lunedì
07 Luglio 2025

Alluvione, in provincia stimati danni per 12 milioni di euro agli impianti sportivi

Sono 16 le strutture coinvolte. La Regione: «Vogliamo salvaguardare l’attività di base»

Campo Sportivo Santagata Santerno
Il campo sportivo di Sant’Agata sul Santerno danneggiato dall’alluvione

Sono 16 gli impianti sportivi pubblici danneggiati dalla alluvione in provincia di Ravenna per un totale provvisorio di 12 milioni di euro di danni.

Il dato emerge da una prima stima dell’impatto che l’alluvione del maggio scorso ha avuto sulla rete dell’impiantistica sportiva regionale (135 gli impianti danneggiati in Emilia-Romagna per un conto di 24 milioni), che è stata presentata oggi (22 giugno) alla Conferenza regionale sullo Sport, l‘organo consultivo della Regione per la promozione e la programmazione delle attività sportive, riunita alla presenza del Capo della segreteria politica della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi.

«Far ripartire al più presto le attività sportive nelle zone colpite dall’alluvione è un obiettivo a cui abbiamo iniziato a lavorare fin da subito – sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Per questo, oltre all’importante interlocuzione con il Ministero, i Comuni e gli Enti locali, è fondamentale il dialogo con le istituzioni sportive e gli enti di promozione dello sport per individuare insieme le priorità per ripartire. Recuperare gli impianti significa salvaguardare lo sport di base e quegli spazi di socialità che molto importanti per le comunità. Senza dimenticare le tante persone che vivono di sport, e che in questo momento vedono a rischio il loro posto di lavoro».

Il lavoro di ricognizione, che proseguirà, ha l’obiettivo di quantificare con precisione i danni e di descrivere dettagliatamente la situazione, Comune per Comune.

I sopralluoghi sul territorio, i colloqui con i sindaci e con gli amministratori locali delegati, e i confronti con le Federazioni e gli Enti di promozione sportiva hanno evidenziato un quadro di danni ingenti che hanno riguardato sia gli impianti veri e propri (campi in erba, campi sintetici, superfici in parquet ecc.) che hanno bisogno di un totale rifacimento, sia gli impianti di natura tecnica, in particolare quelli elettrici e di illuminazione.

Si segnalano, inoltre, danni alle attrezzature e ai materiali sportivi (porte, canestri ecc.) e danni generali alle strutture a causa del deposito di uno strato fangoso sulle superfici.

Il Dipartimento per lo sport ha già stanziato 5 milioni di euro per i primi interventi legati all’emergenza, soprattutto per liberare gli impianti dal fango, mentre i prossimi stanziamenti saranno destinati a ripristinare, dove possibile, la funzionalità degli impianti e, dove necessario, la loro ricostruzione.

Il ponte mobile chiude per 2 ore per nuovi controlli. «I dossi verranno rimossi»

L’annuncio dell’Autorità Portuale

Il ponte mobile sul Candiano a Ravenna

Nella mattinata di martedì 27 giugno verrà eseguita una nuova attività di monitoraggio del manto stradale del ponte mobile con blocco della circolazione dalle ore 9.30 alle 11.30.

«Si tratta di controlli periodici e programmati, come da Ordinanza del Comune di Ravenna n.348 del 3 marzo 2011», specifica l’Autorità Portuale, proprietaria dell’infrastruttura.

In base all’esito di questi controlli i tecnici valuteranno se eseguire un intervento «per accentuare la ruvidezza della pavimentazione. Peraltro – aggiunge l’ente di via Antico Squero – la normale usura del manto stradale dovrebbe in breve tempo rendere non necessario questo tipo di intervento».

I dossi che sono stati posizionati per garantire il rispetto dei limiti di velocità «rappresentano una misura temporanea e se ne valuterà la rimozione a breve», termina la nota inviata alla stampa dall’Autorità Portuale.

Nuove mensa e aula magna alla scuola elementare Pasini di Ravenna

Investimento da 1,6 milioni con fondi di Comune e Pnrr

Scuola Pasini Ravenna

Una nuova mensa e una nuova aula magna, a Ravenna, per la scuola primaria di primo grado “Bruno Pasini” di via Caorle n. 12, dell’Istituto comprensivo statale Darsena.

