Un 41enne in sella a una bicicletta in via Cervese
Un uomo di 41 anni ha riportato gravi ferite in un incidente stradale nella mattina di oggi, 13 novembre, a Castiglione di Ravenna. In sella a una bicicletta, alle 7 circa il 41enne percorreva via Cervese verso Forlì e poco prima dell’incrocio con via dei Caduti è stato tamponato da una vettura che viaggiava nella stessa direzione. Il ciclista ha colpito prima il parabrezza dell’auto e poi è finito nel fosso colpendo il palo di un cartello stradale. Urti violenti che hanno causato ferite gravi: l’uomo è stato quindi trasportato all’ospedale di Cesena. La polizia locale di Ravenna è intervenuta sul posto per i rilievi e dovrà accertare la dinamica.
Parla il direttore Gianpiero Mancini. L’edilizia è il settore più sorvegliato in provincia con 400 cantieri controllati ogni anno
«Il mancato coordinamento tra ditte diverse collegate fra loro nello stesso luogo di lavoro è uno dei fattori che più mi preoccupa per il rispetto delle disposizioni preventive per la sicurezza. Uno scenario accentuato nelle catene di appalti e subappalti». Gianpiero Mancini dirige la Medicina del Lavoro dell’Ausl a Ravenna e si occupa della materia da trent’anni. Le sue parole spiegano l’organizzazione del servizio e i compiti.
I problemi di comunicazione che mettono in discussione la sicurezza per chi lavora non sono solo quelli burocratici documentali tra organizzazioni, ma anche quelli dovuti a barriere linguistiche fra lavoratori di nazionalità diverse: «Se due persone non parlano la stessa lingua e uno deve segnalare un’emergenza all’altro può esserci un ostacolo in momenti cruciali».
Sono anche questi aspetti che vengono presi in considerazione dall’attività di ispezione svolta dal personale con sopralluoghi nelle sedi delle ditte o nei luoghi di lavoro: «Il settore a cui dedichiamo più risorse è l’edilizia, sia perché statisticamente ha numeri importanti di infortuni e sia perché impiega molte persone».
Sono circa 400 ogni anno i controlli svolti nell’edilizia della provincia (nella metà dei casi sono cantieri di bonifica amianto) che corrispondono al 13-14 percento del totale dei cantiere operativi. La scelta dei cantieri da ispezionare è dettata da tre parametri: dimensione del cantiere, tipologia di edificio in costruzione e numero di ditte coinvolte. La selezione di quali ispezionare può avvenire tramite il database regionale dove i committenti inseriscono le aperture di tutti i cantieri, oppure a vista muovendosi sul territorio oppure in risposta a una segnalazione ricevuta.
Gli altri settori a cui viene dedicata maggiore attenzione sono il porto e l’agricoltura, rispettivamente circa 90 e 60 interventi all’anno.
«Nel settore del porto abbiamo deciso di adottare anche una metodologia fatta di ispezioni più brevi per specifiche questioni, anziché analizzare tutta l’attività di un’impresa da cima a fondo. Questo fa sì che nella stessa azienda possiamo tornare anche più volte in un anno, per monitorare se le nostre prescrizioni precedenti vengono rispettate, instaurare un dialogo con le figure della prevenzione aziendali e per evitare che si ingeneri l’equivoco secondo il quale una volta avuto il controllo la ditta sia “a posto” a lungo e magari abbassi l’attenzione sul rispetto delle norme».
Nell’ambito del piano regionale di prevenzione è stata avviata una procedura per la definizione di “buone pratiche” attraverso una collaborazione tra controllori e mondo imprenditoriale: «Abbiamo definito dei documenti che sono dei vademecum per i settori. La novità sta nel percorso con cui siamo arrivati alla definizione che è avvenuto in collaborazione con i datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori, per uscire dalla logica “guardie contro ladri” che non aiuta nessuno. Riguardano questioni specifiche e ora le aziende avranno un paio di anni per migliorare la valutazione e la gestione del rischio su queste specifiche tematiche, sulle quali poi il Servizio farà i necessari controlli».
