mercoledì
23 Luglio 2025

Torna il festival dei Lego: «Ma il Comune non ci ha voluto dare il Pala De André»

Appuntamento il 13 e 14 gennaio all’Almagià. Con polemica…

Bagnacavallo
Lego

Il 13 e 14 gennaio torna a Ravenna il gruppo RomagnaLug  (Romagna Lego User Group ) con una nuova esposizione dedicata ai mattoncini Lego dal titolo “Mattoncini in Darsena” (all’Almagià). Un evento interamente sponsorizzato dalla Monobrand Store Srl (società che gestisce anche il punto vendita Lego in via degli Ariani, in centro a Ravenna), che si sarebbe dovuto però già svolgere, in un luogo più spazioso, e probabilmente adatto, come il Pala de André.

È lo stesso amministratore unico della Monobrand, Michele Moretti, che – contattato telefonicamente dalla nostra redazione – denuncia amareggiato quanto accaduto rilasciandoci una sua dichiarazione che vuole gettare anche diverse ombre su come viene portata avanti la gestione del palazzetto da parte dello stesso Comune di Ravenna. «Nel corso dell’estate scorsa avevo preso contatti con gli uffici comunali del servizio turismo del Comune manifestando la volontà di sponsorizzare un evento a tema mattoncini Lego da svolgersi nel fine settimana del 18 e 19 novembre per cui, attraverso la mia società, avrei sostenuto interamente tutti i costi, compresi anche quelli relativi alla locazione della struttura per le giornate interessate dalla manifestazione. Ho poi scoperto solo dopo che lo spazio che ci era stato negato per quelle date, peraltro con strane motivazioni fornite già allora dagli stessi uffici comunali  (motivazioni che risultano oggi a posteriori, nel migliore dei casi alquanto discutibili), proprio in quel fine settimana è rimasto inutilizzato con conseguenti minori entrate anche per le casse comunali».

Dieci nuove telecamere di videosorveglianza a Ravenna in zona Parco della Pace

Progetto del Comune da 106mila euro che coinvolge anche le scuole

Parco Pace

Dieci nuove telecamere di videosorveglianza saranno installate a Ravenna a servizio della zona che comprende il parco della Pace, gli istituti superiori Baldini e Morigia–Perdisa, il piazzale del commercio e l’area del mercato ambulante. Ciascuna telecamera sarà dotata di quattro ottiche a 90°.

Lo prevede un progetto, del valore complessivo di 106.287,88 euro approvato dalla giunta e redatto dal servizio Strade del Comune di concerto con la Polizia locale. Le telecamere saranno integrate nel sistema di videosorveglianza esistente presso il Centro elaborazione dati del Comune di Ravenna e saranno direttamente interfacciate con la centrale operativa della Polizia locale.

«Continuiamo a lavorare – dichiarano gli assessori ai Lavori pubblici Federica Del Conte e alla Cultura Fabio Sbaraglia – per rendere sempre più sicuro, protetto e vivibile il nostro territorio, sia a tutela delle persone che del patrimonio pubblico. Con particolare riferimento a questo progetto, infatti, l’area nella quale andiamo ad intervenire merita particolare attenzione, sia perché altamente frequentata da studenti e cittadini, ricadendovi due scuole e il mercato, sia perché comprendente anche il Parco della Pace, con il suo patrimonio artistico».

Lavorava in una struttura assistenziale, ma percepiva il reddito di cittadinanza

Una denuncia e multe per 8mila euro anche per violazioni in materia di salute e sicurezza

InpsPercepiva il reddito di cittadinanza, ma in realtà stava lavorando in una struttura di servizi socio-assistenziale di Ravenna. Senza essere assunto e privo di ogni contratto di lavoro. Per questo motivo, è stato denunciato all’autorità giudiziaria dall’Ispettorato territoriale del Lavoro di Ravenna, che ha inoltrato la comunicazione all’Inps per il recupero dell’indennità economica irregolarmente percepita.

Sono state contestate al datore di lavoro anche violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per un totale di circa 8mila euro di multe.

