demenza senile»

La proposta del consigliere comunale uscente e candidato con la lista nella coalizione di Barattoni

Pexels Pixabay 33786«Servono servizi e strutture per le persone affette da morbo di Alzheimer e da forme di demenza senile». È la proposta di Daniele Perini, capolista di Ama Ravenna alle prossime elezioni comunali a sostegno di Alessandro Barattoni.

«In provincia di Ravenna si stimano circa 4.500 persone di età compresa tra i 65 e gli 85 anni affette da demenza, di cui una parte è dovuta alla malattia di Alzheimer. L’Ausl Romagna attualmente offre assistenza a questi pazienti, eseguendo circa 5.000 prime visite e 8.000 controlli annuali. Il fenomeno però si sta allargando anche ai cinquantenni e si prevede che nei prossimi anni i casi saranno in numero maggiore di quello attuale».

Attualmente il servizio fornito dalla Ausl Romagna prevede la presa in carico del paziente e della famiglia alla quale viene dato, oltre a un assegno per la non autosufficienza, supporto psicologico a causa delle difficoltà a volte drammatiche, che comporta l’assistenza, totalizzante e quotidiana delle persone affette da queste patologie nelle loro abitazioni. Cui si aggiunge un servizio terapeutico di emergenza nei casi in cui il paziente assuma comportamenti tali da non poter essere gestito dal care giver.

«Le alternative che vengono offerte alle famiglie che hanno al loro interno un malato sono rappresentate dai centri diurni e alle Rsa per accedere alle quali però la patologia in questione non comporta un punteggio adeguato ai fini della graduatoria, col risultato di limitare l’accesso delle persone che sono affette dal morbo di Alzheimer o presentano disturbi comportamentali. Per sostenere il futuro incremento dei casi occorrerà estendere la rete dei centri diurni , soprattutto nel forese, adeguandoli anche sotto il profilo del personale incaricato, e modificare i criteri per l’accesso alle Rsa convenzionate, dove la retta è dimezzata grazie ai contributi regionali».

Cominciano i playoff del Ravenna: semifinale contro la Pistoiese in gara secca

Il 18 maggio alle 19.30 al Benelli la sfida fra seconda e quinta classificata nel girone D, in palio la finale per inserirsi nella graduatoria di eventuali ripescaggi in serie C

 

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Cominciano i playoff per il Ravenna Football Club. Conclusa la stagione regolare, comincia l’appendice degli spareggi: da ognuno dei nove gironi della serie D uscirà una vincitrice (tra le squadre arrivate tra secondo e quinto posto) che sarà messa in graduatoria per eventuali ripescaggi in serie C (la prima classificata di ogni girone è già certa del salto di categoria tra i professionisti).

Il Ravenna scende in campo domenica 18 maggio, alle 19.30 (e non alle 19 come comunicato inizialmente) allo stadio Bruno Benelli per affrontare la Pistoiese nella semifinale. Una sfida tra due delle piazze più prestigiose della categoria, che si giocheranno l’accesso alla finale in una gara secca. I giallorossi, grazie al miglior piazzamento ottenuto in campionato, godranno del vantaggio del fattore campo e della possibilità di passare il turno anche in caso di parità al termine dei 120 minuti. Discorso che vale anche per l’eventuale finale contro la vincente di Lentigione-Tau.

Il Ravenna arriva a questo appuntamento dopo due sconfitte indolori nelle ultime giornate di regular season. Mister Marchionni dovrà fare a meno degli indisponibili Venturini, Lo Bosco e Nappello. Di fronte ci sarà una Pistoiese che ha faticato nella parte finale del campionato, ma che resta una squadra temibile e di qualità. I toscani dovranno fare a meno di due pedine importanti come Maldonado e Mazzei, entrambi squalificati, ma recuperano l’ex giallorosso Polvani, pronto a guidare il reparto arretrato.

Al Benelli è atteso il pubblico delle grandi occasioni. La prevendita ha già superato quota 1100 biglietti venduti, e i botteghini saranno aperti dalle 17.30 per chi vorrà unirsi all’evento all’ultimo momento.

Aggressione all’arbitro, Daspo di un anno per un calciatore di Terza Categoria

L’episodio è avvenuto il 27 aprile alla fine della partita in cui il giocatore era stato ammonito. La giustizia sportiva aveva già deciso una squalifica di 13 giornate

ARBITROLa questura di Ravenna ha emesso un Daspo di un anno, il provvedimento che vieta a determinate persone di accedere a luoghi in cui si svolgono eventi sportivi a seguito di episodi violenti (Daspo è proprio l’acronimo di “Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive”), nei confronti di un giovane calciatore che il 27 aprile scorso aggredì un arbitro in una partita di Terza Categoria in provincia.