Poi l’attività di indagine in caso di infortunio. «Solitamente veniamo allertati dalle forze dell’ordine o dal 118. In base alle informazioni su dinamica e gravità che ci vengono riportate valutiamo se intervenire. È una decisione da prendere per evitare che andando su ogni intervento si finisca per non avere personale in caso di episodi più gravi. Ma in ogni caso la raccolta di materiale fotografico e i verbali delle forze dell’ordine sono informazioni sufficienti per un approfondimento anche successivo qualora ci venga richiesto dalla procura».
Numeri e vincitori della 24esima edizione dell’evento
Si spengono le luci della 24esima edizione della Maratona di Ravenna Città d’Arte. Un fiume colorato e ricco di entusiasmo ha invaso Ravenna dal 10 al 12 novembre per un evento atteso da mesi e che non ha tradito le aspettative portando nel capoluogo bizantino ben 14.321 partecipanti ai diversi appuntamenti in programma, superando il numero di presenze fatto registrare appena dodici mesi fa, un dato, quindi, sempre più vicino ai numeri preCovid.
Nella 42,195 Km, la vittoria è stata conquistata dal keniano Kisorio Hosea Kimeli che ha fermato il cronometro a 2.17.01. A completare il podio maschile della 42, Legesse Tamru Mekonnen al secondo posto e l’italiano Filippo Bovanini al terzo con il tempo di 2.38.34. Nella gara di Maratona femminile, invece, la vittoria è andata all’etiope Tefera Kolole Mekashu che ha tagliato il traguardo in 2.32.42. A completare il podio sono state l’etiope Leta Bikile Teferi e l’italiana Silvia Luna in 2.49.15. Ma è nella Mezza Maratona la grande sorpresa di questa domenica, dove sono stati abbattuti i due record del percorso confermando la velocità del nuovo tracciato. Nella 21K maschile successo per il keniano Cheruiyot Thobias in 1.00.03 che ha battuto il record della gara abbassandolo di quasi 2 minuti, seguito dall’etiope Bute Gemechu Gishe in 1.00.12, terzo posto per l’italiano Pasquale Selvarolo che in 1.00.32 ha firmato il sesto crono all time italiano di Mezza Maratona maschile. Anche nella Half Marathon femminile i record non sono mancati perché la vittoria è andata alla ruandese Mukandanga Clementine, che ha abbattuto il record della gara portandolo a 1.10.49 seguita da Kwamboka Omosa Teresiah (Ken) e da Kosgei Patrober Jepchirchir (Ken).
Un weekend cominciato venerdì 10 con l’inaugurazione dell’Expo Marathon Village allestito presso il Pala de André che, quest’anno, ha fatto registrare la presenza di oltre 65 espositori provenienti da tutta Europa. Proseguendo al sabato, sono stati tantissimi i ravennati che si sono dati appuntamento di fronte all’ingresso del Pala de André per prendere parte alla Family Run, la non competitiva dedicata alle scuole e alle famiglie, ed alla Dogs&Run, la maratonina a sei zampe con cani e padroni uniti in un’esperienza unica e divertente. Un sabato concluso con circa 2.367 presenze, risultato dei 1334 partecipanti alla Family Run ed ai 283 cani della Dogs&Run accompagnati da intere famiglie e gruppi di amici con 750 persone al seguito dei simpaticissimi quattro zampe.
Ma il momento più emozionante è stato senza dubbio quello dello start di domenica 12 con la presenza del Prefetto del Comune di Ravenna Castrese De Rosa e dell’Assessore allo sport e turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini. Quest’anno una nuovissima doppia partenza dal Pala de André, la prima riservata a Maratona e Mezza Maratona, con 3.570 runner iscritti (1.198 per la 42K e 2.372 per la 21K). Poi, il momento da brividi che l’intera città si è regalata con la Martini Good Morning Ravenna 10K ed i suoi 8.384 partecipanti.
Tutti i risultati ufficiali della giornata sono disponibili sul sito www.endu.net.
Entusiasmo tra i giallorossi, che danno il benvenuto al futuro proprietario del club
Ignazio Cipriani (con la giacca chiara) tra i tifosi del Ravenna
Il Ravenna vince 2-0 il derby romagnolo in casa della Sammaurese e si lancia solitario in testa alla classifica del girone D del campionato di calcio di serie D (con un punto in più del San Marino).
