Il Mercato Coperto di Ravenna lancia la nuova stagione di “Bollito & Vinile”. La regia è di Vincenzo Spadafino, chef e ristoratore con oltre vent’anni di esperienza tra Modena e la Riviera, oggi alla guida della proposta di cucina del Mercato Coperto.
Il format: tutte le domeniche dal 12 ottobre, a pranzo, un bollito classico (selezione di carni, salse della casa e contorni di stagione) viene servito (sulla terrazza del “mercato coperto”) mentre in sala ruotano vinili anni ’50 selezionati dal celebre Dj Marco Ossanna.
Info & prenotazioni: 334 3664030 — info@mcravenna.it.
A pochi giorni dall’inizio della Superlega, Francesco Recine è pronto a ripartire dalla Powervolley Milano. Dopo una stagione in Giappone, lo schiacciatore ravennate classe 1999 è tornato in Italia con rinnovata maturità e tanta voglia di lasciare il segno. Protagonista in A1 con la maglia della Cmc dal 2019 al 2021, Recine è stato parte della Nazionale che ha conquistato l’Europeo 2021 e il Mondiale 2022, successi che hanno rilanciato il volley italiano ai vertici mondiali, come confermato anche dalla recente vittoria iridata.
Francesco, quali sono le tue impressioni dopo il tuo ritorno in Italia? «Per via degli impegni con la Nazionale è la mia seconda preparazione dopo molti anni, quindi posso dire che è una cosa nuova anche per me. Torno in Italia dopo un anno all’estero dove ho conosciuto una pallavolo diversa. È stato bello tornare ai ritmi italiani e in questo campionato dove fin da piccolo ho sempre sognato di essere protagonista».
Torni in Italia appunto dopo una stagione in Giappone con Toray Arrows Shizuoka. Che esperienza è stata e come mai hai deciso di intraprendere una scelta di quel tipo? «Sinceramente è stata una scelta difficile, che molti mi sconsigliavano. Ho seguito più la pancia che la testa ma la rifarei cento volte. È stata un’esperienza incredibile che mi rimarrà sempre dentro sia a livello umano che pallavolistico. Il mio desiderio era quello di concentrarmi su aspetti tecnici che in Giappone vengono esaltati come la la cura della seconda linea».
Speri di tornare in Nazionale in futuro?
«Diciamo che non mi sento di averla mai lasciata, ormai sono sei estati che partecipo a una competizione. I primi due coronati da europeo e mondiale poi gli altri in VNL (Volleyball Nations League) venivo lasciato a casa poco prima della partenza. Non ho rimpianti: ho sempre combattuto per il posto ma in fin dei conti non sono io a decidere. Solo quest’anno, nell’ultimo periodo di pre-mondiale ho dovuto rifiutare di far parte del gruppo per via di un infortunio all’anca».
I ricordi delle due estati vincenti in maglia azzurra? «Ho solo ricordi incredibili, nitidi, pieni di gioia e pianti di felicità con amici e “fratelli”. Abbiamo sognato e abbiamo ottenuto, è stata una cosa stupenda».
Quale pensi sia il segreto della squadra di De Giorgi, che è riuscita nuovamente a salire sul tetto del mondo? «Non c’è nessun segreto secondo me, ormai l’Italia non è più la squadra giovane o la scoperta. Da anni siamo quelli da battere e soprattutto giocano una pallavolo di alto livello ogni partita».
Che peso specifico hanno queste vittorie maschili e femminili sul movimento volley italiano? «Un peso enorme per quanto riguarda il nostro mondo anche se, a parer mio, a questi successi non viene mai data l’importanza che meriterebbero».
