domenica
24 Agosto 2025

Scuole, ospedale, alloggi: i dettagli dei cantieri di Russi finanziati dal Pnrr

La sindaca Palli ha illustrato come verranno impiegati i 5 milioni dallo Stato: sostegno alla disabilità, supporto alla natalità, sostenibilità ambientale e implementazione delle strutture digitali

Progetti PnrrA Russi partiranno diversi cantieri grazie al Pnrr per un investimento complessivo di 5,38 milioni di euro (dei quali 4,99 dallo Stato e il resto dal Comune). La sindaca Valentina Palli ha illustrato i dettagli dei progetti in un incontro pubblico rivolto alla cittadinanza tenutosi l’11 gennaio in municipio.

I fondi aggiudicati saranno destinati a sostegno alla disabilità e alla fragilità, supporto alla natalità, scuole più efficienti e a misura di bambino, sostenibilità ambientale e implementazione di infrastrutture digitali.

Il progetto di Casa Canterini, di cui la Pubblica Assistenza di Russi è sponsor finanziatore della parte progettuale, prevede la creazione di un luogo di accoglienza rivolto alle persone disabili del territorio in cui saranno attivati percorsi formativi per favorirne l’inclusione.

L’intervento di riqualificazione del fabbricato di via Croce a Godo, dove attualmente insistono sette alloggi, vedrà realizzato il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico dell’immobile.

In primavera partirà anche il progetto denominato Ospedale di comunità (Osco) che costituisce l’anello di congiunzione tra la degenza ospedaliera  e le strutture aventi carattere di residenzialità permanente (Cra, Casa famiglia) per ampliare la rete delle “cure intermedie”.

Per quanto riguarda invece l’efficientamento delle strutture scolastiche, tre sono gli interventi attivi nel plesso di Godo (ampliamento mensa scolastica, realizzazione di una nuova sezione Primavera comunale e adeguamento sismico), mentre alla scuola “Fantozzi” di San Pancrazio si è già provveduto alla conclusione dell’adeguamento sismico. Anche l’asilo nido di Russi, in cui è già stato ultimato l’intervento di efficientamento energetico, vedrà poi le opere di adeguamento sismico e la realizzazione della nuova sezione Primavera comunale.

Tre i progetti relativi alla sostenibilità ambientale finanziati nell’ambito del Piano Nazionale: la realizzazione del percorso ciclabile di via Croce a Godo, per garantire maggiore sicurezza ai ciclisti e ai pedoni, un  nuovo impianto fotovoltaico presso il deposito comunale (Centro Tecnico Operativo) e la sostituzione della caldaie nella sede comunale e il Centro Culturale Polivalente di via Cavour 21.

Altri 369mila euro sono poi stati assegnati dal Pnrr alla città per finanziare progetti di innovazione digitale quali l’estensione dell’Utilizzo delle Piattaforme Nazionali di Identità Digitale, l’ adeguamento del sito web comunale a nuove specifiche Agid, l’attivazione di una piattaforma  per appuntamenti e istanze online e la migrazione su piattaforma Saas di quattordici servizi ripartiti su vari applicativi.

Insieme alla sindaca, alla riunione pubblica erano presenti il presidente della Pubblica Assistenza di Russi Enrico Castellari, la presidente di Acer, Lina Taddei e la direttrice del Distretto sociosanitario di Ravenna, Cervia e Russi, Roberta Mazzoni.

Corso di formazione per Oss alla Pescarini, iscrizioni aperte fino al 27 gennaio

Mille ore di lezione suddivise tra pratica e teoria fino a marzo 2024. Costo 2.700 euro

oss ravenna
Alcune partecipanti a una passata edizione del corso Oss dellla scuola Pescarini

C’è tempo fino al 27 gennaio per iscriversi al nuovo corso per operatore socio sanitario (Oss), organizzato dalla scuola di formazione Angelo Pescarini di Ravenna. La formazione si svolgerà da febbraio 2023 a marzo 2024 nella sede di via Manlio Monti 32 (zona Bassette).

Il corso (25 posti) è rivolto a persone maggiorenni con residenza o domicilio in Emilia-Romagna che possiedano come minimo titolo di studio quello di licenza media. Alle persone provenienti da altri Paesi è richiesto il permesso di soggiorno valido e la conoscenza della lingua italiana almeno a livello B1. La selezione prevede un colloquio conoscitivo motivazionale e il test d’idoneità della lingua. Per partecipare non sono richieste competenze o esperienze lavorative nel settore socio sanitario.

