lunedì
15 Settembre 2025

Difficile prevedere la fine dei cantieri in centro, rinviata la fiera biennale

La giunta dell’Unione della Bassa ha deciso anche di non vincolare le nuove amministrazioni che si insedieranno a giugno

La 29esima edizione della fiera biennale di Lugo, che avrebbe dovuto svolgersi nel 2024, sarà riprogrammata a una data da definirsi. La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha preso questa decisione in vista dei cantieri di ripristino post-alluvione che a partire dai prossimi mesi interesseranno le aree centrali e le piazze di Lugo, proprio dove si trovava il cuore della manifestazione fieristica (l’ultima si tenne dal 10 al 18 settembre del 2022).

«Oltre alla difficoltà di prevedere la durata e il calendario dei cantieri di ripristino – si legge in una nota diffusa dalla Rocca –, la giunta ha condiviso la necessità di non vincolare le nuove amministrazioni che si insedieranno nel mese di giugno (al voto 8 Comuni su 9, ndr) a un format che andrà necessariamente rivisto nei suoi elementi essenziali, per incrementarne la partecipazione di pubblico ed espositori. Nelle scorse settimane la decisione è stata condivisa anche con le associazioni di categoria della Bassa Romagna e con l’organizzatore».

Un caso di Dengue a Ravenna: disinfestazioni nel raggio di 100 metri

I consigli dell’Ausl contro la diffusione delle zanzare

Nella giornata di oggi (9 aprile) è stato segnalato al Servizio Igiene Pubblica dell’Ausl della Romagna un caso accertato di Dengue in una persona residente a Ravenna e rientrata in Italia dall’estero.

Si tratta di una malattia virale molto diffusa in alcuni Paesi tropicali, che si trasmette attraverso la puntura di zanzare appartenenti al genere Aedes (come le “zanzare tigre”) e nella forma classica si manifesta con febbre elevata, cefalea, dolori articolari e muscolari ed emorragie più o meno gravi.

A scopo precauzionale, per evitare la diffusione del virus, nonostante non sia ancora presente una importante circolazione di zanzare vettore della malattia, il Comune di Ravenna su indicazione del Servizio Igiene Pubblica ha programmato l’esecuzione da parte di operatori specializzati di un intervento straordinario di disinfestazione nel raggio di 100 metri dall’abitazione in cui risiede la persona con sospetta malattia. Si tratta di un intervento previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi.

Saranno pertanto eseguiti trattamenti adulticidi nelle aree pubbliche con un prodotto a base di piretroidi per abbattere le zanzare adulte presenti, da ripetere per tre giorni consecutivi nelle prime ore del mattino. Contestualmente durante queste giornate saranno eseguiti trattamenti antilarvali nei tombini, nelle caditoie stradali e anche nelle proprietà private mediante interventi “porta a porta”.

L’Ausl coglie l’occasione per ricordare che la diffusione delle zanzare può essere prevenuta tramite la lotta larvicida, per questo da aprile a novembre occorre usare periodicamente i prodotti larvicidi. Inoltre è importate seguire alcuni semplici accorgimenti preventivi da mettere in atto in aree sensibili come balconi, cortili, giardini, cimiteri e orti:

● Eliminare i sottovasi e, dove non è possibile, evitare il ristagno d’acqua al loro interno

● Pulire accuratamente i tombini e coprirli con una rete zanzariera evitando che si intasino dopo le piogge

● Rimuovere sempre gli sfalci d’erba e tenere il giardino pulito

● Non lasciare gli annaffiatoi e i secchi con apertura rivolta verso l’alto

● Mantenere pulite fontane e vasche ornamentali, introdurre eventualmente pesci rossi che sono naturali predatori delle larve di zanzara

● Controllare periodicamente le grondaie mantenendole pulite e non ostruite

● Svuotare settimanalmente e tenere puliti gli abbeveratoi e le ciotole per l’acqua degli animali domestici

● Coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana

Gambizzato davanti al bar per un debito di droga, spaccia dall’ospedale: tre arresti

Ordinanza di custodia cautelare per tre persone per i fatti accaduti a Santerno il 15 dicembre 2023: un uomo che ha fatto fuoco contro la gamba di un debitore e il ferito stesso che distribuiva cocaina dal letto dell’ospedale con la complicità della moglie

