martedì
26 Agosto 2025

Franco Gabrielli torna in città per parlare di “naufragi” e terrorismo

Due incontri pubblici il 3 marzo con l’esperto di Pubblica Sicurezza e Protezione civile, cittadino onorario di Ravenna dal 2014

Franco Gabrielli
Franco Gabrielli (Foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Sarà ospite a Ravenna, nella giornata di venerdì 3 marzo, Franco Gabrielli, già capo del Dipartimento della Protezione civile e direttore generale della Pubblica sicurezza, nonché cittadino onorario di Ravenna dal 2014.
Nel pomeriggio Gabrielli terrà la lezione conclusiva dell’insegnamento “Il terrorismo internazionale in età contemporanea” svolto all’interno del corso di laurea “Storia, società e culture del Mediterraneo”. La lezione, aperta a tutti, si svolgerà dalle 15 alle 17 all’aula Tumidei, al primo piano di Palazzo Corradini (via Mariani 5).

A seguire, alle 17.30, Gabrielli sarà protagonista di un dialogo alla sala Corelli del teatro Alighieri, dal titolo “Responsabilità, competenza, passione civile”, intorno al suo recente volume Naufragi e nuovi approdi. Dal disastro della nave Concordia al futuro della Protezione civile, edito da Baldini&Castoldi (2022).
Dialogheranno con l’autore il sindaco Michele de Pascale e i docenti universitari Michele Marchi e Alberto Pagani. Sarà l’occasione per approfondire, tra le altre, tematiche quali l’importanza della prevenzione e la necessità di riscoprire una sensibilità diffusa sui temi della protezione ambientale e del futuro sostenibile del pianeta.

Una scuola di formazione gratuita alle Bassette per diventare metalmeccanici

Open day tre volte a settimana per visitare la struttura

Academy JobUna nuova “academy” a Ravenna, rivolta a giovani maggiorenni che vogliono imparare una professione ed entrare nel mondo del lavoro. Il centro, situato in via Vittorio Emanuele Orlando, nella zona Bassette, si occupa della formazione nel settore metalmeccanico.

I partecipanti all’iniziativa, completamente gratuita e patrocinata dal Comune di Ravenna, verranno formati anche sotto l’aspetto delle abilità e della sicurezza sul lavoro e supportati da professionisti esperti. Sono in programma open day tre volte a settimana, in cui poter visitare la struttura, parlare con gli esperti e capire nel dettaglio come funziona.

Job Industrial Academy è un progetto nato per conciliare due esigenze: da un lato, quella di figure in cerca di occupazione, che desiderano formarsi e iniziare a lavorare come saldatori, carpentieri, tubisti, meccanici, montatori; dall’altro, quella delle aziende del settore, che faticano a individuare profili specializzati.

Per maggiori informazioni scrivere ad academy@jobspa.it oppure contattare il numero 0544 1950893.

Nuova targa in mosaico in centro a Ravenna, omaggio dell’ex ambasciatore

L’opera di Annafietta, in via Santa Teresa

Via Santa TeresaInaugura una nuova targa toponomastica realizzata nel laboratorio di Annafietta: verrà installata in via Santa Teresa a Ravenna. La cerimonia si terrà venerdì 3 marzo alle 11.30.

L’opera verrà installata su un’abitazione di proprietà del lughese Antonio Bandini. Una sorta di riconoscimento per la sua lunga carriera: negli anni è stato console generale a New York e ambasciatore ad Asmara (Eritrea), Oslo (Norvegia) e Reykjavík (Islanda).

La targa – offerta alla città dalla stessa famiglia Bandini – è ispirata allo stile di architettura razionalista.

All’inaugurazione, oltre ad Anna Fietta, saranno presenti Massimo Cameliani, presidente del Consiglio Comunale, e il finanziatore dell’opera Antonio Bandini.

Con questa targa, sale a 107 il numero complessivo delle opere toponomastiche installate nel centro di Ravenna ad opera di Annafietta. Questo nuovo manufatto è composto da una parte centrale in ceramica realizzata dal torniante faentino Ilirio Garavini e da lati in mosaico.

La società di dragaggi del porto sarà main sponsor dell’orchestra Cherubini

Partnership per tre anni presentata in occasione delle prove per il concerto in programma il 3 marzo alla Darsena del Sale di Cervia, con Sollima

Orchestra Cherubini 10La Sidra (Società italiana dragaggi), impegnata nell’appalto dell’Autorità portuale da 250 milioni di euro per l’approfondimento del Candiano, affiancherà l’orchestra giovanile Luigi Cherubini, residente di Ravenna Festival, come main sponsor per il triennio 2023-2025.