Secondo la ricostruzione della polizia, il giocatore, già ammonito durante l’incontro per proteste, avrebbe seguito l’arbitro al termine della gara fino agli spogliatoi, dove gli avrebbe rivolto ulteriori offese e minacce. Dopo aver ricevuto una seconda ammonizione e la conseguente espulsione, il calciatore avrebbe colpito il direttore di gara con uno schiaffo violento alla schiena, tentando poi di proseguire l’aggressione. Solo l’intervento di alcuni compagni di squadra e dirigenti avrebbe evitato conseguenze peggiori.

Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, valido per eventi nazionali e internazionali, è stato adottato al termine di un’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine sulla base degli accertamenti della Digos, in collaborazione con la Sezione di Ravenna dell’Associazione Italiana Arbitri.

Il comportamento del giocatore, già sanzionato con una squalifica di tredici giornate dal Giudice Sportivo, è stato definito “estremamente pericoloso” e “intollerabile”, anche alla luce della presenza di minori nell’ambiente sportivo in cui si è verificato l’episodio.

Lorenzo Tosa: «I miei post accendono scintille, ma l’attivismo digitale non basta»

Intervista al giornalista e scrittore, che sarà a Sant’Agata per ScrittuRa Festival

Lorenzo Tosa

Lorenzo Tosa, giornalista e scrittore, ha una delle pagine Facebook più seguite d’Italia, dove pubblica ogni giorno opinioni sui fatti di attualità. Martedì 20 maggio sarà a Santa’Agata sul Santerno per presentare il suo ultimo libro, “Il treno della memoria”, nell’ambito di ScrittuRa Festival. Lo abbiamo intervistato in attesa dell’appuntamento, che si terrà in piazza Umberto alle 21.

Di cosa parla “Il treno della memoria”?

«È un libro rivolto a ragazzi da 11 a 17 anni, perciò è molto diverso rispetto a quelli che ho scritto finora. L’esperienza narrativa è stata molto sfidante, mi ha costretto a confrontarmi con uno stile nuovo per me. Il volume affronta un pezzo di storia ancora attuale, quello dei campi di sterminio e dell’olocausto. Uno dei più grandi orrori nella storia dell’umanità».

Perché ha voluto rivolgersi ai giovanissimi?

«La proposta è arrivata dall’editore DeAgostini. Mi aveva chiesto di scrivere un libro che parlasse di attualità e politica agli adolescenti, ma non ero convinto, perché avevo già fatto qualcosa di simile per gli adulti. Poi è arrivata l’idea dall’amico Paolo Paticchio, fondatore dell’associazione Treno della memoria: in vent’anni di vita, la sua realtà ha portato circa 60mila giovani a conoscere l’esperienza dei campi di sterminio; perciò abbiamo pensato di lavorare insieme a un volume che tracciasse un bilancio di questa iniziativa straordinaria».

Quanto c’è ancora bisogno oggi di sensibilizzare sul razzismo e l’olocausto?

«Tanto. Nonostante la giornata della memoria, ho la sensazione che in Italia ce ne siamo un po’ dimenticati. È un pezzo di storia che ci ha visto protagonisti in negativo e ricordarlo è fondamentale per non ripetere quel passato oscuro. Oggi non ci sono più le condizioni storiche per il ritorno della marcia su Roma e delle camicie nere, ma i germi del fascismo sono ancora vivi nella discriminazione, nella repressione, nella chiusura verso l’altro. Basta pensare a Gaza e ai migranti. È un vento politico che abbiamo al governo».

È in atto un processo per rimuovere o minimizzare il nostro passato fascista?

«C’è un forte ritorno nostalgico, un tentativo di sdoganare quel retaggio, che arriva da una precisa parte politica e viene raccolto dai tanti fascisti che ancora oggi esistono nel nostro paese. Lo abbiamo visto di recente ad Acca Larentia e Dongo, con manifestanti che facevano il saluto romano protetti dalla polizia. L’antifascismo dovrebbe essere il prerequisito della democrazia; invece è tornato a essere divisivo».

Lei ha una pagina Facebook seguita da oltre 660mila persone. Come è nata?