La giunta del Comune ha deliberato nei giorni scorsi i progetti definitivi esecutivi e il finanziamento per un totale di 1 milione e 660mila euro tra fondi Pnrr e dello stesso Comune.

Il primo stralcio riguarda la mensa, per un importo di 850mila euro; il secondo l’aula magna per un impegno di 810mila euro. Si tratta di stralci funzionali al fine di aggiudicarli allo stesso operatore economico poiché le lavorazioni di entrambi insistono e si sviluppano sullo stesso edificio e in parti contigue.

La scuola “Pasini” è stata realizzata nel 1974. Il complesso edilizio è costituito da cinque corpi di fabbrica collegati tra loro. Al centro del complesso sono ubicate la sala mensa e l’aula magna oggetto di intervento di demolizione e ricostruzione. Le nuove strutture saranno realizzate in cemento armato con copertura in legno e oltre ad ottemperare alla normativa antisismica saranno edifici Nzeb (Nearly zero energy building) ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica, ad energia quasi zero, altamente performanti da un punto di vista energetico, mediante l’installazione di pompe di calore, pannelli fotovoltaici, coibentazione, impianti di illuminazione, climatizzazione e idrici a basso consumo. Anche la demolizione sarà effettuata nel rispetto dell’ambiente, mediante una demolizione di tipo selettivo che consentirà il riuso/riciclo di almeno il 70% in peso del materiale demolito.

Fino a 3mila euro di contributo a testa per gli studenti alluvionati dell’università

 

L’Università di Bologna mette a disposizione 250.000 euro per sostenere gli studenti colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna.

L’iniziativa è aperta agli iscritti ai corsi di laurea, di laurea magistrale, di laurea magistrale a ciclo unico e di dottorato (senza borsa) dell’Alma Mater che si sono trovati in particolare difficoltà a causa degli eventi alluvionali del mese scorso, rischiando di rallentare o compromettere gli studi.

Il bando – che resterà aperto fino al 12 settembre – offre fino a 3.000 euro di contributo: oltre all’iscrizione ad un corso di studi dell’Alma Mater, per partecipare è necessario essere residenti o domiciliati in uno dei territori colpiti dall’alluvione ed avere i requisiti indicati relativi alla condizione economica (fino a 35.000 euro di Isee e fino a 76.000 euro di Ispe).

Parte delle risorse necessarie per questa iniziativa è stata messa a disposizione dal Consiglio Studentesco, che ha attinto ai fondi per il miglioramento dei servizi studenteschi.

Appalto milionario per la fornitura di mascherine: arrestato l’ex parlamentare Pini

L’imprenditore ai domiciliari insieme all’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane Minenna. In manette anche funzionari di prefettura e Ausl

Pini
Gianluca Pini

L’ex parlamentare della Lega, l’imprenditore di Fusignano Gianluca Pini, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Forlì e si trova ora ai domiciliari insieme all’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna, ex assessore del Movimento 5 Stelle del Comune di Roma e attuale assessore all’Ambiente della Regione Calabria.

Secondo l’ipotesi accusatoria della procura di Forlì – citiamo un’agenzia dell’Ansa – Pini  avrebbe ottenuto un appalto milionario dall’Azienda Usl Romagna per la fornitura di mascherine, nonostante non esistesse nessuna specifica attitudine aziendale, lucrando così anche sulla pandemia del 2020.

Un “pactum sceleris” – continua l’agenzia dell’Ansa – fra Gianluca Pini e Marcello Minenna: è l’ipotesi dei pm di Forlì che ha portato agli arresti domiciliari dei due.

Arrestati, su disposizione della Dda di Bologna, anche funzionari della prefettura di Ravenna e dell’Ausl Romagna.

In tutto sono stati 34 i provvedimenti cautelari.

Secondo i pm, Pini aveva promesso a Minenna di «accreditarlo all’interno della Lega in modo venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva la conferma della nomina a Dg dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio del governo, che effettivamente otteneva».