La partnership è stata presentata alla città ieri, mercoledì 1 marzo, in occasione delle prove aperte con il violoncellista e compositore Giovanni Sollima, legato da anni alla Cherubini, in vista del concerto La musica che sale, in programma venerdì 3 marzo, alle 20, alla Darsena del Sale di Cervia.

«Il nostro impegno al fianco di giovani musicisti – sottolinea Jan Vandenbroeck, presidente di Sidra – che sono ispirati e guidati dal Maestro Riccardo Muti è per noi motivo d’orgoglio, tanto più che impreziosisce il particolare legame con la città di Ravenna, dove Sidra sta investendo le proprie energie in un’opera di profonda trasformazione del porto, che candiderà Ravenna a divenire l’hub commerciale più importante dell’Adriatico».

Sidra ha eseguito diversi interventi di dragaggio nel Canale Candiano, nel Terminal Crociere di Porto Corsini tra il 2007 e il 2011 e lo scorso anno, nell’ambito del progetto della Regione Emilia Romagna di protezione e gestione integrata dei litorali, è stato completato il ripascimento di 11 km di spiagge in tre mesi con versamento di oltre un milione di metri cubi di sabbia prelevata da cave marine off shore.

«Con i social ora il giornalismo rischia l’autocensura per non offendere i follower»

Francesco Oggiano è un freelance che segue il progetto Will Media, uno spazio di divulgazione nato nel 2020 su Instagram, e ha scritto un libro sul modo in cui le reti hanno cambiato il modo di informarci. Il reporter sarà a Faenza il 2 marzo in un incontro pubblico al cinema Europa

327104997 1145069099529411 1367081445371296313 NNel rapporto un po’ conflittuale tra social network e giornalismo, dove ognuna delle due parti crede di essere a credito nei confronti dell’altra, c’è una realtà che alla nascita nel gennaio 2020 è stata una vera novità. Will Media è uno spazio di divulgazione che vive su Instagram e oggi conta un team di trenta persone. Tra loro, sin dal principio, c’è Francesco Oggiano. Il 38enne di origini pugliesi ha scritto il libro Sociability, sul modo in cui i social stanno cambiando il nostro modo di informarci e fare attivismo, e sarà a Faenza il 2 marzo, alle 20.30 al cinema Europa nell’ambito del festival Noam, con uno speech dal titolo “Dagli Stati Uniti all’Europa: la rivoluzione dei social”. Alla vigilia della serata abbiamo rivolto qualche domanda a Oggiano.

La nuova frontiera del giornalismo sugli spazi digitali sembra il podcast. È un prodotto che potrà garantire nuove entrate?
«È un mezzo fantastico per coinvolgere il pubblico. Tra 2019 e 2020 in Italia abbiamo visto grandi investimenti nel campo. L’effetto novità ha una fase iniziale di grande entusiasmo e tante sperimentazioni, alcune non eccezionali. Penso che ora arriverà un bagno di realtà e nel 2023-2024 assisteremo a una normalizzazione dove sopravviveranno solo i prodotti più validi».

Come si monetizza un podcast?
«Ci sono brand che pagano per avere un loro canale in cui distribuire contenuti in questo formato. Per quelli più giornalistici invece non ci vedo nulla di male se una puntata prevede finestre per spot di 30 secondi».

Fare giornalismo appoggiandosi solo su piattaforme social, per una testata o per un freelance, in che modo può incidere sulla libertà del lavoro?
«Montanelli diceva che l’unico suo padrone è il lettore. Ma è pur sempre un padrone. Questo ragionamento si applica bene ai social: può venire il timore di dire qualcosa di spiacevole per i propri follower che ti abbandonano o peggio scatenano una shitstorm con un danno di reputazione. Il giornalismo adesso può rischiare una censura dal basso. Io stesso mi sono trovato a farmi domande di questo tipo al momento di produrre i contenuti, mi sono chiesto cosa avrei potuto rischiare. E il fatto stesso che me lo chiedessi mi ha fatto capire che era un tema interessante e ci ho fatto un capitolo del mio libro».