Il momento della cessione di cocaina in ospedaleHa sparato due colpi di pistola al ginocchio di un cliente che gli doveva dei soldi per della droga e lo ha fatto a volto scoperto davanti a un bar perché il messaggio arrivasse anche a altri debitori. È la ricostruzione fatta dai carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna per spiegare le vicende avvenute il 15 dicembre 2023 a Santerno. A distanza di quattro mesi sono state arrestate tre persone di nazionalità albanese residenti nel comune di Russi. Un’ordinanza di custodia cautelare per l’uomo che ha fatto fuoco (un 35enne di Godo) per lesioni e tentata estorsione, ma anche per il ferito e la moglie di quest’ultimo (un 47enne e una 39enne di San Pancrazio). I due coniugi devono rispondere di spaccio: lei portava la droga al compagno e lui la distribuiva dal letto di ospedale con la prima consegna di 50 grammi di cocaina fatta appena un’ora e mezza dopo essere uscito dalla sala operatoria per i colpi di pistola.

I fatti di Santerno

Verso le 22.15 del 15 dicembre scorso due uomini sono entrati in un bar nei pressi dell’incrocio tra via Santerno Ammonite e via della Repubblica nella piccola frazione del forese ravennate e hanno portato fuori un uomo che si trovava all’interno. Due colpi di pistola (arma e bossoli non sono stati trovati, si ipotizza un revolver) e poi la fuga precipitosa. Chi ha premuto il grilletto ha passato un periodo all’esterno tra Svizzera, Germania e Belgio. Sull’accompagnatore nella spedizione di Santerno sono in corso maggiori approfondimenti per eventuali sviluppi investigativi.

SKSP4971La vittima tenta di depistare le indagini

Oltre alla raccolta delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del bar e dei dintorni, i carabinieri hanno avviato le indagini interrogando i presenti al bar e la vittima dell’agguato. Ma il 47enne – con precedenti anche per reati contro il patrimonio – inizialmente è stato poco collaborativo e ha provato a indirizzare gli inquirenti su una pista falsa facendo riferimento a vicende personali in ambito sentimentale. Un paio di giorni dopo il cambio di versione.

Spaccio in ospedale

Per raccogliere informazioni, i militari hanno piazzato una microcamera e una cimice nella camera dell’ospedale dove è stato ricoverato l’uomo ferito. Le intercettazioni ambientali hanno permesso di raccogliere le indicazioni date dall’uomo alla moglie su come suddividere la droga e preparare le dosi da spacciare. La donna ha portato lo stupefacente nascosto in un calzino e la prima delle due cessioni da 50 grammi ognuna avvenute in ospedale c’è stata poco dopo quando un uomo da Ferrara è andato a far visita al ferito. Una volta uscito dal nosocomio, il 47enne ha portato avanti l’attività facendosi accompagnare perché impossibilitato a camminare autonomamente.

RAEB0275Giro di spaccio consistente

Alcuni dettagli lasciano intendere che il volume di droga movimentato fosse consistente. Innanzitutto la gravità della spedizione punitiva. Poi i cento grammi venduti in ospedale. E infine i ritrovamenti nelle perquisizioni delle abitazioni: 50 grammi di hashish e 26mila euro in contanti a casa di chi ha sparato, 105 grammi di cocaina lanciati dalla finestra dalla vittima quando ha visto arrivare i carabinieri.

Il commento degli investigatori

«L’episodio di Santerno ha rappresentato una preoccupante escalation nel giro dello spaccio locale – hanno sottolineato il procuratore capo Daniele Barberini e la sostituta procuratrice Lucrezia Ciriello –. Stiamo parlando di due persone che agiscono a volto scoperto in un bar per dare una lezione a una persona e a tutti gli altri con cui avevano affari. Non poteva restare impunito un atto di questa gravità». Allo stesso modo il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Andrea Lachi, ha evidenziato che non si gambizza un uomo per un debito di poca importanza, a conferma che la droga movimentata era in grandi quantità.

Controlli antidroga fuori dalle scuole: tre studenti multati per gli spinelli

Segnalati alla prefettura e sanzionati per violazione del regolamento del Comune di Ravenna

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Operatori della Polizia Locale di Ravenna, ieri mattina (8 aprile), nel corso di servizi straordinari davanti ad alcuni istituti scolastici della città (in particolare, nell’area della stazione), hanno sorpreso tre studenti intenti a fumare spinelli contenenti cannabis (equivalenti, in totale, a circa 2,36 grammi).