Una vittoria davanti a tanti tifosi giallorossi, che hanno potuto conoscere di persona anche il futuro presidente, Ignazio Cipriani, in questi giorni a Ravenna per una serie di sopralluoghi. Ieri (sabato 11 novembre) il nipote di Raul Gardini – in procinto di definire l’acquisto della società – era stato avvistato a Fosso Ghiaia, nei campi del settore giovanile giallorosso; oggi invece ha voluto seguire la prima squadra, ricevendo gli applausi dei tifosi, che ora sognano il ritorno tra i professionisti.
L’Associazione Ravennate Contrattisti Off-shore (Roca) ha rinnovato per il biennio 2023-2025 il suo consiglio direttivo di nove consiglieri, con l’ingresso per la prima volta di una pluralità di rappresentanti aziendali di seconda e terza generazione.
Presidente è stato eletto Stefano Silvestroni, presidente della Rosetti Marino, che prende il posto che Renzo Righini aveva assunto «con grande generosità e spirito di servizio» a seguito della scomparsa di Franco Nanni.
Vice sono stati eletti Caterina Righini della F.lli Righini e Roberto Nicolucci della Techno. Segretario Alfonso Levote della Rosetti Marino.
Gli altri consiglieri eletti per il biennio 2023-2025 sono Gian Luigi Bambini della Bambini Spa, Claudio Bartolotti della Micoperi Spa., Beatrice Mercatali della Control Snc, Alberto Bernabini della Agnes Srl, Giorgio Zuffa della Cosmi Holding SpA e Matteo Suma della Fores Engineering Srl.
L’associazione è stata costituita nel 1992 e consta oggi di 39 aziende associate.
L’incidente a Bertinoro. L’uomo, diventato nonno da poco, lascia moglie e figlia
Daniele Beltrani con la sua bici in una foto pubblicata sul profilo Facebook
Cordoglio a Porto Fuori per la scomparsa di Daniele Beltrani, 57 anni, morto durante un’uscita in bici insieme ad alcuni amici. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, sabato 11 novembre, a Bertinoro.
I ciclisti sono stati travolti da un’auto guidata da una giovane donna, con a bordo la figlia di pochi mesi. Per cause ancora da accertare, avrebbe perso il controllo del mezzo, invadendo la corsia opposta e finendo con il travolgere i ciclisti.
Ad avere la peggio Beltrani, sbalzato nella scarpata che fiancheggia la strada. Le sue condizioni sono parse fin da subito disperate e i soccorsi si sono rivelati inutili: l’uomo è morto poco dopo l’arrivo al Bufalini di Cesena. Ferito anche un altro ciclista, che non è però grave. Illesi gli altri due compagni, così come la bambina e la madre alla guida dell’auto, sotto shock.
La notizia è riportata con ulteriori dettagli sui due quotidiani in edicola oggi, 12 novembre.
Ex dipendente Hera in pensione, Beltrani abitava a Porto Fuori, dove era dirigente della locale polisportiva. Lascia moglie e figlia. Da un paio d’anni era diventato nonno. In tanti lo conoscevano con il soprannome “Rufus” ed è descritto come una persona dal cuore grande, benvoluta da tutti.
All’Alighieri la cerimonia della manifestazione di Confindustria, dedicata alla ripresa post alluvione
Applausi e commozione, sabato 11 novembre, al teatro Alighieri di Ravenna, quando il tradizionale Premio Guidarello per il giornalismo d’autore – promosso da Confindustria Romagna – ha voluto celebrare la “Gente di Romagna“, a cui è stato assegnato il premio ad honorem per celebrare il modo in cui ha reagito alla devastante alluvione dello scorso maggio. Alcuni alluvionati hanno portato la loro drammatica storia sul palco, introdotti da Bruno Vespa, che ancora una volta ha presieduto la giuria e condotto la cerimonia di premiazione all’Alighieri.
Commozione anche per l’omaggio a Walter Della Monica – fondatore del Guidarello, scomparso l’estate scorsa – a cui è andato il premio alla memoria.
I premi nazionali sono invece andati a Giorgia Cardinaletti, conduttrice del Tg1 delle 20 (a questo link la nostra intervista), il caposervizio del FoglioSimone Canettieri e il generale dell’Aeronautica Militare, Vincenzo Camporini.