La formazione, con frequenza obbligatoria, ha un costo di 2.700 euro rateizzabili ed è divisa in 550 ore di teoria e 450 ore di stage da svolgere in strutture socio sanitarie. Le materie del corso riguardano: igiene personale, parametri vitali, medicazioni, geriatria, dietologia, organizzazione aziendale e dei servizi, legislazione sociale e sanitaria, etica professionale, anatomia, bisogni sociali e sanitari delle persone, primo soccorso, metodologia e strumenti per raccolta dati sull’assistito. Nel programma sono previsti anche il corso per alimentarista e sicurezza sul lavoro, rischio alto.

Le lezioni si svolgono in laboratori con attrezzature specifiche e con docenti professionisti del settore. Il corso è in collaborazione con l’Ausl Romagna e autorizzato dalla Regione Emilia-Romagna.

Per informazioni: 0544-687348/0544-687341; info@scuolapescarini.it. o sul sito www.scuolapescarini.it

Tamponi Covid: cambiano orari ai drive through e regole per finire l’isolamento

Non serve più un test negativo per rientrare in comunità se si è senza sintomi da almeno due giorni. Resta l’obbligo per alcune categorie di persone che dovranno usare ambulatori creati apposta. Dal 23 gennaio la postazione di Ravenna del Pala De Andrè si sposta al Cmp

Tampone Fai Da Te Cambia l’attività dell’Ausl in Romagna per l’esecuzione dei tamponi Covid dopo la circolare ministeriale del 31 dicembre 2022 che ha eliminato l’obbligo di tampone per l’uscita dall’isolamento di 5 giorni per la gran parte dei positivi.

Da lunedì 16 gennaio nuovi orari per i drive trough (dove si fa il tampone restando in auto) che restano attivi su tutto il territorio romagnolo e l’Igiene pubblica apre ambulatori per i tamponi di guarigione riservati solo ai soggetti per i quali resta l’obbligo per l’uscita dall’isolamento (immunodepressi, positivi giunti dalla Cina e operatori sanitari).

Tamponi molecolari per la diagnosi in caso di sintomi
I drive trough restano attivi su tutto il territorio romagnolo per l’esecuzione dei tamponi molecolari diagnostici su richiesta del medico curante. I soggetti che risulteranno positivi al tampone continueranno a ricevere dall’Ausl il provvedimento di inizio isolamento in cui sono chiarite le nuove modalità per terminare l’isolamento nonché le raccomandazioni da seguire. Non sarà più inviato invece il provvedimento di fine isolamento.

Questi gli orari:

  • a Ravenna (al parcheggio del Pala De Andrè fino al 22 gennaio compreso e poi nel parcheggio del Cmp) dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17;
  • a Lugo (piazzale Gramigna) lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 10;
  • a Faenza (piazzale Tambini il martedì e il giovedì dalle 8 alle 10.

Fine isolamento
Le persone positive al Sars-Cov-2 ma asintomatiche e coloro che non presentano sintomi da almeno due giorni possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di 5 giorni, a prescindere dall’effettuazione di un test antigenico o molecolare.

Al termine dell’isolamento è obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici) ed è comunque raccomandato evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.

Casi in cui è richiesto il tampone di fine isolamento
Fanno eccezione alcune condizioni particolari per le quali il tampone di fine isolamento rimane obbligatorio:

  • condizione di immunodepressione (la persona potrà effettuare un tampone di guarigione a partire dal quinto giorno di isolamento);
  • operatore sanitario (potrà effettuare un tampone dopo almeno 2 giorni di assenza di sintomi);
  • persona rientrata in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo (se i sintomi sono assenti da almeno 2 giorni potrà effettuare un tampone a partire dal quinto giorno di isolamento).

Da lunedì 16 gennaio, per consentire ai cittadini appartenenti a queste categorie di effettuare il tampone nei tempi previsti dalla Circolare, i Servizi Igiene Pubblica dell’Ausl Romagna attiveranno degli Ambulatori, aperti dal lunedì al venerdì, dove verranno effettuati tamponi antigenici refertati in tempo reale. Gli ambulatori sono riservati esclusivamente alle persone appartenenti alle tre categorie sopradescritte e verrà chiesto al cittadino di documentare la propria condizione di operatore Sanitario (non dipendente di Ausl Romagna), di immunodepresso (se non già segnalato dal medico in fase di richiesta del tampone), di persona rientrante dalla Cina. L’utente riceverà il referto e, anche in questi casi, l’Ausl non invierà provvedimenti di fine isolamento. Gli operatori sanitari dipendenti dell’Ausl Romagna continueranno a effettuare i tamponi di fino isolamento nei servizi aziendali di Medicina del lavoro.

