venerdì
12 Settembre 2025

Scontro tra due auto all’incrocio tra Adriatica e Dismano: una donna al Bufalini

Praticamente illese le altre due persone coinvolte

Incidente nella serata di ieri, 17 gennaio, all’incrocio tra Adriatica e Dismano, alle porte di Ravenna. A scontrarsi – per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale – una Range Rover con a bordo due donne e una Cinquecento guidata da una signora di circa 50 anni. Ad avere la peggio quest’ultima, che ha finito la propria corsa contro il palo dello spartitraffico. La donna è stata poi trasportata d’urgenza al Bufalini di Cesena con il codice di massima gravità.

Praticamente illese le due donne sul Range Rover. Poche le ripercussioni sul traffico, vista l’ora (dopo le 20). Le foto sono di Massimo Argnani.

Camion in fiamme, chiusa l’E45 in direzione Cesena. Traffico in tilt

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La strada statale 3 bis “Tiberina” è provvisoriamente chiusa al traffico in direzione sud, in entrata da Ravenna, per la presenza di un mezzo pesante in fiamme al km 249,100.

Tanti i disagi per il traffico, a partire da poco prime le 19, con una lunga colonna di mezzi fermi.

Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco e la Polizia Stradale, è presente il personale di Anas per la gestione della viabilità.

Meloni e Von der Leyen di nuovo in Romagna: «1,2 miliardi dal Pnrr»

Serviranno per viabilità e ripristino del patrimonio pubblico, delle strutture sanitarie, delle scuole e delle infrastrutture sportive

Meloni Ursula Forli

Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen tornano in Emilia Romagna a otto mesi dall’alluvione che a maggio scorso ha devastato la regione. E lo fanno per dire insieme «missione compiuta»: grazie alla revisione del Pnrr «verranno stanziati un miliardo e duecento milioni sulla difesa idraulica, sul ripristino della viabilità e delle infrastrutture stradali, sul ripristino del patrimonio edilizio residenziale pubblico, delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche, delle scuole e delle infrastrutture sportive», sottolinea la presidente del Consiglio.

«Voglio ringraziare la presidente Von der Leyen che torna dopo la scorsa visita a pochi giorni dall’alluvione di otto mesi fa, torna con risultati importanti costruiti insieme in questi mesi – ha scandito Meloni, in visita a Forlì con Von der Leyen -. Quando siamo state qui insieme ha portato la solidarietà europea ma anche il suo impegno a non lasciare sole queste terre. Il fatto che oggi sia qui, di nuovo, è un simbolo di serietà e concretezza per cui credo tutti i cittadini debbano ringraziarla».

Le risorse del Pnrr per le aree alluvionate, ha spiegato «oltre a garantire la messa in sicurezza delle zone esposte a rischio idrogeologico, consentiranno di portare anche avanti azioni di risanamento ambientale, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, garantendo un livello più elevato di controllo, di gestione del rischio di alluvione».

«Con queste risorse noi facciamo ricostruzione, ma anche una cosa altrettanto importante, più importante se vogliamo – ha rimarcato -, che è la prevenzione rispetto a eventuali ulteriori eventi di questa natura».

La “cooperazione” tra la Commissione Europea e il governo italiano in occasione delle alluvioni che hanno colpito la Romagna nella primavera scorsa è stata «eccellente. Siamo riusciti a rivedere il piano Next Generation Eu, il famoso Pnrr. È stato un successo, ora abbiamo dedicato 1,2 miliardi di euro specificamente per questa regione», ha detto soddisfatta von der Leyen.

«È molto commovente per me essere di ritorno in Emilia-Romagna, perché ricordo in modo molto vivido la visita dello scorso anno, in maggio. Non dimenticherò mai la devastazione provocata da queste orribili alluvioni. Quello che ricordo di più – prosegue – è un’enorme quantità di fango. Fango, fango ovunque, e detriti che galleggiavano. Ma ricordo anche, in modo altrettanto vivido, una fenomenale solidarietà: uomini, donne, bambini che lavoravano insieme, si aiutavano, si confortavano gli uni con gli altri e cucinavano gli uni per gli altri».

«Mi ricordo – aggiunge – questo fantastico ‘piadini bread’ (la piadina romagnola, ndr). Mi ricordo tuttora il suo profumo: era ancora calda e mostrava molto dei sentimenti che la gente condivideva».