Recine, a sinistra, con Michieletto e la coppa del mondo vinta nel 2022
La foto nel letto con Michieletto e la coppa dell’europeo e del mondiale diventò virale. Che rapporto hai con lui? «L’idea di fare quella foto venne a me. Fu una bella trovata, ma copiata dai calciatori (Bonucci e Chiellini dopo la vittoria dell’Europeo di calcio, ndr). Con Alessandro siamo stati in camera insieme per tre anni in Nazionale quindi abbiamo stretto un rapporto stupendo. Appena è caduto l’ultimo pallone della finale contro la Bulgaria ci siamo chiamati. Lo chiamo fratellino perché comunque sono più grande di lui, ma potrebbe essere la mia “cover” visto quanto è alto e grosso».
Sei nato a Ravenna e ci hai anche giocato in A1 tra il 2019 e il 2021 prima di spiccare il volo. Che rapporto hai con la città? Torni spesso? Segui tuttora la squadra? «Ravenna è casa mia, ci torno appena posso e ci vivo d’estate. Amo la città e amo i romagnoli. Seguo da sempre la squadra e spero di rivederla in Superlega, e chissà magari di tornarci più avanti».
Fin da bambino hai passato le estati giocando sui campi dell’Obelix con Davide Gardini, altro figlio d’arte, che effetto vi fa ritrovarvi entrambi in Superlega? «Io e Gardini ci conosciamo letteralmente da quando siamo nati. È nato 4 giorni dopo di me e in quel momento i nostri genitori erano insieme a Palermo. Anche lui lo considero come un fratello, abbiamo condiviso molte cose. Posso dire che è sempre bello giocare (e vincere) contro amici».
Tuo padre Stefano è stato uno tra i migliori pallavolisti italiani tra gli anni 70 e 80, mentre tua madre Beatrice ha vinto la Coppa dei Campioni con Ravenna. Hai mai percepito la pressione di “dover arrivare” a tutti i costi? In che modo hanno accompagnato la tua crescita sportiva? «Avendo avuto due genitori che hanno giocato per la nazionale e hanno vinto tanto è sempre stata radicata in me la “pressione” di dover arrivare. Da piccolo ho sofferto molto la cosa di avere genitori ex giocatori, ma crescendo ho capito che invece era un punto di forza per me. Parliamo sempre di pallavolo perché è il nostro pane quotidiano. Ogni tanto è stancante portare “il lavoro” anche in casa ma è la nostra vita: siamo nati con la palla in mano e continueremo per sempre a parlare di questo».
In una nota congiunta inviata alla stampa, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals annunciano con soddisfazione che l’istituto comprensivo San Pier Damiano non perderà «la sua identità e la sua autonomia». È quanto sarebbe emerso in un nuovo incontro tra gli stessi sindacati e la giunta del Comune di Ravenna.
Il tema è quello della chiusura dal 2027 della scuola media Damiano, a causa del mancato rinnovo dell’affitto nell’attuale sede di via Ghiselli, con il beneplacito del Comune. Tra le ipotesi ventilate nei giorni scorsi c’era anche quella della “fusione” con il comprensivo “Guido Novello”, che avrebbe portato tra le altre cose – sottolineano i sindacati «alla perdita ti posti di lavoro in termini di organico di diritto e di fatto senza tener conto delle ricadute sul personale scolastico in termini di esuberi occupazionali».
Ora invece, «apprendiamo di un cambio di rotta e un’apertura significativa – termina la nota -: ci è stato comunicato che l’istituto Comprensivo Damiano non perde la sua identità e la sua autonomia. I dettagli legati agli aspetti tecnici ci verranno comunicati nei giorni successivi. Ci riteniamo molto soddisfatti. Il confronto partecipato , la condivisione delle posizioni seppur non sempre allineate e la nostra posizione sempre ferma , hanno dato vita ad un risultato più che positivo: resta viva un’istituzione scolastica».
Resta ovviamente da capire dove troveranno spazio le 15 classi al momento ospitate in via Ghiselli.
Per lavori di asfaltatura in centro a Faenza nelle vie San Giovanni Bosco e Torricino, da martedì 14 ottobre a lunedì 20 vengono disposte alcune modifiche alla viabilità.