Le sedi e gli orari degli ambulatori (riservati alle categorie con obbligo) attivi da lunedì 16 gennaio:

  • a Ravenna al punto prelievi del Cmp (piano terra) dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 14;
  • a Lugo all’ambulatorio vaccinazioni Isp (viale Masi) il martedì dalle 11 alle 12 e il giovedì dalle 13 alle 14;
  • a Faenza all’ambulatorio vaccinazioni Isp (via Zaccagnini) lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 13 alle 14.

Per le persone rimaste sempre asintomatiche, l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni a seguito di un test antigenico o molecolare negativo che potrà essere effettuato presso farmacie o strutture sanitarie private. Non sarà possibile richiedere questo tampone ai Drive.

Melandri, Cgil: «Il nuovo lavoro è precario e ha divari generazionali e di genere»

La relazione introduttiva della segretaria generale uscente di fronte ai duecento delegati riuniti al teatro di Bagnacavallo per votare fra le due proposte (Landini e Como). In provincia il sindacato conta 70mila iscritti

Foto2relazioneMelandri«Ci aspetta un 2023 difficile a causa della frenata della crescita e dei costi energetici. Preoccupano la precarietà e il divario generazionale e di genere». È la sintesi estrema dell’intervento della segretaria generale uscente della Cgil di Ravenna, Marinella Melandri, che ha tenuto la relazione introduttiva del settimo congresso provinciale.

I lavori si sono aperti ieri, 12 gennaio, al teatro Goldoni di Bagnacavallo, con l’accreditamento dei 204 delegati e delegate e l’insediamento del congresso e della presidenza. Per oggi è previsto il dibattito congressuale e alle 16 l’intervento conclusivo di Paride Amanti, segretario della Cgil Emilia-Romagna. Seguiranno la convocazione dell’assemblea generale e l’elezione del segretario generale provinciale (sul territorio provinciale 32 Camere del lavoro e oltre 70mila iscritti). Due le proposte congressuali: “Il lavoro crea il futuro”, primo firmatario Maurizio Landini, e “Le radici del sindacato” promossa da Eliana Como.

Oltre a ripercorrere le sfide affrontate dalla Cgil e dalla società negli ultimi anni, Melandri si è soffermata sul contesto economico e sociale ed occupazionale della provincia.

Lo stato di salute dell’economia ravennate
«Secondo Prometeia – ha detto la segretaria uscente – in provincia di Ravenna, dopo un 2021 record (+6,9%) che ha consentito di recuperare larga parte di quanto perso durante la pandemia, nel 2022 l’economia ha registrato un rallentamento crescendo solo del 3,2% e le previsioni per quest’anno sono in ulteriore peggioramento. I dati del 2022 raccontano di una frenata dell’attività nell’industria (-0,7%), mentre la crescita è stata sostenuta dalle misure a favore delle ristrutturazioni edilizie e dai piani di investimento pubblico oltre che dai servizi (+3,5%). Nel 2023 si accentuerà lo scenario recessivo per l’industria (-1,9%) mentre si prevede una dinamica ancora positiva ma di minore intensità nei servizi e nelle costruzioni. Si prevede un ulteriore rallentamento dei consumi dovuto alle dinamiche inflattive e alla riduzione di reddito disponibile, con effetti negativi sul valore aggiunto. La dinamica delle esportazioni provinciali (+16%) ha offerto sostanziale sostegno alle imprese soprattutto nella prima parte dell’anno scorso confermandone l’importanza come driver di sviluppo. Nel 2023 anche questa variabile è destinata a subire un ridimensionamento in linea con il rallentamento del commercio mondiale».