Per la sezione Romagna premiati invece Laura Sansavini (sezione audiovisivi) della redazione cultura del Tg2 per un servizio sul Museo della Marineria di Cesenatico, il professor Alberto Melloni (sezione cultura) per l’articolo “Il prete che disse no ai fascisti” sul Corriere della Sera in occasione del centenario del martirio del sacerdote ravennate don Giovanni Minzoni, e Giampaolo Visetti di Repubblica (sezione società), inviato di nei territori romagnoli alluvionati fra il 19 e il 25 maggio scorso.
Premiato con il Guidarello Turismo anche il presidente di Visit Romagna, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, per lo spot televisivo “La Romagna è la vacanza degli italiani” lanciato nei giorni immediatamente successivi all’alluvione.
Sul palco dell’Alighieri anche i vincitori del Guidarello Giovani, vinto dalla classe 4°A Servizi Commerciali, dell’istituto professionale Stoppa del Polo tecnico professionale di Lugo, che ha visitato l’azienda Nespak di Massa Lombarda, produttrice di packaging alimentare. Altri premi sono andati alla classe 4°A Sia dell’Istituto tecnico commerciale “Ginanni” di Ravenna, la 4°A Elettronica dell’Istituto tecnico industriale “Nullo Baldini” di Ravenna e la 4°E scienze applicate del Liceo “Torricelli Ballardini” di Faenza.
Da inizio 2024 il cantiere tra Rocca Brancaleone e Porta Serrata: su un ettaro dove 160 anni fa si insediò un’azienda del gas oggi una palazzina che usa solo corrente elettrica. Archeologia industriale: recuperato l’edificio con la ciminiera
Nei primi mesi del prossimo anno aprirà il cantiere per la riqualificazione dell’area ex Amga in centro storico a Ravenna, poco meno di un ettaro in abbandono da oltre trent’anni. Nel lotto all’angolo tra via di Roma e via Venezia verranno costruiti un supermercato di 1.200 mq (pronto a fine 2024), una palazzina con nove appartamenti (pronti a fine 2025) e uno spazio verde aperto al pubblico senza recinzioni: saranno abbattuti i muri perimetrali ma saranno valorizzati i tratti di mura storiche presenti. Verrà recuperato anche, con uso pubblico, l’edificio di archeologia industriale da 260 mq contraddistinto da una ciminiera ben visibile.
L’insediamento industriale risale a 160 anni fa con la Fabbrica del Gas. Un primo piano di recupero (Pdr) risale al 2006, presentato dalla società “Officine del Gas” controllata in parti uguali da Acmar e dall’imprenditore bolognese Filippo Alberti. Quest’ultimo ha poi rilevato le quote di Acmar, alle prese con un concordato in bianco, e ha incaricato lo studio architettonico Rossi-Zaganelli di redigere un nuovo Pdr, arrivato fino al consiglio comunale per il voto a una variante al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) che ha previsto una diminuzione della superficie insediabile e un cambio d’uso di quella con destinazione commerciale. E infatti una fetta dell’area è stata ceduta all’azienda attiva nella grande distribuzione con il marchio Despar cui spetteranno anche le opere di urbanizzazione e le parti a uso pubblico. Complessivamente l’investimento sarà di circa 10-11 milioni di euro, senza contare le opere di bonifica già eseguite anni addietro.
L’architetto Lorenzo Zaganelli ha avviato la progettazione nel 2018: «L’intervento più recente è stata la rimozione di tre vasche di cemento usate per il gasometro. In quel punto verrà realizzata la palazzina residenziale di tre piani in sintonia con gli edifici adiacenti: appartamenti di ampie metrature con gli standard più alti di costruzione». Ironia delle sorte, dove sorgeva un’azienda del gas ora arriveranno case che non avranno nemmeno l’allacciamento alla rete del metano: «Tutto il fabbisogno energetico sarà coperto con energia elettrica potendo contare sul fotovoltaico e sulla riduzione dei consumi».
Rigenerare spazi che ospitano insediamenti industriali comporta dei costi aggiuntivi per le bonifiche. Ma serve a ridurre il degrado di luoghi abbandonati ed evita il consumo di suolo ancora vergine. Per questo l’ultima legge regionale ha previsto delle premialità: «Sono stati triplicati i valori degli oneri concessori per chi costruisce da zero e sono stati ridotti del 70 percento per il progetti di rigenerazione».