Ad accogliere Meloni e von der Leyen nella centralissima piazza Saffi, a Forlì, anche un sit-in di un centinaio di alluvionati che chiede concretezza. “Le passerelle non aiutano la ricostruzione” – si legge su alcuni cartelli – “con i vostri tempi non la sfanghiamo”. (fonte Adnkronos)

Al via ai lavori per la ciclovia Adriatica, 20km di pista da Porto Corsini a Classe

A occuparsi del progetto il consorzio Cear, con un intervento dal valore di oltre 11 milioni di euro

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Sono in partenza i lavori per la realizzazione del tratto della Ciclovia Adriatica che attraverserà il comune di Ravenna, un percorso ciclabile di circa 20 chilometri che da Porto Corsini arriverà a Ravenna e alla pineta di Classe, pensato come incentivo alla scoperta del valore naturalistico del territorio ma anche funzionale agli spostamenti casa-lavoro. La fine dei lavori è prevista per aprile 2026 e fin da subito le operazioni saranno compiute da più squadre contemporaneamente, iniziando dalle zone urbane di Classe e via Baiona.

A realizzare il progetto sarà il consorzio Cear, con un intervento complessivo dal valore di  11.375.000 euro derivanti da fondi statali, comunali, regionali e Pnrr. Il tratto di strada è stato suddiviso in aeree interessate dalle sole lavorazioni di manutenzione straordinaria dei percorsi esistenti, il cui cantiere partirà a giorni, alternate a tracciati di nuova costruzione che dovranno essere progettati dall’appaltatore e successivamente eseguiti.

Il percorso si svilupperà da Porto Corsini, passando per l’area industriale, attraverserà il centro città per poi continuare verso sud passando da Ponte Nuovo, Classe, fino al parco 1° maggio nella pineta di Classe. La ciclovia Adriatica garantirà quindi un collegamento della città verso il mare, sia a nord che a sud, oltre al mettere in connessione elementi di interesse storico-culturale e naturalistico come ad esempio la pialassa Baiona, il capanno Garibaldi, il mausoleo di Teodorico, la basilica di Sant’Apollinare in Classe e la pineta di Classe.

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La nuova ciclabile consentirà anche il collegamento dell’area industriale a nord di Ravenna con la stazione ferroviaria e sarà di fondamentale importanza anche nell’ambito della rete di mobilità dolce a livello locale, come percorso sicuro tra il centro città e le frazioni di Porto Corsini e Classe.

Per quanto riguarda gli arredi nelle aree urbane, ai lati della ciclovia verranno sistemate panchine di tipo smart, dotate di connessione Internet, con autoproduzione di energia elettrica tramite pannello fotovoltaico posto in seduta in grado di alimentare  le prese per le ricariche dei telefonini. È previsto poi il servizio di ricarica delle bici elettriche nell’area sosta di via Baiona e in altre aree lungo il tracciato. Le colonnine saranno dotate di attrezzi per la manutenzione e pompa di gonfiaggio pneumatici con attacco universale.

«Un progetto strategico sotto molti punti di vista – dichiara il sindaco Michele de Pascale – perché rappresenta sia una straordinaria opportunità di promozione e fruizione turistica del nostro splendido patrimonio artistico e ambientale che un percorso a disposizione di tutta la cittadinanza, per gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro e per il tempo libero. Uno degli obiettivi del progetto infatti è stato quello di realizzare una ciclovia che fosse facilmente raggiungibile dai residenti e percorribile durante tutto l’arco dell’anno. Ringrazio in particolare la Fiab che da sempre si spende per questo progetto».

L’intervento nel ravennate si inquadra nel più ampio progetto della ciclovia Adriatica, sviluppato su un territorio vasto e complesso che da nord a sud attraversa 6 regioni, 17 province e 98 comuni, con l’obiettivo di realizzare un percorso cicloturistico interregionale di lunga percorrenza che partendo da Chioggia raggiunga il Gargano, attraversando le regioni Veneto, Emilia–Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia per una lunghezza complessiva di circa 1.000 chilometri. Capofila dell’intervento è la Regione Marche.

Il Comune di Cervia ha accertato oltre 3,8 milioni di evasione fiscale a fine 2023

Un dato che è più del doppio della previsione iniziale

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Il Servizio Tributi del Comune di Cervia al termine dell’anno 2023 ha accertato complessivamente oltre 3.800.000 euro di evasione fiscale.

La cifra totale è riferita agli avvisi di accertamento emessi nel 2023 relativi al recupero di tributi non versati o non dichiarati riferiti ai cinque anni precedenti.