Maltempo di luglio: 1,6 milioni di euro per 36 interventi urgenti in provincia

E fino al 31 gennaio le famiglie sgomberate potranno richiedere un contributo

Le Spighe Tornado Alfonsine

Rifacimenti di tetti e lucernai di scuole e palestre, ripristino di impianti stradali e illuminazione, interventi sulle alberature di spazi pubblici e parchi per garantire l’incolumità delle persone e la sicurezza delle strade. La Regione ha approvato il piano che dà il via libera ai primi 88 interventi urgenti e alle direttive per rendere disponibili i contributi per i cittadini e le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case danneggiate. Gli interventi dovranno essere affidati entro 90 giorni e completati nell’arco di 18 mesi.

I cantieri apriranno per riparare i danni causati dall’ondata di maltempo che, tra il 22 e 27 luglio scorsi, ha colpito l’Emilia-Romagna con violentissime piogge, grandinate e raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari provocando interruzioni di strade, disservizi e gravi danni a edifici pubblici e ad abitazioni private.

A finanziare il Piano uno stanziamento di 4,5 milioni di euro – oltre 4 milioni per i cantieri, e circa 335mila euro per il contributo di autonoma sistemazione – assegnati dal Governo alla Regione a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena e della successiva approvazione del primo stralcio di interventi da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Nel dettaglio, la programmazione nelle sette province prevede 13 interventi nel bolognese con un investimento di oltre 327mila euro; 21 nel ferrarese per circa 871mila euro; tre nella provincia di Forlì-Cesena per un investimento di oltre 128mila euro; 11 modenese, con un investimento di circa 281mila euro; uno da 10mila euro nel parmense e uno nel reggiano da 4mila euro; 36 sono nel ravennate, con un investimento di più di 1,6 milioni.

Gli interventi in provincia. Ad Alfonsine sono previsti ben sette interventi: con 12mila euro varie vie del centro e del forese saranno messe in sicurezza grazie a taglio e potatura di alberature cadute. Copertura e lattoneria della Palestra “Alfonsina Strada” (struttura di protezione civile) saranno risistemate con 3.855 euro, mentre ne serviranno altri 2.842 per lavori analoghi nella Scuola elementare Matteotti. Per il rifacimento manto di copertura degli spogliatoi del Campo sportivo Brigata Cremona (area di protezione civile) ne serviranno 17.080 e altri 5.111 per guaina di copertura e lattoneria della Scuola media Oriani. Nel territorio comunale, a Fiumazzo, vanno 35.380 euro per mettere in sicurezza manto di copertura, guaina e lattoneria delle “Ex Scuole” di Via Valeria – sede coop “Zerocento” – e dell’Archivio comunale e a Taglio Corelli saranno investiti 85.500 euro per rimettere in sesto illuminazione pubblica e quadri elettrici danneggiati.

Diversi interventi sono previsti anche nel comune di Conselice: nel capoluogo e dintorni saranno investiti 20mila euro per interventi alle alberature comunali con abbattimenti o potature; 1.217 euro sono per un intervento sul corpo illuminante sospeso in via Coronella, 2.835 euro per la sostituzione del complesso illuminante all’interno del parco pubblico Borgoin-Jallieu, 7.100 euro per la pubblica illuminazione con sostituzione di plafoniere e lanterne semaforiche cadute e verifica puntuale mediante piattaforma elevatrice delle zone maggiormente colpite. Quattro interventi sono previsti in località Lavezzola dove con 23.200 euro verrà sistemata la copertura in traslucido della Scuola secondaria di primo grado Stoppani e con altri con 20mila euro si interviene per mettere in sicurezza le alberature con abbattimenti o potature anche nei dintorni. 8.778 sono destinati alla manutenzione straordinaria per l’impianto di pubblica illuminazione in via Moro e via Turchia e 2.300 per un intervento di emergenza e ripristino della linea aerea dell’impianto a servizio dell’illuminazione pubblica in via Fanciullini.

A Fusignano, in varie località, con 24.400 euro sono previsti interventi per la sicurezza con taglio e potatura di alberature cadute.