In via San Giovanni Bosco, tra via Zuffe e via Comandini e per l’intera estensione di via Torricino, verrà istituito il divieto di transito nella fascia oraria 7-18; contestualmente sarà istituito un divieto di sosta con rimozione coatta nella fascia oraria 0-24 lungo via San Giovanni Bosco, nel tratto compreso tra via Cavina e via Comandini, e su tutta via Torricino.
Allo scopo di agevolare la circolazione nelle aree limitrofe verrà sospesa la Ztl in via Zuffe e in via Torricelli, limitatamente al tratto compreso tra via Zuffe e via Manfredi. Anche l’Area Pedonale di via Marescalchi, tra via Torricelli e piazza Martiri della Libertà, sarà temporaneamente sospesa, fatta eccezione per le mattine di mercato (martedì, giovedì e sabato), quando il divieto sarà mantenuto dalle 7 alle 14. Per venire incontro alle esigenze dei residenti, sarà eccezionalmente consentita la sosta all’interno del Parcheggio ex Salesiani per i titolari di abbonamento “Settore 2 Residenti” nelle vie interessate. Inoltre, per i residenti e/o frontisti dei tratti oggetto di intervento, il transito sarà comunque permesso dalle 18 alle 7 e per l’intera giornata di sabato e domenica.
L’impresa esecutrice è incaricata di segnalare e consentire il percorso utile per raggiungere la propria destinazione, compatibilmente con lo stato di avanzamento dei lavori. Tutte le variazioni alla viabilità saranno indicate sul posto mediante apposita segnaletica temporanea di cantiere. Si fa presente che non sono escluse ulteriori modifiche, anch’esse opportunamente segnalate se necessarie, per l’espletamento delle attività di cantiere.
In caso di maltempo le date di esecuzione potrebbero subire variazioni, che saranno tempestivamente comunicate.
Secondo il consigliere comunale di Forza Italia a Ravenna, Alberto Ancarani, per migliorare l’offerta di sosta in centro città sarebbe più opportuno sopraelevare il parcheggio in via Renato Serra, di fronte all’ex macello, e non quello di via Beatrice Alighieri, nella zona stazione, come invece ha deciso di fare la giunta Barattoni. Ancarani ha presentato un’interrogazione al sindaco per chiedere se intenda rivedere in generale il piano della sosta.
La domanda del forzista arriva a pochi giorni dall’inaugurazione della riqualificazione del parcheggio di piazza Mameli, dove i posti scenderanno a 42 dai 62 che erano presenti prima del cantiere: «Non si sentiva un particolare bisogno di questo restyling che segue un precedente di pochi anni fa quando vennero collocati alcuni chioschi anche a seguito della ristrutturazione del mercato coperto. Aggiungere posti auto in via Beatrice Alighieri mentre se ne tolgono in piazza Mameli, benchè il risultato finale sia comunque positivo appare una modalità di programmare il piano per la sosta scarsamente lungimirante basato più su scelte avventate che su una reale volontà di pianificazione».
La decisione di sopraelevare l’area di sosta in via Alighieri (oggi 82 posti) è stata annunciata dal primo cittadino durante un’intervista alla festa dell’Unità a settembre e nei giorni scorsi la conferma è arrivata dall’assessore Giancarlo Schiano (M5s), titolare della delega al Centro storico: «In ottobre andrà in consiglio comunale l’assestamento di bilancio che prevede le risorse per i lavori». Ancarani è scettico sull’intervento anche perché teme che l’opera comporti una diminuzione della privacy degli abitanti attorno all’attuale parcheggio: «Con il secondo piano avranno una diminuzione dell’illuminazione dei loro immobili nonché le auto all’altezza delle loro finestre».