326227257 855105212271012 8198040051229506442 NI social costringono le testate a dare più spazio all’intrattenimento a discapito dell’informazione?
«Non c’è nulla di male nell’intrattenimento, a patto che venga fatto con metodo corretto. Invece negli anni Dieci ci siamo illusi che internet ci avrebbe fatto fare tanti soldi con la pubblicità e ci siamo buttati sul clickbaiting. Rinunciare al titolo a effetto e applicare un metodo che comprenda la complessità dei temi è la linea da seguire anche per l’intrattenimento».

Dall’America arrivano riflessioni sulla fine dell’era dei social media e l’ingresso nell’era dei “recommendation media”.
«Stiamo assistendo a quella che si può chiamare tiktokizzazione di internet: Tiktok dice chiaramente che non vuole essere chiamato social media ma piattaforma di intrattenimento. E in effetti non è un social: i contenuti non vengono proposti in base a relazioni social, ma sono segnalati in base all’algoritmo che osserva le abitudini del tuo consumo e ti propone altro in linea. È un approccio che ha fatto breccia e lo stanno introducendo anche altre piattaforme, ad esempio Instagram lo fa sempre di più».

Se questa diventa la struttura imperante, allora la caccia a conquistare più follower possibile avrà sempre meno senso?
«Su Tiktok è già così: la performance di un video non dipende dal numero di follower che ha il creator. E in questo è più meritocratico: su Instagram io ho 58mila follower e un mio video non potrà mai avere le stesse visualizzazioni di uno della Ferragni che ne ha 29 milioni. Su Tiktok invece siamo tutti alla pari: puoi diventare virale partendo da zero. Il risvolto è che è molto più difficile costruire una community perché è vero che si può essere virali partendo da zero ma è altrettanto vero che un video può fare zero visualizzazioni pur avendo molti follower».

E siamo al concetto di community. È la parola più smart per definire quel citizen journalism di cui tanti si erano innamorati anni fa?
«Io intendo la community come un gruppo di persone che si identifica in certi valori. Va costruita anche con piccoli accorgimenti: banalmente rispondendo un po’ ai commenti, ai messaggi, dialogando con i follower. Oggi qualcosa sta cambiando. Quello che penso funzioni maggiormente nel rapporto con la community è riuscire a dare informazioni utili: spesso il lettore ha bisogno di risolvere qualche problema».

331499021 201333592476447 4864857148002460990 NNella ricerca di nuovi canali di entrate economiche, il branded journalism può essere una strada che funziona? Quanto siamo distanti da quelle che una volta, nel gergo delle redazioni, si chiamavano “marchette”?
«Ogni azienda di qualunque settore deve comunicare e deve farlo in maniera sempre più raffinata. La “marchetta” classica non credo che porti grande utilità. Una cosa diversa sono i contenuti prodotti con il supporto di un marchio che se non viene nominato è anche meglio. Esempio: Patagonia finanzia la realizzazione di documentari stupendi».

Ma è applicabile anche in senso inverso? Si potrà cercare sponsor per prodotti giornalistici?
«Provo a immaginare un esempio. Mettiamo che un giornalista freelance abbia l’idea di fare una serie di storie sugli sportivi attivisti. Può proporle alla Gazzetta dello Sport e farsi pagare. Ma può anche proporle a un’azienda che magari produce palloni e il marchio nemmeno lo nomina. È chiaro che nel breve periodo il produttore di palloni non avrà un ritorno economico immediato, ma assocerà il suo nome a certe informazioni e certi valori che nel lungo periodo saranno utili all’immagine».

In municipio si lamentano per l’odore, chiude il distributore di patatine fritte

L’attività era stata inaugurata pochi giorni prima, in centro a Ravenna. Il titolare al lavoro per risolvere il problema

Patata 24L’odore di patatine fritte non è piaciuto in municipio e l’Ausl ha invitato il titolare del primo distributore self service di patatine fritte di Ravenna a risolvere il problema. Nell’attesa, l’impianto è già stato costretto a chiudere, due giorni dopo l’inaugurazione.

È il caso di Patata24, la nuova attività aperta sotto il voltone che collega piazza del Popolo a quella dell’Aquila, in pieno centro a Ravenna.

Un’attività senza dubbio originale, con un distributore automatico che frigge patatine, pronte in pochi secondi.

Il titolare conferma i problemi di odori, “denunciati” dal municipio. Ma assicura una veloce ripartenza. «Entro una settimana, massimo due, ci metteremo a posto. In tutta Italia ci sono altri 15 distributori di questo tipo, nei centri storici, e non hanno mai riscontrato problemi. Si tratta di macchine nuove, non friggitrici, ma che utilizzano il sistema dei “carboni attivi” e che non necessitano di una cappa aspirante. Il problema è più che altro dei materiali del soffitto e allo stesso tempo della permeabilità del pavimento del municipio. Ma ora realizzeremo gli interventi necessari per risolvere il problema degli odori, siamo in stretto contatto con l’Ausl».