Foto3meladri RelazioneIl mercato del lavoro
Il trend positivo dell’occupazione del 2021 non è proseguito nel 2022 (-0,3%) ed è destinato a peggiorare nel corso dell’anno: «Il tasso di disoccupazione, sceso al 6,2% nel 2021, nel 2022 è arrivato al 4,9% (4,8% in Emilia Romagna e 8,2% in Italia). L’analisi qualitativa dell’occupazione ci consegna un quadro in netto peggioramento dopo la pandemia, con un aumento della precarietà e del divario generazionale e di genere: in sostanza la ripresa occupazionale dell’ultimo biennio è segnata da lavoro povero, rapporti di lavoro brevi, volatili, da part time involontari che ancora una volta lasciano ai margini donne e giovani, risentendo anche della vocazione alla stagionalità della nostra economia. Tuttavia, rispetto ad altre realtà limitrofe, il mercato del lavoro si è caratterizzato negli ultimi tempi per una significativa dinamicità».

Cassa integrazione nel 2022
La cassa integrazione autorizzata, dopo i 19 milioni di ore del 2020, fino a novembre del 2022 si attesta su 1,6 milioni di ore, valore che riporta ai livelli del 2014/2015, al netto della conclusione di processi di ristrutturazione che hanno interessato importanti realtà produttive della provincia.

Le misure del Governo
Melandri è preoccupata per la linea dell’esecutivo Meloni: «Le prime azioni si sono concretizzate in una Legge di bilancio regressiva e socialmente iniqua, contro la quale abbiamo scioperato il 16 dicembre insieme alla Uil. L’allargamento della flat tax, la reintroduzione dei voucher, il taglio della rivalutazione delle pensioni, l’abolizione del reddito di cittadinanza, l’indulgenza verso chi non paga le tasse sono provvedimenti di natura identitaria, che non rispondono strutturalmente alle emergenze del Paese, anzi le aggravano, aumentando i tanti divari esistenti».

CongressoCgil 12gennaioOcean Viking e immigrazione
«Il nuovo regolamento per le Ong varato dal governo Meloni mira a ridurre drasticamente la possibilità di primo soccorso in mare, con conseguenze drammatiche. Si vuole limitare l’operatività delle navi umanitarie e moltiplicare i costi dei soccorsi in mare per tutte le navi delle Ong. All’arrivo a Ravenna dell’Ocean Viking, la mobilitazione della cittadinanza, cui ha contribuito anche la Cgil,  rappresenta un esempio di civiltà e di come nel territorio si trovino risorse umane e valoriali straordinarie, che traducono in azioni concrete a servizio della collettività i principi dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà».

Bonus trasporti: in provincia di Ravenna il 28% dei 13mila gestiti Start in 4 mesi

Da settembre a dicembre del 2022 un buono di 60 euro al mese per chi aveva reddito sotto ai 35mila euro

BusIn provincia di Ravenna è stato richiesto il 28 percento dei 13.317 bonus trasporti gestiti in quattro mesi (settembre-dicembre 2022) da Start Romagna, l’azienda di trasporti pubblici delle tre province. Il valore medio è stato di 57 euro, per un totale di 760mila euro risparmiati dai cittadini romagnoli che ne hanno usufruito.

Nel dettaglio, i bonus gestiti da Start Romagna sono stati 5.819 a settembre, 2.462 a ottobre, 2.501 a novembre e 2.535 a dicembre. La suddivisione per bacino delle domande pervenute è stata del 45% a Rimini, il 28% a Ravenna e il 27% a Forlì-Cesena.

L’agevolazione adottata dal Governo per promuovere l’utilizzo dei mezzi pubblici era riservata a persone fisiche con reddito personale al di sotto dei 35mila euro e dava diritto a ottenere – per ogni mese di validità dell’iniziativa – un buono del valore massimo di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti personali, annuali o mensili per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e su ferro, sia regionali che nazionali.

«L’ottima risposta alla misura – commenta Roberto Sacchetti, presidente di Start Romagna – è nell’incrocio fra efficacia della proposta, ampia diffusione dell’informazione alla clientela e capacità di far fronte dal punto di vista organizzativo a una domanda così numerosa da evadere sostanzialmente in tempo reale dal personale del front office di Start Romagna, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto. L’iniziativa del Ministero si è aggiunta ai sostegni che la Regione Emilia-Romagna e i Comuni mettono a disposizione per promuovere l’uso dei mezzi pubblici, vera pietra angolare della transizione ecologica a cui ci ispiriamo, ma che passa dai comportamenti quotidiani e dalla disponibilità di modificare le abitudini».