Vale la pena ricordare che nel 2017, in una commissione consiliare, l’allora assessore Roberto Fagnani (delega Lavori pubblici nel De Pascale I) parlò di un intervento già in programma per via Serra: «Prenderà il via nel 2018. L’idea è quella di fare un parcheggio multipiano, dobbiamo ancora vedere se raddoppiare i posti attuali e passare così a 160 parcheggi o addirittura triplicarli, arrivando a 240».
Entro la primavera del 2026 saranno ultimati i lavori a carico della Provincia di Ravenna nella scuola superiore Olivetti-Callegari, in via Umago, per tre nuovi laboratori informatici, una biblioteca e una palestra. Lo ha affermato Valentina Palli, sindaca di Russi e presidente della Provincia, durante una visita all’istituto avvenuta stamani, 10 ottobre, insieme al sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, e all’assessora alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, Hiba Alif. Palli ha assicurato anche una rapida risoluzione del tema del parcheggio dei mezzi degli studenti nei pressi della scuola.
Gli amministratori pubblici hanno risposto per quasi due ore alle tante sollecitazioni avanzate da un gruppo di studenti, due in rappresentanza di ognuna delle quarantuno classi dell’istituto professionale guidato dal dirigente Giancarlo Frassineti, per una riflessione su come migliorare la vivibilità sociale, gli spazi, i servizi del quartiere Darsena e della città.
Frassineti ha brevemente illustrato i compiti dell’ente locale Provincia, proprietaria degli edifici scolastici delle scuole superiori e degli arredi in gestione alla scuola, e del Comune, responsabile dell’assetto e dei servizi nel territorio comunale.
Le sollecitazioni degli studenti hanno toccato i temi della sicurezza della viabilità cittadina, delle attività aggregative e attrattive per i giovani, del trasporto pubblico per garantire il diritto alla mobilità, delle piste ciclabili, delle problematiche del quartiere Darsena su magazzini dismessi e gestione dei rifiuti, delle street art, dei centri sportivi, del parcheggio per gli studenti forniti di motori, dell’installazione di pannelli fotovoltaici e altro.
Barattoni, rimarcando lo stretto legame tra l’istituto e il quartiere, ha prestato attenzione e riferito su quanto fatto e quanto in futuro ipotizzabile da parte dell’amministrazione comunale, dalla sicurezza ai luoghi attrattivi, agli spazi sportivi e aggregativi, all’ostello con studentato, al centro sociale Quake.
Oltre a Frassineti, erano presenti i collaboratori del dirigente Marina Pascolo, Matteo Acciai e Milena Prati, il presidente del consiglio d’istituto Laura Tasselli, i docenti Leandro Capponi, Elisabetta Beltrami, Gennaro Buccino, Salvatore Giuseppe Chiarello, Maria Concetta Giacone, Francesca Zampiga.
Sono stati completati i lavori di riqualificazione in piazza Mameli a Ravenna, nel quartiere della stazione ferroviaria. Il parcheggio tornerà utilizzabile da giovedì 16 ottobre – un mese oltre i tempi previsti a fine giugno quando partì il cantiere – quando si terrà l’inaugurazione con il sindaco Alessandro Barattoni. Il taglio del nastro è previsto per le 17.30 circa.
L’inaugurazione della riqualificazione della piazza sarà il momento conclusivo di una passeggiata di Barattoni nel quartiere, iniziativa aperta alla cittadinanza e promossa dal Comune in collaborazione con Cittattiva, centro di partecipazione civica e mediazione sociale del Comune. Partenza alle 16 dalla sede di Cittattiva, in via Carducci 16: dopo una breve introduzione sul progetto dello studentato di viale Farini, ci si dirigerà al cantiere della palestra del liceo classico Dante Alighieri per poi spostarsi alla Rocca Brancaleone e raggiungere, infine, la nuova sede del centro per l’impiego in via di Roma.