A Ravenna per la prima volta il campionato nazionale di ginnastica artistica

Il 3 e 4 marzo il Pala De Andrè ospita 600 atleti di fama nazionale e mondiale per il “Trofeo San Carlo Veggy Good”. I biglietti su TicketOne

Edera Ginnastica Artistica
Dirigenti e alteti dell’Unione Edera a Palazzo Merlato

Il Pala de Andrè ospita venerdì 3 e sabato 4 marzo la seconda tappa del massimo campionato nazionale di ginnastica artistica, il “Trofeo San Carlo Veggy Good”. È prima volta che Ravenna accoglie un evento di ginnastica di tale rilievo agonistico, reso possibile grazie all’impegno e alla collaborazione tra la società sportiva Unione Edera e il Comune, in particolare l’assessorato allo Sport.

Oltre alla collaborazione nell’organizzazione dell’evento, l’amministrazione comunale ha concesso a Edera la possibilità di interventi strutturali nel palazzetto ravennate per renderlo più performante – ad esempio scoperchiare parte del lastricato in legno per creare agganci permanenti necessari all’installazione delle strutture ginniche – esprimendo la volontà di guardare al futuro di questo genere di eventi in città. Secondo Giacomo Costantini, assessore comunale allo sport, si tratta infatti di un appuntamento importante per Ravenna non solo dal punto di vista sportivo ma anche turistico: gli organizzatori prevedono infatti l’arrivo di circa 2000 partecipanti nel corso del weekend.

Si tratta della seconda tappa del campionato di Federginnastica, che si è apertoa Firenze nelle scorse settimane. Il Pala De Andrè vedrà competere per l’occasione 72 squadre (di cui 9 emiliano-romagnole), divise tra maschili e femminili, con 600 dei migliori atleti d’Italia e del mondo, 180 tecnici e 50 ufficiali di gara, trasformandosi in una vera e propria “cittadella” della ginnastica e dello sport. Il via alle gare è in programma per venerdì pomeriggio alle 16, con l’esibizione delle squadre di serie B. Sabato 4 la competizione inizierà alle ore 9 (squadre di serie A1) e proseguirà alle ore 14:30 con le sfide della serie A2.

I biglietti per l’accesso alla manifestazione sono in vendita su TicketOne al costo di 12 euro (intero) e 5 euro (ridotto) per la mezza giornata di venerdì e di 18 euro (intero) e 12 euro (ridotto) per quella di sabato.

A seguito della tappa ravennate, il torneo proseguirà ad Ancona il 5 e 6 maggio, per concludersi poi con la final six del 26, 27 e 28 maggio in sede ancora da definire.

Ausl Romagna, 1,6 milioni per indennità mensili da 80 euro al personale non medico

Via libera dalla Giunta dopo l’accordo con i sindacati per i dipendenti di Pronto Soccorso

posti letto ospedale ravennaUn’indennità mensile di 80 di euro per gli operatori del comparto dell’emergenza urgenza: un riconoscimento del loro impegno che consegue la sottoscrizione del contratto collettivo.

Un atto di Giunta della Regione dà seguito all’accordo con le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Nursind e Nursing Up che ha stabilito come ripartire gli oltre 6 milioni di euro di fondi statali riconosciuti all’Emilia-Romagna per l’assegnazione dell’indennità al personale non medico.

Si tratta di dipendenti impiegati nei servizi di Pronto soccorso e Pronto soccorso specialistico, nella centrale operativa e 118 e nei servizi di Primo intervento: un riconoscimento del disagio legato alle condizioni di lavoro a cui è sottoposto il personale che opera in queste aree sanitarie.

Complessivamente sono coinvolti circa 4mila professionisti in regione: funzionari, infermieri, assistenti, amministrativi, tecnici, operatori sociosanitari e altri operatori non medici. Rimangono temporaneamente esclusi medici e dirigenti, per i quali l’indennità sarà erogata dopo il rinnovo del contratto collettivo.

L’indennità sarà riconosciuta a partire dal 1° gennaio 2022, per cui i dipendenti avranno diritto alla quota accessoria dello stipendio e anche agli arretrati, in ragione dell’effettiva presenza in servizio; non si tratta di un riconoscimento una tantum bensì strutturale, e pertanto garantito ogni mese anche in futuro.