Minenna, continuano i pm,”accettava le promesse in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica“, in particolare “alle richieste di Pini in occasione di importazione di merci” fra cui le mascherine al centro dell’inchiesta. (ANSA.IT)

Incendio di Mezzano, nessuna criticità (al momento) per l’ambiente

I primi risultati delle verifiche di Arpae e del Consorzio di Bonifica in seguito alle fiamme nate dai rifiuti dell’alluvione

Incendio rifiuti Mezzano 21 giugno 2023

Al momento non risultano criticità ambientali in seguito all’incendio alla discarica di Mezzano, che ha interessato i rifiuti generati dall’alluvione.

Lo certifica l’agenzia regionale Arpae, in una nota inviata alla stampa nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 22 giugno.

«Sono state effettuate le prime misure con strumentazione portatile nel parcheggio pubblico all’altezza di via Zuccherificio 10, senza evidenza di presenza di monossido di carbonio e acido cloridrico», scrivono da Arpae, in attesa invece dei risultati del campionatore ad alto volume utilizzato per la misurazione di microinquinanti organici.

Le acque di spegnimento sono state contenute all’interno del perimetro dell’area e sono state portate via con mezzi messi a disposizione del gestore del sito di stoccaggio. I canali circostanti sono monitorati dal Consorzio di bonifica, «che al momento non segnala alcuna criticità».

L’incendio risulta sotto controllo, ma saranno necessari diversi giorni per spegnerlo completamente. Dai cumuli di rifiuti continua a uscire fumo, «che si disperde a quote basse per le condizioni del vento».

I big della musica in aiuto agli alluvionati: attesi 40mila spettatori al concerto

Il 24 giugno a Reggio Emilia lo spettacolo con Pausini, Emma, Giorgia, Ligabue, Elisa, Bocelli e tanti altri. L’evento sarà trasmesso live su Rai Uno. Donazioni anche tramite sms e bonifici

La cantante Laura Pausini
Laura Pausini

Erano passati appena cinque giorni da quel tragico 17 maggio e Laura Pausini annunciava due iniziative in aiuto alla sua terra: la donazione del suo compenso per i tre concerti di Venezia con cui aprirà il nuovo tour (30 giugno, 1-2 luglio) a favore dei comuni di Solarolo, Castel Bolognese, Faenza e un concerto per il 5 agosto all’autodromo di Imola intitolato “Romagna Mia” con ricavato in beneficenza. L’appuntamento imolese però è stato annullato. Ufficialmente rinviato a data da destinarsi.

L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal sindaco della città sul Santerno, Marco Panieri, che lega la decisione al fatto che già un altro evento simile sia stato organizzato per il 24 giugno al Campovolo di Reggio Emilia: il concerto “Italia Loves Romagna” che vedrà salire sul palco tra gli altri ancora Laura Pausini, Zucchero, Ligabue, Elisa, Giorgia, Morandi, Blanco, Tananai, Emma, Bocelli, Fiorella Mannoia. «La moltiplicazione di eventi analoghi rischierebbe di aumentare i costi organizzativi a danno delle donazioni e di distogliere tempo e risorse da obiettivi più importanti e pertinenti al nostro ruolo», ha detto il primo cittadino.

L’idea del concerto di Imola aveva già raccolto l’adesione di Pausini, Irene Grandi, Samuele Bersani, Piero Pelù, Malika Ayane, Mirko Casadei. Al momento, quindi, l’evento imolese è rinviato. Ma con la prospettiva di un’edizione speciale nel 2024 dedicata sempre ai territori colpiti dall’alluvione, per evitare che i riflettori si spengano e per mantenere alta l’attenzione.

All’iniziativa del 24 giugno si prevede un’affluenza di 40-50mila spettatori distribuita tra i tre pit con posti a sedere e i tre con posti in piedi. Il concerto si terrà undici anni dopo il concerto per i terremotati “Italia Loves Emilia”. La serata sarà trasmessa, senza stacchi pubblicitari, su Rai Uno e RaiPlay a partire dalle 20.30. È attivo da giovedì 22 giugno e fino al 5 luglio il numero solidale 45538 per donare tramite sms (2 euro) o chiamata (5 o 10 euro). Sarà possibile contribuire alla causa anche sul sito www.antoniano.it, sul sito di Intesa Sanpaolo (forfunding.it/italia-loves-romagna) e tramite bonifico bancario sul c/c Intesa Sanpaolo Iban IT16T0306909606100000196876.

