Dopo l’ennesimo episodio di violenza subita dal marito, una donna ha deciso di chiamare i carabinieri che sono intervenuti nell’abitazione
Al culmine di una lite per futili motivi ha preso calci e pugni dal marito e non era la prima volta che subiva violenze e vessazioni ma questa volta ha chiamato il 112 e l’uomo è stato arrestato. È successo ieri, 22 febbraio, a Lugo. In manette un 33enne straniero con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. La donna è stata medicata al pronto soccorso con una prognosi di 10 giorni.
I militari della stazione locale, supportati da quelli del nucleo operativo radiomobile della compagnia, sono intervenuti nell’abitazione della coppia dopo la chiamata alla centrale operativa. Dallo stato dei luoghi, dalle ferite riportate dalla vittima e dalle dichiarazioni raccolte dalla stessa e da un’altra donna presente in casa, la dinamica dei fatti è sembrata chiara. Dal racconto della donna sono emersi altri episodi di violenza e vessazioni che la donna avrebbe subito anche nel recente passato.
Un sessantenne nelle acque tra Marina Romea e Porto Corsini con tavola da surf e vela spinta dal vento: recuperato da altri sportivi e affidato al 118 a riva
Un uomo di sessant’anni è morto nella tarda mattinata di oggi, 23 febbraio, mentre faceva kitesurf in mare nelle acque antistanti la costa di Ravenna nel tratto tra Marina Romea e Porto Corsini. Secondo le informazioni al momento disponibili l’uomo viveva a Faenza. Sul corpo non sono presenti segni di violenza e l’ipotesi ritenuta più plausibile è che sia stato colto da un malore. Sull’episodio indaga la guardia costiera: l’uomo era senza documenti e si sta lavorando per stabilire l’identità esatta partendo dalle testimonianze di altri conoscenti in acqua nello stesso momento.
Verso le 11.30, infatti, diverse persone stavano sfruttando le condizioni meteo favorevoli al kitesurf (in piedi su una tavola da surf si viene trainati da una vela manovrata con una barra). Sono stati proprio altri kiter ad accorgersi che la vela dell’uomo si era sganciata mentre si trovava a circa 500 metri dalla riva: il sessantenne è stato trovato riverso in acqua e portato sulla battigia all’altezza del bagno Marisa dove è arrivato il 118 per le manovre di soccorso ma non c’è stato nulla da fare. L’auto dell’uomo era parcheggiata nei pressi del bagno Tarifa a Porto Corsini da dove era entrato in acqua.
Tra i manifestanti: «Senza se con la resistenza palestinese contro la guerra di Israele»
In darsena a Ravenna, questa mattina, contro il traffico d’armi al porto. Diversi i comitati e i movimenti (in opposizione alle guerre e in particolare a quella in Palestina) che stanno organizzando le manifestazioni, una anche sempre oggi (23 febbraio) alle 16 alla rotonda circonvallazione Piazza d’Armi, prima di quella nazionale in programma domani a Milano.
Tra i promotori, in particolare, Potere al Popolo, che sui social scrive: «Senza se e senza ma continuiamo a sostenere la resistenza palestinese contro la guerra genocida di Israele. Continuiamo a boicottare Israele, nel porto di Ravenna e in tutti i prodotti legati alla guerra e all’economia israeliana».
Protagonista è Enrica Barbieri, giovane donna di Villanova di Bagnacavallo che uccise l’uomo che l’aveva sedotta, messa incinta e poi abbandonata
Ilaria Cerioli
Rita dagli occhi neri, protagonista del nuovo romanzo di Ilaria Cerioli (edito da Affiori) è in effetti Rita Barbieri, anzi Enrica Barbieri detta Rita, personaggio storico vissuto tra ‘800 e ‘900 a Villanova di Bagnacavallo e divenuta allora, suo malgrado, una celebrità. La sua incredibile storia era già stata raccontata da Saturno Carnoli e Guido Pasi nel 2013 in un libro da cui Cerioli, nella postfazione, dice di aver attinto per dare voce e corpo alla sua Rita.