Confcommercio Ascom lancia Kwak: formazione enogastronomica in moduli di due giorni

Un’aula con 24 postazioni attrezzate in viale della Ceramica. Inaugurazione il 16 gennaio con un incontro-intervista all’ex patron del Trigabolo (al termine l’assaggio di uno dei piatti simbolo del ristorante di Argenta). Il direttore dell’associazione di categoria: «Il futuro è nelle competenze»

Ristorante 3 2Formare il personale impegnato in bar e ristoranti, dare un’opportunità di crescita a chi già lavora e proporre contenuti a chi è appassionato di enogastronomia. Sono gli obiettivi con cui nasce Kwak a Faenza, un progetto di Confcommercio Ascom per la formazione enogastronomica costruita su moduli brevi e completi (un giorno o due al massimo) coinvolgendo i migliori professionisti del settore.

Un’aula con 24 postazioni e uno spazio dedicato alla caffetteria e al bere miscelato è stata attrezzata in viale delle Ceramiche 35. L’inaugurazione della struttura è in programma lunedì 16 gennaio alle 16. Per l’occasione ci sarà un incontro-intervista con Giacinto Rossetti, ex-patron del Trigabolo di Argenta. Al termine dell’incontro sarà servito uno dei piatti simbolo del Trigabolo: i ravioli di faraona allo zabaione di parmigiano reggiano. La partecipazione all’evento è gratuita fino a esaurimento dei posti (informazioni e prenotazioni: 0546-21355, info@kwakformazione.it).

Giacinto Rossetti Colore
Giacinto Rossetti

A condurre l’incontro ci sarà il giornalista Giorgio Melandri, che nella scuola sarà il coordinatore dell’attività legata al vino: «Partiamo dalla nostra storia, dai contenuti. Siamo figli di un percorso che spesso non conosciamo, di radici che restano al buio, letteralmente. Non c’è futuro senza una consapevolezza di quello che siamo, senza il racconto dei padri. Giacinto ha rivoluzionato l’alta cucina italiana, una grande storia successa a due passi da noi. Dal Trigabolo sono usciti tanti protagonisti della cucina italiana: Igles Corelli, Bruno Barbieri, Mauro Gualandi, Pierluigi Di Diego, Bruno Biolcati, Marco Merighi, Flavio Errani. Una squadra da sogno. Con quella stagione racconteremo la storia della ristorazione italiana».

Il coordinatore dell’area cucina è Matteo Tambini: «Un modo nuovo di concepire la formazione, grandi personaggi e moduli tematici, esperienze di livello assoluto da portare a casa in un giorno, due al massimo. Abbiamo pensato a chi lavora e non ha la possibilità di sospendere l’attività per mesi. Un modello che può essere interessante anche per gli appassionati e per attività di team building.

A contribuire al progetto c’è anche la proposta di Christian Tirro, che ha portato la sua attività di formatore di caffetteria all’interno di Kwak.

Francesco Carugati è il direttore di Confcommercio Ascom a Faenza e nel progetto Kwak ha molta fiducia: «Il futuro è nelle competenze, non si può competere con modelli superati. Con questo progetto affianchiamo i ristoratori e i baristi con uno strumento nuovo, un progetto di formazione costruito su moduli brevi e completi coinvolgendo i migliori professionisti del settore. Uno sforzo che va nella direzione della specializzazione, con lo spirito di accompagnare il commercio verso il futuro».

Sorpreso a fumare vicino a un chiosco, in casa aveva 16 chili di hashish

Un ragazzo di 25 anni è stato arrestato a Faenza nella notte tra martedì e mercoledì per spaccio.

Fermato per un controllo mentre stava fumando presumibilmente spinelli insieme ad alcuni conoscenti davanti a un chiosco della città, il giovane ha mostrato segnali di nervosismo ed è stato perquisito dai carabinieri che hanno trovato 2,5 grammi di hashish nel risvolto dei pantaloni e altri 208 grammi nascosti negli slip.

Nella successiva perquisizione domiciliare i militari hanno poi trovato altri 200 grammi nascosti sotto a varie scatole da scarpe e poi il colpo grosso: 15,6 chili di hashish suddiviso in 31 involucri “nascosti” in una busta della spesa.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli su entrambi i quotidiani locali in edicola oggi, 13 gennaio.

Secondo una prima stima, sul mercato dello spaccio la droga avrebbe potuto fruttare fino a 100mila euro.