«Non è stata un’idea a tavolino, bensì qualcosa che è accaduto in modo spontaneo, fino a scoppiarmi in mano. Nel 2019 ho iniziato a scrivere ciò che pensavo: non lo ritengo giornalismo, ma una forma di attivismo digitale. Cerco di presidiare uno spazio fondamentale di democrazia, che per anni è stato imbarbarito da inquinatori seriali provenienti dalla destra politica e culturale. Ho provato a essere virale usando le loro stesse tecniche, ma restando dalla parte che ritengo più giusta; quella che mette al centro i diritti, la tolleranza e l’apertura verso l’altro. Sei anni fa era una posizione drammaticamente assente sui social, mentre oggi per fortuna ci sono tante altre pagine simili. Senza queste, Facebook sarebbe una giungla di populismi e toni violenti, all’insegna dell’odio, della discriminazione e dell’intolleranza».

Ha mai ricevuto minacce per le sue idee?

«Ricevo commenti di insulti ogni minuto; è qualcosa a cui non ci si abitua mai e non ci si deve abituare. Alcuni dicono che fa parte del gioco, ma non sono d’accordo. Essere esposti mediaticamente non significa che sia giusto essere oggetto di odio. Nei miei post esprimo critiche, talvolta dure, ma non sono mai scaduto nell’insulto. Talvolta procedo per vie legali contro chi scrive gravi offese: è un modo per far capire che sui social non vale tutto, che odiare ti costa. Per fortuna, la violenza verbale che ricevo su Facebook non è mai sfociata altrove. Faccio almeno 60 incontri pubblici all’anno e non ho mai visto odiatori presentarsi di persona a dirmi le stesse cose che scrivono online. D’altronde, molti credono di poter dire tutto ciò che vogliono sui social – talvolta nascondendosi dietro l’anonimato – ma non hanno il fegato di farlo dal vivo».

I suoi post utilizzano dei meccanismi retorici molto consolidati, che ricevono apprezzamenti da chi la pensa come lei. Condividere e mettere like può farci sentire meglio con noi stessi, ma è una pratica ininfluente nel mondo offline. Le è mai venuto il dubbio sull’utilità concreta del suo “attivismo digitale”?

«Mi faccio questa domanda ogni giorno: a cosa serve? Ne vale la pena? La risposta è che i post e i like non sono sufficienti. L’attivismo digitale deve essere solo la prima tappa di una forma di resistenza che va proseguita nelle piazze e nelle urne. Ogni cosa che scrivo arriva a milioni di persone, eppure mi chiedo dove siano tutti questi follower, quando bisogna votare o portare il proprio corpo in una manifestazione. I social devono essere la scintilla iniziale di partenza, ma il grosso del lavoro va fatto fuori».

In che modo?

«Personalmente, non mi sento un agitatore di piazza e non ho intenzione di entrare in politica. Non nego che possa accadere in futuro, ma al momento non vedo le condizioni giuste. Ho avuto proposte che ho declinato, perché penso che il mio spazio oggi sia nei social. Tuttavia lo vedo come un territorio riduttivo e limitante. I post devono essere brevi, semplici e arrivare in fretta a tutti. Ma questo impedisce la complessità dei discorsi, che cerco di recuperare scrivendo libri».

Perché non tentare di elevare il discorso online, anziché adeguarsi agli schemi premiati dagli algoritmi?

«È una scelta consapevole. So di avere sette secondi di attenzione per conquistare un follower, prima che passi al post successivo. Non posso permettermi di perderlo, perciò cerco di acchiapparlo. Se si vuole arrivare a tante persone, è inevitabile sporcarsi le mani in questo modo. Qualcuno mi accusa di semplificare troppo i discorsi, ma i miei post non hanno la pretesa di risolvere un argomento, bensì di accendere scintille. Se qualcuno si interessa a un tema grazie a me, può approfondirlo altrove. Per questo, mi spavento quando alcuni utenti mi dicono di informarsi solo attraverso la mia pagina: non lo trovo un modo sufficiente. D’altra parte il giornalismo tradizionale, per motivi di cui potremmo discutere per ore, ha perso la capacità di essere efficace e di arrivare a tanti. Lo dico con dispiacere, non con vanto».

L’incapacità di arrivare a tanti vale anche per la politica di sinistra?