Nel comune di Lugo, in località Voltana, sono previsti numerosi lavori: con 135.644 euro saranno utilizzati per risistemare le strutture sportive utilizzate anche dalla Protezione civile; 105.891 euro serviranno per rifare copertura del tetto, messa in sicurezza delle alberature nel parco, sistemazione dell’impianto dell’antenna televisiva presso la comunità Alloggio “Silvagni”; 31.372 euro finanziano interventi di ripristino della recinzione e di altri danni al plesso scolastico in via Quarto dei mille e 1.427 euro per sostituire i coppi tramite una piattaforma aerea presso la delegazione di Voltana.

Altri lavori per la sicurezza e il ripristino di impianti semaforici e torri faro sono finanziati con 54.796 euro e per la segnaletica verticale in diverse strade sono previsti 17.208 euro.

È previsto anche il ripristino di strutture sportive con una spesa di 12.688. Per lo smaltimento delle piante abbattute e cadute a terra e per sistemare i cimiteri saranno utilizzati rispettivamente 30.158 e 24mila euro. Anche in località San Bernardino sono previste opere nei cimiteri con una spesa di 74mila euro.

Infine, diversi interventi sono programmati nel comune di Ravenna. In località Savarna 250mila euro consentiranno il ripristino del manto di copertura e dell’area cortilizia della scuola primaria mentre altri 83.100 andranno per un analogo intervento nella scuola di infanzia, al nido e nel campo sportivo (struttura di protezione civile). Con 3mila euro si metteranno in sicurezza altri edifici scolastici e impianti sportivi rimuovendo le alberature cadute. Il ripristino delle condizioni di sicurezza dell’area della scuola primaria e la rimozione di alberi e rami campo sportivo costerà 18mila euro. Con 44.900 euro è prevista la risistemazione dell’area cortilizia della scuola e del nido di infanzia. In località Conventello sono destinati 120mila euro per il manto di copertura e l’area cortilizia del centro culturale comunale “Terzo Segurini”.

Per le recinzioni di scuola primaria, dell’infanzia e del nido oltre che della scuola di infanzia di San Pietro in Trento si interviene con 28.200 euro. A San Pietro in Trento sarà ripristinato anche il manto di copertura e l’area esterna della scuola dell’infanzia con 53mila euro. Altri 1.800 euro saranno impiegati per la rimozione di alberature cadute su edifici scolastici e impianti sportivi.

Per varie località del comune sono stanziati 261.730 euro per la sicurezza delle aree pubbliche da alberature pericolanti o crollate.

Infine, nelle province di Ravenna, Ferrara e Bologna, con 760mila euro, ad Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Fusignano, Lugo, Ravenna, Cervia, Ferrara, Baricella, Galliera e Zola Predosa sono previsti raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti e del materiale vegetale generati dagli eventi a opera di Hera.

Il contributo per l’autonoma sistemazione

Oltre a investimenti per i cantieri, il Piano prevede una quota di quasi 335mila mila euro per assicurare i contributi alle famiglie sgomberate dalle proprie abitazioni e che hanno individuato un’autonoma sistemazione temporanea. Entro il prossimo 31 gennaio i cittadini che vivevano nell’abitazione sgomberata in esecuzione di specifiche ordinanze comunali – a causa del maltempo di luglio 2023 – possono presentare al Comune di residenza la richiesta per ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione (Cas). Si tratta di un sostegno economico per coprire le spese di permanenza fuori casa, variabile in funzione del numero dei componenti il nucleo famigliare. Si passa da 400 euro al mese per famiglie con un solo componente a 500 per 2 unità, 700 per tre e 800 per quattro, fino a un massimo di 900 euro per cinque o più membri. Se sono presenti persone con più di 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, scatta un bonus aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuno dei soggetti indicati. I benefici economici sono concessi dal giorno dello sgombero o dell’evacuazione dell’immobile fino al rientro definitivo nella propria. Sul portale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile si può scaricare il modulo per la domanda.