Il dato va ben oltre alla previsione iniziale di 1.765.000 euro e la previsione finale di 2.568.000 euro del bilancio 2023.

Questo significa che nel corso dell’anno appena chiuso si è particolarmente intensificata l’azione degli uffici comunali per il recupero del gettito fiscale, attraverso un’attività di controllo e incrocio delle varie banche dati (catastali, residenze, consumi di utenze, atti di locazione, eccetera).

Nel dettaglio, l’attività di accertamento fiscale svolta dal personale del Servizio Tributi nel corso dell’anno 2023 ha permesso all’Ente di accertare: 2.353.000 euro dall’evasione dell’Imposta Municipale Propria (Imu); 1.009.000 euro dall’evasione della Tassa Rifiuti (Tari); 330.000 euro dalla Tassa sui Servizi Indivisibili (Tasi); 124.000 euro dall’Imposta di Soggiorno; 13.000 euro dalla Tassa di Occupazione del Suolo Pubblico (Tosap).

Inoltre è stata data particolare importanza all’attività di riscossione di avvisi di accertamento emessi negli anni precedenti. Infatti è stato possibile recuperare ed incassare oltre 1.500.000 euro, grazie ad un’attività rigorosa e puntuale, effettuata sulla base di rilievi attentamente riscontrati dagli uffici comunali, e all’attivazione da parte degli stessi di oltre 1.700 procedimenti cautelari ed esecutivi (ipoteche, fermi amministrativi, pignoramenti).

Incendio al pronto soccorso. Il sindaco: «Probabile gesto di un paziente»

Il rogo nella notte spento quasi subito. In corso le pulizie per il ritorno alla normalità: alcuni pazienti trasferiti

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Foto di repertorio

Incendio nella notte tra martedì e mercoledì al pronto soccorso dell’ospedale di Lugo. Stando alle prime informazioni raccolte, il rogo sarebbe doloso. Il piccolo incendio è stato domato in fretta con un estintore dagli operatori sanitari, ma il fumo ha reso inutilizzabile la zona e una quindicina di pazienti sono stati evacuati e trasferiti. Alcune persone, a causa del fumo inalato, sono invece state portate in Medicina d’urgenza per controlli, ma nessuno sarebbe in gravi condizioni.

Nella mattinata di oggi, 17 gennaio, il pronto soccorso è stato trasferito in un’altra zona dell’ospedale. Sono in corso le pulizie con il ritorno alla normalità previsto nella tarda mattinata.

Il sindaco Davide Ranalli ringrazia operatori e forze dell’ordine intervenuti: «Le indagini stabiliranno le responsabilità che dai primi riscontri sarebbero da attribuire al gesto di un paziente. La prontezza degli operatori ha evitato conseguenze peggiori e il pronto soccorso è attivo sebbene temporaneamente dislocato in altri locali. Alcuni pazienti in attesa hanno avuto necessità di ricovero, una signora anziana è stata trasferita a Ravenna per delle complicazioni. Rivolgo a queste persone i migliori auguri di guarigione».

Una 12enne investita da un’auto mentre va a scuola: è grave al Bufalini di Cesena

È successo a Ravenna alla rotonda di viale Po. La ragazzina era in bicicletta

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Foto Massimo Argnani

Una ragazzina di 12 anni è stata investita da un’auto nella prima mattinata di oggi, 17 gennaio, a Ravenna, mentre stava andando a scuola in bicicletta. L’incidente è avvenuto in viale Po, all’altezza della rotonda all’intersezione con via Romea. La ragazzina sarebbe stata investita mentre stava attraversando la strada, da una Fiat Cinqueccento condotta da una 60enne. I primi rilievi dicono che la bambina non era sulle strisce pedonali.

Sul posto il 118 con auto medicalizzata e ambulanza. Le condizioni della 12enne sono considerate gravi ed è stata trasportata in elicottero al Bufalini di Cesena con il codice di massima gravità. Secondo le prime informazioni raccolte, non sarebbe comunque in pericolo di vita.

La polizia locale è impegnata nei rilievi, anche per tentare di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Tutti in fila per i Lego. Registrate 8mila presenze nel weekend all’Almagità

E in consiglio comunale finisce il caso Pala De André: «Non era disponibile per un’opzione poi non esercitata»

Tutti in fila per i Lego. Grande successo lo scorso weekend per “Mattoncini in Darsena”, la manifestazione a tema Lego organizzata dal gruppo Romagna Lug, che ha visto la partecipazione di circa 8mila persone in meno di due giorni.