Con una scansione da libretto d’opera, la scrittrice ravennate in meno di cento pagine ci fa entrare nella mente della giovane donna che uccise l’uomo che l’aveva sedotta, messa incinta e poi abbandonata, tradendo ogni promessa e cercando anzi di far ricadere su di lei le colpe. Dopo anni di angherie, dopo aver visto morire la figlioletta appena nata, Rita Barbieri aspettò l’uomo fuori dalla chiesa e lo accoltellò. Come questo non bastasse a farla passare alla storia, in tribunale fu assolta perché le fu riconosciuta una “legittima difesa” dai soprusi che l’uomo non le aveva risparmiato. Una vicenda che ebbe grande eco mediatica e che catapultò una semplice ragazza di Villanova sul palcoscenico della Storia. Ma Cerioli non la trasforma in un’eroina fuori dal tempo, in una sorta di femminista ante-litteram, riesce invece a farci sentire il mix di desiderio di amore e insieme di rispetto, di frustrazione e desiderio di vendetta che mosse la giovane in un affresco che non tradisce l’epoca, i costumi, i modi di pensare delle campagne ravennati di allora.
Senza mitizzazioni, senza nostalgie ma con una vicinanza sentimentale e una lingua che mescola nella prosa espressioni gergali e popolari, Cerioli ci racconta una storia incredibile che pure è successa e che può essere interpretata in molti modi. Di sicuro è il riscatto di una giovane che rifiuta di essere additata dalla società come colpevole quando è invece vittima; ma allo stesso tempo è la storia di una donna colpevole di omicidio che in tribunale viene considerata vittima.
Cerioli scrive poche pagine, tutte o quasi incentrate sulla protagonista, dove le famiglie e il resto del paese fanno quasi da coro, distaccato e lontano, e anche l’uomo che sarà ucciso non ha, se non in un breve sprazzo prima della morte, uno spazio davvero autonomo. Del resto è lei che ci interessa e di cui, a questo punto, vorremmo sapere anche molto altro. Perché l’incredibile vicenda di Rita Barbieri, come ci ricorda Cerioli sempre nella postfazione, è lungi dal chiudersi a Villanova di Bagnacallo. La sua vita infatti la portò poco dopo il delitto fino in Texas e poi in California dove morì all’età di 78 anni. Ecco, a questo punto la speranza è che l’autrice decida di raccontarci anche gli altri capitoli.
Intanto, sabato 24 febbraio alle 16.30 alla Domus dei Tappeti di pietra è in programma la prima presentazione ravennate del libro. Dialogheranno con Cerioli la direttrice di RavennAntica Francesca Masi e lo storico Paolo Cavassini che per primo ha offerto all’autrice lo spunto per il libro. Il 29 febbraio invece l’appuntamento è al Caffé letterario di via Diaz alle 18 con Stefano Bon e Francesca Viola Mazzoni.
Il critico cinematografico Roy Menarini torna a Ravenna per proporre un’altra lezione di cinema. L’appuntamento è al cinema Mariani di via Ponte Marino domani, sabato 24 febbraio, alle 10,30.
Menarini si concentrerà su “I generi cinematografici” proponendo una lezione anche per immagini, riprendendo i film che hanno fatto la storia della settima arte.
«I generi cinematografici sempre sono esistiti e sempre esisteranno – spiega Menarini -. Impropriamente messi in opposizione al cinema d’autore, offrono in verità mondi narrativi, regole interne e personaggi
tipici che dialogano con il pubblico attraverso potenti archetipi. Il cinema di genere è anche un sismografo del presente, oltre che un divertimento per lo spettatore. Una guida ai principali generi consentirà di apprezzarne codici e rappresentazioni».
La lezione si terrà dalle 10,30 alle 13. Ingresso 10 euro.
Info e prenotazioni su www.cinemaincentro.com o ai numeri 0546-22367 (mattino) o 0544-37148 (sera).
Investimento da 1,5 milioni di euro di Comune e Regione per un evento che porta in Romagna migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo
Uno scatto dall’Ironman di Cervia
Nei giorni scorsi è stata firmata la convenzione che assicura a Cervia la tappa italiana dell’Ironman per altre cinque edizioni, fino al 2028 (la prossima è in programma il 21-22 settembre 2024). Si tratta della più dura competizione di triathlon, caratterizzata da 3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km di corsa (cioè la distanza della maratona).
Dal suo debutto in Emilia-Romagna, nel 2017, Cervia è stata la cornice perfetta per gli eventi Ironman, a detta degli organizzatori: grazie a un calendario ampio, già dalle primissime edizioni il weekend di Cervia si è guadagnato l’appellativo di evento più partecipato del circuito, con la media del 60% degli atleti provenienti da tutto il mondo (in media sono 6mila gli atleti presenti a ogni edizione).