Club Adriatico festeggia i 10 anni con l’americano DJ Bone all’Almagià

Sabato 23 dicembre dalle 23. In apertura i resident Pit e Bangutot

Dj Bone
DJ Bone

Club Adriatico, punto di riferimento in regione della scena clubbing, festeggerà il suo decimo anniversario sabato 23 dicembre dalle ore 23 alle Artificerie Almagià di Ravenna, una location che ha visto crescere e prosperare il club nel corso degli anni.

L’headliner della serata sarà DJ Bone, figura di spicco della techno underground di Detroit da oltre vent’anni, attingendo da una vasta gamma di influenze che spaziano dalla produzione electro, house alla bass music.

Il palco sarà aperto dai resident djs Pit e Bangutot, i quali intratterranno il pubblico con un set esteso in back to back.

Prodotto da E Production e curata da Matteo Pit, Club Adriatico nasce nel 2013 all’Almagià. All’interno di questo scenario in continua mutazione sono stati realizzati più di cento appuntamenti tra serate singole, programmazioni e festival tra i quali Loose Festival (2015-2019) che hanno contribuito a far diventare Ravenna una meta ia livello europeo per gli appassionati di musica elettronica.

Cia-Conad: «Un investimento da 100 milioni di euro per la darsena di Ravenna»

L’amministratore delegato: «Pronti a partire con le urbanizzazioni. Ci sarà una parte residenziale molto bella e moderna»

Cia-Conad è pronta a partire con il proprio progetto di riqualificazione della darsena, che potrà davvero cambiare volto al quartiere sull’acqua di Ravenna, trattandosi della vasta area ex Cmc, discusso “Sigarone” compreso. Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato Luca Panzavolta nel corso di un incontro con la stampa a Forlì, presentando la nuova sede.

«Siamo alla fine del percorso autorizzativo e stiamo lavorando per ottenere i permessi di costruire. Contiamo di procedere con le urbanizzazioni appena finite le bonifiche in corso. Dovremmo concordare l’intervento di trasferimento della sede della Cmc, cercando di soddisfare i bisogni della cooperativa. Il nostro – continua Panzavolta – sarà un intervento commerciale articolato, in dimensioni non eccessive, con un superstore Conad e altre strutture collaterali legate ai servizi alle persone e commerciali di supporto. Ci sarà poi una parte residenziale molto bella, molto moderna, affacciata sul canale, che darà un volto nuovo alla città».

L’investimento complessivo «non sarà lontano dai 100 milioni di euro – continua Panzavolta -. Noi faremo la parte commerciale e le urbanizzazioni, grossomodo il 60 percento dell’investimento totale. La restante parte, quella più prettamente residenziale, vogliamo affidarla a imprese del settore».

Panzavolta – come riporta il Corriere Romagna – ha anche parlato del cosiddetto Sigarone, di cui Cia-Conad è comproprietaria. «Abbiamo delle idee, ne parleremo con l’Amministrazione. Il suo problema – è la dichiarazione dell’Ad riportata dal Corriere – è che è una struttura difficile da rimettere in circolo: la mia opinione personale è che non si debba vincolare tutto per forza. Quello sarà anche un esempio di archeologia industriale, ma dal mio punto di vista è un brutto capannone, che impedisce di fare delle cose belle là dove ci sarebbe bisogno di fare cose belle».

La nuova sede. Panzavolta, come detto, ha parlato durante la presentazione della nuova sede, una torre orizzontale articolata su due ali asimmetriche nella zona industriale e artigianale di Pieve Acquedotto, in via Navicella 22, a Forlì, che con i suoi 8 piani, 33 metri di altezza e superficie interamente in vetro (5mila i metri quadrati di vetrate) e acciaio spicca da lontano, caratteristica quest’ultima, che ha ispirato nella scelta del nome: Palazzo Sidera (che in latino significa stelle).