Oltre alla segnalazione in prefettura, così come prevede la norma per l’uso e la detenzione di modiche quantità, nei confronti dei giovani si è proceduto alla contestazione del relativo verbale per violazione al Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Ravenna.

Conversazioni sul presente con i professori Galli e Pasquino e la reporter Mannocchi

Il 12 e il 13 aprile in collaborazione con “Pandora Rivista”

Mannocchi
Francesca Mannocchi

A Lugo nasce una nuova rassegna culturale, promossa dal Comune in collaborazione con Pandora Rivista, dal titolo “Fratture. Conversazioni sul presente”. Gli incontri si terranno venerdì 12 e sabato 13 aprile.

In un momento storico che vede sorgere nuovi conflitti, in un contesto già segnato da crisi e instabilità, non è mai stato così importante avere strumenti per capire e orientarsi. Come è possibile la forza di uno sguardo lungo e di una visione di ampio respiro? Come cartografare la realtà difficile in cui ci troviamo, trovando anche percorsi per ripensarla e riorientarla?

A partire da queste domande si snoderà un percorso di tre incontri che inizierà venerdì 12 alle ore 17 con Carlo Galli, Professore Alma Mater di Storia delle dottrine politiche, uno dei maggiori filosofi politici italiani. Con il professor Galli ci si interrogherà sulla tensione tra emergenza e normalità in un periodo di sconvolgimenti, a partire dalla sua Lectio dal titolo “Crisi, emergenza, eccezione. Vecchie e nuove sfide alla normalità”.

Subito dopo, alle 18, Francesca Mannocchi – giornalista, reporter, saggista e documentarista, inviata di guerra tra le più note e apprezzate – porterà la sua testimonianza e la sua riflessione su “La guerra infinita: il mondo tra vecchi e nuovi conflitti”.

La rassegna si concluderà il giorno successivo, sabato 13 alle ore 11:45, con una Lectio di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica Università di Bologna, uno dei più autorevoli politologi italiani, sulla forza e le difficoltà delle democrazie, in un anno in cui molte di esse vanno incontro ad appuntamenti elettorali e sono alle prese con molteplici sfide esterne e interne.

Gli incontri si svolgeranno tutti nel Chiostro del Carmine di Lugo, con ingresso da piazza Fabrizio Trisi. L’ingresso è libero ma la prenotazione è consigliata sul sito https://www.pandorarivista.it/eventi/.

Il cda di Itway nomina Fanelli co-direttore generale dopo due anni da vice

Il presidente Farina: «Il nostro piano industriale che stiamo regolarmente perseguendo è importante, Massimo avrà tutte le deleghe necessarie per raggiungere gli obiettivi»

1696529286321Il consiglio di amministrazione di Itway, società di Ravenna tra i leader nei settori di cybersicurezza, intelligenza artificiale e big data, ha nominato Massimo Fanelli co-direttore generale con poteri di ordinaria amministrazione. Laureato in Economia e Commercio, Fanelli vanta un curriculum più che ventennale di manager nel settore ricoprendo ruoli tecnici, vendita, dirigenziali in importanti società italiane e multinazionali. Fanelli era vice dg da novembre 2022.

La nuova nomina di Fanelli prosegue nel percorso aziendale, con gli investimenti necessari, volto al raggiungimento del Piano Industriale 2022-2027, che vede l’organizzazione interna, secondo il modello di governance adottato dalla Società, conformarsi rapidamente ad un mercato in continua evoluzione.

«Ringrazio per la fiducia di questo importante incarico il presidente e fondatore di Itway, Andrea Farina – commenta Fanelli –. Il brand Itway è molto conosciuto nel mercato IT ed è sinonimo di qualità ed innovazione ed è un protagonista nel mercato cyber. Credo molto nel lavoro di team, nella centralità del cliente e nella buona relazione. Il mio sarà un lavoro incentrato allo sviluppo commerciale, strategico e di marketing orientato alla conquista di nuove quote di mercato continuando nel percorso di crescita del nostro gruppo anche attraverso operazioni di M&A».