«Da quando si è svolta qui da noi la prima edizione, nel 2017 – ha commentato il sindaco di Cervia Massimo Medri -, abbiamo constatato l’importanza dell’organizzazione di questo evento internazionale per vari motivi. Il primo riguarda le ricadute economiche sull’economia locale, in quanto ogni anno arrivano migliaia di atleti da tutto il mondo, spesso accompagnati da familiari e amici, in un periodo di bassa stagione durante il quale le nostre imprese hanno occasione di lavorare. Il secondo motivo che ci rende orgogliosi di ospitare Ironman a Cervia è che si tratta di un evento che, grazie al circuito internazionale al quale appartiene la tappa italiana, ci permette di promuovere la nostra città ai triatleti di tutto il mondo e di farla conoscere per le sue caratteristiche ambientali e di accoglienza. Terzo motivo: ogni anno Ironman ci ha regalato grandi soddisfazioni e momenti indimenticabili di sport e spettacolo che siamo contenti di garantire alla città anche per i prossimi anni».
L’investimento complessivo degli enti pubblici – scriveva nei giorni scorsi il Corriere Romagna – è di oltre 1,5 milioni di euro, di cui 440mila euro del Comune e il resto della Regione. La ricaduta economica stimata dagli organizzatori per il territorio, con decine di migliaia di presenze turistiche in pochi giorni, è di diversi milioni di euro.
Domenica 25 febbraio l’associazione Malva “Ucraini di Ravenna” organizza una marcia “contro l’aggressione russa”, manifestazione a sostegno dell’Ucraina dedicata «alla commemorazione del 10° anno dell’invasione russa in Ucraina e del 2° anno dell’aggressione russa a vasta scala».
La marcia partirà dalle 15 alla stazione di Ravenna per arrivare in piazza del Popolo. Tra le prime adesioni quelle di Italia Viva e +Europa.
Un impegno che si aggiunge ai 400mila versati per la pandemia
La Cassa Edile della provincia di Ravenna ha liquidato (o sta per farlo) 234mila euro a lavoratori e imprese iscritti all’ente (si tratta di un ente paritetico fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro) come parziale risarcimento per i danni subìti a causa dell’alluvione e del tornado dello scorso anno.
La Cassa aveva stanziato un fondo di 600mila euro, per il quale potevano fare richiesta i lavoratori (fino al 100 percento dei danni ma per un massimo di mille euro) e le imprese (fino a un massimo del 50 percento dei danni e di 15mila euro).
Nel dettaglio, al momento, i lavoratori che hanno potuto contare sul contributo della Cassa Edile sono stati 63, mentre rimangono in sospeso, in attesa della opportuna documentazione, altre 3 richieste (complessivamente si arriverebbe a 63mila euro); per quanto riguarda le imprese, sono state 15 quelle iscritte indennizzate dei danni, anche ai mezzi, per un totale di 126.000. Vanno inoltre considerati 45.000 euro erogati ai lavoratori come integrazione alla Cassa Integrazione dovuta per inoperabilità forzata nel periodo post alluvione, sempre con fondi della Cassa Edile, che ha coinvolto 371 lavoratori.
Un impegno, questo della Cassa Edile, che si affianca a quanto stanziato nel periodo di emergenza Covid: 400.000 euro a sostegno delle mancate retribuzioni e diseconomie nei lavori causate dalla pandemia.
Il giovane medico è stato eliminato a un passo dalla finale, ma è tra gli idoli del pubblico
È finita alle porte della serata finale (che andrà in onda il 29 febbraio) l’avventura di Niccolò Califano alla 13esima edizione di Masterchef Italia, che ha chiuso in quinta posizione.
Si tratta del 26enne ravennate, medico al nuovo Cau della città bizantina, tra i grandi protagonisti di questa nuova stagione del talent show gastronomico di Sky, tanto che sulle pagine social del programma sono davvero molto compatti i fan (sotto il post su Facebook della sua eliminazione, il giorno dopo, sono quasi 2mila i commenti) ad averne apprezzato simpatia, umiltà e autoironia, fino ad arrivare a definirlo «probabilmente il miglior personaggio di sempre di Masterchef Italia».
