martedì
29 Luglio 2025

Giornalisti sotto scorta a Conselice per la giornata della libertà di stampa

Sabato 3 maggio un convegno su “Europa e democrazie sotto attacco”

Marilu Mastrogiovanni

Si intitola “Europa, democrazie e libertà di stampa sotto attacco. L’attualità delle conquiste della Liberazione tra bavagli, guerre e nuova narrazione della storia” il convegno che celebrerà la Giornata mondiale della libertà di stampa nella Bassa Romagna e che si terrà a Conselice, nell’auditorium comunale di via Garibaldi 14, sabato 3 maggio a partire dalle 10.15.

L’incontro pubblico è organizzato dal Comune di Conselice, dall’associazione Stampa Emilia-Romagna, dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’Osservatorio sulla libertà di stampa, e rientra nel programma dell’80° anniversario della Liberazione in Bassa Romagna oltre che tra le iniziative collaterali alla mostra «fa che sia un racconto», con le fotografie di Lorenzo Tugnoli, la curatela di Francesca Recchia e la direzione creativa di Diego Segatto, allestita all’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo, dove rimarrà visitabile fino al 2 giugno.

Il convegno, che sarà moderato da Matteo Naccari, segretario generale aggiunto della Federazione nazionale Stampa Italiana, si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di Conselice, seguito dai giornalisti Paolo Maria Amadasi e Serena Bersani, rispettivamente presidente e tesoriera dell’associazione della Stampa Emilia-Romagna.
L’introduzione “Ottant’anni dopo il 25 Aprile – I giornalisti alle prese con censure, bavagli e nuova narrazione della storia” sarà a cura del giornalista sotto scorta Paolo Berizzi, inviato di Repubblica. Seguiranno le relazioni, aperte dall’inviato di guerra Lorenzo Bianchi con l’intervento “Nell’era della comunicazione veloce è ancora più importante raccontare ciò che si vede con i propri occhi”. Daniele Piervincenti affronterà il tema “Da un fronte all’altro, la vita dell’inviato di guerra fra i vincoli e le pressioni dei governi”, prima della relazione del componente del direttivo Aser Paolo Bonacini su “Un pezzo di vita in una terra di morte. Storie di solidarietà tra l’Emilia e la Cisgiordania”.
Il convegno prevede anche le testimonianze di Marilù Mastrogiovanni, giornalista investigativa sotto protezione che racconterà “Un’esperienza di frontiera nel Tacco d’Italia”, e del giornalista anticamorra sotto scorta Mimmo Rubio su “La vita del cronista nella città con tre scioglimenti per mafia in cui regna il clan degli “scissionisti” (i vincenti della guerra di Scampia)”.
Le conclusioni del convegno sono affidate ad Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale Stampa Italiana.

Info e prenotazioni 0545 986930 o eventi@comune.conselice.ra.it.

Trancossi (Cgil): «Il referendum serve per uniformare i diritti dei lavoratori»

La segretaria provinciale del sindacato, che ha lanciato l’iniziativa popolare, amplia le riflessioni sul settore: «Il tema dei salari è centrale»

Manuela Trancossi Cgil
Manuela Trancossi (al centro) dopo l’elezione a segretaria provinciale

Nell’assemblea generale del 26 marzo 2024, la Cgil ha approvato l’avvio di una campagna referendaria su quattro quesiti in materia di lavoro (Qui le informazioni generali sui quesiti del referendum in programma l’8 e il 9 giugno, che in tutto sono cinque). E il 25 aprile di un anno fa cominciò la raccolta firme (arrivata a quattro milioni di adesioni, anche con firma digitale, con 45.600 adesioni su carta raccolte in provincia di Ravenna) accompagnata dallo slogan “Per il lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro”, con un aggettivo collegato a ogni quesito.

Alla campagna referendaria ha partecipato anche la Cgil di Ravenna, di cui Manuela Trancossi è segretaria generale da gennaio 2024.

Segretaria, è un referendum e quindi la prima questione sul tavolo è la rincorsa al quorum. Come andrà?
«Non sarà facile e lo sappiamo fin da quando abbiamo iniziato la raccolta delle firme. Ma in questa iniziativa c’è anche una volontà di smuovere la partecipazione per alzare l’attenzione sul tema del lavoro. La concomitanza con eventuali ballottaggi potrebbe essere un traino, ma sarebbe stato meglio con il primo turno».

Ipotizziamo che si arrivi al quorum e vincano i sì. Cosa cambierà dal giorno dopo per quanto riguarda i quesiti legati al Jobs Act?
«Il primo cambiamento sarà una uniformità tra tutti i lavoratori in caso di licenziamenti illegittimi: tutti avranno le stesse opportunità, mentre oggi chi è stato assunto dopo il 2015 non ha gli stessi diritti di chi è stato assunto prima. Analoga cosa per quanto riguarda i lavoratori delle piccole aziende che avranno maggiore equità rispetto a oggi. Spesso si pensa che le piccole aziende siano senza mezzi per i risarcimenti, ma i dati dicono che le cosiddette piccole aziende spesso hanno riserve economiche molto maggiori di grandi aziende».

Se sarà abrogata la norma sui licenziamenti nelle imprese maggiori vorrà dire che tornerà in vigore la legge Fornero. Gli economisti scettici sul “sì” sottolineano che si avrebbe una riduzione del limite di indennizzo per i licenziamenti ingiustificati a 24 mensilità, mentre oggi si applica il limite di 36 mensilità previsto dal decreto legislativo del 2015.
«La nostra volontà sarebbe quella di superare anche la legge Fornero, ma non si può fare tutto in un colpo solo. Per un referendum siamo partiti dalla norma più recente, il passo successivo sarà ragionare sulla Fornero».