A prevederlo, il contratto nazionale siglato lo scorso 2 novembre. Le risorse, definite dalla legge 234 del 30 dicembre 2021, per la Regione Emilia-Romagna corrispondono, per il personale non dirigente, esattamente a 6.073.782 euro, di cui 1.688.984 euro destinati all’Ausl Romagna.

Il contratto prevede che le Regioni, previo confronto con le parti sindacali firmatarie, possano intervenire sul riparto delle risorse tra le aziende e gli enti del sistema sanitario regionale attraverso linee di indirizzo. Da qui gli incontri con i sindacati che hanno portato a condividere la ripartizione sul territorio, in rapporto al numero dei dipendenti assegnati.

Contributi a fondo perduto per migliorare l’efficienza energetica delle aziende

L’iniziativa della Camera di Commercio per le piccole aziende. Domande dal 6 marzo

Worker Repairing Solar Power PanelSostenere le micro e piccole imprese ravennati che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, vedono ulteriormente aggravato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica da Covid 19. Questo l’obiettivo della Camera di commercio di Ravenna che, in collaborazione con le associazioni di categoria del territorio, metterà a disposizione degli imprenditori contributi a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione, in particolare, di beni e attrezzature strettamente funzionali all’efficientamento energetico e l’inserimento in azienda di un energy manager, che verificherà i consumi, ottimizzandoli e promuovendo interventi mirati all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili.

«In un momento così delicato e complesso come quello attuale è stato fatto uno grande sforzo per poter garantire il massimo investimento possibile per lo sviluppo del territorio e delle sue imprese». Così Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, che ha aggiunto: «È stata individuata, d’intesa con l’Ente camerale ferrarese ed i tavoli provinciali dell’imprenditoria, la lotta al caro energia quale priorità assoluta per il 2023. In attesa che venga portato a compimento l’iter di fusione tra i due Enti, ormai alle battute finali, la Camera di commercio di Ravenna non si è mai fermata ma, al contrario, il patrimonio di conoscenza, di “sistema a rete” e di sinergie con le categorie economiche acquisito in tutti questi anni la pone nella condizione di essere interlocutore privilegiato per tutte quelle imprese alla ricerca di “quote di opportunità”, di un ventaglio di opzioni da utilizzare nel momento opportuno. Il lavoro – ha concluso Guberti – resta la vera priorità, la bussola di ogni nostro sforzo. Le istituzioni devono fare la loro parte, ma a creare il lavoro sono anzitutto le imprese, e compito di chi riveste funzioni pubbliche è rendere più agevole la loro attività e più favorevoli le ricadute sociali dei risultati economici».

400 mila euro, dunque, le risorse stanziate complessivamente dalla Camera di commercio di Ravenna, che consentiranno alle imprese del territorio di richiedere, a partire dal prossimo 6 marzo, un contributo a fondo perduto per le seguenti finalità: interventi per l’efficienza e il risparmio energetico, quali ad esempio impianti per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili, sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici, apparecchi Led a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale, nuovi impianti funzionali all’attività dell’impresa che consentano il contenimento dei consumi energetici o che siano finalizzati al recupero di cascami di energia, sistemi di riuso degli scarti di produzione e dei fattori di produzione, investimenti mirati alla riduzione dei consumi idrici e riciclo dell’acqua; interventi volti ad inserire la figura dell’Energy manager in azienda; spese per formazione finalizzata al conseguimento della qualifica di Energy manager per una risorsa interna all’azienda.

Beneficiarie dei contributi, la cui intensità sarà del 60 percento rispetto alle spese con un tetto massimo di 5.000 euro (10.000 per gli impianti di autoproduzione di energia), sono le micro, piccole e medie imprese attive, che abbiano la sede legale o unità locali interessate dagli investimenti nella provincia di Ravenna e che siano in possesso dei requisiti previsti dal bando (a questo link).

Nuovo ristorante dello stellato Faccani: in cucina lo chef ravennate Luca Magnani

A Cesenatico il patron del Magnolia apre “Veranda”, dopo due anni di cantiere

Veranda RistoranteLo chef bi-stellato Alberto Faccani, di origini ravennati, apre oggi (1 marzo) un nuovo ristorante a Cesenatico. E ai suoi ordini in cucina ci sarà un altro chef ravennate, Luca Magnani.