Un vero e proprio polo, entrato da poco nella piena operatività, che non rappresenta soltanto un luogo di lavoro ma racchiude i principi fondamentali dell’azienda: «benessere dei dipendenti (185 attivi nella sola palazzina) e tutela dell’ambiente», si legge nella cartella stampa. Un investimento costituito da anni di lavoro e di pianificazione a firma dell’architetto cesenate Filippo Tisselli, che ha portato alla realizzazione di un edificio a basso impatto energetico, che si estende su una superficie utile di diecimila metri quadrati, rispetta il mondo esterno e va incontro alle esigenze della rete, con spazi creati ad hoc per ospitare corsi di formazione per il personale addetto ai punti vendita e riunire i soci negli incontri che ciclicamente si svolgono durante l’anno.

Fatturati a 3 miliardi. Continua lo sviluppo della cooperativa, nata da un piccolo gruppo di commercianti nel 1959 a Forlì e oggi caratterizzata da una rete di 266 punti vendita nell’area nord est della penisola e oltre 11mila persone occupate.  Il fatturato di sviluppo nel 2023 andrà a superare i 3 miliardi di euro in tutta la rete distributiva. «Siamo cresciuti di oltre il 12% in un mercato concorrente che cresce del 9 – ha commentato il direttore operativo Valentino Colantuono, sottolineando come sia stato un anno condizionato dalla fortissima inflazione.

Ex farmografica, gli austriaci vogliono chiudere. «Scelta senza precedenti»

Aperta la procedura di licenziamento per i 92 dipendenti. La rabbia di sindacati e istituzioni

Mayr Melnhof

La Mm (Mayr-Melnhof), multinazionale austriaca proprietaria dell’ex Farmografica, storica impresa di Cervia del settore del packaging dei medicinali, ha formalizzato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo dei 92 dipendenti.

La sede centrale di Vienna ha così deciso unilateralmente di non rispettare gli impegni presi dai manager italiani e austriaci presenti alla riunione in prefettura a Ravenna il 14 dicembre e di avviare le procedure formali che porterebbero alla chiusura dello stabilimento e alla conseguente perdita dei posti di lavoro, mettendo in ulteriore difficoltà gli sforzi profusi dal territorio affinché vi possa essere il subentro di un altro imprenditore nello stabilimento cervese (il gruppo Focaccia) e per l’apertura di un tavolo nazionale volto ad ottenere in ogni caso gli indennizzi previsti dal Governo per l’alluvione.

«È una scelta senza precedenti nel nostro territorio – commentano in una nota congiunta prefetto, presidente della Provincia e sindaco di Cervia – di un’impresa multinazionale che dopo aver attuato una condotta da noi fortemente contestata di delocalizzazione delle produzioni, ora non rispetta nemmeno gli impegni presi dal management in sede di tavolo prefettizio. Questo in totale spregio e mancanza di rispetto per le istituzioni della Repubblica italiana e per le organizzazioni sindacali e senza alcun riguardo umano verso il centinaio di lavoratori e le loro famiglie, gettati nella preoccupazione per il futuro e nello sconforto. Nemmeno le festività natalizie hanno fatto desistere da questa azione unilaterale».

Si è dunque resa necessaria una nuova immediata convocazione del tavolo prefettizio, a cui l’azienda questa volta si dovrà presentare con un management in grado di prendere impegni e rispettarli, «perché coloro che hanno partecipato alle precedenti riunioni ora sono totalmente destituiti di qualsiasi credibilità. Diventa a questo punto necessario e urgente la convocazione del tavolo nazionale già richiesto dopo i precedenti incontri».

Contro la decisione dell’azienda nella mattinata del 20 dicembre è andata in scena una nuova protesta dei sindacati. «Di fronte a questa farsa, questa ennesima presa in giro, non possiamo restare a guardare».

Il Ravenna vince il derby di Imola e chiude il girone d’andata al primo posto

I giallorossi “campioni d’inverno” in serie D, seguiti da quasi duecento tifosi

Ravenna Fc Imolese Esulta
Foto dal gruppo Lineagiallorossa

Il Ravenna Fc vince all’ultimo respiro il derby infrasettimanale di Imola (1-0 con gol di Sabbatani addirittura al 97esimo), seguiti da oltre 150 tifosi, e chiude al comando il girone d’andata del gruppo D del campionato nazionale di calcio di serie D.