Una delle schede del referendum è incentrata sul tema della sicurezza dei lavoratori. Attribuire più responsabilità ai committenti è la via giusta per alzare le tutele?
«Nel settore del pubblico c’è già un iter che prevede maggiori responsabilità per le stazioni appaltanti. La stessa cosa non avviene nel privato e la catena di appalti e subappalti allenta il rispetto delle norme. Quando si appalta si comprimono i costi e questo spesso significa meno formazione o formazione non idonea. Se un’azienda si troverà chiamata a rispondere anche di incidenti accaduti in aziende cui ha appaltato servizi, non potrà che aumentare l’attenzione».

Perché si dice spesso che la catena di appalti a cascata allenta la sicurezza?
«Perché accade che nessuno controlla nessuno. Si ritrovano più aziende a fare lavori diversi nello stesso sito senza che ci sia un coordinamento e si finisce per non sapere quello che fanno gli altri».

C’è qualche esempio recente sul nostro territorio in cui un infortunio può essere connesso alla superficialità di controllo nella catena di appalti?
«Abbiamo avuto casi in cui c’erano lavoratori impiegati in mansioni diverse dai contratti con cui erano inquadrati. Sembra un dettaglio, ma non lo è, perché a ogni contratto corrisponde una determinata formazione. Se si finisce a fare lavori diversi dalla formazione avuta, succede che mancano le conoscenze dei pericoli di quel posto di lavoro».

Il quesito sulle condizioni sufficienti per sottoscrivere contratti a tempo determinato pone l’attenzione sulla qualità dei contratti.
«Oggi, di fatto, c’è la possibilità di assumere e riassumere i lavoratori con contratti a termine e accade soprattutto con donne e giovani. Questo riduce le prospettive di stabilità».

In provincia la quota di contratti a tempo determinato, sul totale di nuovi rapporti attivati, è sostanzialmente stabile.
«È vero che Ravenna ha un tessuto produttivo che ancora regge, ma aumentano i contratti poveri. Moltissimi sono part-time».

Gli argomenti dei quesiti sono le priorità per il mondo del lavoro oggi?
«Deve essere chiaro che questo referendum non risolverà tutti i problemi, sappiamo bene che le questioni sono anche molte altre. I quattro referendum e i numeri della raccolta firme danno un segnale politico, dicono che le persone vogliono mettere mano al tema del lavoro. Una volta passata la tornata referendaria bisognerà affrontare un dibattito con il governo sulle altre questioni incombenti».

I salari sono il tema cruciale di tutti i ragionamenti?
«Siamo fermi al palo, in fondo alle graduatorie in Europa. Ci sarebbe bisogno di una grande operazione salariale nel Paese. Ma ci sarebbe anche bisogno di tornare a investire da parte dello Stato, perché se anche si riescono a rinnovare contratti nazionali con aumenti salariali ma poi rette degli asili e servizi vari costano sempre di più allora è come non aver fatto niente».

In generale come è lo stato di salute del lavoro nel nostro territorio?
«Abbiamo un tessuto economico che guarda molto all’estero e questo non può che essere un momento critico con le vicende legate ai dazi. Le prospettive future non sono incoraggianti per chi esporta. Poi si vedono difficoltà nel manifatturiero che rallenta».

Il settore che maggiormente attira l’attenzione del sindacato?
«La chimica. Le decisioni di Eni per gli stabilimenti del sud Italia non possono che avere risvolti anche per Ravenna. I fatti dicono che Eni ha deciso di disinvestire in Italia: se si dismette la produzione di cracking, che è il prodotto utilizzato a Ravenna, vorrà dire acquistare dall’estero. Con aumento di costi e di inquinamento per il trasporto. Ma la dismissione della chimica ha una conseguenza soprattutto per l’indotto. Gli occupati diretti di Eni in qualche modo possono essere ricollocati, non vale lo stesso per le aziende contoterziste».

Nel tema della chimica così come sul fronte del referendum, Cgil si è ritrovata a fare battaglie in solitaria. Come mai Cisl e Uil non vi hanno affiancato?
«Non posso rispondere per le azioni di altri. Posso dire che sono un po’ sorpresa perché alcuni temi dei referendum sono gli stessi delle piattaforme unitarie che avevamo sottoscritto e per cui in passato abbiamo anche già manifestato insieme. Anche il Primo Maggio torneremo in piazza unitariamente. La Uil ha deciso di non stare nei comitati, ma ha dato l’indicazione di andare a votare e votare sì su due quesiti e libertà di espressione sugli altri».

Anche Giancane alla festa dell’Anpi al parco di Masiera

Quattro giornate dedicate «alla memoria e alla cultura». Con stand gastronomico

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Giancane

Dall’1 al 4 maggio il Parco del Senio, a Masiera di Bagnacavallo, ospita “Anpi in Festa”, quattro giornate dedicate «alla memoria, alla cultura e al piacere dello stare insieme, nel segno della Resistenza e dei valori democratici».

Organizzata da Anpi Bagnacavallo “Italo Cristofori” e dall’associazione L’Olmo Masiera, la manifestazione proporrà musica dal vivo, spettacoli teatrali, incontri culturali, laboratori per bambini, gastronomia tradizionale e momenti di approfondimento, in un ricco programma con lo scopo di coinvolgere tutte le generazioni.