Da quando sono circolate le prime notizie di progetto di recupero, non sono mancate critiche per la presenza di un nuovo supermercato. Ma un cosiddetto “motore commerciale” diventa indispensabile: «Parliamo di aree di proprietà privata. È difficile che un progetto regga senza una parte di spazi commerciali».
La commercializzazione degli appartamenti è affidata all’agenzia Siva Immobiliare. «Di fatto è l’unico intervento in centro storico in questo periodo – spiega il titolare Ivano Venturini –. Parliamo di una proposta che si rivolge a una fascia alta perché c’è richiesta di qualità. La vendita andrà attorno a circa 3.500 euro al metro quadro e quindi per gli appartamenti più piccoli si parte da 600mila euro per arrivare al milione per i due attici. Per ora abbiamo una prenotazione».
La Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna ha assegnato il riconoscimento alle imprese che durante i tragici eventi dello scorso maggio si sono distinte per il loro senso civico, etico, di responsabilità e di sacrificio. Legacoop ringrazia con una lettera
Giorgio Guberti, presidente della Camera di Commercio di Ferrara Ravenna ha consegnato i riconoscimenti della XI edizione del “Premio Teodorico” (il tradizionale appuntamento promosso dall’Ente di Viale Farini che celebra chi ha saputo dimostrare impegno personale, etica imprenditoriale e solidarietà) alle cooperative braccianti Cab Terra,Agrisfera e Cab Massari per “il senso civico e lo straordinario spirito di solidarietà” con cui hanno affrontato le catastrofiche alluvioni di maggio, mobilitando risorse ed energie per sostenere le comunità e acconsentendo a tagliare gli argini sulle proprie coltivazioni al fine di salvare le aree abitate, nonostante gli ingenti danni subiti.
Con queste parole il presidente ha voluto encomiare i vincitori dell’edizione 2023 del premio: «Un riconoscimento, quello di questa edizione, che va ai cooperatori e alle cooperatrici delle Cooperative bracciantili di Ravenna ma simbolicamente a tutte quelle imprese che grazie al loro senso civico, al loro senso di responsabilità e di sacrificio, hanno saputo esprimere in maniera forte il ruolo sociale dell’impresa, il senso etico e lo spirito di vicinanza ad una comunità ferita dai tragici eventi alluvionali di maggio. Un grazie a tutti coloro, Prefetto, Autorità, Sindaci, Associazioni di categoria, Protezione Civile, Forze dell’Ordine, Associazioni di volontariato, imprese, cittadini, hanno lavorato con impegno nell’affrontare le conseguenze dell’alluvione e che sono e rimarranno un esempio virtuoso per la nostra comunità ed in particolare per i nostri giovani».
Legacoop Romagna ha espresso tramite una lettera profonda gratitudine verso la Camera di Commercio della Provincia di Ravenna per il premio ricevuto: «Un riconoscimento così prestigioso, con una motivazione così significativa — scrive il Consiglio a Guberti — è motivo di forte orgoglio per tutte le cooperatrici e i cooperatori della Romagna». La cerimonia di consegna, conclude la lettera di ringraziamento, «ha avuto un significato rilevantissimo per chi decise di sacrificarsi per il bene comune in occasione delle alluvioni di maggio e ha rappresentato una testimonianza vivida del valore della cooperazione per le comunità in cui operiamo, a partire dalla solidarietà nei confronti degli altri», rendendo ancor più consapevoli i cooperatori «della fiducia che il territorio ripone nei confronti del movimento cooperativo».
Sull’assegnazione del premio è intervenuto anch il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale: «L’assegnazione del Premio Teodorico ai cooperatori e alle cooperatrici delle Cooperative bracciantili di Ravenna per l’impegno profuso nei drammatici giorni dell’alluvione ci racconta di quanto la nostra sia una comunità coesa, forte e unita – dichiara il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale -. In un momento in cui il contributo di tutti è stato fondamentale la nostra comunità ha dimostrato, con coraggio, orgoglio e generosità, di essere all’altezza della storia della nostra terra. Un riconoscimento meritato che ci ha dato l’opportunità di esprimere nuovamente la nostra più sentita gratitudine alle tre Cooperative bracciantili ravennati»
L’iniziativa del Comune per “sottolineare il valore della famiglia”
Nelle sale del Museo internazionale delle ceramiche, si è rinnovato l’appuntamento con le nozze d’oro, di diamante e di titanio (o ferro, a seconda della letteratura sul tema) per le coppie faentine che quest’anno festeggiano, rispettivamente, 50, 60 e 70 anni di matrimonio. L’iniziativa è stata promossa dall’amministrazione comunale faentina “per sottolineare il valore della famiglia e del matrimonio”.