I giallorossi si laureano quindi campioni d’inverno con 36 punti in 17 partite, in cui hanno subìto solamente 6 gol, con tre lunghezze di vantaggio rispetto alla più diretta inseguitrice, il Victor San Marino. Come noto, solo la prima in classifica a fine stagione sarà certa della promozione in Lega Pro.

Il campionato riparte il 7 gennaio con il Ravenna impegnato in trasferta contro la Pistoiese, società che sta smantellando la squadra dopo le ambizioni iniziali.

Il sindaco di Ravenna lancia la petizione per l’eolico e il fotovoltaico offshore

Tra le richieste quella di sbloccare la burocrazia velocizzando al massimo l’iter di approvazione dell’hub Agnes

sindaco petizione eolicoIl sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, con il sostegno della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e delle associazioni economiche e sindacali del territorio, ha promosso la petizione Sì all’eolico e al fotovoltaico offshore in Romagna, a supporto della produzione di energia rinnovabile con impianti eolici e fotovoltaici offshore al largo dalle coste nell’alto Adriatico.

La petizione è rivolta al Governo e al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia Gilberto Pichetto Fratin e intende «sostenere la produzione di energia da impianti eolici e fotovoltaici offshore nell’alto Adriatico al largo dalle coste, riducendo al minimo gli impatti paesaggistici e tutelando e promuovendo il turismo» e in particolare «esprimere il pieno sostegno all’hub energetico Agnes come progettualità strategica per il territorio e per il Paese e, nel rispetto di tutte le norme di settore, sbloccare la burocrazia velocizzando al massimo l’iter di approvazione, garantendo al contempo sicurezza e qualità del lavoro».

La petizione chiede anche di garantire alle imprese di pesca e acquacoltura del territorio della Romagna «la possibilità di continuare a svolgere le proprie attività anche all’interno delle aree dedicate all’impianto, definendo protocolli specifici tra le parti interessate e adeguate compensazioni».

Chiunque può sostenere la petizione sottoscrivendola sulla piattaforma Change.org al link https://chng.it/QMvTNcPzkY

Centomila euro per valorizzare il percorso pedonale sulle mura di Ravenna

Nel tratto dal Torrione a piazza Baracca

Mura Torrione

È un intervento che combina molteplici e diverse azioni, con l’obiettivo di rendere pienamente vivibile e fruibile il percorso che dal santuario di Santa Maria del Torrione giunge a piazza Baracca – in corrispondenza del lato ovest delle mura cittadine, in parte ancora ben visibili – quello approvato dalla giunta comunale di Ravenna nella seduta di ieri, martedì 19 dicembre.

Il progetto, del valore complessivo di 98.500 euro, è stato candidato all’ottenimento di fondi regionali e infatti sarà realizzato con risorse della Regione Emilia-Romagna per 78mila euro e del Comune di Ravenna per i restanti 20.500.

«I tecnici del servizio Mobilità e viabilità e del servizio Strade – dichiara l’assessora ai Lavori Pubblici Federica Del Conte – hanno redatto il progetto esecutivo, che rappresenta però un intervento collettivo alla cui realizzazione concorrono anche la Polizia locale, il servizio Turismo e il servizio Politiche giovanili, in collaborazione con l’Ausl della Romagna e il consorzio Selenia. Le mura di Ravenna rappresentano uno dei rari esempi di un tracciato murario tardo antico ancora ben conservato per buona parte della sua estensione. Meritano naturalmente grande attenzione e in particolare la merita quest’area, non solo dal punto di vista della conservazione e della valorizzazione architettonica, ma anche da quello dell’inserimento nel contesto urbano e della vivibilità, quindi della riqualificazione ambientale e della creazione di condizioni che ne permettano una piena e sicura fruizione da parte di cittadini e turisti».