Si andrà dai burattini per le famiglie al concerto di Cisco (il 4 maggio alle 17), passando per i giochi di società, le visite guidate e i concerti serali con artisti come Giancane (il 3 maggio alle 17), Khorakhanè (il 2 maggio alle 21), Bonetti & Gianni Parmiani (il 3 maggio alle 21).

Tra le iniziative permanenti saranno visitabili anche le mostre “Partigiane Ravennati”, “Alluvione Boncellino-Traversara” e “Consulta dei Bambini”. Ogni sera sarà attivo lo stand gastronomico, saranno disponibili spazi dedicati ai bambini e resteranno aperte le mostre permanenti.

Per informazioni è possibile scrivere a bagnacavalloanpi@gmail.com.

Hera approva il bilancio 2024: utile netto di 495 milioni, crescita del 32 percento

L’assemblea dei soci ha deciso che verrà distribuito un dividendo di 15 centesimi per azione

Presidente Esecutivo E AD Assemblea Soci HeraL’assemblea dei soci di Hera, nella riunione del 30 aprile, ha approvato il bilancio d’esercizio 2024: l’utile netto di pertinenza degli azionisti è in forte incremento e raggiunge i 494,5 milioni (+31,8%), approvata la distribuzione di un dividendo di 15 centesimi per azione, in aumento del 7,1% rispetto all’ultimo dividendo pagato.

Tra i principali risultati: il margine operativo lordo adjusted salito a 1.587,6 milioni di euro (+6,2%), caratterizzato da una crescita soprattutto organica e strutturale, e il forte incremento dell’utile netto adjusted di pertinenza degli Azionisti, che raggiunge i 494,5 milioni (+31,8%). Gli investimenti operativi lordi salgono a 860,3 milioni (+5,5%), aumento che dimostra la continua attenzione allo sviluppo, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, la cui tenuta si è riconfermata anche in occasione dei fenomeni meteoclimatici estremi che hanno colpito l’Emilia-Romagna lo scorso autunno.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.963,7 milioni di euro rispetto ai 3.827,7 milioni al 31 dicembre 2023, principalmente a seguito della crescita degli investimenti e delle operazioni di M&A, tra cui l’acquisizione del 70% di Trs Ecology. La solidità finanziaria del Gruppo è pienamente riconfermata con un rapporto debito netto/MOL* a 2,50x, in miglioramento sia rispetto al terzo trimestre 2024 che al dato al 31 dicembre 2023.

Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 24 giugno 2025. Si tratta di un incremento di cui beneficerà a cascata l’intera politica dei dividendi dei prossimi anni e che riconferma quindi, ancora una volta, una forte attenzione alla generazione di valore per gli azionisti: l’aumento è coerente con la politica di remunerazione prevista nel Piano industriale 2024-2028, che prevede una crescita del dividendo fino a 17 centesimi per azione al 2028, con un utile netto per azione in crescita del 6% medio annuo.

Da Richard Galliano a Mark Guiliana: il grande jazz torna a Ravenna

In cartellone anche un appuntamento “pop” all’Alighieri dedicato al repertorio del Beach Boys e il “gran finale” con i ragazzi del “young project”

Thumbnail Pazzi Di Jazz 2024 (di Giampaolo Solitro) (1)

Dal Sud Africa a Napoli, dalla Francia a Chicago, dalla Gran Bretagna a New York, dall’Italia alle rotte della musica nomade: Ravenna Jazz 2025 sarà un’esperienza di ascolti in continuo movimento tra stili, culture e generazioni di interpreti. La 52esima edizione della rassegna dedicata alla musica di New Orleans arriva n città dal 2 al 12 maggio. 

Tra gli ospiti internazionali più attesi, il francese Richard Galliano, star del jazz musette che unisce cultura musicale europea e argentina, il revival gitano della svizzera-newyorkese Tatiana Eva-Marie, l’altro nascente Léon Phal e i colossi del drumming Mark Guiliana e Famoudou Don Moye. Tra i nomi del panorama nazionale, spicca la scorribanda boogaloo di Mauro Ottolini, e gl ospiti dell’Italian Jazz Orchestra (tra gli altri, Hugh Coltman, Joe Barbieri e Baraonna). Ai concerti dell’Alighieri si affiancano le proposte di 52° Jazz Club, la sezione del festival più curiosa e innovativa, ospitata negli spazi accoglienti dei club e dei piccoli teatri di Ravenna e circondario.

Non mancherà il tradizionale workshop di “Mister Jazz”, con la partecipazione di Karima. Quest’anno, il seminario si terrà il 7 maggio al Centro Mousikè. Il gran finale del festival invece sarà dedicato all’iniziativa didattica “Pazzi di Jazz”: una grande produzione corale-orchestrale che vede la presenza di tanti giovani musicisti. 

Thumbnail Richard Galliano (di Vincent Catala) (1)

Il programma del festival:

Si parte venerdì 2 maggio, al Mama’s Club, (ore 21:30) con il Vulìo” di Joe Barbieri. Insieme a lui, Nico Di Battista (Db guitar) e Oscar Montalbano (chitarra manouche). Sabato 3 l’appuntamento è al Cisim, sempre alle 21.30, con il Leòn Phal Quintet e il loro “Stress Killer”. Tatiana Eva-Marie e Avalon Jazz Band arriveranno invece al Teatro Socjale di Piangipane domenica 4 alle 21.30, con “Djangology”. Lunedì 5 si torna al Cisim, con il “Solo show” di Mark Guiliana (21.30). Martedì 6 Karima Soulville è ospite al Socjale (21.30) mentre mercoledì 7 sarà la protagonista del workshop di canto “Mister Jazz”. Sempre mercoledì anche l’appuntamento al Cisim con Famoudou Don Moye e la sua Odyssey e Legacy trio (21.30). Giovedì 8, al Socjale arriva il quartetto di Hugh Coltman.