I dati sensibili di Vyrypaev messi in scena da Teodoro Bonci del Bene

Al teatro Rasi, il 13 e 14 gennaio, due serate con l’attore, traduttore e regista, che incontra anche il pubblico

Teodor Bonci Del Bene Attore

Venerdì 13 e sabato 14 gennaio la “Stagione dei Teatri” di Ravenna prosegue al teatro Rasi (ore 21) con Dati sensibili: New Constructive Ethics, una produzione del Teatro Nazionale di Genova sul testo dell’autore russo Ivan Vyrypaev.

Lo spettacolo racconta un’organizzazione di scala mondiale che conduce un’indagine sociologica interrogandosi sulle possibilità di una nuova etica. Le interviste, sviluppate in modo inaspettato e provocatorio, vengono sottoposte agli spettatori, nella scrittura vorticosa di questo esponente di spicco della drammaturgia russa contemporanea.
Seduto su uno sgabello, Teodoro Bonci del Bene, attore, traduttore e regista – che da anni segue da vicino il lavoro di Vyrypaev – interpreta tutti i personaggi, sdoppiandosi nel gioco tra chi formula le domande e chi è chiamato a dare risposte.

Sabato 14, dopo lo spettacolo, il protagonista Teodoro Bonci del Bene incontra il pubblico, in dialogo con il giornalista Alessandro Toppi.

Il teatro Socjale riparte con il power trio di James Thompson

Appuntamento il 13 gennaio per un concerto di blues, funk e soul che è anche un omaggio al fotografo Alfredo Lando

James Thompson TrioVenerdì 13 gennaio (dalle 21.30) al teatro Socjale di Piangipane riparte la stagione dei concerti co un “power trio” capitanato da un grande musicista italiano: James Thompson.
Sassofonista, flautista, cantante che da anni ormai fa parte della line-up di Zucchero, sarà accompagnato da Lele Veronesi (batteria) e da Mecco Guidi (organo Hammond e tastiere) in un set musicale che propone al pubblico un viaggio tra i più famosi standard di musica soul, funk e blues, senza far mancare composizioni del tutto originali.

Il concerto rappresenta anche un sentito ricordo del fotografo Alfredo Lando (che ha immortalato Tiziano Terzani, Zucchero e tanti altri) che verrà omaggiato attraverso la visione di una serie dei suoi scatti più rappresentativi.
Nella pausa spettacolo, come sempre i cappelletti del Socjale

Gli “equilibri instabili” di Giuliana Balice alla galleria Sabe

Vernice il 14 gennaio, negli spazi espositivi di via Pascoli a Ravenna, per la mostra personale della scultrice napoletana

Giuliana Balice Scultura

Sabato 14 gennaio alle 11, la Fondazione Sabe per l’arte presenta il suo quarto evento espositivo di rilievo, la mostra personale dell’artista Giuliana Balice (Napoli, 1931) dal titolo “Equilibri instabili”, a cura di Italo Tomassoni, critico d’arte e autore della monografia Giuliana Balice. Una geometria inquieta (Skira, 2022).
Lo spazio espositivo di via Giovanni Pascoli 31 a Ravenna inaugurato nel novembre 2021 continua così a proporsi in città come punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura.

Giuliana Balice Equilibrio InstabileLa mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 1 aprile, attraversa la ricerca artistica di Giuliana Balice con una selezione personale di sedici opere che vanno dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Dieci del Duemila.
Il titolo della mostra è stato scelto prendendo spunto da un ciclo avviato negli anni Novanta, rappresentato in mostra da un’opera omonima del 2001, proprio per indicare questa tendenza intrinseca allo sbilanciamento e alla dinamizzazione di linee e volumi. Accanto ad alcuni primi volumi del 1969 quali Bianco verticale e Fluttuante saranno presenti nel percorso espositivo alcuni bozzetti plastici di interventi paesaggistici concepiti nei primi anni Novanta e altre opere quali Delfica (1990), Polluce (2005) o Allunaggio di un prisma (2005) che spiccano per i rimandi eccentrici ed enigmatici.

Il progetto espositivo sarà completato da un catalogo edito da Danilo Montanari e arricchito da altri eventi organizzati nel periodo di apertura della mostra.