«Tutta la politica si è piegata sul crinale del populismo avviato da Grillo. Questo non lo ha scelto la sinistra, ma ormai il consenso passa dalla pancia delle persone, perciò si è costretti a confrontarsi su questo terreno o almeno a porsi il problema. Per anni, purtroppo, la sinistra ha commesso e pagato l’errore di parlare solo ai radical chic anziché ai milioni di persone che vanno a votare. Forse andrò controcorrente, ma penso che Elly Schlein abbia ritrovato il giusto equilibrio, con la sua capacità di arrivare a tante persone mantenendo un profilo politico alto, senza ridurre ogni questione a slogan e bagarre. Era necessario farlo, altrimenti rischiamo di avere Giorgia Meloni al governo per altri dieci anni. È un pericolo che non possiamo permetterci».

Imprese: aumentano le aperture e calano le chiusure in provincia di Ravenna

Il rapporto della Camera di commercio sul primo trimestre 2025

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In provincia di Ravenna aumentano le aperture di nuove aziende e calano le chiusure. Lo affermano i dati di Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel primo trimestre del 2025, elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara Ravenna sulla base del Registro delle imprese. Nel periodo preso in esame ci sono state 697 aperture (pari al 6,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2024) e 786 chiusure (lo 0,9% in meno dell’anno precedente), con un bilancio di poco negativo.

La flessione è stata tra le più contenute fra quelle rilevate nell’ultimo decennio, con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a -89 unità, pari a un tasso del -0,24%, a fronte del -0,15% dell’Emilia-Romagna e del -0,05% dell’Italia. Bene i servizi, mentre soffrono manifattura, commercio e agricoltura. Crescono le imprese più tecnologiche e si irrobustiscono le start-up innovative. A fine marzo 2025, lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di Ravenna si attesta sulle 36.376 unità.

L’indagine della Camera di commercio registra la crescita delle società di capitali (+0,31%), che si segnalano come l’unica forma giuridica d’impresa a chiudere il trimestre con un saldo positivo (+29 unità), mentre continuano a contrarsi le imprese individuali (-35), le società di persone (-67) e le altre forme (-16 unità). La forma giuridica preferita dagli imprenditori ravennati è, ancora oggi, l’impresa individuale, che corrisponde al 52,9%.

A livello settoriale, al netto delle cancellazioni d’ufficio, il dato più positivo arriva dai servizi alle imprese, che segnano complessivamente un saldo di +28 unità. Al suo interno emergono le performance dell’attività di noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto alle imprese (+29 imprese e +2,6% in termini relativi rispetto alla fine di dicembre scorso) e i servizi professionali, scientifici e tecnici (+11 unità e +0,8%), consolidando una tendenza di fondo che premia le attività ad alto contenuto intellettuale e di consulenza. Si sono distinte per un buon aumento della compagine imprenditoriale anche le attività finanziarie (+16 imprese, +2%).

L’edilizia, dopo la chiusura del capitolo dei superbonus, ha rallentano notevolmente il suo effetto trainante, ma continua ancora a fornire un contributo positivo con 4 aziende in più (con variazione percentuale trimestrale dello stock pari a +0,1%). Continua invece la flessione di comparti tradizionali come il commercio (39 imprese in meno, per una variazione dello stock di -0,5%), l’agricoltura (-75 imprese, -1,2%) e la manifattura (-22 imprese, -0,8%), a cui si accompagnano le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (-13 unità e -0,4%), logistica (-1, -0,1%), servizi ICT (-5,-0,8%), attività immobiliari (-7, -0,3%) e sanità (-7, -2%).

Stabile il comparto artigiano (-0,04%), che registra 268 nuove attività a fronte di 272 cessazioni. Al suo interno, sostengono il comparto i settori dell’edilizia (+11 il saldo totale dello stock rispetto a fine 2024 e +0,3% la variazione percentuale trimestrale) e della logistica (+5 unità e +0,7%). Per i servizi alle imprese, emergono i contributi delle attività professionali e tecniche (+6, +3,7%) e dei servizi di supporto (+5, +1,2%); per i servizi alle persone, le attività artistiche e di intrattenimento (+3, +7%). In territorio negativo la manifattura (-15 imprese), le attività legate al turismo (-11 unità) e i servizi ICT (-6).

Crescono le imprese giovanili (+5,1%, corrispondente ad un saldo netto tra iscrizioni e cessazioni volontarie più che positivo e pari a +122 unità per le imprese capitanate da “under 35”) e le imprese straniere (+1,3% per un saldo pari a +61 unità); in calo le imprese femminili, con 33 attività in meno e un tasso trimestrale negativo pari a -0,4%, in miglioramento però rispetto al più pesante -0,86% conseguito nello stesso periodo del 2024.