I lavori nel parcheggio della piazza hanno permesso di realizzare una nuova pavimentazione drenante e permeabile. All’interno dell’area sono state create due nuove zone verdi, inerbite e piantumate con nuove alberature (acero rosso e acero minore, ginkgo biloba a portamento colonnale) e arbusti, che garantiranno un migliore ombreggiamento durante i mesi primaverili ed estivi. Queste aree avranno anche la funzione di “giardino della pioggia”, grazie alla cordolatura interrotta che permetterà il deflusso naturale delle acque meteoriche. Il nuovo assetto del parcheggio prevede 42 posti auto, sostanzialmente gli stessi di prima (a differenza di quanto precedentemente comunicato).
Per garantire una migliore organizzazione, chi volesse partecipare alla passeggiata è invitato a dare conferma via email a cittattiva@comune.ra.it oppure via whatsapp al 347210 4175.
«Alla data in cui è stata pubblicata la notizia del suo rinvio a giudizio, non era ancora stato sottoscritto alcun contratto con Michele Marco Rossi. La richiesta di una dichiarazione sostitutiva a certificazione di eventuali procedimenti penali in corso non è stata poi adempiuta da Rossi per la sua rinuncia all’incarico prima della formalizzazione del contratto». È il chiarimento della Fondazione Ravenna Manifestazioni sulle questioni sollevate da un’interrogazione del consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) in merito alla vicenda che coinvolge il 36enne musicista, scelto dalla Fondazione come co-direttore artistico della rassegna Ravenna Festival, insieme alla moglie Anna Leonardi.
Per dovere di cronaca va detto che nella nota inviata alla stampail 3 ottobre da Ravenna Manifestazioni si parlava di dimissioni accettate e non di rinuncia all’incarico. Stesso termine usato anche da Rossi nella lettera scritta per farsi da parte e di cui la Fondazione ha riportato questo un passaggio: «È l’inizio di un periodo lungo pieno di dolore e difficoltà. Questa consapevolezza, unita al rispetto e all’amore profondo che ho per il Festival, mi induce a dare le mie dimissioni dal ruolo di co-direttore artistico». Da lì nasce l’uso del termine dimissioni per riferirsi alla vicenda sia da parte della stampa che da parte della politica.
Il decano dell’opposizione ha chiesto al sindaco di Ravenna, presidente del consiglio di amministrazione della stessa Fondazione, chiarimenti sulla mancanza dell’autodichiarazione di Rossi su procedimenti penali pendenti a suo carico. Illustrando i contenuti della sua interrogazione alla stampa, Ancisi aveva ribadito che quella dichiarazione era un passaggio obbligato per quella assunzione perché, a suo avviso, la Fondazione è da equiparare a un ente pubblico in quanto la compagine dei soci è composta in buona parte da enti pubblici.
Anche su questo tema la Fondazione ha voluto fare chiarezza: «Ravenna Manifestazioni è un ente di diritto privato e non un soggetto di diritto pubblico. Chi la cita come tale le attribuisce una qualificazione non corretta: per la precisione, e secondo le definizioni Anac, la Fondazione non è nemmeno qualificabile quale ente “in controllo pubblico” (delibera 1134 del 8/11/2017) bensì come soggetto partecipato dal pubblico. In secondo luogo, deve esplicitarsi che Rossi è stato sì prescelto come co-direttore artistico della Fondazione dal consiglio di amministrazione del 4 agosto 2025, ma il rapporto giuridico che si sarebbe poi andato ad attivare, con le procedure amministrative del caso, non era una “assunzione”, di lavoro dipendente, bensì un incarico professionale verso un lavoratore autonomo. Vista l’inesistenza di un rapporto giuridico fra la Fondazione e Michele Marco Rossi, ab origine, non si pone alcuna questione di mantenimento o perdita del posto di lavoro o meglio dell’incarico professionale».
L’ultimo chiarimento reso pubblico dalla Fondazione, nella nota inviata alla stampa, riguarda la procedura relativa alla direzione artistica del teatro di tradizione: «Qualcuno l’ha erroneamente definita “bando pubblico”, è invece una “manifestazione d’interesse”, propria degli organismi, appunto, di diritto privato che possono altresì del tutto legittimamente attivare contratti diretti di natura fiduciaria».