Coldiretti Emilia Romagna, in occasione del maxiconcerto, allestirà uno speciale mercato di Campagna Amica dove sarà possibile acquistare frutta, salumi, succhi, miele, aceto, confetture e formaggi provenienti da aziende colpite dalle inondazioni e dalle frane che hanno flagellato la Romagna e tutto il Ravennate tra il 2-3 maggio e il 15-16 maggio.

Fra queste l’azienda di Max Fabbri di Ravenna, che in collina, tra Brisighella e Faenza, si occupa di allevamento di api e produzione di miele. Il 16 maggio, con la seconda alluvione, ha perso il 30-40% di alveari portati via dalla corrente. Non riuscendo a raggiungere le arnie che erano in collina, le api sono morte affogate o di fame, avendo terminato la loro scorta di miele. Il lavoro di un’intera vita è andato perduto.

Sempre dal ravennate sarà a Campovolo anche l’allevatrice Claudia Buzzegoli, titolare sulle colline di Brisighella dell’Azienda Agricola Ca’ Ad La’, dove alleva suini di razza mora romagnola. Il danno maggiore non è stato causato dall’acqua ma dalle frane che hanno portato via più della metà dell’azienda comprata soltanto 6 mesi fa. L’attività è rimasta senza acqua e luce per ben 8 giorni. La mancanza di luce e il freddo hanno causato la morte di diversi maialini. La solidarietà è stata importantissima, soprattutto dai clienti che l’hanno da subito contattata per acquistare i prodotti che è riuscita a salvare e produrre dopo il disastro. Coldiretti Ravenna e l’associazione ARAER hanno procurato fieno e mangime per gli animali.

Sabato sarà a Reggio Emilia anche Davide Pini, frutticoltore di Solarolo. L’alluvione ha inciso drasticamente sulla produzione di fragole, ciliegie e frutta in generale. La speranza è che almeno le piante più alte come i peschi e susini non abbiano subito conseguenze a causa dell’argilla che ha invaso i terreni. L’argilla potrebbe compromettere le piante fin dalle radici con la conseguenza che i frutti ingialliscono e cadono a terra. A livello strutturale anche gli impianti sono da rimettere in sesto, senza contare il lavoro di pulizia dell’azienda, dei magazzini e le macchine andate perdute.

Sarà presente anche l’azienda Bacche del Benessere Romagna di Fabrizio Francisconi, un’azienda a conduzione familiare che nella campagna di Ravenna produce succhi funzionali e confetture a partire dall’olivello spinoso, aronia, mora, kiwi e uva. L’impresa ha subito sostanziali danni causati dall’esondazione del Fosso Vecchio che ha sommerso buona parte dei terreni aziendali danneggiando le piante di frutta e le piante di bacche. La produzione sarà ovviamente più bassa rispetto all’anno precedente con conseguente minor trasformazione delle materie prime in confetture e succhi.

Da Reggio Emilia ci sarà l’azienda di Pierpaolo Fiori, che produce parmigiano reggiano di montagna di alta qualità. Da lui l’alluvione non ha provocato ingenti danni per quanto riguarda la produzione, poiché ha avuto la possibilità di utilizzare il foraggio di scorta del 2022. Purtroppo questo comporterà, però, una produzione legata al 2023 inferiore. In questo momento l’azienda si sta dedicando alla raccolta e mietitura del fieno, perché le continue frane hanno provocato un notevole ritardo nella produzione. Le frane, inoltre, hanno portato con se detriti che hanno bloccato la viabilità delle strade comunali, comportando una parziale inaccessibilità all’azienda.

Tutti in strada in viale della Lirica per un aperitivo di beneficenza

Le attività fanno squadra per raccogliere fondi da destinare a strutture danneggiate dall’alluvione. Appuntamento per giovedì 29 giugno dalle 18.30

Post FB LIRIC CUORE OKUn “apericena” di beneficenza a Ravenna, promosso dalle attività che si trovano in viale della Lirica (tra cui il nostro editore Reclam) allo scopo di dare il loro contributo in un momento molto complicato per il territorio, a causa dell’alluvione che circa un mese fa ha colpito l’Emilia-Romagna.

LiriCuore – Uniti per l’alluvione è il nome scelto per l’iniziativa, che si terrà giovedì 29 giugno a partire dalle 18.30 nel viale di Ravenna dove verrà appositamente chiuso al traffico un tratto di strada.