Venerdì 9 maggio è il momento della prima alzata di sipario all’Alighieri (ore 21) con l’attesa esibizione di Richard Galliano e del New York Tango Trio. mentre il 10 si torna al Mama’s Club con Mauro Ottolini & Alligator Bogaloo (21:30).

Domenica 11 maggio secondo appuntamento all’Alighieri con un omaggio ai Beach Boys “Good Vibrations” dell’Italian Jazz Orchestra. L’orchestra, diretta da Fabio Petretti, è ormai di casa al festival con produzioni originali sempre diverse. La serata sarà impreziosita dalla presenza speciale del gruppo Baraonna, che interpreteranno le parti canore. Si arriva così al finale del 12 maggio, ospitato alle 21 dall’Alighieri con il “Young project” Pazzi di Jazz: al centro della scena l’orchestra dei giovani & Don Minzoni e il coro “Swing kids & teen voices”, diretti da Tommaso Vittorini, con Mauro Negri, Mauro Ottolini e Alien Dee come ospiti speciali. Lo spettacolo, ingresso libero, sarà dedicato al repertorio di Makeba.

«Sin dalle sue origini il jazz si è nutrito di musiche ‘altre’, adottandone i contenuti musicali e applicando loro sostanziali mutazioni ritmiche e implementazioni armoniche – commentano dall’organizzazione -. Il trittico di concerti principali che si terrà al Teatro Alighieri è perfettamente rappresentativo di questa capacità inglobante della musica afroamericana, che ne fa probabilmente il genere musicale a oggi più ‘inclusivo’».

Le tre serate ospitate dal Cisim avranno una aura più alternativa e avanguardista, quelle del Teatro Socjale saranno incentrate sulla bellezza della voce mentre il Mama’s Club ospiterà due serate tra il cantautorato e il jazz locale.

Lugo Run, una domenica di sport e festa: dalla mezza maratona alla corsa per bambini

Un anno fa dal Pavaglione partirono in totale 3.200 partecipanti, di cui la metà provenienti dalle scuole

 

Una giornata di festa e di sport attende Lugo. Domenica 4 maggio si terrà la Lugo Run: alle 9 scatterà la mezza maratona agonistica, seguita da due camminate ludico-motorie, una di 8 km e una di 6 pensata per i bambini. Partenze e arrivi al Pavaglione, ma con un percorso modificato rispetto all’edizione 2024.

Un anno fa la gara competitiva di 21 km ha visto trionfare Luca Facchinetti con il crono di 1h08’57” in campo maschile e Giorgia Bonci, vincitrice delle ultime due edizioni nella prova femminile (nel 2024 con il tempo di 1h25’40”). Il vincitore assoluto della prova si aggiudicherà anche quest’anno il Memorial Adriano Guerrini, giunto alla 13esima edizione e dedicato al sindaco di Lugo dal 1965 al 1976, trofeo anche quest’anno assemblato a mano in mosaico dal laboratorio Annafietta.

Pochi minuti dopo la partenza della mezza maratona, partirà la Lugo Run Walk per tutti coloro che vorranno camminare o correre per le strade di Lugo su un percorso totale di poco più di 8 km, senza classifica o cronometraggio. Un evento dentro l’evento che negli ultimi anni si è rivelato la vera festa in movimento della città.

Dalle 9.30 scatterà la Lugo Run Kids Progetto Scuole. Un’iniziativa nata nel 2023 per sostenere gli istituti scolastici del territorio e, al contempo, stimolare sempre più sani stili di vita attraverso l’attività motoria collettiva. Il progetto, che prevede un percorso di meno di 6 km nel centro della città appositamente studiato, fino allo scorso anno coinvolgeva le scuole della città di Lugo, ma da questa edizione è stato allargato a tutte le scuole primarie della Bassa Romagna. In base alla percentuale di partecipazione all’evento (1.600 presenze l’anno scorso), l’istituto riceverà un buono da spendere in materiale didattico.

Tra le novità dell’edizione 2025, anche quella del percorso, che non è stato completamente modificato, ma che registrerà il passaggio in zone fino ad oggi non interessate dall’evento. Tra le conferme l’area di partenza e arrivo della manifestazione, ancora nella cornice del Pavaglione. Dopo il via i partecipanti della 21km e della Walk uscendo dal lato della Rocca come di consueto, si immetteranno su Largo della Repubblica e percorreranno via Baracca e viale degli Orsini, transitando quindi su strade che da sempre rappresentano il cuore di Lugo.

I camminatori della LugoRun Walk invece da viale degli Orsini entreranno sul Parco del Loto, altra novità per il 2025, e dopo essere usciti dal lato di via Lumagni, passando dal Circondario si indirizzeranno prima verso il Teatro Rossini, poi al Parco del Loto, parco della Lavandaie e ritorno al Pavaglione.

Percorso più breve infine per i partecipanti alla LugoRun Kids che dopo il via gireranno attorno al monumento a Francesco Baracca e da lì si dirigeranno prima verso piazza Primo Maggio, poi via Mentana, parco del Loto, Canale dei Mulini e parco delle Lavandaie prima del rientro in piazza da via Amendola e dal vicolo del Teatro Rossini.