Resta confermato l’incarico a Anna Leonardi, moglie di Rossi: le condizioni economiche del suo ruolo saranno pubblicate sul sito, come richiesto dalle norme sull’amministrazione trasparente, appena terminata la sua formalizzazione.
L’E work Faenza Basket Project è ripartita dalla seconda serie del basket nazionale e lo ha fatto subito con il piglio giusto. Le faentine in estate hanno rinunciato all’A1, dopo ad aver raggiunto brillantemente la settima piazza valevole per i playoff. La scelta di tornare in cadetteria dopo 4 stagioni è una decisione, come si legge nel comunicato della società, «lucida e responsabile, maturata dopo un’attenta riflessione sul contesto del basket italiano e sulla situazione della nostra realtà sportiva». L’inizio della stagione 2025-2026 è stato positivo, vista la vittoria al Pala Bubani su Trieste per 80-71.
L’età media delle faentine è molto bassa. Nel roster rinnovato per sette decimi solo una giocatrice è nata negli anni ’90: si tratta della lunga Alice Nori, arrivata da Milano in estate. Le altre sono tutte nate dopo il 2000. Restando tra le lunghe, troviamo la bulgara Iliyana Georgieva (16 punti all’esordio) e la classe 2008 Marianna Zanetti. Tra le ali, occhio all’ex Udine Sara Ronchi e alla finlandese Lilli Onnela: quest’ultima, classe 2006, alla prima ha segnato già 24 punti risultando la migliore tra le romagnole. Julia Bazan, Caterina Ciuffoli e Alice Cappellotto si dividono i compiti in regia, mentre in posizione di guardia si alterneranno Martina Guzzoni e la ceca Emilie Brzonova.
Faenza Basket Project ha iniziato il suo cammino in Serie A2 sotto la guida di coach Paolo Seletti, che ha presentato così la squadra: «La prima impressione è di aver trovato un mix giusto: ci sono elementi di esperienza inseriti all’interno di un contesto giovane. Le più esperte hanno approcciato il lavoro con grande serietà e disponibilità, mettendosi al servizio delle compagne. Questo è molto importante perché la proposta di pallacanestro che stiamo portando avanti non è quella classica, ma richiede un atteggiamento aperto e adattabile. Tutte stanno già dando il massimo».
La seconda partita della stagione sarà domenica 12 ottobre, alle ore 18, sul campo della Velcofin Interlocks Vicenza.
Lunedì 13 ottobre alle 16.40 si terrà un sit-in di protesta alla scuola Riccardo Ricci di via Cilla.
L’iniziativa – dal titolo “la nostra scuola nel nostro quartiere” – si terrà dopo l’uscita da scuola dei bambini delle elementari per protestare contro il Comune per la prossima chiusura della scuola media Damiano (ne abbiamo parlato nei giorni scorsi anche a questo link), dello stesso istituto comprensivo (“San Pier Damiano”).
«Per un quartiere con la sua scuola e per una scuola vicina alle famiglie», si legge nel volantino dell’iniziativa, e contro le “classi pollaio”.
Dopo aver chiuso un pre-campionato molto convincente con due vittorie nelle ultime due amichevoli disputate contro Cesena e Jesi, l’Olimpia Teodora è pronta a scendere in campo per il primo impegno ufficiale della stagione 2025-2026.
Per le giallorosse il campionato di Serie B1 comincia sabato 11 ottobre alle 20.30 al Villa Romiti di Forlì. Ad attenderle ci sarà la Libertas Volley Forlì, in un derby che si promette d’alto livello. La sfida tra le due compagini romagnoli aveva visto vincere agevolmente l’Olimpia durante la preseason, ma sabato si farà sul serio e servirà la miglior versione della squadra di Coach Rizzi per ottenere il risultato.