Il futuro del territorio secondo il Pd: incontro al Socjale di Piangipane

Appuntamento il 14 gennaio, col segretario comunale Margotti, il Sindaco e altri esponenti del partito di maggioranza

Pd Margotti
Lorenzo Margotti, segretario comunale del Pd di Ravenna

Aria di di dibattito congressuale, di riflessione e progettazione, per il Partito Democratico anche a Ravenna che è ancora saldo al governo della città.
Sabato 14 gennaio alle 11, al Teatro Socjale di Piangipane, il Pd organizza un evento per parlare delle idee sul futuro della città di Ravenna e del suo territorio.
Introdurrà i lavori il segretario comunale del partito Lorenzo Margotti, seguiranno gli interventi di Lara Bissi su transizione e sostenibilità, di Alberto Marchesani a proposito di attività culturali in tempo di crisi, Marco Montanari parlerà invece sul Servizio sanitario nazionale e Cinzia Valbonesi sul futuro del porto.
Seguirà l’intervista a Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, e interverrà Giulio Napolitano, professore di Diritto amministrativo all’Università degli Studi Roma Tre.
A seguire si potrà rimanere a pranzo per continuare il dialogo, con i sempre apprezzati cappelletti del Socjale.

“Tamerlano”, quel “pasticcio” di Vivaldi si addice ad Accademia Bizantina

Il direttore Ottavio Dantone, racconta il suo approccio storico all’opera e la consuetudine dell’epoca di assemblare brani di compositori diversi. In scena al teatro Alighieri il 14 e 15 gennaio, inaugura la stagione di lirica e danza. Il 13 introduzione all’opera col musicologo Guido Barbieri

Prove Scena Tamerlano
Prove di scena del “Tamerlano” (foto Zani/Casadio)

Limes. Questa parola latina ha segnato la storia dell’intera umanità. In italiano riecheggia nel lemma “limite”, tuttavia il suo significato acquista pieno compimento nel suo senso originario di strada di confine tra due campi. Ed è, infatti, questo il senso che oggi è universalmente riconosciuto a questo termine: confine, una linea che separa questo da quello. Sebbene utilizzata tanto e ampiamente nel linguaggio figurato per designare la frontiera della conoscenza, è nell’accezione cara ai geometri che esprime la sua vera potenza.
Evocativo e potente era, ed è tutt’oggi, il concetto di frontiera tra due territori, tanto che, e questa è la realtà odierna, si disputa ancor oggi su dove porre queste linee divisive.
Tutti i grandi imperi, dai Romani agli Ottomani, si adoperarono per aumentare il numero delle terre sotto il loro controllo, spostando i loro limites. Fu così anche per il grande impero Timuride, nato nel 1370 grazie a un condottiero mongolo, Timur Barlas, altrimenti noto in Europa come Tamerlano. Le sue gesta epiche riecheggiano ancora in molta letteratura e già nel Settecento queste sue imprese erano ben note anche in Italia.

Non deve stupire, quindi, che il creatore di quel meraviglioso mausoleo posto a Samarcanda, il Gure Amir, potesse indurre più di un poeta a cantarne le vicende. Fu questo il caso anche di Agostino Piovene, il quale fornì ad Antonio Vivaldi il libretto dal quale nacque Tamerlano (RV 703). Proprio quest’opera sarà messa in scena al teatro Alighieri di Ravenna (14 gennaio, ore 20.30 e 15, in pomeridiana ore ) e le sue belle note saranno affidate alla guida di Ottavio Dantone, direttore al cembalo dell’orchestra Accademia Bizantina.

Ottavio Dantone direttore d'orchestra Accademia Bizantina
Il Maestro Ottavio Dantone (foto Zani/Casadio)

Maestro Dantone, l’Accademia Bizantina è una perla tra le orchestre “storicamente informate”. Com’è l’approccio filologico al testo musicale?
«Per me la filologia è nella conoscenza dell’epoca e nell’esplicazione di un linguaggio musicale che sta proprio nel modo di replicare il testo, i silenzi, le articolazioni. In definitiva è un fatto di linguaggio e non tanto di replica degli strumenti, infatti questi, che comunque usiamo, non sono tra le cose più importanti, anzi, probabilmente sono tra le meno significative. Il problema in realtà è molto più complesso, riguarda la retorica e il rapporto tra musica e parola. Oggi si vuol credere di ascoltare qualcosa di assolutamente uguale all’antico, ma in realtà non ha senso».