E conseguenti disagi per i partecipanti nelle ore di punta, con la fila all’esterno che è arrivata anche a misurare diverse decine di metri. Come prevedibile, infatti, l’Almagià si è rivelato troppo piccolo per le esigenze della manifestazione. Gli organizzatori – in particolare Michele Moretti del Monobrand Store Srl di Ravenna – avevano già lamentato l’impossibilità di utilizzare il Pala De André lo scorso novembre, quando avrebbe dovuto originariamente svolgersi l’evento. Il Comune – ci aveva raccontato – aveva prima dato la propria disponibilità a concedere il palazzetto, prima però di rifiutare, nonostante nel weekend indicato non si siano poi svolte manifestazioni.

Il caso è arrivato anche in consiglio comunale, con il capogruppo di Fratelli d’Italia che ha depositato un question time in cui si denuncia anche il mancato incasso da parte del Comune. A rispondergli è stato l’assessore Giacomo Costantini, che ha spiegato come per quel weekend ci fosse un’opzione per un evento a tema manga. Opzione che poi non è stata esercitata, ma troppo tardi per poter organizzare l’evento Lego. Costantini ha assicurato che in futuro verrà modificata la prassi di prenotazione, dando non più di 15 giorni ai soggetti interessati per mettere nero su bianco l’impegno.

Arriva la “Cervia Run”, una nuova rassegna podistica nella Città del sale

In primavera una due giorni di corse organizzata dall’imprenditore Marco Morigi con l’aiuto dell’iroman Andrea “Pelo” Di Giorgio e il patrocinio del Comune

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Una nuova rassegna podistica interesserà le vie di Cervia, Milano Marittima e Pinarella. La “Cervia Run” è in programma per il prossimo 23 e 24 marzo. A disegnare i tracciati del percorso, l’ironman Andrea “Pelo” di Giorgio, con l’organizzazione di Marco Morigi, titolare del bagno Marco 184. L’itinerario proposto dall’atleta è interamente pianeggiante e si snoderà sul lungomare di Cervia toccando le frazioni di Pinarella e Milano Marittima, attraversando alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio cervese.

La prossima primavera vedrà quindi nascere una nuova manifestazione sportiva, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e sotto l’egida della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera). Un appuntamento che, come ha evidenziato l’assessore allo sport Michela Brunelli «ha il pregio di arricchire il nostro calendario eventi e di colmare una lacuna importante, visto che a Cervia una corsa podistica di questo livello ancora non esisteva».

Tra gli aspetti della rassegna messi maggiormente in luce dall’organizzatore Morigi, la sostenibilità ambientale della stessa, che vedrà anche il packaging dei rifornimenti creato con materiale eco-compatibile e l’aspetto solidale dell’evento, visto che, tra le tre gare in programma, ci sarà anche una 5 chilometri non competitiva, aperta a tutti, il cui incasso sarà interamente devoluto ai progetti della Polisportiva “Saline di Cervia” e “Cerviaman”.

Due invece le competizioni agonistiche: una di 10,5km ed una di 21km che, sotto l’organizzazione logistica della Asd “Domani arriva sempre”, vedranno sfidarsi i grandi interpreti della disciplina. Nel programma anche una staffetta mista “lui&lei” (il cui nome, puramente simbolico, prevede anche l’ammissione di coppie omosessuali).

Alla vigilia della “due giorni” podistica saranno organizzate una serie di iniziative collaterali e momenti di intrattenimento con l’apertura della segreteria ed il ritiro dei pettorali e dei ricchi pacchi gara, mentre Radio Bruno, media partner dell’evento,  animerà il villaggio del lungomare allestito all’altezza del bagno 184.

Le iscrizioni alla corsa sono già aperte: sarà possibile partecipare alla prima “Cervia Run” visitando il sito ufficiale www.cerviarun.it e cliccando sulla piattaforma dedicata endu.net. 