Farina non ha dubbi: «Siamo certi che la professionalità, la preparazione, l’empatia e la forte motivazione che contraddistinguono Massimo contribuiranno a dare un ulteriore impulso alla nostra società. Il nostro piano industriale che stiamo regolarmente perseguendo è importante, Massimo avrà tutte le deleghe necessarie per raggiungere gli obiettivi, anche ambiziosi, facendo squadra con la serietà, le competenze e l’unione di tutti i collaboratori della società».

Il magistrato ravennate Alessandro Mancini torna alla procura generale de L’Aquila

Il Csm ha accolto la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato la decisione del Tar che a sua volta aveva respinto il ricorso di Mancini contro il trasferimento d’ufficio deciso nel 2022 per presunti legami con l’ex parlamentare Gianluca Pini

Alessandro ManciniIl magistrato ravennate Alessandro Mancini, procuratore capo a Ravenna dal 2013 al 2020, torna alle funzioni di procuratore generale alla Corte d’Appello de L’Aquila. Il Consiglio superiore della magistratura (Csm, organo di autogoverno della categoria) infatti si è espresso a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che il 12 marzo scorso ha accolto l’appello di Mancini dopo che il Tar aveva respinto il ricorso di Mancini contro il trasferimento deciso dal Csm deciso a ottobre 2022.

A ottobre 2022 Mancini era stato stato trasferito d’ufficio (11 voti a favore, 8 contrari e 3 astensioni) perché, per il Csm, «non poteva esercitare, in piena indipendenza ed imparzialità» le sue funzioni. Il riferimento era ai rapporti personali tra il magistrato e Gianluca Pini, ex deputato romagnolo della Lega e imprenditore, indagato in un’inchiesta sulla fornitura di mascherine. Era stata la procura di Forlì, dove Mancini ha lavorato in passato, a trasferire al Csm gli atti che sono costati il trasferimento.

«Dalle chat – si leggeva nella delibera di trasferimento –, si evince, un rapporto di consolidata amicizia e frequentazione tra il procuratore generale dell’Aquila e l’ex parlamentare leghista. Pini aveva organizzato anche un incontro tra Mancini e Cosimo Ferri, magistrato in aspettativa ed ex deputato, perché quest’ultimo appoggiasse la nomina di Mancini alla procura generale aquilana».

Con la sentenza del Consiglio di Stato, recepita dal Csm, si chiude una vicenda giudiziaria che aveva sollevato ombre sui rapporti tra il magistrato e la politica.

Originario di Lugo, in magistratura da aprile 1986, Mancini è subentrato a Roberto Mescolini a capo della procura della Repubblica a Ravenna nel settembre 2013. Nel 1987 ha assunto le funzioni di pretore nella pretura mandamentale di Niscemi (Caltanissetta). Nel 1989 trasferimento a Ravenna alla procura circondariale poi nel 1996 il passaggio a Forlì come sostituto procuratore.

Sciopero generale, Cgil e Uil: «Meno subappalti, più vigilanza»

Giornata di mobilitazione nazionale promossa dai due sindacati per giovedì 11 aprile. A Ravenna previsto un flash mob in piazza XX Settembre dalle 15 alle 16.30. I sindacati rivendicano anche una riforma fiscale e per un nuovo modello sociale e di fare impresa

Pexels Yury Kim 585419I sindacati Cgil e Uil hanno proclamato per tutti i settori privati uno sciopero generale a livello nazionale di 4 ore (le ultime di ogni turno) di tutti i settori privati e di 8 ore per il settore edile per giovedì 11 aprile. In varie parti d’Italia sono previste iniziative e mobilitazioni. A Ravenna si terrà un flash-mob dalle 15 alle 16.30 in piazza XX Settembre.

«Per Cgil e Uil il tema della salute e della sicurezza sul lavoro è sempre stato centrale e protagonista delle rivendicazioni e delle politiche sindacali – spiegano Manuela Trancossi e Carlo Sama, segretari provinciali rispettivamente di Cgil e Uil –. Le cronache ci riportano drammi quotidiani in cui rimangono feriti o perdono la vita lavoratrici e lavoratori. Il territorio di Ravenna presenta forti complessità ed è fondamentale mettere in atto tutte le azioni necessarie per contrastare l’emergenza degli infortuni e della salute nei luoghi di lavoro».