Il costo di partecipazione alla serata è di 20 euro a persona e comprende un box con all’interno diverse pietanze che saranno l’equivalente di una cena completa, compresa acqua o birra alla spina.

Le attività che hanno aderito e parteciperanno all’organizzazione della serata, non solo del settore gastronomico, sono: Acquapazza, Alma in città, Azuki, Bayermann M&G srl, Back Stage, Caffè della Lirica, Cascador, Dolci Peccati, La piada di Ale, Obiettivo salute, Officina, Ottica di Cesare, Pasticceria al Duomo, Sanoo, Tabaccheria Lara, Timida, Tina on hair.

Una volta arrivati e dopo aver ritirato il propria box al punto cassa, sarà possibile consumare l’apericena su tavoli da sagra che verranno allestiti lungo la strada, dove la festa continuerà per alcune ore.

L’intera somma raccolta verrà devoluta in beneficenza, in particolare alla Comunità alloggio per persone con problemi di salute mentale di Villanova di Ravenna, gestita dal Consorzio Il Solco. Il centro ha subito gravi danni a causa dell’alluvione e i suoi 14 ospiti sono stati trasferiti al centro diurno Garibaldi di Ravenna.

«Abbiamo scelto questa Comunità – ha spiegato Samuel Tafuro, titolare della rosticceria di pesce Acquapazza – perché l’idea era quella di andare a operare nel piccolo e di aiutare direttamente con l’acquisto di tutto quello che serve, per vedere realizzato l’impegno delle persone che contribuiranno alla raccolta. Per noi è importante investire i soldi in qualcosa di materiale e tangibile». L’importo raccolto verrà infatti utilizzato per comprare tutto ciò di cui la struttura ha bisogno. Qualora rimanessero ancora dei soldi, si contribuirà all’acquisto di un montascale per la casa famiglia Il Colibrì, anche quest’ultima danneggiata dall’alluvione.

Alla serata parteciperanno anche Elena Baroncini, coordinatrice della Comunità di Villanova di Ravenna a cui verrà donato l’importo raccolto, Giacomo Vici, direttore del Consorzio Il Solco e Michele Babini, direttore della Cooperativa sociale Il Cerchio, che alle 19 prenderanno la parola per spiegare nel dettaglio per cosa verrà utilizzata la somma raccolta.

«Ci tengo molto a ringraziare Confesercenti – ha continuato il titolare di Acquapazza, ideatore dell’iniziativa – che ci sta aiutando con le pratiche per l’occupazione del suolo pubblico e per la chiusura della strada. Sarà poi Confesercenti a gestire anche il punto cassa».

Incendio rifiuti a Mezzano, l’allerta si estende a tutti i cittadini del comune

Situazione sotto controllo, ma le operazioni andranno avanti per giorni. Dall’Amministrazione l’invito a stare attenti al vento…

Incendio rifiuti Mezzano 21 giugno 2023

L’incendio alla discarica di Mezzano «è gestito», informano dal Comune la mattina dopo, giovedì 22 giugno.

I vigili del fuoco insieme con personale di Hera stanno provvedendo a portare via il materiale che non è bruciato e stanno continuando con le operazioni di spegnimento di quello bruciato.

«La situazione è in lento miglioramento, ma tale operazione richiederà ancora diversi giorni», scrivono dal Comune, che invita la popolazione di tutto il territorio comunale, «quando il vento spira verso le abitazioni e di conseguenza si avverte odore di fumo, a evitare al massimo gli spostamenti, quindi non uscire di casa e tenere le finestre chiuse».

Arpae sta monitorando i valori dalla qualità dell’aria con centraline fisse e strumentazione mobile.

Incendio tra i rifiuti dell’alluvione di Mezzano. Il sindaco: «Chiudete le finestre»

Attacco dell’opposizione, che chiede le dimissioni di De Pascale – FOTO

A Mezzano, nell’area di stoccaggio temporaneo in via Reale 85, realizzata in prossimità della stazione per accogliere i rifiuti provocati dall’alluvione, si è sviluppato nel pomeriggio un incendio.

Sul posto ci sono i Vigili del fuoco, impegnati nella gestione dell’incendio, i tecnici di Arpae e dell’Azienda Usl della Romagna per i rilievi sulla qualità dell’aria e la Polizia locale per la gestione della viabilità.

A scopo precauzionale il Comune ha chiesto inizialmente agli abitanti di Mezzano ad est della via Reale, Borgo Masotti, Torri, Savarna, Grattacoppa e Conventello di tenere chiuse le finestre e di non uscire di casa se non strettamente necessario, fino a nuova comunicazione. Appello che è poi stato esteso, a causa della variazione della direzione del vento, anche agli abitanti di Mezzano a ovest della Reale.

«Ringrazio tutti gli operatori – ha dichiarato il sindaco Michele de Pascale -, in particolare i Vigili del fuoco, che stanno operando. Il Coc, Centro operativo comunale, è attivo e sta monitorando la situazione, di concerto con tutti i soggetti coinvolti. In tutta l’area colpita dall’alluvione sono stati raccolti una quantità immensa di rifiuti in pochissime settimane. Questo evento dimostra quanto sarà difficile e impegnativo il completo ritorno alla normalità per i nostri territori. È essenziale accelerare al massimo le procedure di smaltimento con ogni mezzo possibile».

Dall’opposizione, invece, si chiedono le dimissioni del sindaco. A partire da Veronica Verlicchi della Pigna. «De Pascale rassegni immediatamente le dimissioni per le sue responsabilità».

«Al sindaco – rivela Verlicchi – in qualità anche di autorità sanitaria locale, avevo mandato proprio ieri  una diffida nella quale facevo presente la grave situazione generata dalla presenza di miasmi insopportabili, presenza e proliferazione di topi, mosche e animali dannosi oltre che paventare l’elevato rischio di incendio date le alte temperature peraltro già ampiamente preannunciate nei giorni scorsi. Nella diffida ho intimato al sindaco De Pascale di effettuare controlli per il rischio della salute dei cittadini e a provvedere ad emanare un’ordinanza per lo sgombero dei rifiuti. È davvero inaccettabile e vergognoso che il sindaco abbia ignorato la diffida del gruppo consiliare La Pigna».

A ricordare come fosse già da alcuni giorni preoccupante lo stato della discarico è anche Alberto Ferrero di Fratelli d’Italia, che aggiunge: «Siamo consapevoli che la quantità di rifiuti è realmente ingente, tuttavia, anche a seguito di quanto avvenuto oggi, nel più breve tempo possibile è necessario procedere ad uno suo smaltimento. Non si può rischiare che, a seguito delle alte temperature, si sviluppino ancora incendi i cui fumi possano intossicare chi abita nelle vicinanze».

Frane a Brisighella: in corso 55 interventi urgenti per quasi 9 milioni di euro

Sopralluogo della vicepresidente della Regione a Brisighella. Riunione in municipio a Faenza con i rappresentanti dell’Unione della Romagna Faentina

Sopralluogo Priolo 21 GiugnoCinquantacinque interventi in corso, per un totale di quasi 9 milioni di euro. Interventi di somma urgenza che rientrano nel lunghissimo elenco (per un totale complessivo di 1,8 miliardi di euro) da realizzare prima dell’autunno da parte di vari soggetti attuatori – dalla Protezione civile ai Comuni, dai gestori dei servizi pubblici alla Provincia – per mettere al riparo il territorio dagli effetti di nuove piogge. Sono quelli attivi nel territorio di Brisighella, in provincia di Ravenna, colpito da 125 dissesti in seguito all’ondata di maltempo del mese di maggio. Qui si è recata oggi, 21 giugno, Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile.

Le opere di Brisighella riguardano per lo più lavori per il ripristino di strade danneggiate da frane, rifacimento di barriere paramassi, riparazione della massicciata ferroviaria, smaltimento dei rifiuti. Ma si sta lavorando anche alla rimozione di fanghi di deposito da cantine, immobili e strade, all’abbattimento di alberi pericolanti e a interventi di messa in sicurezza urgente del reticolo idrico minore.

Oltre alle opere riguardanti Brisighella, sfiora i cento milioni di euro (96.653.031 euro) il fabbisogno per gli interventi più urgenti degli altri comuni dell’Unione della Romagna Faentina.