Ravenna capitale del fumetto d’autore: torna Coconino Fest al Mar

Il festival organizzato dall’omonima casa editrice ospiterà 8 mostre e numerosi incontri con autori

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Torna per la quarta edizione a Ravenna Coconino Fest, il festival del fumetto d’autore organizzato dalla casa editrice bolognese Coconino Press. L’appuntamento è al Mar di Ravenna da venerdì 13 a domenica 29 giugno 2025. Sono numerosi gli ospiti e le mostre in programma, dai classici senza tempo al futuro dei nuovi talenti. Tra i nomi di maggiore spicco ci sono George Herriman, uno dei padri fondatori del fumetto con le strisce di Krazy Kat, e i maestri internazionali David B. e Maruo Suehiro. Saranno tanti gli ospiti italiani, tra i quali Zuzu, Alessandro Tota, Daniele Kong, Roberto Grossi, Cleo Bissong, Chiara Fazi.

Il programma include otto mostre (dal 13 al 29 giugno) e un weekend (13-15 giugno) di incontri con gli autori, eventi e performance, a cura della casa editrice Coconino Press in collaborazione con il Comune di Ravenna, il Mar, la Biblioteca Classense e l’Hana-Bi. Dopo le edizioni precedenti dedicate all’amore per il fumetto e per un territorio appena colpito dall’alluvione, e alla libertà di espressione e di autodeterminazione di fronte a striscianti spinte autoritarie, l’edizione 2025 del Coconino Fest ruota intorno alla parola futuro. Nell’anno in cui Coconino Press festeggia il suo venticinquesimo anniversario, il festival diventa l’occasione per interrogarsi sul futuro, del mondo in cui viviamo e della narrazione per immagini, ripercorrendo la storia della casa editrice.

Ad aprire il percorso espositivo sarà l’autore americano George Herriman (1880-1944), con la sua celebre striscia nata nel 1913 e dedicata al gatto Krazy Kat e al topo Ignatz. Un artista fondamentale per la storia dei comics, al quale Coconino Press ha reso omaggio fin dalla scelta del suo nome: le poetiche e surreali avventure di Krazy Kat e Ignatz sono infatti ambientate nella Contea di Coconino, in Arizona. Quella di Herriman al Mar è una vera e propria mostra-evento, essendo la più ampia e importante mai dedicata in Italia a uno dei padri della “nona arte” del fumetto, esposto in passato in grandi musei internazionali come il Reina Sofia di Madrid e il Whitney Museum di New York, ammirato e citato come fonte di ispirazione dai più grandi cartoonist contemporanei.

Partendo da Herriman, il percorso espositivo proverà a illuminare le tante anime del catalogo Coconino. Dato che, fin dalle origini, una delle missioni della casa editrice è stata quella di far conoscere i grandi maestri del fumetto occidentale e del manga, al Mar di Ravenna sarà ospite con una mostra personale David B., uno dei più importanti autori contemporanei della bande dessinée francese, con le tavole del capolavoro “Il grande male”. Un’altra esposizione sarà dedicata all’arte raffinata di Maruo Suehiro, maestro giapponese dell’erotico-grottesco e di visioni horror, con le tavole originali di un racconto tratto dal volume “Paradiso”. Accanto a loro ci saranno le grandi autrici e i grandi autori italiani: Zuzu con le tavole del suo nuovo graphic novel “Ragazzo”, Alessandro Tota con “La magnifica illusione”, Daniele Kong che quest’anno ha visto il suo “Bestie in fuga” presentato al prestigioso Premio Strega. Grande attenzione come ogni anno sarà dedicata ai nuovi talenti, con le mostre di Cleo Bissong e Chiara Fazi, che nei loro esordi per Coconino affrontano tematiche attuali e sensibili come l’immagine della donna nella società contemporanea e l’immigrazione.

Ancora, alla Biblioteca Classense ci sarà la mostra “La grande rimozione”, saggio a fumetti di Roberto Grossi sulla crisi climatica. Una presentazione verrà dedicata all’anteprima del volume “Travolti da una pioggia nera” di Nakazawa Keiji, in cui il grande mangaka riportò la sua esperienza di sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario.

Il programma completo del festival è su su www.coconinopress.it

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