A proposito di originalità, il Tamerlano vivaldiano è un pasticcio, un’opera “frankenstein”, assemblata anche con brani non composti dal Prete Rosso.
«Certo, il pasticcio era un’operazione diffusa a quel tempo. Oggi noi disdegniamo un po’ il concetto stesso, invece era una cosa che aveva molto successo all’epoca perché si potevano ascoltare musiche di autori differenti. Molto spesso si assemblavano le arie migliori che si avevano a disposizione e devo dire che in questo Tamerlano ce ne sono tante. Forse le arie più belle sono quelle di Giacomelli, poi abbiamo Hasse e Broschi».

Più belle di quelle di Vivaldi?
«Quelle di Vivaldi si riconoscono immediatamente, sono nel suo stile e lui era un genio, ma Geminiano Giacomelli all’epoca aveva già oscurato la fama di Vivaldi ed era un compositore molto alla moda e, soprattutto, aveva una vena melodica notevole, basti vedere Sposa son disprezzata o le arie di furore di Tamerlano».

Approcciarsi a un pasticcio nel XXI secolo significa, quindi, saper cambiare stile all’interno della stessa opera, avendo una risposta retorica differente in base al compositore?
«In realtà no, la retorica risponde a regole che sono all’interno della musica a prescindere dal compositore. Si applicano normalmente i dettami della retorica musicale, della teoria degli affetti e tutte le regole del bel comporre che il compositore conosceva e che presumeva sapessero cogliere anche gli esecutori, deputati poi a presentarli all’ascoltatore. Si vedono chiaramente stili diversi, ma l’applicazione dei gesti è la stessa: il risultato è diverso in base alla scrittura, però è molto interessante perché ciò rende tutto più vario».

Questo per quanto riguarda le arie, invece i recitativi?
«Non sappiamo. È noto che molti maestri facessero scrivere i recitativi ai loro allievi anche se, nel caso di Vivaldi, io ritengo che scrivesse ancora i recitativi di suo pugno perché è ravvisabile nella scrittura uno stile abbastanza riconoscibile, ma non possiamo essere sicuri fino in fondo. Alla fine, però, il recitativo incide più dal punto di vista drammaturgico che da quello musicale, non importa chi fosse il compositore».

In coda, dirigerà suonando anche il cembalo?
«Certo! Suonerò tutti i recitativi e anche parte delle arie. Sento che dirigere al cembalo mi rende più vicino all’orchestra, anche con orchestre più nutrite. Le opere del Settecento per me si prestano molto a questo mio sentimento, poi opere di Mozart o Rossini no, dirigo con le mani. In fondo la figura del direttore all’epoca non esisteva affatto».

Accademia Bizantina Musicisti
L’orchestra Accademia Bizantina

Nel nuovo allestimento, in prima nazionale all’Alighieri per il debutto della stagione d’opera e danza 2023, il Tamerlano – proposto nell’edizione critica del musicologo Bernardo Ticci, con le variazioni apportate dallo stesso Dantone – si avvale della regia di Stefano Monti che ha voluto integrare diversi linguaggi scenici: dal teatro di figura alla danza, con le coreografie di Marisa Ragazzo e Omid Ighani per la DaCru Dance Company.
Per quanto riguarda la parte vocale sul palco si esibiscono il baritono Bruno Taddia, il controtenore Filippo Mineccia e il contralto Delphine Galou – rispettivamente Bajazet, Tamerlano e Asteria (avevano già partecipato all’incisione di Accademia Bizantina per l’etichetta Naïve Classique nel 2020), completano il cast Gianluca Margheri (Bajazet nella replica del 15 gennaio), Marie Lys come Irene, Federico Fiorio come Andronico e Giuseppina Bridelli nei panni di Idaspe.
Il disegno luci è di Eva Bruno, mentre i contenuti video e 3D sono curati da Cristina Ducci e le illustrazioni sono firmate da Lamberto Azzariti.

Da segnalare, venerdì 13 gennaio, alle 18, il primo appuntamento con “Prima dell’opera”, tre incontri di approfondimento dedicati ai titoli della Stagione nel Salone Nobile di Palazzo Rasponi (Piazza Kennedy): è il musicologo Guido Barbieri, storica voce di Rai Radio 3, a guidare il pubblico alla scoperta e riscoperta del Tamerlano di Vivaldi, in compagnia dello stesso Ottavio Dantone.

Successivamente l’opera sarà ospitata dai teatri italiani coproduttori: Piacenza (20 e 22 gennaio), Reggio Emilia, Modena e Lucca.

Info e biglietti al botteghino del teatro Alighieri, tel. 0544 249244 e sul sito www.teatroalighieri.org

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