Due gessi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna in mostra a Roma

Le opere, provenienti dallo studio del Canova e normalmente conservate al Mar, sono state prestate ai musei Capitolini in occasione dell’esposizione “Fidia”

Antonio Canova, Castore E Polluce, Accademia Di Belle Arti D Ravenna. Foto Museo Di Roma

In occasione della mostra “Fidia”, inaugurata il 24 novembre scorso nella capitale e visitabile fino al 5 maggio ai Musei Capitolini e a Villa Carafelli, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna ha prestato due opere della sua gipsoteca. Si tratta, nello specifico, di due teste di Dioscuri, calchi in gesso delle figure mitologiche figlie di Zeus, provenienti dallo studio di Antonio Canova e acquistati a Roma nel 1828 da Ignazio Sarti, primo direttore dell’accademia ravennate. Le opere sono state recentemente restaurate da Antonio Giuffredi e sono solitamente conservate al Mar.

I due gessi arrivati da Ravenna fanno parte delle oltre cento opere selezionate tra reperti originali greci, copie romane, dipinti, manoscritti e disegni, provenienti dai più importanti musei del mondo (come il Museo dell’Acropoli e il Museo Archeologico Nazionale di Atene, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani e il Museo del Louvre) che illustrano la vita e l’ambiente storico in cui operò Fidia, il più grande scultore dell’antichità, vissuto nel V secolo a.C. e responsabile artistico della costruzione del Partenone ad Atene.

«Questo prestito dimostra l’importanza di un patrimonio come quello della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ancora poco conosciuto nella nostra città e attualmente disperso in diverse sedi, tra Accademia, Mar, e liceo artistico», comunicano dall’Accademia.

I Dioscuri, Càstore e Pollùce, sono due figure mitologiche spesso rappresentate nel mondo dell’arte antica. Figli di Zeus e Leda, erano l’uno, domatore di cavalli e l’altro esperto nel pugilato. Due loro celebri raffigurazioni sono quelle collocate a Montecavallo, davanti al Campidoglio a Roma, cui lo stesso Canova si ispirò per le sue due teste.

Il museo Baracca si mostra alla città dopo il riallestimento con una visita gratuita

Oltre un anno di lavoro e più di 25.000 euro di fondi regionali investiti nel restauro di alcune opere e nell’acquisto di nuovi pezzi per la collezione

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Dopo oltre un anno di lavori di riallestimento, il Museo Baracca di Lugo presenta al pubblico i nuovi percorsi espositivi. Le operazioni di riallestimento della casa museo hanno compreso il restauro di alcune opere e l’acquisto di alcuni nuovi pezzi e sono state rese possibili grazie ai finanziamenti ottenuti con la partecipazione a bandi regionali, per un totale di 25.400 euro.

Sabato 20 gennaio, in occasione della riapertura, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutta la giornata, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Alle ore 17 dello stesso giorno, l’appuntamento è con “Per sguardi e voci. Una casa, un museo e i suoi nuovi allestimenti”, un incontro che vuole celebrare il percorso di riallestimento del museo e il riconoscimento del marchio delle “Case e degli Studi degli Illustri”, conferito dalla Regione.

L’incontro di presentazione metterà in primo piano due importanti produzioni del museo (realizzate anch’esse grazie ai finanziamenti regionali) che entrano a far parte dell’esposizione permanente: il video “Museo Baracca, Museo Città” di Luca Nostri e Guido Garotti (con sonorità di Giovanni Lami), un film di pochi minuti con al centro la piazza di Lugo e la statua di Domenico Rambelli dedicata all’aviatore, e “Sentire le voci”, la registrazione della lettura di alcune lettere scritte da Francesco Baracca, dalla madre Paola Biancoli e dal padre Enrico, selezionate da Giulia Garuffi, e lette dagli attori e cantanti Elena Bucci, Alfonso Cuccurullo e John De Leo. La sinfonia di voci prenderà il posto della musica all’interno della camera da letto perfettamente conservata di Baracca, accentuando l’idea di intimità del luogo, incalzato dalle stesse parole dell’aviatore e dei suoi famigliari.

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I finanziamenti regionali hanno reso inoltre possibile alcuni lavori di restauro che hanno riportato alla vita alcune opere fino ad ora nascoste, nonché di consolidare la volta affrescata all’ingresso della casa-museo e ripulire due grandi dipinti a olio raffiguranti Baracca e già visibili all’interno dell’esposizione.

A completare il riallestimento si aggiungono le acquisizioni dell’opera del pittore Massimo Pulini, che nel suo dipinto “Domenico Francesco” (olio su radiografia) omaggia insieme Baracca e Rambelli, e tre fotografie di Luca Nostri facenti parte del ciclo di “Piazza Baracca”.