Come sempre grandi protagonisti sono state le coppie di faentini, molti dei quali accompagnati da figli e nipoti, che hanno aderito all’iniziativa. Dopo la registrazione, le coppie hanno posato per la foto ricordo con il sindaco Massimo Isola. La cerimonia è proseguita con i saluti ai convenuti, da parte del primo cittadino, circa 400 persone.
Dalle 16, animazione e musica a cura della Metallurgica Viganò e del Melodic Duo, con i quali sono stati ripercorsi, tra canzoni e piccoli sketch, gli anni 1973, 1963 e 1953 per omaggiare chi quest’anno festeggiava i 50, 60 e 70 anni di matrimonio.
Nel corso del pomeriggio spazio ai ricordi di alcuni convenuti che hanno raccontato aneddoti legati al loro “giorno più bello”. La cerimonia si è conclusa con un piccolo rinfresco e il brindisi d’augurio.
Chi fosse stato impossibilitato a partecipare all’iniziativa di sabato, potrà ritirare nei prossimi giorni la pergamena preparata per l’occasione direttamente alla Segreteria del Sindaco del Comune di Faenza, negli orari di ufficio.
Nei primi nove mesi dell’anno cinquemila incidenti e sette decessi su circa 172mila occupati con più di 15 anni di età
Statistiche infortuni sul lavoro sulla popolazione occupata nella provincia di Ravenna
In provincia di Ravenna nel 2023 sono in calo infortuni e morti sul lavoro. I numeri dei primi nove mesi di quest’anno dicono che si sono registrati 5.050 incidenti e 7 decessi, rispettivamente il 6 percento e il 30 percento in meno dello stesso periodo del 2022. I dati sono dell’osservatorio Vega di Mestre.
I dati di infortuni e decessi sul lavoro appena ricordati comprendono anche la tipologia chiamata in gergo “in itinere”, cioè quelli che avvengono negli spostamenti dei lavoratori tra casa e luogo di lavoro. Vengono coperti dall’Inail, ma salvo pochissimi casi non rientrano tra quelli per cui il datore di lavoro può avere responsabilità. Sia quest’anno che nel 2022, considerando sempre il periodo gennaio-settembre, gli incidenti in itinere sono stati il 10-12 percento del totale.
Per dare un’ordine di grandezza, si può fare riferimento al report sull’occupazione provinciale disponibile sul sito della Camera di Commercio: al termine del 2022 la popolazione con più di 15 anni residente in provincia di Ravenna superava le 336mila unità, di cui il 51,6 percento donne. Gli occupati risultavano 172mila a fronte di 9,8 mila disoccupati. La popolazione inattiva, formata da persone di età compresa tra 15 e 64 anni che non cercano occupazione, ammontava a 61,4 mila unità.
E infatti lo studio Vega calcola quello che chiama indice di rischio: il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo consente di confrontare il fenomeno tra le diverse province (sono esclusi gli incidenti in itinere). Ed ecco che Ravenna è al ventesimo posto in Italia con un indice di 40,6 (Terni al vertice ha 84,4).
Anche a livello regionale e nazionale si registrano cali di incidenti sul lavoro ma con valori percentuali superiori rispetto alla provincia. In Italia nel 2023 fino a settembre si sono verificati 431mila incidenti (20 percento in meno del 2022). Il 13 percento sono stati in Emilia-Romagna che ha registrato un calo dell’8 percento.
Nel decremento nazionale risulta maggiormente rilevante il settore della sanità; lo scorso anno a fine settembre le denunce erano 69.874, mentre a fine settembre 2023 sono diventate 21.521. Altra conferma, questa, della quasi totale estinzione degli infortuni connessi al Covid dalle statistiche.
