La questura di Ravenna ha emesso un Daspo di un anno, il provvedimento che vieta a determinate persone di accedere a luoghi in cui si svolgono eventi sportivi a seguito di episodi violenti (Daspo è proprio l’acronimo di “Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive”), nei confronti di un giovane calciatore che il 27 aprile scorso aggredì un arbitro in una partita di Terza Categoria in provincia.
Secondo la ricostruzione della polizia, il giocatore, già ammonito durante l’incontro per proteste, avrebbe seguito l’arbitro al termine della gara fino agli spogliatoi, dove gli avrebbe rivolto ulteriori offese e minacce. Dopo aver ricevuto una seconda ammonizione e la conseguente espulsione, il calciatore avrebbe colpito il direttore di gara con uno schiaffo violento alla schiena, tentando poi di proseguire l’aggressione. Solo l’intervento di alcuni compagni di squadra e dirigenti avrebbe evitato conseguenze peggiori.
Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, valido per eventi nazionali e internazionali, è stato adottato al termine di un’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine sulla base degli accertamenti della Digos, in collaborazione con la Sezione di Ravenna dell’Associazione Italiana Arbitri.
Il comportamento del giocatore, già sanzionato con una squalifica di tredici giornate dal Giudice Sportivo, è stato definito “estremamente pericoloso” e “intollerabile”, anche alla luce della presenza di minori nell’ambiente sportivo in cui si è verificato l’episodio.