Confronto in Regione. A Ravenna nel 2024 già 23 sforamenti del limite giornaliero di pm10
Al lavoro insieme, Regione e Comuni, contro l’inquinamento atmosferico sulle misure aggiuntive previste dal Pair 2030, in caso di sforamenti superiori ai 25 in un anno del valore limite giornaliero di pm10, che troveranno applicazione da ottobre. Da marzo ci sarà maggiore attenzione da parte dei Comuni ai controlli da effettuare per il rispetto delle azioni previste dal Piano.
È quanto emerso oggi durante l’incontro tra Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, e i 207 Comuni coinvolti nel Pair (Piano aria integrato regionale) 2030.
«La qualità dell’aria è un problema serio che riguarda la salute dei nostri cittadini: dati alla mano, bisogna agire insieme – ha commentato Priolo, che ha sollecitato tutti i Comuni ad adempiere alle ordinanze previste dal nuovo Piano aria -. Occorre lavorare in modo sinergico, a tutti i livelli istituzionali, su tutti i fronti: riscaldamento domestico, traffico, agricoltura, industria. E coinvolgere i cittadini a fare insieme questa battaglia che non si vince da soli».
Gli sforamenti: la situazione
Al momento sul territorio regionale le criticità più marcate nei capoluoghi interessano l’Emilia occidentale: a Piacenza si è già arrivati a quota 28 sforamenti (centralina Giordani-Farnese), a Modena 31 (via Giardini). A Ferrara si sono raggiunti i 24 sforamenti, in Romagna 23 a Ravenna (Zalamella) e 22 a Rimini (Flaminia). Le situazioni migliori sono state rilevate a Cesena (12, centralina Franchini-Angeloni), nell’agglomerato di Bologna (centralina San Felice 14) e a Forlì (15, centralina Roma). L’allerta è attualmente rientrata.
Completati i lavori cominciati a novembre 2023 con le valutazioni di un agronomo sui danni causati dal fortunale di luglio 2023. Ora la riqualificazione dei parchi danneggiati dall’alluvione grazie a una donazione di 96mila euro di Coop Alleanza
A Conselice sono stati completati i lavori di manutenzione del verde pubblico in seguito al fortunale di luglio 2023. A partire da novembre 2023 un agronomo ha valutato la stabilità di tutte le alberature che evidenziavano segni di cedimento e sono stati eseguiti 38 abbattimenti di piante e diverse potature di rimonda e di risanamento. L’importo complessivo dei lavori è stato di 55mila euro. Il Comune di Conselice da tempo effettua controlli visivi e strumentali una volta all’anno sul proprio patrimonio arboreo.
La giunta ha inoltre approvato un progetto per interventi di miglioramento e riqualificazione dei parchi pubblici danneggiati dall’alluvione, che sarà sostenuto grazie alla donazione di 95.720 euro di Coop Alleanza 3.0. I parchi interessati dai lavori nel prossimo mese saranno il parco Vivaldi, l’area verde di via Nullo Baldini e il parco pubblico tra via Moro e piazza Menni; gli interventi riguarderanno il ripristino e risanamento dei giochi, degli arredi, delle alberature e dei percorsi.
«Ringrazio di cuore la Coop Alleanza 3.0 e con essa tutti i donatori per la sensibilità che hanno sempre dimostrato e ancor di più stanno dimostrando ora verso il nostro territorio – afferma la sindaca Paola Pula -. Scegliere di sostenere il ripristino di parchi e aree di socialità significa investire sulle comunità e sulla sua capacità di superare i momenti difficili insieme. Questo supporto di Coop permetterà il ripristino delle nostre aree verdi, ridando loro normalità e vivacità».
Il circolo Arci Prometeo promuove per venerdì 23 febbraio alle ore 20.45 al Cinema Teatro Sarti di Faenza l’incontro con Pier Luigi Bersani ed Enzo Ciconte dal titolo “Sudditi o cittadini? La legalità e i diritti nella democrazia italiana”.
I due relatori dialogheranno con il giornalista Andrea Carugati in merito all’attualità politica del Paese, in un contesto dove istituzioni, partiti ma anche società civile e mondo del lavoro stanno affrontando un periodo di incertezza e di difficoltà. Lo spunto sarà tratto dall’ultimo volume di Ciconte, storico e docente di storia delle mafie all’Università di Pavia, dal titolo “1992. L’anno che cambiò l’Italia. Da mani pulite alle stragi di mafia” (Interlinea, 2022). Ingresso libero.