Si tratta del ristorante “Veranda”, che apre dopo due anni di cantiere al posto del pub Re Leone, al civico 140 di viale Carducci, a pochi passi dal grattacielo, con un menù di solo pesce e 48 coperti in tutto.

Faccani, come noto, è lo chef del Magnolia, unico ristorante in Romagna a poter vantare le due stelle Michelin, che lo scorso anno ha di fatto traslocato da Cesenatico alle colline di Longiano, negli spazi di Villa Margherita. Ora la nuova avventura imprenditoriale.

A Conselice nascono tre boschi urbani con 1.600 piante forestali

Si tratta delle aree verdi di via Puntiroli, Della Cooperazione e Vivaldi. Investiti 55mila euro, in collaborazione con Hera

Eco AlberiInterventi di forestazione a Conselice per la creazione di tre boschi urbani: si tratta delle aree verdi di via Puntiroli, via Della Cooperazione e via Vivaldi, per un totale di circa due ettari. È prevista la piantagione di circa 1.600 piante forestali, fornite dalla regione Emilia-Romagna.

Il progetto, realizzato dal Comune di Conselice in collaborazione con Hera, prevede una spesa complessiva di 55mila euro, 30mila finanziati con fondi comunali e 25mila dalla società multiservizi, che serviranno, questi ultimi, per la piantumazione e manutenzione per almeno tre anni dell’area verde di via Puntiroli.

Gli interventi sono finalizzati all’attuazione del bando “Piano di Azione ambientale per il Futuro sostenibile”, nell’ambito del progetto Mettiamo Radici per il Futuro, che prevede la distribuzione gratuita da parte della Regione Emilia-Romagna di piante forestali da piantare.

Gli alberi consentiranno la costituzione di una formazione forestale «in grado di attenuare gli effetti del cambiamento climatico e di favorire la biodiversità locale, fornendo opportunità di riparo, riproduzione e alimentazione a diversi gruppi funzionali animali e vegetali», si legge nella nota di Hera.

Eco Alberi 2Il progetto Eco Alberi di Hera permetterà complessivamente la piantagione e la cura di 10mila alberi entro il 2024, grazie a una spesa complessiva di 250mila euro. L’iniziativa sostiene interventi di piantumazione presentati da Comuni ed enti nei territori in cui la multiutility gestisce i servizi pubblici locali. I clienti contribuiranno al progetto grazie alla scelta di prodotti e servizi di Hera che consentono un consumo e un impatto ambientale minore.

Per la messa a dimora e cura delle piante, Herambiente, la società del Gruppo che si occupa di trattamento e recupero dei rifiuti, offre gratuitamente la fornitura di compost, un ammendante naturale prodotto in alcuni impianti della società a partire dalla frazione organica dei rifiuti e da sfalci e potature.

«Dalla raccolta differenziata dei cittadini – sottolineano da Hera – si recupera energia (elettrica e biometano) e materia (compost) a servizio del territorio.» Per Conselice sono state messe a disposizione circa ventotto tonnellate di compost per la messa a dimora e il mantenimento dei mille alberi.

Impresa del ravennate Ballardini: prima vittoria in campionato della Cremonese

Ora la salvezza è a 8 punti. «Ma per noi è bene non guardare la classifica…»

Ballardini Pre Roma
Davide Ballardini in una foto dal sito ufficiale della Cremonese

Altra impresa di Davide Ballardini. Il tecnico ravennate, infatti, dopo aver conquistato un’incredibile semifinale di Coppa Italia eliminando Napoli e Roma, ha ottenuto con la sua Cremonese la prima vittoria in campionato, proprio contro la Roma, vincendo 2-1, in casa, il posticipo della 24esima giornata della serie A.

Una vittoria che nella massima serie calcistica mancava alla Cremonese addirittura dal marzo del 1996. E grazie alla quale i grigiorossi hanno abbandonato l’ultimo posto della classifica, scavalcando la Sampdoria. A quota 12 punti, però, la salvezza è ancora lontana: il quartultimo posto dello Spezia è infatti a 8 punti di distanza.

«Da quando siamo arrivati qui – ha dichiarato Ballardini nel dopo partita -, non abbiamo mai guardato la classifica. Cerchiamo di fare delle grandi partite, poi vediamo quello che salterà fuori. Per noi è bene non guardarla, la classifica, non me la ricordate».

Ballardini è arrivato alla Cremonese con i grigiorossi ultimi con 7 punti in 18 partite. Il suo score ora parla invece di 5 punti conquistati in 6 partite.

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