L’elaborazione statistica dell’osservatorio Vega misura anche l’incidenza dei mezzi di trasporto negli avvenimenti. Se si considerano le sette morti bianche di quest’anno la divisione è quasi paritaria tra quelle in cui il lavoratore usava un mezzo o non lo usava. Diverso il rapporto invece per gli incidenti senza esito mortale: solo il 2,5 percento è avvenuto con un mezzo di trasporto.
Gli infortuni in provincia sono calati in maniera più consistente per le lavoratrici: meno 14 percento rispetto al meno uno percento degli uomini (tutti maschi i sette deceduti del 2023).
Statistiche infortuni sul lavoro sulla popolazione occupata nella provincia di RavennaStatistiche infortuni sul lavoro sulla popolazione occupata nella provincia di Ravenna
Confermato alla guida Filippo Govoni, presidente la giovane Nora Righini
È stato l’onorevole Matteo Richetti ad aprire – questa mattina (11 novembre) alla Sala D’Attorre di Ravenna – i lavori del secondo Congresso provinciale di Azione, iniziato con l’elezione della giovane Nora Righini, già componente del direttivo Regionale, a Presidente del partito a livello provinciale.
I temi dello sviluppo economico e della sanità, l’attenzione ai problemi del territorio, la necessità di un’azione politica basata sulla concretezza, sono stati al centro degli interventi dei delegati, succedutisi dopo i saluti portati dal sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale.
Grande apertura ad eventuali alleanze in vista delle tornate elettorali ormai imminenti a partire dalla primavera 2024 (a Cervia è già stato sottoscritto un accordo) è stata espressa dagli ospiti esponenti degli altri partiti e movimenti civici – Italia Viva, Più Europa, La buona Politica, Psi – «all’insegna di un dialogo costruttivo e dell’ipotesi di un lavoro comune sui problemi concreti, nell’interesse delle comunità», si legge in una nota inviata alla stampa.
Al centro della mozione presentata dal segretario uscente Filippo Govoni le difficili sfide che ci attendono, «in uno scenario ulteriormente complicato dalle guerre che stanno assumendo caratteristiche sempre più globali e dinanzi alle quali la posizione dell’Europa appare troppo debole». Sul fronte nazionale, «appare inconsistente l’azione del Governo Meloni rispetto alla realizzazione del Pnrr – continua la nota – e alle promesse fatte, incluso il sostegno a cittadini e imprese post alluvione. Il bipolarismo sta scivolando sempre più verso una deriva populista, dove stanno scomparendo le forze moderate, ostaggio delle aree più estremiste delle coalizioni. Il modus operandi di Azione vuole essere improntato a decisioni guidate da pragmatismo e spirito repubblicano, con l’obiettivo di far crescere il partito allargandone il perimetro: le anime popolare, liberale e mazziniana devono convivere e trovare sintesi valoriali, etiche e politiche perché possano avere un ruolo nel Paese e sul territorio, dove già sia il pensiero liberale che repubblicano hanno un solido radicamento. Un partito capace di dialogare al proprio interno e rispettare le minoranze».
Azione è pronta a impegnarsi in un lavoro sul territorio, «con l’approccio scientifico che lo contraddistingue – come ha sottolineato la Consigliera Chiara Francesconi – e che è già è stato dimostrato sui temi dell’energia, della conservazione delle valli e pinete, dei problemi della sanità quali liste d’attesa e abbandono da parte dei medici, della necessità di migliorare collegamenti viari e ferroviari».
Al termine del dibattito congressuale, è stato confermato alla guida di Azione della provincia di Ravenna Filippo Govoni, eletto insieme a un direttivo largamente rinnovato e composto in gran parte da giovani (età media 48 anni): Stefano Ravaglia; Chiara Francesconi; Enrico Montanari; Fabio Casamassima; Marco Sartori; Nora Chersoni; Mauro Pinardi; Roberto Gualtieri; Francesca Gualdrini; Filippo Montevecchi; Renzo Ballardini; Aldo Ferruzzi; Giovanni Camerani; Letizia Santarelli; William Bissoni; Giuseppe Piccinini; Gabriele Ghinassi; Domenico Bevilacqua; Pietro Milio; Chiara Casamassima.