Infine, verrà presentato il nuovo e ampliato bookshop, progettato da Claudio Ballestracci in continuità con alcuni interventi precedenti realizzati al museo.

Nel corso del 2023 poi, il Baracca si è reso parte di un lavoro didattico che ha visto 1.400 bambini e ragazzi, provenienti da scuole di vario ordine e grado, vivere gli ambienti del museo tra domande, curiosità e illustrazioni.

«Il 2023 è stato un anno in cui il Museo Baracca ha seminato molto con una serie di azioni che hanno guardato in molte direzioni e ambiti – spiega il direttore Massimiliano Fabbri -. La giornata di sabato 20 rappresenta così la prima restituzione di questo raccolto che comprende nuovi allestimenti, restauri, acquisizioni e produzioni vere e proprie. Un progetto plurale e coordinato che ha cambiato, passo dopo passo, volto alla casa-museo senza con questo snaturare o perdere il prezioso lavoro portato avanti negli anni precedenti dai vari direttori e curatori che si sono succeduti. Il lavoro sulle voci in particolare è una produzione che permette una nuova immersione emozionale, resa ancora più intensa dai suoni del musicista Giovanni Lami; si tratta di un tappeto sonoro che cuce tra loro queste lettere lette ad alta voce in un unico flusso che restituirà ancora, e maggiormente, all’interno dei percorsi espositivi del museo, la dimensione umana dell’eroe».

 

Concessioni balneari, l’associazione Mare Libero contro i Comuni di Cervia e Ravenna

Diffida inviata anche a procura e Corte dei Conti per il mancato rispetto della direttiva Bolkestein

Mare Lido Riviera

Il coordinamento nazionale dell’associazione Mare Libero, analogamente a quanto sta facendo nei confronti di tutti i comuni costieri italiani che abbiano previsto una nuova proroga delle concessioni balneari, ha trasmesso nei giorni scorsi una diffida formale ai Comuni di Ravenna e Cervia per chiedere il rispetto «di quanto previsto dall’ordinamento eurounitario e dalla giurisprudenza nazionale ed europea – si legge in una nota inviata alla stampa -: dichiarare cessati tutti i rapporti concessori che abbiano beneficiato di proroga, in quanto essa viola l’art. 12 della nota Direttiva Bolkestein, oltre agli articoli 49, 56 e 106 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, che subordinano l’affidamento a privati di attività di interesse transfrontaliero certo all’espletamento di una procedura selettiva aperta, trasparente e imparziale».

Abbiamo parlato pochi giorni fa del tema delle concessioni balneari a questo link.

«Si diffidano pertanto le amministrazioni comunali – continua la nota dell’associazione – a emanare i provvedimenti di competenza dello Sportello Unico per le Attività Produttive, dello Sportello Unico per l’Edilizia e del Settore amministrativo competente conseguenti all’attuale mancanza di titoli per esercitare attività sul demanio marittimo, e ad ordinare lo sgombero immediato di tutte le opere di facile rimozione; si chiede, poi, all’Agenzia del Demanio e alla Guardia Costiera di avviare l’incameramento delle opere di non facile rimozione, come previsto dall’art. 49 del Codice della Navigazione, ferma restando la facoltà in capo ai Comuni (di cui Mare Libero auspica vogliano avvalersi) di ordinarne, invece, la demolizione che, come previsto dal medesimo articolo, deve essere effettuata a spese del concessionario uscente».

La diffida è stata trasmessa per conoscenza alle procure ordinaria e della corte dei conti, «affinché possano valutare l’esistenza dei presupposti che possano condurre ad eventuali conseguenze civili, penali, amministrative ed erariali in capo agli organi politici e ai settori tecnici delle amministrazioni comunali, in quanto più volte il Consiglio di Stato ha sottolineato la responsabilità dei funzionari amministrativi nel dare diretta applicazione alle norme dell’Ordinamento eurounitario, anche disapplicando le norme nazionali con esso contrastanti, incluso il caso in cui il contrasto riguardi una direttiva self-executing».

Se i Comuni non daranno seguito a quanto richiesto, il coordinamento si dice pronto a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale, «contro una misura che, nel violare i principi di concorrenza legati all’affidamento a privati di un bene pubblico, per di più di natura demaniale, lede in realtà in primo luogo i diritti dei bagnanti a poter fruire di un servizio erogato da un soggetto individuato a valle di una selezione realmente imparziale, che garantisca prezzi vantaggiosi e massima qualità».

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