L’avento LugoRun è promosso dal Comitato territoriale Uisp Ravenna-Lugo che ha come obiettivo primario quello di coinvolgere appassionati di podismo e camminate, ma anche, in maniera più ampia, l’intento di promuovere l’attività motoria e contrastare la sedentarietà attraverso un progetto in grado di coinvolgere tutte le fasce della popolazione e persone di ogni età. Per l’organizzazione della corsa c’è l’apporto dell’Asd Liferunner, coinvolta in prima linea con il suo staff, e al supporto dell’Amministrazione comunale lughese, oltre che della Contesa Estense, dell’associazione di Protezione Civile Aari-Cb Lugo e di tantissime altre realtà del terzo settore di tutta l’area.

Ulteriori informazioni su medaglia, gadget e viabilità sono reperbili al sito https://lugorun.com/

Fenix Energia in B2: Faenza torna nella quarta serie nazionale dopo due anni

Per la squadra formata interamente da ragazze del vivaio è stata decisiva la vittoria contro Forlì

Fenix Energia Esultanza

La Fenix Energia vola nella B2 della pallavolo femminile e lo fa con una squadra composta solo da ragazze del vivaio. Scommessa vinta dalla dirigenza di Faenza che nel 2022 aveva deciso di scendere in C per ripartire con una rosa tutta formata da atlete provenienti del settore giovanile. Il punto esclamativo su una stagione che ha visto la Fenix Energia sempre in testa al girone è stato messo in un gremito PalaBubani il 27 aprile contro la Claus Volley Forlì grazie alla vittoria per 3-0 e al termine del match è iniziata la festa, poi continuata due giorni dopo sul campo del Russi (in cui le faentine si sono imposte 3-2 nonostante il titolo già acquisito).

Grande risultato anche per il coach Loris Polo che, dopo aver vinto nella scorsa stagione il campionato di serie D, si è ripetuto quest’anno in C: «Ce l’abbiamo fatta. È il risultato di un anno di lavoro, una promozione assolutamente meritata da una squadra super professionale, nonostante sia una serie C, super vogliosa e super seria formata da quattordici ragazze che hanno sempre dato tutto. Complimenti anche al pubblico che ha riempito il palazzetto con le ragazze delle giovanili che ci hanno aiutato e fatto la differenza in positivo».

«Abbiamo raggiunto ciò che avevamo promesso e programmato nel 2022 — spiega il vicepresidente Daniele Ferrari — ed è il risultato di una pianificazione attenta, mirata a riportare a Faenza la serie B2 con un gruppo di atlete cresciute nel nostro settore giovanile. Questa promozione è la naturale conseguenza di quanto costruito già dalla stagione 2022/23, un percorso che ha definito la squadra e ci ha permesso di formare un gruppo capace di essere protagonista indiscusso in Serie C quest’anno. Il nostro orgoglio più grande è di aver scelto le persone giuste, proponendo loro il ruolo giusto, nel momento giusto: figure cresciute in questi tre anni e capaci di contribuire in modo determinante al successo. Abbiamo saputo unire la sostenibilità economica con quella tecnica, costruendo basi solide sia dal punto di vista finanziario che sportivo. Una scelta vincente».

In B2 la società faentina incontrerà con ogni probabilità il MassaVolley, a cui manca una vittoria per raggiungere la salvezza matematica (ora è ottava a 35 punti e mancano 2 partite). Situazione invece più complicata per Cervia: la classifica del girone F del quarto campionato nazionale, vede le cervesi della MyMech decime a 29 punti, a sole tre lunghezze dalla zona retrocessione.

Se l’assessore candidato va all’assemblea degli studenti

Gli iscritti al liceo scientifico si ritrovano al Pala De Andrè e interviene Igor Gallonetto, membro della giunta uscente e capolista M5s alle prossime elezioni comunali. Il post su Facebook rimosso dopo due ore

La questione della campagna elettorale per chi è candidato e ha già incarichi istituzionali è faccenda complessa, si sa. Spesso lasciata più a un senso di opportunità che di legge. Frequenti i casi di assessori che rinunciano a rispondere a domande della stampa anche quando fornirebbero informazioni che di politico hanno ben poco. È quindi legittimo stupirsi che gli assessori comunali in carica, candidati alle elezioni di fine maggio, in questi giorni partecipino ad assemblee scolastiche e, soprattutto, le pubblicizzino sui propri canali social, tra un’iniziativa elettorale e l’altra.

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È quello che ha fatto l’assessore Igor Gallonetto, capolista del Movimento 5 stelle: questa mattina, mercoledì 30 aprile, ha preso la parola al Pala De André dove si è svolta una ricca e partecipata assemblea di istituto del liceo scientifico Oriani. Un’organizzazione ferrea, una serie di interventi su temi di grande interesse per le centinaia di studenti presenti (che si sono addirittura autotassati per renderla possibile) e che è stata certamente un’esperienza utile e formativa. L’assessore Gallonetto, come lui stesso ha reso noto su Facebook con toni entusiastici (il post di cui vedete uno screenshot in questa pagina poi è stato cancellato dopo un paio di ore), è intervenuto in quanto assessore alla Legalità e Partecipazione e ha parlato ai ragazzi di referendum e competenze istituzionali e territoriali.

A invitare l’Amministrazione comunale erano stati meritoriamente gli stessi studenti che hanno organizzato la mattinata, ci spiega il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia, che non ha potuto partecipare personalmente perché stamattina era invece impegnato sempre con altri studenti di varie scuole superiori al teatro Alighieri in un evento legato al 25 aprile promosso dal Comune. Anche Sbaraglia, va detto, è candidato alle elezioni (come gran parte della giunta), ma lui almeno (al momento) ci ha risparmiato il post su Facebook.