Questo sciopero, secondo i promotori, intende affrontare questa emergenza, contrastando quelle politiche e quelle leggi che hanno reso il lavoro sempre più precario e frammentato. «Occorre superare il meccanismo del subappalto a cascata e rafforzare le attività di vigilanza».

Contemporaneamente, Cgil e Uil rivendicano una riforma fiscale che sappia contrastare anche la vertiginosa evasione che ogni anno contraddistingue l’Italia. «Lavoratori e lavoratrici dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute».

I sindacati chiedono di rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del Governo e delle imprese, il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.

In libreria il nuovo romanzo di Eraldo Baldini, cinque anni dopo

Si chiama “Le lunghe ombre febbre” ed esce ancora per Rizzoli

Eraldo Baldini Le Lunghe Ombre FreddeEsce domani (9 aprile) in libreria il nuovo romanzo del celebre scrittore ravennate Eraldo Baldini. Si chiama Le lunghe ombre febbre ed esce per Rizzoli a distanza di cinque anni dal precedente (sempre su Rizzoli) La palude dei fuochi erranti (senza considerare la sua produzione di saggistica).

«Fausto e Birgit – citiamo la cartella stampa che sintetizza la trama – erano entrambi prigionieri del campo di concentramento di Mauthausen, e proprio lì, durante la liberazione da parte degli americani, si sono conosciuti: lui, soldato italiano, lei, detenuta politica tedesca. Sanno pochissimo l’uno dell’altra, eppure l’urgenza di lasciarsi alle spalle quell’inferno e la forza di un amore salvifico li spingono a costruirsi una nuova vita insieme e mettere su famiglia nel paese natale di Fausto. La loro è una quotidianità fatta di piccole cose, un’esistenza semplice, lontana dalla mondanità, in una casa in mezzo a quel che resta delle selvagge paludi romagnole. Ma ci sono ombre nel cuore di Birgit, silenziose e persistenti, che la tormentano: nessuno sa nulla delle sue origini e della sua vita prima di trasferirsi in Italia, e lei è sempre restìa, anche con suo marito, a rievocare ricordi forse troppo dolorosi. E quando una nuova tragedia si abbatte sulla famiglia, l’acqua fangosa di un passato oscuro porta a galla, poco per volta, un relitto di segreti relegati per troppo tempo nelle stanze di una memoria ferita».

Eraldo Baldini «tratteggia una storia delicata e perturbante, indagando la necessità di confrontarsi con i fantasmi del passato e col riflesso delle ombre che si nascondono dietro chi si ama».

La prima presentazione pubblica del romanzo è in programma il 19 aprile alle 21 al Museo della vita contadina di San Pancrazio.

Sospesa l’interdittiva antimafia: possono riprendere i lavori per il nuovo palasport

Notificata al Comune di Ravenna la decisione della Corte d’appello di Salerno

Cantiere Palasport 13 Marzo 2024
Il cantiere del palazzetto il 13 marzo 2024

La Corte d’appello di Salerno con decreto numero 6/2024 (notificato al Comune di Ravenna il 3 aprile scorso) ha ripristinato il controllo giudiziario, ex articolo 34 bis del Codice Antimafia, nei confronti del Consorzio Research, con contestuale ripristino della sospensione della informativa interdittiva, emessa dal Prefetto di Salerno, del 12 aprile 2022.

Pertanto, all’attualità, i lavori del nuovo palasport di Ravenna, la “Città delle Arti e dello Sport”, appaltati al Consorzio Research, possono essere ripresi.

La sospensione dei lavori, avvenuta il 13 marzo scorso, si era resa necessaria a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del giorno precedente, con la quale veniva annullata la precedente sentenza del Tar Salerno del 23 giugno 2023, che a sua volta disponeva l’annullamento dell’interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Salerno il 12 aprile 2022 nei confronti del Consorzio Research.

Ispezione in officina, sequestrata una discarica abusiva di rifuti di duemila mq

Intervento della guardia costiera in una attività nel comune di Ravenna dove è emerso uno stoccaggio di rifiuti vari senza il rispetto delle normative

8.4.2024 Sequestro Guardia Costiera LogoIl nucleo operativo di polizia ambientale della guardia costiera di Ravenna ha ispezionato un’officina nel comune di Ravenna per verificare la gestione dei rifiuti prodotti dall’attività e sono stati rinvenuti diversi rifiuti depositati in difformità alla normativa: rottami in ferro, filtri olio e filtri carburante, residui di lavorazioni di fanali frammisti a pneumatici fuori uso, parti di carrozzeria e parti in plastica, residui di lavorazioni, parti elettriche, residui di lavorazioni edili ed anche un divano.