«Ogni avvio di stagione è atteso con trepidazione per mettere in campo tutte le energie: la squadra è pronta» – commenta il Presidente Poggi, che poi puntualizza: «Come società abbiamo vissuto una estate intensa e piena di cambiamenti. Non è stata ridimensionata l’attività del giovanile, come da molti scritto, ma è stata riorganizzata con un occhio importante alle attività di avviamento delle più piccole e alla qualità per i gruppi più grandi. La B1 è solo la punta del movimento e vogliamo che tutti si sentano parte di questo. Aspettiamo grande partecipazione di pubblico, le ragazze e OlimpiaTeodora lo meritano».
Da lunedì 13 ottobre prende il via anche nella provincia di Ravenna la campagna di vaccinazione contro l’influenza. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, alle donne in gravidanza indipendentemente dall’età gestazionale e a quelle che hanno appena partorito, alle persone rientranti nella fascia d’età dai 6 mesi ai 59 anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza. C’è attenzione e quindi anche offerta gratuita ai conviventi dei soggetti fragili (anche se a loro volta già vaccinati), ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni, ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze di qualunque età, ai medici e agli operatori sanitari (compresi i medici e personale sanitario in formazione), alle persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo e ai donatori di sangue. La vaccinazione è offerta e consigliata ai volontari in ambito sociosanitario e a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
Dove vaccinarsi
Come da indicazione della Regione Emilia-Romagna, sarà possibile vaccinarsi dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che aderiscono alla campagna 2025/2026, dai servizi di igiene e sanità pubblica, dai servizi di pediatria di comunità e dalle farmacie convenzionate aderenti; possono vaccinarsi in farmacia i cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito di valutazione dell’eleggibilità, risultino idonei alla vaccinazione in farmacia. Per le donne in gravidanza è previsto il libero accesso (senza prenotazione a cup e senza impegnativa del medico curante) per vaccinazione antinfluenzale in tutti gli ambulatori di sanità pubblica della Romagna negli orari di apertura.
I minori affetti da malattia cronica riceveranno l’invito alla vaccinazione direttamente dalla Pediatria di Comunità. I bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 6 anni – per i quali (nella fascia 2-6 anni) sarà disponibile anche il vaccino antinfluenzale spray nasale – potranno essere vaccinati gratuitamente dai loro pediatri se aderenti alla campagna; in caso di mancata adesione, potranno essere vaccinati dalla Pediatria di Comunità. Il vaccino potrà essere somministrato dalla Pediatria di Comunità anche a minori sani in fascia di età 7-17 anni che non rientrano tra i destinatari della vaccinazione gratuita e che lo richiedono; in questo caso la prestazione è a pagamento.
Tutti i cittadini maggiorenni che hanno diritto alla vaccinazione antinfluenzale gratuita possono vaccinarsi anche in farmacia. Anche chi non rientra nelle categorie per le quali è prevista la gratuità può ugualmente richiedere la vaccinazione presso il proprio medico curante o presso le farmacie convenzionate aderenti, con spesa del vaccino e della prestazione a proprio carico.
Dati e Covid
La copertura vaccinale in Ausl Romagna nella stagione influenzale 2024/2025 nei soggetti con età superiore a 65 anni è pari al 55,6%, lievemente in rialzo rispetto alla stagione 2023/24. Sono state eseguite 221.610 vaccinazioni dai medici di medicina generale e dai servizi sanitari, in aumento rispetto alla campagna 2023/2024, quando ne erano state somministrate 211.126.
Anche quest’anno è prevista, su richiesta, la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antiCovid-19; è a disposizione il vaccino aggiornato contro le varianti. Chi volesse vaccinarsi solo contro il Covid può farlo presso gli ambulatori vaccinali per adulti e bambini o dal proprio medico di medicina generale se aderente alla campagna.
Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale sono disponibili sul sito della Regione Vaccino antinfluenzale — Salute (regione.emilia-romagna.it).