Resta il dubbio che agli studenti dello Scientifico (e non solo) si potesse dare un altro esempio e spiegare loro che nessun membro della giunta candidato alle amministrative nelle settimane precedenti le elezioni avrebbe partecipato a eventi di questo genere per non approfittare del vantaggio che questa visibilità potrebbe in teoria apportare e che meglio sarebbe stato trovare qualcun altro, altrettanto o più titolato, a intervenire sul tema.

Non è che proprio in ogni cosa che succede in questa città ci debba per forza essere il Comune, del resto. Insomma, dalla giunta avrebbero potuto impartire una bella lezione di “fair play” e stile. E forse, paradossalmente, ne avrebbero addirittura guadagnato in immagine.

Abuso di alcool, fumo, sedentarietà e sovrappeso: l’allarme dell’Ausl

Secondo i dati dell’osservatorio lo stile di vita dei romagnoli è preoccupante: il sistema sanitario lancia un nuovo progetto di “video-pillole” per promuovere la prevenzione

Mano Sigaretta

Romagnoli sempre più sedentari, obesi o in sovrappeso, e avvezzi a fumo e alcool: i dati dell’osservatorio di Ausl Romagna sullo stile d vita dei cittadini preoccupano i sanitari sul rischio di sviluppo di malattie croniche e l’insorgere di eventuali complicanze.

Nel Ravennate, solo il 56% degli adulti (18-69 anni) risulta fisicamente attivo secondo quanto raccomandato dall’Oms, mentre il 15%  è completamente sedentario (nei bambini, questa stima sale al 17%). I fumatori, in Romagna, sono 1 su 4, (26%), cioè oltre 193mila tra 18 e 69 anni, valore in linea con la quota regionale e nazionale. Dal 2019 al 2023 la prevalenza di fumatori tra le persone con 18-69 anni affette da almeno una patologia cronica in Ausl Romagna risulta essere del 29%, pari ad una stima che supera le 38mila persone. I consumatori a rischio di alcool (chi pratica “finge drinking, i consumatori forti o chi beve fuori pasto) nel triennio 2021-2023 sono 164.000, pari circa a 2 su 10. Considerando le persone con più di 69 anni, quasi la metà (43%) della popolazione consuma alcol, anche se occasionalmente. Di questo, uno su 5 (19%) risulta consumatore di alcol potenzialmente a rischio per la salute. Tra i minori, il trend evidenzia un uso sempre più precoce e rischioso: il 35% dei 15enni e il 55% dei 17enni dichiara di essersi ubriacato almeno una volta.

Infine, i dati su sovrappeso e obesità che evidenziano un 43% di adulti in eccesso ponderale: in Romagna quindi oltre 230mila persone sono in sovrappeso e circa 82mila obese. Tra gli anziani la percentuale cresce (41% in sovrappeso e 15% obese). Nella fascia 66-84 anni la percentuale cresce al 58%. Riguardo ai bambini, il 26% della fascia 8-9 anni è in eccesso ponderale (19% in sovrappeso e 7% con obesità), ma la prevalenza complessiva diminuisce nei ragazzi adolescenti: 20% negli 11enni, 16% nei 13enni, 17% nei 15enni e 16% nei 17enni.

I dati dell’osservatorio dell’Ausl provengono dai sistemi di sorveglianza ‘PASSI’, ‘PASSI d’Argento’, ‘OKkio alla Salute’ e ‘HBSC’ sulle abitudini e gli stili di vita dei cittadini romagnoli. Sempre da questi studi, emerge che nel 2023 in Romagna si registrano circa 33 mila persone affette da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, oltre 26.400 da cardiopatia ischemica, quasi 74mila da diabete mellito, più di 17.400 da scompenso cardiaco e oltre 76.700 persone affette da neoplasie.

Per fare fronte a questa situazione, il dipartimento di Sanità pubblica lancia il progetto “Costruiamo salute in Romagna”: una serie di video-pillole di prevenzione per promuovere la salute. La serie, anticipata da un video trailer, è composta da sei episodi e sarà via via disponibile sui canali web e social aziendali e sui monitor presenti nelle principali strutture dell’Ausl.

Il progetto rientra tra le iniziative attivate dal Dipartimento di Sanità Pubblica nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021 – 2025, ed è stato realizzato col contributo di diversi professionisti che approfondiscono con un linguaggio semplice e diretto i  temi legati ai corretti stili di vita e ai buoni comportamenti che tutti possono adottare: alimentazione, movimento, alcol, fumo, vaccinazioni, prevenzione delle cadute. Nel 2024 inoltre sono state realizzate oltre 500 iniziative di prevenzione, sia rivolte alla popolazione generale sia a target specifici di popolazione (persone con diabete e in sovrappeso, care giver, donne in gravidanza e neomamme, persone affette da disabilità), a cui si aggiungono 27 corsi Walking Leader di primo e secondo livello, 5 corsi di educhef, 20 corsi di prevenzione delle cadute negli anziani. Le iniziative hanno coinvolto più di cittadini romagnoli, 57 e scuole aderenti alla rete ‘Scuole che Promuovono Salute.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità infatti anche le cadute negli anziani rappresentano un problema di grande rilevanza «non solo per la frequenza con cui si verificano e per la gravità delle fratture che possono derivarne, ma anche per l’impatto sul benessere fisico e psicologico della persona. Infatti, la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare lo svolgimento di attività quotidiane».

I dati della Sorveglianza Passi d’Argento che si rivolge agli adulti over 65 evidenziano che il 6% degli over 65 che risiedono in Romagna, è caduto nei 30 giorni precedenti all’intervista, dato che sale al 22% se si considera un intervallo di 12 mesi. Le cadute sono inoltre più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 14% dei 65-74enni e il 29% degli ultra 75enni) e fra le donne (26,3% contro il 16,7% negli uomini). Infine, quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, dato che sale a 7 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento.