I militari della guardia costiera di Ravenna hanno informato la procura della Repubblica e hanno contestato al titolare dell’attività il reato di deposito incontrollato di rifiuti con il sequestro di un’area complessiva di circa duemila mq.

Un libro dedicato alle lagune costiere dell’Alto Adriatico, presentazione pubblica

Il 12 aprile a Ravenna la presentazione di un volume realizzato dai carabinieri della Biodiversità: una mattina di interventi di esperti del settore

283941773 4966239690138647 6104279924835588617 NLe lagune salmastre costiere dell’Alto Adriatico, in particolare la “Sacca di Bellocchio” (immediatamente a nord della foce del Reno, tra le province di Ravenna e Ferrara) e la “Sacca di Goro” nel margine meridionale del Delta del Po ferrarese, sono l’argomento di un libro tecnico-divulgativo del reparto Biodiversità dei carabinieri di Punta Marina. La presentazione al pubblico è in programma alle 9 di venerdì 12 aprile a Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna.

La pubblicazione ha visto la partecipazione, con diversi contributi, di ricercatori e tecnici delle Università di Bologna e di Ferrara, dell’Ispra, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna, oltre ad altri specialisti, ed è stata stampata nell’ambito del programma After Life del Progetto Life+ Agree “Coastal lagoon long term management”, realizzato nella Sacca di Goro. Il libro ha un formato inusuale, orizzontale, un’occasione quindi per evidenziare e meglio apprezzare questi “paesaggi piatti” da sempre riconosciuti importanti per la ricchezza delle forme di vita che ospitano, ma anche per i benefici che offrono alle attività umane.

La presentazione si svolgerà nel corso della mattinata con diversi interventi.

Aprirà i lavori Veronica Rossi, dell’Università di Bologna, per evidenziare la fase di ingressione marina in atto nella spiaggia dell’Ancona del Bellocchio tramite uno studio sulla comunità di foraminiferi (piccoli protozoi che vivono in rapporto con i fanghi di fondo) utilizzati come indicatori di diversificate condizioni microambientali.

Proseguirà Nicola Merloni, botanico, che da tempo segue il monitoraggio della vegetazione alofila del Bellocchio che va modificandosi sulla base del variare delle condizioni ambientali, anche con l’ingresso “silenzioso” di specie aliene nell’attuale fase di rapida marinizzazione.

Cristina Munari, dell’Università di Ferrara, evidenzierà invece la comparsa di specie, tra le altre, senz’altro più evidenti per tutti noi, per le problematiche che comportano, tra tutte, il “granchio blu”.

Dopo una breve pausa Fabrizio Borghesi del Servizio tutela ambiente e territorio del Comune di Ravenna relazionerà sull’importanza delle lagune costiere per l’avifauna, in particolare mostrando alcuni esempi di ricatture di esemplari inanellati sulle rive del Lago di Spina.

A Roberto Montanari, della Servizio difesa del suolo e della costa della Regione Emilia-Romagna, il compito di illustrare quali potrebbero essere le possibili strategie di difesa per contrastare l’arretramento, rapidissimo, della linea di riva nella zona del Bellocchio.

Concluderà la serie degli interventi scientifici Mattias Gaglio, dell’Università di Ferrara, che evidenzierà l’importanza di tutti questi ambienti lagunari mettendoli in relazione con le modificazioni territoriali provocate nel tempo dall’uomo in conseguenza dei benefici immediati che voleva ricavarne. Una visione utilitaristica nell’immediato che occorrerebbe modificare avviando una fase di pianificazione più lungimirante. Le lagune costiere, oltre ad ospitare una biodiversità straordinaria, costituiscono, infatti, sul lato mare, i bacini di espansione in caso di eventi meteo-marini eccezionali.

Per quanti vorranno essere presenti ai lavori, è gradita la conferma di partecipazione al Reparto Biodiversità di Punta Marina all’indirizzo email 043013.001@carabinieri.it. L’evento si concluderà in mattinata e ai presenti verrà consegnata in omaggio una copia del volume.

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