In particolare sono stati previsti: il potenziamento della rete di videosorveglianza in punti strategici, coincidenti con alcune sezioni del percorso attualmente sprovviste; l’implementazione dell’illuminazione pubblica in analoghi punti strategici, coincidenti con alcune porzioni della zona nelle quali i punti illuminanti risultano carenti o insufficienti; il posizionamento o la sostituzione di arredo urbano obsoleto o ammalorato e il miglioramento della segnaletica, soprattutto turistica e commerciale; l’attivazione di progetti di educativa di strada; la realizzazione di iniziative atte a rivitalizzare l’area.

Gerardo Lamattina al Mag tra “teatro da discoteca” e performance

TBC Scelta ImmaginiGiovedì 21 dicembre alle 18 nella sede di Magazzeno Arte Contemporanea di Ravenna (via Mazzini 35), il videomaker Gerardo Lamattina presenta il suo libro TBC Fanculo la quiete, che ripercorre la storia della Teddy Bear Company, fondata dallo stesso Lamattina nel 1993 come compagnia di “teatro da discoteca”.

Raggiunto il successo con le stabili performance al Cocoricò, la compagnia ha poi sviluppato una personale e peculiare ricerca nell’ambito della performing art, finendo per collaborare con brand della moda e dello spettacolo nazionali ed internazionali.

Il libro, stampato in sole 50 copie numerate e firmate, è stato presentato per la prima volta a Modena lo scorso 12 dicembre per approdare subito dopo a Ravenna, città d’adozione dell’autore.

Lamattina racconterà al pubblico, attraverso materiale foto/video inedito, l’inizio della sua carriera come regista e performer.

Gerardo Lamattina
Gerardo Lamattina

Domenica 24 dicembre, inoltre, dalle 22 fino a mezzanotte, la galleria aprirà straordinariamente per una performance intitolata W.A.R. We Are Responsible, ideata dallo stesso Lamattina appositamente per Mag, dove il pubblico sarà portato a riflettere su tematiche importanti come la guerra, la discriminazione, l’ingiustizia.

Al posto dell’ex cinema Europa verranno realizzati 15 appartamenti

Un investimento da oltre 4 milioni ad opera di un’azienda modenese trasformerà la storica sala di proiezione. Cantiere in maggio

Schermata 2023 12 19 Alle 17.53.35

Nuova vita per l’ex cinema Europa, lo stabile che copre un’area di oltre 1.000 metri quadrati nel quadrilatero del centro storico di Cervia. Il locale, nato come teatro-varietà grazie all’investimento del cervese Mentore Dallamora e convertito in cinematografo alla fine degli anni ’50, giace in stato di abbandono dagli anni ’80, nonostante la posizione centrale e l’importanza nella memoria collettiva.

Oggi, grazie a un investimento di oltre 4 milioni di euro da parte di Massimo Raineri, titolare dell’impresa modenese Progetto Edile Srl, in collaborazione con Luca Sciasci (Immobiliare Maranello Elementi), l’ex sala di proiezione sarà convertita in un complesso abitativo di 15 appartamenti dotati di posto auto, per non influire sulla viabilità del centro storico.  Ad occuparsi del progetto, lo studio Lithos Architettura di Cervia, da oltre vent’anni specializzato nei campi della ristrutturazione, restauro e rigenerazione.

L’area interessata dal progetto di riqualificazione non comprende solo lo stabile dell’ex cinema (che oltre alle ristrutturazioni interne subirà una notevole riduzione dei volumi, sia in altezza, in modo da portare la linea di gronda al livello delle adiacenti case dei salinari, sia in larghezza, al fine di creare una corte verde centrale) ma anche la pavimentazione dell’intero isolato, da piazza Pisacane all’incrocio di corso Mazzini (compreso l’intero vicolo San Francesco), che verrà ricostruita in pietra, in affinità con il centro storico sostituendo quella attuale in cemento, in collaborazione con il Comune di Cervia.

Non è la prima volta che si parla di una riqualificazione dello stabile nell’interesse dell’intero centro storico, anche nel 2014 venne avanzato un processo di trasformazione dell’area resa possibile da una variante al Piano Regolatore Comunale che non andò però in porto. Questa volta, il progetto risulta essere definitivo, con l’avvio del cantiere fissato per maggio 2024.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi