mercoledì
09 Luglio 2025

Dopo l’alluvione, a Lugo arriva il Cirque Bidon

Saltate invece le tappe di Fusignano e Alfonsine

Cirque Bidon

A causa dell’alluvione sono saltate le date di Fusignano e Alfonsine della tournée italiana del leggendario Cirque Bidon, che però ora può confermare ufficialmente l’ultima tappa prevista in provincia di Ravenna, quella di Lugo.

Nell’ambito del Lugo Music Festival, l’appuntamento è per quattro sere (sempre dalle 21.30), dal 4 al 7 giugno, al Parco del Tondo.

Testimone di una scelta di vita controcorrente – si sposta per il mondo su carrozze trainate da cavalli – esempio di un circo d’arte che incrocia teatro e poesia, il Cirque Bidon è nato in Francia negli anni ’70, in netta controtendenza rispetto al circo tradizionale, quello degli animali esotici e delle grandi famiglie circensi: il Bidon propone un mix di teatro, acrobazie, musica dal vivo e clownerie.

I biglietti si possono comprare in prevendita a questo link e nelle tabaccherie convenzionate (Pimpinella e Angolo della Fortuna a Lugo e BiroBlú a Voltana). Una parte viene venduta direttamente in biglietteria il giorno stesso dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio.

A Cervia lo Sposalizio in forma privata: l’anello lanciato (e lasciato) in mare

Vista la situazione di emergenza, le forze dell’ordine e i volontari non hanno partecipato alla 579esima edizione

Monsignor Ghizzoni Sposalizio Del MareSi è svolta in forma privata la 579esima edizione dello Sposalizio del Mare, la festa con la quale da quasi sei secoli Cervia rinnova il suo legame con il Mare Adriatico. Vista la difficile situazione causata dall’alluvione, le forze dell’ordine e i volontari impegnati nell’emergenza non hanno partecipato alla cerimonia.

Simbolo dell’evento è la tradizionale sfida dell’anello, che viene lanciato in mare e pescato da alcuni giovani cervesi.

A differenza delle edizioni passate, quest’anno l’anello è stato però lasciato in mare, proprio come quando Pietro Barbo, conosciuto come papa Paolo II, nel 1445 lanciò l’anello pastorale in mare per placare le acque. Oggi l’auspicio è di una protezione alla città per un veloce ritorno alla normalità.

Durante la cerimonia monsignor Lorenzo Ghizzoni ha benedetto le acque e coloro che vi si muovono, alla presenza del sindaco di Cervia Massimo Medri e del parroco don Pierre Cabantous.

«Il rito vuole essere naturalmente di buon auspicio per il futuro – ha dichiarato il sindaco di Cervia Massimo Medri – e di ringraziamento per l’impegno profuso da parte di tutti per il supporto alla popolazione e per riavviare le attività economiche, con un augurio a tutti di una buona stagione».

Il prossimo anno lo Sposalizio del Mare tornerà in forma integrale con tutti gli eventi collaterali, con la gara dei pescatori dell’anello e con la presenza della città ospite che sarà Cortina d’Ampezzo, città partner del 2023 che per ovvie ragioni quest’anno non ha partecipato alla cerimonia.

La provincia di Ravenna è quella dove vivono meglio i giovani

Primo posto nella classifica del Sole 24 Ore. Sul podio anche per i bambini

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Un concerto al bagno Hana-Bi (foto Francesca Sara Cauli)

É Ravenna la provincia dove vivono meglio i giovani in Italia.

Si tratta del risultato dell’indagine della Qualità della vita declinata per fasce d’età sulla base dei dati raccolti dal Sole 24 Ore.

Sono 12 gli indicatori che misurano servizi, opportunità e condizioni di vita.

Nella classifica dei giovani (fascia d’età 18-35 anni), Ravenna è prima davanti a Forlì-Cesena e Ferrara.

Tra gli indicatori, spiccano il primo posto per quanto riguarda i concerti, con una media di 75,2 spettacoli ogni 10mila abitanti “giovani” in un anno; il secondo per numero di residenti e il quinto per aree sportive.

E Ravenna si piazza sul podio (al terzo posto) anche per quanto riguarda i bambini (0-10 anni), grazie alle ottime performance negli indicatori sul verde attrezzato, la presenza di asili nido e la spesa per servizi e interventi sociali.

Nella classifica per gli anziani (over 65), infine, la provincia di Ravenna è al 27esimo posto in Italia.

Ravenna di nuovo collegata con Bologna in treno: via Faenza ci vogliono 70 minuti

Un collegamento ogni ora verso il capoluogo regionale. Entro metà giugno si prevede la riapertura del tratto fra Castel Bolognese e Russi

Ravenna 7Sono state riaperte questa mattina, 29 maggio, le linee ferroviarie Bologna-Rimini e Bologna-Ravenna via Faenza dopo gli interventi di Rete ferroviaria italiana (Rfi) per ripristinare l’infrastruttura danneggiata dall’alluvione. Alle 12 di domani 30 maggio riaprirà anche l’ultimo tratto della linea Ferrara-Ravenna-Rimini. Il numero delle corse e la velocità dei treni saranno incrementate gradualmente. Le riaperture di questa settimana consentiranno anche una prima ripresa del traffico merci, a favore in particolare del porto di Ravenna.

Fra Castel Bolognese e Ravenna è operativo un servizio di autobus sostitutivi con fermate a Solarolo, Lugo, Bagnacavallo, Russi e Godo, con orari scaricabili sul sito trenitaliatper.it e in fase di inserimento nelle piattaforme di acquisto biglietti.

I lavori sono ancora in corso fra Castel Bolognese e Ravenna, linea già compromessa dopo la prima alluvione e dove si sono registrati alcuni fra i danni maggiori in particolare fra Castel Bolognese e Lugo e fra Bagnacavallo e Russi. L’obiettivo è di ripristinare  l’infrastruttura e gli apparati tecnologici per la metà del mese di giugno.

Restano ancora chiusi alla circolazione i tratti di linea fra Lugo e Granarolo Faentino, e fra Lugo e Lavezzola. Ancora chiusa per il monitoraggio di possibili movimenti franosi la Faenza-Marradi.

Sono numerosi i punti in cui la forza dell’acqua ha eroso il terreno e trascinato via il pietrisco su cui poggiavano i binari, rendendo necessaria la sua ricostruzione e la posa di nuove rotaie e di una nuova massicciata. A subire danni sono stati anche i cavi di interfaccia con i sistemi di circolazione.

Controlli di Arpae: l’acqua attorno all’Officina dell’Ambiente non è inquinata

I risultati dei test dell’agenzia regionale sugli allagamenti nei pressi dello stabilimento che produce inerti per l’edilizia partendo da scorie di inceneritori e sta scolando nel canale Zaniolo

La veduta dello stabilimento Officina dell'AmbienteNon sono emersi segnali di inquinamento ambientale dai primi risultati dei controlli svolti da Arpae sulle acque stagnanti nei pressi dello stabilimento Officina dell’Ambiente (Oda) di Conselice dove si produce il Matrix, un materiale impiegato in edilizia che viene realizzato a partire dalle scorie dell’incenerimento di rifiuti solidi urbani. Lo rende noto la Regione oggi, 29 gennaio. Nei giorni scorsi il Comune aveva autorizzato Oda a svuotare i piazzali. Una campagna di campionamenti è partita da oltre una settimana e andrà avanti fino a quando ogni potenziale rischio sarà scongiurato.

Arpae è l’agenzia regionale per la protezione ambientale e dopo l’alluvione ha svolto tre campagne di rilevamento per verificare l’eventuale inquinamento delle acque alluvionali nei pressi del sito aziendale Oda. «Il monitoraggio ha escluso la presenza di idrocarburi – si legge nella nota della Regione – con valori abbondantemente al di sotto dei limiti di legge (0,07 mg/l rispetto al limite di legge di 5 per gli idrocarburi). Lo stesso per i metalli pesanti». Nessun caso di inquinamento è emerso nemmeno per il Canale Zaniolo, che corre nei pressi dello stabilimento. I controlli, in particolare, si sono tenuti il 22, il 24 e il 27 maggio, a monte e a valle del punto di immissione dei reflui dell’azienda.

Ulteriori monitoraggi riguardano il sito dell’Unigrà, impianto di lavorazione e trasformazione di prodotti alimentari con connessa discarica per rifiuti non pericolosi prodotti in proprio e sito per la produzione di energia, tuttora allagato. Il monitoraggio, in particolare, punta ad accertare se in seguito all’inondazione di piazzali, spazi destinati alla logistica e di parti dell’impianto possa essersi alterata la qualità delle acque alluvionali ancora presenti. I risultati saranno disponibili a giorni. «Unigrà ha comunque applicato dall’inizio dell’emergenza tutte le manovre preventive previste dai propri piani di emergenza, mantenendo un costante contatto con Arpae. Nessuna anomalia impiantistica è stata segnalata».

Arpae fa sapere che sta assicurando anche un’attenta vigilanza sulle situazioni di inquinamento puntuale derivanti da sversamenti di oli e idrocarburi provenienti da cisterne e fusti presso aree agricole o industriali. La verifica, in particolare, riguarda le misure di messa in sicurezza assunte, l’asportazione dei materiali liberi e degli eventuali substrati contaminati. Per quanto riguarda gli stoccaggi di gasoli e benzine nei distributori di carburante allagati, sono stati tutti svuotati e messi in sicurezza.

L’amministrazione comunale ha avviato una sorveglianza speciale sulla diffusione delle zanzare. Il monitoraggio è condotto con specifiche trappole già posizionate sul territorio a cura di un’impresa specializzata: ogni 3 giorni, permetteranno di rilevare variazioni nella presenza degli insetti sul territorio. I risultati delle rilevazioni saranno fondamentali per orientare i successivi interventi di disinfestazione. Già nei giorni scorsi, comunque, sono stati utilizzati prodotti larvicidi nei punti di potenziale focolaio, come ad esempio le tombinature pubbliche e le acque stagnanti. Nella prossima notte, tra il 29 e 30 maggio, è inoltre prevista l’erogazione di trattamenti contro le zanzare adulte sull’intero territorio.

I comuni confinanti con Sant’Agata accolgono gli alunni delle scuole alluvionate

Dal 29 maggio il ritorno sui banchi anche grazie a un servizio di trasporto pubblico gratuito

Bambini ScuolaTutti i bambini e i ragazzi di Sant’Agata sul Santerno hanno ripreso le attività scolastiche da oggi, 29 maggio, grazie a sistemazioni provvisorie messe a disposizione dei Comuni limitrofi dell’Unione della Bassa Romagna. Lo rende noto il Comune.

Nello specifico, i bambini del nido Girasole si trovano ora ospiti al nido «Il Bosco» di Fusignano, i bambini della scuola dell’infanzia «Azzaroli» sono accolti al teatrino parrocchiale di Villa San Martino; grazie all’istituto comprensivo «Francesco D’Este», la scuola primaria è al «Quadri» di Massa Lombarda mentre i ragazzi della scuola secondaria di primo grado si trovano alle medie «Salvo D’Acquisto», sempre a Massa Lombarda. È stato inoltre attivato un servizio di trasporto scolastico gratuito. Inoltre, momenti di svago vengono garantiti dai centri di aggregazione allestiti nelle parrocchie di Cotignola e Barbiano.

La ripartenza delle attività educative e scolastiche è stata possibile grazie al lavoro di rete dei Servizi educativi dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. «Casi come questi dimostrano come fare parte di una Unione possa fare la differenza – hanno dichiarato la presidente dell’Unione Eleonora Proni e il sindaco di Sant’Agata Enea Emiliani, referente per le Politiche educative dell’Unione -. Avere servizi conferiti ci permette di avere una visione e gestione del territorio più ampia e integrata, capace quindi di dare anche risposte più veloci ed efficaci. I Servizi educativi si sono immediatamente attivati per trovare sistemazioni temporanee il più confortevoli possibili per tutti i bambini e ragazzi e in tempi rapidi».

De Pascale: «Tutti gli sforzi di aziende e istituzioni in aiuto di Conselice»

Il presidente della Provincia ha visitato il comune della Bassa Romagna che ha vissuto tre alluvioni in un mese

Alluvione Conselice 4
Al centro Paola Pula, sindaca di Conselice

«Chiediamo a tutte le aziende e le istituzioni coinvolte di continuare a mettere Conselice in assoluta priorità per tutte le attività legate all’emergenza e ai ripristini». È l’appello del presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, che si è recato questa mattina, 29 maggio, nel comune di Conselice per un sopralluogo nelle zone alluvionate.

In queste ore le acque si stanno ritirando e si può iniziare l’azione di ripristino dei luoghi. La sindaca Paola Pula sta adottando ordinanze via via meno restrittive che consentono alle persone di poter accedere in sicurezza alle zone asciugate. Questo vale per i cittadini che potranno progressivamente accedere alle abitazioni, ma anche per le imprese, alcune delle quali sono imprese strategiche di rilevanza nazionale, che potranno mettere in sicurezza, bonificare e ripristinare.

Un ulteriore passo avanti è quello di consentire alle aziende ancora interessate dagli allegamenti di poter procedere, sempre in ore diurne e nel rispetto raccomandazioni igienico e sanitarie definite dall’Ausl, alle attività di messa in sicurezza, bonifica, e ripristino delle attività e dei magazzini. L’accesso alle imprese è consentito poiché sono raggiungibili da tratti di strade asciutte nella strada provinciale Selice e dalla strada provinciale Gardizza da via Bastia. Tutto ciò si aggiunge alla recente ripartenza delle attività commerciali e produttive dell’abitato di Lavezzola, dovuta alla diminuzione del rischio incombente.

«Alla sindaca Pula e a tutta la comunità conselicese va il massimo del supporto possibile di tutta la provincia di Ravenna. La gente di Conselice ha attraversato un inferno fatto di tre alluvioni in venti giorni, probabilmente un avvenimento mai accaduto nella storia d’Italia a una singola comunità, e da giorni combatte per riuscire a drenare attraverso i canali, verso il mare, che però dista più di 35 km, le acque giunte dalle rotture del Sillaro e del Santerno. Tutta la provincia di Ravenna nei prossimi giorni dimostrerà la sua assoluta solidarietà con Conselice, tantissimi volontari da tutto il territorio accorreranno per aiutare a pulire e riparare».

In totale in provincia di Ravenna le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.128 (201 in meno rispetto a ieri) di cui 100 minori: 1 in provincia di Rimini, 291 in quella di Forlì-Cesena, 573 in quella di Ravenna, 263 in quella di Bologna.

In arrivo 150mila rotoli di carta igienica e da cucina per gli sfollati

Il materiale donato dal gruppo Sofidel alle popolazioni colpite dall’alluvione

Carta Igienica ReginaSofidel dona 150mila rotoli tra carta igienica e carta da cucina, a marchio Regina, alla protezione civile e alla Croce rossa italiana (comitato di Bologna) che stanno aiutando la popolazione dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione.

I rotoli donati corrispondono alla quantità necessaria per un mese per le persone che attualmente risultano sfollate.

Il gruppo Sofidel è tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, in Italia e in Europa è noto in particolare per il marchio Regina.

Per quanto riguarda la protezione civile, la distribuzione del materiale avverrà attraverso la Fondazione banco alimentare Emilia-Romagna onlus, coinvolte la sede di Imola e il magazzino di Parma. Per la Croce rossa, invece, farà riferimento il magazzino del corpo militare volontario di Bologna.

Al lavoro per la riapertura nella zona commerciale di Fornace Zarattini – FOTO

Ma i danni sono ingenti e al momento è difficile fare previsioni

La zona commerciale di Fornace Zarattini sta cercando di rialzarsi dalla disastrosa alluvione. Anche se la riapertura non sarà immediata, come si può immaginare dando anche solo un’occhiata allo stato delle strutture, completamente allagate fino a pochi giorni fa. E come ci confermano gli addetti, che ci consigliano di tornare la prossima settimana.

Ci sono comunque gli operai al lavoro, e già questo è un buon segno, tra il supermercato Famila, l’Obi – con tanto di tensostruttura allestita nel parcheggio – il negozio sportivo Cisalfa e quello di giocattoli Toys.

È ancora presto per stimare una possibile giornata di riapertura, così come i danni, ingentissimi.

La rete mobile di Tim è tornata funzionante in tutta la Romagna dopo l’alluvione

L’ultima zona coperta è stata Casola Valsenio. La riparazione ha impiegato 900 tecnici

Con la riattivazione della stazione radio base nella frazione montana di Baffadi, che fornisce copertura al comune di Casola Valsenio, nel Ravennate, la Tim ha completato gli interventi sulla propria rete mobile in Emilia-Romagna, ripristinando la piena funzionalità del servizio nelle zone colpite dall’alluvione.

L’intervento in quota necessario a ripristinare i collegamenti voce e dati alla comunità di Casola Valsenio, completamente isolata a causa delle numerose frane, è stato effettuato il 27 maggio grazie all’impiego di due elicotteri, uno dei quali dei vigili del fuoco. Sul posto ha operato una squadra di tecnici Tim specializzati in ponti radio.

In precedenza Tim aveva riattivato anche la stazione radio base e la centrale di Monterenzio, nel Bolognese, altro comune montano che si trova in condizioni particolarmente critiche. In questa occasione è stato utilizzato un drone per riparare un cavo in fibra ottica strappato a causa di una frana, che ha provocato una voragine rendendo il luogo inaccessibile.

Tim fa sapere di aver messo in campo una task force con oltre 900 tecnici e personale di supporto di imprese esterne con l’obiettivo di ripristinare nel più breve tempo possibile la piena funzionalità dei collegamenti della rete telefonica e internet nel territorio. Sono stati impiegati oltre 500 automezzi, 70 furgoni attrezzati e 20 mezzi dotati di stazioni radio e centrali mobili che utilizzano generatori elettrici di emergenza.

Marina di Ravenna, torna il festival Beaches Brew. Con artisti da 12 Paesi del mondo

Da lunedì 5 a giovedì 8 giugno sulla spiaggia dell’Hana-Bi l’edizione speciale per i dieci anni. Il programma

Beaches Brew Conferenza Stampa

Da lunedì 5 a giovedì 8 giugno prossimi l’appuntamento è a Marina di Ravenna per la decima edizione di Beaches Brew: nato nel 2012 sulla spiaggia dell’Hana-Bi, stabilimento balneare sul litorale romagnolo, dalla sinergia del team di Bronson con un pool di curatori internazionale, Beaches Brew (info su beachesbrew.com) inaugura ufficialmente l’estate della musica in Italia, ma ha saputo affermarsi in questi dieci anni come uno dei boutique festival più amati e partecipati anche a livello europeo, punto di riferimento per quanto riguarda la sperimentazione e lo scouting di nuovi suoni da tutto il mondo. Sul palco di Beaches Brew si sono esibiti infatti tra gli altri, spesso per la prima volta nel nostro paese, King Gizzard, Courtney Burnett, Big Thief, Khruangbin, Comet is Coming, Neutral Milk Hotel, Ty Segall, The War on Drugs e Elijah Wood.

«Beaches Brew – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – arriva quest’anno al suo decimo anno confermando e rilanciando la sua vocazione internazionale e di forte richiamo per un pubblico sempre ampio e appassionato. Questa edizione cade in un momento molto delicato e doloroso per il nostro territorio ma siamo certi che una piena ripartenza passi anche dal coinvolgimento e dall’impegno del settore culturale. E Beaches Brew rappresenta uno degli appuntamenti più importanti in ambito musicale sul panorama nazionale».

«Siamo profondamente addolorati – dicono dalla direzione artistica di Beaches Brew – per gli eventi che hanno devastato la Romagna in questi ultimi giorni: i danni subiti da molte aree del nostro territorio sono purtroppo incommensurabili. Nonostante tutto, siamo felici che Marina di Ravenna sia uscita pressoché indenne dal disastro e immensamente sollevati dopo molti pensieri, nel condividere la notizia che Beaches Brew 2023 potrà svolgersi come da programma. In questi giorni abbiamo avuto modo di confrontarci con le istituzioni locali, che ci hanno confermato che la manifestazione potrà avere luogo seguendo le normative vigenti. Siamo stati costantemente in contatto con il nostro personale e tutti i fornitori, per assicurarci che siano al sicuro e che si trovino ancora in grado di dare il loro fondamentale contributo alla riuscita di questa edizione. Per fortuna, le aree di Ravenna e Marina di Ravenna sono ora sicure per gli spostamenti e tutti i servizi saranno presto disponibili, compresi i trasporti in autobus e treno».

Beaches Brew devolverà il 25 percento di tutte le vendite di braccialetti e merchandising del festival a favore degli alluvionati, per cui è stata aperta anche una raccolta fondi su Gofundme (a questo link) che proseguirà fino alla fine del festival, quando verrà devoluto tutto all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna. 

Passando al programma, sono in cartellone 19 artisti (molti dei quali in prima italiana), da 12 diversi paesi del mondo, per una line-up che riflette perfettamente l’approccio di ricerca trasversale, inclusivo e boundary crossing del progetto Beaches Brew, mai concentrato su un solo genere o espressione ma sempre aperto all’esplorazione delle diverse direttrici sonore del contemporaneo: dall’R&B intimo e sperimentale della producer losangelina Liv.e, il cui secondo disco Girl in the Half Pearl è Best new album di febbraio per Pitchfork, alle sperimentazioni tra calypso, ed elettronica occidentale dell’angolana Pongo, nuova diva del Kuduro (genere di musica dance elettronica nato negli anni 80 in Angola dal mix tra musica locale e europea); dall’alt-folk rituale contaminato con la drone music degli irlandesi Lankum, prodotti da Rough Trade, all’icona del rap underground dell’East coast Billy Woods. E ancora la miscela di pop, ambient e sperimentazioni della violoncellista guatemalteca Mabe Fratti, che ha saputo valorizzare in maniera straordinaria la lunga esperienza nella scena impro di Città del Messico; l’innovativo progetto Slauson Malone 1, a cavallo tra pop destrutturato, jazz e arte performativa, firmato dall’artista e musicista americano Jasper Marsalis, figlio del grande trombettista jazz Wynton; le folli contaminazioni tra death metal e tropicalismo firmate Chupame El Dedo, progetto collaborativo nato nel 2013 che vede coinvolti membri delle band colombiane Meridian Brothers e Romperayo; il country rock psichedelico della Rose City Band, creatura del visionario chitarrista di Portland Ripley Johnson; gli olandesi Nusantara Beat, nel roster della svizzera Bongo Joe (label di riferimento del settore), con la freschezza del loro approccio psych folk band ispirato alle canzoni tradizionali indonesiane degli anni 60 e 70; il beat propulsivo del trio sudafricano Phelimuncasi e del loro gqom, una potente miscela di house music nata nelle periferie di Durban nei primi anni 2010, magistralmente sintetizzata nel loro ultimo disco Ama Gogela (su NyegeNyege, 2022); il duo londinese O., che dalla sua base-studio di Peckham (sede di una delle comunità artistiche più attive della capitale inglese) ha portato a nuova forma l’accoppiata sax/batteria grazie all’utilizzo di pedali, amplificatori e strumenti digitali; le sperimentazioni tra garage, post-punk e shoegaze del neozelandese Dion Lunadon, chitarrista e cantante dei The D4 e istrionico bassista degli A Place To Bury Strangers, e il songwriting a tinte classiche, tra vene dark e aperture melodiche luminose, della cantautrice di Philadelphia Rosali; l’esplosione di generi (tra avanguardia, hyperpop, e post punk) del duo bolognese So Beast, usciti a marzo su Needn’t/La Tempesta con il terzo album BRILLA; l’originale esplorazione della dualità acustico/elettronico di Archivio Futuro, progetto guidato dal producer Lorenzo BITW insieme a Danilo Menna (drums) e Vittorio Gervasi (sax) a cavallo tra beat house, garage, jazz e prog-rock; infine, il groove di Dj Fitz , che chiude come da tradizione il festival nella notte di giovedì 8 giugno sulla spiaggia dell’Hana-Bi questa decima edizione.

Sempre da tradizione, l’inaugurazione ufficiale del festival si terrà lunedì 5 giugno all’Harbour Stage del Molo Dalmazia, nel porto di Marina di Ravenna, e vedrà protagonista insieme ai live di giornata il Garage Sale, market etico dal sapore europeo che promuove il consumo consapevole. Sul palco per l’occasione una speciale serata Bronson Recording Presents, con tre realtà italiane tra le più interessanti prodotte negli ultimi anni dall’etichetta fondata da Chris Angiolini: Eugenia Post Meridiem, con l’originale mix di elettronica, psichedelia, jazz, soul e indie del secondo album like I need a tension uscito a novembre; Trust The Mask, duo femminile di experimental elettro-pop, vincitore nel 2022 della Call For Artists del progetto di residenza artistica La Zona D’Ombra curato da Associazione Bronson, che lo ha portato ad incidere il debutto Idiom (in uscita a giugno), e Sleap-e, progetto bolognese tra lo-fi, soul e R&B guidato da Asia Martina Morabito, autore lo scorso anno del sorprendente disco d’esordio Pouty Lips e ora al lavoro sul nuovo album per Bronson Recordings di cui presenterà alcuni brani in anteprima.

Ma ecco il programma completo giorno per giorno (dal 6 giugno al bagno Hana-Bi) come sempre interamente a ingresso gratuito:

LUNEDÌ 5 GIUGNO
[c/o Molo Dalmazia – Bronson Recording Presents]
Eugenia Post Meridiem (IT)
Trust The Mask (IT)
Sleap-e (IT)

MARTEDÌ 6 GIUGNO
Liv.e (US)
Chupame El Dedo (CO)
Billy Woods (US)
Slauson Malone 1 (US)
So Beast (IT)

MERCOLEDÌ 7 GIUGNO
Pongo (AO/PT)
Nusantara Beat (NL)
Phelimuncasi (SA)
O.(UK)
Archivio Futuro (IT)

GIOVEDÌ 8 GIUGNO
Lankum (IR)
Mabe Fratti (GT/MX)
Rose City Band (US)
Rosali (US)
Dion Lunadon (NZ)
Dj Fitz (UK)

Contributi da 400 a 900 euro per gli sfollati: al via le domande in Bassa Romagna

Dovranno essere consegnate a mano entro il 30 giugno

Il Centro Di Lugo Allagato
Lugo sommersa

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (quindi Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno) dà il via le domande per il contributo di autonoma sistemazione (il cosiddetto Cas, di cui avevamo già parlato qui): chi ha dovuto lasciare la propria casa e ha trovato un alloggio alternativo, potrà richiederlo al Comune di residenza uno specifico contributo, compilando un apposito modulo entro il termine perentorio del 30 giugno 2023.

La domanda può essere fatta dai nuclei famigliari che risiedevano anagraficamente e dimoravano abitualmente in un’abitazione sgomberata con ordinanza sindacale per gli eventi calamitosi di maggio 2023. L’ordinanza di sgombero può essere dipesa da inagibilità dell’abitazione per ragioni strutturali a seguito di dissesto idrogeologico e/o per carenza dei requisiti igienico-sanitari conseguente alle infiltrazioni d’acqua.

Il contributo spetta al nucleo familiare che provvede autonomamente in via temporanea alla propria sistemazione abitativa alternativa, fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro nell’abitazione e non oltre la scadenza dello stato di emergenza. Il contributo non può essere richiesto qualora le spese per la sistemazione temporanea siano a carico della pubblica amministrazione.

La domanda di contributo deve essere consegnata a mano al Comune dove è collocata l’abitazione sgomberata con ordinanza del sindaco.

Il contributo è di 400 euro mensili per il nucleo con un componente, 500 euro per il nucleo con due componenti, 700 euro per il nucleo con tre componenti, 800 euro per il nucleo con quattro componenti, 900 euro per i nuclei con cinque o più componenti. Il contributo è aumentato 200 euro per ogni componente di età superiore a 65 anni, portatore di handicap o disabile con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%.

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