Sopralluogo 21 Giugno BisA Faenza, in particolare, sono previste 278 opere per 70 milioni 609mila euro. 26 risultano già realizzate per quasi 74mila euro; 168 cantieri sono in corso per oltre 34 milioni e mezzo di euro, tra cui trasporto e smaltimento rifiuti, ripristino di reti e impianti ed edifici pubblici danneggiati, rimozione  di  veicoli alluvionati, messa in sicurezza di arginature e potature urgenti di alberi. Sono infine 75 gli interventi da attivare, per quasi 36 milioni: opere di ripristino stradale, di sistemazione di edifici pubblici e scuole, interventi di sicurezza idraulica e ripristino di opere idrauliche. Per i restanti 9 interventi sono in corsi approfondimenti.

A Casola Valsenio sono previsti 255 interventi per oltre 24 milioni 150mila euro: 4 risultano conclusi per quasi 9mila euro; 231 in corso per poco più di 4 milioni; 12 da attivare per oltre 20 milioni (altri 8 interventi sono interessati da verifiche).

A Castel Bolognese le necessità per le opere più urgenti ammontano a quasi 29 milioni e mezzo di euro: oltre ai 2 interventi terminati da 8.500 euro, se ne contano 49 in corso per circa 3 milioni e 19 da avviare per 26 milioni e mezzo.

Riunione 21 GiugnoE ancora: a Riolo Terme il fabbisogno supera i 6 milioni 600mila euro per 81 cantieri. Sono 5 quelli già ultimati per 5mila euro; altri 32 sono in corso per oltre 360mila euro e 44 da attivare per circa 6 milioni 300mila euro.

Da ultimo, a Solarolo sono 87 i lavori individuati come più urgenti per quasi 10 milioni di euro. Di questi, 3 da 250 mila euro complessivi risultano finiti; 47 in corso per quasi 1 milione 750mila euro e 34 da attivare per 7 milioni 765mila euro (i restanti sono in corso di approfondimento).

Nuovo ristorante in centro a Ravenna, al posto di un’ottica e di uno storico bar

Il Clarice ha aperto nei giorni scorsi tra le vie Gardini e Guidone, su iniziativa di una coppia di Modena

Torna in vita l’angolo tra via Gardini e via Guidone, nel centro storico di Ravenna, ex sede degli storici bar Byron e ottica Cicognani, con l’apertura di un nuovo ristorante: il Clarice.

La coppia di proprietari, Beatrice Bezzi (31 anni) e Riccardo Sighinolfi (39 anni), ha iniziato i lavori di ristrutturazione alla fine di gennaio e ha svolto i primi servizi nello scorso weekend.

Il nome (da pronunciare all’italiana) è ripreso da Le città invisibili di Italo Calvino, a cui è dedicata casualmente anche l’edizione di quest’anno del Ravenna Festival. Clarice è una città che nel romanzo risorge dalle sue macerie una volta distrutta e la metafora vuole mandare un chiaro messaggio di rinascita e speranza.

«L’idea, diventata realtà grazie ad un cospicuo investimento iniziale, nasce da una passione per la ristorazione scoperta molti anni fa – racconta Sighinolfi -. Ho potuto iniziare il mio percorso nell’attività di mio padre e ho poi continuato in diversi ristoranti, anche in cucine pluristellate, accumulando 20 anni di esperienza nel settore». Bezzi, invece, avendo studiato storia dell’arte e marketing, parte da un tracciato diverso, ma dopo alcune esperienze nelle ristorazione si è unita al compagno nella passione per la cucina. I due si trasferiscono quindi da Modena (lei però è ravennate) a Ravenna per dare vita alla loro attività, aperta nei giorni scorsi e che ad oggi conta sei dipendenti e una trentina di coperti. «In questo primo momento apriremo solo di sera e senza giorni di chiusura, per il prossimo autunno-inverno progettiamo anche delle aperture a pranzo e giornate di riposo», specifica Sighinolfi.

In cucina lo chef Alberto Meini, forte di esperienze al ristorante Alexander e alla Darsena Pop Up, che proporrà, in accordo coi proprietari, un menù con ricette tradizionali del territorio ma rivisitate, con ingredienti ricercati e di alta qualità e una selezione di vini di accompagnamento, tanto che è in programma l’assunzione di un sommelier di sala. L’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento in città per la buona cucina.

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