Infine, viene ricordata l’importanza dei Piani Nazionali di Prevenzione Vaccinale (Pnpv) che permette di diminuire l’incidenza delle malattie e soprattutto ridurne l’impatto in termini di complicanze e disabilità. La Regione ha scelto di ampliare questa offerta, includendo vaccinazioni aggiuntive per categorie particolarmente vulnerabili, ma le coperture vaccinali rimangono al di sotto dei livelli ottimali, anche per le vaccinazioni raccomandate alle persone con condizioni a rischio. Le motivazioni sono le più svariate: dalla mancanza di consapevolezza, alla sottovalutazione del rischio, a difficoltà logistiche o mancanza di informazione su dove e come poterle ricevere.

Fratelli d’Italia presenta i 32 candidati: «Non abbiamo più paura di esporci»

La lista sostiene l’aspirante sindaco Nicola Grandi con il capogruppo Renato Esposito nei panni di capolista

da sx grandi, ferrero, esposito

«Prendiamo in mano questa città e andiamo a cambiarla». Sono queste le parole di un deciso Nicola Grandi durante la presentazione della lista di Fratelli d’Italia. I candidati al consiglio comunale di Ravenna saranno 32 (20 uomini e 12 donne) con l’attuale capogruppo Renato Esposito in qualità di capolista.

Durante la presentazione tenutasi oggi, mercoledì 30 aprile, al Caffè Nazionale di Ravenna è intervenuto il consigliere regionale Alberto Ferrero che, come coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia ha presentato i candidati parlando delle imminenti elezioni: «Nella lista la quota femminile è superiore al minimo richiesto dalla legge sulle quota rosa (un terzo dei candidati, ndr), a cui noi siamo contrari perché riconosciamo il merito delle persone indipendentemente dal genere. L’appuntamento elettorale è significativo per la vita della comunità perché in uno stato democratico è inutile lamentarsi se poi non si esprime il voto. Andando in giro per Ravenna sono subissato dalle critiche contro l’amministrazione e quindi queste critiche si devono trasformare in voti per noi e per il nostro candidato sindaco Nicola Grandi. Il programma elettorale delinea quello che vogliamo che Ravenna diventi perché abbiamo un sogno e la città da anni ha smesso di sognare, è sonnolenta e cristallizzata».

Il candidato sindaco Nicola Grandi, sostenuto anche da Forza Italia e Viva Ravenna, ha parlato di come sta procedendo la campagna elettorale e degli obiettivi che Ravenna dovrebbe raggiungere:  «Sto incontrando 7/8 realtà al giorno, professionisti e singoli cittadini. Dopo tanto tempo le persone che votano a destra iniziano a non avere più paura di esporsi. La sicurezza è una questione che vogliamo affrontare e vogliamo farlo a partire da droni e l’idea di installare cancelli ai giardini Speyer. Altro punto per noi importante è quello del decoro urbano: dei dipendenti comunali gireranno per la città a vedere ciò che non va, inoltre se i consigli territoriali funzionano in questo modo tanto vale chiuderli, perché servono solo per scaricare le responsabilità da parte dell’Amministrazione. Il nostro programma parla poi di infrastrutture, porto e di una maggior attenzione verso le aziende che sono quelle che danno da mangiare».

Grandi ha parlato anche di due esempi, considerati virtuosi: «La situazione di Ferrara (dove il centrodestra governa dal 2019, ndr) ci fa capire come si può e si deve cambiare. Tra le tante cose belle è aumentata la sicurezza, senza usare manganellate, ma con persone che hanno voglia di lavorare. Altro modello da seguire è quello dell’Hub di Rovereto (centro civico di discussione per la costruzione di piani di azione, ndr), da cui vorremmo prendere spunto per partire già nei primi 100 giorni di eventuale amministrazione».

Nel corso della conferenza non sono mancate le frecciate nei confronti del Partito Democratico e alla precedente Amministrazione. In primis Ferrero ha affermato: «A Ravenna non si vive male. Ma non si vive male nonostante il Pd, non grazie al Pd». Grandi ha rincarato la dose sentendosi, da imprenditore «offeso dalle parole della sinistra che dice che non dovrebbero più esistere i tirocini perché sono uno spazio in cui le aziende sfruttano le persone» e mira a risolvere questioni come quella del sottopasso di via Canale Molinetto che «da 5 anni l’Amministrazione è tenuta sotto ostaggio  da 5 famiglie»

Di seguito la lista dei 32 candidati:

  • Renato Esposito, nato a Napoli il 18/11/1958
  • Patrizia Zaffagnini, nata a Lugo il 4/08/1960
  • Gabriella Agoston, nata a Budapest l’8/08/1953
  • Francesco Armiento, nato a Castelbolognese il 19/02/1967
  • Alessandro Baroni, nato a Ravenna l’8/03/1974
  • Mauro Falco Caponegro, nato a Ravenna il 25/11/1984
  • Gloria Cassinadri, nata a Galeata l’11/09/1958
  • Natalia Castellani, nata a Imola il 3/08/1974
  • Silvana Ceroni, nata a Brisighella il 26/04/1962
  • Ida Chiarini, nata a Faenza il 24/07/1985
  • Mauro Dalla Casa, nato a Ravenna il 2/08/1957
  • Claudio Di Cioccio, nato a Ravenna il 21/04/1958
  • Donato Rosario Di Iorio, nato a C. S. Giovanni il 3/07/1988
  • Angelo Nicola Di Pasquale, nato ad Andretta il 30/09/1962
  • Massimo D’Orazio, nato a Napoli il 23/10/1966
  • Aurora Fabbri, nata a Faenza il 17/12/1999
  • Marcello Faustino, nato a Ortona il 5/05/1974
  • Andrea Folicaldi, nato a Ravenna il 14/10/1979
  • Giuseppe Forioso, nato a Torre Annunziata il 3/12/1960
  • Giuliano Garavini, nato a Ravenna il 9/11/1959
  • Maurizio Gaudenzi, nato a Ravenna l’8/01/1964
  • Anna Adele Greco, nata a Taranto il 14/10/1959
  • Giada Guerra, nata a Ravenna il 24/10/1986
  • Maria Angela Mazzotti, nata a Ravenna il 20/05/1967
  • Andrea Monti, nato a Faenza il 14/07/1966
  • Pietro Maria Moretti, nato a Bologna l’11/04/1988
  • Francesco Papariello, nato a Ravenna il 6/09/1997
  • Lucio Salzano, nato a Ravenna l’1/06/1981
  • Matteo Sangiorgi, nato a Faenza il 10/09/1981
  • Jonathan Sartoni, nato a Ravenna il 31/01/2004
  • Luisa Scaffa, nata a Roma il 13/02/1962
  • Ruslana Voitiuk, nata a Bledny (Ucraina) il 5/03/1984

Il Parco delle Cappuccine si prepara alla riapertura dopo i lavori di riqualifica

L’intervento è stato interamente finanziato dal Pnrr. Confermato il ritorno dell’arena estiva (dotata di nuova illuminazione) e dei corsi di ginnastica all’aperto

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Il Parco delle Cappuccine di Bagnacavallo s prepara per la riapertura al pubblico dopo gli interventi di rigenerazione urbana finanziati dal Pnrr: a partire dal 5 maggio il parco resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, mentre il sabato, la domenica e nei giorni festivi l’orario sarà dalle 10 alle 19.

Grazie ai lavori effettuati nel parco di via Berti 6, annesso al centro culturale che ospita museo, biblioteca e archivio storico, i cittadini potranno godere anche di una nuova illuminazione (fruibili dai visitatori dell’arena cinematografica estiva), oltre che dei i corsi di ginnastica all’aperto in partenza a giugno.

La gestione del parco è coordinata dall’Ufficio Cultura, Comunicazione e Partecipazione del Comune e vede la collaborazione del personale del Museo civico e degli ospiti e operatori di Casa Sintoni, struttura gestita dalla cooperativa Zerocerchio.

Per rendersi disponibili a collaborare o per proporre attività da realizzare all’interno del parco è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura ai seguenti contatti: tel. 0545 280864, email partecipazione@comune.bagnacavallo.ra.it.

La Cassa di Ravenna approva il bilancio 2024, rieletto anche il presidente Patuelli

L’anno si chiude con un saldo positivo del 25,04 percento. L’avvocato Francesco Gianni è stato votato come vice

29 04 2025 Ravenna; Teatro Alighieri Assemblea Bilancio Della Cassa Di Ravenna Spa Patuelli Banca Banche

La Cassa di Ravenna Spa ha approvato all’unanimità il bilancio 2024. Nel corso dell’assemblea al Teatro Alighieri, . Il Direttore Generale Nicola Sbrizzi ha illustrato i risultati individuali della Cassa e consolidati del Gruppo bancario relativi all’esercizio dello scorso anno: il bilancio è positivo, con l’utile lordo della Cassa cresciuto a 52,5 milioni di euro (+25,04%) e l’utile netto aumentato a 37 milioni di euro (+15,45%): il miglior risultato dal 1840. Al termine dell’assemblea è stato rieletto per acclamazione il presidente Antonio Patuelli, mentre l’avvocato Francesco Gianni è stato votato come vice.

Positivo il bilancio consolidato del Gruppo Cassa (che comprende anche Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno e tre società di prodotti e servizi) conta un utile lordo di 75,8 milioni di euro (+22,44%) e un utile netto di 47,6 milioni di euro (+14,69%), miglior risultato dalla costituzione del gruppo bancario.

Nel 2024 si è rafforzata ulteriormente la solidità patrimoniale della Cassa: il CET 1 ratio al 31 dicembre 2024 è stato del 23,89% ed il Total Capital Ratio del 25,01%. Anche i coefficienti patrimoniali di Vigilanza al 31 dicembre 2024 del Gruppo Cassa si sono rafforzati: il CET 1 è cresciuto al 19,09% rispetto all’8,23% richiesto dalle competenti Autorità al Gruppo Cassa nel processo di revisione e valutazione prudenziale SREP, mentre il Total Capital Ratio di Gruppo è cresciuto al 20,48% rispetto al 12,43% richiesto.

Oltre al  bilancio, l’assemblea ha approvato all’unanimità anche la distribuzione del dividendo, ulteriormente aumentato, nella forma di un’azione ogni 26 possedute (senza oneri fiscali per l’azionista) o, a richiesta, in contanti, di 61 centesimi di euro lordi per azione (+19,61%). L’assemblea ha anche eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale della Cassa: dopo il ringraziamento e il saluto a Giorgio Sarti, storico consigliere e Vice Presidente Vicario, che ha deciso di non accettare la ricandidatura (pur continuando a collaborare col Gruppo Cassa) è stata eletta come nuova consigliera della Cassa l’avvocata Chiara Bulgarelli, mentre sono stati confermati gli altri componenti. Confermati anche i componenti effettivi del collegio sindacale.

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